il postino suona sempre due volte regia di Tay Garnett USA 1946
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il postino suona sempre due volte (1946)

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locandina del film IL POSTINO SUONA SEMPRE DUE VOLTE

Titolo Originale: THE POSTMAN ALWAYS RINGS TWICE

RegiaTay Garnett

InterpretiLana Turner, John Garfield, Cecil Kellaway, Hume Cronyn, Leon Ames

Durata: h 1.53
NazionalitàUSA 1946
Generenoir
Tratto dal libro "Il postino suona sempre due volte" di James M. Cain
Al cinema nell'Agosto 1946

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Trama del film Il postino suona sempre due volte

Frank arriva nella stazione di servizio di Nick Smith, dalle parti di San Francisco; è un vagabondo, non ha un lavoro e Nick gliene offre uno, ma egli non sembra minimamente interessato, almeno finchè non conosce la moglie di Nick, la sensuale Cora. Nick si innamora, ricambiato, della donna, che dopo un pò gli propone di uccidere il marito per intascare il premio dell'assicurazione...

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Voto Visitatori:   7,29 / 10 (12 voti)7,29Grafico
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Voti e commenti su Il postino suona sempre due volte, 12 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

stratoZ  @  08/04/2024 13:16:33
   6½ / 10
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Era il periodo in cui il noir era in piena forma, al massimo della sua prolificità, "The postman always ring twice" ne è un perfetto esempio ed è diventato uno dei classici di culto del genere. Palesi sono le influenze che un capolavoro come "Double indemnity" di Wilder ha avuto su quest'opera, anzi in realtà lo ricorda in tutto e per tutto, sia dalle dinamiche narrative - e grazie direi, i film sono tratti da due romanzi dello stesso autore - sia per le scelte stilistiche, Garnett ripercorre gli archetipi rappresentativi che già Wilder aveva utilizzato, basti vedere l'entrata in scena della femme fatale, con la Stanwyck e il suo dettaglio sulla cavigliera, qui pure Lana Turner viene inquadrata con questo tilt dai piedi in su, col suo completino bianco e fino alla folta chioma bionda che ammorba e affascina sia il protagonista che lo spettatore.
Detto questo però, penso che il film in questione non riesca a raggiungere lo splendore ne' di "Double Indemnity" ne di altri grandi noir di punta del periodo, se la rappresentazione visiva riesce ad essere comunque di alto livello, con uno splendido uso della fotografia in bianco e nero - tra l'altro viene spesso utilizzata in maniera diegetica, basti vedere tutti i riferimenti alla bolletta della luce che vengono fatti - non è altrettanto valido a livello registico, per intenderci, è godibile, ma penso il film abbia un problema di ritmo, ma attenzione, il problema di ritmo non è per la lentezza, paradossalmente ho trovato il problema contrario, il film ha un ritmo troppo veloce con questa catena di avvenimenti a susseguirsi che non lasciano allo spettatore la possibilità di scendere a fondo nelle sensazioni.
Prendiamo per esempio tutta la sequenza post omicidio di Nick, non vi è neanche il tempo di provare la tensione di essere scoperti, non vi sono sospetti o eventuali tali, arriva il procuratore, fa confessare tutti, manda tutti al processo, così velocemente da non far provare assolutamente nulla allo spettatore. Stesso discorso è applicabile ai successivi ricatti nei confronti della coppia di protagonisti, o ancora, anche all'inizio, quando scoppia la passione, pochi indizi, poca seduzione, arriva lui e taaac, subito limone, a mio parere tutta questa fretta smorza parecchio le emozioni, limita il lirismo, vi è una narrazione quasi a catena di montaggio con una regia che sta al servizio della storia e risulta poco personale.

Certo, il film rimane comunque un noir godibilissimo, la sceneggiatura è solidissima, priva di buchi - probabilmente è merito del romanzo - e lascia anche un forte significato fatalista, con questa metafora del postino, inteso come una specie di karma, che prima o poi tornerà a bussare per regolare i conti. Garnett regala anche qualche bella sequenza, forse quella che mi è rimasta più impressa è quella di Cora e Frank che ballano in penombra accompagnati dalla chitarra di Nick, ma anche le scene ambientate in spiaggia hanno una buona valenza emotiva.

Per il resto si concentra sulla coppia di protagonisti e il loro rapporto, visto come morboso e spesso diabolico, con entrambi interessati ai propri interessi, dominati dalla passione e dalla brama, umani e impauriti da una situazione che sembra sfuggirgli di mano, che però a prima occasione utile non si faranno problemi a tradirsi per salvare la pelle. Da notare come uno dei motivi scatenanti del piano non solo l'amore quanto anche l'attività di Nick che entrambi i protagonisti bramano per assicurarsi una vita più agiata.

Potenzialmente poteva essere un gran film, nonostante qualche scelta discutibile, rimane comunque valido.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR 1819  @  28/08/2022 16:31:45
   7 / 10
Di buon livello, frenato da una sceneggiatura a tratti zoppicante. Di culto la relazione morbosa tra i due protagonisti.

Goldust  @  05/04/2020 19:42:09
   8 / 10
Ricorda si "La fiamma del peccato" eppure è un noir a tinte fosche dalla notevole carica emotiva. A livello drammaturgico tiene botta fino alla fine ma è l'erotismo che Garnett gli imprime che ne ha decretato il successo: l'esemplare sequenza dell'ingresso in scena della bambola Lana Turner di bianco vestita, inquadrata dai piedi alla testa per esaltarne il prorompente sex appeal, è semplicemente da tramandare ai posteri. Bob Rafelson ne girò un remake inferiore nel 1981. Questo del '46 è un gioiello ed ha un'atmosfera particolare, non replicabile.

fabio57  @  22/11/2016 15:17:50
   8½ / 10
Classico noir, qualche utente ha giustamente rilevato la somiglianza con "la fiamma del peccato" e sottolineato la minore fattura di questo lavoro, è vero. Tuttavia, grazie forse alla presenza della Turner, attrice carismatica, di una bellezza magnetica, provocante e dotata di una sensualità perversa e trasgressiva, riesce ad essere un giallo carico di una forte tensione erotica, molto intenso.

DogDayAfternoon  @  22/11/2016 13:49:35
   6½ / 10
Paga secondo me l'inevitabile confronto con "La fiamma del peccato" di Billy Wilder dal quale ne esce con le ossa rotte (due film tratti da due romanzi diversi ma dello stesso scrittore e con parecchie cose in comune). Tutto sommato è un buon film, specialmente la parte centrale è molto coinvolgente e carica di tensione, oltre al fascino magnetico espresso da Lana Turner.

Più debole la seconda parte, quella processuale, con un evidente calo di ritmo e di interesse, ed un abbassamento anche del livello della sceneggiatura.

Non lo annovero tra i migliori noir del periodo, ma rimane comunque un film più che buono.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  08/02/2016 23:41:36
   7½ / 10
E' uno dei film storici per quanto riguarda il periodo d'oro del noir hollywoodiano. Senza dubbio mantiene ancora un certo fascino grazie all'indovinata coppia Garfield-Turner. Non è uno dei miei noir preferiti perchè probabilmente la storia scabrosa con annessa tensione erotica non consentiva di andare oltre per non incorrere in problemi di censura per l'epoca. Rimane comunque uno dei titoli imprenscindibili per il genere stesso.

Invia una mail all'autore del commento bart1982  @  15/12/2014 10:54:24
   6 / 10
Non ho visto molti film di quegli anni, quindi mi sbaglieró nel giudizio, ma ho trovato la trama poco convincente e nella parte finale del film "frettolosa".
Curioso di vedere anche il remake.

Lory_noir  @  25/12/2010 23:18:40
   5½ / 10
Può darsi che l'abbia visto in un momento non troppo opportuno ma non mi ha coinvolto per niente, anzi mi è stato difficile seguirlo con costanza fino alla fine.

Dick  @  01/11/2007 13:26:44
   8 / 10
A metà strada tra melodramma e noir un film che magari non mette tropppo in evidenza il giochi di passioni, ma che come ha scritto Requiem si rivela essenziale nel mettere sullo schermo questa tragedia del destino.

Gruppo REDAZIONE K.S.T.D.E.D.  @  30/05/2007 18:29:37
   7 / 10
Non più di 7, per quel che mi riguarda.
Non perchè ci sia qualcosa che non va, anzi, il risultato, dal punto di vista tecnico-artistico, è ben più che positivo. Fotografia buona, atmosfere sufficientemente cupe e affascinanti, ottime le interpretazioni** e fedele al romanzo in termini di caratterizzazione dei personaggi (che è poi la cosa di maggiore importanza).

Quel che non va è la mancanza della parte più viscerale alla base dell'intera storia de "Il Postino Suona Sempre Due Volte". Il romanzo è fatto quasi esclusivamente di passione, desiderio, angoscia, tormento, sospetto, paura, tensione.. e tutti questi aspetti, che fanno di quel libro uno dei più belli del genere, nel film sono quasi del tutto assenti; si può ben capire, quindi, quanto la trasposizione cinematografica di Garnett perda e cioè abbastanza per renderla null'altro che un piacevole noir.

**Brava (oltre che bellissima) la Turner nell'affascinare con la sua Cora.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Requiem  @  01/02/2005 21:02:12
   8 / 10
Non è il mio Noir preferito comunque è ben fatto, Garnett era un buon regista (suo "la taverna dei sette peccati" con la dietrich) molto bella è la coppia Garfield - lana Turner, ma secondo me non c'è nessun paragone con il capolavoro di Billy Wilder "la fiamma del peccato" che vagamente si ispira al libro (splendido) di james Cain, è del 1944, ed tra i migliori noir mai realizzati, diciamo pure uno dei capisaldi.

E' semplice ed essenziale rispetto ad altri capolavori del genere ( e spesso viene anche dopo) comunque ha varie scene indimenticabili ed è un cult per via di Lana turner,splendida, solo lei vale la visione del film, la sua entrata in scena poi è una leggenda.



dragonfly  @  08/09/2004 20:44:04
   9 / 10
Un classico del noir, stupenda Lana Turner, ottima regia di Garnett. Strano che sia il primo a votare un film così famoso... L'ambiguità e l'atmosfera oscura che trasmette questo film fa sembrare che sia girato in un'altro spazio temporale. Antologico.

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