il sorpasso regia di Dino Risi Italia 1962
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il sorpasso (1962)

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locandina del film IL SORPASSO

Titolo Originale: IL SORPASSO

RegiaDino Risi

InterpretiVittorio Gassman, Catherine Spaak, Jean-Louis Trintignant, Claudio Gora, Luciana Angiolillo, Linda Sini, Franca Polesello, Lilly Darelli, Mila Stanic

Durata: h 1.48
NazionalitàItalia 1962
Generedrammatico
Al cinema nel Settembre 1962

•  Altri film di Dino Risi

Trama del film Il sorpasso

Due amici, Bruno e Roberto, uno romano gradasso e l'altro timido studente, partono per un viaggio in spider per varie località laziali. A poco poco anche Roberto si scioglie e finisce per emulare l'amico...

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Voto Visitatori:   9,03 / 10 (217 voti)9,03Grafico
Migliore attore protagonista (Vittorio Gassman)
VINCITORE DI 1 PREMIO DAVID DI DONATELLO:
Migliore attore protagonista (Vittorio Gassman)
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Voti e commenti su Il sorpasso, 217 opinioni inserite

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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR rain  @  15/10/2024 20:20:20
   10 / 10
Tragicomico e malinconico capolavoro del cinema italiano, un ritratto dolceamaro dell'Italia degli anni '60, giustamente diventato un classico senza tempo dopo l'iniziale, fredda, accoglienza.
Gassman fenomenale.

VincVega  @  20/08/2021 19:00:39
   9½ / 10
Un capolavoro senza tempo del cinema italiano. "Il Sorpasso" è una pellicola che sotto la patina della leggerezza nasconde un certo occhio critico verso un paese nel pieno Boom economico. L'andamento alterna la classica commedia all'italiana con una certa amarezza di fondo, ha fatto epoca invece la caratterizzazione dei due protagonisti, due personaggi agli antipodi ma ottimamente definiti, l'adulto estroverso e farfallone ed il giovane timido ed insicuro. I momenti che rimangono impressi non mancano: le corse in macchina con il clacson, la visita dai parenti di Roberto, la rissa nel locale, Roberto alla stazione, il pre-finale in spiaggia e soprattutto l'amarissimo finale. Anche molti dei dialoghi sono rimasti nella storia e nell'immaginario collettivo. Grandissimo Risi, immenso Gassman, perfetto Trintignant.

DylanDog  @  26/01/2021 20:13:44
   10 / 10
Il mio commento spiegherà perchè secondo me questo film è da 10 e perchè il finale così com'è non solo è assolutamente necessario, ma è l'intero tema del film senza il quale "Il sorpasso" non sarebbe "Il sorpasso". Per far ciò, mi è necessario indirizzarlo direttamente nella sezione spoiler. Ecco la mia teoria di seguito.

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Gigetto01  @  24/04/2020 19:13:09
   9½ / 10
Una delle migliori interpretazioni di Gassman nel ruolo che gli viene meglio "er drago", istrionico e logorroico fino allo sfinimento. Uno dei migliori film di Risi assieme a "Una vita difficile" "In nome del popolo italiano" e "i mostri". Finale amarissimo.

Karlo1200S  @  21/03/2020 11:20:24
   8 / 10
Dom Cobb  @  31/08/2019 22:32:54
   8 / 10
In una torrida e soleggiata giornata estiva, il timido e introverso studente Roberto si ritrova sotto casa Bruno, uno sconosciuto che chiede di entrare un attimo a fare una telefonata. Quello che doveva essere un inconveniente di pochi minuti si trasforma in un'avventura quando Roberto si lascia convincere ad accompagnare Bruno nella sua spider...
Immagino di averlo già accennato prima, però ho le mie magagne con il nostro cinema, sia di ieri che di oggi, pur riconoscendone molte qualità valide, e questo film non fa eccezione. Simbolo della commedia all'italiana all'apice della sua popolarità, esso rappresenta anche l'opera più celebrata di Dino Risi, forse a ragione col senno di poi. Non me la sento di gridare al capolavoro, ma soltanto per una questione di gusti personali. C'è qualcosa dei film italiani che mi impedisce di godermeli appieno, e se sto qui a congetturare su cosa sia di preciso starò qui fino all'anno prossimo.
Parlando del film in sé, siamo comunque di fronte a uno degli esempi più riusciti del suo genere: nonostante la tipica struttura narrativa episodica, che si regge su una premessa semplice semplice e una trama che più lineare non si può, il ritmo regge abbastanza bene dall'inizio alla fine, merito questo di due fattori. Innanzitutto c'è l'ampio spazio dedicato all'esplorazione dell'Italia del boom economico, per certi versi un'epoca d'oro sebbene anche con le sue ombre, una carrellata di luoghi, suoni e sensazioni che la pellicola riesce a catturare molto bene, dando un po' di nostalgia per tempi più semplici e genuini persino a chi quegli anni non li ha mai vissuti.


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In secondo luogo, c'è la perfetta alchimia fra Vittorio Gassman e Jean-Louis Trintignant, entrambi in stato di grazia sia in coppia che in singolo. I loro personaggi sono delineati perfettamente, ciascuno l'esatto opposto dell'altro. Al punto che quando il finale arriva, rimane sempre una sorpresa come la prima volta, se positiva o negativa, ancora mi riesce difficile stabilirlo con chiarezza.


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Insomma, riconosco l'impatto che il film ha avuto su molte persone, che di certo si sentiranno in vena di capirlo molto meglio di me; ma il finale repentino e la struttura episodica mi impediscono di ergerlo su un piedistallo come fanno tanti altri. E' un prodotto valido, ma per me personalmente più come cartina tornasole di un tempo che fu, come testimonianza di un'epoca sociale ormai defunta e rappresentata con scanzonato affetto, volendo anche come eccellente prova attoriale di due ottimi protagonisti. Ma a parte questo, niente di più.

Spotify  @  28/02/2018 05:27:00
   9½ / 10
Mamma mia, che film ragazzi! Quando noi italiani sapevamo fare pellicole, in pochi potevano competere. Ho visto "Il Sorpasso" poche sere fa, ed è divenuto subito tra i 10 film più belli che abbia mai visto in vita mia.
"Il Sorpasso" è un film pieno di vita, di divertimento ma anche molto forte dal punto di vista etico, perchè celebra temi importanti come l'amicizia e la famiglia.
La trama inizialmente è ambientata nella periferia romana. Bruno, un uomo adulto ma cialtrone, girando a bordo della sua "Lancia Aurelia", conosce per caso il riservato e giovane Roberto, studente di legge. Bruno, tramite un pretesto, riesce a portarsi appresso Roberto, il quale comunque, per lo meno all'inizio, sembra apprezzare la vivacità di Bruno. I due così si ritroveranno a percorrere un lungo viaggio, ricco di incontri e avvenimenti, a bordo della macchina di Bruno.
Il rapporto che Risi crea tra Roberto e Bruno penso sia tra i più pazzi, divertenti e in un certo senso, toccanti, che il cinema abbia da offrire. Diciamo che, anche se questa affermazione è da prendere con le pinze, Bruno diventa una specie di papà per Roberto. Un papà che però gli fa conoscere un altro lato della vita, ovvero, quel lato divertente, spensierato e un po' incosciente.
E questo tipo di vita era possibile anche grazie al florido periodo economico e sociale che il nostro paese stava vivendo in quegli anni. E non a caso Risi, usa questo elemento come sfondo per l'intera storia.
Il ritmo è fluidissimo. L'abilità di Risi, è quella di saper orchestrare nel migliore dei modi i dialoghi, i quali risultano divertenti e leggeri.
La regia è trascinante. Le scorribande in auto dei due personaggi sono probabilmente tra le migliori scene che il cinema on the road abbia da offrire. Tante poi sono le inquadrature che restano impresse e che hanno fatto scuola negli anni a venire.
Il finale, è il più classico delle commedie all'italiana, però nasconde un grande messaggio di fondo


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Bella la fotografia, molto luminosa. Risi e Contini, tengono ad evidenziare le bellezze del nostro paese, quindi optano per un bianco e nero brillante.
La scenografia, quindi la strada, è protagonista quanto Gassman e Trintignant. Essa ci viene mostrata come qualcosa di bellissimo, ma, allo stesso tempo, da rispettare. E' la strada che porta i nostri due amici a conoscere nuove persone e a rincontrarne delle vecchie. La strada in questo film fa provare quelle emozioni che, all'epoca, quasi nient'altro poteva trasmettere. Perché la strada è selvaggia, è libera, ribelle e decide tutto lei, anche chi vive e chi muore.
Un altro motivo per il quale il film si segue con piacere, è l'enorme bravura dei due attori protagonisti.
Vittorio Gassman è straordinario. Lo spettatore viene completamente travolto, un po' come accade a Roberto, dall'euforia dell'attore genovese. Gassman tira fuori ironia, sarcasmo, simpatia e tanta "romanità". Ma ci sono anche dei momenti in cui l'attore è serio, dimostrando così tutta la sua versatilità. L'interpretazione dei dialoghi è sublime e molte battute sono rimaste e rimarranno nella storia del cinema.
Grandissima prova anche di Jean-Louis Trintignant, attore che ha fatto un sacco di comparse nelle pellicole nostrane. Fa da perfetto contraltare a Gassman: infatti, se quest'ultimo è molto esuberante, Trintignant, al contrario, è pacifico. Ottima anche per il francese la recitazione dei dialoghi.
Sullo sfondo, Risi ci mostra il bel paese nel suo periodo di maggior benessere. La gente si gode la bella vita. Infatti c'è chi possiede barche, chi i bei vestiti, chi partecipa a serate importanti ecc... Insomma, il regista ritrae un paese felice e soddisfatto.
La sceneggiatura è impeccabile. Naturalmente sono i dialoghi a farla da padrona. Le battute non sono mai ripetitive o ridondanti, ma sempre divertentissime e mai fini a se stesse. L'impianto narrativo è ottimo. La storia si svolge per la maggior parte del tempo sulla macchina di Bruno, però ci sono altre sequenze che vedono i due protagonisti incontrarsi con persone o mangiare in riva ad un porto. Però alla fine, questi sono solo momenti di passaggio, perché alla fine, è sempre sulla strada che i nostri Bruno e Roberto fanno ritorno. Grandiosa la stesura dei personaggi.

Conclusione: capolavoro della commedia all'italiana. Risi prende con se lo spettatore e lo pone sulla macchina di Bruno. Emozioni a non finire. Un film che a distanza di 56 anni riesce ad esercitare una forza magnetica impressionante.
Una delle migliori pellicole di sempre.

david briar  @  24/08/2017 16:06:54
   7½ / 10
Un film divenuto un classico in tutto il mondo, soprattutto in Argentina. Di sicuro è uno dei film italiani più famosi all'estero. Credo che sia frutto di una serie di elementi, di cui alcuni non previsti, che hanno consegnato il film al successo: la coppia di attori con caratteri opposti , il road-movie, il tentativo di fotografare la società del boom, la fascinazione che ricopre questa rappresentazione dell'Italia all'estero ecc.
Tutti elementi che funzionano per davvero, come anche i pensieri di Trintignant(il vero protagonista) e il memorabile e improvviso finale, che per una volta è perfetto nonostante contravvenga a ciò che sarebbe sembrato più efficace fare e nonostante possa apparire forzato. In questo caso la formula funziona.
E' un cult, e anche un mio cult personale, ma non è una delle mie commedie all'italiana che mi è rimasta di più, anche se è una delle più importante.
Consigliato a tutti comunque: ancora oggi godibile, divertente e invecchiato abbastanza bene..

C_0_  @  23/08/2017 00:14:08
   9½ / 10
Divertente e tragico al tempo stesso. Gassman superlativo. Chi non ha capito il finale non ha capito tutto il film e quello che vuole rappresentare.

antoeboli  @  23/12/2016 00:10:52
   7 / 10
Forse essendo un classe 87' ho apprezzato meno questo film , rispetto a qualcuno più attempato di me.
Resta la grande prova del duo Gassman Trintignant , che ha fatto la storia del cinema nostrano , in un film con una regia superlativa di Risi , da road movie , che però vuole metaforizzare il come il tempo per divertirsi è sempre di meno , e bisogna godersi la vita nelle sue piccolezze.
Tutto questo , in quello che era il bellissimo boom economico italiano , con juke box , canzoni che ancora oggi sono rimaste icone .
Icona come le scene dei sorpassi di Gassman , a bordo della Lancia Aurelia , che sfreccia tra tutto e tutti , veloce come quel tempo che è sempre meno .
Ovviamente quello che rimane molto impresso è il finale e i dialoghi spesso umoristici ma con una comicità di altri tempi.

Nic90  @  25/07/2016 21:37:45
   7 / 10
SPOILER

Non da 9 secondo i miei gusti personali,sicuramente è un ottimo film e su questo non ci piove,reso grande grazie all'interpretazione fantastica di Gassman,ma ci sono delle cose che mancano, per esempio un approfondimento piu' mirato sui personaggi e la parte iniziale è molto forzata(sconosciuto va con un altro sconosciuto).

Il finale amaro non so se sia appropriato,il film navigava sui binari della commedia ,inserire quella scena finale mi ha spiazziato non poco.

Comunque una guardata è d'obbligo.

1 risposta al commento
Ultima risposta 24/10/2017 11.45.41
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Mildhouse  @  11/07/2016 22:20:45
   8 / 10
Scorre che è una meraviglia

GianniArshavin  @  23/10/2015 13:45:20
   8½ / 10
Un classico senza tempo.

clint 85  @  26/08/2015 01:51:24
   8½ / 10
Quando l'Italia insegnava al mondo come fare film..
Gassman è semplicemente straordinario.

pak7  @  12/06/2015 09:40:01
   8½ / 10
Uno dei grandissimi cult italiani anni 60, che regge sulla presenza di un istrionico e mattatore Gassman e sulla contrapposizione tra lui e il giovane studente universitario (Trintignant). Non lo considero un capolavoro, ma un ottimo film (di quel periodo preferisco altri lavori).

fabio57  @  04/06/2015 12:58:26
   9½ / 10
Straordinario ritratto dell'Italia del boom economico con i suoi vizi e le sue virtù, poche per la verità.Il confronto-scontro tra Gasmann cialtrone, furbastro e Trintignan riflessivo e impacciato , è da antologia,geniale poi la contrapposizione tra i suoi proponimenti(solo pensati) e le sue azioni (opposte).
Grande prova di tutti gli attori e quadretto preciso di una società piccolo borghese che si barcamena come può ma affonda nel perbenismo classista razzista e falsamente moralista.

Rodman86  @  03/05/2015 17:59:05
   10 / 10
Charles Kane  @  02/03/2015 23:31:22
   10 / 10
Un ritratto agrodolce dell'Italia del dopoguerra, rappresentata da due personaggi così opposti tra loro, ma che ben delineano l'atmosfera intrisa di spensieratezza che si respirava all'epoca.
Dino Risi, qui nel suo più riuscito capolavoro, delinea una vicenda che gira intorno a due casuali compagni di viaggio.
Proprio il viaggio (tra il Lazio e la Toscana) sarà l'occasione affinchè si conoscano, ritrovino se stessi e anche i propri affetti familiari e mettano a confronto quelle parti del proprio carattere che allo stesso tempo li dividono e li uniscono, portandoli a proseguire il proprio cammino fino al tragico epilogo

dagon  @  05/01/2015 09:25:29
   9½ / 10
E qui siamo davanti ad un capolavoro del cinema italiano. Un Gassman monumentale consegna alla storia del nostro cinema un personaggio indimenticabile, rappresentazione di un certo tipo di italiano cafone, spaccone, fanfarone. Questo road movie di Dino Risi è il perfetto esempio di quando il nostro cinema riusciva con incredibile abilità a mettere, sotto l'apparenza della commedia dolceamara, una serie di chiavi di lettura di diverso tipo e a rappresentare con sfumature finissime la società, individuando anche delle dinamiche immutabili e curando in maniera portentosa i minimi particolari financo nelle figure di contorno. Qui sono davvero in stato di grazia un po' tutti: dagli attori, al regista, agli sceneggiatori.

Federico  @  02/01/2015 09:16:12
   9 / 10
è già stato detto tutto su questo film, quanta invidia per la leggerezza e la sfrontatezza di Bruno..

The BluBus  @  25/09/2014 23:48:11
   9½ / 10
Capolavoro assoluto, nella top ten del cinema italiano di tutti i tempi.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  28/07/2014 16:02:58
   8½ / 10
Tanto semplice quanto avvincente, un classico italiano.
Una delle critiche più forti al consumismo del boom economico in piena epoca, non sorprende la scarsa ricezione del pubblico dell'epoca e che quindi solo con il tempo si sia arrivati a considerare "Il sorpasso" il film che è.
Assurdo pensare che per un capriccio del produttore - e del meteo - il finale rivelatore e significativo, per quanto moralista, sarebbe potuto diventare una sfrecciata verso l'ottimismo in barba a ciò che mostra tutto il film: la fame esagerata, gli spropositi, la responsabilità mandata a spasso.
Insomma, ringraziamo che quel giorno ci sia stato bel tempo per far sì che il film ricevesse la sua tempesta finale: uno schiaffo in faccia, crudo e amaro come doveva essere.

DarkRareMirko  @  05/05/2014 00:30:15
   9½ / 10
Fenomenale capolavoro italiano specchio di tempi, oggi come allora, solo apparentemente solidi e stabili (anche il finale pessimista e tragico aiuta a tal proposito).

Gassman bravissimo, così come la spalla Trintignant, script perfetto (del resto hanno aiutato anche Scola e Maccari), musiche indicate, regia attentissima (è un film di più di 50 anni fa e le riprese su strada sono semplicemente perfette), bilancio tra leggerezza e malinconia e, cosa che ho sempre amato, l'opera prende anche posizione, condannando un certo stile di vita spavaldo e presuntuoso, purtroppo ancora oggi iperpresente.

Molti i momenti e le sequenza indimenticabili, e probabilmente il miglior film di Risi in assoluto.

Capolavoro in bilico tra commedia e dramma.

vieste84  @  01/12/2013 21:16:48
   9 / 10
Per molti è questo il capolavoro di Risi, per me invece no anche perchè credo che sia il regista e sia Gassman hanno fatto meglio con "profumo di donna". Questo è un film che parte in sordina ma che poi man mano cresce sempre grazie alla solita e perfetta interpretazione del mattatore che pian piano scopriamo tutte le delusioni che la vita gli ha riservato. In gamba pure Trintignant ai suoi massimi insieme a quel capolavoro western che è "il grande silenzio". Bello il finale anche se fino a quel momento il film era più una rappresentazione del boom economico italiano oltre che all'improbabile storia d'amicizia fra i due. Solita prestazione memorabile di Gassman, azzarderei a dire che senza di lui con un altro attore al suo posto il film non sarebbe un capolavoro . Qui interpreta un personaggio quasi simile a "profumo di donna", a volte troppo indiscreto e forse pure un po antipatico e come sempre credo ci voglia una seconda visione per apprezzare appieno tutte le sue doti recitative.

benzo24  @  18/11/2013 17:13:02
   10 / 10
Chemako  @  21/10/2013 18:33:17
   8 / 10
Bel film... l'ho rivisto volentieri...

steven23  @  22/09/2013 20:23:00
   9½ / 10
Non do il massimo unicamente per la storia della figlia di Bruno, buttata lì quasi in modo frettoloso e, forse, meritevole di un approfondimento maggiore. Per il resto siamo su livelli davvero altissimi. Splendido affresco di un'epoca oramai distante dalla nostra, l'epoca del boom economico e dei vantaggi (e svantaggi) che ha portato nella vita di tutti i giorni. In questa realtà in cui tutto progredisce con rapidità s'intrecciano le storie di due uomini, Bruno e Roberto. Incredibilmente diversi tra loro, i due si troveranno in qualche modo legati in un lungo viaggo da Roma verso varie località lungo le quali lo stesso Roberto avrà la possibilità di fare un esame di coscienza di se stesso e della sua vita paragonandola con quella dell'amico appena trovato. Impressionante poi il cambio di rotta improvviso del finale che lascia praticamente a bocca aperta.
Sulle interpretazioni poco da dire, se non che un Gassman praticamente stratosferico annulla le seppur notevoli performance degli altri, a partire dal timido e impacciato Trintignant.

Tuco ElPuerco  @  07/09/2013 22:12:56
   9½ / 10
Fortune  @  19/08/2013 19:20:58
   9½ / 10
Film leggendario che incarna un'epoca.La piu'memorabile e riuscita interpretazione cinematografica di V.Gassman ...artista istrionico e d' impareggiabile talento.

bucho  @  19/08/2013 03:00:10
   10 / 10
capolavoro, il ritratto degli anni 60 con il boom economico, i cambiamenti sociali, la ricerca del benessere, le nuove speranze, la vita di chi si accontenta e chi vuole strafare, le nuove mode, la spensieratezza.
Il cast è straordinario, una delle migliori performance di Gassman, a tratti stento a credere che abbia recitato, perfetta la sceneggiatura, la colonna sonora, la scelta dei luoghi.
La storia è ambientata a Ferragosto, per cui è preferibile vederlo in estate.

DogDayAfternoon  @  30/07/2013 21:18:41
   7½ / 10
La domanda sorge spontanea ed inevitabile: com'è possibile che gli italiani abbiano disimparato a fare i film? cosa manca ora che c'era allora, gli attori? i registi? o semplicemente le buone idee? Sono tutte domande alle quali francamente non so dare una risposta.

Il sorpasso poggia le basi su due personaggi contrastanti, uno l'opposto dell'altro. Le parole di elogio a Vittorio Gassman non saranno mai abbastanza, la naturalezza e la spontaneità del suo personaggio sono qualcosa di disarmante, impossibile che Bruno non entri nei cuori di chi guarda il film, con i suoi pregi e (soprattutto) con i suoi tanti difetti.
Tante piccole scene quasi staccate l'una dall'altra si susseguono nella prima parte del film, la migliore dal mio punto di vista; buon ritmo, battute serrate e dialoghi intelligenti, e anche dal punto di vista tecnico le scene in macchina sono davvero ben girate e molto realistiche per l'epoca. Il neo di questo film è forse la seconda parte, soprattutto quella che vede per protagonista la figlia di Bruno, con personaggi abbastanza discutibili e una storia non sempre all'altezza.
Infine una parola sulla scena finale: molti l'hanno criticata, sicuramente si poteva svilupparla meglio ma in fondo non mi è dispiaciuta del tutto

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Invia una mail all'autore del commento bart1982  @  30/06/2013 12:14:16
   8 / 10
Un Gassman leggendario in un film altrettanto fantastico.
Davvero bello, richiamo di un Italia che non c'è più.

Invia una mail all'autore del commento tnx_hitman  @  28/06/2013 19:20:36
   8½ / 10
Dino Risi si inserisce in una storia che sembra reale e creata al momento,tra un Trintignant schivo,dedito allo studio e consapevole di muovere i passi per formarsi come uomo e avere un futuro roseo e promettente e il colosso Gassman nei panni di Bruno,una mina vagante nella sua più semplice forma che si scatena con le parole giuste al momento giusto.
Ogni volta che lo si sente parlare tira fuori delle perle di frasi che criticano tutto ciò che capita a tiro ai due uomini che più in la legheranno e diventeranno compagni di avventura.
Si uniscono contro il perbenismo,vogliono godere della vita che si sviluppa al momento,sorpassano ostacoli sfrecciando in macchina e non pensando alle conseguenze che tale mossa può comportare.
Una commedia che rimane tale e che affronta il fiorente inizio degli anni 60'col sorriso e con marcata ironia,ma che lei stessa non è preparata al momento clou del film,ovvero un ribaltamento di ruoli finale(lo schivo rinasce e la mina si disinnesca) che si conclude in tragedia.

Un maestoso ritratto dell'Italia che vuole ribellarsi a schemi predefiniti con una fotografia stellare e una direzione di camera innovativa per le scene più movimentate.
Il Soprasso è un piccolo grande Gioiello.

Italo Disco  @  22/06/2013 20:34:54
   10 / 10
Veramente emozionante, é uno di quei film, che se anche lo hai già visto e sai com' é il finale, lo rivedresti subito di nuovo. Gassman e Trintignant sono due mostri di bravura, non ci sono parole per descriverli, la regia si lancia spedita con un ritmo senza sosta fino alla fine, la fotografia in bianco e nero é efficace, la storia é attualissima ancora oggi, forse anche di più. Imperdibile.

Sayurisama  @  17/06/2013 18:57:09
   9½ / 10
Veramente fantastico. Direi un film quasi perfetto.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gabe 182  @  13/05/2013 00:54:58
   8 / 10
Ennesimo grande film italiano firmato Dino Risi, uno dei tanti dell'epoca, quando ancora si riuscivano a realizzare grandi film.
La storia non stanca e introduce due personaggi molto diversi tra di loro.
Il film rappresenta in maniera lineare l'epoca italiana degli anni 60, gli anni del boom economico e della voglia di vivere e tornare a vivere del popolo italiano, con le sue sfumature.
I due protagonisti sono convincenti, ma Gassman è unico, da oscar, realizza una prova formidabile, con delle battute stellari e dei dialoghi strepitosi.
Ho trovato odioso il clacson, quel suono non l'ho mai digerito, l'avevo già sentito da qualche parte, vi giuro non riesco a sopportarlo! per quanto riguarda il finale, si finisce male, si passa dalla commedia al tragico, ma secondo me è prevedibile, se si guarda attentamente il film lo si capisce al minuto venti, quindi non lo definirei imprevibile oppure a sorpesa.
Non penso ci sia d'aggiungere altro, grande film di Risi, da vedere.

Niko.g  @  06/03/2013 14:36:51
   10 / 10
Un film che non potrà mai invecchiare, imprevedibile dall'inizio alla fine, notevolmente dinamico grazie al continuo gioco di attrazione e repulsione tra Bruno e Roberto, protagonisti di un carosello di episodi tra loro slegati ma uniti dal viaggio e dalla strada percorsa insieme (la mitica via Aurelia).
Considerato da molti un saggio di sociologia per le implicazioni connesse al boom economico degli anni '60, a mio parere ne va evidenziata soprattutto la componente psicologica, centrata sull'evoluzione interiore di Roberto Mariani, sul controverso rapporto col suo alter ego che lo porterà a barattare una felicità lontana ma onesta, con una felicità a portata di mano, incosciente e traditrice.
Un film che brucia ancora, come le strade di Roma a Ferragosto.
Consigliato soprattutto ai giovanissimi.

Invia una mail all'autore del commento luca986  @  02/02/2013 20:58:18
   8 / 10
Grandissimo film, con un finale amarissimo ed imprevedibile.

Lory_noir  @  02/09/2012 13:49:48
   7 / 10
Ottime interpretazioni ma la vicenda non mi ha affascinato molto.

JOKER1926  @  28/06/2012 03:49:45
   7½ / 10
Rimasto negli annali del Cinema "Il sorpasso" ha nelle sue corde un qualcosa di importante e di significativo.
Il disegno amalgamato nel 1962 da Dino Risi è di quelli fenomenali che hanno segnato un'epoca, un modo di far cinema.
Al contempo, però, risulterebbe fin troppo semplice spedire immediatamente e immutabilmente "Il sorpasso" nella comitiva dei prodotti targati "commedia all'italiana". Insomma Risi con il suo prodotto degli anni sessanta, oltre a far ridere e sorridere lo spettatore, attraverso simboli ed oggetti, vuole colpire. Ci riesce pienamente, oggigiorno la critica parla (e loda) ancora la regia per un film di classe con la fatidica marcia in più, in ogni senso.

"Il sorpasso" è la storia (improvvisata) di due uomini che si conoscono per combinazione in una calda giornata di festa, è il ferragosto italiano, le strade sono deserte, il "caos", la movida si registra solo ed esclusivamente in specifici posti. Esperto conoscitore della zona è Bruno Cortona, il personaggio debordante personificato alla grande da un divo dei film italiani, Vittorio Gassman.
L'altra porzione del film, e quindi degli strati psicologici della sceneggiatura, è nella mani di un giovane impacciato e timido, Roberto Mariani.
Risi è un genio per quanto concerne il grande lavoro di sceneggiatura che avvolge in modo goliardico e ritmato il film, la regia preme moltissimo su questo tasto, la narrazione invece, quasi sempre, è messa da parte, tanto il solo Gassman al cospetto di una manica di spensierati e focosi personaggi basta a portare avanti qualsiasi progetto di regia.
"Il sorpasso" è in effetti un po' il preludio al mitico "Profumo di donna" col sempre Gassman protagonista. In pratica con Risi la pellicola del 1962 regala emozioni e momenti praticamente indimenticabili. Sugli altari della gloria (perlomeno quella soggettiva) Bruno Cortona un incurabile esteta della vita, egocentrico, impulsivo, sanguigno e solare. La figura di tale personaggio diventa irrimediabilmente un cult, un must per ogni cultore del cinema. Cortona è il palco centrale di uno standard di vita "sopra le righe" che, in simultanee linee temporali, può esser soggetto di critiche e complimenti.
Nasce, a questo punto, uno splendido spaccato di psiche. Da una parte lo spregiudicato Cortona, dall'altra, invece, un ragazzo "prudente". La simbologia appare chiara. Con Risi troviamo dunque una fotografia dell'Italia, c'è il "gruppone" che cerca di studiare e di lavorare con la testa sulle spalle mandando, se è il caso, al diavolo persino il giorno di ferragosto. Dall'altra, ovviamente, una società libertina che "se ne frega" (Bruno Cortona) e vive allo spasimo la bella vita. Al pubblico la scelta.
La regia in questo "bazar" mette in risalto, attraverso un finale spiazzante, la rottura fra vecchio e nuovo. Il nuovo individuo italiano (furbo e spensierato) sembra aver "ucciso" quello di una volta, tutto dedito al lavoro, alla propria posizione. A questo punto, per chi ha seguito attentamente il film, ritornano fondamentali i dialoghi del giovane Roberto che quando parla di donne associa il termine e il concetto di "impegnarsi" e "sposarsi" . Storia lunga.
Storia rappresentata a meglio da Dino Risi in un film che non è solo commedia e non è solo dramma. Ne "Il sorpasso" albergano più cose, impossibile criticare l'operato della regia, solo il finale, detta tutta, potrebbe fungere da episodio "scoordinato" ma, pensandoci, parte della forza e del messaggio nasce e muore proprio lì.

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Ultima risposta 23/07/2012 18.14.31
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C.Spaulding  @  07/06/2012 23:02:48
   9 / 10
Un film splendido con un grande Gassman.

bagninobranda  @  13/04/2012 03:33:01
   10 / 10
questo è un film che va visto almeno una volta prima di morire, un film che insegna tantissimo, tutti noi vorremmo essere un pò come Bruno (Vittorio Gassman) che in questo capolavoro recita da Oscar

gemellino86  @  07/03/2012 21:35:20
   9½ / 10
Una delle vette più alte raggiunte dal cinema italiano. Un classico che non può mancare nella videoteca personale. Gassman era davvero un grande attore.

Ciaby  @  27/02/2012 20:15:31
   8½ / 10
Un film seducente e divertente, diretto e recitato in modo notevole, fino allo splendido finale amarissimo che dà una svolta netta al film senza distruggerlo. Bello, da vedere.

TheShadow91  @  23/02/2012 02:21:05
   7½ / 10
Bel film.Vittorio Gassman è praticamente straordinario ed è sempre bello da vedere un film molto basato sulla psicologia,le introspezioni e i cambiamenti dei protagonisti.Noioso nemmeno per un istante e belli tutti gli eventi.Ma...

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Ultima risposta 23/04/2012 22.21.29
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terubisco59  @  02/01/2012 23:04:38
   8 / 10
Film mitico, simbolo di un'epoca a sua volta entrata nel mito italiano. Vittorio mattatore assoluto, mai visto un attore del genere, il film lo fa lui, praticamente da solo.
Lo studente timido poteva essere meno timido, o impersonato meglio. E la Spaak, la splendida, vera protagonista della Voglia Matta, qui viene impiegata poco e malissimo, cosa mi rappresenta la sua relazione col vegliardo?
Ma il film ha ritmo e vola come un razzo grazie alla sapiente regia, ai formidabili dialoghi (monologhi di Vittorio in realtà), alla sceneggiatura, all'idea centrale azzeccatissima di un road movie nell'Italia del boom. Con una deprimente, ma genialissima, deviazione nella casa di campagna, un mondo contadino che senza contadini non ha più senso.

7219415  @  30/10/2011 18:13:22
   9½ / 10
Film bellissimo e colmo di significati...incredibile l'interpretazione di Gassman

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Edgar Allan Poe  @  09/10/2011 15:13:45
   9 / 10
Davvero un bel film di Risi, che premio con questo voto vertiginoso perchè non c'è un attimo per respirare, ogni minuto è carico di eventi e non ci si annoia mai. Esattamente come dovrebbe essere un road movie. Ogni tanto fa anche un pò sorridere...

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Per essere il primo film di Risi che vedo, direi che ci siamo assolutamente... aspetto di vedere "I mostri" e "I nuovi mostri", nel frattempo vedrò "Il mattatore", che ho acquistato in dvd...
"Il sorpasso" è una delle migliori commedie all'italiana che abbia mai visto. Non credo ci sia altro da dire.

PignaSystem  @  27/09/2011 19:41:06
   9½ / 10
Uno dei capolavori di Risi. Un'inspirata rappresentazione a 360 gradi dell'Italia degli anni '60, supportata da un grandissimo Gassman. Si mantiene sui binari di commedia satirica fino al tragico finale.

guidox  @  28/08/2011 19:57:27
   9½ / 10
non l'avevo ancora votato...
un film drammatico travestito finemente da commedia, che funziona benissimo in entrambe le sue accezioni.
affresco memorabile della commedia all'italiana intrisa di critica sociale.
struggente il finale, che fa da contraltare allo spettacolare e divertente "testa a testa" fra un Gassman meraviglioso e un ottimo Trintignant.
la scena finale, con l'ultimo sorpasso è girato vicino a casa mia ed è anche per questo che ho sempre sentito affettivamente vicino questo film.
capolavoro intramontabile.

Invia una mail all'autore del commento eddiguff  @  23/08/2011 11:54:36
   8 / 10
Dopo cinquant'anni questo film ha mantenuto intatta la sua energia. Filo conduttore della pellicola, il contrasto netto tra le personalità dei due protagonisti, quasi che quell'auto nella quale viaggiano fosse tagliata in due. Fa da sfondo un'Italia in bianco e nero che ha una gran voglia di vivere. Ma è bene far le cose passo dopo passo. La fretta, gli eccessivi entusiasmi e i cambiamenti repentini, spesso non vanno a buon fine. Come il finale ci ricorda.

Invia una mail all'autore del commento camifilm  @  18/08/2011 02:16:53
   8 / 10
Gassman fantastico.
Film classificato come "drammatico", ha le "sembianze" di una commedia, ma giustamente riporta elementi di critica sociale importanti.
Una commedia/drammatica italiana. Fatta bene, che coinvolge. Sottolineo che vi sono delle parti, direi forse grottesche se non comiche, da riso amaro.
Perfetta, da vedere sicuramente.

Oskarsson88  @  31/07/2011 12:16:28
   9 / 10
Ammetto che partivo prevenuto, dato che leggendo trama e anno d'uscita, e considerando oltretutto che alle commedie italiane non mi sono mai avvicinato, e decisamente diffidente. Ma fin dai primi minuti sono rimasto coinvolto dal film nonchè affascinato dall'esuberante protagonista Vittorio Gassman, in un crescendo eccezionale. Bravissimo, quasi al pari di Gassman, il silenzioso ma espressivo Trintignant, con i due che diventano una coppia completamente opposta ma inseparabile. Oltretutto, anche se il film strappa molte risate, non si tratta come detto in lungo e in largo di una semplice commedia, ma è pieno di significati storico-sociali di quell'epoca italiana ed è anche intriso di molta psicologia con i due personaggi curatissimi al dettaglio. Il finale si può prevedere un paio di minuti prima che il tutto accada, e, a parer mio, calza a pennello! Splendido...

Leonardo76  @  11/07/2011 20:29:21
   10 / 10
da vedere e rivedere

Invia una mail all'autore del commento Suskis  @  22/05/2011 22:22:04
   8 / 10
Una coppia veramente eccezionale i due protagonisti di questo film. Passano da luce a ombra continuamente, scambiandosi le simptie o le antipatie del pubblico per tutta la pellicola. Alcune scene veramente memorabili per un vero antesignano del road movie. (terribile sentire una ragazza menzionare l'onorevole Andreotti già allora...)

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Goldust  @  26/04/2011 10:20:58
   8 / 10
Una delle vette del cinema italiano, ancora oggi godibilissimo: sembra un film leggero ma nasconde una spietata critica sociale. Gassman e Trintignant affiatatissimi nonostante siano l'antitesi perfetta.

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Teofilatto  @  24/04/2011 14:45:07
   9½ / 10
capolavoro del cinema italiano. sempre fresco. gli anni non pesano mai

Gastone  @  09/04/2011 23:37:32
   9 / 10
alcune scene sono universali ed eterne: capolavoro

Buba Smith  @  09/04/2011 18:27:55
   6½ / 10

Mah... il film in sè non mi è molto piaciuto... In molti punti, noioso... (voto 4)

Però Gassman è davvero bravo, e certe scene sono effettivamente fenomenali! (voto 9)

Cmq, come media generale, siamo ben lontani dal 9...

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR pier91  @  05/04/2011 15:43:02
   9 / 10
Il genere "on the road", quello tutto americano fatto di strade chilometriche e paesaggi sconfinati, deve tanto, ma proprio tanto ad un film italianissimo. Strano no? La cosa più impressionante del film, quella che lascia più amarezza, è vedere come le anime fragili siano visceralmente inadeguate al mondo sfavillante che iniziava a profilarsi in quegli anni. L'altra faccia della medaglia è Vittorio Gassman, un commediante assolutamente in parte, una sagoma perfetta nello sfondo, un uomo tutto esteriorizzato partecipe del suo tempo.
Non è allora quasi una profezia Il sorpasso?

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento Zazzauser  @  04/04/2011 04:00:43
   9 / 10
Il sorpasso, l'ostentazione della superiorità al volante, si fa simbolo della spacconeria di un'Italia tronfia e piena di sé, di un'Italia che ancora in ginocchio dai postumi della guerra preferisce godere dell'illusorio benessere del miracolo economico piuttosto che rimboccarsi le maniche, di un'Italia che sopraffatta dal mito della velocità corre all'impazzata verso una meta ignota e deliberatamente ignorata, incurante dei rischi e delle conseguenze delle proprie azioni. Quello di Dino Risi, non dimentico della lezione del Neorealismo poi ripresa da Pasolini (alcune scene riportano alla mente quell'inimitabile stile) è uno dei ritratti nazionali più memorabili del nostro cinema, uno spaccato pessimistico che con incredibile accuratezza e realismo si rivela capace di cogliere i vizi e le debolezze di un paese colto nelle sue sfaccettature sociali: c'è il proletariato operaio e contadino, c'è la media borghesia lavoratrice dei piccoli proprietari terrieri, ed infine anche l'alta borghesia, boriosa e arrivista, dei commercianti e degli imprenditori arricchiti. Una società dedita alla vita facile (non per niente il titolo internazionale del film è The Easy Life) che fa di tutto per autoconvincersi di vivere il proprio sogno americano "in scala ridotta" e se ne compiace parlando in inglese maccheronico e coltivando il culto "on the road" con cui la beat generation aveva estasiato il mondo (viene difficile pensare che sia stato un film italiano ad ispirare il capostipite dei road movies Easy Rider).
Gassman è il tipico istrione della commedia all'italiana, che nasconde dietro alla sicumera e all'esuberanza il fallimento di una vita, Trintignant il giovane timido ed insicuro che presta fede ad una scala di valori in cui però nell'inconscio finisce per non riconoscersi: una coppia perfetta, due poli di una calamita che in quanto così diversi da risultare quasi opposti non possono che finire con l'attrarsi a vicenda. Risi ne segue le peripezie sempre all'insegna della risata, trascinando i propri spettatori - e prendendosene celatamente gioco - in una vicenda che scena dopo scena scatena più il sorriso che la riflessione. Poi, tagliente come una lama, improvviso come un fulmine a ciel sereno, ecco arrivare l'ultimo sorpasso, l'atto finale della sconsiderata corsa del paese verso la rovina: e a pagarla sono sempre i più indifesi.
Magistrali le interpretazioni, dal giovanissimo Trintignant al mattatore Gassman, per una pellicola che rimarrà immortale nel suo genere

enriqo  @  03/04/2011 06:16:42
   9 / 10
Questo è un film, questo fa onore al cinema italiano!
recitazione straordinaria, sceneggiatura perfetta, ma non solo, c'è un che di avvincente che ne fa un film godibilissimo ora come all'epoca

Xavier666  @  24/02/2011 21:11:42
   9 / 10
tutto è già stato detto su questo film e io, umilmente, posso solo aggiungere grande, grandissimo Vittorio Gassman, Leggendario e indimenticabile.

felym  @  07/02/2011 21:45:17
   7 / 10
Sono rimasto contento dal film. Già è stato commentato in lungo e in largo..quindi non mi dilungherò..solo una cosa..opinione personale naturalmente: bellissimo film, ma non capolavoro..non possiamo mettere 9 o 10 solo perché è un classico, tutti lo amano ecc..in alcuni momenti è monotono, alcune scene si "ripetono", molte scelte registiche non mi sono piaciute, alcuni attori non mi hanno convinto..cito dei difetti perché i pregi li conosciamo..
..e poi..

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Invia una mail all'autore del commento marco986  @  29/11/2010 18:49:00
   9 / 10
Grande film tra i migliori degli anni 60.Gassman bravissimo e mattatore(anche se la PARTE LA DOVEVA FARE ALBERTONE che avrebbe tirato fuori ancora di più il negativo che c'era nel personaggio protagonista)Ottime le musiche

rob.k  @  11/10/2010 21:44:06
   8 / 10
Godibilissimo con un eccezionale Gassman, forse il film ha acquisito più fascino oggi di quanto non ne avesse negli anni '60. Ho trovato un po' fuori luogo solo finale...

Invia una mail all'autore del commento Andre82  @  29/05/2010 16:26:16
   7 / 10
Buon film anche se considerarlo un capolavoro mi sembra eccessivo. Ottima la prova di Gassman!

goodwolf  @  19/04/2010 16:49:29
   8½ / 10
pippiripì pippiripì. Ma quant'è bello (e fastidioso) il clacson di Gassman.
Un film che ha fatto scuola a tutti i road movie americani e che fa respirare alla perfezione l'atmosfera romana anni 60.
Meravigliosi i due personaggi (antitetici) e la loro interpretazione.
La cafonaggine di Gassman poi, è impagabile, praticamente una parodia in piena regola.
Film che sa divertire e sa fare riflettere su tanti temi.

Gunny  @  16/02/2010 00:19:32
   8 / 10
commedia agro dolce (il finale è molto triste)..........con un gasmann immenso si ride (tanto) e si sorride amaramente alla vita.........

slint  @  28/12/2009 13:57:16
   10 / 10
foto del periodo perfetta,storia bellissima Gassman Gigantesco.

mah.non.so.  @  29/11/2009 23:23:11
   9 / 10
Tante fantastiche citazioni tratte dal film ma vi dimenticate tutti della più bella...il giardiniere occhio-fino. Dai è geniale, ho riso per mezz'ora.
Parlando seriamente il film è un capolavoro,innanzitutto il primo road-movie della storia e di questo bisogna prenderne atto, una Lancia Aurelia B24 che viene "lanciata" sulla strada della vita, così senza troppi pensieri senza troppe paure (almeno superficialmente).


Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER dice un grandissimo Gassman al suo compagno, segno che una coscienza c'è ma che ahime non viene affrontata.
Siamo di fronte ad un ritratto sull' Italia del boom economico e a me piace questa interpretazione (non è farina del mio sacco quindi cito) "Essi rappresentano due identità della nazione giunta ad un bivio della propria storia. La prima, quella legata ai principi, verrà sedotta e morirà, nella fine di un sogno, lasciando campo libero alla seconda Italia, quella furbesca, individualista e amorale."
Eeeeeeeehhhhhh si! (sospiro di rassegnazione)

2 risposte al commento
Ultima risposta 20/12/2009 00.45.10
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bulldog  @  26/10/2009 22:33:44
   9 / 10
Semplicemente un capolavoro.
Psicologia dei personaggi limpidissima,un Gassman fenomenale.

L'estrosità e l'allegria artificiale a nascondere il vuoto,l'incapacità e la paura di affrontare la vita.

Dr.Orgasmatron  @  12/10/2009 13:07:54
   9 / 10
Dino Risi ritrae alla perfezione lo spaccato dell'Italia della ripresa, affidando alla bravura di Gassman il personaggio che ne incarna tutti i pregi e i difetti, assistito da un giovane ed altrettanto all'altezza Trintignant, che pian piano diventerà una sorta di clone del primo che ne modella pensieri e carattere in un solo giorno a zonzo per Lazio e Toscana. Storia d'Italia

outsider  @  30/09/2009 23:51:23
   10 / 10
Gassmaniano dalla nascita, ho visto questo film non so quante volte.
Bruno Cortona è eterno!
Nessun commento potrebbe rispecchiare la fulgida bellezza dell'inimitabile Sorpasso.

Neu!  @  16/09/2009 17:44:22
   9½ / 10
uno dei grandi capolavori del cinema italiano. uno spaccato riuscitissimo di un epoca. gassman miracoloso.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Freddy Krueger  @  28/08/2009 16:19:39
   8 / 10
Uno spaccato di Cinema italiano, con esattamente il finale che avrei messo io.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Ciumi  @  27/08/2009 06:59:13
   9 / 10
Per assistere al Sorpasso, quello del titolo, bisogna arrivare sino al finale: tragico, spietato, imprevisto. In verità, in questo classico di Risi, di sorpassi se ne sono visti altri, attraverso le strade deserte d’una Roma a Ferragosto quasi irreale, a bordo di quella Lancia Aurelia il cui clacson è divenuto una vera e propria colonna sonora.
Interpretabile inizialmente come il confronto di due personalità opposte - quella del timido e riflessivo studente universitario, Roberto (un bravissimo Trintignant molto giovane), e quella di Bruno (lo straripante Gassman) irruente e fanfarona - è, in verità, il racconto d’un uomo solo (Bruno), di quell’italiano nell’epoca del boom economico incapace d’elevarsi, guascone e fallito, vittima di un’alienazione (non quella antonionana, anzi Bruno dichiarerà d’aver fatto sopra “L’eclissi” una bella pennichella) che è quella dell’uomo immaturo di mezza età, frettoloso d’arrivare per primo, senza però aver chiaro dove.
Sarà l’invadenza di Bruno a turbare l’intimità dell’insicuro Roberto, a distoglierlo dagli studi e a trascinarlo a forza fuori dalla sua stanza (ottimo tra l’altro l’espediente di far commentare dalle riflessioni di Roberto le azioni del nuovo amico), giusto per avere un compagno al suo desolante Ferragosto. Lo porterà a zonzo per le periferie di Roma. Finirà per guastare con la sua sfrontatezza la visita ai parenti. Lo condurrà sin dentro la rovina della propria vita di padre e marito.
Finché, quando già tanti se ne sono visti, ecco finalmente il Sorpasso, l’ultimo. La commedia sprofonda nel dramma. Se Roberto n’è la vittima innocente (o solo colpevole della sua troppa remissività), Bruno finisce per divenire di monito a quell’Italia presa dalla frenesia di ripresa all’indomani delle miserie del dopoguerra. Una punizione, forse, sin troppo severa…

Gruppo COLLABORATORI paul  @  26/08/2009 18:36:35
   10 / 10
Me lo sono rivisto dopo anni. Che piacevolissima sorpresa. Che dire? Un capolavoro, un Easy Rider anticipato e molto più profondo (e per nulla invecchiato rispetto all'American movie on the road).

C'è la voglia di vivere, anche sapendo quello che poi accadrà. Uno spaccato d'Italia ancora vivo e disegnato perfettamente. Attori e regia straordinari.

11 risposte al commento
Ultima risposta 01/09/2009 19.38.02
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Zanibo  @  25/08/2009 23:46:53
   10 / 10
6 alla prima parte: il personaggio di Gassman l'ho trovato troppo esagerato e poco credibile, probabilmente anche per via delle aspettative troppo alte.

Via via un crescendo fino ad un 9 pieno.

Nel complesso un 10 strameritato considerando che ha fatto storia senza invecchiare piu` di tanto.

edmond90  @  25/08/2009 20:00:49
   10 / 10
Il capolavoro della commedia all'italiana con un Gassmann e un Trintignant stratosferici

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