kinsey - e ora parliamo di sesso... regia di Bill Condon USA, Germania 2004
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kinsey - e ora parliamo di sesso... (2004)

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locandina del film KINSEY - E ORA PARLIAMO DI SESSO...

Titolo Originale: KINSEY

RegiaBill Condon

InterpretiLiam Neeson, Laura Linney, Chris O'Donnell, Peter Sarsgaard, Timothy Hutton, John Lithgow, Tim Curry, Oliver Platt

Durata: h 1.58
NazionalitàUSA, Germania 2004
Generedrammatico
Al cinema nel Marzo 2005

•  Altri film di Bill Condon

Trama del film Kinsey - e ora parliamo di sesso...

Uno sguardo sulla vita di Alfred Kinsey, pioniere nella ricerca scientifica sulla sessualità umana, che nel 1948 pubblicò il libro, divenuto poi un best-seller, intitolato: "Il comportamento sessuale nel maschio umano".

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Voto Visitatori:   6,59 / 10 (28 voti)6,59Grafico
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Voti e commenti su Kinsey - e ora parliamo di sesso..., 28 opinioni inserite

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Gruppo COLLABORATORI SENIOR dubitas  @  23/12/2013 20:25:52
   7½ / 10
Il film ha sicuramente un valore storico importante perché racconta in modo biografico la vita di Kinsey, uno dei primi scienziati che ebbe l'ardire di studiare e analizzare la sessualità umana nel contesto americano anni '50, fondamentalmente sessuofobo e puritano, e largamente influenzato dalla morale cattolica. Kinsey mette in luce gli aspetti ipocriti di questa società dove importa avere a tutti i costi una bella facciata davanti al pubblico per omologarsi, mentre la notte quasi tutti hanno una doppia vita a letto. Kinsey quindi fa un'operazione di denuncia, non verso le persone con una doppia vita, bensì verso i meccanismi perversi che regolano la società e obbligano le persone ad adeguarsi a tutti i costi a delle convenzioni sociali, anche quando queste vanno contro la loro natura ed i loro desideri. Per fortuna siamo usciti da questo periodo, ma se non fosse stato per Kinsey, per la sua coraggiosa e completa opera sul comportamento sessuale nel maschio umano, risalente al 1948, di certo non saremmo a questo punti. Kinsey è il precursore della rivoluzione sessuale del '68 e ha dato una base scientifica alla naturalezza di varie cose che all'epoca erano ritenute immorali o contro natura, come la masturbazione e l'omosessualità (addirittura illegale negli USA fino agli anni 70/80 in vari stati).
Il film è un documento importante, che si mantiene fedele alla storia originale ed è drammatico nel senso che racconta anche le tristezze e le infelicità vissute dal protagonista, che si rende conto lui stesso di essere succube di una perversione - quella del matrimonio - impostagli dalla società.
Questo però non gli impedirà di avere una relazione d'amore platonico con la sua compagna di viaggi e di ricerche, che lo sosterrà nonostante vari momenti di cedimento o di crisi.

Invia una mail all'autore del commento camifilm  @  12/05/2012 21:12:04
   6 / 10
Tecnicamente il film non è fatto del tutto male. Gli attori e la scenografia sono buone. Manca di impatto, di scene importanti, di conivolgimento. La storia è nota sin dall'inizio, sin dal titolo. Ci si immagina dei contrasti che ci potranno essere e tutto accade senza però quegli elementi di passione.

Il film potrebbe essere a questo punto visto come un film in cui si parla di un cambiamento, difficile da apportare nella società perbenista e basata ancora su vecchi concetti. Non c'entra nulla quindi il sesso, ma potrebbe essere qualsiasi cosa.

Il film merita di essere visto almeno una volta, ma anche no.

gemellino86  @  12/02/2012 23:42:11
   6½ / 10
Abbastanza interessante come biografia e meno come tema attuale. Attori dignitosi salvano una regia povera di idee. Il voto corretto sarebbe un 6+.

paride_86  @  31/12/2011 04:13:36
   6 / 10
Da una tema interessante e da una storia vera originale e potenzialmente esplosiva è stato tratto un film piatto e poco incisivo, sia sul versante biografico del protagonista che su quello del sesso, vero argomento della storia.
Peccato.

Ricky91  @  28/05/2011 01:04:10
   7 / 10
Bel film autobiografico sulla vita dello scienziato Alfred Kinsey che nel 1948 mise a dura prova i valori della società americana ancora legati al puritanesimo(tuttora ancora presente).
Il rapporto Kinsey risultò essere molto importante dal punto di vista sociologico portando alla luce gli svariati comportamenti sessuali di uomini e donne nascosti fino ad allora dal manto della società puritana.
Il film risulta molto piacevole sopprattutto nella prima parte dove un sempre grande Liam Neeson ci porta a scoprire la genesi degli studi di Kinsey.
Interessante e istruttivo, anche solo per conoscere l'opera del pionere della ricerca scientifica sulla sessualità umana.

2 risposte al commento
Ultima risposta 22/07/2011 14.30.07
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Gruppo COLLABORATORI atticus  @  03/11/2010 17:52:05
   6½ / 10
Bella regia, belle interpretazioni, tutto molto curato e raffinato, grande fotografia, una ricostruzione d'epoca davvero ineccepibile... Eppure, per quanto il soggetto fosse interessante, il film di Condon graffia poco e non va al di la di un ambizioso e vanesio esercizio di stile. E alla fine rischia di scontentare un po tutti. Utile per chi fosse totalmente all'oscuro del personaggio e dei suoi studi, irrimediabilmente poco convincente per gli altri. Liam Neeson bravissimo.

JOKER1926  @  11/02/2009 15:05:16
   4½ / 10
"Kinsey" è un film del 2005 che pone le sue basi sulla vita di Alfred Kinsey, il tema trattato è il sesso…

Dalla trama, dal titolo soprattutto si riesce ad intravedere, afferrare il concetto teoretico del film, lo spettatore sarà immerso in un lunghissimo (e a volte noioso) viaggio di concetti sessuali, discussioni, ricerche, dibattiti…
Esaminando il film nella parte tecnica c'è da lodare…
Fotografia bellissima, ottimi i colori, ambientazioni suggestive, attori buoni (grande prova di Liam Neeson)…
Ma il vero problema è il contenuto del film, la pellicola a tratti infatti si perde troppo in passaggi "tecnici" e dunque molto "avviluppati" e poco attraenti.
La trama in partenza potrebbe "ipnotizzare" la massa, intorno alla pellicola potrebbe generarsi un alone di trasgressione, divertimento, trazione ma purtroppo questi ingredienti latitano in modo solenne.
Mi aspettavo sicuramente un film più intenso, "frizzantino", "libertino", galvanizzante…
Il concetto del sesso è trattato in modo troppo "formale", inoltre un ingrediente "distruttore" del film è sicuramente il ritmo lento, il film per molto tempo cade nella monotonia; le mentalità degli altri personaggi non vengono esposte integralmente al pubblico, inoltre Kinsey è poco (a Mio avviso) carismatico, "vivace".

Il film è sicuramente da boicottare, secondo Me non c'era il bisogno di riportare su pellicola le concezioni e le teorie sul sesso del dottore Kinsey, il film con questa trama può (in piccola parte) incuriosire ma mai divertire, emozionare, infervorare.
In pratica il tutto doveva essere meno tecnico, "ufficiale" e più "trasgressivo", divertente, o meglio la pellicola doveva essere più "melodica", dinamica…

Il tema del sesso trattato in "Kinsey" è un argomento un (bel) po' oltrepassato, oggigiorno il rapporto sessuale è divenuto un Must, un puro, integrale divertimento per la massa giovanile, la paura, le incertezze in questo mondo odierno sono state accantonate in modo quasi definitivo, la pellicola dunque risulta essere anche fuori luogo, film dalle concezioni tramontate, il ritmo e la "pesantezza" vagante concettuale rendono il film molto piatto, quasi vuoto…

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  28/07/2008 17:25:36
   6½ / 10
Biopic potenzialmente molto interessante visto il tema trattato. Il rapporto Kinsey fu una bella scossa per L'america puritana, però il regista si dedica troppo al professore più che al rapporto in sè. Bravi gli attori.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  09/06/2007 00:23:51
   5½ / 10
film autobiografico di stile molto classico che non ha nessun guizzo particolare...
diciamo anche che l'argomento puo intressare se tirato per un certo periodo di tempo ma alla lunga stufa un po!
mediocre

Lory_noir  @  07/06/2007 13:28:07
   4½ / 10
Non mi ha per niente interessato. E non ho nemmeno scoperto niente di nuovo. Un film sottotono che non spicca mai il volo.

Jumpy  @  28/05/2007 19:32:20
   7½ / 10
Nemmeno a me è sembrato molto riuscito 'sto film, troppo confuso all'iniizio, ma dovrebbero vederlo tutti soltanto per l'importanza e, sopratutto, per il modo con cui tratta temi così delicati

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR quadruplo  @  10/04/2007 13:14:53
   6½ / 10
Il viaggio del dottor Kinsey sulle abitudini sessuali dell'america puritana degli anni '40 è molto interessante, almeno per quanto riguarda la prima parte, quella più "esplorativa".
Nella seconda sembra che la ricerca diventi più un ossessione, come se i suoi lavori rappresentassero la verità assoluta e avessero un'importanza tale da essere finanziati ad ogni costo: qui il film (e il suo protagonista) perde un pò di credibilità e diventa più pesante. Da vedere senza troppe pretese.

frangipani79  @  12/12/2006 11:16:55
   7 / 10
Ero piuttosto indeciso su quale voto assegnare a Kinsey.
Il film parte piuttosto confuso, nei tempi, nei luoghi e soprattutto nel montaggio. Chiunque (credo) supponeva che il sessuologo fosse Kinsey e non che lo sarebbe diventato partendo da studi etologici, così si perde tempo anche a decifrare una biografia, senza riferimenti temporali, intrecciata con un "presente" che in realtà erano circa gli anni '30/'40 (ho dedotto).
Poi procede. Con alti e bassi, verso un finale stiracchiato e da manuale.
Mi è tornato alla mente il film "Quando la moglie è in vacanza", in cui il protagonista Tom Ewell, sul terrazzo, stava leggendo proprio il saggio di Kinsey, prima di farsi (quasi) ammazzare dalla sbadata Marilyn Monroe.
Ho deciso di dare un 7 perché forse richiede una seconda lettura che non ho saputo cogliere, ma certamente il film non "morde" molto. I costumi puritani dell'epoca sono accennati con vaghezza e comunque cozzano con la benevolenza con cui gli studi di Kinsey venivano accolti all'inizio.
Forse un'occasione mancata per un buon film, resta pur sempre un film auto-celebrativo, ma non male nel suo complesso.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento Caio  @  08/05/2006 11:30:58
   6½ / 10
Carino, anche se eccessivamente lungo. Ho come l'impressione che la figura di questo rivoluzionario scienziato sia stata un tantino esasperata, fino a renderlo poco credibile (solito degli americani). Comunque il film è ben fatto e la biografia di quest'uomo è molto interessante. Laura Linney un pò moscietta.

Invia una mail all'autore del commento Andre82  @  23/03/2006 16:32:05
   5 / 10
Non ci siamo proprio: film che appassiona ben poco anche perchè presentato più come documentario. Passata la prima ora non ha già più nulla da dire: unica conseguenza possibile un finale poco convincente, come del resto lo è tutta la pellicola.

chiarachemistry  @  11/03/2006 21:13:06
   7½ / 10
Bel film, girato in modo lento, ma molto appassionante...quest'uomo ha reso possibile la rivoluzione della libertà sessuale, il lavoro da fare è tanto perchè i bigotti cattolici e puritani purtroppo hanno una tale influenza sulla coscienza delle persone...quello che loro forse non sanno è che tanto le persone lo fanno lo stesso con o senza il loro permesso...solo che non lo dicono...

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vivi79  @  13/01/2006 10:42:28
   7 / 10
Con un 7 mi attengo alla media generle perchè mi aspettavo qualcosa in più dal punto di vista narrativo e qualcosa in meno dal punto di vista "teatrale". Non so se era veramnete cosi ma in un'ra e tre quarti di film mi sembra che il personaggio sia stato un pò troppo forzato e non si sia riusciti ad analizzare benne tutte le figure come quelle degli asistenti che rimangono cmq molto ambigue e anche quelle delle mogli... Mi sembra che il risultato finale sia un film un pò stereotipato che abbia inquadrato un personaggio anticonformista in archetipi conformisti.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR tylerdurden73  @  04/01/2006 15:23:42
   6 / 10
Ho trovato questo film decisamente scialbo.Dopo una buona partenza il film si imbolsisce eccessivamentediventato piuttosto noioso.
Inoltre, il Dott. Kinsey viene rappresentato prima come scienziato combattivo pronto a sdoganare il sesso e a capirlo (e a farlo capire alla gente comune soprattutto) poi in un ritratto quasi caricaturale,un ossesso che aveva come unico scopo nella vita quello di parlare,scrivere di sesso e ovviamente praticarlo.
Il film è noioso e non basta il duetto formato da Liam Nesson e Laura Linney,entrambi bravi, a farlo ergere da un prodotto che non riesce a stagliarsi sulla massa.
Tutto sommato il lavoro registico,fotografico,scenografico è di buon livello,ma la trama è quasi documentaristica tanto che si fa fatica a non abbandonarsi al sonno.

plutomagno  @  17/11/2005 22:02:09
   10 / 10
Il mio voto è 9 ma per alzare la media do 10!

Un film credo unico nel suo genere che cerca di abbattere le barriere che la società innesta dentro di noi, con il suo finto perbenismo e la capacità di nascondersi dietro le proprie azioni.
I protagonisti (grande Neeson) interpretano ottimamente la propria parte ed anche la trama rispecchia quella che fu la realtà storica (+o-)
Il sesso studiato in maniera scientifica al di là delle falsità e dei consizionamenti sociali.
La confessione del padre può aprire la mente a molti
Purtroppo questo film ha incontrato l'opposizione ceca degli ambienti più conservatori e devo ammettere che forse la società non è ancora pronta a spalancare la propria mente.
KINSEY DOVRESTI RINASCERE DOPO 50 ANNI POCO é CAMBIATO!!!

PROPONGO CHE TUTTI COLORO CHE ABBIANO VISTO QUESTO FILM INVITINO ALTRI A FARLO AFFINCHE MOLTI POSSANO VENIRE A CONOSCENZA QUANTOMENO DELL''ESISTENZA DI QUESTO CAPOLAVORO!

GRAZIE KINSEY

Diana blu  @  03/09/2005 16:49:34
   7 / 10
Grazioso. Non so quanto la storia sia reale o strumentalizzata cmq il film è carino, interessante, il finale è ovviamente in perfetto stile americano cmq non è male.

KANE  @  01/08/2005 15:17:01
   8 / 10
bel film con tematica interessante e spregiudicata: il sesso!!
il film abbatte le barriere inibitorie dell' educazione e la religione, per dare libero sfogo a ciò che si da piccoli tendiamo a reprimere :la nostra sessualità!!
film interressante e simpatico, che parte dalla sessualità per attingere in un bacino più grande che riguarda tutte le ipocrisie e i falsi moralismi con cui la società temde a celare comportamenti e "voglie" che sono proprie del nostro essere uomo!
come dice il protagonista"possiamo definire le pratiche sessuali amorali ma sicuramente non possiamo definirle innaturali" !!

Gruppo STAFF, Moderatore priss  @  14/07/2005 17:14:15
   7 / 10
è un film davvero interessante, il personaggio è sicuramente particolare e secondo me questo film riesce a renderne i diversi aspetti, non indulge nell'immortalare solo un "grande uomo di scienza2 che passa dalla zoologia allo studio del comportamento umano, ma lo ritrae anche nelle sue debolezze umane e di scienziato... come quando sua moglie lo accusa di usare la scienza per giustificare le proprie azioni.
la seconda parte del film è forse un po' ripetitiva però.

Kr0nK  @  24/04/2005 14:11:51
   7 / 10
E' la storia vera dello scienziato Kinsey che, dopo aver preso coscienza del suo bigottismo e della sua ignoranza in materia di sesso, decide di dedicarsi completamente ad un'attività di statistica e informazione pubblica.

Pensando ai giorni nostri, con ragazzine ultra minorenni più esperte di Eva Henger, è difficile rendersi conto di come potesse essere diversa la realtà degli anni '50. Resta quindi un interessante esperimento di informazione, anche se avrebbe sicuramente avuto più successo se fosse uscito nelle sale almeno una ventina di anni fa.

L'unico bigottismo trattato nella pellicola che è ancora parzialmente attuale
è il binomio inseparabile amore-sesso, inseparabile senza dubbio a causa della violenza psicologica fatta dalla chiesa.

kekkolorusso  @  11/04/2005 02:28:40
   6 / 10
insomma!
è tuuto molto strano, a tratti lento , ma a tratti molto coinvolgente!
comunque da vedere , anche per le interpretazioni!

gabriele  @  08/04/2005 11:00:25
   3 / 10
Questo film ha generato in me una grande domanda:
Chi può aver speso soldi per produrre questa schifezza?
Film inguardabile

12 risposte al commento
Ultima risposta 23/04/2005 22.00.11
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Mpo1  @  29/03/2005 00:29:08
   9 / 10
Un film assolutamente da vedere, non solo per il film in quanto tale, ma soprattutto per la figura di Kinsey. Un personaggio importante, forse ormai poco conosciuto in Italia, e che merita sicuramente di essere riscoperto. All'epoca le scoperte di Kinsey sul comportamento sessuale degli americani suscitarono scalpore, ma il problema è che le cose oggi non sembrano essere migliorate di molto se negli USA le solite associazioni bigotte hanno violentemente attaccato il film, che nei cinema ha incassato poco nonostante le recensioni molto positive. Anche in Italia sembra che stia passando sotto silenzio: Kinsey è ancora un personaggio scomodo. A chi ha una mente aperta, quello che Kinsey aveva scoperto con le sue indagini può sembrare anche scontato (la vasta diffusione dei rapporti extra-coniugali, dei rapporti omosessuali, della masturbazione sia maschile che femminile, la sessualità nella terza età ... ), ma purtroppo le verità piu semplici sono spesso le più difficili ad essere accettate. Il contributo di Kinsey è stato molto importante nella lotta contro l'ignoranza e l'ipocrisia in materia sessuale, ma le scoperte da lui fatte, che dovrebbero essere ormai dei dati acquisiti, suscitano ancora scalpore. Per questo è importante riscoprire questo studioso, in questa nostra società ancora così retrograda, influenzata dal tradizionalismo religioso e piena di rigurgiti reazionari.
Qualcuno può criticare il film per il suo impianto tradizionale, ma quel che più conta qui è il personaggio e la sua lotta per la liberazione sessuale. Il film si concentra soprattutto sul rapporto tra Kinsey e la moglie, mettendo in secondo piano o omettendo altre relazioni importanti della sua vita, ma nel complesso è abbastanza fedele alla verità. Inoltre, per essere un film che parla di sesso, è abbastanza contenuto.
Kinsey giustamente asseriva che ogni individuo è differente dall'altro, anche dal punto di vista sessuale. Non si possono dividere le persone in categorie rigide e separate. Per citare le sue parole: "Se ogni essere vivente è differente dall’altro, l'unico aspetto imprescindibile della vita è la diversità. E per vederla, dovete semplicemente aprire gli occhi".

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  22/03/2005 22:27:15
   7 / 10
"Il problema è che la maggior parte della gente vuole essere uguale"

Qualcuno sa dirmi come mai i biopic partono sempre dall'elegia sul Pensiero e l'Ambizione e finiscono per torturarsi nel baratro dell'ossessione patologica della dipendenza? Si direbbe che Darwin oltre a concepire il "mammifero" Umano fosse conscio della sua incapacità di nobilizzare il pensiero senza l'ansia psicologica di diventare corpo e mente assoluta in un progetto... I venti minuti iniziali promettono (molto) male: siamo in un climax edulcorato e stucchevole che richiama al meglio Faulkner e al peggio quel conformismo che si compiace di essere risorsa dei propri limiti E' come se Condon - un nome, un destino - volesse redarguirci che in fondo in tutta questa epopea di ignoranza e veti si viveva meglio, senza la spregiudicata liberalizzazione degli anni successivi... Io ritengo che kingsey sia un film importante a modo suo e a dispetto di diverse forzature che colgo ogni volta che penso ai singoli fotogrammi, alla storia in se' Ma provo a ricollegarmi all'epoca e a tracciarne un bilancio: dunque la Caccia alle streghe del senatore McCarthy (fra i funzionari più bigotti anche un noto omosessuale) agì da detentore a un clima infausto, che relegava il presunto Comunismo (sotto la dicitura attività antiamericane) come detentore di tutti i mali, esattamente come facevano i giovani del 1968 verso la borghesia... Se pensiamo al cinema, che ha rovinato attori eccelsi come John Garfield o Robert Montgomery e influenzato l'attività di autori "sovversivi" come Elia Kazan, il moralismo imperante ha perso con gli anni la scommessa. Perchè proprio negli anni cinquanta a pochi anni dai processi e dal consiglio dei 10 di Hollywood il costume sessuale e non si è ribellato, ed è nato il cosiddetto cinema voyeur Temi come l'omosessualità (v. Tennessee Williams oh sì), la droga (improponibile un film come l'Uomo del braccio d'oro con Sinatra dieci anni prima) schizofrenia e alcolismo si sono diffusi a macchia d'olio, e se non hanno evitato le maglie della censura comunque non sono stati nemmeno frenati come era lecito temere vista l'enorme successo ottenuto.
In questo contesto, la vita di Alfred Kinsey non diverge poi molto da quella di altre biografie del genere: c'è la contestualizzazione amara delle cause che scatenano il vertice del personaggio, ma anche l'eden incontaminato del rifugio biologico (biologia = la scienza della vita) a contraltare una rettitudine mentale piuttosto imperante anche oggi (v. una recentissima notizia, quel reverendo che con l'intenzione di diffondere alti valori morali nei loro figli impedisce loro ogni contatto con i coetanei, la scuola e tutto il resto: i figli sembrano dalle foto delle vittime spaventate e riverenti da cotanta sciagurata disciplina), c'è la fama contrastata da uno spiccato patologismo imperante che divora, come carne, gli elementi umani che l'hanno portata al successo, o Edipo riletto nelle successive generazioni, con il figlio di Kinsley che si ribella al padre, e per i motivi opposti, persino un salvifico dietrofront amaro che non trova proseliti nell'epilogo del personaggio Nei contrasti ideologici tra trasgressione e bigottismo, un regista dal nome quantomai equivoco (se la lettera finale fosse una M) gioca due pesi e due misure, strasbordando in un'irriverenza - non diciamo volgarità - quantomeno grottesca e superflua (gli intervistati che affrontano il tema della zoofilia, l'accoppiamento con animali, o anche i filmati in 8 mm. sull'alcova della maturità, con tre giovani uomini che deflorano una donna matura, persino l'agghiacciante intervista con un pedofilo compiaciuto e disgustoso) da una parte, e finendo per ricompattare ogni cosa nella più assoluta melensità (la coppia aperta che rimane "fedele" fino alla fine, l'Amore che trionfa sul preconcetto sessuale e ad ogni costo) Con queste premesse,è chiaro che il rischio di rendere il film discutibile o quantomeno paradossale c'erano tutte. Oltretutto le forzature in una parte o nell'altra indicano quanto il gioco delle due parti sia per mr. Condon qualcosa di ampiamente costruito atto a favorire il consenso di varie tipologie di pubblico, a seconda della natura con cui affrontano simili argomenti (penso alla Rockfeller che finanzia il progetto e che parla apertamente di omosessualità come un sentimento diffuso . cfr. la scoperta dell'acqua calda, ma incongrua per un'associazione tanto seriosa se non ai fini del puro lucro - non eravamo forse in tempi in cui kowalsky proprio lui al cinema perde per esigenze di mercato e veti censori ogni riferimento all'omosessualità del testo originario di Williams, a tram called desire? - l'accoppiamento promiscuo e parentale (incesto) un po' prematuramente definito indicativo delle variazioni sessuali della specie, e l'ossessione del sogno quando comunica un forte disagio (dissenso) davanti a un'agiografia di cui Condon sembra improvvisamente pentirsi Ma perche' mai? Io ho visto questo film con un collega di lavoro incontrato per caso in strada e confesso che avevo provato qualche reticenza davanti alle tematiche, temevo potesse provare disagio, affanno, invece poi arriva alla conclusione che nella vita nulla è dato per certo, che prima o poi potrebbe arrivare anche a voler sperimentare qualcosa di diverso (lui è un donnaiolo impenitente) Colgo il giudizio e leggo un eloquente "distogliere gli amanti dai piaceri della carne e rivolgersi a quelli dello spirito". Kinsey è un'uomo che non ha ancora sperimentato i limiti della sua sopravvalutazione del proprio pensiero: la società americana del film sembra liberarsi, sgombrarsi da un peso insostenibile per sempre, come se non attendesse altro... un montaggio molto efficace riporta ai fasti di tom of finland (nota icona gay) e ai bellissimi cortometraggio indipendenti degli anni cinquanta Per quanto la storia di kinsey ricordi A beautiful mind e soprattutto il bel rapporto omosessuale e maschile con il suo "pupillo" il Will Hunting di Van Sant, noi vediamo soltanto la riconferma di due tendenze:
1 - quando è in atto una rivoluzione di costumi atta a ribaltare un'involuzione totalitaria i freni inibitori svaniscono e si rivela una natura che non conosce senso della misura e dei limiti
2 - Come lo stesso kinsey insegna, nella velleità di scoperchiare tanta ipocrisia e menzogna sociale, si finisce per riconoscere più le ragioni della provocazione che quelle del cuore, dell'anima: il compiacimento dialettale, l'onnipotenza del trasgressore sulla forma mentis bigotta e tradizionalista
Poi segue altri parametri, rievocando efficacemente la vita degli omosessuali negli anni cinquanta attraverso quei locali sinistri che già aveva indicato Otto Preminger nel suo "tempesta su Washington", analizzando con indubbia resa emotiva la confessione di un gay stuprato dai fratelli e "marchiato" in modo infamante sul torso, e rivelando quanto l'opportunismo di k.sia stato opportuno ai fini ("mi ha salvato la vita" rivela un po' troppo schindlerianamente al protagonista del film di Spielberg una lesbica di mezza età) Ma il momento migliore è indubbiamente la confessione del padre di k.: avrebbe potuto indurre al facile riso, a un'ilarità da caserma, sconveniente nella sua assurdità, ma pensare a un bambino di 11 anni imprigionato della propria virilità e quindi del corpo, dell'oggetto atto al desiderio (viatico e successivo strumento) suscita vera commozione. E davanti all'esperienza forte di un'amicizia virile che si tramuta nella sua sublimazione assoluta, cioè l'omoerotismo, c'è una "scala demografica dei valori dei desideri" che si puo' riprodurre soltanto nel bisogno assoluto di cedere all'uguaglianza tanto bramata, e di seguire le vie della passione e del corpo. Ovviamente per le stesse ragioni molti fra coloro che vivono questo divario, tendono nella vita a preservare la propria, irrequieta e vaga, normalità

4 risposte al commento
Ultima risposta 26/03/2005 17.52.00
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Edo  @  21/03/2005 13:54:55
   7 / 10
Ricorda le atmosfere di AutoFocus, con un America bigotta che preferisce tapparee le orecchie e voltarsi dall´altra parte, ma la ricostruzione e lo stile sono piú alla Beautifull mind.
Ottimi dialoghi con momenti di alta comicitá, anche se poi al finale un pochino si squaglia in scelte registiche stereotipate.
Comunque Liam Nesson é grande, il sesso é bello, ma cosa piú interessante é, che guardando questo film potrete rispondervi a molti vostri dubbi sessuali, o, metterli in discusssione...
Un bel viaggio

1 risposta al commento
Ultima risposta 22/03/2005 01.34.42
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Speciale SHOKUZAISpeciale SHOKUZAI
A cura di The Gaunt

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ANYWHERE ANYTIME
Locandina del film ANYWHERE ANYTIME Regia: Milad Tangshir
Interpreti: Ibrahima Sambou, Moussa Dicko Diango, Success Edemakhiota
Genere: drammatico

Recensione a cura di The Gaunt

HIT MAN - KILLER PER CASO
Locandina del film HIT MAN - KILLER PER CASO Regia: Richard Linklater
Interpreti: Glen Powell, Adria Arjona, Austin Amelio, Retta, Sanjay Rao, Molly Bernard, Evan Holtzman, Gralen Bryant Banks, Mike Markoff, Bryant Carroll, Enrique Bush, Bri Myles, Kate Adair, Martin Bats Bradford, Morgana Shaw, Ritchie Montgomery, Richard Robichaux, Jo-Ann Robinson, Jonas Lerway, Kim Baptiste, Sara Osi Scott, Anthony Michael Frederick, Duffy Austin, Jordan Joseph, Garrison Allen, Beth Bartley, Jordan Salloum, John Raley, Tre Styles, Donna DuPlantier, Michele Jang, Stephanie Hong
Genere: azione

Recensione a cura di The Gaunt

archivio


LA ZONA D'INTERESSE
Locandina del film LA ZONA D'INTERESSE Regia: Jonathan Glazer
Interpreti: Christian Friedel, Sandra Hüller, Medusa Knopf, Daniel Holzberg, Ralph Herforth, Maximilian Beck, Sascha Maaz, Wolfgang Lampl, Johann Karthaus, Freya Kreutzkam, Lilli Falk, Nele Ahrensmeier, Stephanie Petrowitz, Marie Rosa Tietjen, Ralf Zillmann, Imogen Kogge, Zuzanna Kobiela, Julia Polaczek, Luis Noah Witte, Christopher Manavi, Kalman Wilson, Martyna Poznanski, Anastazja Drobniak, Cecylia Pekala, Andrey Isaev
Genere: drammatico

Recensione a cura di Gabriele Nasisi

MARILYN HA GLI OCCHI NERI
Locandina del film MARILYN HA GLI OCCHI NERI Regia: Simone Godano
Interpreti: Miriam Leone, Stefano Accorsi, Thomas Trabacchi, Mario Pirrello, Orietta Notari, Marco Messeri, Andrea Di Casa, Valentina Oteri, Ariella Reggio, Astrid Meloni, Giulia Patrignani, Vanessa Compagnucci, Lucio Patané, Agnese Brighittini
Genere: commedia

Recensione a cura di Severino Faccin

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