la sottile linea rossa regia di Terrence Malick USA 1998
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la sottile linea rossa (1998)

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locandina del film LA SOTTILE LINEA ROSSA

Titolo Originale: THE THIN RED LINE

RegiaTerrence Malick

InterpretiSean Penn, Nick Nolte, James Caviezel, John Cusack, Ben Chaplin, Elias Koteas, Woody Harrelson, Adrien Brody, John Travolta, George Clooney, Mark Boone Junior, John C. Reilly, Jared Leto, John Savage, Miranda Otto, Nick Stahl, Thomas Jane

Durata: h 2.50
NazionalitàUSA 1998
Genereguerra
Tratto dal libro "La sottile linea rossa" di James Jones
Al cinema nel Settembre 1998

•  Altri film di Terrence Malick

•  Link al sito di LA SOTTILE LINEA ROSSA

Trama del film La sottile linea rossa

Una pagina di storia vera. Un gruppo di fucilieri americani è in lotta con le truppe giapponesi, durante la seconda guerra mondiale, per la conquista dell'isola di Guadalcanal.

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Voto Visitatori:   8,18 / 10 (230 voti)8,18Grafico
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Voti e commenti su La sottile linea rossa, 230 opinioni inserite

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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Edgar Allan Poe  @  16/01/2022 21:10:27
   8½ / 10
Poco da dire, ottimo cast e ottima messa in scena di Malick, per un film che ha fatto (giustamente) la storia del suo genere. Il ritmo, indubbiamente, non è molto spedito, ma per quanto mi riguarda non l'ho sentito troppo pesante.

zerimor  @  18/09/2021 17:48:00
   6 / 10
Pellicola di guerra di una "profondità" particolare. Non ho apprezzato i personaggi nel complesso, né le interpretazioni in generale, né tantomeno i molteplici monologhi interiori che talvolta divengono un po' tediosi. Bella la fotografia e ben realizzati gli scontri bellici ma ritengo che la durata sia "leggermente" eccessiva per quello che il film voleva raccontare. Non mi è stato facile seguirlo tutto d'un fiato.
A me personalmente non ha fatto impazzire.

Invia una mail all'autore del commento luca986  @  15/04/2020 23:47:02
   8 / 10
Sicuramente un film di guerra unico nel suo genere. Difficile rivederlo però, se non per studiarlo.

Jumpy  @  20/03/2020 14:48:18
   8½ / 10
E' notevole sia l'impatto visivo di molte scene, in particolare quelle in cui si evidenza come la natura segua comunque il suo corso, indifferente alla guerra, sia alcuni dialoghi/monologhi, che trasmettono in maniera vivida e palpabile il dramma personale dei protagonisti.
Le quasi 3 ore per me sono volate via anche per questo alternarsi di registri e ritmi diversissimi: 3 ore di guerra avrebbero annoiato quanto 3 ore di introspezione e drammoni.
A mio parere in questo lavoro Malick raggiunge l'equilibrio perfetto tra azione ed introspezione, ho notato che nei film successivi ha avuto sempre più la tendenza a strafare diventando sempre più pretenzioso.

7219415  @  25/01/2020 00:11:33
   7½ / 10
Immagini bellissime, buone le recitazioni. Però un po' troppo lento.

Oskarsson88  @  21/01/2020 13:37:18
   9 / 10
Veramente fantastico, Malick abbina qui sapientemente i temi della guerra inutile, della natura a lui tanto cara che ci circonda e fa indifferente da palcoscenico alla scelleratezza umana, e soprattutto mostra i sentimenti, le paure, le emozioni di questi uomini ingabbiati in una situazione in cui si ritrovano. Tante storie diverse, tante sfumature, ma una filosofia che accomuna in fondo tutti quanti in questo grande inutile massacro.
Fotografia e ambientazioni splendide, tante scene tra l'erba e nella foresta mozzafiato e prestazioni degli attori calatissimi nella parte con tanti nomi di spicco.
Da vedere assolutamente.

pak7  @  19/04/2019 11:06:06
   5½ / 10
Faccio parte di chi non ha apprezzato o è rimasto deluso dal lavoro di Malick.
Forse è un pò sopravvalutato, non lo so, ma mi è sembrato uno dei tanti film di guerra e nulla più. E' vero, è molto intimista (eccede, forse con il voice over, la voce fuori campo), ha una bellissima fotografia, nulla da dire.
Ma è poco empatico ed è terribilmente troppo lungo.
Se vogliamo parlare di capolavori mi vengono in mente Full Metal Jacket e Apoclypse Now: ecco lì si che si crea empatia con lo spettatore e soprattutto c'è coinvolgimento.
Qui, zero assoluto.

kafka62  @  18/02/2018 17:22:19
   9 / 10
C'è, a un certo punto del film, un'immagine inquietante, quella di un piccolo uccello che si dibatte a terra agonizzante. Più tardi, un personaggio fa, più o meno, questa riflessione: "vedendo un uccello ferito uno può vedere solo tutto il dolore di questo mondo, oppure, al contrario, trovare un motivo di gioia eterna". E' un segnale: "La sottile linea rossa" è sicuramente un film di guerra (non fosse altro che per la parte preponderante che occupano le scene di combattimento), ma è soprattutto un film che oserei definire metafisico. Tutti i personaggi si interrogano nei loro pensieri sul senso della vita e della morte, sull'origine del dolore, sull'amore e su tante altre cose ancora, ognuno cercando non solo, o non tanto, una ragione per sopravvivere fisicamente alla guerra, quanto un motivo per preservare la propria anima dalla disperante condizione del "non essere" (è questa, forse, la "sottile linea rossa" del titolo, quella che separa il bene dal male, il giusto dall'ingiusto, la visione trascendente della vita da quella immanente). E questa ricerca è una ricerca indiscutibilmente "religiosa", in cui uccidere un uomo non è più un gesto insignificante, svalutato dalla logica implacabile della guerra, ma alla base, come qualsiasi altro gesto, di una scelta etica individuale. Anche chi non prende mai una precisa posizione morale, come il sergente Welsh (un immenso Sean Penn), appare come tutti gli altri in ricerca ("anche se non ti troverò, fa che almeno senta la tua mancanza"), in quest'opera stupendamente polifonica in cui nessun personaggio, neppure il soldato Witt, riassume da solo una ideologia dominante.
A oltre vent'anni di distanza dal suo film precedente, Malick si conferma un grande regista, capace di andare oltre gli stereotipi del film bellico (anche quelli di "Salvate il soldato Ryan" di Spielberg, che sorprendeva più per il suo realismo esasperato che per la sua originalità) grazie anche alla visione potentemente conradiana di una natura che sovrasta i soldati in ogni inquadratura e simboleggia forse il destino, così meraviglioso, indifferente e crudele, e ancora a quelle immagini incantate di un ricordo, di un amore o di un sogno che contrappuntano di quando in quando, come fossero un impellente bisogno dell'inconscio, il cieco orrore della guerra.

76mm  @  14/11/2017 12:55:13
   6½ / 10
The thin red line fa parte di quelle pellicole che vidi per la prima volta intorno ai vent'anni, con un bagaglio di cultura cinematografica decisamente limitato, e che all'epoca abbagliarono i miei occhi ingenui.
Iniziavo ai tempi ad avvicinarmi al cinema d'autore ed ero particolarmente propenso a facili entusiasmi.
Quest'opera in particolar modo ricordo che mi impressionò sul serio…non che fossi proprio nuovo del genere, avevo già affrontato pietre miliari come Apocalypse Now e Full Metal Jacket, ma il respiro epico, lo scavo psicologico, l'aura mitologica che allora circondava il regista, certe inquadrature, certi dettagli…ammetto che ne rimasi davvero estasiato.
Questa mia infatuazione giovanile oggi la riconosco non dico con vergogna ma con un certo imbarazzo.
Purtroppo nel rivedere questa pellicola non ho potuto fare a meno di ripensare alla successiva carriera di Malick, che da "the tree of life" in poi ha portato ai limiti dell'esasperazione (e oltre) quelli che all'epoca potevano sembrare pregi, ma che oggi appaiono irrimediabilmente e definitivamente come gravi difetti…la pomposità, l'uso smodato della voice-over e dei monologhi interiori, le grevi banalità spacciate come perle di filosofia e saggezza, la presunzione di voler dire l'indicibile…


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In queste frasi (e altre che non ricordo), che all'epoca mi sembrarono abissali e che oggi, dopo vent'anni e migliaia di film sulle spalle, riesco a vedere in tutta la loro desolante pochezza, si può già rinvenire il seme della "trombonaggine" che ammorberà tutta la successiva produzione malickiana.

Comunque questa non vuole essere una stroncatura dell'opera in questione, che rimane oggettivamente affascinante…c'è almeno un'ora (la prima) di grande cinema, un reparto tecnico di prim'ordine, una capacità non comune di rendere tangibili attraverso le immagini degli stati d'animo difficilmente descrivibili a parole, uno stile ipnotico e misticheggiante non ancora diventato fine a se stesso.
Se Malick avesse chiuso qui la carriera probabilmente la mia originaria valutazione non sarebbe stata intaccata, ma tant'è.

5 risposte al commento
Ultima risposta 18/11/2017 16.32.31
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Filman  @  05/10/2017 16:14:59
   9½ / 10
La guerra vista come un tragitto intrapreso ed un percorso sconosciuto, la guerra vista come paradossale piedistallo o un memoriale all'importanza della vita umana, la guerra come unione di anime nella tragedia e la guerra come caos, pazzia e disperazione. Il modello occidentale di narrazione bellica, nella seconda metà del ventesimo secolo, è stato principalmente questo intersecarsi di più fondamentali narrazioni (sul viaggio, sul sacrificio, sull'amore, sul rapporto di vittoria e sconfitta) che cinematograficamente sono apparsi come una critica all'arma armata e alla guerra, attraverso esperienze e conseguenze prive di valore. Di questo precisato periodo di vita ed evoluzione del genere, THE THIN RED LINE è certamente una svolta, un capolavoro in grado di allargare romanticamente la retorica più profonda spaziando nei contenuti, ma con la forma di Terrence Malick: quella aeriforme e volatile della camera a mano, alla ricerca di momenti dispersi nella memoria; quella interiore e spirituale della voce fuori, riflessione metrica e semantica che diviene unica comunicazione necessaria; quella paesaggistica che cerca di scavare e ricondurre alla natura pre-tecnica dell'uomo.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  03/11/2016 23:48:36
   9½ / 10
La sottile linea rossa é la guerra vista come rottura e distruzione dell'animo umano che si allontana dalla sua purezza d'origine per abbracciare autolesionisticamente il Male assoluto. Allontanandosi dalla Natura, l'uomo non diventa solo uno strumento di annientamento verso il proprio simile, ma soprattutto verso se stesso. Il percorso sull'isola di Guadalcanal è un viaggio emotivo pieno di sensazioni eterogenee, cercando ancora una scintilla di umanità per alcuni, l'indurimento dell'animo per altri, indifferenti nei confronti della morte per altri. E' un viaggio doloroso che avvelena lo spirito e Mallick ce ne rende partecipi. Un film superlativo non solo dal punto di vista tecnico, ma soprattutto dal punto di vista emotivo. I tanti personaggi interpretati da altrettante star sono le tante sfaccettature di un conflitto prima di tutto interiore, dell'accettazione di un orrore e cosa più grave di perseguirlo.

peppe87  @  07/10/2016 23:30:13
   4 / 10
mi stavo addormentando, un polpettone da evitare

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR 1819  @  10/06/2016 11:26:08
   8½ / 10
Grandioso lungometraggio di Malick, che presenta tutte le caratteristica care al regista americano: inquadrature impeccabili (spesso dal basso verso l'alto), sceneggiatura trasognata, rimandi al passato.
Come contorno la seconda guerra mondiale, in tutta la sua tragicità.
Visione obbligata.

pernice89  @  01/02/2016 21:08:20
   8 / 10
Non amando i film di guerra non riesco a dare un voto più alto. Però è un signor film coi controc***i. E' introspettivo, esamina le coscienze di chi combatte, non ci sono solo spari e la classica morale di quanto sia brutta la guerra. Inoltre il cast è eccezionale, primo su tutti Caviezel. E la regia è superba.

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Consigliato.

Scerf  @  26/12/2015 05:08:58
   10 / 10
IL FILM DI GUERRA.
E' QUALCOSA DI INDESCRIVIBILE, non so' cosa scrivere seriamente.
Cast di una qualità e bravura unica, riprese e colori DA GIU' DI TESTA, qualità narrativa da OSCAR.
La sottile linea rossa ci serve "LA GUERRA" nel modo piu' bastardo e veritiero che si possa fare: SEI DENTRO LA TESTA DI OGNUNO DI LORO, NON PUOI SCAPPARE NE PARLARE, PUOI SOLO SPEGNERE IL TELEVISORE PER USCIRNE.
Questa pellicola è FARE CINEMA, E' LA GUERRA.
Ogni volta piango lo ammetto, non posso farne a meno.
Non stiamo parlando di proiettili, non stiamo parlando di esplosioni,
stiamo parlando di uomini chiusi in una gabbia senza volerlo che aspettano di morire sognando solo di poter vivere in pace con nulla.
Stiamo parlando di persone che uccidono altre persone che nemmeno conoscono, che nemmeno vogliono ucciderle.
Questa è la guerra non vista da fuori, questa è la guerra vista da dentro, dove fa veramente male.
Film da vedere tutto in un colpo, resistete, non è veloce, e non lo è per il semplice motivo che non vi fa risparmiare un secondo di sofferenza.

genki91  @  15/09/2015 01:32:57
   7½ / 10
Metafisico, di difficile valutazione, personalmente parlando.
Posso dire che nella parte tecnica è veramente ben fatto, dalla sceneggiatura, alla modalità di racconto, una trama congeniale che mescola fondamentalmente tre grandi filoni di cui fanno pare numerosissimi soldati, interpretati da attori che non hanno certo bisogno di presentazioni.
Tutto fila perfettamente, i picchi si hanno quando la filosofia del soldato Witt si oppone al più razionale sergente Walsh, anche se gli altri due filoni non sono da meno. Dipende molto dal gusto personale, dato che tecnicamente sono poco criticabili da qualsiasi punto di vista, insomma.
Terrence Malick è così, metafisico e alla costante ricerca del pathos.
Personalmente lo reputo un bel film, con dei corretti interrogativi che credo si pongano tutti nella vita, anche il più razionale degli individui.
Di contro, l'ho trovato piatto in certi punti, complice forse l'eccessiva durata.
Un film che comunque va visto.


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mauro84  @  29/07/2015 20:47:24
   8 / 10
Tempo al tempo come se dice... avevo bisogno di un film sulla guerra, votato all'azione, serio, biografico.. eccolo! Grande prova di cinema. grande tutto!
Ambientazione, fotografia top!

Sean Penn, top attore che si dimostra all'altezza del compito come al solito!
John Cusack, grande prova di sto attore che esalta ogni volta
George Clooney, giovane, gia convincente dei propri mezzi!
Jared Leto, oggi, vederlo qua nel lontano 98, troppo giovane ma gia pronto per un ruolo al top!

Il regista sforna l'ennessimo capolavoro, sta volta storico, guerra biografico!

Film consigliato, da vedere!

LaCalamita  @  12/02/2015 06:04:03
   10 / 10
Capolavoro.

Dopo aver visto The New World (fantastico anche quello!) recupero questo film solo adesso, ma va bene così anche perchè anni fa non avrei mai potuto apprezzarlo davvero.

La sottile Linea Rossa è semplicemente perfetto in ogni aspetto.
Veramente dispiaciuto per chi scrive che un difetto del film è la lentezza.
Malick mostra le grandi potenzialità del cinema, che ci sono modi e MODI per raccontare qualcosa.
Mi sono seccato parecchio leggendo i commenti di chi non lo ha apprezzato (o addirittura lo ha schifato!).
Possibile che i film americani medi ci hanno ristretto così tanto la mente?
Non si sopportano 20 secondi di silenzio, la poesia è sinonimo di noia. Non si ha la voglia di "ascoltare" (con tutti i sensi a disposizione) il film.

Si può stare qui a scrivere pagine a parlar bene del film, ma ho letto molti commenti veramente ben scritti, ad esempio quello di thohà e Blutarski...ma anche tanti altri.

Continuerò a recuperare altri capolavori di Malick.

Spotify  @  02/02/2015 18:28:15
   7½ / 10
Finalmente sono riuscito a guardarmi questo film e devo dire che le mie aspettative non sono state tradite. E' senza dubbio un ottimo lavoro, tecnicamente quasi perfetto, forse un po' meno a livello dello sviluppo della storia. Questo perchè, la pellicola non è che abbia una gran trama, e attenzione per trama non intendo la sceneggiatura, la quale invece giudico tutt'altro, per trama voglio dire l'idea in mente del regista, una possibile sintesi del tutto. Infatti nel film sopraggiungono momenti, specialmente negli ultimi 40-50 minuti finali, dove essenzialmente non succede gran che. Non so, ho avuto l'idea come se Malick avesse voluto allungare un po' il brodo della pellicola. Poi si per carità, queste sequenze hanno comunque un certo impatto emotivo verso lo spettatore, perchè vediamo, come appena finita la battaglia, i soldati quali emozioni provano, i loro pensieri ecc però, ripeto, molto bella e toccante, però a livello di sviluppo della storia, quest'ultima parte non è servita a molto. Se fosse stata tagliata non sarebbe successo nulla di grave. Questa è la mia opinione. Per il resto confermo che Malick è davvero un grande regista, peccato che abbia girato così pochi film. Scene di guerra dirette egregiamente, molto dettagliate e bisogna dirlo, neanche crudissime come in molti altri film appartenenti al genere. Poi lui non cade nel tranello di concentrarsi solo sulle scene di battaglia e lasciar perdere invece l'analisi dei personaggi e la narrazione della storia (ad esempio Eastwood fa quest'errore con il recentissimo "American Sniper"), no, per niente, addirittura nei primi 40 minuti non c'è uno sparo, e possiamo imparare a conoscere i protagonisti della storia, ognuno con i suoi pensieri, le sue idee, le sue sensazioni sulla guerra. E poi ci sono quelle straordinarie sequenze subacquee dove Caviezel nuota insieme ai bambini indigeni. Veramente scene quasi poetiche. Ma è tutta la prima parte che è poetica, anche grazie alle bellissime ambientazioni, una delizia per gli occhi. Poi in realtà questo è solo un antipasto che ci prepara allo spettacolo visivo che viene dopo. Anche narrativamente il regista fa un grande lavoro. La pellicola ci vuole far capire come la guerra possa far diventare l'uomo eccessivamente crudele e cinico, quasi esaltato, ed è perfetto l'esempio del capitano Tall, ossessionato dal suo scopo di guidare alla vittoria il suo plotone, quasi uno schiavo della guerra stessa, e il capitano Staros, più prudente e realista, ma che non riesce a farsi valere, proprio perchè un carattere del genere, il campo di battaglia non lo accetta, e allora fa si che chi sia sotto il suo comando si metta in moto per toglierlo di mezzo. Poi qui viene quasi venerata la l'immagine della morte, unica vera vincitrice del conflitto, la quale porta i soldati stessi anche a sacrificarsi. Un altro importantissimo tema che viene trattato, è Dio, al quale i soldati si rivolgono sperando che lui, se veramente esiste, gli faccia un segno. O altrimenti, sempre i commilitoni, pensano, se una volta morti lo incotreranno davvero. Poi Malick manda anche un altro messaggio decisamente pieno di buonismo, sempre a sfondo religioso, cioè che nonostante la guerra possa far diventare l'uomo "un cane rabbioso", alcuni soldati, in seguito a particolari avvenimenti, possano anche perdere un po' del loro cinismo e incorporare visioni più ottimiste di ciò che c'è intorno a loro. E addirittura si pentono di non averle incorporate prima queste visioni. Chiaramente l'esempio è quello di Welsh e del soldato Witt. E' davvero un film stracolmo di messaggi a sfondo molto filosofico. Per quanto riguarda il resto del lato tecnico, la sceneggiatura è bella ferrea, con una perfetta strutturazione di scene, la fotografia è buona, le ambientazioni, come ho accennato prima, sono fantastiche, eccezionale il montaggio e bellissime le musiche. Il cast è pieno di attori famosi, come Travolta, Clooney, Leto, Brody ecc ma in ruoli minori. Nessuno fa una grandissima interpretazione, ma se devo dire i migliori, dico Penn e Harrelson. Forse l'altro difetuccio è che ci sono fin troppi personaggi e a volte ti perdi un po' nel seguire tutti.


Grande film, per certi versi poetico. Uno spettacolo per gli occhi. Peccato solo per l'ultima parte. Poi nonostante le ben 2 ore e 45' (esclusi i titoli di coda), non ci si annoia mai. Grandissimo Malick. Vedetevelo.

GianniArshavin  @  02/10/2014 11:22:23
   7 / 10
Continua , malgrado le enormi aspettative , il mio rapporto non proprio idilliaco con il cinema di Malick , e a questo giro a non soddisfarmi pienamente è nientepopodimeno che "La sottile linea rossa" , la pellicola verso cui nutrivo le più grandi speranze fra quelle del regista americano.
Oltre ad un comparto tecnico di assoluta magnificenza (fotografia , regia , scelta della location) ed una serie di sequenze d'azione da far impallidire , l'opera mi ha lasciato poco , non mi ha emozionato e destabilizzato come credevo.
Il problema principale è che nonostante la durata enorme ed eccessiva (l'ultima ora proprio non sono riuscito a reggerla con concentrazione) non si riesce ad entrare in empatia coi protagonisti , che sono troppi e tutti esageratamente sensibili e poetici , visti i loro continui monologhi intrisi di retorica sulla vita e sulla guerra.
Un altro problema de "La sottile linea rossa" è il suo essere incredibilmente prolisso e costruito : troppe scene dove non accade nulla , eccessive riflessioni e parole li dove sarebbe stato necessario un approccio più minimale. Malick sembra che voglia strafare ma a conti fatti questa sua scelta rende il titolo dispersivo e a tratti scontato.
Fortunatamente ci sono scene che coinvolgono e momenti interessanti , il cast è comunque di livello (anche se alcuni volti noti appaiono solo per pochi minuti) e in generale al di la delle magagne è un'opera che funziona e merita almeno una visione.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Angel Heart  @  11/03/2014 10:49:56
   6 / 10
A livello tecnico è magnifico, la bellezza delle immagini è indescrivibile, e le scene di guerra, belle crude, fanno il loro effetto; ma il film è terribilmente lento e con tante scene a mio avviso vuote ed inutili. Non tutti i nomi del cast poi sono sfruttati a dovere, e la durata non salva lo spettatore dall'affossamento in poltrona.

Malick è sempre stato un perfezionista nella scelta delle immagini (praticamente dei quadri da appendere al muro) immagini che facevano da cornice esemplare alla storia che raccontava; in questo caso però, la forma prevale un pò troppo sui contenuti. Un pò come scegliere un libro in base al nome dell'autore e alla copertina affascinante, cominciare a leggerlo, e poi rendersi conto che la storia al suo interno non è tutto sto granchè.

Seducente, ma non memorabile.

DogDayAfternoon  @  02/03/2014 14:09:56
   6½ / 10
Regia ottima, grande cast (Nick Nolte su tutti); le scene di combattimento sono di eccellente fattura, coinvolgenti e crude, sicuramente le più belle del film. Il problema è che gli aspetti negativi sono più di uno e anche di una certa importanza: la durata è eccessiva, soprattutto per le interminabili mezz'ore in cui non succede praticamente nulla e la voce fuori campo del soldato continua a pronunciare frasi banali, retoriche, scontatissime; per non parlare dei flashback in cui ricorda i momenti vissuti con la moglie, patetici al massimo direi al limite della sopportazione. Sceneggiatura poverissima, poi manca anche una vera e propria trama, il film è più che altro un ritratto della guerra.

Davvero un peccato, senza quelle scene melense e inutili sarebbe stato un film molto migliore.

Alex22g  @  25/02/2014 11:14:32
   10 / 10
Malick al suo apice. Un film sulla guerra profondo come non ne esistono altri a livello emozionale e di raffigurazione dei sentimenti dell uomo. 10 pieno

Dan of the KOB  @  31/01/2014 23:56:31
   10 / 10
parafrasando Witt, La sottile linea rossa è due volte qualsiasi altro film sulla guerra.

Capolavoro inarrivabile

horror83  @  22/01/2014 10:22:31
   5½ / 10
Non ce la faccio, non ce la faccio a dargli la sufficienza, è di una lentezza disarmante. Ci sono un sacco di alti e bassi in questo film, i bassi sono quelle scene lente ed interminabili che ti fanno annoiare e assonnare, gli alti sono quelle scene di azione (fatte bene), bei paesaggi, buon cast e qualche dialogo buono. Penso che le tante frasi moraliste che ci sono nel film siano una cosa positiva perché è giusto in un film di guerra porsi delle domande e dire frasi giuste (come che la guerra è orribile), è un film che fa riflettere, ma se poi il film ha tanti momenti bassi dove c'è noia e si trascina lentissimamente allora non ce la faccio a trovarlo soddisfacente. Le 2 ore e 45 minuti di durata non aiutano assolutamente, ho fatto fatica ad arrivare alla fine. Magari se il regista concentrava tutto in 2 ore veniva un film più gradevole. Alla fine mi è risultato un mattone. Lo dico con dispiacere perché ha tutti gli elementi per essere un buon film ma ci sono troppi momenti noiosi. Peccato. Cmq è uno dei tanti film che raccontano della guerra quindi una visione la consiglio ma armatevi di pazienza perché il ritmo in molte scene è troppo lento. Per lo meno a me in molti punti ha annoiato. e una visione mi è bastata.

jb333  @  22/12/2013 10:12:36
   6½ / 10
film bello, ma niente di piu! purtroppo a mio aviso si sono fatti troppi errori perche poteva essere veramente un grandissimo film.. peccato che in certi momenti il film va al rillento e ci sono scene che letteralmente frenano la scorevolezza della pellicola.. se sarebbe durato un ora in meno, sarebbe stato un film da 9 o 10.. cmq consigliato, anche perche ce un cast stellare mai visto.. praticamente anche le comparse sono attori famosi dalle serie tv.. per non mi sento di dare piu di 6,5..

MonkeyIsland  @  28/06/2013 02:59:32
   8 / 10
Uno dei pochi film che analizza non i soldati in guerra ma la guerra vissuta da ogni soldato.
Poetico, fotografia ottima ed emozionante.

Lory_noir  @  26/06/2013 21:29:35
   6½ / 10
La sottile linea rossa racconta di un gruppo di soldati americani che si ritrovano ad affrontare truppe giapponesi nelle isole di Guadalcanal.
Il film si apre alla maniera di Malick: immagini paesaggistiche molto luminose, dall'aspetto onirico, accompagnate da musica molto distesa. Queste immagini accompagneranno per tutto il film i pensieri dei soldati catapultati nel bel mezzo di una carneficina e si contrapporranno appunto alla scabrosità della guerra.
Alcuni monologhi interiori dei soldati sono molto belli e significativi, per esempio uno si chiede chi sta uccidendo tutta questa gente, chi ha piantato il seme che sta dilaniando così tanto tutte quelle persone. Il pregio principale di questo film è quello di mostrare la guerra come un evento deciso all'inizio dagli uomini, ma che poi scappa di mano sia al carnefice che alla vittima, ormai stessa entità. Nessuno ne esce vincente.
Inoltre il regista rende bene la labilità di questa linea sottile tra lucidità e follia, ancora più sottile in situazioni disumane come quelle narrate.
Detto questo, detto che stimo molto Malick e che non amo i film di guerra, dico che non riesco a promuovere a pieni voti questo film, che è validissimo ma che mi ha reso faticosa la visione. Il messaggio che voleva mandare il regista, che spero e penso di aver capito, secondo me, poteva essere mandato più efficacemente con molte meno scene, riducendo notevolmente la durata della pellicola. Anche perché il film non si focalizza sua tanti personaggi, forse anche troppi, ma sul fenomeno della guerra che, ripeto, poteva essere catturato in un tempo minore.
La sottile linea rossa resta comunque un film interessante, pregno di significato e realizzato da un signor regista. Quanto possa piacere o non piacere rientra nel campo soggettivo.

Goldust  @  24/06/2013 09:19:38
   8 / 10
Singolare pellicola bellica dall'ineccepibile fattura registica, costruita su tre piani distinti: quello dell'azione pura, con il disperato attacco alla collina della compagnia fucilieri Charlie; quello dell'introspezione psicologica, affidata alla voce off dei soldati stessi; quello poetico, con la descrizione della natura di Guadalcanal, teatro imperturbabile dello scontro. Così assemblata ne risulta un'operazione affascinante ma anche ambiziosa e difficile, che non sempre scorre fluida a causa del ritmo blando e della durata smisurata. Tra le variegate figure militari in azione spiccano l'eroico soldato Witt di James Caviezel ed il colonnello guerrafondaio di Nick Nolte.

Matteoxr6  @  02/06/2013 17:43:57
   7½ / 10
Mi risulta veramente difficile dare un voto preciso a questo film. Ed è un vero peccato che non l'abbia potuto vedere così come è stato girato in origine da Malick.
Se solo riuscissi a trovare una copia "director's cut", forse, avrei le idee più chiare.

Per colpa dei tagli d'accetta il film varia da 6,5 a 10. Gli do 7,5 , ma sarei più propenso per "senza voto" o "giudizio sospeso".

giraldiro  @  21/05/2013 21:11:15
   6½ / 10
Come film è un po' sgonfio ma tutto sommato si può vedere.

danielplainview  @  23/01/2013 11:38:17
   8½ / 10
Un film di guerra così sarà difficile da ripetere, eguagliare o emulare, con tutti i suoi pro e contro.
Vero capolavoro di Malick, che colpisce lo spettatore con parole e riflessioni, esagerando a volte, piuttosto che con proiettili e morti ammazzati.

Invia una mail all'autore del commento nocturnokarma  @  03/01/2013 11:48:46
   7 / 10
Il ritorno al cinema di Malick fu celebrato ed applaudito. Eppure il manierismo, che diventerà indifendibile nei film successivi, impregna per tutta la durata un film coraggioso, fuori dalle mode (dell'epoca) e riuscito se non altro nella capacità di emozionare. La riflessione sulla guerra e i dolori del soldato è coerente, l'uso della voce off non troppo invasivo, ma l'incapacità di far parlare SOLO le immagini resta un limite enorme nel cinema di Malick

Ad ogni modo il migliore dei suoi film in questi ultimi due decenni, ma rimane un film molto sopravvalutato.

SWEET VIRGINIA  @  11/11/2012 14:24:13
   3½ / 10
Mamma mia! Mamma mia!
ieri mi sono sparato Apocalypse Now (7° volta) e La Sottile linea Rossa (2° volta), in completo delirio cinematografico e il paragone è stato improponibile.
Da un lato un capolavoro cinematografico dall'altro un capolavoro di retorica.
Niente e sottolineo NIENTE a che vedere con l'Ottava Arte.
Tolte ovviamente (almeno quelle mi verrebbe da dire) le splendide scenografie, memorabile forse quella dei cannoni della nave, non rimane che una grossa "palla di ferro" ancorata al piede sottoforma di dialoghi infarciti di falsi moralismi,........"e la guerra è brutta", "e la guerra è cattiva", "e questa è la natura dell'uomo", etc, etc.
Cose trite e ritrite, il cui valore intrinseco è innegabile, ma pronunciate o meglio recitate, da quattro s*****i perdono irrimediabilmente della loro forza.
E poi c'è il regista, l'incarnazione vivente del marketing commerciale. Nessuno come questo tizio è riuscito a mantenere alta l'attenzione su di sè partorendo il nulla filmico. Questo personaggio (perchè null'atro è, tantomeno un regista), fà un film ogni 10 anni e la gente grida al capolavoro.
Capolavoro sì, ma di astuzia.
VOTO: 3 e mezzo alla splendida fotografia, che non basta a salvare questo scarsissimo film sulla guerra.
(.....Apocalypse Now, Il Cacciatore,............Mamma Mia!Mamma Mia!)

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Signor Wolf  @  11/11/2012 10:13:21
   5 / 10
Ma chi l'ha fatto questo film? Baudeliere?!

nonono, pessimo davvero!

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alepr0  @  06/11/2012 14:52:43
   8 / 10
Bellissimo film. Più che le battaglie in sè questo film mostra il punto di vista psicologico della guerra con tutti i suoi orrori. Unica critica che posso fare è la lentezza che a volte può annoiare. La colonna sonora mi è piaciuta molto.

BlueBlaster  @  23/07/2012 15:24:35
   6 / 10
Non mi è piaciuto molto...bella la regia e bravi gli attori...ma lento

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Blutarski  @  26/05/2012 16:16:30
   9 / 10
Rivisto da poco forse con una maturità più giusta di quando ero ragazzino questo film è puro cinema, visione dell'insieme e costruzione di significato attraverso le immagini, restituisce la crudezza della vita che oscilla come un pendolo tra amore e odio, lotta costante per sopravvivere e paura di morire, è difficile comprimere il senso dell'esistenza umana in un film di 2 ore e 50 ma Malick ci ha provato, credo con ottimi risultati. Cos'altro è la vita se non un turbinio di corpi e carne, una costante salita di una collina la cui cima sembra irraggiungibile e più scaliamo più sembra lontana e dura? E poi ci sono i caduti, fratelli tutti figli dello stesso padre che urla di non fermarsi di lasciarli lungo il cammino e andare avanti, quelli che hanno la morte negli occhi con un realismo davvero impressionante; non credevo che mai un film mi avesse potuto dare queste sensazioni con questi giovani corpi che scalciano per non superare quella sottile linea, quel senso di limite costantemente presente nel nostro flusso di coscenza, la paura di morire e della follia che viene dopo.

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Crazymo  @  16/04/2012 23:46:27
   9 / 10
Film stupendo, pura poesia, che pur durando tanto non annoia e in alcuni tratti sfiora la perfezione. Il fatto è che il vero problema di questo film è cosa ci viene mostrato e quanto: il girato del film era di 8 ore, ma ovviamente per motivazioni di tempo Malick ha dovuto accorciare il tutto. Facendo così ci ritroviamo alcune scene non molto chiare (poco approfondite) e altre piuttosto vuote, che non portano a nessuna conclusione; inoltre alcuni attori (I primi che mi vengono in mente sono Brody e Clooney) hanno ruoli estremamente marginali sempre per colpa di questo taglio. Secondo me il film si sarebbe dovuto dividere in due parti da due ore, in modo da avere un totale di quattro ore e due film ben equilibrati. Ma apparte questo, La sottile linea rossa è un capolavoro, piena di grandi prove attoriali, eccellente regia e grandissime ambientazioni/fotografia. Veramente da vedere. Anche se lungo non ci si annoia mai, vuoi per le scenografie, per i bellissimi dialoghi, le scene di battaglia o il ripensamento su cosa si ha appena visto.
Stupendo.

xymox  @  16/01/2012 09:53:47
   9 / 10
Bel film, nonostante la durata non mi sono mai staccato dal video. Ottima anche l'interpretazione dei vari attori. Non gli do il massimo dei voti solo perchè il genere di film (guerra) non è certo uno dei miei preferiti.
Cmq un film da non perdere.

paride_86  @  31/12/2011 04:34:13
   9 / 10
Credo che Terrence Malick abbia girato uno dei più bei film di guerra mai realizzati. "La sottile linea rossa" ipnotizza, commuove, fa riflettere e affascina come difficilmente capita al cinema.
Cast stellare, ottimamente assemblato.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR carsit  @  09/12/2011 22:36:52
   9 / 10
Questo film è un vero inno alla pace, che racconta la guerra...
La storia di più soldati che si intreccia nella trama al fine di raccontare gli orrori della guerra e cerca soprattutto di giustificarne l'irrazionalità.
ora più che mai l''umanità deve riflettere su queste cose, perchè non è ancora troppo tardi!!!!

CavaliereOscuro  @  15/11/2011 22:36:21
   9 / 10
Film stupendo. Ottimo sotto tutti i punti di vista. Regia curatissima, fotografia eccezionale, cast stellare, recitazione di alto livello, trama intensa e fluida. Grandissimo Nick Nolte. Se proprio si vuole trovare un difetto a questo immenso film forse, e sottolineo forse, alcune scene introspettive possono risultare lente. Magistrale.

Edredone  @  07/11/2011 09:50:03
   7½ / 10
Bellissimo dal punto di vista visivo...intenso...commovente.....un pò strano però come tutti i film di Malick ......

david briar  @  08/09/2011 13:23:39
   10 / 10
Semplicemente,un capolavoro assoluto.
Terrence Malick costruisce un'opera d'arte,un film unico,non un film di guerra nel vero senso della parola,ma qualcosa di più.
"La sottile linea rossa"è un film riflessivo sull'uomo,sulla vita,sulla morte,ma quella che alleggia soprattutto è un senso di infinita tristezza per quello che l'uomo fa ai suoi simili.

La regia è straordinaria,alcune scene veramente splendide,e una grande cura e precisione per le immagini e per le scene di guerra.Non c'è niente di superfluo,tutto ha un suo significato,e a mio parere poteva durare anche di più.
Forse il pregio più grande del film è saper appassionare lo spettatore per quasi 3 ore lasciandolo attaccato allo schermo,in attesa di scoprire cosa avverrà dopo.
Altissimo livello anche dal punto di vista della colonna sonora,della fotografia e delle scenografie.

E' un film poetico,senza un vero protagonista,ma che segue queste anime perdute in una guerra senza senso,in un mondo crudele che meriterebbe di meglio.
E' un inno alla natura e alla pace,alla bellezza della vita e della condivisione,a valori in cui sicuramente Terrence Malick crede fermamente.

"La sottile linea rossa" è uno dei più grandi film mai realizzati,un'opera d'arte creata da un vero artista.

Nell'anno della sua uscita,ricevette 7 nomination all'Oscar,ma non vinse neanche un premio.Probabilmente,i giurati stavano poco bene al momento di votare il vincitore.

kako  @  29/08/2011 21:18:10
   9 / 10
non amo i film di guerra ma quest'opera di Malick riesce a catturarmi, coinvolgermi ed emozionarmi. Un indagine introspettiva all'interno di chi sta al fronte sorretta da una regia impeccapile e un cast di altissimo livello.

Gruppo COLLABORATORI Terry Malloy  @  22/08/2011 21:31:07
   10 / 10
A mio parere, il miglior film di guerra mai realizzato. Terrence Malick ha portato l'epica del sentimento nel Cinema. Mentre Coppola e il suo Apocalypse Now si possono equiparare all'epica omerica, The Thin Red Line è più vicino alla struggente epica virgiliana, anche se ovviamente non si può mai prescindere da i due grandi modelli iliadico e odissiaco. L'epica cinematografica è senza dubbio la Guerra. Nella Guerra il dramma dell'eroe è il dramma del soldato, sebbene i due generi si allontanino per costrizione di modernità. Per questo Malick ha portato a Guadalcanal un cast così significativo. I soldati sono osservati nella loro sconvolgente umanità, e gli attori hanno dato vita a un'interpretazione corale mai vista. Il film di Malick è perfetto, sia tecnicamente che contenutisticamente. I dialoghi interiorizzati dopo l'esperienza joyciana reinventano il fare cinema, e sconvolgono per la loro cruenta, ma intimistica profondità. Mentre Jackson ha trasposto l'epica nel Cinema, Malick l'ha inventata ex novo. Le ha dato la grandezza, la fotografia, la sceneggiatura e il montaggio. Il risultato è Mirabile. Il film di Malick è un miracolo visivo di gargantuesca potenza.
Potrei stare ore a sottolineare come il linguaggio di Malick sia un linguaggio epico-cinematografico, e quindi l'Epica moderna di cui tanto abbiamo bisogno, ma mi limiterò a due episodi: la vicenda della moglie di B…, una moderna Penelope che non aspetta il suo amato. E quella straordinaria, fortissima sepoltura finale, la sepoltura di Patroclo. Non a caso quella fra Achille e Patroclo è l'unica amicizia nell'Iliade, come è l'unica quella fra Whit e il sergente (che lo seppellisce).
Immensi i due attori protagonisti, soprattutto il feticcio Penn.
Menzione d'onore (gioco di parole non voluto) per Woody Harrelson, che firma un cammeo da storia del Cinema.

PignaSystem  @  18/07/2011 23:20:37
   9 / 10
Capolavoro di Malick, è tra le più importanti opere della storia del cinema per innovazioni linguistiche, forza emotiva, senso della poesia per immagini e parole (l'espressività della voce fuoricampo raggiunge il massimo delle potenzialità possibili), rapporto uomo-natura (debitore dell'ultimo Mann, a sua volta debitore del primo Malick), cast tecnico ed interpreti al loro meglio (con l'immedesimazione mistica di Caviezel su tutti). Un insperato dono del geniale ed enigmatico autore statunitense, dopo 20 anni di silenzio.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR jack_torrence  @  15/07/2011 12:47:19
   10 / 10
Uno dei film da isola deserta.

Mia (vecchia) recensione:
http://www.kultunderground.org/articoli.asp?art=957

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Satyr  @  20/06/2011 13:45:14
   9 / 10
Vita e morte, lucidità e follia, realtà e illusione. Separate da una lunga linea rossa.
Introspettivo come Apocalypse Now, nichilista come Orizzonti di Gloria.
Senza dubbio, il capolavoro di Malick: raramente ho visto una macchina da presa catturare in maniera così definitiva sensazioni come ansia, paura e agonia.

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gemellino86  @  13/06/2011 08:20:50
   8½ / 10
Un bellissimo film di guerra con una regia elaborata e sapiente. La parte iniziale è decisamente lenta ma si deve capire il vero significato della guerra. Bravi gli attori.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR pier91  @  11/06/2011 02:37:32
   9½ / 10
La fobia della scelta, l'essere sempre a metà, il porre più domande che risposte, rendono Malick un regista più "popolare" e accessibile di quanto sembri. Non ha del genio né l'inconscia presunzione né la parassitaria intuizione, ma è un talento prezioso. Un poeta disadattato che ha dovuto forgiare da zero la sua dimensione artistica e, chissà, esistenziale. Dimensione di angoscia e dissidio che filtra da ogni sua opera, da questa in particolare. La guerra non è che l'emblematica occasione per una riflessione totalizzante. Quali i protagonisti? La Natura, autentico "Spirito colato", partecipe di una sofferenza pandemica. L'Uomo, sorgente e diga della Bellezza, l'unica creatura che per disgrazia o per straordinario privilegio si sente vivere. Dio, essenza ma più spesso assenza, in ogni caso un pronome interrogativo: Chi.
"La sottile linea rossa" è una delle più fedeli rappresentazioni visive della Sehnsucht romantica, della crudele ironia che intreccia la trappola più subdola della Coscienza, il desiderio spasmodico di un Oltre.

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TheLegend  @  31/05/2011 15:27:24
   7 / 10
Più che un film sulla guerra è un film sull'uomo e su come la affronta interiormente.
La priima parte è davvero ottima ma ho trovato che nella parte finale si perda troppo per strada.
Malick come al solito ci regala una pellicola perfetta tecnicamente,questo non lo si può negare.
Ottimo il cast.
Tra i film di guerra c'è sicuramente di meglio comunque.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR ferro84  @  30/05/2011 08:24:53
   7½ / 10
Interessante ritratto di soldati in guerra, di pensieri e riflessioni da battaglia, Malick ricostruisce il contesto psicologico che vivono quelli che si trovano in stretto contatto con la morte, quella sottile linea rossa che divide la vita dall'aldilà, l'uomo dalla follia predatrice della natura.

Queste riflessioni non sono a scapito delle scene di guerra che ricoprono la gran parte del lunghissimo film, immersa in immagini seducenti e inquietanti.
Con "La sottile linea rossa", Terrence Malick ha voluto intrudurre le tematiche del suo, al tempo, incompiuto film "Q" che ha visto la luce proprio in questi giorni con il nome "The Tree of Life" e infatti molte sono le similitudini concettuali.

Per il resto resta sicuramente un grandissimo film di genere, costruito molto su grandi battaglie campali, che non sfigura nel filone cinematografico in cui si introduce ma le vette raggiunte da Kubrick e soprattutto da Coppola con Apocalypse Now sono decisamente ancora irraggiungibili.

cort  @  16/05/2011 20:34:53
   8½ / 10
Un film di guerra memorabile, e pieno di scene di pura guerra ma non sono le pallottole o le esplosioni che ti fanno susultare ma gli sguardi che e le parole non dette, i pensieri nei monologhi. il che porta verso sensazioni che non mi sarei immaginato di incontrare in un film di guerra. la fotografia è ad altissimi livelli. il voto e meritato.

Black Eight  @  12/05/2011 21:05:17
   7 / 10
Si tratta indubbiamente di un buonissimo film, ma non memorabile come molti sostengono. La sottile linea rossa sembra permeato di un alone mistico e aulico quando in realtà, a ben vedere, è solo infarcito di tanta buona retorica, suggellata da tutti quegli insopportabili momenti in cui la voce fuori campo dei sodati disquisisce sul senso della vita facendo uso di pompose frasi ad effetto. E' ovvio che è già insita ad un film di guerra la denuncia della stessa, la riflessione sugli orrori che da essa scaturiscono. Ne consegue quindi che la peculiarità di un film di questo tipo vada valutata soprattutto sulla capacità di saper raccontare tutto ciò con un minimo di originalità, ciò che proprio non riesce a Malick. Riconosco l'ambizione del progetto e il desiderio di porre un'affascinante impalcatura filosofica, ma è ben presto chiaro in questo caso che l'ambizione diventa presunzione e la filosofia si fa tragicamente spicciola. Un altro elemento che mi ha deluso è l'utilizzo piuttosto scellerato del cast colossale a disposizione per cui attori come Sean Penn, John Cusack, Adrien Brody, George Clooney etc. si riducono a fare una risibile comparsata sullo schermo. La parte loro riservata è infatti talmente esigua che evidentemente non riescono proprio a conferire spessore ai personaggi. Perché allora il voto è più che discreto? Una regia esemplare nella sua perizia combinata ad una fotografia straordinaria che ci offre immagini ed atmosfere oniriche e adimensionali

crawler  @  12/04/2011 23:23:01
   7½ / 10
bello anche se troppo troppo lento in certi punti....ottimo cast e anche la colonna del film mi è garbata molto

Niko.g  @  31/03/2011 11:40:05
   9 / 10
Questo è uno di quei film di guerra che non si dimenticano facilmente. Mai visto niente di simile. Un'intensità e un realismo sconvolgenti supportati da ottime interpretazioni, tra cui spiccano quella di James Caviezel, perfetto nel ruolo del soldato che fa parlare l'anima, arma indistruttibile che lo eleva al di sopra di tutto e tutti (inevitabilmente ottimo futuro Gesù di Nazareth) e di Nick Nolte, duro e spietato come il ruolo gli impone.
Scenografia impareggiabile e macchine da presa che sfiorano i fili d'erba per poi toccare il cielo.
Personalmente un capolavoro mancato a causa del finale che scivola lentamente per ovvie scelte di sceneggiatura che mi hanno parzialmente deluso. Al contrario l'incipit è magistrale per potenza visiva e colonna sonora, in particolare la primissima scena.

Roger  @  23/03/2011 10:11:16
   9 / 10
Film fantastico. La fotografia a mio modo di vedere è spettacoalre.
Ottima interprretazione del mitico Sean Penn

Invia una mail all'autore del commento Elly=)  @  18/01/2011 18:00:41
   9 / 10
Dopo aver realizzato "La rabbia giovane" (1973) e "I giorni del cielo" (1978), opere acclamate e influenti, Terrence Malick fece una cosa del tutto insolita per un regista di successo: scomparve senza lasciar traccia. Secondo alcune voci iniziò a condurre ua vita da recluso in qualche località remota, secondo altr amdò in Texas a fare bird watching. La notizia del suo ritorno al cinema alla fine degli anni '90 si diffuse con la stessa rapidità di quella della sua scomparsa. I dettagli del nuovo progetto di Malick furono mantenuti assolutamente segreti, ma due cose erano certe: si trattava di un adattamento del romanzo di James Jones "La sottile linea rossa", sulla seconda guerra mondiale, con un cast composto da diversi attori famosi ma anche da nuovi talenti. Il film riuscì cmq a stupire. Rispetto a "Salvate il soldato Ryan" (1998), il dramma di Steven Spielberg sulla 2a guerra mondiale che lo ha preceduto, "La sottile linea rossa" sembra particolarmente intellettuale. I due film non avrebbero potuto essere più diversi, e le reazioni che hanno suscitato riflettono tali discrepanze. Il pubblico del viscerale "Salvate il soldato Ryan" é uscito turbato nel profondo dell'anima, ma quello del più filosofico "La sottile linea rossa" era pieno di perplessità. Non ci sono però dubbi su quale dei due impressioni maggiormente. Il film di Malick affronta l'assurdità della guerra da un punto di vista esplicitamente teoretico, persino teologico. La guerra, sembra dire, é più di un semplice conflitto fra due gruppi di uomini: essa viene descritta come un affronto alla natura, e quindi a Dio stesso. Malick scava nella coscienza collettiva delle truppe mentre si sforza di comciliare la fragilità dell'esistenza con l'avventatezza del loro comportamento. "La sottile linea rossa" passa da un soldato all'altro, entra nella loro mente e amplifica i loro pensieri come fossero parte di un continuo dialogo interiore. Malick anche in momenti abbastanza tirati inquadra i paesaggi esotici e la luce che filtra tra le foglie degli alberi altissimi della foresta. É come se in quei momenti tutte le creature stessero guardando quella strana specie intenta a distruggere tutto ciò che c'é di buono al mondo. Il film non ha un vero inizio né una fine, e i ritmi drammatici e le emozionanti scene di battaglia che lo puntellano non hanno minor profondità rispetto alla ricerca del significato.

guidox  @  16/01/2011 14:27:14
   7 / 10
un film indubbiamente da apprezzare per la bellissima fotografia e per l'introspezione psicologica dei vari personaggi (attori da applausi in un cast stellare, fra l'altro), ma che a mio modo di vedere è troppo prolisso e nella sua durata abnorme tende ad amplificare un messaggio solo col potere della ridondanza, in un loop infinito.
Malick secondo me paga un po' il confronto immediato che viene in mente con altre pellicole del genere, anche se magari invece che la seconda guerra mondiale, hanno come tema il Vietnam
in questi altri casi si raggiunge lo stesso risultato essendo più diretti, magari non più sintetici ma più incisivi.
il messaggio arriva nel suo senso più poetico, ma a volte è veramente troppo retorico.

Silver  @  04/01/2011 04:15:22
   6½ / 10
Troppo lento, in maniera ingiustificata.
A tratti retorico, ho comunque apprezzato alcuni dialoghi, la regia e fotografia a dir poco sublimi. Per il resto, l'unico film di guerra da considerarsi davvero valido rimane Full Metal Jacket. Ad ogni modo, aspetto con ansia il nuovo "The Tree Of Life", di Terrence Malick.

Clint Eastwood  @  09/11/2010 17:22:14
   7½ / 10
Malick, regista a modo suo famoso non tanto per i film che fa ma per come li fa e il tempo che ci mette nella sala di montaggio, quasi una vita. Un perfezionista (?). Aspettiamo ancora The Tree of Life con Brad Pitt ancora giovane. :-)
La Sottile Linea Rossa è un atipico film di guerra che coraggiosamente s'inventa nel suo genere, ma non va molto lontano. Antimilitarista come tutti i suoi simili credo, ha il particolare di mettere in risalto il valore della vita che non ha senso di sprecarla per un "pezzo di proprietà" come dice il personaggio di Penn, l'amore come antidoto contro questo male che manda a macello giovani vite e le evidenti paure che si vedono negli occhi dei soldati costretti ad eseguire ordini suicidi dei superiori. Personaggi più coscienti della solita minestra e non spesso eroicamente distinguibili se non da come ci dimostra Malick per necessità di sopravvivenza o pazzia umana, ma il troppo filosofeggiare intorno indebolisce questa sua caratteristica. Significativo il contrasto new age tra la bellezza della natura (una fotografia di rari paesaggi, colori e sfondi) che fa da scenario agli attacchi brutali/non-sense della guerra.
Purtroppo il maggior difetto è la lunghezza eccessiva. Ridurlo entro i 150 minuti forse sarebbe stata la ricetta migliore, tagliuzzando inquadrature e scene totalmente inutili del verde prato per esempio. E' mediamente retorico ma perdonabile poiché è sincero e segue una personale linea di concetti abbastanza avvincente, condivisibile. Regia di classe, colonna sonora emozionante e un cast di tutto rispetto.
Se non rasenta il capolavoro l'incursione nel villaggio, il massacro che segue e il finale angosciante (soldato Witt) rimangono scene memorabili.


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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR rain  @  28/09/2010 18:32:17
   5½ / 10
Poesia allo stato puro. Purtroppo la lunghezza è davvero eccessiva e alla lunga mi ha annoiato.

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Ultima risposta 28/07/2012 14.18.24
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Gordon Tall  @  05/09/2010 17:40:52
   10 / 10
Poesia e guerra, grandissimi dialoghi

Invia una mail all'autore del commento s0usuke  @  05/08/2010 01:27:53
   10 / 10
Tratto liberamente dal romanzo di Jones, il film di Malick è un corale raffinato e profondo dove le concitate fasi della battaglia di Guadalcanal sono incorniciate dai flussi di coscienza dei soldati protagonisti l'uno dopo l'altro. C'è spazo meritato anche per un'appassionata ma pessimista serie di domande sull'esistenza umana e sul perchè delle sue barbarie. Regia di Malick monumentale... e musiche introspettivamente magnifiche

The BluBus  @  04/08/2010 12:12:44
   8 / 10
Realizzate davvero bene, ottimo cast e ottima fotografia, a volte forse troppo retorico.

BlackNight90  @  21/07/2010 20:33:45
   7½ / 10
Trovo che di buono in questo film ci sia quel senso di quasi atarassia che trasmette nelle sue immagini di una natura in tutto il suo splendore, nei silenzi della contemplazione, dell’attesa del nemico e del proprio destino, tra il lieve agitarsi dell’erba mossa dal vento: una sensazione, un bisogno che probabilmente molti soldati hanno per difendersi dalla pazzia, per non oltrepassare la linea rossa dalla quale non si ritorna più, e che non solo i soldati dovrebbero trovare.
A mio parere il film riesce a trasmettere a tratti, grazie alla regia di Malick, questa quiete, questo abbandono che ti proietta dritto in un angolino della Terra in cui è possibile trovarsi in pace con se stessi e con la natura, nonostante all’esterno la guerra compia il suo massacro.
Ma appena la voce fuori campo incomincia a parlare, l’incantesimo sparisce in modo così inopportuno che viene voglie di zittirla. Sono domande poste così, per accumulazione ma senza la giusta profondità o originalità. Certo non è sempre necessario dare delle risposte, i film migliori sono quelli in cui le domande sono poste nel modo più affascinante, ma non c'è bisogno di fare presunta filosofia per destare certe emozioni.
C'è un quadro molto famoso di Gauguin (Da dove veniamo? Che siamo? Dove andiamo?) dipinto a Tahiti, isola sicuramente splendida come la Guadalcanal per la quale si combatte, che associo a questo film. Anche se non c'è la guerra di mezzo, sono due bei tentativi di interrogarsi sul mistero tragico della vita, il primo più riuscito del secondo perché ovviamente molto più personale e sincero.
Il personaggio di Nick Nolte è decisamente il più interessante di tutti, ma non si capisce poi a che pro chiamare così tante stelle per questo film. Splendida davvero la fotografia del film, buona la regia di Malick che per me comunque non è il messia che tutti vogliono far credere.

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Ultima risposta 05/09/2010 17.27.34
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endriuu  @  10/07/2010 23:26:21
   9 / 10
Se scavare in modo catartico dentro il dolore significa retorica,allora viva la retorica... questa pellicola è un pugno al cuore.

Bono Vox  @  02/07/2010 17:00:34
   8½ / 10
Ci è voluto una seconda visione per farmi capire cosa veramente è questo film e ammirare la sua bellezza. Un film che va oltre i combattimenti, che mette in risalto la crudeltà della guerra e lo stato d'animo che affligge il soldato, tutte le sua paure e i suoi timori. Cast straordinario (un pò come tutte le stelle del Real Madrid per fare un esempio), effetti sonori stupendi e monologhi da pelle d'oca!
« ...se non T'incontrerò mai in questa vita, almeno che io senta la Tua mancanza.
Uno sguardo dai Tuoi occhi e la mia vita sarà Tua. »

TR3ViS  @  23/06/2010 00:02:59
   9½ / 10
Questo è un film dal respiro profondo.
L'introspezione dei soldati è magistralmente resa dal regista grazie alla voce fuori campo ( Malick è maestro nell'usarla! ) e dai continui splendidi flash-back che ci introducono e ci avvicinano sempre di più nell'intimo e piccolo mondo interiore di ogni singolo personaggio: la paura, l'amore, l'odio, la morte e la vita sono alcuni dei temi trattati in maniera mai banale ne scontata.

La guerra è solo un "pretesto" per poter parlare di altro.
La vita di ogni uomo è appesa ad un filo, un filo rosso che si può spezzare da un momento all'altro.
Il regista pone delle domande, ci fa riflettere su qualsiasi cosa . . . e probabilmente non ci da una risposta.
Malick dimostra che si può fare un film di guerra anche senza udire uno sparo prima di mezz'ora dall'inizio del film, ma semplicemente facendo parlare la natura e la sua armonia e , per una volta, non i fucili.
Capolavoro.

641660  @  29/05/2010 14:12:04
   10 / 10
Un'opera d'arte. Emozioni in pellicola, dal primo fotogramma all'ultimo.
Non si possono giudicare i capolavori, solo ammirarli.
L'empatia con i soldati è la chiave che ti permette di vivere ogni secondo questo film. Cast stellare, regia galattica, colonna sonora universale, scenografia divina.

diamanta  @  04/04/2010 02:11:25
   5 / 10
D'accordo con il resto dei commenti troppa retorica e concetti già triti e ritriti va bene che se si parla di guerra le scene sono quelle ma basterebbe poco per non annoiare gli spettatori.
Bocciato.

wooden  @  28/03/2010 15:33:15
   4 / 10
Fastidioso, retorico, verboso alla nausea, pretenzioso, noiosissimo.
Malick è un altro regista inspiegabilmente sovrastimato.

La fotografia è si eccezionale, ma poi non c'è assolutamente altro.
Non si tratta di essere sensibili o capire il cinema, tre ore di monologhi di una banalità imbarazzante messi in bocca ad un soldato per l'ennesimo, inutile film di guerra ricco delle solite "scampagnate con esplosioni e gente che muore".

Nulla di nuovo che la solita pappardella sulla bruttezza della guerra e sulla natura dell'uomo.

Suskis  @  01/03/2010 09:52:50
   5½ / 10
Dalle reazioni ai commenti di dissenso, vedo che Malick resta un intoccabile. Eppure mi sento di dire che questo film non mi è proprio piaciuto. Al di là del banale e già visto (mi pare che per un bel pezzo i film di guerra siano tutti stati di questo tipo, ossia un po'di sparatorie, un po'di riflessione, tanta tragedia, titoli di coda). Mi è parso proprio retorico, semplicistico e già visto. Forse realizzato meglio degli altri? Non saprei. So solo che oltre che annoiarmi per quasi tutta la pellicola mi è rimasto il desiderio di non rivederlo.

2 risposte al commento
Ultima risposta 04/08/2010 15.05.26
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Enry!!!!  @  12/02/2010 20:51:38
   10 / 10
Favoloso!!! Grandissimo film, grandissimi gli attori!!
Un capolavoro che non si può perdere!!

Rand  @  24/01/2010 20:52:23
   10 / 10
Perchè ADORO il cinema di Terrence Malik, solo 4 film all'attivo ma che film!
Perchè per me Malik mi trasmette l'impressione anche se il paragone non rende giustizia alla sua complessità di essere il regista più kubrikiano dopo Kubrik, ma in modo diverso. Come se Kubrik fosse ancora lì, dietro la macchina a guardare, filtrando con il suo sguardo qualcosa che noi probabilmente non afferreremo mai, se non in minima parte.
La sottile linea rossa è il primo film che vidi, e mi folgorò, qualcosa che parla al cuore, la guerra è solo un pretesto, perchè in guerra gli esseri umani mettono da parte la fredda retorica, la finzione, i formalismi della società CIVILE, e ritornano ad essere primordiali, paura, rabbia, uccidere, essere uccisi, solidarietà, follia, tutto nel calderone della vita. Mentre il nemico non si vede, come i Talebani, ma anche il nemico soffre, ha a paura, è contento se vive. Ecco Malik ha creato uno spaccato credibile e razionale di quello che è la guerra per chi la attraversa, non la retorica di Spielberg, neanche la disumanità di Kubrik, ma l'ESSENZA. i pensieri dei soldati, a volte staccati dal contesto lasciano tracce della mentalità di questi esseri umani, qualcuno ha una moglie, altri non hanno nessuno. L'inizio ovvero il PARADISO, il coccodrillo che si immerge nell'acqua, in un mondo che può fare tranquillamente a meno di noi

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"in questo mondo un uomo da solo non è niente, e non esiste un altro mondo al di fuori di questo"
"ti sbagli capo io l'ho visto un altro mondo, a volte credo solo di averlo immaginato, ma invece era lì"
"posso sopportare qualunque cosa lei mi infligga, sono due volte l'uomo che è lei"
Malik osserva la natura, un serpente che striscia, un coccodrillo che si immerge, la natura uccisa dalla guerra, come un uccellino che è caduto dal nido. Soldati che vanno e ritornano, comandanti che amano i proprii uomini, altri che invece inseguono il loro sogno di gloria folle, pronti a sacrificare quegli uomini per conquistare pochi metri di terreno.
Cast perfetto, su tutti brilla Nick Nolte, Jhon Cusak, jhon Savage, ben Chaplin, Elias Koteas.
Musica eccezionale di Hans Zimmer soprattutto i canti melanesiani.
Film che avrebbe meritato tutti i premi di qualunque tipo, si accontenta dell'orso d'ro al festival di Berlino.
" ecco cosa siete, e quello che ci aspetta, non farsi nemici! Ho tentato di parlare! Me ne vado! Non guardarmi, non toccarmi! Me ne vado!"

Dr.Orgasmatron  @  15/01/2010 02:39:17
   9 / 10
La guerra come non era mai stata vista in precedenza, la guerra vista dall'animo umano più che dagli spari del campo di battaglia. Malick ha scelto la guerra come la porta attraverso la quale passare per riflettere sulla moralità, sui tanti perché della guerra che distanzia l'uomo dalla realtà e lo proietta in una dimensione disumana nella quale non c'è posto per la pietà, ma solo per la violenza. Citando una deliziosa definizione di Fornara è un poema triste, soffocato e malinconico sulle cose della natura e sulla natura delle cose, uomo compreso. Una vergogna come non sia riuscito ad aggiudicarsi neanche un misero Oscar. Per molti ma non per tutti (la media è eccessivamente bassa per un film di tale spessore)

gandyovo  @  05/01/2010 17:40:46
   8 / 10
a tratti un po' retorico e troppo curato, per questo non un capolavoro ma pur sempre un bellissimo film

kirk h.  @  02/01/2010 19:12:22
   9½ / 10
questo film è una pietra che non verrà mai dimenticata, è davvero un gran film per le immagini, la storia(ho scoperto adesso che è tratta dal libro e devo dire che mi sono davvero stupito) inoltre come film racconta la vera follia della guerra, la stora sembra quella del videogioco "call of duty" che però è solo ha Guadalcanal e posso dire che questo film merita di essere visto a tutti gli effetti con un cast strepitoso che non delude assolutamente insomma secondo me questo film è in 3 posizione dopo full metal jacket e apocalipse now e merita la visione ottimo

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