la sposa turca (2003)

Buon film di Akin con una storia in bilico tra passato e moderno realizzata bene tra Amburgo e Instanbul .. tanti personaggi particolari e affascinanti legati dal denominatore di cercare un riscatto sociale e personale .
Bravi gli attori , belle le musiche di intermezzo che confluiscono al tutto un'aria teatrale quasi fosse una piecè in più atti .

Appena finito di vedere, mi ha preso fin dall'inizio. Molto caratteristico il personaggio Cahit, bravissimo l'attore Birol Unel.
Per i miei gusti musicali stupenda anche la colonna sonora con Depeche Mode e Sisters of Mercy.

L'incontro fortuito tra due personalità autodistruttive. Lui un quarantenne alcolizzato, fradicio, tossico, maledetto, dalla vita vissuta e dal volto segnato. Lei ventenne disinibita, con tendenze suicide e una famiglia fondamentalista musulmana. "La Sposa Turca" è un film travolgente di grande potenza emotiva, in cui i due personaggi principali vivono una disperazione interiore non condivisa con gli altri, fino al momento del loro incontro casuale. Una convivenza (quasi) forzata in cui incominciano ad affiorare emozioni mai provate prima.
Colpiscono le interpretazioni molto sentite dei due attori Birol Ünel (che sembra un Denis Lavant più bello, oppure un incrocio tra Nick Cave e l'attore francese Mathieu Amalric) e Sibel Kekilli (che inizialmente non avevo riconosciuto, poi ho capito che era la donna del nano in "Game Of Thrones". Evidentemente si è poi rifatta il naso, tra l'altro poi ho scoperto che ha avuto anche una carriera nel porno in passato).
Molto caratteristici gli ambienti della comunità turca in Germania in cui (soprav)vivono i protagonisti e di Istanbull dove poi si sposta la vicenda. Molto presenti le scene notturne. Bellissima la colonna sonora che spazia da tipiche musiche orientali a brani rock/elettronici (dai Depeche Mode ai Sister of Mercy)
"La Sposa Turca" possiede una cosa che molti altri film faticano ad avere, il pathos e le emozioni.

molto carino.

Adoro il personaggio di Cahit, la trama ti prende subito, i personaggi sono tutti caratterizzati da un senso di rassegnazione ma allo stesso tempo desiderosi di voglia di riscatto e speranza. Molto interessante. Meravigliose la selezione delle colonne sonore.

Premetto che avevo visto questo film solo perchè dovevamo fare un viaggio in Turchia ed eravamo curiosi di sapere come fosse Istambul, cosí la scelta è caduta su La sposa turca. Inizialmente fu una delusione anche perchè il film è ambientato per la maggior parte del tempo ad Amburgo... Ma devo dire che mi prese parecchio, e man a mano che andava avanti, mi ritrovai totalmente coivolta nella storia.
Ho avuto voglia di rivederlo ieri sera dopo più di due anni e devo dire che non posso far altro che confermare la mia idea. Entrambi gli attori sono superlativi e credibilissimi, Sebil è incantevole nella sua complessità, ma è il personaggio di Cahit che ho apprezzato più di tutti... A parte l immensa bravura dell attore, mi ha commosso vedere il suo cambiamento, da uomo depresso, violento e senza speranze a quello che sappiamo.
A differenza di altri film in cui

SPOILER
È un film non adatto al pubblico di massa, crudo, diretto, sentimentale ma MAI melenso, tuttavia c è una scena che mi ha commosso particolarmente

SPOILER
Resta da capire il perché del finale

SPOILER
Semplicemente un signor film.
Ah una menzione anche alla fantastica colonna sonora!

Grazie a LaEffe, recupero questo film da festival... gran film, bella trama, drammatica, tante scene pesanti, altre piacevoli e ben fatte, ottima fotografia.
Premio di Berlino meritato!

la coppia di cast dominanti, sebbene non li conoscevo, son ottimi, bravi, interpretazione top e degna di tale dramma narrato.

Caro Fatih Akin, hai girato e reso a noi un grande capolavoro, unione tra occidente e medioriente, 2 mondi diversi di veder il mondo della coppia, una follia di film.
Meritevole premio!

Film drammatico che merita la visione, molto consigliata! da vedere!!

...un po' peso

Un viaggio risurrezionale di due sociopatici che incontrandosi per caso decidono di sposarsi per permettere alla protagonista di uscire una volta per tutte dalle costrizioni culturali che la sua famiglia le impone. Il matrimonio diventa l'inizio per entrambi di un percorso che viene ben studiato separatamente ed in coppia.
Pur afflitto da qualche lungaggine auotocompiacente, come gli stacchetti orchestrali , il film è ben realizzato e riesce a sviluppare la storia senza essere infastidito dalla didascalia della cultura turca. Avrei approfondito il rapporto di Sibel con la figura della propria famiglia, ma il soggetto principale del film, come suggerisce il titolo originale, non è la sposa turca!

Dramma Fassbinderiano di buona fattura che pecca solamente nei soliti stereotipi sul medio oriente.

Positivo.

P.S: Il titolo originale è "contro la parete"(che ha il suo significato), ma è stato tradotto come al solito alla cazz.o di cane dai distributori italiani.

Il giusto film per conoscere al meglio il popolo Turco e le sue ideologie...il cinema è anche informazione,poi bisogna vedere quanto sia veritiera ma almeno ci si puo' fare un'idea!
Qui troviamo le vicissitudini di una ragazza Turca oppressa dalle usanze familiari,un po' come succede in "Sognando Beckam", costretta a sposarmi per liberarsi di questo fardello...
Le due ore di durata pesano un po' perche perde troppo tempo su argomenti che potevano essere appena accennati,tipo la crisi della ragazza a Istambul!
Si vede anni luce che la regia ha uno stampo lontano dai canoni Occidentali e questo aggiunge qualita' alla pellicola...
Discreto!

Bello.

io adoro questo film!
adoro la turchia, la magia d'istanbul i suoi colori e profumi...
questo film mi evoca uno dei periodi piu' emozionanti della mia vita..dove vagavo per la turchia con un uomo spettacolare che aveva sul braccio scritto viciuos...e mi ricorda tanto il protagonista e io sento tanto quel senso di libertà che a volte ti distrugge di Sibel....insomma sarà un giudizio molto soggettivo ma la sposa turca è la sposa turca...

m'aspettavo un po' di più... peccato perchè apprezzo il regista

buona la prima parte, poi diventa un film un po' trash e un po' noiosetto.

Film per metà molto coinvolgente, si perde un pò nella seconda parte. Ottime musiche.

uno dei film che mi ha più sconvolta...ci sono scene che rimarranno impresse per sempre nella mia mente...i soprusi, il dramma, le angoscie di una ragazza che vorrebbe soltanto essere libera di gestire la propria vita. Bel finale ma davvero un film angosciante...

Film di nicchia, improbabile per il grande pubblico. Un melodramma che scende a scandagliare nel profondo dell'animo umano tra l'utopico sogno di libertà assoluta e la ricerca dell'amore puro e vero. La struttura drammatica è solida, tanto che le due ore in cui è narrata la storia passano veloci, senza mai avvertire momenti di stanchezza. La crudezza e la disperazione emergenti fin dalle prime scene sono attenuate dal siparietto dell'orchestrina turca che, tuttavia, non ci risparmia una chiusa amara .
La sceneggiatura, per nulla originale, sa dipanarsi fra i vari ritratti di vita evitando di cadere nella banalità dei personaggi maledetti e questo è un grande merito, purtroppo inciampa nel solito contrasto etnico-religioso, appena sfiorato.

All'inizio mi ha preso abbastanza ma, dopo un pò, ai miei occhi è diventato abbastanza banale nello sviluppo e ho perso interesse.
Belle le musiche.

Pensavo di trovarmi davanti ad un drammone pesantissimo invece, anche se pieno di disperazione, la sposa turca è decisamente scorrevole e di ottima fattura.
La sola ambientazione tra Amburgo e Istanbul fa intuire molti temi di questo film, come l'integrazione, la tradizione e la modernità nella convivenza tra turchi e tedeschi.

Merito di questo lavoro di Akin è anche quello di portare alla ribalta uno strepitoso Birol Unel, attore dannato che ricorda molto il Rourke degli anni bui.

Una inarrestabile discesa negli inferi, in cui Dostoevskij si fonde con l'impianto della tragedia greca. Il risultato è una storia universale di perdizione ed espiazione, delitto e castigo, ma sempre sotto la luce dell'umanità.
Perché in fondo, come diceva Qualcuno, non c'è particolare merito nella virtù, né particolare colpa nell'errore.

Personalmente ho apprezzato questo film e non poco. Diciamo che per certi aspetti il protagonista mi somiglia. Una storia d'amore "diversa" e tutta da gustare.

Una storia d'amore, di libertà, di morte e di solitudine. Tutto questo e altro è il film "Contro il muro", che per un virtuosismo di traduzione, ai più inspiegabile, diventa La Sposa Turca. Certamente un film drammatico, che però presenta alcune scene al limite del grottesco che riescono a strappare un sorriso, prima di catapultarci nuovamente nel vortice di sentimenti contrastanti nei quali i due protagonisti annegano. Un plauso alla protagonista che, da ex attrice porno, è passata al cinema impegnato offrendo una buona prova.

Il fatto che l'ho visto nel deserto cinematografico dell'estate 2008 (gli 8 al cavaliere oscuro mi fanno venire i brividi...) può aver fatto aumentare il voto?
E 8 sia!

un pugno nello stomaco questo film
con violenza si scava dentro alla personalità contorta dei personaggi
a parte qualche particolare (matrimonio vincolato) la storia sarebbe ripetibile in un contesto differente senza subirne variazioni

non direi che capita spesso di vedere un film così, specialmente la performance degli attori, una storia al quanto banale però il film riesce a coinvolgere grazie anche alla regia sopratutto nella seconda parte

Bel film, drammatico e a tratti divertente, bravi gli attori. Il finale mi ha sorpreso.

fantastico drammone tedesco che vede come protagonisti 2 persone infelici che sembrano destinate a non poter mai essere felici insieme.
l'attore che veste i panni di cahit mi ha stregato.da vedere assolutamente

bellissimo....un dramma ispido e possente,mai scontato..una storia d'amore pura e straziante
bravissimo l'attore principale(che non conosco)
alcune scene sono davvero molto originali

Veramente a me ha un pò annoiato. Cioè voglio dire, bu, che ne so.
Ho guardato il mio amico accanto e gli ho detto:"Ou ma a te è piaciuto?"
Lui:"Io ho trovato un certo spessore nella critica insita nella figura di una donna forte in netto contrasto con la propria tradizione e cultura, che potrebbe attaccare i cardini delle nostre convinzioni sociali, della religione, della questione femminile, della violenza sulle donne in nome di una libertà tout court..."
Quando gli ho dato una botta in testa era troppo tardi, si sono accese le luci della sala e mi sono accorto che non era il mio amico (che nel frattempo era scappato), ma un signore di mezza età brizzolato, con gli occhiali in osso rosa e un foulard bordeaux al collo. Steso, stecchito.

SPOILER

splendido film turco..bravissimi gli attori..azzeccatissima la colonna sonora con Depeche mode e sisters of mercy...da vedere subito!

Gran bel film con una storia molto coinvolgente consigliato!

Un film certamente da vedere...interpretazioni grandiose.
Forse poco graduale il cambiamento delle personalità dei protagonisti.

Il piu' bel film che ho visto negli ultimi tempi...una bella storia, molto, molto reale, lo consiglio...bellissima la colonna sonora dei Depeche Mode

Buon film, regia non particolarmente curata, ma sovviene una forte impostazione emotiva, un finale disorientante, una colonna sonora fantastica, le immagini di istanbul nella parte finale, il modo di raccontare gli eccessi dal di dentro.... sicuramente consigliato.

Liberate le mussulmane!

Sono stato davvero colpito. Questo film è di una forza emotiva straordinaria. Nel primo tempo il regista cerca di presentare la comunità turca in germania mostrando la forza dei conflitti generazionali con i padri ancorati al fondamentalismo religioso e quindi morale e i figli vogliosi di occidentalizzarsi. Nel secondo tempo in primo piano c'è la storia d'amore tra i due protagonisti che viene stroncata proprio quando si avverte che possa cominciare. Alcune scene sono veramente forti e crude e il personaggio di Sibel (la protagonista) è molto affascinante e allo stesso tempo controverso.

La tematica dell'espiazione è dominante nella trama di questo film tutto incentrato su personaggi disgraziati e reietti, alla continua ricerca di una redenzione che non si compie mai, o avviene a spese di qualcuno.
Livido e a tratti disperato, lascia davvero l'amaro in bocca nel finale, che non potrebbe comunque essere diverso. Calzante l'idea del "coro" che intervalla la narrazione intonando, sullo sfondo dei minareti di Istanbul, una tristissima e crudele melodia d'amore.
Il mio voto è sette e mezzo, ma arrotondo per eccesso.

media esageratamente bassa!! per un film mlto bello come questo!!
potrebbbe ricordare kusturiza in certe scene, cmq il film è simpatico, violento romantico, sensuale; un mix di emozioni scaturiscono nell'immergersi nella vita sottosopra di due persone che si incontrano in un modo stranissimo e procedono insieme, a tratti, il loro cammino verso una rinascita dove tutto è gioia e tutto è amore.
bel fatto anche sotto l'aspetto tecnico, buona la regia incalzante, buona anche la scenografia di una germania "turca".

ottima regia e bravi gli attori ,ma lo spunto meritava molto di piu' le tematiche affrontate(islam sesso e violenza) sono interessanti piu' delle storie di sesso della ragazza, e di violenza gratuita che abbondano,
si puo' guardare ma i voti alti che ho visto mi sembrano esagerati.

sono andato a vederlo al cineforum e me ne sono innamorato l'altro giorno ho comprato il dvd e l'ho visto ancora...è proprio bello

Melodrammone interessante, in stile Fassbinderiano.
Forse un po' troppo lungo.

Ottimo film del fassbinderiano Akin. Grande estetica, grande cura delle riprese e perfetto stile. La storia, ambientata dentro una delle tante e controverse comunità turche in Germania, ha tratti di grande neorealismo e analizza i classici problemi di una colonia tradizionalista che non vuole perdere la propria identità. Perfetti gli attori, meritato orso d'oro a Cannes. Se non si riesce a capire un film così emotivo e angosciante siamo veramente in piena decadenza cinematografica.

Chesto firme gli è un quaqquaruglio di balordaggine qualunquista. Co i pretesto della sposa turca uno e si becca u a tragieduccia filo greca , e se e mi sente un turco e mi castra pe davvero, con tanto di Coro teatrale gnagneroso sullo sfondo della moschea di istambulle di i Solimano che se una mano e cela dava lui come i metano forse chesto firme e venìa meglio . Si perché uno e si aspetta un incrocio di curture , du mondi a confronto e nvece ci fracassano i baglioni colla storiuccia di du briachini sbandatelli e drogatucci che schiavazzano in qua e la , sudici e lezzi che manca poho i puzzo e si sente in sala , corpi di scena più sconvorgenti che mai , degni di una storia di pippo e topolino . Quello attore turco una vorta ripuliho e pare i crone di richi tognazzi infinocchito come ni mitico caruso paskoswky , la ragazzina la piglia più uccelli di der piero , e tutti gli attri personaggi rotano , rotano , girano, girano , e un servan a una sega . S**** , esasperazione e poha intelligenza prevargono su spuntini di rifressione intorno a una storia che la un riesce propio a lascià i segno e pare la si mova meno dun pilone della luce, noiosa quante l’omelia dun prete muto , inutile chante dire a un turco no global di un fumare un ranzano o alla unzicher di posar i fiasco e smettella di rovinacci striscia la notizia . Attro che matrimonio turco …chesto gli è ma un funerale….si , di i cinema !

L'anno scorso l'Orso d'Oro era nadato a "son frere ", dunque di che stupirsi?