l'ultimo imperatore regia di Bernardo Bertolucci Gran Bretagna, Italia, Cina 1987
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l'ultimo imperatore (1987)

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locandina del film L'ULTIMO IMPERATORE

Titolo Originale: THE LAST EMPEROR

RegiaBernardo Bertolucci

InterpretiJohn Lone, Joan Chen, Peter O'Toole, Ying Ruocheng

Durata: h 2.47
NazionalitàGran Bretagna, Italia, Cina 1987
Generedrammatico
Al cinema nel Novembre 1987

•  Altri film di Bernardo Bertolucci

Trama del film L'ultimo imperatore

Il film ripercorre, con una serie di flashback, la vita di Pu-Yi, l'ultimo imperatore della Cina: da fanciullo cui tutto era dovuto, essendo figlio del Cielo, a re fantoccio del ""Manciukuo"" in mano ai giapponesi, a prigioniero dei campi di rieducazione politica ai tempi di Mao, dopo un periodo passato in Siberia ostaggio dei russi. Fino alla anonima morte, avvenuta durante la rivoluzione culturale.

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Voto Visitatori:   8,29 / 10 (68 voti)8,29Grafico
Miglior filmMiglior regiaMiglior sceneggiatura non originaleMiglior fotografiaMiglior scenografiaMigliori costumiMiglior montaggioMiglior sonoroMiglior colonna sonora
VINCITORE DI 9 PREMI OSCAR:
Miglior film, Miglior regia, Miglior sceneggiatura non originale, Miglior fotografia, Miglior scenografia, Migliori costumi, Miglior montaggio, Miglior sonoro, Miglior colonna sonora
Miglior filmMiglior regiaMiglior produzioneMiglior attore non protagonista (Peter O'Toole)Miglior sceneggiaturaMiglior scenografiaMigliori costumiMiglior montaggio
VINCITORE DI 8 PREMI DAVID DI DONATELLO:
Miglior film, Miglior regia, Miglior produzione, Miglior attore non protagonista (Peter O'Toole), Miglior sceneggiatura, Miglior scenografia, Migliori costumi, Miglior montaggio
Miglior film straniero
VINCITORE DI 1 PREMIO CÉSAR:
Miglior film straniero
Miglior film drammaticoMiglior regista (Bernardo Bertolucci)Miglior sceneggiatura (Mark Peploe, Bernardo Bertolucci)Miglior colonna sonora (Ryūichi Sakamoto, David Byrne, Cong Su)
VINCITORE DI 4 PREMI GOLDEN GLOBE:
Miglior film drammatico, Miglior regista (Bernardo Bertolucci), Miglior sceneggiatura (Mark Peploe, Bernardo Bertolucci), Miglior colonna sonora (Ryūichi Sakamoto, David Byrne, Cong Su)
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Voti e commenti su L'ultimo imperatore, 68 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

BlueBlaster  @  29/08/2024 16:10:44
   6½ / 10
Grande dispendio di mezzi, grande cura nei dettagli (regia, scenografie e costumi), buone interpretazioni...
Ma alla fine dei conti non posso dire che nella seconda parte non mi abbia annoiato parecchio.
La storia sarebbe anche interessante ma dopo stanca.
Visto una volta e mi basta.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR rain  @  09/04/2019 20:03:39
   9 / 10
Assieme a "Novecento" è sicuramente l'apice cinematografico di Bertolucci. Uno sfarzoso kolossal che racconta la vita di un uomo importante solo per il titolo che porta, ma che a parte questo è in fin dei conti un essere umano comunissimo, vittima di giochi più grandi di lui. Una storia struggente che senza dubbio dà il meglio di sè nella prima parte (l'inizio rasenta davvero la perfezione) dove l'imperatore bambino si muove nella maestosa Città Proibita, ma che nel complesso regge bene per tutta la sua epica durata.

Premi meritati direi. Tra l'altro credo sia uno degli ultimissimi grandi film (e per grandi film intendo il Cinema con la "C" maiuscola) diretti da un regista italiano.

topsecret  @  16/10/2018 19:25:04
   7½ / 10
Era da una vita che volevo vederlo ma ero sempre frenato dalla sua durata...oggi, finalmente ci sono riuscito.
Monumentale lavoro di Bertolucci che con questo film si consacrò nel limbo dei più grandi registi, e non solo italiani.
Uno sfarzo di uomini e mezzi che fece incetta di premi e che, a mio parere giustamente, rientra tra le opere più intense ed epiche della storia del cinema, oltre che nella filmografia personale del regista italiano.
Un ottimo film, ben diretto e soprattutto ben interpretato, capace di regalare le emozioni di una ricostruzione storica abbastanza dettagliata sulla vita di Pu Yi, ultimo imperatore cinese della dinastia Qing.
Cast abile e credibile, regia senza sbavature, costumi, fotografia e scenografia eccellenti e ritmo narrativo che, nonostante tutto, riesce a mantenersi scorrevole e intensamente coinvolgente.
Da vedere, almeno una volta.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  24/04/2016 21:47:07
   8½ / 10
La tragedia sontuosa di un uomo ridicolo. Prigioniero di un ruolo imposto e posto al vertice di un sistema che non può influenzare in nessun modo. Il percorso da una prigione dorata fino a diventare il giardiniere della stessa. Il grande merito di Bertolucci è quello di aver reso affascinante l'epopea di un uomo privo di fascino che subisce la Storia e nulla può fare per cambierla.

genki91  @  17/11/2014 02:24:30
   8½ / 10
Epico e toccante resoconto della vita di Pu Yi, l'ultimo Imperatore cinese.
La colonna sonora e la fotografia, a mio avviso, contornate dalla splendida location, fanno del film un pezzo unico e pregiato, uno di quei film che si devono vedere per forza.

Dick  @  05/08/2014 20:35:02
   8 / 10
Affascinante e malinconico film biografico. Mi è piaciuta più la prima parte ambientata nella città proibita, proprio coinvolgente e "magica" che la seconda.

Erdruckt  @  13/05/2014 16:18:15
   10 / 10
10 senza se e senza ma!!

A.L.  @  15/12/2013 22:06:14
   5 / 10
Pomposo e privo di incisività

13 risposte al commento
Ultima risposta 20/12/2013 22.09.05
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darkscrol  @  10/10/2013 12:56:55
   8½ / 10
fantastico film,soprattutto la scena finale.

krueger419  @  11/09/2013 22:34:44
   10 / 10
Ho finito di vedere questo film al cinema in versione restaurata appena un'ora fa.
Sarò sintetico... Cult.
Penso che gli oscar e i David di Donatello parlino al mio posto.
E poi il finale è qualcosa di splendido.

Dracula  @  29/03/2013 11:10:31
   8½ / 10
Un filmone di grande valore, ma allo stesso tempo anche un mattone cinematografico.
Il film parte benissimo, il primo pezzo è molto coinvolgente e scorre liscio come l'olio, nella parte centrale rallenta e dopo due ore di visione diventa pesantissimo e lentissimo. Toltosi questa spina nel fianco, posso dire, che è un gran film sontuoso e interessantissimo molto curato e diretto scrupolosamente dall'italiano Bertolucci.
Splendide le scene girate nella città proibita, magnifici i costumi e molto bella anche la colonna sonora.
Da vedere assolutamente almeno una volta!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Freddy Krueger  @  30/07/2012 10:43:25
   4 / 10
Inizio a pensare che se Bertolucci ha azzeccato un film gli è successo per ****.
Non mi è piaciuto per niente neanche questo: il regista crede come al solito di portare in scena personaggi colti e interessanti, e invece sono tutti vuoti, senz'anima e senza senso. Proprio come la trama che con la scusa di essere biografica gira su se stessa e non porta a nulla; non emoziona, non ci sono scene memorabili, non c'è niente.
An, e poi: scusatemi tanto, ma è una delle peggiori fotografie che abbia mai visto. Non parlo della fluidità della cinepresa, perché i movimenti della mdp sono buoni e lì non c'è niente da dire... ma parlo dei colori, della scenografia. Orribili, inconcepibili. Non riesco a immaginare uno scenario peggiore.
Lunghissimo per niente, un 4 come un calcio nel posteriore.

1 risposta al commento
Ultima risposta 15/12/2013 22.35.18
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Invia una mail all'autore del commento luca986  @  02/06/2012 20:39:47
   5 / 10
Una grandissima delusione...Resta monumentale ma lo sconsiglierei

4 risposte al commento
Ultima risposta 08/06/2012 00.38.07
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laky  @  12/05/2012 23:01:46
   7 / 10
Scenografia, costumi, musica e atmosfere spettacolari; soprattutto per l'anno di produzione. Ma mi aspettavo qualcosa di più dal punto di vista narrativo considerata la fama del film.

2 risposte al commento
Ultima risposta 14/05/2012 19.59.08
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gemellino86  @  15/04/2012 13:15:07
   9 / 10
Sontuoso filmone di Bertolucci che va oltre le aspettative. Costumi bellissimi e colonna sonora straordinaria. Per non parlare della fotografia. Infatti ha vinto ben 9 oscar.

Invia una mail all'autore del commento anthonyf  @  28/02/2012 16:05:36
   9 / 10
Film leggendario, a dir poco eccellente sotto tutti gli aspetti del lato tecnico, che colpisce soprattutto per la profondità con cui Bertolucci ha realizzato questo biopic-drammatico e per la spettacolarizzazione delle immagini e degli sfarzosi interni ed esterni, in cui il film è stato girato. Nota di merito agli attori, tra cui spicca un grande Peter O'Toole, nonché ottimo il doppiaggio, con Giuseppe Rinaldi per il già citato O'Toole e un carismatico Giancarlo Giannini per il protagonista, in versione adulta.
Non nego che ci si annoia in alcune parti, ma il film merita d'esser visto.
Colonna sonora di Sakamoto immensa.

ginuwizzle  @  08/01/2012 23:24:49
   10 / 10
Che film! Una storia vera, una vita incredibile, raccontata in modo impeccabile.

CitizenKane  @  11/12/2011 23:43:01
   9½ / 10
Bellissimo film di Bertolucci, il migliore tra i suoi.
Ripercorrere la travagliata storia cinese del '900 non è compito facile, ed il regista ci riesce benissimo.
E' vero che la seconda parte risulta più "noiosa" e monotona, ma penso che sia un ottimo modo col quale rappresentare la vita di Pu Yi subito dopo la II guerra mondiale.

Lory_noir  @  23/06/2011 00:19:44
   6 / 10
Purtroppo, pur apprezzandone l'imponenza, ho fatto molta fatica a seguirlo.

censurableah  @  31/05/2011 18:12:42
   6 / 10
Esteticamente bellissimo, manca di consistenza soprattutto nella seconda parte, la storia di Pu Yi meritava di meglio

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Edgar Allan Poe  @  08/05/2011 16:45:46
   8 / 10
Bel film di Bertolucci, penso che otto sia il voto più giusto. Realizzato nel tempo in cui i soldi si spendevano per fare cose serie. Il fatto che abbia vinto 8 Oscar, 8 David e un César conferma il fatto che sia un kolossal. Questi premi della critica, infatti, si danno spesso a film realizzati con un cospicuo budget.
Comunque sia, ottima rivisitazione della vita di Pu Yi, forse troppo lunga, ma comunque, nonostante sia lenta in varie parti, in altre è abbastanza scorrevole. Probabilmente un film acchiappa Oscar, ma sicuramente migliore rispetto ad altri suoi simili, come "Salvate il soldato Ryan".

Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  18/02/2011 21:26:10
   8½ / 10
Il commento contiene spoiler.


Kolossal d'autore per Bertolucci, non nuovo a film di enorme spessore per budget ed ambizioni; non ha la forza di Novecento ma L'Ultimo imperatore rimane un film tecnicamente superbo e barocco in cui lo sfondo storico della Cina comunista fa da cornice alla storia vera di Pu-Yi,ultimo imperatore del Celeste Impero.
Molti i difetti in cui il regista emiliano poteva incappare,tra l'essere fin troppo fedele alla biografia rischiando qualcosa di simile ad un documentario agli eccessi di un film in costume ma fortunatamente non ci sono rischi sotto questo aspetto. Piuttosto si sente,specie nella seconda parte,una certa pesantezza nelle atmosfere che vorrebbero essere emozionanti ed emotive ma sfiorano un certo accademismo non nuovo a Bertolucci,rimediato per fortuna nella prima parte del film che è perfetta ed indimenticabile.
Quindi se si parla del comparto tecnico tra regista,fotografia,ambientazioni (incredibilmente girato davvero nella Città proibita) e interpretazioni nulla da dire. Bertolucci si limita anche in alcune sue peculiari esagerazioni sessuali che avevano contraddistinto tanti suoi lavori precedenti anche se non mancano momenti del genere: bellissima però è la scena in questione in cui il gioco sensuale dei corpi fluenti non è mai volgare ed è appena indovinato sotto le coperte.

La storia,risaputa,è quella di un uomo che diventa imperatore in tenerissima età senza mai davvero comprendere il suo ruolo di fantoccio: un imperatore solo di nome,sempre pedina nelle mani di persone ben più influenti di lui. Una personalità che tra l'altro rimane quasi sempre sola e soffre la solitudine come pochi altri sin dalla sua incoronazione; allontanato dai suoi compagni di giochi, dalla vera madre e infine anche dalla nutrice che era l'unica persona ad amarlo come semplice bambino qual'era e non per il suo ruolo,Pu-Yi non vivrà mai libero,prigioniero del suo stesso status di imperatore. Fino al compimento della maggiore età rimane infatti letteralmente intrappolato all'interno della Città Proibita,per poi diventare un fantoccio per Cina o Giappone senza mai capirlo.
Fondamentale non è solo la sua privazione di libertà,ma soprattutto la tremenda solitudine in cui verserà per tutta la vita. Verrà abbandonato anche dal suo precettore e amico americano,dalle mogli con cui per breve tempo troverà amore e complicità,addirittura dal capo della prigione con cui era riuscito a trovare dei punti di contatto.
Il finale emblematico restituisce a Pu-Yi la libertà con la perdita del suo ruolo e l'accettazione comunista; si confonde tra la gente come lui,uomo come tutti gli altri,invecchiato e trascurato. Ritorna al suo palazzo come turista e come inizialmente il film ricordava una fiaba così la conclusione è irreale (simile a quello di Baaria di Tornatore).

Pioggia di premi dappertutto,effettivamente meritati. Il rischio noia è purtroppo dietro l'angolo per lo stile non proprio fluente della seconda metà ma molte immagini rimangono impresse e la storia che racconta è straordinaria e ben documentata.

bebabi34  @  23/01/2011 18:54:49
   7 / 10
Racconto interessante e complesso da seguire con attenzione per il ritmo serrato con cui gli eventi si susseguono (nonostante la durata!). A tratti divertente e crudele. Il confronto tra epoche e civiltà, storia e ideali. Illuminante e commovente.

Tom24  @  08/10/2010 17:31:21
   8½ / 10
Capolavoro senza se e senza ma. C'è un intera vita dentro.

Invia una mail all'autore del commento s0usuke  @  24/03/2010 17:30:17
   7 / 10
A mio avviso il più classico dei film di Bertolucci che dirige la pellicola per metà colossal e per metà biografia. Tecnicamente eccellente con oscar strameritati soprattutto per la fotografia, le musiche e la scenografia. Costumi di rara bellezza

pinhead88  @  16/03/2010 15:32:10
   4 / 10
Un film impeccabile sotto il lato tecnico,ma eccessivo in tutto,soprattutto per quanto riguarda la durata.la parte migliore e più interessante è senza dubbio la prima mezzora,poi la noia inizia a prevalere.un film che a fine visione non lascia nulla,se non un senso di vuoto e forse anche un rimorso per aver sprecato tre ore della propria esistenza.

14 risposte al commento
Ultima risposta 13/05/2012 00.00.55
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MidnightMikko  @  13/03/2010 20:28:06
   9 / 10
Bertolucci è un maestro,indubbiamente. L'Ultimo Imperatore è un grandissimo film epico,monumentale come la storia che narra (monumentale lo ripeto spesso,ma è un aggettivo che è assolutamente azzeccato per descrivere le opere di questo grandissimo maestro). C'è la perfetta regia di Bertolucci, c'è la fotografia eccellente,gli attori sorprendenti (John Lone su tutti,qua veramente al suo meglio secondo me) le musiche superbe,insomma tecnicamente non difetta un nulla.
Ma c'è qualcosa che manca,quel pizzico di pepe che lo potrebbe aver reso un capolavoro come Ultimo Tango a Parigi o Novecento.
E questo qualcosa,ogni volta che rivedo questo mostro di film, lo avverto nella parte centrale,come se ci fosse un intermission che mi fa tornare alla realtà facendomi capire che ciò che sto guardando è solo un film.
Ottimo film indubbiamente,da vedere.

El Piccio  @  05/01/2010 13:14:47
   8½ / 10
Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  26/10/2009 15:34:15
   7 / 10
Classico film-kolossal che fa strabuzzare gli occhi all'academy e alla critica!
Mette tutti daccordo quando un film realizzato cosi bene fa incetta di premi e nessuno ha il "coraggio" di mettersi contro...
Ma sinceramente io di questo film salvo solo l'aspetto tecnico e la parte dove l'imperatore è ancora un ragazzino...
Come è stato gia sottolineato da qualcuno la sequenza migliore è quando il protagonista viene abbandonato dalla madre e fa una corsa sfrenata in bici per nascondere le lacrime di dolore!
Per il resto 3 ore di film sono veramente esagerate...la parte finale è troppo lunga e non si vede l'ora che si arrivi alla fine...
Palloso!

Gruppo COLLABORATORI gerardo  @  23/10/2009 21:52:33
   8½ / 10
Bernardo Bertolucci, nel pluripremiato L'Ultimo imperatore, come in Novecento, ripercorre buona parte del secolo scorso e della guerra civile globale che l'ha attraversato. Lo scenario si sposta dalla provincia emiliana alla Città Proibita di Pechino, alla Cina che dall'impero in declino approda, attraverso le guerre civili interne, alla Repubblica Popolare guidata da Mao. L'imperatore Pu-Yi, ultimo discendente della dinastia Qing, originaria della Manciuria e che aveva secoli prima soppiantato i Ming, è un prigioniero permanente sotto ogni regime. Incoronato imperatore a 3 anni resta al potere solo altri tre: i "Signori della guerra" prendono in mano il controllo del paese, lasciando le vestigia dell'impero limitate alla sola Città Proibita, come fosse una sorta di museo-riserva dell'istituzione imperiale che ne perpetua il simulacro, ma in concreto utile soltanto agli interessi della casta di privilegiati servitori dell'imperatore che all'interno di quelle mura vivono e prosperano, assolutamente lontani ed autoesclusi dal mondo esterno, dagli eventi politici, dalla civiltà (occidentale) e dal progresso che avanza. Pu-Yi è imperatore venerato entro quelle mura, fuori ormai è un perfetto nessuno. Tutti all'interno, approfittando della giovanissima età dell'imperatore, impediscono al sovrano di varcare materialmente e politicamente la porta della Città. Il nuovo precettore inglese di Pu-Yi, colto e raffinato, diventa così l'unico contatto col mondo esterno e con la modernità, con la cultura occidentale, mentre egli è relegato a un universo medievale anacronistico e storicamente, culturalmente e politicamente sconfitto. Ma anche la stessa amata figura di Johnston, il precettore, resta ancorata a un’ambiguità di fondo che è propria delle potenze occidentali nel rapporto con l’oriente, e in particolar modo dell’Inghilterra che tanto aveva contribuito nel corso dell’800 all’indebolimento dell’Impero cinese (attraverso le Guerre dell’oppio, il colonialismo e la penetrazione commerciale e militare all’interno della Cina). Pu-Yi non ha nemmeno la soddisfazione di uscire dalla sua dorata prigionia di propria spontanea volontà: sarà costretto ad abbandonare la Città Proibita in seguito al precipitare rovinoso della struttura di facciata dell’impero e a vivere tentando di districarsi nella complicata vicenda delle guerre civili e delle alterne alleanze e contrapposizioni tra il Kuomintang e i comunisti, per la riconquista del Nord, la Manciuria, e in funzione antinipponica. Pu-Yi anche questa volta resta prigioniero metaforicamente del potere di altre forze e infine degli odiati nemici giapponesi. Stretto biograficamente al suo senso del potere, pur essendone irrimediabilmente lontano, Pu-Yi crede ancora di poter riconquistare il posto che sente suo a capo di un impero che non ci sarà mai più e finisce per diventare un fantoccio nelle mani dei giapponesi.
Quando alla fine della Seconda Guerra Mondiale è catturato dai russi e consegnato, qualche anno dopo, ai comunisti di Mao vittoriosi sul Kuomintang di Chiang Kai-shek, Pu-Yi è un prigioniero a tutti gli effetti, come nemico della patria e del popolo. È forse quello il momento in cui Pu-Yi prende realmente piena consapevolezza della propria condizione, che tutto è compiuto e che la Cina medievale di cui egli è stato ultimo depositario è ormai estinta per sempre. Per le strade della Pechino in piena rivoluzione culturale Pu-Yi si confonderà alla immensa folla di operai e contadini che popola la metropoli.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR 1819  @  30/09/2009 21:23:04
   7½ / 10
Tecnicamente perfetto, molto interessante dal punto di vista storico. Vero anche che è leggermente noioso, non cattura mai veramente lo spettatore.

edmond90  @  27/09/2009 14:38:14
   9 / 10
Sontuosissimo film di Bertolucci.Molto curato nei dettagli,ambientazioni splendide e una grande interpretazione di Peter O'Toole

TheLegend  @  18/09/2009 00:27:05
   6 / 10
Sicuramente un film imponente e ben diretto,però troppo lungo,noioso in alcune parti e troppo pretenzioso e superficiale in altre.
Film che racconta una storia orientale in un modo fin troppo occidentale...

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Ciumi  @  12/08/2009 12:22:47
   6½ / 10
Altro filmone di Bertolucci, pomposo e pretenzioso. Altra valanga di premi e di consensi da critica e pubblico. Altra, per le mie aspettative, grande delusione.
Biografico e al contempo storico, il regista prova a raccontare in questo film la vita straordinaria d’un imperatore-uomo, attraverso lo stupore, la sontuosità, la coreografia, i costumi, le scenografie che hanno lo splendore dell’oro ma senza valore, e che trasfigurano completamente la mistica e delicata grazia ornamentale dell’arte orientale (stessa tendenza che, tra l’altro, ho riscontrato addirittura in alcuni registi contemporanei che orientali lo sono per anagrafe), dando alla rappresentazione troppe arie e poca sostanza.
Bertolucci insiste a voler mancare di sintesi. D’una penetrazione psicologica e di significati nell’esteriorità dei suoi tessuti sfarzosi. E a pretendere di raccontare un secolo di storia senza la volontà di approfondirne un aspetto in particolare. Ma se è ciò che piace a critica e pubblico, allora…

BlackNight90  @  12/08/2009 02:39:01
   7½ / 10
Sontuoso e imponenente ritratto di un bambino strappato alla famiglia ed eretto a divinità, diventato mediocre burattino nelle mani di diversi padroni fino al termine dei suoi giorni da uomo qualunque.
Bertolucci ha una padronanza dei grandi mezzi a sua disposizione davvero unica, muove la mdp come se fosse un'estensione del suo braccio, dota il suo film di una varietà cromatica incredibile e ricrea con meticolosità le suggestioni della Cina d'inizio 900, grazie anche e soprattutto alla premiata ditta Storaro-Sakamoto, ma ciò non impedisce al film di essere un polpettone che, almeno per quanto mi riguarda, non cattura del tutto l'attenzione e lo spirito, e resta la vaga sensazione di uno mero spettacolo per occidentali paganti.
Bertolucci ricostruisce la storia partendo dalla biografia di Pu-Yi (chissà quanto non corrotta dal regime cinese), ma non riesce a trasmettere empatia col protagonista, forse anche a causa della poco più che discreta interpretazione di Lone, e non c'è un adeguato approfondimento, e di conseguenza interesse, per la sua esperienza interiore.
Si resta più che altro a bocca aperta per i fasti della Città Proibita, per tutte le scenografie (oscar assolutamente meritati), meno per la vicenda. Proprio la magnificente bellezza della parte iniziale vale da sola la lunghissima visione, la parte più sofferta e forte, quella più dolorosa, dove si capisce il destino di un bambino destinato a rimanere solo e a non riuscire mai a spalancare quella maledetta porta e fuggire.

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  05/05/2009 17:34:41
   10 / 10
Film stupendo. Probabilmente il migliore di Bertolucci o almeno sul podio insieme a Novecento e Ultimo tango a Parigi.
Il film narra splendidamente la storia dell'ultimo imperatore del Celeste Impero.
Un bambino diviene imperatore piccolissimo e deve quindi vivere nel lusso sfrenato ma bloccato da enormi proibizioni. Crescendo si dimostrerà un uomo moderno, desideroso di rinnovamenti ma sarà costretto prima tra le mura della Città Proibita, poi prigioniero dei sovietici ed infine in un campo di rieducazione sotto la tirannia di Mao. Film che oltre mostrarci la storia di un uomo (la sceneggiatura è basata sull'autobiografia di quest'ultimo), ci mostra anche la sorte di una nazione come la Cina, dapprima imperiale poi costretta a passare di mano in mano ai vari signori della guerra e infine governata dall'assurdo regime maoista.
Tecnicamente il film è splendido, fantastica la fotografia di Storaro e le musiche di Ryuichi Sakamoto. Ottimi gli attori diretti dal maestro Bernardo Bertolucci. Splendide le ambientazioni, questo è stato il primo film occidentale ad aver beneficiato del permesso di riprendere all'interno della Città Proibita.
Una pellicola splendida con un finale poetico, consigliato a tutti, nonostante la durata non annoia mai. Da vedere assolutamente.

heartbreaker  @  19/04/2009 11:38:19
   8½ / 10
Un film meraviglioso, che racconta sessant'anni di storia della Cina. Sessant'anni di guerre, di passaggi, di cambiamenti. L'imperatore Pu-Yi è stato in questo senso un imperatore moderno (con gli occhiali, senza i capelli lunghi), un imperatore che ha cercato di svecchiare un Impero ormai morto, anche grazie al precettore scozzese Reginald Fleming Johnston. Un Imperatore che però ha quasi sempre vissuto nelle prigioni (prima la Città Proibita poi la prigione in Cina).
Con gli anni l'Imperatore verrà sottoposto a dure prove dalla vita, fino al finale davvero toccante e poetico.

Bertolucci dirige questo capolavoro del Cinema Italiano, un film immenso, perfetto in ogni dettaglio e premiato meritatamente con ben 9 Oscar, tutti strameritatissimi. In particolare ho apprezzato tantissimo la colonna sonora (davvero efficace e toccante) e la fotografia di Vittorio Storaro che come sempre non delude.

Un film non facile per durata (quasi tre ore di film) e se vogliamo anche per lentezza (ma si sa Bertolucci è così). Ma è un film che noi Italiani dobbiamo vedere con orgoglio, in quanto rappresenta uno dei vertici del Cinema Italiano.

The Monia 84  @  14/12/2008 17:04:17
   8½ / 10
Un grande film per il cinema Italiano. Molto interessante la storia dell'ultimo esponente della dinastia degli imperatori-
Una buona ricostruzione storica. attori perfetti. coinvolge a tal punto che le tre ore volano. Fotografia e scenografia meravigliose.

misssteria  @  25/10/2008 20:14:27
   10 / 10
impressionante al massimo. un colpo d'anima.

Efylove  @  13/07/2008 16:18:17
   10 / 10
splendido
lungo, ma per nulla stancante: si guarda tutto d'un fiato
l'ambientazione è perfetta, la musica adatta e struggente
bravissimi gli attori (peter o' toole sopra tutti)
geniali le scene finali nella Città Proibita

alla fine mi sono chiesta come ho potuto arrivare a 21 anni senza aver mai visto questo film...

harry stoner  @  16/03/2008 23:54:21
   10 / 10
Nel panorama dei cineasti italiani solo Sergio Leone poteva vantare una perizia tecnica e un senso dello spettacolo come quello di Bertolucci.Capolavoro veramente eccezionale.Molto bravi anche gli interpreti con la grande classe di Peter O'Toole.D'altronde quest'uomo a trentun'anni gia firmava pellicole come Ultimo tango a Parigi.Con questo non aggiungo altro.

vitocortesi  @  30/11/2007 15:20:47
   9½ / 10
Un bellissimo film 1/2 punto in meno per la lentezza che a volte mette a dura prova la sua visione.

Gruppo COLLABORATORI ULTRAVIOLENCE78  @  28/10/2007 11:48:50
   9 / 10
Film che vidi all'età di 8 anni e che ha segnato profondamente quel periodo della mia vita. Da allora è sempre rimasto impresso nella mia memoria come marchiato a fuoco.
Splendido e indimenticabile.

AKIRA KUROSAWA  @  29/05/2007 19:06:06
   8 / 10
bello ma per me molto inferiore a piccolo buddha ed immeritevole di tutti quei premi. bella la fotografia ed i costumi , inoltre io adoro la cultura orientale , tuttavia ho trovato questo film di una lentezza esasperante. cio nn toglie che sia un film bellissimo

Gruppo COLLABORATORI SENIOR ferro84  @  25/05/2007 00:00:11
   9 / 10
Cinema senza se e senza ma......l'Ultimo Imperatore è l'ultimo grande film italiano (se Italiano si può definire) monumentale, profondo, psicologico, storico veramente un colossal dove il cinema si mostra a 360 gradi in tutta la sua bellezza

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Gruppo COLLABORATORI Terry Malloy  @  29/04/2007 09:40:08
   8½ / 10
Molto bello. di certo inferiore ai grandi capolavori di Bertolucci come Ultimo Tango e Novecento, ma sicuramente un gran film.
la regia è perfetta, Bernardo ha una grazia nel muovere la macchina da presa senza mai uno scatto, una sbavatura, nella sua sontuosità un film essenziale, pacato, una parabola calma, educata, quieta (come è lo spirito cinese) nell'inferno della Consapevolezza. la vita di un uomo maciullata dalla brama di potere, dalla brama di fare, dalla brama di avere nella spietata, sorda, ottusa, ingorante logica comunista cinese. Bertolucci (sembra) pur essendo lui un compagnone staccarsi dai metodi del comunismo cinese per guardare alla coerenza della storia, ossia non fare quello che giustamente ha fatto in Novecento, ma solo raccontare la storia dell'Ultimo Imperatore della Cina in una spettacolare ricostruzione veritiera storica dell'enorme impero. gli oscar tecnici sono meritati poichè tra la regia di Bernardo, la fotografia di Storaro e le scenografie originali della Città Proibita non si può che rimanere estasiati, però il mio voto "relativamente" basso va al fatto che la storia non mi ha entusiasmato granchè e probabilmente sarà che la cultura orientale mi ha sempre interessato fino a mezzogiorno.

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Ultima risposta 03/05/2007 17.24.56
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larcio  @  06/04/2007 00:00:13
   9½ / 10
grandissimo capolavoro di bertolucci...tutti meritatissimi i premi, peccato solo ke c' è un leggero cala tra la prima e la seconda parte e soprattutto ke il film sia stato doppiato (fosse stato in lingua originale a mio awiso sarebbe stato anke più incisivo)...dawero bellissima la colonna sonore, la scenografia, la fotografia ma soprattutto la regia....grande bertolucci

andrea9002  @  30/10/2006 14:32:52
   7 / 10
Mi aspettavo di vedere più interiorità che esteriorità, vista l'ambientazione...gli dò un voto in meno che "Piccolo Buddha"
Busogno riconoscere che regia, montaggio, costumi, scenografia, fotografia...ecc..ecc!!!...sono veramente eccezzionali.
Secondo me da vedere più che altro per cultura personale.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  27/10/2006 01:20:34
   7 / 10
L'enfatizzazione di spettacolone per le masse (ben altra caratura il migliore della trilogia, quel "piccolo Buddha" che insegna agli occidentali il Siddharta con l'epopea di una favola moderna) scioglie ogni dubbio: piaccia o meno, "L'ultimo imperatore" è la prova del definitivo TRADIMENTO autoriale di Bertolucci, venduto al "nemico americano" (non certo per me, ma per la sua apparentemente coerente linea ideologica di tanti tanti anni fa) per una pioggia di premi.
Se fosse un premio alla carriera, avrebbe il sapore - piu' che di riscossa - di riabilitazione dal vecchio anticonformista che fu.
Si puo' rievocare , eccome, la figura di un'imperatore senza eccedere nel fasto titanico della rappresentazione, cosa che è riuscita allo splendido Sokurov de "Il sole".

Un film tuttavia, che si puo' odiare ma non dev'essere ignorato: sotto la dicitura "da non perdere" e stancamente preposto al suo doveroso e ufficiale rito di "capolavoro". Ma lo è veramente?

La parte iniziale, le lacrime e lo straniamento di un bambino davanti a un ruolo che lo strappa dal suo mondo per riportarlo bruscamente in una fase adulta troppo precoce, è la migliore: c'è davvero il riflesso dell'immaginazione occidentale e una grandissima capacità di rappresentare la realtà con un forte rispetto della storia. (10)

Debole, a mio avviso, quasi tutto il resto: la parte centrale coltiva il feuilleton e sfocia nel dramma personale, risultando fastidiosamente romanzata e delirante (4).

Superiore, ma non eccelsa, tutta la parte finale: affascinante la figura dell'uomo che si ritrova in prigione come un cittadino cinese qualsiasi, decisamente qualunquista e iconografica la rievocazione del Maoismo ai tempi della rivoluzione "rossa". (6)

Per dirla appunto alla Mao, "grande è la confusione sopra e sotto il cielo".
Bertolucci si crede Attenborough, ma avrebbe le qualità (come dimostrano i primi trenta minuti del film) per far impallidire il tedioso regista inglese.

Soprattutto, manca quel ripensamento storico e ideologico - culturale che trent'anni prima sarebbe stato tra le primarie necessità del regista per fare un film, per parlare di un personaggio del genere.

Lo spettacolo è immenso, l'anima pero' è raggelata

Tra 10, 4, 6, mi pare che la media giusta sia questa

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Ultima risposta 27/10/2006 20.08.19
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Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  @  27/08/2006 17:24:27
   6½ / 10
Bertolucci nell'utilizzo della macchina da presa è un maestro, e questo non si discute. L'ultimo imperatore, però, è eccessivo in tutto: eccessivamente lungo, eccessivamente borioso, eccessivamente lento ed eccessivamente superficiale. Un film che affascina, colpisce, ma lascia sostanzialmente vuoti a visione ultimata, senza che la parabola del protagonista lasci il dovuto segno.

ivaverro  @  09/07/2006 16:23:16
   8 / 10
un film che deve essere visto anche per conoscere un pò la cultura cinese

sweetyy  @  18/06/2006 18:10:19
   7 / 10
Ok è un film ben fatto,ottima regia,ambientazioni stupende...la prima parte decisamente ottima ma sono rimasta profondamente delusa dalla seconda parte che mi è sembrata eccessivamente noiosa e lenta! Non riesco a dare quindi più di un 7

fred legh davis  @  26/05/2006 13:41:08
   10 / 10
non l'ho visto prima xke la durata mi spaventava...ma poi ho realizzato ke e uno dei film piu belli ke abbia mai visto!
di una bellezza di una maestosita di una classe di un livello cosi alto di perfezione kesono rimasto a bocca aperta!
non credo di esagerare se dico ke uno dei capolavori massimi della storia del cinema.e poi 9 e dico 9 oscar..insomma se non lo si vede non si e amanti del grande cinema!

KANE  @  22/05/2006 20:19:00
   10 / 10
c'è veramente poco da dire! è tutto da vedere!
questo film è l'apoteosi della "cinematografia"intesa come fotografia animata!

Living Dead  @  27/04/2006 17:00:49
   9½ / 10
a dir poco meraviglioso
tutti i premi che ha vinto sono meritati, anzi doveva vincerti tutti.
non c'è altro da dire.

Invia una mail all'autore del commento Tempesta  @  18/03/2006 01:43:10
   10 / 10
Se propio non riuscite a dargli un 10 perche' il genere non vi piace, almeno un 9,9 sforzatevi di darlo!!!!!!!!!!!!!!! MAESTOSO !!!!!!!

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Ultima risposta 17/04/2006 16.08.46
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regista  @  26/02/2006 20:06:16
   10 / 10
uno dei film più belli di bertollucci insieme a novecento e a ultimo tango a parigi.certo è un po' pesante ma non si può dare un 4 o un 3 a questo film.
altrimenti perchè cosi tanti oscar e david di donatello non capisco proprio che *****

Invia una mail all'autore del commento doncorleone  @  23/01/2006 23:29:53
   5 / 10
Sopravvalutatissimo e ovviamente ricoperto da una montagna di premi da Hollywood che si lascia incantare dallo sfarzo e dalla pomposità della messa in scena. Non posso negare, di certo, che questo film non faccia effetto soprattutto nella prima parte, poi cala mostruosamente e cmq nella veste di biografia è scadente ed approssimativo.
Bertolucci voleva probabilmente rifarsi della brutta nomina fattasi con Ultimo tango e ci riesce alla grande realizzando un film sicuramente suggestivo dal punto di vista visivo e maniacalmente scenografico, ma ammiccante e ruffiano, perdendo molto in termini di significati e incisività narratoriale.
Del resto è lo stesso Bertolucci di Novecento infatuato dei grandi spettacoli che spesso gli sfuggono di mano e tendenzialmente populista e mastodontico. Rimpiango i tempi di Paul l'americano e del Bertolucci eretico ma vero autore!
Specchietto per le allodole ( e sono tante!).

orsanera  @  08/01/2006 09:37:48
   10 / 10
Il miglior film italiano di sempre. Un capolavoro

4 risposte al commento
Ultima risposta 25/01/2006 19.32.13
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Invia una mail all'autore del commento saruman  @  27/11/2005 12:28:14
   10 / 10
Assoluto capolavoro,molto triste e intenso che merita di essere visto e di entrare nella top 25.Non so come descrivere questo film dico solo che è il miglior film italiano mai fatto.

Finaldestinatio  @  19/10/2005 21:51:45
   10 / 10
noiosoooooo?????? ma per piacere... capolavoro!

volubilis  @  05/10/2005 13:47:05
   5 / 10
Maestoso ma ... noioso

1 risposta al commento
Ultima risposta 29/12/2005 15.02.31
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Rusty il Selvag  @  30/09/2005 21:00:02
   10 / 10
Gruppo COLLABORATORI JUNIOR thohà  @  03/09/2005 12:17:59
   10 / 10
Dalla mitica città proibita alle vessazioni politiche, fisiche e morali durante la rivoluzione culturale. Pu Yi diventa un burattino nelle mani dei giapponesi.
Maestosa e bellissima la 'città' mai filmata prima.
Una vita malinconica che ti riempie gli occhi di lacrime.
Il miglior film di Bertolucci. Meritatissimi tutti gli oscar e i premi Donatello.

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Ultima risposta 11/07/2006 15.34.44
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Heyitsmeuthere  @  05/08/2005 11:26:17
   10 / 10
La massima espressione cinematografica di fine anni 80'. Per quanto 17 premi siano ingiustificati (ci vorrebbe di tirare sù una stanza solo per questi) il percorso ricostruito da Bertolucci a cavallo di tre paesi è davvero un notevolissimo sforzo intellettuale. Bellissima la parte del libretto rosso

84lestat  @  10/07/2005 17:15:00
   10 / 10
Lentissimo fino all'inverosimile, ma di una maestosità e di una perfezione stilistica incredibile. Stupenda la regia, le scenografie praticamente tutto. Bravissimo gli interpreti. Di + non saprei dire tale è la grandiosità di questo film. Capolavoro

Lothar  @  03/05/2005 20:46:14
   10 / 10
Film che lascia sicuramente un segno nel suo genere se non ne crea uno proprio...commovente,veritiero,diretto magistralmente ed interpretato altrettanto bene,lontano da banalità commerciali e virtuosismi scenografici tanto apprezzati negli ultimi anni e che di certo avrebbero distolto l'attenzione dalla profonda analisi introspettiva del protagonista,dal suo percorso maturativo nel trasformarsi da dio in terra a semplice uomo....
da non perdere..

Gruppo REDAZIONE maremare  @  10/12/2004 19:44:13
   10 / 10
Un film sontuoso.
La formazione di un uomo sullo sfondo dei mutamenti storici e sociali.
Capolavoro.

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