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Buon dramma sentimentale di von Stroheim, qui nella doppia veste di regista e attore, "Blind Husbands" è un film sul rapporto di coppia, che narra le vicende di questa sorta di triangolo amoroso, col Dottor Armstrong, sua moglie, l'affascinante Margaret ed il tenente austriaco von Steuben, interpretato dallo stesso von Stroheim, un tenente donnaiolo che è interessato alla moglie del dottore e le fa continuamente le avances, tutta la prima parte del film è basata su un sottile equilibrio creato dalla condizione di Margaret, donna trascurata dal marito, lasciata continuamente sola e che mostra una certa infelicità, che si fa via via sempre più sintomatica, diventando apparentemente un terreno fertile per il tenente che insiste continuamente nel provare ad avere una relazione con lei, giocando anche tanto con una progressiva tentazione che si viene a creare, se nelle prime battute Margaret sembra essere decisa nel suo rifiuto nei confronti del tenente, con l'avanzare del minutaggio e la frequente assenza del dottore sembrano aprirsi spiragli interessanti, il regista è abile a stemperare il clima drammatico della prima parte con qualche trovata dalla comicità leggera, come i momenti in cui il tenente sta per essere scoperto dalla locandiera e si nasconde dietro la porta, allo stesso tempo funziona bene anche l'analisi della psicologia di Margaret ed il suo dilemma interiore, tra fedeltà e tentazione.
La seconda parte si dedica a sviluppare una buona tensione emotiva, che si impenna particolarmente nelle battute finali con la scalata da parte del dottore e del tenente in questa ardua cima sulle dolomiti, tramite anche qualche piccolo equivoco come quello del biglietto i rapporti tra i due subiranno un forte declino che sembra diventare sempre più una minaccia per l'incolumità del tenente, anche per via delle condizioni ostili del percorso - non la migliore idea del mondo scalare un monte sulle Alpi assieme al marito della donna con cui stai provando ad avere una relazione adultera, vero tenente? - fino ad un finale che ho trovato non eccezionale, ma probabilmente figlio del contesto dell'epoca.
von Stroheim mostra un gran talento registico, con diverse sequenze interessanti, tra tutte le riprese sulle battute finali ambientate sulle alpi, con delle inquadrature per nulla scontate - e probabilmente per nulla facili da realizzare - per l'epoca, ma anche qualche buona sequenza di stampo onirico - il sogno di Margaret ad esempio, afflitta dai sensi di colpa che vede il viso e la mano del tenente, inquadrato con una splendida luce spot che lo fa emergere dal buio totale, gran bella trovata per l'epoca -
non è un capolavoro, ma è molto molto interessante! la regia di stroheim, nonostante sia al suo primo vero film è praticamente impeccabile, la trama fila via liscia e scorre senza troppi problemi..non si capisce bene soltanto una scena nella capanna. fotografia tra l'apprezzabile e lo spettacolare. tutto ben curato, perfino interpretazione e caratterizzazione psicologica.