l'asso nella manica regia di Billy Wilder USA 1951
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l'asso nella manica (1951)

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locandina del film L'ASSO NELLA MANICA

Titolo Originale: ACE IN THE HOLE

RegiaBilly Wilder

InterpretiBob Arthur, Jan Sterling, Kirk Douglas, Porter Hall

Durata: h 1.52
NazionalitàUSA 1951
Generedrammatico
Al cinema nel Novembre 1951

•  Altri film di Billy Wilder

Trama del film L'asso nella manica

In una miniera del Nuovo Messico un operaio è sepolto vivo. Giornalista senza scrupoli sfrutta la situazione e, ritardando la liberazione del prigioniero, trasforma il luogo in un "grande carnevale" finché il poveretto muore.

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Voto Visitatori:   8,94 / 10 (36 voti)8,94Grafico
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Voti e commenti su L'asso nella manica, 36 opinioni inserite

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Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  03/08/2023 10:43:50
   9 / 10
Grandissimo film di Wilder che in certo senso anticipa tutto lo schifo della società dello spettacolo, il disgustoso sensazionalismo massmediatico che mira a ottenere l'attenzione di un pubblico imbecille. Perfetto nella sceneggiatura quanto nella messa in scena, con un Kirk Douglas a livelli altissimi. Dopo più di 70 anni dalla sua uscita mantiene inalterata la sua critica corrosiva e risulta tremendamente attuale.

Godbluff2  @  31/01/2023 16:34:40
   9½ / 10
E di nuovo Billy Wilder tira fuori uno dei miei film preferiti, appena sotto alla categoria "Film da salvare dall'imminente Apocalisse".
Pazzesco tirare fuori un capolavoro di questa caratura immediatamente dopo averne realizzato un altro come "Sunset Blvd", per poi concludere con "Stalag 17" un trittico di film profondamente drammatici che, sparati di fila uno dietro l'altro, mostrano un livello di ispirazione inarrivabile, inesauribile.
In particolare poi "Ace in the Hole" affronta un tema a me molto "caro" (lo squallore del giornalismo sensazionalistico e la corrispondente tendenza al voyeurismo spietato da parte dell'essere umano) con uno sguardo disilluso e spietato da parte di Wilder che non è totalizzante solo perché, nel mucchio di mèrda, il suo occhio si ferma brevemente su delle eccezioni disperatamente isolate (il padre di Leo, il capo di Tatum al giornale di Albuquerque) oltre che sulla figura della vittima ignara, naturalmente.
Per il resto la camera del regista mostra inequivocabilmente la cancrena morale del giornalismo più depravato, al punto da spingersi all'omicidio per la notizia, ma anche quella delle più corrotte e marce figure delle forze dell'ordine, mentre "la gente", la folla di persone comuni, non sono che gusci vuoti senz'anima, un gregge di pecore molto più stupido delle pecore, con la sua solidarietà in affitto, con il bisogno di sentirsi partecipi ad una tragedia umana che loro stessi, inconsapevolmente, contribuiscono a rendere irreparabile; in alternativa poi, Wilder ci presenta anche un cinismo spietato e gelido, una disumanità (ma poi, quale "dis", questa è pura umanità) molto più consapevole, con il personaggio di Lorraine interpretato da una più che convincente Jan Sterling.
Nemmeno la tardiva presa di coscienza di Tatum sa effettivamente di redenzione, né solo un patetico, affannato tentativo finale, che si conclude nel nulla e nel nero.
Forse, tra tutte le sue pellicole al vetriolo, questa è la più palesemente dura. "Ace in the Hole" mi fa salire il disgusto su da tutti i succhi gastrici.
Inoltre, i campi lunghi che inquadrano il delirante circo, il grottesco luna park sub-umano e le sequenze nella grotta con i dialoghi tra Tatum e Leo, composte dalla bella profondità dell'inquadratura e dagli intensissimi primi piani, con la stupenda fotografia di Charles Lang, sono le cose migliori di un altro film formalmente curato al dettaglio da un Genio narrativo e un impeccabile professionista "tecnico" della vecchia Hollywood come il grande Billy.
Mettiamoci anche un gigantesco Douglas e abbiamo tutti i tasselli per un capolavoro realista e spietato come in pochissimi osavano essere nel cinema americano coevo.
Che grande, favoloso capolavoro di film, Billy.

Invia una mail all'autore del commento luca986  @  14/03/2021 15:23:18
   8 / 10
Non il migliore del regista secondo me, ma è un gran bel film. Molto triste.

Gigetto01  @  27/04/2020 14:21:46
   10 / 10
Capolavoro di Wilder, cinico e spietato. Il migliore del regista a mio avviso.

Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  @  08/03/2020 00:28:50
   9 / 10
Capolavoro di Wilder, intriso di cinismo e pessimismo ma quantomai profetico. Miglior prova di Kirk Douglas, perfetto.

adrmb  @  25/10/2018 00:27:07
   8½ / 10
Terribilmente profetico. https://it.wikipedia.org/wiki/Incidente_di_Vermicino

Gabo Viola  @  07/03/2016 17:04:02
   8 / 10
La trama riportata su questo sito è uno spoilerone gigantesco. In pratica dice tutto. Strale di Wilder sul quarto potere e il cinismo che contraddistingue i media. Il regista qui è davvero cattivo, un film capolavoro come praticamente tutta la filmografia di Billy. Pochissimi hanno fatto centro in praticamente tutte le cose girate (penso a Houston). Classico

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Angel Heart  @  18/08/2015 17:45:21
   7 / 10
L'avidità e la sete di successo non conoscono limiti, ne sa qualcosa il giornalista calcolatore Charlie Tatum, uomo disposto a giocare con le sorti di una vita in pericolo, ma facilmente salvabile, pur di raggiungere il proprio scopo, anche calpestare chi, come lui e sotto sue precise indicazioni, decide di prendere parte al piano per una fetta di gloria; ma a tirar troppo la corda si rischia di convivere con una colpa che, forse, solo l'espiazione più estrema può cancellare.
Sebbene l'esito della vicenda e il destino autodistruttivo del protagonista siano intuibili sin dall'inizio, l'opera di Wilder rimane tutt'oggi una lezione esemplare ed evergreen sul cinismo insito in ogni essere umano, già predisposto al compromesso con se stesso e verso gli altri quando si tratta di "guardare", "apparire" ed "arrivare", ancor meglio quando sulla pelle di terzi.

Anche troppo in anticipo sui tempi; comunque pur portando avanti una verità che ci vede tutti colpevoli, se il film di per sé non cede alla noia per l'intera durata (perché sempre un film del '51 rimane) lo si deve principalmente alla bravura del grande Kirk Douglas e dei comprimari.

DogDayAfternoon  @  05/05/2015 15:13:53
   7½ / 10
Sorprendente la capacità di Wilder di andare sempre a segno soprattutto con i temi trattati dai suoi film, eternamente attuali e avanti anni luce rispetto ai suoi contemporanei.

L'asso nella manica non è tra i miei preferiti del regista, ma ancora oggi devo dire che è un film ad effetto. La storia è intrigante al punto giusto, anche se forse tirata un po' troppo per le lunghe (ma d'altronde sta proprio qui il succo del film). Un Kirk Douglas che, seppur in un ruolo che a prima vista si potrebbe pensare a lui poco adatto, è protagonista di una delle migliori performance della sua carriera.

Poco da aggiungere sulla regia, da antologia l'ultima sequenza.

Lucignolo90  @  26/02/2014 20:30:12
   8½ / 10
Tra film-denuncia e vicenda romanzata Wilder sforna l'ennesimo capolavoro. Kirk Douglas magnifico nel ruolo di giornalista pescecane disposto a creare lo scoop a scapito degli altri. Film precursore nel rivelare una certo tipo di mass media sensazionalista

Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  29/06/2013 11:28:21
   8½ / 10
E' incredibile vedere (direi scoprire ma mi vergognerei per non averlo fatto fino ad oggi) quanto Billy Wilder sia attuale ora più che mai.
Il suo modo di approcciarsi al cinema in modo classico ma con l'invenzione di portarvi un cinismo non usuale, una sorta di parodia dei meccanismi massmediatici e cinematografici, personaggi tremendamente umani che amiamo anche per il loro squallore che lascia intravedere un lampo d'umanità di tanto in tanto dietro i loro occhi e gesti; tutto questo è stato Wilder.
"L'asso nella manica" è un altro film straordinario, ingiustamente dimenticato (specie in Italia) forse perché arriva dopo il successo di "Viale del tramonto"... ebbene, i livelli qualitativi se non sono gli stessi poco ci manca.
E' una trama incredibilmente spietata e cinica, Kirk Douglas si supera nell'interpretazione di Tatum dandogli inizialmente una spavalderia cruda e insensibile degna di un essere abietto con qualche piccolo paletto morale che puntualmente supera, per poi nella parte finale lasciarlo ridiscendere negli abissi dei sensi di colpa riacquistando tutta la sua umanità perduta.
La spettacolarizzazione dell'evento terribile che è quella di una morte in diretta, o di un salvataggio in extremis dato in pasto al pubblico senza scrupoli intrecciato ovviamente ai meccanismi politici, sociali e di interessi privati (spietato il personaggio della moglie di Leo Minosa) è qualcosa che ci colpisce. Noi italiani poi anni e anni dopo abbiamo avuto, se ce n'era bisogno, la conferma di quanto Wilder guardasse oltre l'orizzonte con l'incidente di Vermicino e la copertura mediatica che soffocò l'evento tragico in una tragedia spettacolarizzata di massa: da lì in poi tutto è diventato peggio, tutto è diventato come ne "L'asso nella manica".
Certo, l'esagerazione voluta e ricercata del luna park non è stata ancora raggiunta ma vale bene ricordare che Wilder a mio parere non ricercava un realismo esasperato ma parodizzava il reale.
Oltre ad avere doti di sceneggiatore era anche un regista al di fuori del comune: non ci si annoia mai e alcune scene, specie quelle di Tatum con Leo, sono realmente toccanti ed è difficile non emozionarsi.
Finale che è la degna conclusione di una catarsi che non può più riuscire per chi si è irrimediabilmente macchiato la coscienza in modo indelebile, troppo per essere cancellato.
Da vedere di corsa.

vieste84  @  27/12/2012 22:45:24
   8½ / 10
Quant mi è piaciuto Kirk Douglas in questo film, cinico con lo sguardo che non promette nulla di buono perfettamente tagliato per la grande parte che Wilder gli ha affidato. Per la terza volta lo vedo come protagonista di un film (Spartacus, Orizzonti di gloria) e bisogna ammettere che è molto professionale, un attore che personalmente stimo molto e di sicuro molto più in gamba del figlio e di molti altri della sua generazione.

Douglas accecato da fama e potere e cinismo in dosi nauseanti, si trasforma nel diavolo tentando tutti sapendo che il modo migliore per corrompere l'essere umano sono fama e popolarità. Wilder descrive perfettamente senza tanti fronzoli l'ingordigia e la cattiveria dell'animo umano, tratteggianto in primis la figura orrenda del giornalista interpretato da Kirk seguito in maniera altrettando squallida dallo sceriffo. Toccanti tutte le scene dove appare l'uomo bloccato e la faccia di bronzo con cui Douglas gli fa promesse che non può e soprattutto non vuole mantenere.
Crudo l'epilogo in particolare l'ultimo immenso discorso che fa il protagonista al suo vecchio editore. Capolavoro forse un po dimenticato e un po sottovalutato, ma per me resta un pezzo di tutto rispetto della sua filmografia e anzi, mi è piaciuto di più dei più osannati viale del tramonto e la fiamma del peccato. Riscopritelo, si provano sensazioni e tocca sentimenti che raramente troverete in altri film

Oskarsson88  @  06/10/2012 14:18:27
   8 / 10
Film veramente cinico e sporco fino al midollo..tanti personaggi "vergognosi" e tante piccole perle di verità incastonate tra i dialoghi di quest'opera particolare e che sicuramente avrà anche destato un po' di scandalo. Un tema scottante...

Neurotico  @  03/09/2012 18:45:57
   10 / 10
Bellissimo, commovente e spietato (oltre che scomodo) film sul giornalismo e la fame di denaro dell'uomo, pronto a tutto per conseguire arricchimento anche a costo di infliggere sofferenze al suo simile. La crudeltà del personaggio di Douglas è davvero cinica e senza scrupoli (per non parlare della moglie dell'operaio sepolto e dello sceriffo, tutti personaggi uniti nell'avere ognuno i propri vantaggi da una situazione drammatica e sofferente che grava su un uomo colpevole solo di "rubare" qualcosa di non meglio specificato da una cava), ma quando la situazione gli sfuggirà di mano, dovrà fare i conti con la propria coscienza.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  23/07/2012 23:25:47
   9 / 10
Capolavoro assoluto del cinema di Wilder per cui non trovo piu' aggettivi...
Il cinismo del giornalista Douglas lo porta ad approfittare delle sofferenze di un uomo intrappolato in una caverna per tirarne fuori la notizia dell'anno...non per tirare fuori l'uomo...
Mai film di Wilder è stato piu' spietato,perfino la moglie non mostra nessuna pena per il marito anche quando riceve un regalo di anniversario,poi lo sceriffo corrotto, il capo-operaio che si lascia convincere a tardare i lavori di soccorso...
Solo alla fine un po' di umanita' quando è ormai tardi in un finale forse un po' troppo teatrale...

Leonardo76  @  08/04/2012 09:35:24
   10 / 10
Un film semplicemente perfetto su un tema come la spettacolarizzazione delle tragedie sempre più attuale. Peccato sia poco famoso (almeno per chi non ha le toppe sui gomiti delle giacche), non ricordo d'averlo mai visto passare in prima serata sulle reti generaliste, per fortuna che esiste internet ;). Grande prova d'attore di Kirk Douglas, inizia con un ruolo da cinico e quando si rende conto che la società (tremenda la moglie della vittima) è ben peggiore di lui si ravvede.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento matteo200486  @  13/01/2012 09:30:56
   9 / 10
Film cinico e spietato. L'Asso nella Manica non è probabilmente il film più famoso di Billy Wilder ma rimane una perla nella filmografia di questo grande regista.
Wilder riflette sul giornalismo e sulla creazione di una notizia dal nulla. Un'analisi amara e spietata. Grande prova di Kirk Douglas.

Goldust  @  16/12/2011 09:47:33
   9 / 10
Con questo film Wilder si dimostra precursore dei tempi e confeziona il più spietato atto d'accusa delle aberrazioni del giornalismo d'assalto e la più amara riflessione sul potere dei mass media che la storia del cinema ricordi.
In quest'ottica acquista spessore il personaggio bieco e spregevole di Chuck Tatum, reso immortale dall'intensa interpretazione di Douglas. Ed il capolavoro è servito..

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento agentediviaggi  @  21/11/2011 22:08:45
   9 / 10
Uno dei capolavori del grande Wilder, che espone la sua idea su un certo giornalismo d'assalto. Più che profetico, eterno, come eterno è Kirk Douglas.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  21/08/2011 14:13:46
   10 / 10
Creare la notizia, manipolarla e spremerla fino all'osso. Tutto quello che si non si dovrebbe fare, nell'Asso nella manica assurge a postulato, il giornalismo svuotato da qualsiasi etica e descritto con cinismo da Wilder. Immenso Douglas che dirige con maestria l'immensa orchestra in cui tutti vogliono avere la loro fetta di popolarità a scapito di un senso morale ormai perso e sepolto in una montagna dove gli avvoltoi sono molto più di sette.

Gruppo COLLABORATORI atticus  @  23/10/2010 01:32:39
   9 / 10
Il lato mostruoso dell'informazione in uno dei film più drammaticamente diretti nell'accusa spietata ai mass media e al rampantismo giornalistico d'assalto.
Un film profetico che non invecchierà mai grazie all'occhio cinico e scrutatore del geniale Wilder. Memorabile interpretazione di Douglas e stupendo l'utilizzo delle profondità cromatiche del bianco e nero fotografico.
Sarebbe bello se qualcuno decidesse di restaurarlo e rimetterlo in commercio.

Invia una mail all'autore del commento Gualty  @  08/10/2010 11:02:59
   10 / 10
Cinico e brillante, una commedia macabra sulla morbosità del grande pubblico, su ogni spietato teatrino che si affaccia sull'evento tragico del giorno, del mese, dell'anno.
Buona nuova, nessuna nuova: la prima regola del giornalismo.
Grande regia e interpretazione magistrale di Douglas, grande burattinaio che finisce col perdere il controllo dei fili e diventare una macchietta a sua volta.

pinhead88  @  12/01/2010 22:12:14
   10 / 10
Un anno dopo "Viale del tramonto" ecco un altro capolavoro assoluto del re della commedia.è incredibile come Wilder riesca così semplicemente a passare dalle sue tipiche commedie a film così drammatici.un regista che stupisce in ogni sua forma.

2 risposte al commento
Ultima risposta 23/01/2010 22.55.18
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Invia una mail all'autore del commento wega  @  11/07/2009 11:37:13
   10 / 10
"Come si può credere che un giornalista si comporterebbe così? Come si può essere un regista cinico come Wilder?" Ero sul Wilshire Boulevard, molto depresso da questa lettura, e proprio davanti a me un uomo fu investito da un' auto. Un fotografo arrivò di corsa e io dissi: "Soccorriamolo", e lui rispose: "Non io grazie, debbo fare le foto". (Billy Wilder)

Subito dopo "Viale del Tramonto" un altro Capolavoro assoluto di Billy Wilder, ultimo dramma prima delle grandi commedie. "Ace in the Hole" è una spietata parabola sul cinismo e dell' Uomo in relazione al D.io denaro (umiliante proposta d' assunzione al ribasso - crescente tariffazione dell' entrata alla necropoli indiana - umiliante proposta d' assunzione al ribasso). Forse il film più pessimista di questo autore, non lascia assolutamente scampo, e, pur ritornando il luogo angusto (dove Leo è bloccato alle gambe), ne viene ribaltato il "clichè" wilderiano, non più come elemento di salvezza (e per Tatum, per buona parte del film sembrerebbe invece esserlo), ma come luogo della tragedia doppia, che si moltiplica esponenzialmente al suo esterno, ma vissuta dalla società americana come un grandioso carnevale. Incredibile sceneggiatura e una delle più grandi interpretazioni della Storia del Cinema di Kirk Douglas.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gatsu  @  09/03/2009 18:20:08
   8½ / 10
Ottimo film sul giornalismo cinico e spietato. Incisivo Douglas nei panni del giornalista visionario "inventa storie", e bellissime riprese. Uno dei meno conosciuti di Wilder, ma uno dei più belli. Da vedere assolutamente.

BillyWilder  @  01/02/2009 17:57:56
   9 / 10
Billy Wilder cinico ed amaro come non mai. Consiglio a tutti di vederlo, non è tra i più conosciuti del regista

chucknorris87  @  14/03/2008 16:31:25
   7½ / 10
Gran bel film per l'epoca! Cattivo, ironico, duro ma anche divertente!
Storia un po' troppo esagerata però...
Tema sempre attuale anche se il filma sente il peso degli anni e la vicenda e i personaggi risultano poco credibili, inverosimili...
Finale spiazzante, non riuscitissimo secondo me.

1 risposta al commento
Ultima risposta 17/05/2008 08.07.11
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Beefheart  @  14/02/2008 21:34:29
   9 / 10
Eccezionale. L'essenza del cinismo. Probabilmente Wilder dà il meglio di sè nella commedia, ma questo film (con "Testimone d'accusa" 1957) è la prova concreta ed inequivocabile che anche nel dramma noir se la cavicchia eccome. Film eccezionale, visivamente e concettualmente. Passaggi claustrofobici che stridono in contrasto con spazi aperti; oscurità e costrizione che cozzano con luminosità, fragore, movimento... Tradimenti, bieche strumentalizzazioni, becero opportunismo, ma soprattutto un'acidissima, quanto antesignana rappresentazione della spettacolarizzazione del dramma. Ottimi anche i personaggi e la recitazione dei rispettivi interpreti. Grande film; consigliato.

The Monia 84  @  12/01/2008 13:41:06
   9½ / 10
Parabola agghiacciante del geniale Wilder che fotografa in pieno un mondo senza scrupoli, fatto di odio e di opportunismo.
Un film che sembra avanti di un secolo, anche rispetto ai nostri giorni. Drammaturgia perfetta, lucidità, cattiveria e realismo (per i loro interessi gli esseri umani sono portati a fare cose di un'aberrazione unica).
Douglas bravissimo.

Dick  @  01/11/2007 15:04:52
   9 / 10
Agghiacciante e duro apologo sulla crudeltà e sul cinismo e sullo sciacallaggio dei media e non quì portato alle estreme conseguenze ed oggi decisamente imperante.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  09/08/2006 18:32:54
   9½ / 10
Uno dei piu' grandi capolavori di Wilder, e forse il suo film piu' spietato.
A distanza di anni forse risulta un po' enfatico e sensazionalista, ma l'importanza che riveste la sua carica eversiva, e la capacità di filtrare il mondo dei mass-media attraverso la perfida ricostruzione "in diretta" di un dramma reale, sono assolutamente attuali e incredibilmente profetici.
Da non perdere, e da vedere magari insieme a un'altro classico del genere, "Piombo rovente" di Mackendrick, 1957, con Tony Curtis e Burt Lancaster.

Invia una mail all'autore del commento Lorcove  @  22/04/2006 19:08:25
   8 / 10
Bello; questo film mostra la stupidità della gente, in modo tutt'altro che superficiale... Bravo Billy!

tatum  @  13/03/2006 01:54:33
   9 / 10
In effetti è un vero peccato che il film di Wilder sia stato dimenticato dai più.
Il regista dimostra di saperci fare anche col noir prima di darsi alla commedia
che tanto successo gli ha regalato. Ma questo è veramente un ottimo prodotto
e il tema del potere dei media e trattato con grande maestria da Wilder senza nulla invidiare al più famoso (e altrettanto grandioso) Citizen Kane di Wells.
Grandissima prova di Douglas, la fotografia e la sceneggiatura non cade mai
nel banale. La dimostrazione di come il successo possa portare alla distruzione.

Ch.Chaplin  @  03/02/2006 11:29:39
   9 / 10
peccato ke sia un po passato nel dimenticatoio qst fim..secondo me ha degli spunti interessantissimi..billy è il solito mostro e douglas è veramente ai massimi storici..da una banalità come può essere un fatto d cronaca d campagna si scatena un putiferio ke è sempre a metà tra la festa e la tragedia..fantasrica la fine, col cambiamento interno di charlie

Gruppo REDAZIONE maremare  @  12/12/2004 00:40:58
   9 / 10
Un film memorabile

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Requiem  @  02/12/2004 21:02:12
   10 / 10
Capolavoro senza tempo di Billy Wilder, sul cinismo del giornalismo d'assalto.
Uno dei più bei film del maestro americano, supportato da una memorabile interpretazione di Douglas, mai così in forma, nemmeno con Kubrick.

1 risposta al commento
Ultima risposta 02/12/2004 21.04.34
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