martin regia di George A. Romero USA 1978
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martin (1978)

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locandina del film MARTIN

Titolo Originale: MARTIN

RegiaGeorge A. Romero

InterpretiJ. Amplas, L. Maazel

Durata: h 1.35
NazionalitàUSA 1978
Generehorror
Al cinema nel Settembre 1978

•  Altri film di George A. Romero

Trama del film Martin

Martin è un giovane di 18 anni che sostiene di averne vissuti ben 84. Suo cugino Tata Cuda crede che egli sia un vampiro profondamente malvagio. Quando Martin va a vivere con lui, in una cittadina della Pennsylvania, il cugino decide che se avrà prove di anche un solo incidente di vampirismo distruggerà il giovane. Le pulsioni di Martin però sono difficili da controllare e quando si innamorerà di una casalinga riuscirà a non morderla sul collo?

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Voto Visitatori:   7,21 / 10 (29 voti)7,21Grafico
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Voti e commenti su Martin, 29 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

zerimor  @  30/10/2024 13:28:05
   6½ / 10
Film minore particolarissimo di Romero che prende per i fondelli tutti i classici clichè del vampiro e sopra ci costruisce una sceneggiatura che comunica in modo più "verosimile" in un prodotto con una fotografia vintage, una grande regia e un finale devastante. Buona anche la colonna sonora.
Non un capolavoro nè uno dei migliori film di Georgione, ma consigliato a chiunque cerchi qualcosa di atipico sul versante "horror".

DogDayAfternoon  @  01/09/2024 11:21:37
   6 / 10
Versione attualizzata del mito di Nosferatu/Dracula, sotto certi aspetti anche abbastanza originale. Può avere qualche motivo di interesse ma personalmente non posso di certo dire che mi abbia particolarmente entusiasmato, nonostante non sia un brutto film. Non un granché la recitazione di alcuni personaggi secondari.

Italo Disco  @  25/01/2024 23:18:37
   8 / 10
Una storia triste di un ragazzo (forse?) malato di mente. Ossessionato dal sangue va tagliuzzando braccia qua e là, ma più che gli omicidi conta la totale disperazione che caratterizza il protagonista e i 3 personaggi che interagiscono con lui, ognuno con seri problemi. Se ci mettiamo anche la desolazione paesaggistica la depressione si taglia con un coltello. Spartano e tutt'altro che sostenuto dalla velocità ma si fa ammirare per la sua paurosa drammaticità, da alcune scelte visive come i pensieri o flashback in B&N, la lucidità da manuale negli assassinii, per le buone interpretazioni, il dubbio che accompagna la visione. La versione italiana è quasi un altro film, con musiche nuove e un montaggio paracúlo che sveltisce il tutto, ma in fondo non perde il significato primigenio.

Doinel  @  29/05/2020 21:42:06
   9 / 10
Il film è un riadattamento moderno del mito di Nosferatu, snaturato dalla sua componente soprannaturale e trasformato in una stimolante metafora della "diversità" e della natura del male. È bene sottolineare che il film non abiura completamente l'aspetto soprannaturale, semplicemente non lo rivela e lo sottrae dalla tradizione classica, rimane una materia occulta. Nella regia predomina uno stile naturalista nella rappresentazione della quotidianità e un forte realismo nelle sequenze delle aggressioni, ma la fotografia espressionista di Michael Gornick accentua le ombre prediligendo i colori caldi, la sceneggiatura è tesa in modo prestigioso per rafforzare l'ambiguità dei personaggi e il fascino tenebroso di John Amplas che interpreta Martin è ipnotizzante, questi ingredienti donano alla pellicola un'atmosfera costantemente cruda, sensuale e inquietante. La natura vampiresca di Martin ci appare per quella che è, malattia o perversione che sia, non sembra interessare davvero a fondo Romero, ma quali rapporti ed effetti questa possa provocare all'interno della società è invece il suo centro d'interesse. Molto efficaci sono le brevi sequenze in bianco e nero inserite con un intelligente montaggio alternato all'interno del film a colori, che svolgono la funzione di evocare fatti e situazioni già avvenuti in passato. Nel finale questa scelta si rivela particolarmente potente quando le sequenze in bianco e nero della folla armata di fuoco e forconi che insegue Martin, si alternano con quelle dell'inseguimento da parte della polizia dopo che Martin ha scassinato un negozio di abbigliamento. Il criminale, il malato, il reietto, il diverso, viene condannato e perseguitato dalla società, e il frutto di questa persecuzione genera una violenza di gran lunga più oscura e aggressiva del soggetto perseguitato. Il rapido e crudo finale è prepotentemente esplicativo.

ferzbox  @  30/11/2016 19:14:23
   6 / 10
Non so se si trattava di stile o se Romero fosse semplicemente molto "approssimativo" nella cura tecnica dei suoi film, ma negli anni 70 e 80 ha sempre diretto produzioni che registicamente, nella fotografia e nel montaggio non mi sono mai piaciute un granchè(esclusa la trilogia originale sui morti viventi e il primo "Creepshow"....ovvio).
"Martin" era una delle sue pellicole che mi mancavano, e come per "La città verrà distrutta all'alba" e "Monkey shines" non sono rimasto molto soddisfatto dal lato tecnico, pieno di sbavature, con inquadrature buttate alla bene in meglio, addirittura molto lento in alcuni punti.....non so, non mi ha convinto tanto sotto questo profilo....però c'è da dire che la storia oltre ad essere strana forte è anche abbastanza originale; sopratutto se consideriamo la tematica sul vampirismo, già all'epoca inflazionata e non poco.....
Qui sta infatti la nota positiva di questo lavoro di Romero; si gioca molto sul meccanismo del "vero/non vero", dove questo Martin, giovane adolescente, è creduto dallo zio un vampiro che ha erditato un'antica maledizione della loro famiglia.....
Ovviamente il caro Martin mostrerà in effetti qualcosa di anomalo e grottesco, ma il dubbio che possa trattarsi veramente di un vampiro rimane costante per tutta la durata, presentando delle situazioni molto particolari che difficilmente si ritrovano in un film sui vampiri; da un certo punto di vista mi è sembrato quasi più un film drammatico che un horror vero e proprio; questo perchè delle volte lo strano vizio omicida del ragazzo sembra quasi associarsi metaforicamente ai classici problemi adolescenziali, accennando quasi una sorta di critica alla società e ai pregiudizi umani(lo stesso zio non si sa se ritenerlo attendibile in quello che dice o meno).
Sicuramente un film interessante per lo script, per niente banale; peccato solo per come è stato realizzato, altrimenti poteva essere un lavoro ben più notevole di quanto non sia realmente.....

vinicio  @  04/02/2016 22:27:00
   6½ / 10
film molto particolare sui vampiri questo... devo dire che anche nella sua lentezza è un film che si lascia vedere tranquillamente... pochi spargimenti di sangue e proprio le scene degli omicidi sono le meno riuscite secondo me... molto belli i flashback di martin invece.. alla fine ti rimane il dubbio sulla vera identità di martin ma è una cosa che non mi è dispiaciuta molto... devo dire che la scena finale è assurdamente fantastica mi viene la pelle d oca al pensiero... questo non sarà sicuramente un capolavoro di romero ma è un buon film con delle ottime idee... secondo me savini al posto di fare il remake della notte dei morti viventi, avrebbe dovuto farlo su questo film (secondo il mio parere)..

sossio92  @  16/10/2013 22:15:56
   7 / 10
Film sul tema vampiresco un pò diverso dal solito , innovativo , lento ma non noioso , ho apprezzato un pò meno gli ultimi 10 min ma comunque lo reputo un buon prodotto :) , potrebbe non piacere a chi si aspetta un film sui soliti vampiri .

Invia una mail all'autore del commento nocturnokarma  @  02/01/2013 10:11:55
   8 / 10
Sottovalutatissimo film di vampiri e miglior Romero fuori dal mondo zombie.
Il ritmo può annoiare i più giovani e il budget non è certo quello delle grandi occasioni, ma la regia è sublime, l'ambientazione non si dimentica e il protagonista perfetto.

Intelligente, unico nel suo genere. Da recuperare!

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Ultima risposta 30/04/2013 05.15.22
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BlueBlaster  @  12/09/2012 15:13:18
   5 / 10
A me non è piaciuto, mi ha annoiato abbastanza...comunque merito a Romero per le tematiche ed il cambio di genere..

JOKER1926  @  31/12/2011 03:47:13
   5 / 10
E' accademico capire che il genere amato e celebrato dal famoso Romero è quello che ha a che fare con il mondo del sangue, ovvero dell 'Horror.
Se trattare sul grande schermo le gesta di "combriccole" di zombie è un'ottima scelta, metter in scena avventure "vampiresche" dovrebbe, in una fattispecie teorica, entusiasmare lo stesso.
Entusiasmo, che, purtroppo, non emerge a pieno in "Martin" prodotto cinematografico del 1978.
Come vuole il titolo del film, Martin è un vampiro che vive nell'intelaiatura di una società moderna ormai orfana di preconcetti e scaramanzie. Ma Martin è veramente un vampiro?

Romero sembra voler chiedere troppo, i risultati ne risentiranno.
"Martin" è allestito davvero male, troppa è l'improvvisazione di plot e scenografia che alberga costantemente nell'egemonia del film. La trama grida allo scandalo, in essa mancano effettivamente le basi, difficile quindi sradicarne sviluppi e coerenze.
Si cerca di puntare tutte le fiches rimaste sull'effetto dell'immagine inquietante e violenta. Anche in questa situazione la perdita appare alquanto netta.
Film in sostanza molto lento, protagonista monotono che, evidentemente, ha poco da offrire. Nella seconda parte Romero sembra invece imbottire di concettualità e di estraneità ,dell'esser vampiro "standard", il suo Martin ma in tutto ciò, comunque, non viene fuori nulla di sbalorditivo e di originale.
Difficile la visione, ritmo blando. Emerge uniformità e prevedibilità.

Butterfly Knive  @  07/10/2011 11:59:10
   7½ / 10
Film molto povero, realizzato con pochissimo ma forse è proprio questo che enfatizza l'atmosfera di disagio in cui si rispecchia il protagonista della vicenda..Martin non è un vero e proprio horror, è un film di fortissima critica sociale, soprattutto critica il difficile inserimento di un ragazzo considerato "diverso" all'interno della società e sfata anche il mito dei vampiri costruendo una figura atipica, un ragazzo praticamente normale che non ha paura dell'aglio, del crocefisso ma periodicamente deve bere sangue, un rapporto vissuto quasi come una droga (e come ha detto qualcuno prima questo lo si può evincere dalle siringhe e le lamette che usa per aiutarsi in qualche modo davanti alle sue vittime)..un film drammatico prima che horror..peccato che in Italia sia arrivata prima la versione di Argento, "Wampyr" che sminuisce il lavoro di Romero cambiandone quasi radicalmente i contenuti, apprezzabile solo per le ottime musiche dei Goblin...il Martin di Romero è un film senza dubbio da vedere, consigliato!

metallicasfan  @  09/09/2011 09:56:26
   6½ / 10
Anche se non mi sono mai piaciuti i film sui vampiri questo è un po "diverso" dagli altri film dello stesso genere ed è abbastanza carino: l'essere vampiro viene infatti visto come una malattia come tante altre e non come una maledizione. Il film mi è infatti sembrato anche una critica verso gli altri film sui vampiri:

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER.
Una grande pecca del film è la lentezza: quando si è abituati ai film moderni con sparatorie e colpi ogni due secondi, diventa un po difficile guardarlo senza nemmeno annoiarsi un po. Consiglio comunque il film a tutti gli appassionati del genere, ma anche agli appassionati del regista.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Angel Heart  @  23/05/2011 05:37:46
   7 / 10
Dopo le eccellenti incursioni zombesche de "La Notte dei Morti Viventi" e "Zombie", il buon Romero si cimenta e concentra su altre creature della notte, i vampiri, aggiungendoci qualche interessante e curiosa variazione sul tema. Il risultato, è un film lento (lento, non noioso) e non particolarmente movimentato (dopo i capolavori già citati, la cosa può spiazzare un pò), ma anche visivamente affascinante, coinvolgente, tecnicamente molto curato (si entra finalmente nella soglia in termini di budget), con una sceneggiatura articolata, e comunque capace di trasmettere più di qualche brivido allo spettatore (vedasi la sequenza iniziale nel treno, oppure i gotici flashback in bianco e nero). Su tutto questo, prevale l'ottima interpretazione del protagonista Amplas (che sarà poi Fisher ne "Il Giorno degli Zombi"), davvero bravo e credibile nella caratterizzazione del suo personaggio, un vampiro che per vivere necessita di sangue come un tossicodipendente della propria dose (ed infatti, quando Martin deve prelevare il sangue dalle sue vittime, non lo fa con il classico morso sul collo, ma bensì con lamette e siringa, proprio come un drogato... e questo è forse l'aspetto più interessante dell'intera pellicola). Altrettanto bravo l'attore che interpreta lo zio, che per tutto il film non fa altro che mettere sotto torchio il protagonista prendendolo in giro ogni due secondi con stereotipi e frasi fatte.
Grandioso anche il finale, un colpo di scena inaspettato e molto ben assestato (e l'unica vera parte in cui si sfocia nello splatter; per il resto del film, il sangue è usato col contagocce).
Insomma, non un capolavoro, ma decisamente un buon prodotto, ed una delle rare volte in cui Romero è riuscito a discostarsi a testa alta dalle opere per cui è più conosciuto.

Nota: attenzione a non confondere "Martin" con "Wampyr"; quest'ultimo all'epoca fu distribuito da Argento che lo tagliuzzò con un coltello da macellaio e lo rimontò confusamente privandolo di tutti i contenuti e significati. L'unica cosa salvabile da quel pasticcio, sono le magnifiche musiche dei Goblin (che tanto per la cronaca, non erano nemmeno state concepite per il film - e si vede - ma facevano parte di un loro precedente album, "Roller", totalmente estraneo a questo progetto).

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Ultima risposta 23/05/2011 05.42.02
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Freddy Krueger  @  11/10/2010 13:59:35
   7 / 10
Romero mi interessa di più quando non dirige i film sugli zombie, ma purtroppo non ho ancora trovato un suo film che me lo renda un ottimo regista. "Martin" è un horror dignitoso, diverso dagli altri temi vampireschi, con poca tensione e poco sangue ma abbastanza avvincente, soprattutto per l'ottima caratterizzazione dei protagonisti e per i temi sociali che affronta. Forse si potevano aggiungere altri 10 minuti nella trama, comunque attira fino alla fine. Non male anche la musica.

Cannibal Bunny  @  11/10/2010 01:00:23
   5½ / 10
Andrò controcorrente, ma questo film non mi ha detto nulla. Lento e poco coinvolgente.

pinhead88  @  22/06/2010 22:33:15
   6 / 10
Un occasione sprecata per Romero.il film parte divinamente in una sequenza di appena cinque minuti,dopodiche il vuoto più totale.non succede più nulla per circa un'ora e mezza.certamente non la solita pacchianata sui vampiri,ma un film riflessivo,affascinante in alcuni punti,ma per certi versi anche una rottura di balle.posso anche sbagliarmi,ma credo che Ferrara nel suo capolavoro "The Addiction" lo abbia citato a piene mani,ma io continuo a preferire diecimila volte quello.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  04/05/2010 18:19:17
   7 / 10
Questo film guadagna punti soprattutto dopo aver visto la versione "Italiana" rovinata da Dario Argento!
La dimostrazione che con lo stesso materiale si possono fare due film diversi!
La storia di Martin,un vampiro sconfitto dal suo essere "vampiro" che si porta avanti nella vita tra un omicido e un altro ma sempre facendo il garbato...insomma è difficile vederlo come personaggio negativo malgrado le sue azioni!
Romero,quindi,ci parla di disagio sociale e integrazione parlando di un giovane vampiro!
Di negativo metterei sicuramente gli effetti speciali e il lavoro dell'intero cast!

Loomis  @  16/03/2010 19:51:14
   8 / 10
Film veramente notevole per la regia di George, non ho ancora visto il suo primo film e zombi, credo che saranno ancora migliori di questo.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  19/08/2009 22:11:18
   8 / 10
Sistematica demolizione di tutti gli stereotipi vampireschi, la follia mentale e la superstizione più becera. Sullo sfondo una critica sociale fatta di squallore e ambienti degradati. Bassissimo budget ma dalla resa meravigliosa e con un protagonista indovinato.

VikCrow  @  08/04/2009 23:38:42
   8½ / 10
Uno dei migliori film del regista (che ne azzecca una ogni mille mai). Visto da piccolo, mi è rimasto talmente impresso da ricordarne molte sequenze ancora oggi a distanza di anni. Da non perdere per nessuna ragione al mondo!

ROBZOMBIE81  @  23/03/2009 23:34:04
   7 / 10
questa pellicola di romero rappresenta una variante originale sul tema vampiri al di fuori delle solite caratteristiche che li rappresentano...il risultato è un film affascinante e malinconico con il protagonista tanto bisognoso di sangue e quindi spietato quanto timido e bisognoso di affetti ed esperienze normali come qualsiasi ragazzo vorrebbe...i protagonisti tutti bravi e un finale improvviso semplice ma azzeccato...ottime le musiche...da vedere per gli amanti dei vampiri e per chi è in cerca di un film diverso sul tema ...(se vi è piaciuto lasciami entrare penso non rimarrete delusi da questo)

marfsime  @  02/12/2008 15:50:12
   6 / 10
Sarò io ad avere gusti diversi ma non m'è piaciuto granchè..forse mi aspettavo qualcosa di diverso..invece mi sono trovato di fronte ad un film molto riflessivo e per certi versi profondo. Interessante comunque il fatto che Martin si discosti dai soliti clichè dei film horror sui vampiri..la luce solare non lo distrugge..l'aglio non gli fa ribrezzo..la croce non lo ustiona al contatto con la pelle..dorme in un normalissimo letto e usa addirittura delle siringhe con una sorta di anestetico per indurre al sonno le sue vittime evitando loro una morte dolorosa anzichè i classici canini aguzzi. Che dire una versione "pura" e sperimentale che va comunque quantomeno premiata..alla fine il film non m'è dispiaciuto complessivamente..ma non m'ha trasmesso moltissimo..forse come ho ribadito perchè mi aspettavo qualcosa di diverso.

goophex  @  01/08/2008 12:11:42
   8 / 10
Il punto di forza nel rappresentare la storia di questo vampiro sta nel fatto che qualunque stereotipo legato a questo essere tanto amato nell'horror non è assolutamente presente se non il vitale bisogno di nutrirsi di sangue. La vicenda è quasi sempre ambientata in squallide location e interpretata da altrettanto squallidi personaggi. A dir il vero lo stesso Martin non spicca per bellezza o fascino ma è proprio questo che rende il film "credibile". Tutto sta nella forza della normalità con la quale Romero racconta questa storia.
Personalmente ho visto questa pellicola la prima volta quando avevo 12/13 anni e sento ancora quell'inquietudine provata nel vedere alcune scene dove il buon Martin si procacciava le vittime, una su tutte quella in treno. Il mix riuscito di sesso, sangue e morte, rende questa pellicola ,dai colori sporchi, una piccola inquietante perla da vedere.

Invia una mail all'autore del commento romerox  @  07/07/2008 20:33:36
   8 / 10
il film sul mito del vampiro eroe gotico muta diviene un giovane disadattato impotente e necrofilo che ribalta ogni visione romantico gotica ... nessuna donna alla sua merce' nessun potere che influisce sulle persone ... sullo sfondo di una fatiscente citta' popolata di rottami di auto e barboni al cesso ci si chiede chi puo' ancora restituitìre certezze e dignita' ... per romero prete senza idee chiare di certo non e' la religione

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento Enzo001  @  26/06/2008 13:37:12
   9 / 10
Un quadro realista, pessimista, intimista.
L'orrore della vita quotidiana, il timore del diverso: nessuna cappa plumbea, ghigno satanico o dente più lungo del dovuto.
Il capolavoro di G. A. Romero.

phemt  @  17/04/2008 14:57:03
   7½ / 10
Il vampirismo visto da un’ottica particolare: Martin (quantomeno prima che ci mettesse le mani Argento) a conti fatti è forse il migliore della filmografia di Romero al di fuori dello zombi movie…
Niente principi delle tenebre, maledizioni, superpoteri, mostri urlanti o cacciatori, ma solo la storia di un ragazzo e di una “malattia” e di come sia duro sopravvivere ad essa… Ritmo misurato e musiche azzeccate, Romero (pur non facendosi mancare una piccola digressione sociologica sulla società e sul diverso) ogni tanto la butta anche sull’onirico e sul surreale (come per esempio negli ottimi inserimenti dei flashback in bianco e nero sulla vita passata di Martin)…
Introspettivo e riflessivo, certo non è un film d’azione ma è molto interessante e apre più di uno spunto di riflessione… Il risultato finale è buono, anche se forse qualche passaggio poteva essere più curato…

Guy Picciotto  @  25/12/2007 12:02:42
   9 / 10
grandioso, il primo vampiro esistenzialista, assolutamente borghese, senza le caratteristiche mitologiche presenti nel folklore di tutti i continenti, si nutre di sangue ma non ha i denti accuminati, non usa mantelli ecc.... forse per questo il film risultà ancora più realista e quindi agghiacciante, il migliore film mai fatto da Romero come lui stesso ha detto. Rivaleggia in profondità con the addiction di Ferrara

Dick  @  01/10/2007 19:42:48
   7½ / 10
Siccome era con il titolo originale e nelle info si parlava di director's cut quella che mi sono visto su SKY credo sia proprio questa versione e quindi riprendo il commento messo in "Wampyr" (Il voto e commento in quest' ultimo film si possono anche calcellare dato che quella versione non l' ho vista):

"Tra i revisionamenti o come si dici degli anni 70 c' è anche quello della figura del vampiro quì visto solo come un necrofilo bevitore di sangue solo. La storia si svolge tra situazioni paradossali e dissacratorie.



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1 risposta al commento
Ultima risposta 19/04/2008 15.00.41
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento goat  @  28/09/2007 18:46:25
   9 / 10
la splendida versione originale della pellicola di romero, prima delle mutilazioni inflittegli da mr argento.
questo film è, per stessa ammissione del regista, il più riuscito della sua filmografia. l'unico, a suo dire, in cui è riuscito a riversare la sua sceneggiatura senza compromessi e così come concepita.
martin non è il classico horror sui vampiri, tutt'altro. come già palesato nel primo capitolo degli zombi romero è molto attento alle influenze sociologiche nei suoi film, e le fa sue per creare un prodotto assolutamente personale, che nulla a da spartire con la tradizione dei film vampireschi.
la pellicola è volutamente confusa, e non da' mai una risposta univoca a quello che ci scorre davanti agli occhi durante la visione. sono forse veri i flashback della precedente 'vita' del giovane amplas o è tutto fittizio? è lo zio un fanatico religioso poco ragionevole, o forse le sue azioni sono guidate da una fondata convinzione?
non fatevi ingannare dall'etichetta di horror, questo film è molto di più. talmente personale da sfuggire a una qualsiasi classificazione, questa pellicola non ha niente da invidiare a nessun'altro film di romero.

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