mean streets regia di Martin Scorsese USA 1973
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mean streets (1973)

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locandina del film MEAN STREETS

Titolo Originale: MEAN STREETS

RegiaMartin Scorsese

InterpretiRobert De Niro, Harvey Keitel, David Proval, Amy Robinson, Richard Romanus, Cesare Danova, Victor Argo, David Carradine, Robert Carradine

Durata: h 1.50
NazionalitàUSA 1973
Generedrammatico
Al cinema nell'Agosto 1973

•  Altri film di Martin Scorsese

Trama del film Mean streets

A New York, un giovane fragile è diviso tra la volontà di fare l'arrampicata sociale con l'aiuto di uno zio mafioso, l'amicizia per un ragazzo stravagante e l'amore per la sua epilettica cugina.

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Voto Visitatori:   7,89 / 10 (100 voti)7,89Grafico
Voto Recensore:   10,00 / 10  10,00
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Voti e commenti su Mean streets, 100 opinioni inserite

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Gruppo COLLABORATORI Terry Malloy  @  26/04/2007 16:47:37
   10 / 10
per capire che Scorsese è un genio, basta guardare a Mean Streets. uno dei suoi primi film e già vediamo una maturità, una capacità, una profondità sbalorditive. il film più maturo di Martin, forse il più bello, il più realistico sicuramente. questo non è quel bel film classico mafia che sostanzialmente non ha nulla da dire e racconta la mafia come cent'altri hanno fatto, ma è un cupo, nostalgico, sofferente sguardo del regista al suo passato. forse Charlie è autobiografico. sappiamo tutti che Martin è cattolico e voleva fare il prete, quindi troviamo per la prima (e ultima?) volta uno sfondo religioso a una storia di piccola, ma terribile criminalità e vita di quartiere, che conferisce più ampio respiro contenutistico a uno Scorsese insolito, strano, vivo. Charlie è in un complesso interno di sdoppiamento: rimanere un tamarro di quartiere fan*****sta insieme a Johnny Boy e Teresa oppure diventare un pezzo grosso? qui è la fede che gestisce i movimenti di Charlie: il suo desiderio di diventare significativo per gli altri, di aiutare, di amare il prossimo lo guida a rovinarsi per Boy quando un altro lo avrebbe presto smollato. il personaggio di Keitel mi ha ricordato quello di Jules in Pulp Fiction. il famoso Ezechiele 25, 17 lo si può accomodare a Mean Streets: alla fine mentre guida Charlie dice "io sto provando, io sto provando" e i due dicono "ehi ma ke ***** fai?! parli da solo?" cosa sta provando? a diventare il pastore (le stesse parole di Jules alla fine insieme a Tim Roth). il debole lo si capisce da subito chi è: Johnny Boy. la tirannia degli uomini malvagi invece è Michael oppure anche lo zio siciliano di Charlie...ma spesso l'ambiguità dei personaggi creati così vividamente e genialmente da Scorsese non permette di discernere appieno il ruolo di ognuno in una realtà così sporca.

7 risposte al commento
Ultima risposta 30/05/2007 13.53.34
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bea@  @  21/04/2007 16:07:16
   10 / 10
FANTASTICO!!! vero e proprio capolavoro della coppia Scorsese - De Niro..
Mafia Movies assolutamente da non perdere!!!!!!!!!!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento mkmonti  @  18/04/2007 14:27:35
   8 / 10
Un viaggio nella “Little Italy” della “Grande Mela” alla ricerca della redenzione: Charlie (Harvey Keitel) e Johnny Boy (Robert De Niro) sono due interpretazioni della stessa realtà. Il primo, innamorato di Teresa, sorella di Johnny,è alla costante ricerca dell’affrancazione da una condizione di miseria e disoccupazione che neppure l’educazione religiosa a cui si aggrappa riesce a spiegare: è il conflitto interiore tra la sua profonda religiosità cattolica e la vita sregolata che conduce. Il secondo,al contrario, è attratto solamente dai facili guadagni, poco incline alle fatiche del lavoro, spaccone e con l’aria di chi non ha niente da perdere tanto da impugnare una rivoltella per sparare contro l’Empire State Building, simbolo della ricchezza tanto agognata.
Domenica in Chiesa,lunedì all’Inferno, probabilmente mai sottotitolo è stato più indovinato: le sue ossessioni cattoliche (il peccato e la redenzione, la carne ed il sangue) fanno corpo unico con il racconto; un mondo dove crimine e legalità s’intersecano come fili inestricabili. Il fascino dell'opera risiede nel suo meccanismo "antinarrativo"; domina la stasi, le azioni proseguono al rallenty, un pò come le carrellate dentro il locale, che sembrano già il preludio dei bellissimi piani sequenza di "Quei bravi ragazzi". I personaggi si trascinano nel loro incedere, aspettando quel punto di rottura che porterà al tragico finale. Gran parte della narrazione si consuma nel locale notturno di Tony che si pone come
il luogo della dannazione terrena, l'anticamera dell'inferno dove giocare ad esorcizzare l'inferno stesso. E Charlie, come la maggior parte degli eroi scorsesiani, è sospeso tra l'obbedienza alle regole della tradizioni (religione,famiglia) e l’esperienza della “strada” che porta a scelte che assumono un carattere sempre più sofferto.
La strada per l'inferno è spianata; ed è lo stesso regista nella veste di un killer, a premere il grilletto.
In Mean streets è racchiuso tutto l’universo del regista italo-americano:la predilezione per storie sulla vita violenta dei bassifondi dove prevalgono la fisicità dei personaggi e le loro pulsioni autodistruttive,la costante presenza autobiografica,l’ironia dai risvolti inquietanti costituiscono i pilastri del suo cinema che soli quattro anni più tardi lo porteranno a realizzare l’iperrealista “Taxi driver” e stravincere la Palma d’Oro a Cannes.Prima di ogni altro,in tale ottica,Mean Streets è un dramma che stordisce, crudo, dal puro sapore autobiografico che non può che riportare all’infanzia di Scorsese vissuta proprio a Little Italy e porsi,senza timore di smentita, come architrave della sua eccezionale filmografia.

1 risposta al commento
Ultima risposta 15/09/2007 12.07.55
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Marlon Brando  @  15/04/2007 10:15:15
   10 / 10
Scorsese, Keitel, De Niro: uno dei film più sentiti e teneri del regista newyorchese che dirige un capolavoro all'età di appena 30 anni.

Vedi recensione

science fiction  @  17/03/2007 17:09:13
   10 / 10
Strepitoso film al cardiopalma girato con uno stile potentissimo, disarmante e volutamente disorientante. Esperienza fantastica che mescola suggestione e azione, rimane un incredibile squarcio di vita, iperrealistico e magistrale. Grande Scorsese!

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  01/03/2007 11:35:03
   9 / 10
Questo film, che si conta tra i capolavori di Scorsese, descrive la vita nei primi anni '70 nel quartiere di Little Italy a NY. Quartiere in cui è nato e cresciuto lo stesso regista.
La rappresentazione della vita di questi personaggi, che scandiscono le giornate tra furtarelli, estorsioni, bevute e questioni di apparenza e di onore è buia, come la perfetta fotografia del film, ed è violenta ed impetuosa. La violenza qui va di pari passo con la fragilità e con la paura. I sentimenti sembrano essere banditi da quelle strade, ma dentro ogni uomo trovano il loro piccolo spazio in cui nascondersi.
Fantastica la colonna sonora!
Eccelnte Keitel ed ottimo il giovanissimo De Niro (Johnny Boy).
Da vedere.

conway  @  23/01/2007 12:02:29
   9 / 10
L'essenza del cinema di Scorsese...
...certo si vede che era all'inizio ma è bellissimo secondo me

Almirante  @  26/10/2006 00:44:55
   8 / 10
la colonna sonora è magnifica(che emozione quando per little italy risuona faccetta nera)...keitel è da oscar...e scorsese meglio non poteva ritrarre la decadenza di little italy dopo i tempi di splendore.....

Kobe  @  13/09/2006 23:10:08
   4 / 10
Mi spiace dirlo ma il film è orribile!Noiosissimo...SCONSIGLIO!!

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Ultima risposta 15/09/2007 12.08.55
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souldoubt85  @  25/06/2006 17:08:34
   3 / 10
Giuro che mi spiace abbassare la media di questo film, ma a me non è proprio piaciuto per niente.
Quando l'ho visto non vedevo l'ora finisse... non era per nulla avvincente (al contrario di "Casinò" che mi aveva così ben impressionato!!!).

5 risposte al commento
Ultima risposta 02/04/2011 02.35.22
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lorenz!£  @  07/05/2006 14:56:30
   7½ / 10
si e vero e bello. pero.. non e per abbassare la media ma questo film di scorzese non e come me l'asperttavo..diciamo che e roba trita e ritrita.. anche la bravura di de niro a pezzi e monotona... secondo e l'unico film di scorzese (oltre ad the aviator)di cui si possa dire qualcosa di negativo

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Ultima risposta 15/09/2007 12.12.17
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Travis  @  23/04/2006 22:28:33
   10 / 10
il miglior film di Scorsese con toro Scatenato. Fil molto complesso...

ricky999  @  16/02/2006 20:58:50
   10 / 10
secondo me questo film non può che meritare 10.scorsese in questo film diciamo che è quasi alle "prime armi"(si fa per dire...:)) e dimostra la sua immensa bravura.Stupende le inquadrature che rendono il clima teso e tendente al tragico come spesso accade nei film di Scorsese.la storia è un po' strana e complessa(sempre caratteristiche tipiche del regista)in cui il ragazzo giovane e immaturo(DeNiro), approfitta progressivamente della disponibilità di Charlie(H.Keitel).Keitel è condiviso tra due mondi opposti che formano un inferno in cui lui è immerso totalmente.film coinvolgente che ti immerge nella realtà durissima newyorchese degli anni'70.
un uomo che cerca di uscire dalle torture della strada e uno che invece, a causa della sua immaturità e follia,ci si butta dentro a capofitto.
strepitoso con un finale davvero cruento e violentissmo(circa come taxi-driver).
Interpretazioni strepitose.

Gruppo COLLABORATORI fidelio.78  @  04/11/2005 11:40:06
   9 / 10
Il terzo film di Scorsese (venne dopo “Chi sta bussando alla mia porta” del 1969 e “America 1929” del 1972) è decisamente un grande film. Ottimo tutto il cast da Keitel a De Niro, ma ciò che colpisce è la grandissima mano di Scorsese, che riesce a girare un bellissimo film con pochi mezzi ed uno stile asciutto e deciso.
Bellissimi i personaggi, davvero azzeccati i contrappunti tra le scene di violenza e le musiche italiane romantiche. Un film che farà scuola.
Scorsese dimostra tutte le sue grandi doti di narratore (con l’occhio attento al neorealismo italiano) girando un film violento e tenero.
Certo dal punto di vista stilistico Scorsese migliorerà moltissimo, ma l’impostazione grezza del film lascia respirare l’aria fumosa dei tombini del Bronx, e l’atmosfera di una NY notturna e violenta.
Stupendo, impedibile.


Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento goat  @  16/06/2005 16:30:29
   10 / 10
a mio parere è in assoluto il miglior film di scorsese,molto complesso(keitel con la mano sulla candela che cerca una sorta di espiazione..)affascinante in ogni dettaglio,dalle inquadrature al resto;e poi la bravura ancora di keitel e de niro lascia sbalorditi..ed è stato(mi sembra)il suo primo film..

4 risposte al commento
Ultima risposta 18/04/2007 15.50.40
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Krypto_06  @  21/03/2005 18:56:41
   8 / 10
....beh questo è uno di quei film da avere in videoteca......keitel e un giovanissimo de niro(che recita alla uappo napoletano) interpretano i ruoli al meglio......la colonna sonora di musica napoletana, da quel tocco di nostrano al film.......

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Requiem  @  21/02/2005 13:57:51
   9 / 10
Primo capolavoro di Scorsese, la prima violenta discesa nell'inferno della giungla newyorkese.
Kailel e sopratutto De Niro indimenticabili!

marco86  @  04/11/2004 20:50:15
   8 / 10
Al suo terzo film Scorsese dimostra di avere già le idee chiare sulla sua idea di cinema:i dialoghi sono tutti da antologia,la caratterizzazione dei personaggi e il modo di dirigere gli attori sono quasi all'altezza dei capolavori successivi,gli attori sono straordinari e alcune sequenze,come quella finale,sono imperdibili.
Da vedere!

Freccia  @  23/09/2004 02:03:18
   8 / 10
...uno dei primi film di Scorsese...ma già di grandissimo livello...come dire il buongiorno si vede dal mattino

Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Lot  @  10/09/2004 08:45:28
   9 / 10
Primo capolavoro di scorsese che si immerge, con spirito quasi neorealista, in quelle atmosfere e con quegli attori che lo porteranno a ben altri trionfi.
Film molto sperimentale ma in cui spicca già la forte personalità del regista.

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