my fair lady regia di George Cukor USA 1964
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my fair lady (1964)

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locandina del film MY FAIR LADY

Titolo Originale: MY FAIR LADY

RegiaGeorge Cukor

InterpretiAudrey Hepburn, Rex Harrison, Stanley Holloway, Wilfrid Hyde-White, Gladys Cooper, Jeremy Brett, Theodore Bikel, Mona Washbourne, Isobel Elsom, John Holland, Colin Kenny, Bert Stevens, Frank Baker, Marjorie Bennett, Betty Blythe, Arthur Tovey, Marni Nixon, Al Bain, William Beckley, Lillian Kemble-Cooper, Henry Daniell, Brendan Dillon

Durata: h 2.50
NazionalitàUSA 1964
Generemusical
Al cinema nel Marzo 1964

•  Altri film di George Cukor

Trama del film My fair lady

Siamo a Londra, agli inizi del nostro secolo. Il misogino professor Higgins scommette con un amico di poter trasformare una fioraia in una donna di classe. Vincerà la scommessa e scoprirà l'amore. All'origine del film ci sono la commedia "Pigmalione" di George Bernard Shaw e il musical dallo stesso titolo di Alan Jay Lerner e Frederik Loewe.

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Voto Visitatori:   8,21 / 10 (33 voti)8,21Grafico
Miglior filmMiglior regiaMiglior attore protagonista (Rex Harrison)Miglior fotografiaMigliore scenografiaMigliori costumiMiglior sonoroMiglior colonna sonora
VINCITORE DI 8 PREMI OSCAR:
Miglior film, Miglior regia, Miglior attore protagonista (Rex Harrison), Miglior fotografia, Migliore scenografia, Migliori costumi, Miglior sonoro, Miglior colonna sonora
Miglior attore straniero (Rex Harrison)Miglior attrice straniera (Audrey Hepburn)Migliore produttore straniero (Jack L. Warner)
VINCITORE DI 3 PREMI DAVID DI DONATELLO:
Miglior attore straniero (Rex Harrison), Miglior attrice straniera (Audrey Hepburn), Migliore produttore straniero (Jack L. Warner)
Miglior film commedia o musicaleMiglior regista (George Cukor)Miglior attore in un film commedia o musicale (Rex Harrison)
VINCITORE DI 3 PREMI GOLDEN GLOBE:
Miglior film commedia o musicale, Miglior regista (George Cukor), Miglior attore in un film commedia o musicale (Rex Harrison)
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Voti e commenti su My fair lady, 33 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

Goldust  @  15/06/2023 17:24:27
   7 / 10
Non ci ho trovato canzoni memorabili, ed è obiettivamente troppo, troppo lungo. Ma sono innegabili l'eleganza di tocco del regista, la simpatia delle situazioni, la bravura degli interpreti. Insomma, è un classico.

Godbluff2  @  10/05/2022 19:46:30
   7 / 10
Secondo me è la tipica occasione di fare un grande film buttata all'aria dalle sciocche manie e dai soliti vizi di Hollywood. "My Fair Lady" è un film che sarebbe potuto essere molto più bello di com'è stato, vittima di scelte confuse e infelici a livello di adattamento, scrittura e di produzione e di un finale terrificante e insensato che distrugge tutto ciò che avevamo visto fino a quel momento.
Per prima cosa l'annosa questione del casting di Audrey Hepburn. Naturalmente se non si fosse trattato di un musical e volendo puntare su un nome famoso e che fosse di garanzia di qualità per il ruolo principale Audrey Hepburn sarebbe stata una scelta perfetta e, in un certo senso, lo è stata comunque visto che a livello recitativo la sua interpretazione è eccezionale; tuttavia si tratta di un musical con parti cantate del personaggio di Eliza Doolittle scritte per una voce sopranile e ben al di là delle possibilità di Hepburn. Una cosa che sarebbe dovuta essere ovvia a chiunque. Di sicuro lo era per la stessa Hepburn. La cosa più ovvia sarebbe stata scritturare Julie Andrews che 8 anni prima da giovanissima aveva interpretato la parte nel musical teatrale; c'è poco da dire, questa sarebbe dovuta essere la parte di Julie Andrews, il buon senso lo suggeriva, Audrey Hepburn lo suggerì, facendo notare che "ragazzi, non sono una cantante e soprattutto non sono un soprano e soprattutto non ho la voce di Julie Andrews, buongiorno" ma loro niente.
Sono abbastanza sicuro che Jack Warner per questo film si sia fatto consigliare da uno tra Duffy Duck o Bugs Bunny, altrimenti non me lo spiego.
E infatti, nella maggior parte delle parti cantate Hepburn è stata doppiata da Marnie Dixon. Ci si passa sopra eh, ma l'effetto è pessimo quando la voce originale di Audrey e quella di Dixon si alternano all'interno della stessa canzone; in "Just You Wait" canta principalmente Audrey Hepburn ma nel bridge centrale sbuca dal nulla la voce di Marnie Dixon. La differenza è tale e talmente palese da risultare grottesca. Brutto effetto. Brutto.
Lo credo che Audrey si è un attimo girata di umore, visto che comunque si era impegnata al massimo delle sue possibilità per cantare parti che l'avevano chiamata loro a cantare pur essendo al di sopra delle sue capacità. Prima le dicono "si si vai bene tu, cantale" poi dopo "no no te le doppiamo, non sei abbastanza brava". Eh ma grazie al- rispose Hepburn-dandosi una manata in fronte.
E dunque perché non chiamare direttamente la protagonista originale in modo da non fare figure di mèrda di questo tipo ? "Bella domanda, se lo stanno chiedendo tutti in sala", disse qualcuno una volta in un altro film.
E questa è la prima scelta tragicomicamente assurda. Tra l'altro, la sconosciuta Andrews scartata per la sua poca esperienza cinematografica, in quello stesso anno se ne uscì poi con "Mary Poppins" e un rumorosissimo pernacchio Eduardiano in direzione di Jack Warner.
Poi per carità, tutti contenti in realtà, assurdo artistico a parte Warner ci ha visto giusto, la presenza di Hepburn, all'epoca già leggenda e icona assoluta e probabilmente l'attrice di punta principale di tutta Hollywood, fu funzionale allo scopo commerciale e lei diede l'ennesima grande prova recitativa di una maturità artistica che negli anni '60 la portava a non sbagliare un colpo, interpretando una bella varietà di personaggi molto diversi tra loro, alcuni anche complessi, dimostrandosi attrice versatile ed elastica, bravissima nell'entrare nei vari ruoli e nell'interpretare e comprendere al meglio una vasta gamma di personaggi.
Eliza Doolittle è indubbiamente uno dei personaggi più vari e stratificati da lei interpretati, in continua evoluzione e perciò uno dei personaggi più significativi della carriera di Audrey Hepburn oltre che uno dei più iconici. Nel seguire l'evoluzione di Eliza, Hepburn è abilissima. L'interpretazione è grande, Audrey giganteggia per tutto il film ed è un piacere vederla in azione. Naturalmente nella prima ora e qualcosa di film va ricercata la vera meraviglia, l'icona di stile ed eleganza straordinariamente immersa nei panni di una donna dei bassifondi di Londra, grezza e ignorante, stridula e volgare, sporca e vestita con due stracci, con l'indimenticabile accento cockney sfoggiato da Hepburn, frutto di uno studio impegnato ed approfondito per entrare al meglio nella parte. Fantastica. Quando si tende a parlare, un po' troppo, della Hepburn "icona", si rischia di dimenticare come questa signora fosse un'attrice della pòrcamiseria.
Allo stesso modo è fantastico il suo partner maschile, un terribile Rex Harrison, perfettamente odioso e disgustosamente bastàrdo dall'inizio alla fine. Eccezionale prova attoriale anche la sua.
Torniamo però ai problemi del film: l'adattamento dal teatro. Un film non è un musical di Broadway, ha ritmi diversi, tempi diversi. Questo film traspone linea per linea la versione da palcoscenico e finisce per durare troppo. Dura troppo per il tipo di film e per ciò che ha in realtà da dire. Tre ore di durata nelle quali è compreso parecchio materiale perfettamente tagliabile, questo film andava assolutamente asciugato, qualche numero musicale poteva durare un po' meno, qualcun altro poteva non esistere. Esempio più clamoroso, rimettere in scena il padre di Eliza anche nella seconda parte del film, con quella lunghissima parte musicale di lui che deve sposarsi, ecco è un attentato allo spettatore, a quel punto del film. Tagliate, ragazzi, tagliate per la miseria! Asciugato di mezz'ora "My Fair Lady" sarebbe stato molto più agile anche nella seconda parte e avrebbe guadagnato in scorrevolezza e godibilità. Anche qualche altra particina musicale veramente inutile poteva essere eliminata.
Infine, l'enorme difetto, l'indifendibile buco logico, l'orrendo crimine narrativo messo in piedi dalla sceneggiatura di questo film, che riprende pari pari l'eguale idiozìa inventata dalla versione teatrale del '56: i 5 minuti finali del film.
La forzata ricerca di marca Hollywoodiana (quella meno ricettiva al rinnovamento, quella ancorata al vecchio stampo) del lieto fine "romantico" e consolatorio ad ogni costo, anche se ciò significasse di fatto cancellare e privare di significato tutto ciò che lo spettatore ha visto fino a quel momento, eliminare la naturale evoluzione narrativa per ciò che era lo sviluppo della storia e l'evoluzione del personaggio di Eliza, ribaltare le carte in tavola all'improvviso e senza alcuna base solida a sostenere lo sconvolgimento.
L'unico possibile e logico finale è quello della sequenza in casa della madre di Higgins, con la realizzazione di sé della protagonista e la sua emancipazione da quel sub-umano (e correttamente descritto come tale dal film, fino a quel momento) del suo "mentore". Sarebbe stato anche il finale che avrebbe dato senso all'assenza di una qualsiasi evoluzione nel personaggio di Harrison, immutato nella sua arroganza e nella sua misoginia e negli altri ottocentoquarantasette difetti della sua persona. Invece no, non cambia, ma vince comunque. Ma stiamo scherzando. E quel finale, intendo l'unico in realtà possibile, quello che non c'è stato, era in realtà quello previsto da Shaw nel suo "Pigmalione", il finale giustamente pensato dall'autore della pièce originale, che a 'sta stronzàta messa in piedi dalle versioni del '56 e del '64 nemmeno nel peggiore degli incubi ci avrebbe pensato. Tra l'altro, così com'è il film, anche ogni singola parte del giovane spasimante di Eliza poteva essere tranquillamente tagliata, quel personaggio non ha senso di esistere nel film.
"My Fair Lady" è un film in gran parte rovinato ed è un peccato.
La maestria di George Cukor, la sua regia elegante e raffinatissima, le splendide scenografie esaltate dal 70mm, ampiamente sfruttato e bene grazie ad una fotografia molto buona e appunto per merito di un direttore d'orchestra tanto abile ed esperto nell'uso della macchina da presa rendono "My Fair Lady" un film splendido da vedere. La sequenza della corsa dei cavalli, con una delle coreografie musicali e una delle canzoni più riuscite del film, è un piccolo capolavoro, anche di satira leggera alla nobiltà; fa ridere ed è splendidamente realizzata in ogni suo aspetto, tecnicamente parlando. Così come la prima parte del film, quella dell'addestramento di Eliza, è piena di splendide inquadrature che esaltano e giocano con gli spazi della casa di Higgins ed è anche il momento narrativamente più ricco di brio e col ritmo migliore.
Insomma, il film a me è piaciuto, nella forma, nella regia di Cukor, nelle interpretazioni dei due attori protagonisti, anche in qualche canzone. Ma per altre cose mi ha fatto imbestialire come un leone sotto steroidi e con la rabbia. Poteva essere un grande film e invece così è solo un buon musical e un'occasione buttata alle ortiche ma, ehi, grande successo quindi va bene tutto. Poi dici perché con le nuove generazioni di cineasti sarebbe esplosa la New Hollywood, di lì a poco.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Edgar Allan Poe  @  21/01/2022 22:56:39
   8 / 10
Classicone di Cukor, che scorre come si deve, con un'ottima Audrey Hepburn. "My fair lady" riesce a mio parere nel suo intento; in generale non amo i musical, proprio perché non mi piace quando l'azione nei film viene fermata per fare spazio alle canzoni, ma in questo caso la cosa non mi è pesata per nulla... e già questo è un aspetto decisamente positivo.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  08/10/2021 13:37:06
   7½ / 10
Uno dei musical piu' famosi del cinema e tra i piu' premiati. Non basta pero' solo questo a farne un grande film...ma per fortuna dietro la macchina da presa c'è il grande Cukor capace, come sempre, di rappresentare al meglio la classe femminile.
Qui troviamo una Hepburn con problemi di pronuncia (uno dei doppiaggi piu' difficili della storia del cinema) e un professore celibe convinto che fa una scommessa.
Il finale appare annunciato ma malgrado questo le quasi tre ore di film passano piacevolmente tra buona musica e un comparto tecnico invidiabile.
Basti pensare alla sequenza all'ippodromo, una perfezione di costumi e scenografia, la migliore in assoluto.
Avrei solo limitato la figura del padre di lei, il lungo balletto finale come addio al celibato è fin troppo lungo, capisco che sembra quasi lo stesso regista a recitare quella parte, ma le frecciatine sul vincolo matrimoniale erano gia' saltate fuori abbondantemente in precedenza.
Resta ovviamente un classico imperdibile ma che metterei comunque sotto "Mary Poppins" uscito lo stesso anno.

steven23  @  09/10/2014 16:40:54
   8 / 10
Credo uno degli ultimi film del "regista delle donne", il quale non solo si porta a casa il suo primo e unico Oscar, ma riesce persino a dirigere la Hepburn dopo svariati tentativi non andati a buon fine. Diciamo una fortunata coincidenza dato che la parte sarebbe spettata alla Andrews, avendo già interpretato Eliza nel musical di Broadway; un po' di confusione e l'eventualità di perdere il ruolo non a scapito della stessa Andrews (alla quale voleva lasciare la parte), ma della Taylor convinsero Audrey ad accettare la parte.
Divagazioni a parte credo sia meglio tornare al film. Anzitutto parto col dire di averlo visto sia nella versione originale (prima) che in quella doppiata... beh, la differenza è semplicemente abissale, e non parlo solo del fatto che alla Hepburn abbiano dato un accento alla "Lino Banfi" (non si può veramente sentire), ma mi riferisco anche alle canzoni, alcune letteralmente rivoltate del loro significato originale, altre di una stucchevolezza quasi irritante.
Cercando quindi di ignorare la versione doppiata beh, che dire... mi sono trovato di fronte a un musical di una grandiosità e di uno sfarzo veramente notevoli... scenografie e costumi sono assolutamente divini, e Cukor dirige il tutto con la sua solita, impeccabile maestria. A proposito di scene d'impatto, senza dubbio una delle più importanti rimane quella all'ippodromo la quale, oltre a colpire a livello visivo, mostra una non tanto velata critica all'alta società.
Nell'insieme direi che risulta splendida tutta la prima parte della pellicola... ricca di satira, humor e dominata da una coppia protagonista in letterale stato di grazie. Purtroppo la seconda finisce col calare un po', sia a livello di contenuti che di ritmo, arrivando a un finale che, per un film di quasi tre ore, ho trovato davvero troppo affrettato. Probabilmente non mi sarei soffermato così a lungo sulla figura del padre di Eliza e avrei approfondito di più proprio la parte finale.
Per quanto riguarda il cast, invece, è dominato dal duo Harrison-Hepburn... e non potrebbe essere altrimenti. Lui è clamorosamente fantastico nel tratteggiare alla perfezione il suo personaggio (da notare l'enorme preparazione che richiedeva un ruolo come quello del professor Higgins) e si porta a casa un Oscar assolutamente meritato, mentre Audrey ruba completamente la scena ogni qualvolta la macchina da presa si sofferma su di lei e sul suo viso angelico. Per non parlare dell'effetto che provoca una volta passata da venditrice di viole a dama dell'alta società... i due abiti che indossa prima all'ippodromo, poi a palazzo la rendono (insieme alla sua classe immensa) di una bellezza regale. Senza ovviamente dimenticare il resto... sì, perché non c'è solo bellezza e classe: c'è anche un incredibile talento nell'immedesimarsi alla perfezione del suo personaggio e c'è un'espressività così diversa da quella di molte altre grandissime attrici che l'hanno preceduta ma, allo stesso tempo, ugualmente efficace e irresistibile. E, sia chiaro, non credo che questa sia una delle sue interpretazioni migliori... ha fatto meglio l'anno prima in "Sciarada" e farà meglio tre anni dopo ne "Gli occhi della notte"... così, giusto per avere un'idea di quanto sia stata dannatamente brava!!
Il resto del cast finisce quindi per essere oscurato dalla coppia protagonista... tra i tanti direi che spicca comunque un simpatico White nel ruolo di Pickering e Holloway in quello del padre di Eliza... anche se, come già detto, non vedo una grossa utilità del personaggio ai fini della vicenda.

1 risposta al commento
Ultima risposta 29/05/2018 00.49.31
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super-@  @  09/01/2014 14:31:27
   9½ / 10
Gran musical e pioggia di oscar meritatissimi. Rex Harrison fa qualcosa di straordinario cucendosi addosso il personaggio cinico e misogino di Henry Higgins e Audrey Hepburn è incantevole anche vestita di stracci.
Da vedere solo ed esclusivamente in lingua originale, altrimenti si perde quasi tutto l'incanto.

bm_91  @  28/01/2013 15:52:34
   9½ / 10
Darei 10 alla versione originale del film, 4 al doppiaggio italiano...la media farebbe 6, ma lo straordinario lavoro che hanno fatto Rex Harrison e Audrey Hepburn (che ha letteralmente soffiato il posto a Julie Andrews) lo rendono uno dei miei film preferiti. Come è successo per Tutti Insieme Appassionatamente il doppiaggio di canzoni e dialoghi non rende giustizia al capolavoro svolto dai due protagonisti, anzi in questo film infastidisce ancora di più lo spettatore...stravolgendo anche il senso della storia...nè Eliza, nè Higgins nella versione originale ammettono esplicitamente di essersi innamorati.
Altra cosa che con il doppiaggio viene persa è il magistrale capolavoro dell'immenso Rex Harrison nell'interpretare il ruolo del cinico e misogeno professore di fonetica Harry Higgins (forse perché il personaggio se lo è cucito addosso, visto che ne ha indossato le vesti anche nell'opera teatrale e di fatto ne ha dato volto e forma). La cadenza delle parole, la ritmicità che conferisce ai dialoghi, il lavoro svolto per renderlo un personaggio estremamente complesso ( fino alla fine lotta con se stesso, non vuole cedere all'idea che una donna possa aver minato la sua integrità, la sua capacità di vivere senza aver bisogno di nessuno e abbia dunque messo in evidenza le proprie debolezze ) gli hanno fatto vincere un Oscar super meritato. Resterà probabilmente la sua migliore interpretazione.
La critica alla società borghese dell'epoca, statica e sterile nelle sue abitudini è messa ampiamente in luce dalla scena dell'ippodromo in cui i nobili si muovono contemporaneamente e tutti allo stesso modo. La scena in assoluto migliore.

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Ultima risposta 24/05/2013 18.43.40
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gatsu  @  10/01/2013 17:45:22
   6½ / 10
Grande colosso americano, un musical con i fiocchi girato, interpretato e fotografato splendidamente per non parlare della super regia di Cukor che dirige quasi fosse un direttore d'orchestra. Purtroppo la seconda parte è di una noia mortale anche perchè il doppiaggio delle canzoni in italiano è qualcosa di scandaloso, unito all'interminabile lunghezza poi fanno si che questa pellicola perda il suo fascino.

beppe.fadda  @  07/11/2012 17:42:36
   8 / 10
Troppo lungo, ma molto bello!!! Molto bravo Rex Harrison, anche se gli occhi sono tutti per Audrey Hepburn, che è stata vergognosamente ignorata dall'Academy, mentre era molto più brava di Julie Andrews in Mary Poppins.

alepr0  @  27/09/2012 14:08:37
   5 / 10
Premettendo che non mi piace per niente questo genere, volevo commentare questo film perchè nonostante tutto mi è rimasto in mente e questo deve pur significare qualcosa. 5 sulla fiducia

vale1984  @  06/05/2011 08:48:18
   8 / 10
veramente un bellissimo film...i costumi, le canzoni ma soprattutto gli interpreti sono favolosi...la storia è molto carina e la Hepburn è avvincente, bravissima! Davvero molto bello...un pò lungo forse a volergli trovare un difetto ma convincente e interessante.

Lory_noir  @  04/12/2010 22:51:35
   8 / 10
Sicuramente un bellissimo film, specialmente per le interpretazioni. Forse poteva essere reso meno lungo.

Gruppo COLLABORATORI atticus  @  25/02/2010 14:00:00
   8 / 10
Un musical sfarzoso e vitale che però resta soffocato dall'eccesso di magnificenza e soprattutto dalla durata fin troppo estesa. In ogni caso è da non perdere per l'irriverente umorismo di tutta la prima parte, per la celeberrima partitura musicale e per l'interpretazione divina di una splendida e regale Hepburn e del sornione Harrison. Tra gli ultimi ruggiti di un vecchio leone come Cukor. Purtroppo l'edizione italiana è irrimediabilmente rovinata dal doppiaggio stucchevole di tutte le canzoni, usanza condannabile che ha dimezzato il fascino di tanti altri prodotti analoghi ("Tutti insieme appassionatamente", "Oliver!"...).

May19  @  05/01/2010 14:41:22
   8½ / 10
Un film magnifico che rimarrà nella storia come un classico! Audrey Hepburn, inutile dirlo, è splendida anche se non è lei che canta. Harrison, che interpretava Higgins anche nella rappresentazione teatrale ha ricevuto un meritato Oscar. La cosa più bella del film, però, sono i costumi. Ogni costume e cappello era diverso dagli altri e non voglio pensare a quanto è stata dura vestire così tante persone così bene! Cecil Beaton è il migliore!
Cukor si dimostra il solito grande regista! Non sono più riuscita a togliermi le canzoni dalla testa dopo averlo visto la prima volta!

Invia una mail all'autore del commento wega  @  04/04/2009 18:23:29
   6 / 10
Difficile essere oggettivi quando un film finisce al sorgere dell' alba del giorno dopo. Mi è successo veramente. "My Fair Lady" è certamente l' ultimo grande Musical di lusso di Hollywood e l' ultimo film importante di un grandissimo regista come George Cukor che sfrutta al massimo delle potenzialità il superpanavision ('mazza che fetta de pellicola), novità per l' epoca, che dalle tasche di J. Warner ne esce un trionfo del fasto, libidinoso per la prima oretta, ma poi ragazzi...Assolutamente splendida Audrey Hepburn.

woodygenemel  @  12/02/2009 18:40:53
   5½ / 10
Il musical poteva anche essere buono,se non fosse che,andando alla sostanza,a ciò che più conta in un film di tale genere,ovviamente i numeri musicali,è del tutto trascurabile.Che dire allora?La protagonista,addirittura,e anche jeremy brett,hanno l'onta del doppiaggio,i rimanenti interpreti non sono veri cantanti e,come se non bastasse,le canzoni che quest'ultimi cantano sono tra le meno importanti che lerner e loewe hanno realizzato nella loro carriera.Inoltre i due numeri,diciamo così,di danza,ma quest'ultima è una parola grossa,con due interpreti non ballerini non potevano che essere insignificanti.Riguardo all'oscar,oramai anche i bambini sanno che hollywood si autopremia i film di maggiore incasso.Tralaltro nessuna sorpresa per il fatto che questo sopravvalutato(non da tutti)film abbia avuto successo,dato che il grosso del pubblico ha sempre trattato i musicals come semplici commedie(o altro)non musicali.La storia del genere è piena di film con numeri musicali inarrivabili,che non hanno incassato perchè le storie non hanno riscontrato gradimento(sia belle che brutte).E ovviamente è successo anche il contrario,numeri musicali orribili e film di successo,perchè le storie gradite,belle o brutte.Da dire anche che,in casi di film come questo,si teneva sempre nascosto,per ovvii motivi,che i cantanti fossero doppiati.Concludendo,per i motivi che abbiamo visto,è veramente impossibile dare la sufficienza.

Universegalaxy  @  24/10/2008 22:42:38
   10 / 10
Musica & Magia allo stato puro....
Non sono un amante di musical...ma questo è e rimane il top del genere...
Regia mostruosa,le interpretazione dai personaggi principali a quelli minori sono da incredibilmente eccelsi!
Assolutamente meritati tutti gli oscar....anche se il premio individuale lo meritava la "mostruosa" audrey....
Solo la sua presenza merita 10!!!

manera4  @  21/02/2008 18:13:49
   10 / 10
Audrey Hepburn, è un mito ; e questo film un sogno per chi vuole farsi coinvolgere dalla bella trama .

vitocortesi  @  29/12/2007 23:11:42
   9½ / 10
Un musical stupendo e come al solito una Audrey Hepburn straordinaria.

Gruppo COLLABORATORI julian  @  29/12/2007 16:37:02
   5 / 10
Una bastonata in mezzo ai genitali.
Veramente che 2 ore e 50 di stò coso ti ammazzano !
Non capisco perchè hanno la mania di fare musical così lunghi, ma almeno fossero belli....
Un falso dialetto odioso appioppato alla Hepburn, musichette infantili e con quelle rime forzate che abbondano nelle sigle dei cartoni animati, 3 ore di niente, pellicola sprecata solo per mostrare costumi sontuosi e colorati.
La scommessa di un gentiluomo per civilizzare una rozza vagabonda: una storiella che poteva essere rinchiusa anche in un film di un'ora e mezza.
Invece no ! Si esagera e la conseguenza ovvia è che la noia regna sovrana.

4 risposte al commento
Ultima risposta 31/10/2008 12.05.07
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cinemamania  @  19/08/2007 10:39:04
   9 / 10
Attrici come la Hepburn non c'è ne sono più.

Gruppo COLLABORATORI fidelio.78  @  08/05/2007 10:45:46
   7½ / 10
Ottimo rifacimento di Pigmalione. Splendidi costumi e fastose scenografie fanno da sfondo ideale agli ottimi attori.
Un classico di quando Hollywood aveva veri divi e faceva anche film degni di questo nome.

Invia una mail all'autore del commento theangel  @  18/03/2007 07:15:12
   9½ / 10
splendido splendido splendido, in inglese lo e' ancora di piu'
mi ha fatto scoprire la bellezza dei musical, genere che prima stavo km alla larga

Gruppo REDAZIONE maremare  @  20/02/2007 09:16:57
   7 / 10
Sfarzoso rifacimento del celebre Pigmalione, uno sfavillio di luci suoni e colori

nwo pozz  @  02/02/2007 20:59:14
   9½ / 10
Bello, brillante, molto da ridere (ma solo nella versione in inglese)

Gruppo COLLABORATORI antoniuccio  @  17/10/2006 11:53:31
   9½ / 10
Musical di lusso, scenografie eccellenti, cast mitico e canzoni eterne...

edo88  @  05/09/2006 21:56:32
   8 / 10
Non mi piacciano tanto i musical, e questo "si salva" solo grazie alle scenografie - poche ma buone- , alla sceneggiatura - veramente simpatica e che ti diverti a seguire- , ai costumi - stupende le scene girate alla corsa dei cavalli, con tutti quei vestiti uno più bello, elegante e raffinato (e bianco) dell'altro! - e a Audrey Hepburn.
Sì perchè la parte è sua praticamente al 100%, seconda soltanto a quanto le calzava in Colazione da Tiffany (film che tiro sempre in ballo, per una cosa o l'altra).
Splendida da quando si comporta da stupida, sporca e rozza venditrice ambulante, che non fa altro che urlare, a quando lo è con naturalezza mentre veste i panni di una chissà quale duchessa o gran dama al ballo. Veramente bellissima; e dolce e raffinata.
Insomma...l'unica pecca del film è rappresentata per me da alcune parti cantate, che mi hanno un pò stancato, soprattutto quelle del padre di Elisa. Insomma ok che è un musical, ma poveva non esserlo e per me ne avrebbe ricavato un uguale se non maggiore impatto,, senza quelle a mio parere stupide canzoncine (almeno quelle del padre...escludendo le bellissime e simpaticissime tra Elisa e Higgins!)
La prima volta l'ho visto in italiano. Ed ovviamente ci ho trovato la stessa doppiatrice di Audrey che ci mette lo zampino a rovinare tutto. Subito dopo l'ho visto in inglese e devo dire che la truduzione italiana è un insulto. Meglio le voci e LA PRONUNCIA inglese, divertente a sentire apposta rovinata.
Oscar a Rex Harrison? Sinceramente non ce l'ho visto per nulla...
Vabbè, non per questo non è da vedere.
Dopotutto il mio è uno dei voti più bassi, guardate che media!!
Ciao.

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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  29/08/2006 01:31:03
   7½ / 10
Fastoso ed elegante rifacimento del classico Pygmalion (della letteratura e successivamente del cinema inglese), dominato dalla classe di Harrison e della Hepburn, che sfoggia con stile ed eleganza (come sempre del resto) i costumi di Cecil Beaton.
In negativo, con questo film si inaugura una moda sconcertante nei musical, la traduzione in italiano delle canzoni, ridotte così a un'insopportabile delirio sanremese

mory.t  @  29/06/2006 17:41:46
   10 / 10
io l'ho visto solo nella versione in inglese e dai commenti precedenti il mio deduco che è una fortuna.
comunque...bellissimo,musiche stupende,regia ed interpretazione perfette....in materia di musical il migliore in assoluto.....
da vedere subitissimo se non lo avete già fatto

tesslucy  @  10/06/2006 22:20:12
   10 / 10
film tuttora piacevolissimo, ottime le interpretazioni dei due protagonisti. meglio la versione in inglese che il doppiaggio in italiano. un grande classico con una splendida e bravissima Audrey Hepbourn (per me la donna piu elegante della storia). da vedere assolutamente.

regista  @  23/03/2006 08:17:09
   10 / 10
bello belllo bello bello bello bello mooooooooolto bello musiche stupende è un po' pesante ma gli 8 oscar sono meritatissimi

Sanachan  @  30/12/2005 14:05:01
   9 / 10
Adoro My fair Lady!Ma concordo col Franchi qua sopra sull'odiosa parlata che hanno appioppato alla Hepburn.Però LA RANA IN SPAGNA GRACIDA IN CAMPAGNA è carinissima sù!

Invia una mail all'autore del commento Il Franchi  @  28/08/2005 14:42:21
   10 / 10
Gente, nessuno ha ancora commentato My Fair Lady? Non fatemi dedurre che nessuno l'abbia ancora visto, o che a chi l'abbia visto non sia piaciuto!
Basterebbe il nome "Audrey Hepurn" per far schizzare questo film nell'Olimpo del cinema, come se non importassero le scene e costumi di Cecil Beaton o la recitazione di Rex Harrison...
Solo un'avvertenza: MAI, DICO MAI, VEDERE MY FAIR LADY DOPPIATO IN ITALIANO!!!!!! In un film dove le differenze di pronuncia sono tutto, vedere Audrey parlare una specie di napoletano-barese è un risultato più agghiacciante del migliore Blob...


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