nell'anno del signore regia di Luigi Magni Italia 1969
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nell'anno del signore (1969)

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locandina del film NELL'ANNO DEL SIGNORE

Titolo Originale: NELL'ANNO DEL SIGNORE

RegiaLuigi Magni

InterpretiNino Manfredi, Enrico maria Salerno, Claudia Cardinale, Robert Hossein, Renaud Verley, Britt Ekland, Ugo Tognazzi, Alberto Sordi, Pippo Franco, Franco Abbina

Durata: h 1.45
NazionalitàItalia 1969
Generecommedia
Al cinema nel Novembre 1969

•  Altri film di Luigi Magni

Trama del film Nell'anno del signore

Nella Roma del 1825 i carbonari tentano inutilmente di sollevare il popolo contro il governo pontificio. Tra loro c'è Montanari, condannato a morte per aver attentato alla vita di don Filippo Spada, e tra loro c'è anche Cornacchia (Nino Manfredi), ciabattino analfabeta e un po' vigliacco. Pochi sanno però che lui in realtà è Pasquino, l'anonimo autore delle satire contro il clero e i potenti.

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Voto Visitatori:   8,27 / 10 (33 voti)8,27Grafico
Migliore attore protagonista (Nino Manfredi)
VINCITORE DI 1 PREMIO DAVID DI DONATELLO:
Migliore attore protagonista (Nino Manfredi)
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Voti e commenti su Nell'anno del signore, 33 opinioni inserite

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Gigetto01  @  22/04/2020 18:29:45
   8½ / 10
Nino Manfredi, Ugo Tognazzi, Enrico Maria Salerno e Alberto Sordi compongono un mosaico di quello che è forse uno dei più bei film storici di sempre (assieme a In nome del papa re). Senza dubbio sono loro quattro a tenere su il film (la Cardinale stranamente non mi è molto piaciuta qui), Salerno ha un ruolo più serio, Tognazzi è magistrale nel ruolo del perfido cardinale Rivarola, Sordi il ruolo più macchiettistico e Manfredi è forse il vero protagonista, perfettamente calato nel ruolo del "calzolaro"/pasquino. Molto probabilmente se non ci fossero stati loro, il film non avrebbe riscosso il grande successo che ha invece meritatamente avuto.

Invia una mail all'autore del commento Andre82  @  01/01/2018 18:06:14
   7 / 10
Bel film a sfondo storico ambientato nel periodo della Carboneria con un ottimo cast, Manfredi su tutti.

topsecret  @  29/11/2016 15:03:27
   7½ / 10
I tratti distintivi di questo film diretto da Luigi Magni sono i dialoghi argomentati con intelligenza e graffiante ironia, le interpretazioni di un cast abile e ispirato e la regia stessa che non conosce sbavature.
NELL'ANNO DEL SIGNORE regala allo spettatore una visione austera, sarcastica e riflessiva su fatti storici che legarono la Roma papalina nell'era risorgimentale, e grazie a Magni ed alla prova di un cast di indiscusso spessore, le quasi due ore di durata scorrono via senza indugi e plasmano una pellicola italiana di ottima fattura.

fabio57  @  24/11/2016 09:40:12
   7½ / 10
Luigi Magni amava questi film storico-risorgimentali, e con linguaggio arguto e caustico criticava aspramente il clero, che considerava un vero e proprio comitato d'affari, con a capo un pontefice, che senza alcun cedimento, gestiva il potere temporale con più ferocia e determinazione di qualsiasi altro monarca assoluto. Il cast prestigiosissimo annoverava i migliori attori italiani dell'epoca, con in testa un Manfredi ispiratissimo.

DogDayAfternoon  @  11/06/2016 20:32:24
   6½ / 10
Non condivido in toto la fama di questo film.
Le interpretazioni sono eccezionali, non solo degli ottimi Manfredi e Sordi, ma anche di tutti gli altri (Claudia Cardinale in particolare).

Il contesto non è dei più attraenti, almeno a mio parere, e la mancanza di un vero intreccio nella trama ha comunque il suo peso. Inoltre mi aspettavo momenti più comici e momenti più drammatici, e vista la storia sono soprattutto questi ultimi a mancare. Giusto tre-quattro belle scene divertenti (la migliore: "Ce sei 'nata a letto?"" No...per tera."), ma poco altro.

Le musiche? Una storpiatura di "C'era una volta il West".

Carino, non bellissimo.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  15/02/2014 18:13:45
   8 / 10
Ritratto storico sanguigno, satirico e a suo modo nazionalpopolare di un periodo caotico.
Manfredi perfetto, Cardinale bellissima e anche la trama, per quanto a volte abbondi in una certa retorica di fondo, non è mai fastidiosa né pedante nello spiegare (e criticare apertamente) gli inciuci delle macchine del potere dell'epoca, pontificie in primis.
Grande ricostruzione storica.
Manca forse una certa coerenza narrativa, essendo un film corale forse l'ho guardato nel modo sbagliato io.
Bellissima la colonna sonora di Trovajoli. Bellissimo il finale da brividi.
A suo modo una pellicola che prova a rendere romantici i carbonari, ma non lesina anche a sperare in un ritorno della spiritualità più ingenua e meno interessata al potere (emblematico il personaggio di Sordi).

daniele64  @  28/12/2013 17:31:41
   8 / 10
Il primo film del compianto Luigi Magni sulla Roma papalina ottocentesca,racconta una vicenda vera e misconosciuta della Carboneria italiana. Girato con la consueta cura dal regista,nonostante qualche piccola inesattezza storica,si avvale di scenografie e costumi notevoli,delle splendide musiche di Trovajoli e di un cast eccezionale con quasi tutti i grandi del cinema ( italiano e non solo ) di quel periodo al loro meglio! Grandissimo Manfredi nella parte del vile ma beffardo Pasquino,bravo Sordi che gigioneggia nel ruolo del frate zoticone ma onesto,notevole il cinicissimo Tognazzi e sempre spettacolare la Cardinale. Come sempre Magni mescola sapientemente i toni drammatici e farseschi,col suo stile un po' declamatorio e didascalico,ma sempre molto efficace.
"Voi siete l'uomo più moderno di Roma. A Mastro Titta , l'avvenire è vostro! Buonanotte,popolo!!"

Invia una mail all'autore del commento marco986  @  28/10/2013 18:54:36
   8½ / 10
GRAN FILM STORICO DI MAGNI ED OTTIMO CAST CON IN TESTA I GRANDISSIMI MANFREDI E SORDI A SEGUIRE SALERNO,TOGNAZZI E UNA BELLISSIMA CARDINALE

Invia una mail all'autore del commento Sboccadoro  @  06/09/2013 16:45:26
   4½ / 10
Non mi è piaciuto, oltremodo noioso e retorico. Nino Manfredi esce ad ogni scenetta come l'erba matta, a fare moralismi e a dire la sua. Film freddo, che sembra parlare al e per il popolo, ma niente ha da dire. Sì, è vero, sono morti due carbonari giustiziati nella piazza di Roma, e quindi? Fare due ore di film su questo, amazza...c'è chi ci legge anticlericalismo, e questo e quello, e va bene la denuncia...ma il cinema è un'altra cosa. Qui sembra che gli attori "parlino" al pubblico, nei monologhi e nei discorsi interminabili, ma chissenefrega? Tanto coi moti carbonari è stato tolto un po' di potere all'aristocrazia-clero e dato alla (alta) borghesia (in parte), mentre per il popolino non è cambiato un beneamato c.azzo. Quindi nel 1969, quando già era chiaro che i bellini cambiano ma i c.uli sono sempre gli stessi, a cosa serviva chiamare Nino Manfredi a farte predicozze sui ricchi, sul popolo, sui preti ecc.? Belle la ricostruzine storica, ma, anche se la tematica non è l'istessa ma quasi, Il marchese del grillo è n'altra roba...

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Ultima risposta 06/09/2013 16.56.39
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Oskarsson88  @  02/08/2013 23:11:11
   8 / 10
Ho faticato un po' ad entrare nell'atmosfera dell'epoca e a capire un po' le fazioni, ma una volta ingranato il meccanismo è andato tutto bene. Gli attori bravi sono tanti e sfornano tutti una grandissima prestazione, in particolare mi sono piaciuti i due carbonari che non conoscevo neanche come attori. Finale amaro, ma reale. Bravo Magni!!

freddy71  @  21/04/2013 21:26:48
   8 / 10
bellissimo....il primo della trilogia papalina di magni....un cast eccezionale...recitazione superba da parte di tutti gli attori.

aladino77  @  06/11/2012 14:38:39
   10 / 10
Basta soltanto la prova degli attori per dare un 10 a questo film. Dispiace vedere così pochi commenti per uno dei capolavori di Magni

PaulTemplar  @  21/11/2011 18:54:14
   8 / 10
Nell'anno del signore, aldilà delle sue battute, è un amaro resoconto di un'epoca buia, quella del potere temporale della chiesa, che costitì una delle vergogne della Roma del XVIII secolo; amaro,cinico e crudele come i suoi protagonisti, preda delle loro passioni e vittime, pertanto delle loro scelte. Luigi Magni girò, nel 1969, questo splendido affresco di un'epoca, con un cast stellare;Alberto Sordi, Ugo Tognazzi, Claudia Cardinale, Enrico Maria Salerno, Pippo Franco, Robert Hossein, uno splendido e cinico Nino Manfredi, Britt Ekland, sono gli splendidi interpreti di una delle commedie satiriche più belle del cinema italiano. il film divenne campione di ncassi e fu il più visto di quell'anno.

vodici  @  18/05/2011 16:31:54
   10 / 10
Quando in un film si concentrano molte stelle brillanti (da Manfredi a Tognazzi, da Hossein a Verley, da Sordi alla bellissima Cardinale) capaci di non pestarsi i piedi l'uno con l'altra; quando la sceneggiatura è straripante; quando regia e musica vanno all'unisono non ci sono aggettivi che tengano, ma solo una parola: FILMONE!

Invia una mail all'autore del commento anthonyf  @  28/04/2011 18:35:46
   9 / 10
Primo film della "Trilogia Papalina", diretta magistralmente da Luigi Magni, interpretato ottimamente da Nino Manfredi, Claudia Cardinale, Ugo Tognazzi, Robert Hossein e Reanud Verley. Storia fantastica, agile e dinamica, condita da dei dialoghi profondi e sagaci. Scenografie perfette, ricostruite in modo superbo; e musiche straordinarie, composte da Armando Trovajoli, comprendenti tra l'altro il famoso "Tema di Giuditta" e "L'Inno dei Carbonari".

ste 10  @  17/03/2011 21:58:13
   8 / 10
I moti carbonari visti con un occhio satirico ma straordinariamente azzeccato; si mischiano comico e drammatico in maniera perfetta e le interpretazioni (su tutte quella di Nino Manfredi) sono di altissimo livello

Invia una mail all'autore del commento polamidone  @  10/11/2010 09:33:44
   10 / 10
film perfetto. non so che altro dire

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER
e poi riguardandolo mi accorgo di particolari che prima non avevo notato

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER
una volta l'ho visto con mia sorella che mi ha detto "è bello, però finisce male" non è vero: è a lieto fine perchè noi oggi adesso abbiamo la democrazia.

goodwolf  @  21/04/2010 16:37:53
   6½ / 10
La storia è ottima, le interpretazioni pure, ma nel complesso non mi ha entusiasmato molto, probabilmente perchè un pò lento in alcune parti e perchè mischia in maniera troppo netta commedia e drammaticità, non sbilanciandosi nè dall'una nè dall'altra parte. Mi è piaciuto molto il personaggio di Alberto Sordi.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  31/01/2010 20:18:24
   7½ / 10
Satira anticlericale diretta da Magni e interpretata da manfredi ancora una volta al centro di questioni religiose!
Stavolta muta il suo pensiero a mano a mano che la storia procede...
Ci sono pure Tognazzi in un ruolo molto antipatico e anomalo per lui e Sordi che si vede solo nel finale ma prende perfettamente in mano la scena interpretando l'unica pecora nera del clero!
Meno interessante la vicenda amorosa a tre della Cardinale...
Per riflettere su un periodo storico Italiano da dimenticare...

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Ultima risposta 30/11/2010 09.53.20
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Gruppo COLLABORATORI peter-ray  @  01/01/2010 02:15:00
   8 / 10
Manfredi è stato magnifico.
Ottimo Ugo Tognazzi nel ruolo del cardinale, ma non mi ha fatto impazzire invece il ruolo di Alberto Sordi (non mi piacque neanche come Don Abbondio ne "I promessi sposi")

Anche se il personaggio di Pasquino è inventato il film racconta una storia ed è bravissimo il regista ad alternate i momenti drammatici a quelli di humor rendento il tutto molto scorrevole.

Non ci si annoia di sicuro, ma tra una battuta e l'altra emerge la cinica e agghiacciante realtà di un popolo schiavo del suo menefreghismo e privo di qualsiasi ideale.

Un film che fa ridere e riflettere allo stesso tempo, sicuramente da non perdere

baskettaro00  @  19/06/2009 21:29:07
   7½ / 10
un po lento lo vedo ammettere ma cmq un gran bel film........

pier(pa)  @  06/05/2009 15:29:44
   10 / 10
Potentissima commedia nera di Luigi Magni. Al di là di una polemica sterile (che pure voglio fare, per puro divertimento) sull'incomprensibilità degli 8 e dei 9 dati a questo film (forse mettiamo i voti a caso quando si sale sopra l'8? forse siamo così stupidi da non riuscire a spiegare perchè 8 o 9 e non 10? forse per un film bello scegliamo a caso un voto alto, senza saper distinguere?), questa è una delle pellicole più spirituali di tutti i tempi.

Muri puliti popoli muti. Nino Manfredi è Pasquino, più in generale la satira, ancora più in generale il potere dissacrato, umanizzato, bersaglio di ridicolo. E Nino Manfredi è cornacchia, ciabattino analfabeta, codardo, uomo da poco.

Ma un commento su questo film meriterebbe una trattazione così ampia da finire per essere un'ennesimo studio sull'opera rappresentativa.

Cornacchia e Pasquino sono due in uno, totalmente irriconoscibili l'uno nell'altro. Cornacchia ha una "compagna" giudea, Pasquino non se lo può permettere, ma i due sono la stessa persona, e il confine è labile.

Ma non è un film sulla satira, sulla lotta politica, sociale e nemmeno sull'amore.

Nella Roma di Pasquino i carbonari vogliono la rivoluzione. La storia di due di loro è un'altra (non L'altra) prospettiva del film. Incarcerati vivono l'eroismo della rivolta, la delusione per il popolo sonnolento, che si solleva per chiedere a gran voce lo spettacolo della loro esecuzione. Come si fa con la sveglia, maltrattata perchè ha funzionato bene.

L'intreccio con la loro storia è la donna, la giudea di Cornacchia e non di Pasquino, innamorata di uno dei due carbonari.
In tutto questo c'è un prete (uno dei più bei Alberto Sordi mai visti), il sociale che tenta di ricomprendere i ribelli, che vuole la redenzione, seppure non può lasciarli in vita, perchè l'esempio viene prima di tutto. Ma il pentimento è quantomeno la riappacificazione simbolica, il cielo che scende in terra, la ricompone. Ma per un prete ingenuo è lo scopo di una vita fedele; Sordi è la tristezza dell'uomo ingannato, preso in giro, la cui bontà è troppo ignorante, ma più che pena suscita compassione. I carbonari non si pentiranno mai. L'estremo tentativo di Sordi, che li assolve davanti all'intero popolo, mentre salgono sulla ghigliottina, è una scena memorabile, è il teatro tutto insieme. E' la sfida al cardinale, all'ordine, alla volontà, perfino, dei beneficianti, dei carbonari. Sordi scontenta tutti, perchè è l'uomo sincero, è come è in se stesso, è come è.

Il potere ingannatore, mai stupido, è il cardinale (Ugo Tognazzi), la cui beatitudine è la finzione del proprio umano. Tratta Cornacchia come un suo pari, e gli gioca uno scherzetto niente male, costringendolo al paradosso dell'impotenza causato dalla sua stessa potenza. La furbizia dei preti; e Magni ce la riporta per intero.

La storia si compie in un intreccio perfetto. Amore, potere, religione, rivoluzione. Uomini.
Una rappresentatività maestosa (il letto in mezzo alla piazza, il potere che aspetta al varco, il dottore che deve salvare una vita e condannare la propria), tutto nella città eterna, divina. L'intreccio della Storia e delle storie, il destino, la (dis)umanità, il sociale e lo spirito. La parola come arma, il mutismo come sostegno. La tragedia della comodità, del sonno dell'ordine, per paura del (dis)ordine.

Magni è forse l'autore di uno dei film più belli di tutti i tempi.

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Ultima risposta 30/11/2010 09.56.42
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elisa87  @  09/04/2009 23:05:57
   9 / 10
film molto bello e davvero molto toccante,soprattutto nella seconda parte. Sordi BRAVISSIMO nella parte del prete.
Da vedere!!!!

alexp79  @  09/04/2009 17:40:27
   8½ / 10
allora, essendo un amante del genere, avevo già pronto un 10, si sarebbe potuto scendere a 9 nel caso di grande delusione....
Partendo dal presupposto che è un film bellissimo, attori e dialoghi fantastici, una storia vera e commovente.....che dire non, ho ne riso e ne sorriso....ero di cattivo umore?

vitocortesi  @  07/12/2008 13:15:55
   9 / 10
Film bellissimo con dialoghi stupendi un pezzo della storia di Roma.

mister_snifff  @  19/08/2008 02:56:44
   8½ / 10
un ottimo film ambientato nella roma pre-risorgimento,nel crepuspolo della luminescente e gloriosa epopea degli ecclesiastici tribunali e dei papi criminali...
sagace, un po' commovente, fa riflettere e ridere amaramente soprattutto nella seconda parte sul popolo timorato e genuflesso al papa-re, popolo disinterassato ad intenti rivoluzionari nonostante la miseria er coprifoco e la galera...dateci solo armi di distrazione di massa e siamo a posto cosi'

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  17/06/2007 15:42:13
   8 / 10
Regista anomalo Magni, inquadrato in maniera un po' troppo forzata nel filone della commedia all'italiana, ma dallo stile molto personale e sanguigno. Nell'anno del signore mostra la classica lotta di potere: da una parte i conservatori (La chiesa cattolica), dall'altra quelli che potremmo definire i progressisti (i Carbonari). In mezzo a loro il popolo di Roma, apparentemente disinteressato. Sopporta il potere dei preti senza scomporsi più di tanto e non recepisce le idee nuove della Carboneria ("Buonanotte Popolo"). La speranza è in una frase di Pasquino (grandissimo Manfredi), che consapevole dell'umore popolare favoleggia quel "Il popolo intanto prende nota....".

Paolo70  @  05/01/2007 11:10:00
   7½ / 10
Film ambientato a Roma nel periodo della carboneria con un cast di attori eccezionali. Molto bravo Nino Manfredi nella parte di "Pasquino".

Exodus  @  29/12/2006 11:13:08
   8½ / 10
Dove la comicità incontra la satira politica.
Senza scadere nel grottesco e nello scontato, viene messa in scena una crudelissima rappresentazione della lotta di classe che non lascia nè vittime nè vincitori; l'affilata spada dell'umorismo crocifigge allo stesso modo l'ipocrisia del clero, la codardia del popolo e lo sciocco idealismo dei carbonari. Unica figura in qualche modo dotata di saggezza è quella della ragazza ebrea, tormentata amante di due uomini, attirata dai loro ideali, ma assai più di loro conscia del loro combattere i mulini a vento.
Si rie, ma si riflette assai di più. "Popolo... buonanotte!"

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR echec_fou  @  26/08/2006 00:49:50
   9½ / 10
Quando un regista riesce a mettere in scena un film che induce ad una profonda riflessione, traghettando a suo piacimento lo spettatore tra il sorriso di un'ironia sfregiante e l'incanto di una commozione sincera,son veramente pochi i commenti da fare, se non l'esortazione ad andarlo subito a vedere, se ancora, imperdonabilmente, non lo si è visto.

Invia una mail all'autore del commento pasquino  @  27/01/2006 17:02:18
   10 / 10
Merita un 10...a Luigi Magni per la ricostruzione della Roma papalina semplice, ma efficacie e affascinante.. a Manfredi per la sua interpretazione straordinaria della voce de Roma..a Tognazzi per il cardinale crudele e irritante...a Sordi per la commevente interpretazione del prete...a Claudia cardinale se non altro per il suo sguardo in grado di far innamorare anche le statue...ad Armando Trovajoli per la colonna sonora commovente....
da non perdere!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR thohà  @  12/06/2005 13:33:34
   9 / 10
Veramente bello. L'irritante figura di 'sua ecellenza' recitata da un ottimo Tognazzi riesce a far odiare l'ipocrisia del clero. Che dire poi del nostro Albertone. All'inizio un po' grottesco, ma di mano in mano diventa una figura eccelsa, lui crede. CREDE veramente e lotta fino all'impossibile per la salvezza delle anime a lui affidate. Imperdibili i suoi dialoghi innocenti e logici col vescovo, ipocrita e subdolo.
Bella anche la figura del ciabattino che lotta in modo clandestino per la libertà. Un Nino Manfredi come sempre di grande effetto. Non gli resterà, alla fine, che un'unica scelta per salvare la propria vita: "Che chiedi, fratello?" "Pace e minestra"...
Brava anche Claudia Cardinale, impetuosa e che cerca, a suo modo, di salvare la vita ai due condannati alla ghigliottina.

andy82bof  @  30/12/2004 17:47:26
   9 / 10
Dò un nove perchè secondo me in nome del papa re resta irraggiungibile. Cmq un'ottimo Manfredi è affiancato da un superbo ma quantomai irritante Tognazzi e da un Sordi eccellente nel ruolo un po' macchiettistico ma comunque non privo di spessore (in particolare nella parte finale) del frate confessore. C'è anche Enrico Maria Salerno ma ha fatto parti migliori.

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