occhi di cristallo (2003)

Eros Puglieli, ex enfant-prodige del cinema italiano e colpevolmente finito nel dimenticatoio, nel 2004 diede alla luce il suo progetto fin qui più ambizioso: Occhi di cristallo, thriller giallo a metà fra le suggestioni argentiane ed i richiami a pellicole come Seven di David Fincher.
Pur non inventando nulla, ed anzi non nascondendo un animo profondamente citazionista, il film di Puglielli è un giallo a tinte fosche dalle buone intuizioni, almeno un paio di sequenze ispirate e poggiato su un comparto tecnico curato in tutte le sue componenti principali.
La trama, dalla risoluzione non così banale seppur intuibile, possiede qualche incongruenza di troppo, ma nel complesso funziona, lasciandosi seguire con un certo interesse fino al termine della visione. Buono il lavoro degli attori, sebbene Lo Cascio appaia un po' a disagio nelle scene concitate; non convince invece la storia d'amore, infilata a forza ed assolutamente decontestualizzata.
Occhi di cristallo di Puglielli è dunque un piacevole thriller, fra i più riusciti prodotti di genere italiani degli ultimi anni. Deficitario sotto numerosi aspetti, resta un titolo da premiare anche per la volontà di riportare in auge un modo di fare cinema che in Italia, ad inizio anni 2000, era in piena agonia.

Occhi di Cristallo è un discreto thriller che porta con se reminescenze del giallo italiano anche attraverso la partecipazione di un caratterista di quel periodo come Simon Andreu e tenendo conto dei lavori oltreoceano come Manhunters o come Seven nel contesto della vicenda dominato dai colori freddi e dalla pioggia battente. Buona la caratterizzazione di Lo Cascio, meno curata quella dei personaggi secondari. Un lavoro più che dignitoso con una buona regia che regala almeno un paio di buone sequenze come il triplice omicidio iniziale e la morte della dottoressa.

Copia-incolla di miliardi di film. Girato da dio, per carità, ma sa di già visto.

Giallo italiano , anche se girato in Bulgaria e con molti attori spagnoli , che mostra numerosi ed evidenti echi ( o addirittura citazioni ) "argentiani" . Pur con qualche imperfezione nella sceneggiatura , riesce a seminare dubbi e ad avere una discreta rendita di tensione senza cadere troppo nello splatter . Senz'altro meglio degli ultimi film di Argento . Si vede che Puglielli ci sa fare con la macchina da presa . Bravo Lo Cascio , attore poco valorizzato ma capace .

...film rigido su tutti i fronti.

Una sufficienza piena la merita perchè dopo tanti film di genere triti e ritriti quantomeno questo mi ha tenuto abbastanza incollato alla sedia e con una buona dose di inquietudine e suspence. Un giallo-thriller all'"italiana" dove non viene nascosta affatto la matrice chiaramente "argentiana" e anche un pò "baviana" che il pur bravo Puglielli vuole riportare sullo schermo. Frequentissimi sono i frame di immagini passate, ricordi dei personaggi, richiami di storie dentro storie, dettagli, fotografie, feedback che fanno un pò tornare in mente da Profondo rosso in giù tutti i più o meno capolavori del cinema nostrano, e devo dire che l'idea e la realizzazione di tale idea non è stata malvagia. Un film e una trama che certo presentano diversi buchi, scelte e soluzioni a volte anche poco chiare o del tutto incomprensibili, messe lì probabilmente solo per fare da collante tra scena e scena, però il lavoro nella sua totalità merita un plauso e anche una visione attenta, il film scivola via bene per tutta la sua durata, non annoia mai, anzi prende abbastanza pur capendo o intuendo, mettiamola così, ben prima del finale chi possa essere il colpevole anche se forse sarebbe stato più azzeccato spiegare un pò più di "perchè" in modo maggiormente esauriente, però va bene così dai, non cerchiamo di essere sempre catastrofisti e prendiamoci e teniamoci per buono questo nostro film diretto da un bravo regista e interpretato da un ottimo Lo Cascio "provato" dalla vita ad arte. La fotografia poi e le location sono decisamente ottime.

Davvero un thriller ben fatto e ben girato. Peccato che nel nostro paese se ne producano pochi di film così -e questo ci fa rimpiangere i tempi del giallo argentiano.
Il film di Puglielli, tratto per altro dal libro L'Impagliatore di Luca Di Fulvio, risulta essere un incrocio tra noir, thriller psicologico e phsyco-thriller.
Buona prova degli attori, soprattutto Lo Cascio. La suspance si avverte, la tensione pure. Altrettanto pregevole lo sviluppo della storia.
Consigliato !

nell'ultima mezz'ora affossa un giudizio che poteva essere positivo, troppi clichè.

Mamma mia, a voler esser cattivi sono talmente tante le cose che non vanno in Occhi di cristallo che volendo lo si potrebbe tranquillamente affossare. E' indubbia però una certa abilità di Puglielli nell'uso della macchina da presa tanto da essere più di una la sequenza azzeccata, discreta la direzione degli attori e davvero ottima la scelta delle location, gratificate al massimo da un'ottima fotografia. Quello che è incredibile è quante siano le scopiazzature riscontrabili nel film tanto da poterlo considerare una vero e proprio zibaldone delle citazioni. Prima di farne un simpatico elenco è giusto rimarcare come a differenza di moltri altri prodotti nostrani di genere Occhi di cristallo non dia mai l'impressione di cadere nel ridicolo o nell'amatoriale. E' un prodotto cinematografico con tutti i crismi con, ripeto, suo punto di forza nella regia, letteralmente ossessionata dall'uso del dettaglio, tipico del genere thriller-horror. Buoni gli effetti splatter anche se mai mostrati "in action" ma limitati soltanto alle conseguenze (corpi mutilati, scene del delitto, bambola finale). La storia non regge, sta in piedi a malapena e soffre di passaggi forzati o del tutto gratuiti. Lasciando stare l'inverosimiglianza delle indagini, degli indizi, della storia di base, il film si può seguire in maniera abbastanza soddisfacente. Il problema è che abbiamo:
- registratorino con rumori di fondo
- casa buia della riccona
- musica classica durante il delitto
- occhi della vittima tenuti spalancati
- strumenti da chirurgo che vengono rubati
- scritta in latino da decifrare
- libri che parlano di magia nera e affini per arrivare alla verità
- scena di sesso inutile
- vicende del passato in orfanotrofio
- bambole da costruire con pezzi umani presi dalle vittime
- lezioni universitarie inerenti all'argomento del film
Mi fermo qua. Divertitevi voi ad abbinare a ciascun elemento dei film horror del passato. L'unico indizio che vi dò è che al 70% il saccheggio è argentiano. Occhi di cristallo non ha nulla di originale, ogni minuto assistiamo a scene viste un milione di volte perà c'è passione, competenza tecnica e una volontà di raccontare con calma una storia, malgrado lo si faccia in maniera confusissima. Merita la sufficienza perchè non è facile per i giovani registi di oggi cimentarsi con l'horror, genere sempre più snobbato e vilipeso dalla critica imperante. Bravo Puglielli, riprovaci.

Trama intrigante che incuriosisce dall'inizio alla fine. Una vicenda insolita che non provoca noia...

Era da tempo che non usciva un film così in Italia!
SORPRESA!!!
Da vedere!

Gli attori non convincono e il film annoia. La storia è scialba e inconcludente con un finale davvero brutto. Banale e scontato.

buon thriller grazie alla regia di puglielli, uno dei pochi veramente dotati di talento in italia. erano anni che in italia non si faceva più un giallo di questo livello.

Un buon noir cupo e graffiante che aggredisce con immagini crude e urlacci disumani. Molto bravo Luigi Lo Cascio, più dannato e 'nero' che mai. La regia fa il suo egregio lavororiempiendo la pellicola di ombre e pioggia e sottolineando il più classico lieto fine stile "salva la donzella in pericolo" con un caldo raggio di sole che illumina di serenità l'ultima morte. Serenità che nessun'altra vittima nè personaggio ha potuto avere.
Visto per caso in seconda serata, è la dimostrazione che Rai4 è la migliore delle reti Rai, dato che non obbedisce alla legge della vecchia di Alberto Sordi.

La pellicola è stata una piacevole scoperta, data che se tratta di un thriller italiano un po' sottovalutato, ma fatto veramente bene.
La prima parte è molto tesa, con un'atmosfera cupa; la seconda diventa un po' più movimentata, e son presenti dei colpi di scena.
La visione scorre bene, senza annoiare; la storia riesce a suscitare interesse.
Peccato che Lo Cascio, apprezzabile ne "I cento passi", qui non sia all'altezza dei suoi precedenti lavori, non sembra una parte adatta a lui, e non è riuscito a dar spessore al suo personaggio.

Bellissimo. Dai tempi di Argento giallista non si vedeva una cosa simile.
Lo Cascio è, come sempre, altissimo.

thriller splatter cn luigi lo cascio...mi ha saputo coinvolgere abbastanza bene e le scene splatter sono molto ben fatte...
qualkuno può rinfrescarmi la memoria dicendomi il finale xc me lo sn scordato?
grz.....

Mi dimenticavo di questo piccolo capolavoro, ovviamente il regista si ispira al mentore Argento è abbastanza evidente, ma comunque sono rimasto molto intrigato da questa pellicola carica di tensione e suspence.

A mio parere più che sottovalutato, questo Occhi Di Cristallo è un piccolo gioiellino del giallo/thriller made in Italy che strizza palesemente l'occhio al miglior Argento.
Non capisco come mai a tanti non sia piaciuto, pur ammettendo io stesso che in alcuni punti il film non sia proprio convincente, ma tutto sommato la trama non ne risente granchè e la visione risulta nel complesso scorrevole e con discreti momenti di tensione.
Splendida la regia di Pugliarelli e la fotografia di Coassin, quest'ultimo sicuramente uno dei migliori in circolazione nel suo campo a livello italiano.

Niente male, inizio un po' sottotono ma poi ti coinvolge nella ricerca dell'assassino. Chiaramente non un capolavoro, ma un thriller che si può guardare tranquillamente.

Gran film completamente incompreso del promettente, ma quasi più visto, Eros Puglielli, un signor giallo all’italiana che Dario Argento in questo periodo manco sogna. Il giovane italiano gira il film con padronanza, sembra venire dalla miglior scuola americana: non ho mai visto questa bellissima fotografia e regia perfetta in un film nostrano, luci rese al meglio, inquadrature e movimenti di ripresa suggestive e azzeccate, in un insieme di profilmici dove niente viene lasciato al caso, perfetto ogni dettaglio. Ottime anche le musiche; chi ha detto che la regia è assente, apra bene gli occhi. La storia invece presenta molti luoghi comuni, ma il finale è bellissimo. In ogni caso sempre di un giallo classico si tratta, e chi ne è appassionato non deve assolutamente perderselo.
Gli attori sono sostanzialmente in parte, l’unica eccezione è Luigi Lo Cascio che ha la stessa identica espressione in tutto il film, ma lo salvo per un momento commovente che ha fatto molto bene.
Io mi chiedo perché, per una buona volta che anche in Italia qualcosa di buono e fuori dall’ordinario esca fuori, ecco che tutti lo debbano scartare e criticare… assolutamente imbarazzante ciò, e allora continuate a guardare Boldi e De Sica, cosa volete che vi dica, o al limite fatevi piacere un’altra volta Argento. Comunque assolutamente un gioiellino da non dimenticare, almeno un’occhiata bisogna dargliela.

ECCO UN CLASSICO ESEMPIO DI COME DUE SCIMMIETTE USCITE DALLO ZOO POSSANO REALIZZARE UN FILM PATETICO MONOTONO E PIUTTOSTO PREVEDIBILE,ECCETTO LA SCENA INIZIALE NELLA QUALE SI ASSISTE ALL'OMICIDIO DI UNA COPPIETTA CHE SI STA DANDO DA FARE E UN VOYEUR,IL FILM,SE COSì POSSIAMO DEFINIRLO,PROSEGUE SCIVOLANDO NELLA DEMENZIALITA PIU TOTALE,IL REGISTA CERCA DISASTROSAMENTE DI IMITARE DARIO ARGENTO,GLI ATTORI PER COME RECITANO FAREBBERO RIDERE I BAMBINI DELL'ASILO.IN CONCLUSIONE CONSIDERO QUESTO FILM UN DISASTROSO SCOPIAZZAMENTO DEI VERI THRILLER UN CONSIGLIO DA AMICO CINEFILO: SE AMATE IL CINEMA EVITATE DI VEDERE QUESTO SPETTACOLO DA CIRCO CHE UN INSULTO CON LA I MAIUSCOLA AL GENERE THRILLER(vedi anche spoiler)

SPOILER

buon film. se fosse stato americano non se ne sarebbe accorto nessuno (forse).
se il cinema italiano fa un po' pena la colpa non è certo di lo cascio. dove c'è lui ci sono o buoni film o film almeno guardabili. tra gli italiani di ora, uno dei pochi attori che convince. bravo!

Mamma mia, quanto è brutto questo thriller! La tensione manca, la trama non è per nulla originale ed è presa qua e là da thriller americani, gli attori...stenderei un velo pietoso, insomma un brutto film da evitare!

Io mi chiedo ma Lo Cascio non è che è un po' s****to??
A parte "I Cento passi" e la "Meglio Gioventù" ma non ne azzecca una!!!
Questo film recita quasi da fare ridere, la scena dopo l'amore con la protagonista dove confessa lo stupro della sua ex: ma che orrore!!! Si vede che recita lontano un miglio: mamma mia, già la natura con lui non è stata benevola, dice di essere alto 1.70... e sì allora io sono Monica Bellucci, se la tira anzi se la strappa, si crede tutto lui, ma basta Luigi: smettila di darti arie: NON TE LO PUOI PERMETTERE. CAMBIA GENERE CAMBIA FILM CAMBIA TUTTO.....
Sennò davvero di mestiere potresti fare lo IETTATORE!!!! CON QUELL'ARIA DA ETERNO DEPRESSO NON CONVINCI!! DICI DI ARRIVARE DA UNA FAMIGLIA FELICE: ma allora se arrivavi da una famiglia dove c'erano dei problemi che faccia avresti avuto: meglio non pensarci.

mamma mia recitazione zero, suspance zero, insulso come thriller

Eros Puglielli tenta di ricalcare la stagione d'oro del cinema di genere italiano anni 70,ma l'operazione nostalgia si rivela in gran parte una porcata assoluta,con scopiazzature a tutto campo e una misera sceneggiatura pienza zeppa di cliche'e cadute di stile.Tanti i riferimenti al cinema di Argento(il soffermarsi della macchina da presa su armi,parti del corpo e dettagli scenografici),ma l'imitazione di tale modello alla lunga diventa stucchevole e il film non conivolge,non crea suspance e non intrattiene a dovere,con una prevedibilita'degli eventi quasi imbarazzante.Nel cast figura Luigi Lo Cascio,ma e'maledettamente fuori ruolo.

Si continua a sentire l'inafferratezza del cinema italiano in questo campo! Il film non è proprio malaccio come molti altri. Diciamo che, vista l'idea, non si poteva fare meglio sec me. Non siamo ancora alla sufficienza Italia!

L'arrivo nelle sale del film è stato accolto in maniera piuttosto contrastante: c'è chi ha gridato al miracolo e chi al disastro.Come spesso accade, la verità è nel mezzo.
Eros Puglielli dirige in maniera convincente una storia alquanto intricata.
E' una pellicola poco italiana e questo può essere un pregio ed un difetto (perchè, se da un lato il film acquista un respiro più ampio dall'altro c'è un'inevitabile tendenza alla spersonalizzazione).
Ottima fotografia, musiche inquietanti.
Il regista è un fan di Dario Argento e si vede.
La prova degli attori è il limite più evidente del film: Lo Cascio bravo (ma un pò distratto), gli altri non sempre espressivi (a causa di un pessimo doppiaggio).

Secondo me merita, magari non 10, ma bisogna lazare la media perchè mi è piaciuto molto...

vabbè un tempo m sarei potuto persino spaventare vedendo questa media ,però ne ho visto ben d peggio,il film in questione è un thriller che pecca solo in una cosa.troppo argentiano,pieno di soggettive cn un killer ben imboscato,nn che il fatto sia un difetto,anzi ispirarsi al maestro gioverebbe molto un po a tutti ,ma bisogna tenere anche uno stile proprio,molto bella la figura della bambola,che forse doveva essere calcata un po di piu all'interno del film.cmq grande thriller

Questo film è un omaggio spudorato alle vecchie glorie di Dario Argento. In effetti sembrerebbe proprio un vecchio film di Argento.
In ogni caso è una buona alternativa al solito (pessimo) cinema italiano.
Lo Cascio si conferma uno dei migliori attori italiani.

Le inquadrature non sono male, il ritmo funziona e la storia pare all'altezza.
Tutto crolla con la caratterizzazione dei personaggi e la recitazione terrificante degli attori, Lo Cascio compreso... di certo non aiutato dai molti dialoghi imbarazzanti.
Comunque il film funziona alla grande e riesce a coinvolgere (anche se troppo nauseante); un pò irritanti forse i continui rimandi al cinema thriller americano.

mi ha sorpreso per intensità...penso che questo regista possa fare strada...mi è sembrato pero un po troppo "resurrection" quindi non molto originale

Beh, per essere un film italiano vi assicuro che ... non è niente male!
La cura riposta in questo film è, per il nostro cinema, ai massimi livelli.
Nel suo genere non sfigura affatto nel paragone con dei ben più blasonati prodotti americani (non di prima scelta).
E non è poco.

qualke scena mi è piaciuta ma nel complesso ...no comment

eppure in altri siti questo thriller ha un trattamento migliore.insomma non dico che sia da 10 d media,ma 5 e poco davvero.thriller che ricorda molto anzi troppissimo lo stile argentiano con un serial killer sadico che si trascina dietro d se uninfanzia molto difficile.in altri punti scav sul torbido dei personaggi facendoli vedere come persone lugubri e tristi.insomma una regia che definirei ottima, una recitazione altrettanto ottima una bella trama, peccato perda un po nel finale cmq bello, e nella storia dell'assassino non chiarissima.consigliato agli amanti dei thriller vecchia maniera

Sinceramente non ho trovato questo film da 5 di media. Per carità non è neanche un capolavoro, ma personalmente lo ritengo un buon thriller. A tratti mi ricorda Seven.
Ottima l'interpretazione di Lo Cascio a mio avviso uno dei migliori attori italiani

Buon thriller, non l'ho trovato così brutto come tanta gente ha scritto.
Ma come tutto alla fine conta quello che pensio io e non la recensione negativa affibiatagli a questa buona pellicola italiana.
Secondo me doveva forse durare un attimo in meno e sfruttare in più qualche momento di suspance, ma tutto sommato non mi sono affatto annoiato nel vederlo.
Buon film e sempre bravo Lo Cascio.

Personale opinione. Non sono riuscito ad arrivare alla fine. Film veramente brutto.

Lo Cascio è un buon attore ma questo film e proprio un obbrobrio - Penoso

Trama ... insomma !!
Recitazione pessima !!
Finale da .... formattare !!!!!!!!

Peccato.

Sono un po disorientato nel dare un voto a questo film. La cosa che mi ha attratto di più è l'ambinetazione quasi dal sapore "virtuale" dove non esistono riferimenti, pure le targhe delle automobili sono irreali. Il secondo pregio è che pur trattandosi di un film pieno di stereoptipi e dallo sviluppo ultra lineare (potrebbe essere considerato un Resurrection parte 2) è pur sempre un buon thriller nero ITALIANO, e scusate di questi tempi è merce rarissima. Purtrooppo i limiti della sceneggiatura scadono a volte nell'imbarazzante. Ad ogni modo il voto sufficente d'incoraggiamento se lo merita tutto.

Risveglio del cinema nero italiano ..... è talmente raro che mi risulta difficile ed ingeneroso criticarlo....a me tutto sommato il film è piaciuto ...buone musiche , mai noioso ... che sia il viatico per spronare il cinema italiano verso un genere monopolizzato dall'egemonia americana ? speriamo

Una parabola in discesa questo film: inizio sfolgorante con un ottimo lavoro di regia dinamica e avvolgente in una trama che, per fortuna, è solo all'inizio.
Mano mano che il film prosegue di buono rimane solo Lo Cascio. La regia si spegne in banalità irrimediabili, rese più lampanti dalla sceneggiatura che perde ogni pretesa di essere avvincente.
Delusione.

Veramente brutto!!!!
Storia scontata e noiosa e Lo Cascio è sovrabbondante per il copione che gli hanno dato. Forse bastava Massimo Boldi.

UNa fesseria come spesso accade ultimamente nei trhiller.
Solito poliziotto dal passato doloroso, fuori dalle righe,che fatica a contenere la sua aggressivita' quando messo sotto pressione, solita gnoccona che immancabilmete lui deve salvare e conseguente amore sbocciato, solito cattivo che piu' cattivo non si puo', con tanto di discoroso finale sui perche' e i percome ecc ecc... tutto questo contornato da un sincro voce completamente sfasato, (non so se sia colpa della sala o della produzione).
Peccato perche' lo cascio lo trovo molto bravo, ma non basta a rendere interessante un film noioso e fiacco.

Che dire su Lo Cascio?
Sensazionale...
Criticato perchè non adattabile alla parte...si è adattato benissimo!
Non si tratta di un poliziotto che corre e spara...Si tratta di un uomo, con un passato burrascoso, con un trauma immenso nella sua vita, con una storia difficile...E Lo Cascio ci fa vedere tutto attimo per attimo nel suo sguardo...Come sempre riesce ad emozionare in un contesto realizzato molto bene, con molta cura e molta intensità! Vale la pena eccome di vederlo...e in questo caso...non fidatevi proprio delle critiche negative...Amano distruggere si sa!
Ciao

LASCIATE FARE I THRILLER DOZZINALI A HOLLYWOOD ,visto che sono tanto bravi, si possono fare cosi tanti bei film, senza copiare idee gia´ viste e riviste, un punto a favore solo per l´idea delle musiche bulgare, veramente strane....

Alcune scene forti e ben girate ci sono, peccato la brutta scenggiatura e i ridicoli dialoghi.

Con dei limiti tipici del genere "serial Killer alla riscossa" ma pregevole, soprattutto per il fatto che si tratta di un film Italiano.

A prima vista il film sembra ambientato in una metropoli del Sud, Napoli, forse. Ma non è così. Probabilmente per risparmiare sul budget, il film però non è girato in Italia, ma, da quanto mi parrebbe di intuire dai titoli di coda, in Bulgaria. Ma questo non fa che conferire fascino al film, che appare ambientato in un "non luogo", dove la gente ha nomi italiani, libri scritti in inglese e auto ex-soviet.

il seguito leggetelo solo SE AVETE GIA' VISTO IL FILM!!!!!!!!!!!!!!


Peccato che come il 99,9% dei film sui serial Killer si perde nel finale (a parte Psyco e Seven, io li boccio tutti). Soprattutto nella scelta del Killer: Primo perchè nelle scene all'orfanotrofio, da bambino è poco più piccolo di Jaccio e poi da grande i due dimostrano almeno 20 anni di differenza. E secondo, ok, va bene che non tutti gli psicopatici rovinati dalla madre da piccoli devono per forza avere un aspetto malaticcio e s****to ma questo qui proprio non ci azzecca nulla, un ragazzone con le spalle larghe, lampadato e col capello liiscio curato! Sembra Mario Merola! Maddaiii

Altra iniezione di fiducia al cinema italiano (quando parlo di cinema italiano mi riferisco a tutto ECCETTO a quella merd@ di produzione italiota rappresentata da Boldi&DeSica, Vanzina e porcherie del genere). Inizio a stancarmi, ma mi ritengo un osso duro. Almeno su questo campo.
Per quanto riguarda il film, minimamente pubblicizzato sia in tv, sia al cinema, sia a Venezia 61 – qualcuno si è accorto che c’era al festival??? – non propone nulla di nuovo. Una serie di cliché frullati assieme: la città fantasma e sporca come un immenso cassonetto, le scritte sui muri col sangue, il killer psicopatico pazzo, le vittime ultra-seviziate. Ma la regia ha uno strano fascino. Puglielli riesce utilizzare i suddetti cliché muovendoli in modo da cadere troppo poco spesso nel ridicolo. Le pretese d’autore sono troppe, le citazioni sono troppe (Seven, soprattutto), le riprese sui corpi spappolati sono troppe e troppo prese in considerazione: sapiente (e furba, furbissima!) tecnica per fare in modo che lo spettatore provi paura di vedere dello schifo. È una tecnica rodata e strausata dal maestro (?) Dario Argento.
Gran parte degli attori sono stranieri. Ma non sono bravi. Facevano meglio a sceglierne di italiani. Al peggio non c’è mai fine.
Interessanti, visivamente parlando, le scene nelle rampe delle scale dell’appartamento della ragazza e le scene dei ricordi del malato di tumore quando trascorreva l’infanzia all’orfanotrofio.
Si salva Lo Cascio, bravino.
Applaudo chi riesce a capire in quale città si svolge il film. La storia delle auto della polizia con la scritta “Police” non conta. Può essere Corsica, Francia, Inghilterra, Galles, Irlanda, Scozia…