promised land (2013) regia di Gus Van Sant USA 2012
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promised land (2013) (2012)

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locandina del film PROMISED LAND (2013)

Titolo Originale: PROMISED LAND

RegiaGus Van Sant

InterpretiMatt Damon, John Krasinski, Frances McDormand, Rosemarie DeWitt, Lucas Black, Hal Holbroock, Scoot McNairy, Tim Guinee, Titus Welliver

Durata: h 1.50
NazionalitàUSA 2012
Generedrammatico
Al cinema nel Febbraio 2013

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Trama del film Promised land (2013)

Steve Butler è un abile ed amabile venditore di una grande corporation che, con la college Sue Thomason, viene inviato in una piccola cittadina rurale del cui territorio deve acquisire i diritti di trivellazione. Inizialmente la comunità, colpita duramente dalla crisi economica, appare più che bendisposta a concludere l’affare: ma l’opposizione di un rispettato insegnante e di un leader di un movimento popolare complica non di poco i piani di Steve.

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Voto Visitatori:   6,36 / 10 (28 voti)6,36Grafico
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Voti e commenti su Promised land (2013), 28 opinioni inserite

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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR rain  @  26/09/2023 19:09:20
   6½ / 10
Un bel film, che tocca tematiche importanti e non banali (diffidate di chi vede l'argomento in bianco e nero), parzialmente rovinato da un finale messo lì più per piacere ad una grossa fetta del pubblico che per una sorta di coerenza/continuità di percorso visto fino a quel momento.

DarkRareMirko  @  03/11/2020 22:56:31
   7 / 10
Non mi fatto strappare i capelli ma probabilmente dovrei rivederlo; a me è sembrato un film distaccato e non molto a fuoco sotto più aspetti, tanto addirittura da far andar sottotono il messaggio ecologista, imho fondamentale.
Comunque sempre grande Damon in un cinema di denunica (che nel titolo fa il verso a Gitai) che, ci mancherebbe, è un bene che esista ma che, ripeto, questa volta mi è sembrato non centrare molto il bersaglio (tematico almeno, visto che cinematograficamente l'opera ha il suo perchè).

Filman  @  09/12/2018 02:34:29
   5 / 10
Si inizia a guardare PROMISED LAND annusando da subito l'olezzo di già visto, ma più passano i minuti e più quell'atmosfera folk, piuttosto compiaciuta ed emanata della provincia rurale americana, diventa un'accogliente manto caldo in cui tutto sommato si sta comodi e chi guarda non ha difficoltà a farselo piacere. Sorge pure il dubbio che a questo giro non si tratti della classica pappardella retorica sulle perfide multinazionali contro la brava gente di paese che vive di cose semplici, guarnito di redenzione da parte dell'uomo di città che capisce i veri valori della vita appena trova l'amore e annusa l'aria di campagna. Ma in maniera fulminea ci si risveglia dall'illusione di non star guardando la solita favoletta americana, e con un colpo di scena scellerato, il cui principale difetto non è neppure la sua poca plausibilità, ci si ritrova a tu per tu con la realtà: un lavoro su commissione lontano anni luce dalle corde di Gus Van Sant, privo di spirito e cerchiobottista nella sua moraletta spicciola.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR 1819  @  31/03/2018 14:11:12
   7 / 10
Ho adorato la regia di Van Sant, la scenografia e gli attori. E' vero che risulta irrealistico nel finale, tuttavia fa riflettere sul tema ambientale e per questo lo promuovo.

Thorondir  @  17/04/2017 19:07:47
   6 / 10
Sono uno che ha parecchio a cuore le tematiche che il film tocca, ma le sviscera cercando troppo il sensazionalismo e la faciloneria. Troppo retorico e costruito in alcuni punti, avrei preferito un film più dal taglio documentaristico che il classico mainstream infilato dalla finestra che pure dovrebbe essere assente in un film che si pone come indipendente. In questo senso ho trovato stonata la scelta di inserire per forza una mezza storia d'amore che non dice nulla complessivamente se non che il personaggio interpretato da Damon è alla fin fine "una brava persona". Si lascia guardare, è visivamente ben fotografato, riesce a non perdere troppo ritmo ma soffre di un superficialismo che stride con l'importanza dei temi posti in essere.

Matteoxr6  @  24/09/2015 23:18:50
   6 / 10
Trama annacquata (l'ora e cinquanta è abbondantemente diluita), ruolo dell'antagonista ampiamente prevedibile e scontato (il regista quasi te lo suggerisce), regia e fotografia non all'altezza del nome di Van Sant, sempre impeccabile da questo punto di vista. Per il resto, rimane un film sufficientemente godibile e verosimile (basti leggere l'inchiesta su Coca-Cola svolta dal Times di qualche settimana fa).

gemellino86  @  06/04/2015 16:40:18
   6½ / 10
Film abbastanza discreto ma mi aspettavo qualcosa di più. Secondo me ci doveva essere più ritmo e i dialoghi sono un po' banali. Bravi Damon e McDormand. Preferisco altro di Van Sant.

Beefheart  @  02/04/2014 17:04:55
   5½ / 10
Concordo con chi sostiene che Van Sant, con questo film, si sia preso una vacanzina. Personalmente, in questo "Promised Land" non ci ho trovato niente di chè; niente che possa anche solo vagamente ricordare il tratto graffiante del regista; niente che non sia già stato ampiamente dibattuto e sfruttato. Insomma, niente di nuovo, messo giù come di solito. Nel complesso direi "piatto" nonostante il finale.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  20/03/2014 12:32:02
   6½ / 10
L'ultimo arrivato di una grande societa' mandato a racimolare consensi per trivellare il terreno in una picola cittadina marchiata dalla crisi.
Il processo di coscienza permettera' al protagonista di cambiare idea su molte cose.
Un primo difetto del film è proprio il finale, forse troppo "buonista" e prevedibile. Tutt'altro che prevedibile, invece, il doppio ruolo dell'ambientalista, vera perla della pellicola.
Preferisco di gran lunga il Van Sant sperimentale rispetto a quello "classico" di questi ultimi anni ma il film nel complesso non è male e fa riflettere...come un servizio delle "Iene".

YaoMing  @  02/03/2014 19:06:56
   4 / 10
Definirlo noioso è un complimento,altro che film di denuncia....
è UN FILM PALLOSO E BASTA

BlueBlaster  @  24/02/2014 02:22:41
   5½ / 10
E' un film di denuncia che tratta un tema sensibile e non molto affrontato e solo per questo la visione è passabile...
La pellicola di per se è terribilmente noiosa e lenta sia nel ritmo che visivamente, secondo me si sarebbe potuto trovare sicuramente un modo per rendere il film più piacevole invece è proprio piatto ed interpretato in modo ordinario.
Insomma Gus Van Sant non ci regala niente in questo film e Matt Demon cura una sceneggiatura interessante solo sulla carta...
Da vedere per farsi un'opinione sulle lobby del "gas" ma attenzione all' "Effetto Morfeo"!

camifilm  @  14/11/2013 16:54:36
   4 / 10
Film che passa inosservato perchè ha poco carattere.
Piattume quasi tutto il film...

Febrisio  @  02/11/2013 11:37:24
   7½ / 10
Non esce dalle righe, ma il presupposto di Van Sant centra l'obiettivo a pieni voti. Film decisasmente papabile, cercando di accappararsi il nr più vasto di spettatore possibile, visto anche la buona intenzione di informare sul freaking/trivellazioni. Ben spiegato, semplice, simpatico. Film denuncia che malgrado la buona pubblicità passa abbastanza inosservato.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  11/09/2013 10:34:24
   6 / 10
Steve materializza sogni, in cambio della trivellazione del suolo offre a disperati allevatori e contadini un gruzzolo di quelli che ti cambiano la vita. Tutto in nome del gas naturale che per essere estratto ha però bisogno di trattamenti speciali i quali, stando a quanto si vocifera in rete, rendono insalubri gli incontaminati paesaggi dell'America rurale.
Il denaro però chiude gli occhi e tappa le orecchie, il contratto è proposto in buona fede dall'operatore della multinazionale "Global", Steve è davvero convinto di dare una mano, i proprietari terreni invece si preoccupano di una crisi che li sta letteralmente sbattendo in mezzo la strada e di conseguenza accettano incrociando le dita.
Lo sguardo di Van Sant non è di quelli lucidissimi, quasi volesse portare a galla le ragioni che stanno da ambo le parti senza prendersi grosse responsabilità. Il fuoco lo apre realmente verso il modo di agire dell'azienda di cui il protagonista è solo un ingranaggio inconsapevole, estraneo alle grandi manovre che vivono (anche) tramite il suo operato.
Il Van Sant sovversivo ed arrabbiato è lontano, la sensazione è che qualcosa manchi soprattutto dopo che il politicamente corretto si eleva a garante, con una soluzione più adatta ad una favoletta che ad un cinema dal marcato impegno civile. Il finale è poco credibile oltre che poco trascinante, a monte c'è un problema di definizione del protagonista (ben interpretato da Matt Damon); per giustificare non basta tratteggiarlo come figlio devoto di quegli stessi scenari agresti ora messi a repentaglio.
C'è un allineamento a certo cinema classico che diventa anacronistico e non solo per la lieve portata della "redenzione", il voler porre l'accento su certi valori morali e voler credere che ancora esistano è ammirevole, ma la genesi di questa conversione è davvero troppo utopica per essere abbracciata senza remore.

Gruppo COLLABORATORI atticus  @  04/06/2013 13:06:38
   6 / 10
Segnalato con una menzione speciale della giuria al 63° Festival di Berlino, nonostante i magri consensi ottenuti in patria, l'ultimo film di Gus Van Sant tenta la carta della denuncia, muovendo da una sceneggiatura scritta dai due interpreti centrali, John Krasinski e Matt Damon. Nobili intenti e, come spesso accade, timidi risultati.
Cinema civile come andava di moda qualche decennio fa, senza enfasi né facili isterismi, dai toni saggiamente calibrati da una sceneggiatura che sa restituire con realismo la scottante attualità degli eventi narrati.
Il film non manca di interesse quanto di forza sociale, di grinta, di originalità; tutto è corretto e nulla minaccia un risultato finale di puro mestiere, un esito inaspettato per un regista orgogliosamente 'contro' come Van Sant, in grado di iniettare nelle sue opere ben altri gradi di sovversione.
Più che del regista, Promised Land è un film appartenente a Krasinski e Damon, che l'hanno scritto senza timori di ripercussioni al loro status di divi da grande schermo.
Piuttosto flaccido comunque il finale, quando verità e menzogne vengono a galla in modo alquanto incredibile e dove la nostalgia per i vecchi drammi di Capra e Sturges si disperde in un colpo di scena dal sapore dolciastro.

dagon  @  02/06/2013 22:55:34
   5 / 10
Denuncia fiacca e scontata, in un film costruito in maniera ovvia e piatta

PATRICK KENZIE  @  21/05/2013 00:23:43
   7½ / 10
Attratto dalla coppia Damon-Krasinski nelle vesti di scenaggiatori e dal cast sono andato a vedere il film con curiosita ma con poche aspettative,perche non sopporto Van Sant come regista.
Ebbene dico ole! Una bella sorpresa :) Dello stile Van Sant non c'è nulla per fortuna!

Un film intelligente e interessante,un film da vedere senza dubbio.
La prova del cast intero totalmente calato nei vari personaggi rende il film ancora più "vero",è un film che non da giudizi da una o l'altra parte ma mostra la cruda realta del nostro tempo... Sta allo spettatore pensare e calarsi nelle varie prospettive del film e per questo mi è piaciuto tanto.

La coppia di sceneggiatori rende il film forte e saldo,la regia è senza fronzoli e didattica e tutto questo mix rendono questa pellicola molto piacevole e di grande interesse...

1 risposta al commento
Ultima risposta 21/05/2013 00.26.13
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alberto9  @  05/05/2013 08:47:40
   7½ / 10
Ottimo film con un ottimo Matt Damon. Incomprensibile la parte di lucas black.

É incredibile come possono agire le multinazionali per convincere una cittadina ad accettare il loro progetto.

cosmocar  @  12/04/2013 10:01:58
   8 / 10
Un bellissimo film! ottima sceneggiatura e interpretazione di Damon. Aspettando Elysium

tumbleweed  @  04/03/2013 16:21:56
   7 / 10
Può andare dài. Film gradevole.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Satyr  @  01/03/2013 14:40:12
   6 / 10
Il problema di fondo con questo genere di pellicole è la voglia di osare e andare oltre le solite certezze. Promised Land rientra nel filone "politically correct" sempre a caccia di buoni sentimenti senza preoccuparsi dell'incisività del tema trattato. Intendiamoci, tolta l'ultima mezz'ora quello di Matt Damon è uno script dignitoso, ma come al solito a Hollywood mancano le palle.

Improbabile - e non poteva essere altrimenti - lo scontatissimo percorso di maturazione del protagonista - ipotizzabile fin dal trailer - che avviene in maniera forzata grazie anche a un colpo di scena che francamente avrei evitato. Perchè? Perchè non serve. Soprattutto quando cerchi di fare "cinema impegnato" con temi scottanti come questo.
Rimane l'ottima performance degli attori e il merito - si, questo te lo concedo Matt - di portare a galla un dramma di cui si parla pochissimo.

Nota a margine: per chi dopo la visione volesse davvero approfondire in maniera seria e dettagliata, consiglio Gasland. Documentario uscito un paio d'anni fa.

fabrix  @  26/02/2013 22:21:37
   8½ / 10
Non mi interessata chi doveva o non doveva dirigere questo film. Mi interessa invece poter dire senza ombra di dubbio che siamo davanti ad un opera cinematografica di buon livello. Non banale ne commerciale. Attori che hanno lavorato magnificamente .. ma scherziamo...La Frances McDormand; Matt Damon; Rosemarie DeWitt; l anziano Hal Holbrook senza dimenticare Scoot McNairy! sono delle perle rare del mondo del cinema che quando non ci saranno più, le rimpiangeremo...ma ahimè sarà troppo tardi. Chi cerca il solito prodotto da bassifondi metropolitani, spacca tutto niente cervello non sprechi il suo tempo. Vada da un altra parte.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  26/02/2013 20:37:34
   6½ / 10
Promised Land appartiene a quel filone di pellicole meno sperimentali di Van Sant, più dalle parti di Will Hunting o Milk piuttosto che Elephant o Gerry. Lo sforzo del regista è quello di creare una pellicola equilibrata che descriva bene sia il contesto che i personaggi e non cadere nel clichè. su quest'ultimo aspetto mi sembra che ci sia il risultato migliore se non altro perchè i caratteri rappresentati non cadono mai nel caricaturale e nello schematico.
Il tema centrale quindi è una battaglia condotta da persone con ogni mezzo più o meno sottile, dove da una parte c'è il denaro apparentemente facile e dall'altra l'attaccamento ai valori e a quella terra martoriata dalla povertà che vuole mantenere solo un minimo di dignità. Peccato solo per un finale prevedibile nel suo buonismo.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  21/02/2013 18:45:24
   7 / 10
Mi è proprio piaciuto The promised land, soprattutto per l'abilità di Van Sant di raccontare una comunità filtrandone i volti le attese disilluse il senso di appartenenza. Poi vedi Damon e ti sembra davvero il classico venditore di enciclopedie che ti rifila la Treccani senza che tu l'abbia richiesta apportando una firmetta su una clausola che non hai nemmeno letto. E la McDormand, che con i suoi occhioni sgranati, mi ricorda tanto una mia simpatica collega di lavoro... ma al di là di tutto e del fatto che tratti un'argomento anche universale (un certo cinema à la Martin Ritt per intenderci) il film pecca forse di moralismo verso il finale, per non dire del fatto che l'epilogo è davvero troppo ecumenico. Una vicenda che ricorda abbastanza un "caso" di casa nostra come la vicenda della Tav... E' sicuramente un film tipico di Van Sant, che per una volta si tiene alla larga dal distacco emozionale nel descrivere certe problematiche sociali. Con qualche compromesso in meno (Steve non può non sapere, o avere almeno qualche dubbio...) sarebbe stato qualcosa di più di un discreto film di denuncia

TheLegend  @  21/02/2013 17:04:38
   7 / 10
Film di denuncia non esageratamente dai toni drammatici,capace di mettere in luce piccole verità.

baronepdg  @  18/02/2013 13:35:10
   6 / 10
il film racconta un qualcosa di aderente alla realtà, è una storia di persone, però rimane senza lode e senza infamia, ci si aspetta un salto di qualità che però non arriva

kako  @  16/02/2013 02:10:19
   7 / 10
un bel film di denuncia, su un tema serio e impegnato, che fa riflettere e offre spunti interessanti. Forse poteva essere un po' più coraggioso diventando più accattivante ma resta un prodotto valido, con una storia costruita bene, che scorre coinvolgendo in maniera sempre buona. Non un film indimenticabile ma vale una visione sopratutto per l'argomento trattato. Apprezzo moltissimo Gus Van Sant e anche questa volta non mi ha deluso. Bravo Matt Damon.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Egobrain  @  11/02/2013 16:02:50
   6 / 10
Promised Land ha trovato non poche difficoltà nella sua produzione.Inizialmente il progetto doveva vedere l'esordio alla regia di Matt Damon,poi per problemi di pianificazione il film è stato assegnato al regista di Milk,Gus Van Sant.

"La terra promessa" racconta la storia di Steve Butler (Matt Damon),agente per conto della Global,una grossa compagnia del settore energetico.Steve è inviato per conto dell'azienda in una piccola cittadina agricola per convincere gli scettici abitanti del villaggio a vendere il loro terreno.
Il giovane agente con la sua collega (una bravissima McDormand) devono però far fronte a non poche contrarietà e opposizioni.La crisi che colpisce il mercato è un fattore sul quale la "Global" e i due agenti fanno affidamento per far vendere le proprie terre ai contadini,ma gli ostacoli sono più grandi del previsto.

Alla fine del film mi sono domandato se Matt Damon avrebbe reso meglio alla regia rispetto a Van Sant.Non lo saprò mai,ma considerato il risultato del film di sicuro l'attore non avrebbe potuto far di peggio.
Promised Land non è affatto un prodotto insufficiente.Ciò che lascia perplessi è la grande prevedibilità di una storia che doveva assolutamente scandalizzare e lasciare attoniti per le tematiche importanti che tratta.Tutto finisce nel politically correct e nella sensazione che si è voluto andare poco a fondo nella denuncia dei fatti.

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