Biopic dedicato a JD Salinger, autore de Il giovane Holden, che racconta la nascita del capolavoro della letteratura mostrando la gioventů ribelle dello scrittore, l'esperienza vissuta durante la Seconda Guerra Mondiale al fronte, gli amori, i lutti subiti e le tante difficoltŕ affrontate nel corso degli anni.
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Fare un biopic su Salinger risulta una specie di contentino, considerando che il suo capolavoro, Il Giovane Holden, difficilemnte diventerà un film, visto che lo scrittore detestava Hollywood e che aveva il copyright assoluto sul suo libro. Per il cinema trasporre quel romanzo è come un Santo Graal. Il film in questione non è bruttissimo però mi è sembrato piuttosto schematico nel cercar di raccontare un personalità complessa e controversa come quella dello scrittore. Gli slanci giovanili, l'esperienza traumatica della guerra che lo ha segnato in maniera indelebile e la scelta di questo suo isolamento quasi assoluto non rendono abbastanza l'idea della personalità di Salinger. Hoult è un buon attore ma credo che i limiti della sceneggiatura ne abbiano limitato la sua interpretazione. Rebel in the Rye si lascia vedere ma non lascia tracce profonde alla fine della visione.
Buon biopic sulla vita dello scrittore americano . è rappresentata un pò tutta la vita di Salinger. dalla scuola alla guerra , dai tormentati rapporti familiari alla scoperta delle discipline di meditazione. Qualcosa viene approfondito di più , altro meno , ma nell'economia del film ogni pezzo costruisce una storia di una vita non semplice. Bene Hoult e anche Spacey nei panni di un professore - editore frustrato ma che ci ha visto lungo .