Boston, 1920: due immigrati italiani, Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti, devono rispondere delle infamanti accuse di rapina a mano armata e omicidio ai danni di due cassieri di un calzaturificio. La pena capitale conclude un processo che si rivela subito condizionato da motivi politici: a fronte della mancanza di vere e proprie prove, infatti, è la dichiarata fede anarchica degli imputati a determinare il verdetto. Per sette anni, le ripetute richieste di riapertura del caso vengono respinte, e il 23 agosto 1927 Sacco e Vanzetti salgono sulla sedia elettrica.
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