the housemaid (2010) regia di Sang-soo Im Corea Del Sud 2010
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the housemaid (2010)

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locandina del film THE HOUSEMAID (2010)

Titolo Originale: HANYEO

RegiaSang-soo Im

InterpretiLee Jung-jae, Yoon Yeo-jeong, Seo Woo,Jeon Do-yeon, Hwang Jung-min, Moon So-ri, Kim Jin-Ah

Durata: h 2.02
NazionalitàCorea Del Sud 2010
Generedrammatico
Al cinema nel Maggio 2011

•  Altri film di Sang-soo Im

Trama del film The housemaid (2010)

Dong-sik è un insegnante di pianoforte sposato e con due figli, che soccombe alle profferte amorose della sua cameriera una sera di tempesta in cui sua moglie e i figli sono assenti. Al loro ritorno la donna, gelosa della serenità dei padroni, diventa sempre più possessiva. Dopo aver scoperto che la cameriera è rimasta incinta e torturato dal rimorso, il marito confessa tutto alla moglie e convince la giovane ad abortire. Ma la giovane scivola poco a poco in una follia che condurrà tutta la famiglia alla rovina…

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Voto Visitatori:   6,85 / 10 (36 voti)6,85Grafico
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Voti e commenti su The housemaid (2010), 36 opinioni inserite

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Scuderia2  @  20/07/2023 22:26:54
   7 / 10
SPOILER

Occorre partire dalla fine.
Dalla scena finale, proprio.
Una bimba miliardaria riceve un quadro come regalo di compleanno.
Il padre le chiede se lo riconosce, ella esclama: Roberto!
Allora, io faccio qualche fermo immagine dell'opera, immagino sia famosa, immagino sia famoso anche l'autore, questo fantomatico Roberto.
Il film è bello, la scena finale inquietante al punto giusto, voglio capire.
Cerco su Google e trovo le risposte che cerco, non è stato facile.
Trattasi di quadro e autori esistenti e abbastanza noti.
L'autore si chiama Robert Indiana, è quello della scritta LOVE, pop art a manetta.
Io, Cristo *******, voglio sapere come ***** si fa a tradurre un nome di persona!?
Vuole proprio dire che stai lavorando a caso e non te ne frega un ***** di quello che stai facendo e di quello che stai traducendo.
Vado a cercare chi ha curato il doppiaggio: Technicolor spa, storico riferimento italiano di produzione e post-produzione.
Società che, dopo i fasti del passato, ha iniziato ad andare a rotoli.
Nel periodo 2010-2011 (quello del film) c'erano cassa integrazione, agitazioni varie e crisi evidente.
Nel 2014 Technicolor è fallita.
Tutto si spiega, hanno lavorato col ****. Poca serenità, poca voglia e i risultato son questi.
Se il quadro fosse stato di Claude (Monet), avrebbero tradotto Claudio.

Il film lo premio lo stesso, merita.
Morboso al punto giusto, un sacco di vino rosso e regia molto elegante.
E 4 donne affascinanti in modo diverso, vipere e arriviste.
Pure la bambina, poco raccomandabile: fa tutta la gentile perché è superiore! Brava, che educazione!
Altra notevole rappresentazione della lotta di classe coreana.
Cavolo, se la vivono male.

PS Mi chiamo pure Roberto, e quando la bambina ha esclamato il mio nome mi son anche preoccupato.

Invia una mail all'autore del commento Andre82  @  15/11/2018 15:11:34
   6½ / 10
Thriller drammatico sudcoreano che non mi è dispiaciuto, soprattutto nella prima parte, anche se in realtà non ha cali di ritmo durante lo svolgimento. La pecca probabilmente è nel finale.

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  29/10/2017 16:11:28
   7 / 10
Buon film, tecnicamente ben fatto, che mostra l'orrore che si cela dietro un velo di apparenze. E' un film spietato in cui nessun adulto si salva, uno sguardo disperato ma realistico su una società in cui l'arroganza del denaro ritiene di poter dominare incontrastata.

Nic90  @  07/10/2016 21:39:27
   6½ / 10
Un thriller drammatico asiatico di tutto rispetto,parte benissimo con molta tensione...
pellicola espressione di cinismo e freddezza (presente in special modo nel riccone, ma non solo).
Tuttavia dopo la fatal scoperta mi è un po' calato viste le aspettative della prima parte.
Finale amaro non del tutto scontato.

Mildhouse  @  16/09/2016 10:52:07
   6½ / 10
Prima volta con un film coreano, risultato: bellino, eccetto forse il finale.

sweetyy  @  08/06/2015 03:33:29
   7 / 10
Altra sorpresa dalla Corea, a parte il finale un po' esagerato l'ho trovato abbastanza apprezzabile.

deliver  @  11/07/2014 15:53:20
   6 / 10
Non un granché, soprattutto per il finale che ho trovato davvero bislacco e tronco.
La storia si costruisce bene, buona la prova della regia (l'unica cosa che mi ha più colpito), ma per il resto, durante la visione si accumulano tensioni che farebbero prospettare un finale al fulmicotone.. Ma è qui, secondo me, che sta la grande incompiuta.. Peccato.

horror83  @  28/05/2014 19:42:59
   7½ / 10
COMMENTO SPOILEROSO

Pazzesco, la Corea del sud non sbaglia un colpo. Cinematograficamente è da tenere d'occhio, perchè per adesso mi sembra il paese asiatico che sforna i migliori film. Anche questo film, tecnicamente, è girato bene, in grande stile, gli attori recitano bene (specialmente la protagonista), e la storia tiene alta l'attenzione dall'inizio alla fine. Il finale è inaspettato, quindi mi fa alzare il voto di mezzo punto in più. (anche se io avrei preferito che facesse una bella vendetta, invece di suicidarsi davanti a loro!!! che poi non ho capito come abbia fatto a prendere fuoco). Poi, a quella famiglia malsana non gli avrà fatto né caldo né freddo che lei si sia uccisa, dato che dopo li fan vedere che festeggiano il compleanno della primogenita come se niente fosse successo. (solo la bimba mi sembrava un po' perplessa).

Cmq un film amaro, su questo non ci piove.
La cosa che si percepisce, per tutto il film, è la freddezza, quella che c'è tra marito e moglie, tra suocera e genero, la vecchia cameriera con la nuova cameriera (anche se poi alla fine il suo cuore di ghiaccio si scioglierà un pò). Gli unici personaggi che emanavano un po' di calore erano la protagonista, la bimba primogenita (ma neppure tanto), e l'amica della protagonista.

Il marito-padrone-imperatore l'ho trovato un personaggio disgustoso, prendeva ciò che voleva senza pensare alle conseguenze. Anche il comportamento delle donne l'ho trovato orribile perchè per difendere la famiglia sono arrivate ad uccidere un bambino e una ragazza. Mentre al marito non gli hanno detto niente (la colpa era stata principalmente di lui).

Da vedere!!!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR oh dae-soo  @  19/05/2013 11:00:33
   7 / 10
Sono uno di quelli che considera le vette del cinema coreano come le più alte del pianeta. Sembra quasi che ogni
cosa che tocchino o facciano profumi di capolavoro. La capacità di mischiare dolcezza e crudeltà, straordinarie capacità registiche e script rivoluzionari uniti a quei tratti somatici così affascinanti..., non c'è niente da fare, la loro è una magia particolare a cui tutto il grande pubblico dovrebbe avvicinarsi.
Però non bisogna lasciarsi fregare, noto in giro la tendenza, forse anche mia, a sovrastimare alcuni loro prodotti. Magari alcuni lo fanno per darsi un tono,altri, come dicevo, perchè ammaliati a prescindere dalla magia di questo cinema, altri ancora per prese di posizione contro un altro di cinema, specie quello americano (che nemmeno io amo molto ma resta sempre un punto di riferimento per tutti).
Beh, questo The Housemaid non è un capolavoro e nemmeno gli si avvicina. In realtà il soggetto, l'incipit e la solita straordinaria qualità visiva del cinema orientale lasciano presagire tutt'altro.
La storia della domestica che ha una liaison clandestina col ricco padrone, resta incinta e scatena un'ondata di violenza e vendetta era davvero affascinante (il film è un remake ma si discosta in 2,3 passaggi chiave dall'originale, sempre coreano).
Il problema del film è che non riesce mai a creare la giusta atmosfera, mai eccessivamente teso se voleva essere un thriller, mai sufficientemente coinvolgente a livello emotivo per essere un drammatico. Procede abbastanza freddamente e linearmente fermandosi su sè stesso più di una volta. Peccato, perchè le possibilità di tratteggio psicologico dei protagonisti erano altissime e gli attori assolutamente in grado di restituirle al pubblico. La giovane domestica che un pò per paura, un pò per timidezza, un pò anche per trasgressione si concede al ricco padrone ( a proposito, solo 2,3 scene brevi di sesso ma girate alla grandissima e con un tasso di erotismo di primo livello), rimane incinta e si trova contro un'intera famiglia che vuole farla abortire (con tutti i mezzi); il ricco signore che per noia od onnipotenza adesca la domestica incurante del fatto se la moglie lo venga a sapere o no, chè tanto deve solo ringraziarlo a star con lui, il tradimento fa parte del gioco; la giovanissima e bellissima moglie, personaggio molto particolare perchè pur con un tratteggio fortemente negativo in rare occasioni sembra nascondere un'umanità e un bisogno di essere amata molto accentuato; sua madre, una MILF paurosa -si stenta a credere sia la madre- vero e proprio diavolo che a costo di mantenere sua figlia in quella gabbia d'oro è pronta a tutto; la vecchia governante che solo apparentemente pare personaggio positivo mentre in realtà è più subdola di quello che sembra.
C'era tutto per creare un'opera torbida, psicologicamente devastante, insidiosa. Non ci si riesce in pieno però.
Magnifiche alcune sequenze, su tutte quella con lui fermo alla soglia di quelle due stanze, da una parte la moglie incinta simbolo estremo di stabilità familiare e "conformismo", dall'altra la domestica che pulisce il bagno con quelle gambe pericolosamente mostrate, simbolo di possibile trasgressione e fuga alla routine, scena strepitosa.
Il finale arriva un pò troppo bruscamente, c'era tutto il tempo per giustificarlo ma, seppur comprensibile e ben fatto, lascia un senso di irrisolto, di passaggi mancati.
E l'ultimissima sequenza, surreale come poche, pur funzionando perchè mostra una finta felicità familiare al confine con la pazzia che probabilmente sarà così per sempre, sembra però essere stata appiccicata al film da un altro regista, sa di kitsch e gratuito.
Quella bambina, la primogenita, resta comunque la vittima più grande di tutte.
E il suo sguardo finale alla telecamera un sommesso grido d'aiuto.

topsecret  @  08/01/2013 17:20:48
   7 / 10
Il regista forse si è lasciato prendere la mano nel finale, ma autocombustione a parte, il film fino al suo esagerato epilogo aveva mostrato una certa forza e un certo cinismo che non passava di certo inosservato.
L'ingenuità di una ragazza al servizio di padroni ricchi e privi di una morale evidente che si maschera dietro una facciata falsa di perbenismo è l'argomento che si evidenzia in questo film interessante, crudo e dotato di un pizzico di sensualità.
Una storia che permette una visione abbastanza lineare lasciando soddisfatto chi guarda.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  04/12/2012 14:27:22
   7 / 10
La nuova cameriera è davvero un bel bocconcino, troppo allettante per il ricco e potente padrone di casa abituato ad ottenere sempre ciò che vuole. La moglie in attesa di due gemelli non è un motivo sufficiente per evitare di sedurre la giovane, a sua volta piuttosto ricettiva verso le attenzioni del carismatico datore di lavoro, ingenuamente convinta che questi in lei trovi qualcosa di speciale, non certo un capriccio o uno sfogo fisico.
Bastano un paio di fugaci incontri per sancire il dramma nel quale verranno coinvolti non solo i principali elementi del triangolo ma anche chi vi ruota attorno, ovvero l'esperta governante, la primogenita della coppia e soprattutto la diabolica madre della cornificata.
Ragguardevole l'elegante messa in scena dove il persistente bicromatismo non é semplicistica contrapposizione tra integrità e dissolutezza, anche perché l'ambiguità di ogni personaggio è innegabile, si decifra invece più come una separazione netta tra due mondi che entrano in relazione attraverso rituali dettati da un servilismo desueto e sgradevole.
Im Sang- Soo realizza il remake (spurio) di una pellicola che in Corea del Sud ha raggiunto lo status di cult, lo fa in modo intrigante soprattutto nella prima parte quando i caratteri vengono portati a galla con naturalezza, grazie anche a buoni standard recitativi.
"The Housemaid" assume aspetti meno sorprendenti nel momento in cui le dinamiche tipiche del thriller prevalgono sui tormenti dei personaggi che diventano poco più che archetipi, prigionieri di una visione classista un po' scontata.
La pellicola resta comunque coinvolgente nel tragico incidere verso il finale, marchiato da una vendetta fedele a una concezione di dignità decisamente orientale.

paride_86  @  12/10/2012 01:55:02
   8 / 10
Girato in maniera sofisticata ed elegante, "The Housemaid" racconta la vita di una giovane cameriera che rimane incinta del suo padrone di casa.
Il conflitto di classe (ma anche quello inter-classe) è il tema centrale di questo bel film coreano che vanta ottime interpretazioni e splendide scenografie.

JB488  @  05/10/2012 02:05:36
   8½ / 10
una poesia Koreana !
profondo ,spunti per riflettere a tutto spiano,è uno di quei film che DEVE essere lento per capirne le sfumature di tutti i protagonisti,ovviamente non è perfetto è pur sempre un remake di un film di 50 anni or sono ma questa chiave moderna convince e anche molto,forse mi è particolarmente piaciuto proprio perchè non ne ho visti molti di questo genere,il vero finale secondo me non è tanto

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Lory_noir  @  24/06/2012 13:35:51
   7½ / 10
Sicuramente un buon film anche se realizzato in uno stile un po' freddo. La fine sbalordisce. Sono curioso di vedere l'originale.

gianni1969  @  14/01/2012 01:29:18
   8 / 10
purtroppo non sono ancora riuscito a reperire l'originale.questo remake lo trovato molto bello,la storia parte piano;poi tende a prendere sempre piu' ritmo fino al finale.la trama sa di gia' visto,ma a differenza questo film coreano, non cade nei soliti cliche americani di genere.

floyd80  @  11/11/2011 12:10:31
   4 / 10
Una soap opera riassunta in un ora e trequarti. Uguale a Beautiful (la serie su canale 5 che mia madre segue da vent'anni) comprese le scene di sesso.
Il film si trascina lungo la sua durata lasciando allo spettatore poche emozioni, ma poi il finale...il finale...non riesco a continuare mi dispiace.

nazgul  @  05/11/2011 11:39:25
   6 / 10
non male potrebbe essere miglore e' l'affermazione giusta.Non sono un cinefilo lo dico subito pero' questo film non e' che mi abbia intusiasmato piu' di tanto e a tratti l'ho trovato anche noioso.L'interpretazione e' molto buona ma la storia sa di gia' visto,

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Se fossi stato il regista avrei invertito le parti della cameriera con la moglie, cavoli ragazzi propio bona :). A un certo punto ho pensato che il tipo si sarebbe fatto pure l'anziana e la madre allora si che avrebbe alzato punteggio :)

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Ultima risposta 25/06/2012 11.44.24
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Freddy Krueger  @  22/10/2011 00:00:18
   5 / 10
Noiosetto. E' un vero peccato, sul più bello che dico che i film coreani mi piacciono tantissimo mi deve capitare proprio questo mediocre remake... l'originale non l'ho visto, ma presumo che sia più bello. Non c'è molto da dire su questo film, non appassiona e non intrattiene, ho resistito solo per vedere come potesse finire. Risultato: conclusione davvero banale, si intuisce già dall'inizio.

desertoceano  @  29/08/2011 19:16:03
   6 / 10
Bello ma non del tutto riuscito.
Il finale lascia perplessi.
Mi é piaciuta "l'evoluzione" dell'anziana governante...

speXia  @  11/08/2011 14:56:26
   8 / 10
Dalla corea non puoi che aspettarti un filmone! Poetry,Lady Vendetta,Old Boy,e una ventina di horror capolavori,sono solo qualche prodotto di questo incredibile paese. Ovviamente neanche questo film delude,risultando malinconico e freddo. Gli attori sono bravi (da grande amante delle ragazze asiatiche non potevo perdermi questo film ^ç^) la regia è pulitissima e le inquadrature suggestive. Una nota di merito all'attrice che interpreta la bambina! Consigliato!!

Delfina  @  11/08/2011 13:27:07
   7½ / 10
Buon film dalla regia molto sofisticata. Un'atmosfera ovattata e gravida di dominio circonda la vita di un magnate coreano (la sua professione ci è ignota, ma potremmo benissimo immaginarlo come il rampollo di una dinastia che produce alcuni dei sempre più raffinati oggetti elettronici che arrivano in Europa). Maschio dominante, vive circondato dal lusso di un palazzo privato, da una moglie bellissima e da una servitù devota (ma anche astuta).

La nuova giovanissima cameriera cederà al fascino del suo padrone, con conseguenze da thriller. Tragico, mantiene bene la tensione fino alla fine, anche se forse la drammaticità degli eventi che colpiscono la povera housemaid, non è pienamente sviluppata.

Interessante.

forzalube  @  27/07/2011 04:08:09
   6½ / 10
Neanch'io ho visto il film del 1960, ma ho letto che questo film più che un remake è un antiremake visto che ribalta quasi tutte le situazioni.
Si tratta di un film stilisticamente molto ben fatto ed accattivante che vanta anche un ottimo cast ed una splendida ricostruzione di interni.
Detto della confezione mi pare però che gli manchi un po' di sostanza e che non sia esente da difetti: lo spunto iniziale è abbastanza trito, la critica verso la ricca borghesia che pensa di risolvere tutto con i soldi è un po' prevedibile ed insistita, il finale mi pare troppo sensazionalistico

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER nella sequenza all'interno della casa e un po' troppo grottesco nella scena finale.
Comunque un film che offre spunti di riflessione e cattura sufficientemente lo spettatore con una buona dose di tensione.

TheLegend  @  22/07/2011 22:13:28
   6 / 10
Perfetto dal punto di vista stilistico ma incapace di convincere pienamente.
Troppo freddo e distaccato dalla spettatore;non coinvolge e non convince pienamente.

1 risposta al commento
Ultima risposta 22/07/2011 23.19.16
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  10/07/2011 12:22:21
   7½ / 10
Ciò che mi ha colpito di questo film è che, malgrado il contesto contemporaneo in cui si svolge la vicenda, ha delle dinamiche interne nei ruoli che hanno un sapore medievale. Il maschio in cima alla piramide nel suo ruolo di dominatore e padrone assoluto, aldisotto di lui quattro donne che lottano senza esclusione di colpi per ottenere o mantenere piccoli e grandi privilegi. L'ingresso della nuova domestica quindi sconvolge ciò che era da tempo cristallizzato.
Molto raffinato nella messa in scena, migliore nella prima parte quando c'è la scoperta dei personaggi, più scontato ma nient'affatto banale nella seconda quando la storia prende le pieghe del thriller.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  30/06/2011 06:51:01
   7½ / 10
Non ho visto l'originale quindi non posso fare confronti.
Partendo da tale presupposto ammetto di essere rimasta affascinata da questo film di Sang-soo Im.
La prima parte ,sin dall'incipit, lascia senza fiato, potente, minimalista, elegante e di enorme impatto. Tale parte ricorda molto cinema europeo, ad es. Chabrol.
Prosegue quindi in maniera sempre molto elegante, a tratti formalmente glaciale, nonostante la storia sia intrisa di passioni decisamente forti.
La seconda parte, quella in cui s'indaga maggiormente sulle differenze di estrazioni sociali, risulta a tratti forzata e non sempre sufficientemente approffondita soprattutto nel confronto tra le due domestiche.
Finale cruento che rimane impresso.
Bravi tutti gli attori.

willard  @  21/06/2011 13:18:42
   7 / 10
Sconcertante dramma all'interno di un affresco di alta borghesia coreana: con toni da thriller quasi hitchcockiano, con i garbati e pigri ritmi del cinema coreano, si svolge una vicenda di sesso, denaro e morte.

Pur se con un avvio abbastanza forte, la storia ha un crescendo lento e conturbante, fino a sfociare in un finale altrettanto forte e lugubre.

Remake di un altro classico del cinema coreano del 1960, il film è ben girato, con interessanti flash di grottesca eccentricità che sottolineano la vita sopra le righe a cui può portare la ricchezza e il potere, dando la sensazione di potersi permettere e comprare qualsiasi cosa, comprese gli uomini.

Bella colonna sonora di musica classica con pezzi originali e sonate al piano su composizione di Beethoven.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  16/06/2011 01:08:09
   7 / 10
Con i suoi riferimenti più o meno impliciti a Maughan ("Il servo") e Cechov, "The housemaid", il remake (non ricordo nemmeno se ho mai visto l'originale) vanta una prima parte letteralmente perfetta. La lunga parte iniziale del suicidio di una sconosciuta - si direbbe quasi l'idea di un piano-sequenza mai realizzato - e quella della dimora, sfavillante e compressa in un lusso opprimente e un pochetto demodè - sfiorano il sublime. Peccato però che nella successione drammatica degli eventi prevalga non solo un conflitto di classe piuttosto superficiale e tendenzioso, anche all'interno delle classi subalterne - esempio: la "confessione" della governante è un segno di difesa o viene da un moto inconscio di gelosia nei confronti della giovane cameriera? - e finisca, verso il finale, per condensare tutti i difetti di un certo cinema orientale, dai simbolismi castranti a certi eccessi stilistici di troppo. Eccessi di un film che - prima di allora - era riuscito quasi a mitigare la sensualità/ambiguità del contesto in un ritratto alquanto sobrio della degenerazione borghese (pensiamo invece a Bunuel, Chabrol, Altman, Ferreri, Fassbinder).
Questa mutazione di rotta si compie attraverso una serie di artifici alquanto sgradevoli (cfr. la neve artificiale) e altri audaci ma condivisibili (il sesso orale come fonte di intenso e breve piacere, sottomissione coercitiva e classista del/la partner, o unico sesso sicuro contro la procreazione?).
Nel tentativo di trasformarsi in una favola horror con velleità ideologico-sociali (il "servo" si sottomette al padrone salvo rivendicare anche crudelmente il suo orgoglio ferito) rischia di perdersi, nonostante rimanga a lunga distanza un film che "osa" esplorare la crudeltà umana tra vincitori e vinti.
Tra immunità sociale e sottomissione ordinaria.

giampa74  @  12/06/2011 19:53:19
   7 / 10
Comincio col dire di aver avuto un approccio sbagliato col film, credendo di trovarmi di fronte ad un nuovo "Two sisters" o "The Uninvited" o compagnìa bella, qiundi occhio a tutto ciò che accade, e invece mi sono reso conto a metà film che tante cose che avevo notato *? (tipo il vino rosso, oppure il suicidio all'inizio) non avevano un'importanza tale. Non ho visto neanche l'originale, ma devo dire di essere rimasto soddisfatto soprattutto per la cura dei minimi dettagli, i dialoghi intensi e soprattutto una certa (finalmente) non somiglianza tra gli attori. La bambina è semplicemente sensazionale, stupenda davvero. Finale non proprio scontato, molto forte devo dire, nel senso dell'immagine. *? Una sola cosa non sono riuscito a spiegarmi o almeno, il ricco sembra molto risentito dell'azione infame della suocera e la rimprovera duramente, credevo in un seguito e invece mi ritrovo nella folle scena finale....della serie "ma che ce frega.....".
In sostanza il film mi è piaciuto, toccante per certi versi, angosciante per altri, godibile e che fa riflettere.
*? La frase della madre alla figlia "quando ti sei sposata il tradimento era incluso nel pacchetto" è da OSCAR!

Iree__  @  09/06/2011 23:40:52
   7½ / 10
Film di grande effetto. Ben girato con una storia intrigante...Carico di emozioni e finale inaspettato

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  05/06/2011 11:41:56
   7 / 10
Non ho visto il film originale e sicuramente la visione di questo remake mi impone di andarlo a recuperare.
Un thriller psicologico giocato sugli sguardi ,ammiccamenti e sospiri dove l'ingresso della Madre portera' anche ad agire nei fatti!
Ho preferito la prima parte del film che ritengo girata con grande cura dei particolari,dalla scenografia alle inquadrature...
Mentre quando si cerca di movimentare la scena è come se mi avessero portato in un'altra sala a vedere un altro film...poco si addice quel finale "velocizzato" alla passivita' che avevano avuto i protagonisti durante la vicenda...
Bello ma non del tutto riuscito.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento pompiere  @  31/05/2011 20:49:08
   6 / 10
Il cinema coreano si sta lentamente arenando. Dopo i fasti dei primi film di Kim Ki-duk e Park Chan-wook, portatori di soggetti e linguaggi abbastanza innovativi, l'arte visiva di quel paese si è un po' adagiata su schemi ripetitivi, stucchevoli esercizi di stile, opere a mezzo servizio.

Compiti ardui attendono le protagoniste del nuovo (uscito da noi con un annetto di ritardo) film di Im Sang-soo, libero riadattamento di una pellicola in bianco e nero di Kim Ki-young.
L'inizio ha luogo tra le strade di una città coreana: c'è chi si impegna per servire gustose pietanze di pesce, chi si gode la compagnia degli amici, c'è chi salta per ballare e chi salta… giù da un balcone. Tra scene di vita ordinaria, un evento tragico segna la partenza di questa storia. Che continua con una collaboratrice domestica alla ricerca di una colf per conto di una coppia facoltosa: lei incinta di due gemelli e lui, elegante tenebroso, che mette subito gli occhi addosso alla nuova arrivata. Una giovane che, grazie all'appoggio dell'anziana cameriera che l'ha "fiutata", ispira la simpatia della bambina, ancora per poco figlia unica.

Infastidito da un menage matrimoniale privo di quel distacco necessario a mantenere il riserbo per un buon coinvolgimento erotico, il padrone della lussuosa abitazione beve vino e passeggia nudo per tutta casa, suonando il piano la mattina a colazione ed uscendo sempre scortato da un paio di guardie del corpo, che fanno anche da portaborse. Affari & Sesso, Business & Tradimento, sembrano definire la figura di comandante del fedifrago: un personaggio che è risolto a metà, perso tra l'autorevolezza iniziale e i piagnistei successivi.

In agguato ad ogni fotogramma, la morte aleggia in questo melò stilizzato e un po' freddino. E' la messa in scena di una dipartita tutta al femminile, come se le donne avessero da espiare colpe risalenti a un passato primitivo. "La mamma morta" cantata dalla Callas sottolinea come le madri siano in pericolo, vittime di loschi piani diabolici e arrivisti, bugie, soffiate, gelosie e candide ingenuità. E' un gioco al massacro durante il quale assistiamo a un'eloquente scena tra quattro donne chiuse in una stanza mentre si rimpallano i destini dei prossimi nascituri che, per una volta, occorre sperare con tutto il cuore non siano femmine.

Perdendo spesso di vista possibili percorsi sociologici, data la famiglia borghese viziosa a disposizione, il regista recupera sul finale quando "trasloca", tra lucidità e sofisticazione, le rosse poltrone capitonnées, simboli di potere privilegiato, alla mercé del freddo invernale. Attitudine caustica che arriva un po' tardi, ma che ha il privilegio di mettere qualche tarlo sulla liscia mobilia dei ricconi di turno, e magari anche nelle loro sbronze coscienze.

suspirio  @  29/05/2011 01:39:31
   7 / 10
Non ho visto l'originale ma questo film mi è piaciuto. Ottima la regia, sicuramente la cosa migliore. Tutto descritto con molta raffinatezza, in certi punti si va forse troppo sul tragicomico. La scena finale non l'ho capita, se c'era qualcosa da capire (se qualcuno riesce a spiegarmela.

2 risposte al commento
Ultima risposta 06/06/2011 13.26.37
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trickortreat  @  28/05/2011 23:58:27
   5 / 10
Che delusione. Dalla Corea ci si aspetta un signor film, e invece qui è tutto fumo e niente arrosto. Un dramma, se lo vogliamo classificare così, elegantissimo e perfetto sotto il punto di vista tecnico, ma completamente vuoto dal punto di vista narrativo, e il finale, seppur visivamente bellissimo, mi è parso troppo inverosimile. Peccato, le premesse per fare un gran film c'erano tutte. La Corea ha saputo fare di meglio, dirigetevi verso i suoi veri capolavori.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Tumassa84  @  26/04/2011 03:42:53
   7½ / 10
Chiaramente non raggiunge le vette del capolavoro a cui si rifà, comunque questa nuova veste di "The Housemaid" firmata Im Sang-soo è un film apprezzabilissimo, soprattutto se lo si fruisce come un'opera a sé indipendente dal predecessore. Infatti, la trama, i personaggi, e anche il tessuto sociale presentati sono molto diversi dal film di Kim Ki-young. La prima cosa che balza all'occhio è il maggior erotismo, che nella Corea del '60 forse non si era molto liberi di presentare, oltre al fatto che nell'originale la famiglia protagonista faceva fatica ad andare avanti e la moglie doveva lavorare giorno e notte, mentre qui abbiamo di fronte una famiglia ricchissima, al top dell'elite sociale. Ciò che è interessante è che l'elemento che viene maggior criticato di questa famiglia, è il fatto che vuole risolvere qualsiasi problema con i soldi; una critica forse alla società coreana che abbracciando totalmente il capitalismo si è sì arricchita e ha raggiunto un certo benessere, ma nel contempo ha posto il denaro al primo posto della scala dei valori. L' efficace finale rimarrà a lungo impresso nella memoria.

Invia una mail all'autore del commento viewer  @  08/11/2010 17:09:26
   7½ / 10
Concordo con il commento precedente. Regia molto raffinata quasi patinata ma il film è interessante. Bella la fotografia. E' un film di denuncia contro i comportamenti di un certo ambiente,

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER Argomenti tuttora attuali.

Non ho visto la versione originale del 1960 ma per me questo merita sicuramente la visione.

Ciaby  @  19/08/2010 20:05:23
   7 / 10
Dopo essermi goduto l'originale un paio di mesi fa, finalmente mi sono visto anche questo remake di Im Sang-Soo. Che dire? L'originale era un capolavoro di una potenza straordinaria, in grado di urlare anche dopo cinquant'anni. Godeva di un senso macabro della tensione, sessualmente massacrante e trovava il suo punto di forza nell'inferno finale, dopo essere partito con un pathos lento. C'erano un po' le manie dei coreani del post-guerra lì, con un feticismo sfrenato per i veleni e con le fobie di un popolo alla ricerca di un equilibrio. E soprattutto c'era Kim Ki-Young, che con una regia sicura carambolava sequenze intense e bellissime, aiutandosi con un cast straordinario.
Im Sang-Soo cerca di cambiare le carte in tavola, inseguendo (giustamente) la propria filosofia di cinema. Il nuovo "The Housemaid" è un film elegantissimo, curato, sia nella forma che nel contenuto, praticamente impeccabile e -(s)fortunatamente- perfetto. Se c'era una cosa che nell'originale era un asso nella manica era proprio il miscelare con grazia eleganza e istinto selvaggio, qui invece sembra di intraprendere un viaggio nella borghesia più sfrenata. Colori che viaggiano tra le tonalità bianco-rosa, vasche da bagno con idromassaggio, uomini incravattati e donne bellissime in abiti lussuosi, pianoforti a coda, stanze immense... Insomma, tutta una confezione.
La storia? C'è eccome, ed è raccontata con il pathos nichilista-elegante che caratterizza l'Im Sang-Soo di "La Moglie Dell'Avvocato".
Più sessualmente esplicito e meno psicologico, il nuovo "The Housemaid" è spettacolo; un buon film (che si allontana non poco dall'originale di Ki-Young, pur mantenendo lo spunto originale) che però non riesce a dare alcuna emozione rispetto all'originale, che -al contrario- lasciava dentro quella straordinaria sensazione di sporca cattiveria difficile da lavare via.

Questo nuovo capitolo della filmografia di Im Sang-Soo sembra a certi melò coreani contemporanei: più dediti a catturare lo spettatore con belle immagini e quindi a catturare l'occhio, più che il cuore. Il risultato è eccellente, ma suona più come un esercizio di stile sulla perfezione cinematografica. Attori magnifichi, finale splendido. Bello, dunque, ma lontano anni luce dal vero "Housemaid"

1 risposta al commento
Ultima risposta 08/11/2010 17.13.20
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