Tre matricole del college diventano il bersaglio di un hacker rivale e vengono attirati con l'inganno in una baracca abbandonata nel mezzo del deserto.
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Tecnicamente ben fatto, trama di fondo intrigante, svolgimento accettabile con un ritmo a tratti lento a tratti frenetico e fin qui tutto digeribile. Peccato che il finale sia figlio di un idea banale, vecchia, trita e ritrita che qui viene riproposta in modo così forzatamente contorto e sfumato per cercare di lasciare un alone di mistero che di fatto lascia solo rabbia per il nulla che ne rimane.
Vorrei, ma non posso... Vorrei non la solita fantascienza... Vorrei trovare e dare spunto... Vorrei l'arte... Vorrei l'intrattenimento... Vorrei il colpo di scena... Vorrei l'originalità... Vorrei un sacco di cose, ma non posso.
Davvero lentissimo e inutile....si poteva racchiudere in 30 minuti come una puntata di ai confini della realtà....Film a basso budget e te ne accorgi subito. Già che c'erano potevano risparmiarlo tutto il budget!
Uno di quei film che ti fanno arrabbiare in maniera inverosimile. Una bellissima idea e una prima parte ricca di misteri e di tensione bruciate miseramente nella seconda metà di film. Tutti gli intrighi, i filmati alieni, le cospirazioni, sapientemente costruiti all'inizio si frantumano a causa di uno dei finali più brutti che mi sia mai capitato di vedere. Una schifezza nauseante, di una banalità assurda che mi ha creato conati di vomito e una superficialità nello spiegone finale che mi ha irritato tantissimo. Peccato perché per un'ora il film regge bene per poi crollare come un castello di carte. Prima parte voto 7, ultima mezz'ora voto 3.
Francamente deludente questo thriller di fantascienza, che comincia bene per impantanarsi poi nella terra di nessuno. Il genere ha bisogno di rinnovarsi, ci vogliono idee nuove e credibili, altrimenti si rischia di vedere cloni ripetuti all'infinito, in tante varietà.
The signal è un altro di quei lavori che si posiziona lungo il solco degli sci-fi indie e low budget che ultimamente escono a frotte. Ma al di là di una discreta fotografia, tra l'altro presa in prestito dal film del genere più saccheggiato di recente cioè Moon di Duncan Jones, il film in questione offre poco. Fin dall'inizio abbiamo una mezza storia amorosa/dolorosa che già stona, resa anche da attori non all'altezza e quando sembra che il tutto stia per ingranare con la scomparsa dei nostri, ecco che diventa una serie di cose già viste, sfilacciate, insostenibili. Il volerci mettere in mezzo l'area 51 e soprattutto il voler a tutti i costi virare la seconda parte del film verso effetti speciali che stonano con il resto, rende l'idea di un film che complessivamente è un insieme di cose che insieme non stanno, per di più appesantite da una regia abbastanza anonima e che fatica ad imporre una singola scena degna di essere ricordata. Un'occasione mancata, perchè l'idea poteva essere sviluppata in maniera più avvincente.
Questo è il classico esempio di pellicola che mi fa incazzàre come un suino maremmano; uno di quei classici lavori che partono ingranando la quinta, incuriosendo e stuzzicando lo spettatore, pieno di misteri da risolvere e risposte da dare a tante domande per poi dare una soluzione finale che invoglia fortemente a dare un calcio sotto i denti agli sceneggiatori e al regista..... A parte il fatto che il colpo di scena conclusivo si è visto 10.000 volte, a parte il fatto che lo si capisce prima di subito(tant'è vero che continuavo ad essere coinvolto proprio perchè pensavo non potesse essere così scontato), il film perde smalto dalla seconda parte in poi dove non si sente più alcun tipo di evoluzione narrativa, si fossilizza nel nulla più totale per poi deludere incredibilmente....... Un enorme, titanico, colossale specchio per le allodole......ti ci fa credere di star vedendo un buon film...... ....ma andatevela a prendere dove non batte il sole va.....che sola....
Considerato che è un low budget, bisogna dire che è fatto bene (mi ha ricordato un po'"Monsters" di Gareth Edwars) anche se il regista eccede in ralenty..... la storia fino ad un certo punto incuriosisce, poi sviluppa puntando tutto su un finale che.... mah.... all fine ci ripensi e sembra tutto un po' fine a sé stesso...
Un'ora e mezza di fuffa per tutta la famiglia. Non succede nulla per un'ora e ventinove minuti, poi nell'ultimo minuto ti si svela l'intrico e scopri che sei stato preso in giro per tutto il tempo come il protagonista del film. Assolutamente sconsigliato. Noia pura.
incontro ravvicinato del VII tipo (ibridazione aliena)
. L'inizio da thriller è intrigante ed anche un poco inquietante ma dopo si sprofonda in una sceneggiatura derivativa e sconclusionata che mescola qualche buona idea ad altre situazioni ben più scadenti. La qualità tecnica è mediocre, il budget è vistosamente povero in certi frangenti, la recitazione appena sufficiente nonostante il buon Laurence Fishburne...Lin Shaye irritante ed attrice di basso valore. Spesso il ritmo è vistosamente lento, c'è spazio per la noia e sopratutto si cede in molti inutili sentimentalismi...la storia di amicizia e quella d'amore ci stanno ma qui sono troppo ostentate e melense. La regia non mi è piaciuta e nel finale si esagera in scene al rallenty e vistosamente tendenti alla "prova di stile" senza riuscirci. La tensione, dopo appunto la parte iniziale, latita parecchio e la paura (se ce ne doveva essere) sta a zero! Il finale ha un colpo di scena, intuibile, abbastanza riuscito e pressapoco originale...ci sono anche altre idee per nulla malvagie sparse nel film ma nel complesso il risultato finale non convince. Un soggetto sprecato che avrebbe meritato mani migliori anche se non un brutto film.
Budget medio basso, la volontà di offrire un prodotto diverso dal solito con un inizio intrigante che pone delle buone premesse per successivi sviluppi. Il guaio di questo tipo di film, tecnicamente ben fatto come regia, fotografia e la scenografia asettica della base, è che per quanto possano intrigare o incuriosire lo spettatore, finiscono miseramente per implodere perchè la curiosità se non soddisfatta diventa noia pura e non basta un finale con (finto) botto per risollevare il livello di un film visivamente buono ma dalla storia inconsistente che gira su sé stessa. Potenzialità malamente sprecate e sacrificate sull'altare della confezione.