trainspotting 2 regia di Danny Boyle Gran Bretagna 2017
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trainspotting 2 (2017)

 Trailer Trailer TRAINSPOTTING 2

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locandina del film TRAINSPOTTING 2

Titolo Originale: TRAINSPOTTING 2

RegiaDanny Boyle

InterpretiEwan McGregor, Jonny Lee Miller, Robert Carlyle, Ewen Bremner

Durata: h 1.54
NazionalitàGran Bretagna 2017
Generedrammatico
Al cinema nel Febbraio 2017

•  Altri film di Danny Boyle

Trama del film Trainspotting 2

20 anni dopo Trainspotting, molte cose sono cambiate, ma altrettante sono rimaste le stesse. Mark Renton (Ewan McGregor) torna all'unico posto che da sempre chiama casa. Lì ad attenderlo ci sono Spud (Ewen Bremner), Sick Boy (Jonny Lee Miller), e Begbie (Robert Carlyle), insieme ad altre vecchie conoscenze: il dolore, la perdita, la gioia, la vendetta, l'odio, l'amicizia, l'amore, il desiderio, la paura, il rimpianto, l'eroina, l'autodistruzione e la minaccia di morte. Sono tutti in fila per dargli il benvenuto, pronti ad unirsi ai giochi.

Film collegati a TRAINSPOTTING 2

 •  TRAINSPOTTING, 1996

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Voto Visitatori:   6,46 / 10 (61 voti)6,46Grafico
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Voti e commenti su Trainspotting 2, 61 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

Goldust  @  09/08/2021 11:51:31
   5½ / 10
Ho fatto l'errore di guardarlo senza essermi rivisto prima il film del 1996 ed ammetto di aver faticato a collegare facce e fatti per dare continuità agli eventi. Quello che colpiva un tempo ( lo stile iper realistico, il disegno di una generazione di sbandati, scorrettezze varie ed eventuali ) oggi non fa più sensazione e gli eventi narrati sembrano ingarbugliarsi sempre di più man mano che il racconto prosegue. La mano di Boyle ( per chi piace, come me ) è sempre felice e anche la musica rock martella il giusto, tra una sequenza e l'altra: certo, pur restando il primo una pellicola generazionale il cui successo era difficile da replicare, con questo sequel era anche lecito aspettarsi qualcosina di più.

Samusgravato  @  07/06/2021 18:16:32
   7 / 10
Nulla a che vedere col primo film, ma assolutamente godibile se si ha adorato quel cult del 1996 che é stato ed é ancora trainspotting.
Fondamentalmente il piú grande difetto della pellicola é che non trasmette quella sensazione di degrado che trasmetteva il primo film e sopratutto mettere troppo in secondo piano la tematica della dipendenza da droga che aveva reso il primo film un cult.
Però vedere gli stessi personaggi che abbiamo amato oltre 20 anni prima invecchiati e rimasti fondamentalmente gli stessi fa un certo effetto, e poi il film risulta assolutamente scorrevole, anche se il vero fulcro della pellicola é il personaggio di Begbie sfruttato in tutte le sue potenzialità.
Un sequel assolutamente godibile ma non aspettatevi le vette raggiunte nel primo film altrimenti ne rimarrete profondamente delusi.

DarkRareMirko  @  25/10/2019 22:19:38
   9 / 10
Partito con aspettative normali, devo ammettere che il film mi ha conquistato alla grande, come spesso mi accade riguardo Boyle; tutto davvero perfetto (attori fenomenali, musiche fantastiche, rimandi al primo film, script potente, regia e montaggio sopraffini, mai un attimo di noia).

Una prosecuzione nella quale davvero fatico a trovare il minimo neo (evidentemente anche il romanzo di Welsh, che qui pure ha aiutato, poggia su basi più che solide); Boyle si riconferma una delle menti più in forma ed originali del secolo.

Sottovalutato; il T2 del titolo fa il verso a Terminator 2.

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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Angel Heart  @  03/07/2019 00:29:43
   5 / 10
Sequel fuori tempo massimo di cui non sentivamo proprio il bisogno.
Le parti migliori è dove ricicla le stesse spiaccicate idee vincenti già viste nel primo; le peggiori, quelle dove i protagonisti rievocano il passato con le scuse più ridicole ed assurde concepibili, ovvero ficcando a forza intere scene, dialoghi ed inquadrature estrapolate direttamente dall'originale; un patetico stratagemma che da un regista professionale come Boyle non mi sarei mai aspettato.
Ridicolo, semplicemente ridicolo, questi nel primo avevano tutti il cervello leso ma adesso si ricordano dov'erano in uno specifico momento e cosa si sono detti per filo e per segno, anche i dettagli più frivoli.

Unici punti positivi, il ritrovare i personaggi dopo tanti anni, quasi come rivedere vecchi amici (anche se le loro sorti era meglio lasciarle all'immaginazione) ed un paio di sequenze innegabilmente divertenti come la rissa infinita nel bar tra Renton e Sick Boy.

Non brutto, ma inutile, completamente inutile, il che per me è molto peggio; fosse stato brutto almeno avremmo qualcosa di cui parlare.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR rain  @  29/12/2018 19:03:55
   7 / 10
A venti anni di distanza un sequel che contrariamente alle aspettative non mi ha deluso nonostante rimanga senza dubbio inferiore al primo capitolo. La vita dei protagonisti è cambiata, la droga, se non addirittura scomparsa, ricopre un ruolo marginale nella loro vita (Spud a parte), ma loro quattro sono ancora gli stessi immaturi ed incoscienti di due decenni primi, con i loro (tanti) difetti e le loro (poche) virtù.
Un vero tuffo nel passato nonostante sia cambiato tutto il contesto e le priorità dei quattro, un sequel che ha mantenuto alcuni punti di forza del primo film (per l'appunto i protagonisti) ma, seppur mantenendo lo stile tra il serio e il comico, cambia tutto il resto evitandoci così un copia/incolla del cult anni '90. Manca purtroppo l'atmosfera underground, ma non si può volere tutto.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  27/12/2018 05:53:01
   5½ / 10
Film nostalgico che non è assolutamente al livello del primo.
I personaggi restano sempre con lineamenti piuttosto fallimentari, ma più ripuliti. Nessun virtuosismo da sottolineare.
Operazione puramente commerciale.

Invia una mail all'autore del commento palla78  @  20/08/2018 14:11:32
   5 / 10
Purtroppo (o per fortuna) la pallida imitazione di quello che fu il primo

KINGLIZARD  @  19/02/2018 10:42:12
   6 / 10
..è un sequel dignitoso, ma sinceramente non ne vedevo la necessità..visto in sequenza al primo, che ho rivisto dopo 10 anni per poter vedere e capire questo, è decisamente inferiore..del resto era anche prevedibile.
Non lo avrei girato...sembra più un opera di botteghino con regia ed interpretazione dignitosa per far cassa che una vera opera che spacca come il primo

antoeboli  @  03/02/2018 12:50:09
   6½ / 10
Seguito diretto di quel Trainspotting uscito 20 anni addietro , Danny Boyle torna alla regia con tutto il cast principale ovviamente dove l'età si fa sentire parecchio .
Tecnicamente è un ottimo film , con una regia e un'immagine molto curata ,forse si sente anche più del primo .
Ottima recitazione e musiche sempre al top , con alcuni evergreen inglesi di buon effetto .
Ma cosa manca quindi a questo film di interessante ?
Si è scelto di optare per il seguire la trama del primo capitolo solo in parte , dove tutta la seconda metà del film regge su altri livelli con molte meno scene di droga e volgarità , un pò troppo da bravi ragazzi , pensando che il film era destinato a un pubblico di almeno 17-18 enni .
Finale che segna la voglia di nostalgia e di riflessione con (vedi spoiler).
Da vedere ? sicuramente si ,se avete già guardato quello precedente , ma rimango comunque del fatto che si doveva osare qualcosa di meglio .

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marcogiannelli  @  03/02/2018 09:44:49
   6 / 10
Operazione nostalgica dimenticabile, i personaggi non hanno più la forza del predecessore, la sceneggiatura è scialba e l'unica cosa che lo salva è il comparto tecnico.
A questo punto, avrei preferito un documentario sul film

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  20/01/2018 19:58:56
   5 / 10
L'unico merito del regista, che mai avrei pensato si fosse abbassato a realizzare un sequel del suo film, è quello di aver riunito per intero il cast del "cult" di vent'anni fa'.
I personaggi hanno continuamente uno sguardo al passato vissuto con flashback continui senza mai considerare quanto fatto in questi 20 anni, come se ci fosse stato solo buio.
C'è chi ricade nel vizio, chi ne esce e chi è sempre inc...
Si resta pero' indifferenti per quasi tutta la durata, pochissimi momenti onirici, quasi nulla. Eppure in qualche modo erano stati la fortuna del primo film.
Una visione consigliata solo ai nostalgici...se mai ce ne siano...

Reservor dog  @  18/01/2018 16:36:46
   6½ / 10
Improponibile ogni raffronto col primo capitolo. Manca la ferocia, la spudoratezza, il nichilismo e anche un poco di sceneggiatura.
Ma rimangono comunque dei personaggi fantastici, che benché siano molto distanti da ciò che erano continuano a persistere nel fallimento e nella sconfitta personale.
Non vi è più l'eroina, lo squallore esistenziale, la galera e le morti in giovane età; ma non vi è più nemmeno la giovinezza e quel senso poetico di allora.
A distanza di 20 anni ci troviamo in fronte a 4 persone che si avvicinano al mezzo secolo d'età, che non sono state in grado di costruire alcunché e hanno di fronte a loro un futuro ancor più tetro di quando erano soliti bucarsi.
Tutto è finito e andato perso, ma ad omodo ci si può sempre rinchiudere nella propria stanza, far suonare un disco di Iggy Pop a tutto volume e mettersi a ballare come poveri idioti.

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Chemako  @  15/01/2018 20:21:56
   4 / 10
Il primo non me lo ricordavo ma questo fa proprio pena...

blaze  @  04/01/2018 14:55:38
   7 / 10
Quando vedo sequel di questo tipo , cioè fatti dopo una ventina d'anni mi vien sempre da chiedermi se ce ne fosse realmente bisogno. Andare a toccare film come Traispotting che hanno segnato ed inciso e poi sono diventati cult è sempre dura. Cioè si rischia di cadere nel ridicolo , nel banale ed ottenere l'effetto contrario a quanto prefissato. Non è il caso di questo seguito , va detto , che omaggia il primo film più che segnarne una seconda storia , cerca di ripercorrere tramite alcuni flashback gli episodi iniziali per poi darne un seguito anche se non appone novità (se si esclude la giovane amica di Simon). Questo film non segue il romanzo come fece il primo Trainspotting dato che Welsh poi fa un seguito che qui non viene preso in considerazione. I personaggi nati dalla penna di Welsh e riportati sullo schermo da Boyle hanno delle metamorfosi non confacenti allo scrittore che invece ne delinea altri percorsi che si possono ritrovare nei suoi libri (ad esempio l'artista del coltello dove si parla di Begbie uscito un anno fa oppure godetevi la corsa dove si parla di Sick Boy uscito due anni fa). Quindi questa è una operazione nostalgico commemorativa di celebrazione al film nato ventanni fa più che un significativo episodio della vita di questi personaggi. Manca lo spirito anarchico e punk del primo film , manca la rabbia , manca la grande vibrante energia che c'era. Però, nonostante questo il cast è senza dubbio ancora all'altezza , la rimpatriata commemorativa non è banale e non fa storcere il naso anzi per certi aspetti ci fa rientrare di prepotenza in quei posti lasciati anni fa pervadendoci di malinconia. Trovo forse troppo autocelebrativo il film su certe cose , ed autocitazionistico ma d'altronde va preso come un omaggio al fu Trainspotting non tanto altro e quindi a posto così.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  10/11/2017 09:45:49
   6½ / 10
Più operazione commerciale che nostalgica , "Trainspotting 2" non prende le mosse da "Porno" -ufficiale sequel cartaceo firmato da Irvine Welsh- stranamente utilizzato come semplice ispirazione. Le peripezie di Mark, Sick Boy, Spud e Begbie vengono compresse in una sceneggiatura francamente poco esaltante, fatta più di episodi incollati tra loro e quasi tutta mirata a far esplodere le emozioni contrastanti che la gang nutre nei confronti di Mark, fuggito ad Amsterdam per le ragioni che tutti conosciamo.
Meno sovversivo, feroce e soprattutto orfano della freschezza del primo capitolo quello proposto da Boyle è un quadro sociale sempre border line ma più contenuto, la rabbia sembra essersi quietata e il luridume ripulito, per mettere in atto una riflessione amara sulle occasioni infrante dai tradimenti (vero mantra della pellicola) ma non solo, anche sull'impossibilità, alla fine, di riscattarsi totalmente, soprattutto se si è nati a Leith.
La rimpatriata tuttavia non delude totalmente, almeno chi come il sottoscritto ha avuto il piacere di godersi il primo istant cult in sala. Vero che lo humor nero non si fonde con efficacia alla disperazione, la soundtrack non incide come in precedenza e i caratteri sono resi in maniera molto meno sfumata, al tempo stesso però i pregi sono legati alla capacità di nascondere le mancanze di un esile soggetto grazie al solito stile tanto frenetico quanto inconfondibile, con Boyle abile a mantenere una forte amarezza di fondo alimentata da rimpianti e ricordi, utilizzando l'autocelebrazione (effettuata tramite astute clip prese dal primo film) in maniera sfacciata ma efficace. Il pericolo dell'eroina e lo spauracchio dell'Hiv sono lontane, ma il legame col passato è abbastanza centrato, pur disinnescato nelle intenzioni più estreme, si adegua, magari con un po' di fatica, ai tempi moderni senza rinnegare completamente la propria identità.

AMERICANFREE  @  17/10/2017 18:19:48
   7½ / 10
Bel film, il primo e' un cult, ma questo seguito mi e' piaciuto molto. Il film da me molto apprezzato alza il voto di mezzo punto. Consigliato

The BluBus  @  21/08/2017 22:32:46
   6 / 10
Seguito non necessario, sufficiente.

floyd80  @  20/08/2017 08:10:07
   7 / 10
Una pellicola che guarda inevitabilmente al primo memorabile film. E non ha la stessa carica come del resto è logico, perché a 40 anni non hai la stessa energia di 20.
E quindi la trama si basa sulla nostalgia di questi 4 ragazzi, delle loro vite, esperienze e disastri.
Nostalgico.
Imprescindibile vedersi il primo film.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR wicker  @  16/08/2017 12:45:45
   7 / 10
Operazione nostalgia per Boyle e la sua banda .. pienamente coerente,d'altra parte chi è che fa le stesse cose che faceva 20 anni fa da ragazzo , e sorretto da una narrazione dolceamara dei fatti nuovi con lo strascico dei casini del primo film ..
Buona regia ,grandi interpreti ,forse un pizzico di follia in più ci stava .. ma vabbè ,l'impronta di Welsh si vede tutta .. fondamentale vedere il primo .

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Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  12/08/2017 17:07:18
   6 / 10
T2 è un film che molto spesso nella narrazione si appoggia al suo illustre predecessore. L'effetto nostalgia è subito servito, malgrado questo secondo capitolo sia parzialmente "disintossicato" dall'universo eroinomane che predominava in Trainspotting. Sono passati vent'anni tuttavia i quattro protagonisti rimangono in qualche modo coerenti cn i loro difetti storici, prima di tutto la profonda immaturità che li porta immancabilmente a fossilizzarsi sul passato e guardare solo sporadicamente in avanti. Timide dichiarazioni d'intento di quattro individui che hanno fallito, a parte parzialmente il timido Spud che comunque nel suo scoprire il suo talento da scrittore rievoca sempre e comunque il passato. I treni passano ed i nostri sempre fermi alla stazione, incapaci di prendere l'occasione per un riscatto. Sequel non brutto ma nemmeno indimenticabile, forse anche un po' ruffiano in questo suo pigiare il tasto della nostalgia. Senza dubbio un film diverso dal suo predecessore, più misurato e malinconico.

Filman  @  09/08/2017 17:32:14
   5 / 10
Se ci si ferma a ragionare sull'effettiva necessità di un sequel, magari arrivato in maniera lontana nel tempo, si apre un bivio di possibilità: l'incontenibilità della storia di base rende incontentabile l'assenza di un complemento oppure la funzionalità del film precedente rimane un ottimo punto di partenza, anche solo di marketing. Che il primo non avesse una grande storia da raccontare era certo ma guardando TRAINSPOTTING 2 sorge il dubbio che anche i personaggi non fossero una invenzione narrativa degna del suo successo di culto generazionale, per l'artificiosità che si avverte riavendo gli stessi soggetti nello stesso posto, per il quasi pietoso tentativo, tristemente mancato, di creare nostalgia e per all'incirca tutto il resto. Se dalla scintillante mano di Danny Boyle rimangono poche briciole prive di senso paratattico e da quella che è una delle migliori critiche alle droghe cinematografiche praticamente nulla, dire che il regista abbia mancato le sue conclusioni è una verità come tante, ma che il film sia significativamente inutile una certezza.

camifilm  @  29/07/2017 16:12:09
   5½ / 10
Lontanissimo dal primo in anni, qualità, trama, ...
Chi nin ha visto il primo non consiglio di fare una maratona di entrambi.
Noioso

Attila 2  @  25/07/2017 19:31:17
   7 / 10
"Prima c'e' un'occasione e poi il tradimento"

L'occasione ,ben sfruttata da Boyla,20 anni fa e' stato il primo film,questo poteva e rischiava di essere il "tradimento".Invece questo sequel fa tutto tranne che "ttradire".La sua forza e' che nessuno degli attori del primo film ha dato "forfait" in questo secondo e quindi chi aveva,come me, apprezzato i personaggi di Traispotting ecco che se li ritrova tutti , invecchiati di 20 anni,Ci si ritrova tutti insieme a raccontarsi cosa si e' fatto in tutto questo tempo.il buon Sick boy , il vecchio amico Spud il pazzo Begbie,e il protagonista un grande Ewan McGregor.Il rischio di fermarsi a vent'anni fa c'era invece ogni personaggio si e' "evoluto" adattato ai tempi moderni , come ha saputo fare Boyle con il film.Mentre il primo,nella sua drammaticita' raccontavano quel periodo fatto di eroina autodistruzione,tentativi di "redenzione",questo si basa piu' sulla voglia di "vendetaa" dei personaggi,nei confronti di Renton ma il tempo,si sa,"guarisce" le ferite,e l'amicizia supera anche certi problemi,solo per Begbie non e' cosi'.E quindi ecco altre occasioni e ecco,puntuali,altri tradimenti,ma tutto in un film meno drammatico,molte scene "sconfinano" nella commedia,e i richiami al primo film,con alcuni "flashback" dove si vedono le scene originali del primo film,sono "mescolate" bene.E per tutti,protagonisti e spettatori,un viaggio nel passato,condito con la nostalgia.La scena finale

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Grande Danny ce l'hai fatta,arrivederci tra vent'anni !!

76mm  @  20/07/2017 14:37:53
   6½ / 10
Gradevole rimpatriata con i ragazzi che vent'anni fa entrarono a forza nell'immaginario di chi allora, come me, era sui venti o giù di lì.
La trama è proprio esilina, anzi direi quasi inesistente, vale solamente come operazione nostalgia (e sicuramente anche commerciale) ma alla fine non delude.
Mancano purtroppo le scene forti, destinate a diventare cult, di cui invece il prototipo era intriso (il recupero delle supposte, la "smer*ata" a casa dei genitori della ragazza di Spud, la morte della bambina ecc) ma la verve dei personaggi, Begbie su tutti, riesce a rendere perlomeno scorrevole le quasi due ore di durata.
Alcuni buchi di sceneggiatura lasciano un po' perplessi, e con un po' più di cura potevano essere evitati

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Comunque non è roba da mettersi le mani nei capelli come avrebbe potuto essere e come purtroppo sono 9 sequel su 10, basta ovviamente non aspettarsi la qualità dell'originale.
Sconsigliato ovviamente a chi non conosce, o non ha apprezzato, il primo.

Alex22g  @  19/07/2017 11:51:42
   9½ / 10
Solo Danny Boyle poteva realizzare un sequel all'altezza di quel capolavoro di Trainspotting 20 anni dopo.
La sua regia è a dir poco eccezionale , cosi'come le musiche e la fotografia. Il film gioca a dovere con il primo film ,e l'effetto nostalgia che ne deriva, senza mai esagerare o scadere nel banale.
Un equilibrio difficile da mantenere per le quasi 2 ore di visione , ma per me la missione è stata compiuta pienamente.
Ci sono diversi momenti di altissimo livello cinematografico ma ovviamente per goderseli appieno bisogna aver apprezzato ( e conoscere bene ) il primo film.
Reputo TS2 è un film eccezionale e non posso che consigliarlo . Ad avercene sequel di questo livello .

Invia una mail all'autore del commento Suskis  @  03/07/2017 13:14:59
   6½ / 10
L'originale è diventato un cult per tante ragioni. In questo film rivediamo quei personaggi dopo 20 anni e l'intera operazione è all'insegna della nostalgia. Più o meno tutto quanto ha un sapore di incompiuto, e quel che risveglia maggiormente l'interesse dello spettatore sono le citazioni del film precedente. Non è un caso, e lo si capisce bene da tutti i brani musicali, dove quelli nuovi non hanno niente di memorabile (a parte Relax dei Frankie usata in un momentone) e dove quelli vecchi vengono solo richiamati od interrotti proprio sul più bello. Come a ricordarci che il passato è passato e quel che abbiamo adesso non ha più la bellezza della giovinezza dei protagonisti (e, quindi, della nostra). Il risultato resta un po'fiacco, perchè anche se gli attori se la cavano, sembra ci sia davvero poco da raccontare.

TheLegend  @  28/06/2017 15:16:26
   6½ / 10
Sinceramente mi aspettavo di peggio;sicuramente non ha niente da spartire col primo ma almeno riesce ad intrattenere e strappa qualche sorriso.

TheLory  @  27/06/2017 19:57:02
   5½ / 10
Ti verrebbe da dargli la sufficienza per la nostalgia del primo capitolo manifesto di un'epoca bella che andata, la giovinezza e quell'ultimo po' di magia che nella vita ci vedevamo, prima di approdare alla vecchiaia!
A mente fredda però non si può che riconoscere la pochezza della sceneggiatura, tirata troppo per le lunghe per quello che ha da dire.
Noiosetto.

Biasx  @  27/06/2017 00:14:59
   7 / 10
Sono nella schiera di coloro che pensavano ad un flop prima dell'uscita al cinema. E invece mi ha piacevolmente sorpreso: inutile sottolineare che non ha nulla che vedere col primo. Ma credo non abbia molto senso fare un confronto con quello che è diventato un cult della cinematografia internazionale. Detto questo il film scorre sempre molto bene, le colonne sonore sono ottime e la regia di Boyle si nota con piacere con i numerosi flashback, mai troppo forzati, al precedente capitolo. Tra gli attori, Robert Carlyle mi sembra davvero sia nato per fare questa 'serie'!

markos  @  25/06/2017 17:44:52
   6½ / 10
Premessa: il primo Trainspotting è bellissimo.
Ho guardato T2 senza molte aspettative, infatti cosi è stato, a tratti noioso, è tutto un susseguirsi di vendetta nei confronti di Mark Renton.

DogDayAfternoon  @  19/06/2017 13:48:58
   7 / 10
Assolutamente al di sopra delle aspettative, un sequel soddisfacente che naturalmente rimane lontano anni luce dal suo predecessore ma quanto meno mette voglia di andare a rivedersi il film del '96.

I primi 20 minuti sono a mio avviso i migliori, il modo in cui vengono reintrodotti i protagonisti è eccellente: solito perfetto accostamento tra immagini e musica e inconfondibile e azzeccata regia di Boyle. Una scena in particolare l'ho trovata eccezionale (vedi spoiler)


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Il resto del film l'ho trovato invece più altalenante, ci sono alcune scene e alcuni dialoghi veramente meritevoli che qualitativamente non fanno rimpiangere il primo film, ma in altri frangenti la qualità si abbassa parecchio. Come sottolineato da qualche altro utente, sicuramente il mediocre doppiaggio italiano non valorizza pienamente l'opera.

I 4 protagonisti sono tutti pienamente nella parte, e per chi in un certo modo si era affezionato a loro nel primo Trainspotting, proverà sicuramente piacere nel ripercorrere i loro ultimi vent'anni. I richiami al film precedente sono ovviamente un'operazione commerciali inevitabile, vero anche che sono talvolta fin troppo pesanti, non condivido la scelta di riproporre spezzoni interi di film, qualche richiamo sarebbe stato più che sufficiente.

Probabilmente non sarà mai un cult, ma come seguito di un cult va più che bene.

BlueBlaster  @  11/06/2017 14:55:33
   5 / 10
Per me è stato abbastanza una m.erda sto film...
Sono anche io un estimatore di Trainspotting (letto un paio di volte il libro e visto una decina di volte il film del 96) ma non per questo partivo troppo prevenuto pur sapendo che il confronto era impraticabile.
Ma sono rimasto più deluso i quanto sperassi!
A parte che il sequel arriva fuori tempo massimo, abbiamo proprio una sceneggiatura che non vale un piffero! Dall'inizio alla fine si cita il passaato e si rimanda al primo film come se questo non fosse altro che un film promozionale e autocelebrativo per Boyle che ci dice "Ho fatto un capolavoro 20 anni fa, adesso non ne sono più capace, andatevi a rivedere quello".
Gli attori ormai sono invecchiati abbastanza male e risultano poco credibili nelle loro parti, recitazione decisamente sotto la media anche se Ewan McGregor lo salvo.
Colonna sonora mediocre (quella del primo è una delle migliori della storia) anche perché hanno ripescato dei vecchi pezzi e buttati dentro a casaccio.
Regia poco ispirata, sonoro tutto puntato su alzare il volume quando partono le canzoni che sono tra l'altro mal montate nel film.
Non ho letto "Porno" ma in questo film dove io non ne ho vista traccia...sembra un lavoro di Guy Ritchie venuto male secondo me.
Mi sono annoiato...BOCCIATO!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento goat  @  26/05/2017 10:45:05
   5½ / 10
Gli ultimi 20 minuti non sono affatto male, ma non bastano a risollevare un film fino a quel momento francamente imbarazzante, fatto unicamente per raccattare quattro soldi sfruttando l'appeal commerciale che il nome trainspotting ancora si porta dietro.

7219415  @  21/05/2017 22:54:27
   6½ / 10
come prevedibile nulla a che vedere col primo

paco1995  @  02/05/2017 17:34:26
   7 / 10
Non siamo certamente ai livelli del primo, ma in ogni caso a me personalmente ha divertito. Il finale poi con l'inseguimento tra Renton e Begbie inseguimenti mi ha messo tensione.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Satyr  @  27/03/2017 10:29:05
   5½ / 10
Inevitabile delusione.
Del film che fu, rimangono solo quelle facce a cui non puoi non voler bene.
Ho amato il remix di Lust for lie dei Prodigy e un paio di belle sequenze tra Mark e Begbie. Per il resto, Boyle è la solita miracolata pippa al sugo.
Evitabilissimo.

Spotify  @  14/03/2017 23:10:25
   6 / 10
Sinceramente non si sentiva il particolare bisogno di fare un sequel su dei più famosi film degli anni 90, anzi, secondo me, non andava proprio fatto, perché "Trainspotting" è una di quelle pellicole che devono restare "incontaminate", cioè senza sequel, prequel, reboot ecc...
Tuttavia, sarà per gli attori, tutti bravissimi, sarà che il regista è lo stesso e sarà che un sequel di "Trainspotting" non può far altro che incuriosire, lo sono andato a vedere, speranzoso di assistere ad un T2 più che dignitoso e che rendesse onore al primo film. I risultati non stati esattamente quelli che mi aspettavo però in fin dei conti non è stata un esperienza tremenda.
La trama vede i nostri 4 amatissimi protagonisti rincontrarsi dopo 20 anni. Begbie, Renton, Spud e Sick Boy, dopo gli eventi della prima pellicola, hanno perso ogni contatto e nel 2016 sono ormai uomini adulti, ma nonostante questo, tutti quanti non conducono una vita regolare. Begbie è in prigione, sta scontando una condanna di 25 anni e il suo carattere è quello che tutti noi conosciamo, irascibile e violento. Mark ha vissuto ad Amsterdam in questi 2 decenni ed ora è tornato ad Edimburgo in quanto si è separato dalla moglie e non ha lavoro. Spud è rientrato nel vortice dell'eroina e stavolta sembra davvero impossibile che egli riesca a smettere. Infine Sick Boy, il quale in questo film è chiamato col suo vero nome, Simon, gestisce il vecchio pub di sua zia e contemporaneamente va in giro a fare ricatti ed estorsioni. In più, si fa pesantemente di cocaina. Anche se son passati 20 anni dal tradimento di Renton, Begbie e Sick Boy provano ancora un forte risentimento nei suoi confronti e una volta che Mark ritorna nella sua città natale, Simon vede l'occasione per vendicarsi del suo ex amico. Oltretutto Begbie è riuscito ad evadere di prigione ed, una volta rivistosi con Simon e venuto a sapere che Renton è in città, giura di volerlo ammazzare a tutti i costi. Ricominciano così le rocambolesche avventure dei 4, i quali però, se una volta erano amici, adesso sono tutti uno contro l'altro.
Non saprei come definire l'operazione "T2", se commerciale o nostalgica. Conoscendo il regista, dico la seconda, in quanto Danny Boyle è uno al quale le idee non sono mai mancate. Quindi penso che questa decisione di girare un sequel sul suo film più famoso, sia stata forse dettata dalla volontà di chiudere un ciclo o qualcosa del genere. D'altronde non è casuale che la pellicola sia ambientata esattamente 20 anni dopo gli eventi di "Trainspotting", il che fa presupporre che l'idea era nella mente di Boyle già da un po' di tempo. Una cosa che secondo me rafforza la mia teoria, è come è stato girato il film. Ovviamente non c'è più quella regia particolarissima e grandiosa che aveva caratterizzato l'opera del 1996, però in certi frangenti si torna a respirare quell'atmosfera malsana e depressa che aveva meravigliosamente segnato la pellicola precedente. Viene proprio rievocata quell'aura destabilizzante e psichedelica, la quale fa appunto tornare ai fasti del primo episodio. Questa cosa qui l'ho apprezzata molto, il regista non ha voluto snaturare la storia, ha voluto restare legato agli eventi del primo film, rivisitandoli e allo stesso tempo evolvendoli in nuove avventure. A dirla tutta, di "Trainspotting" Boyle riprende in particolar modo ciò che accade nella seconda parte, però il tema droga resta comunque nell'aria e di tanto in tanto ritorna in auge durante lo svolgimento della vicenda.


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Altro punto da sottolineare, è la direzione degli attori. Boyle non stravolge i personaggi, i quali, restano esattamente identici, quindi molto eccentrici, esilaranti, sarcastici e propensi ad ogni tipo di follia.
Begbie ad esempio, nonostante l'età è rimasto violento e volgare, Spud è lo "scemo" di sempre, Sick Boy è il solito presuntuoso e Mark conduce la sua esistenza nel segno della precarietà e dell'incertezza. Insomma, Boyle ci presenta i personaggi così come erano 20 anni fa e questo è senza dubbio un altro elemento che contribuisce a ricreare, parzialmente, il clima del primo film.
Tante le scene autoreferziali al primo episodio.


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La colonna sonora è un'altro punto forte, vengono riproposti molte hit del passato e ovviamente c'è anche la celebre Lust for Life, anche se remixata, segno che i tempi dal 1996 al 2016 sono cambiati.
Ottima valorizzazione della scenografia, molto simile a quella di "Trainspotting". Vengono riproposti gli stessi ambienti degradati, le stesse squallide case, lo stesso caos. Boyle ci porta nei bassifondi di Edimburgo, mostrandoceli in tutto il loro abbandono.
La fotografia si sposa bene con l'ambientazione. Non è la stessa scolorita e sgranata della pellicola antecedente, però funziona. La cosa che poi ho apprezzato di più, è stata la scelta di girare gran parte del lungometraggio, in notturno. Ciò da un'impronta estetica importante. Oltretutto mi son piaciute parecchio le luci al neon, usate con sapienza e aventi colori brillanti.
Il finale sa un po' di americanata, però non manca la suspense e si può tranquillamente dire che è riuscito. Tecnicamente molto buono.
Il cast è valido, gli attori sembra che ritornino a vestire i panni dei protagonisti, che li hanno resi famosi 20 anni fa, con piacere.
Ewan McGregor ripropone un Renton si adulto, ma con gli stessi modi di fare di quando era ragazzo. L'attore scozzese non fa una una performance al livello di quella del '96, però convince lo stesso e ci mostra un Mark Renton come ce lo aspettavamo. Interpretazione dei dialoghi buona e valide le espressioni.
Grandissimo Robert Carlyle, il suo Begbie è identico a come lo ricordavamo. Violento, pazzo e tremendamente sarcastico. Francis Begbie è un ruolo fatto apposta per Carlyle, su questo non ci sono dubbi. Eccezionale esplicazione dei dialoghi e sguardi che parlano da soli.
Non male neanche Jonny Lee Miller anche se tra tutti è forse il più monotono.
Il migliore in assoluto però, dal mio punto di vista, è Ewen Bremner. Sinceramente non me l'aspettavo proprio e infatti sono rimasto piacevolmente sorpreso. Rispetto agli altri attori, Bremner è forse l'unico che modifica un po' il suo personaggio, nonostante, paradossalmente, sia l'unico che ancora si fa di eroina. La recitazione è molto intensa e drammatica. L'attore di Edimburgo ci mostra uno Spud più adulto, che si rende conto delle sue azioni. Se pensate di ritrovare lo Spud di "Trainspotting", no, scordatevelo, quel personaggio non esiste più. Il soggetto dunque, pur essendo diverso da come lo ricordavamo, è più che credibile. Ottima l'interpretazione dei dialoghi ed anche le espressioni.
Il ritmo non è invece eccezionale, specie nella prima parte. La pellicola durante i 50 minuti iniziali stenta a decollare e di eventi significativi non ne succede quasi nessuno. Nella seconda parte per fortuna, Boyle spinge sull'acceleratore e il film procede abbastanza spedito verso il buon finale. Comunque se il tutto fosse stato accorciato di almeno 20 minuti, sarebbe stato meglio.
La sceneggiatura è senza dubbio la cosa peggiore. Una miriade di cose vengono inesorabilmente lasciate per strada e mai più riprese, altre vengono mal spiegate o non spiegate proprio, in diversi frangenti c'è parecchia approssimazione mentre in altri sembra che le sequenze siano state scritte con una certa fretta. Non mancano nemmeno alcune situazioni che si ripetono. Insomma, con lo screenplay è stato fatto un lavoraccio, complice anche la mancanza di idee a lungo andare. Forse le uniche cose dignitose sono la stesura dei personaggi e i dialoghi, i quali si mantengono sui toni della prima pellicola. Questo però non basta a risollevare una sceneggiatura elaborata malissimo e che limita di molto il prodotto finale.

Conclusione: un sequel che in parte rende omaggio al primo seminale episodio. Fa un certo effetto rivedere i protagonisti, ora adulti, tutti insieme. Fatto sta che, come ho scritto all'inizio del commento, non si sentiva il bisogno di "T2" e infatti, nonostante la buona volontà di Boyle e la riuscita di diversi elementi, la pellicola è deludente sotto altri aspetti.
La sufficienza c'è, alla fine il film si lascia vedere e ritrova dei grandi attori, però mi aspettavo qualcosa in più.
Consiglio "Trainspotting 2" solo ai nostalgici, per il resto, non è assolutamente obbligatorio vederlo.

farfy  @  11/03/2017 07:54:45
   8½ / 10
Dire di avere aspettative è già da perdente. Il regista è lo stesso, gli attori pure, Ma sono trascorsi 20 anni. Belli gli accostamenti di regia tra passato e presente. Il discorso tutto di un fiato che fa Mark dentro il ristorante è di una profondità pazzesca. Di centrale le medesime tematiche: droga, spasso, amicizia, degrado, delinquenza, solitudine e tanto grigiore che solo quei luoghi possono esprimere. Andato a vederlo lasciando i bagagli del 1 primo film sulla porta

kosè82  @  09/03/2017 14:52:58
   6 / 10
Sequel appena sufficiente del cult movie anni 90. Soffre per una tematica, quella della dipendenza da droghe, oggi non così attuale come 30 anni fa. La colonna sonora e lo stile videoclipparo 100% Boyle sono sempre un piacere, ma a differenza del primo film, mancano scene memorabili. Notevole il monologo sul senso della vita di Ewan "Mark" McGregor. In definitiva un'operazione nostalgia riuscita solo in parte.

Invia una mail all'autore del commento Schuldiner  @  09/03/2017 10:55:26
   6 / 10
Un pò ha deluso le mie aspettative, ci sta la parte in cui si ritorna al passato, con i ricordi etc..etc..ma speravo in una storia "esasperata" come nel 1° trainspotting

materUC  @  09/03/2017 09:39:55
   6½ / 10
Non poteva essere come il primo (un CULT), ma si difende bene. Colonne sonore sempre al top.

andreajunkie  @  08/03/2017 11:45:49
   6½ / 10
Da fan smisurato e legato indissolubilmente a tutto ciò che è stato ed è trainspotting, questo sequel l'ho trovato onesto, sono partito con basse aspettative, consapevole che non sarebbe mai stato all'altezza di quello che ha significato il capolavoro del 96.
Un pò troppo autoreferenziale, forse quasi al limite (vedi spoiler), per il resto è stata una bella botta rivedere riunito lo stesso cast, gli stessi personaggi dopo vent'anni...non vi nego che mi sono venuti i brividi in certi passaggi.
Alcuni passaggi però li ho trovati forzati (arivedi spoiler).
Comunque, andatelo a vedere dai.

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Ultima risposta 08/03/2017 12.09.29
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Shulz  @  05/03/2017 22:54:40
   9 / 10
Chi ha detto che è deludente mi dicesse cosa si aspettava?
Ho 30 anni cresciuto con Trainspotting, fan di Welsh sinceramente non potevo chiedere di meglio.
Ti fa tornare indietro di quasi 20 anni, ti emoziona e ti fa pensare.
Bravissimo Boyle anche se non ha seguito il sequel Porno(bellissimo).
NOSTALGIA CANAGLIA!

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  04/03/2017 16:32:17
   7 / 10
Buon seguito di un film divenuto cult. Dopo vent'anni, Danny Boyle firma un seguito nostalgico, pieno di citazioni e rimandi al primo capitolo.
Il film scorre bene, anche se la sceneggiatura è un po' carente, dato anche il finale molto telefonato. Per il resto è un ottimo film che dovrebbe soddisfare i fan di Trainspotting.

Lucone  @  03/03/2017 14:47:05
   9 / 10
Piccola premessa: il film si può tranquillamente guardare senza aver visto il primo episodio ormai cult ..
Sequel riuscito sotto tutti gli aspetti , riesce a trasmettere emozioni dure e forti a tratti anche di livello superiore alla prima pellicola. Il cast impeccabile e recitazione perfetta, la trama priva di punti morti . Non posso accettare un voto inferiore al 6 su questo film , già rendere buono il seguito di un cult è lavoro che riesce a pochi se non pochissimi ... Grande Danny Boyle hai ricreato una piccola chicca ..

Ps : il monologo di Mark è già cult a mio avviso <3

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Rider  @  02/03/2017 09:29:03
   1 / 10
Ha detto tutto di questo film e di questo momento storico già l'utente Guy Picciotto in questa sezione commenti sopra.meglio di così non poteva descrivere il tutto.come diceva renton nel primo film " il fatto è che la gente ha dimenticato quanto sia divertente ".ai giorni d'oggi non se lo ricorda piu nessuno,ormai tutti "scelgono la vita".io ho scelto qualcos'altro.

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Ultima risposta 02/03/2017 16.57.04
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guidox  @  01/03/2017 19:49:35
   9 / 10
parto dal voto: sarebbe un 8, ma all'epoca quando misi il voto a Trainspotting mi limitai a un 9, quindi gli rendo giustizia oggi, facendo media con questo.
doverosa premessa: classe 75, visto il primo Trainspotting una trentina di volte (interamente; a spezzoni un centinaio di volte e anche più), di cui la prima al cinema, letto il libro due volte, letti diversi altri romanzi di Welsh compresi Skagboys e Porno, letteralmente consumato il cd con la colonna sonora.
veniamo al punto: questo T2 mi ha pienamente soddisfatto, è in linea con tutto quello che mi immaginavo e devo dire che le mie aspettative erano comunque altine, nonostante avessi già messo in preventivo che i fasti del primo fossero irraggiungibili.
autoreferenziale? certamente...se non lo fosse stato non avrebbe neanche avuto senso riproporre un seguito a 20 anni di distanza.
il punto focale è che quei ragazzi sono diventati uomini alla soglia dei 50 anni e chi non è un ultraquarantenne, certe tematiche difficilmente le ha ancora affrontate.
questo seguito per me rende più reale anche il primo film, perchè per esempio il finale di Trainspotting e l'inizio di T2 segnano le fasi di una stessa generazione, di un uomo che a vent'anni ha un pensiero, delle idee, delle illusioni e a quaranta vede tutto da un'altra angolazione, per le esperienze accumulate, per le disillusioni, per la presa di coscienza su alcune cose della vita.
vita che non fa schifo intendiamoci, ma il senso è che a vent'anni anche se non hai nulla...hai comunque vent'anni! :-)
parlando del film in senso più tecnico, regia che colpisce il segno; lo stile di Boyle può piacere o meno, ma se lo si è apprezzato nel primo, lo si apprezza anche in questo sequel.
attori al massimo, l'alchimia c'è sempre; Robert Carlyle una spanna sopra a tutti come già detto da altri prima di me.
colonna sonora ottima, trovo che abbia poco senso fare un confronto serrato con quella del primo Trainspotting.
in finale, ci sono film che sono figli del momento storico in cui vengono realizzati; questo T2 è il gemello di Trainspotting, solo che ha vent'anni di più.

Manticora  @  01/03/2017 17:02:05
   8 / 10
"Prima c'è una opportunità, poi un tradimento" questa frase ripetuta più volte nel corso di T2 rispecchia l'anima dei personaggi. Sono passati 20 anni e nessuno è rimasto uguale, neanche Spud, un grande Ewen Renner forse semplicemente lui è rimasto l'unico VERAMENTE AUTENTICO. E un film nostalgico T2, ma va bene così, l'idea di porno andava bene 20 anni fà, ma sarebbe dovuto essere girato subito, invece il tempo passa...
Certo anche Simon rientra con il suo solito stile, a cui Jonny Lee Miller deve tanto, così come Marc, Ewan McGregor, che si accorge all'improvviso

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Ma soprattutto il tempo è passato per Franco Begbie, un Robert Carylye in gran spolvero, che alla fine avrà un attimo di lucidità, e davanti al figlio

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Il resto è SCEGLIETE LA VITA attualizzato dopo vent'anni perchè siete dei tossici e allora FATEVI di qualunque cosa. Intorno a tutti Danny "miracle" Boyle costruisce il presente, con un occhio sempre al passato, con Born Slippy quasi in pausa, il suono dilatato, che si amplifica ma non inizia mai veramente. Inoltre mostra LA VERA Edimburgo, che nel primo film compariva giusto all'inizio, per poi girare il tutto a Glasgow. Adesso invece c'è una città e intorno la RIQUALIFICAZIONE, ovvero rifiuti e macerie, mentre lle case popolari sopravvivono in periferia. I soliti imprescindibili colpi di genio(la rapina alla riunione degli orangisti è un esempio) e poi la musica, attualizzata, ma siamo sempre al passato con un riedizione di Radio GaGa dei Queen. Nel mezzo i quattro AMICI avranno modo di affrontarsi, con nostalgia, mentre Veronica è spettatrice e quinto incomodo, ma tutto deve tornare dove era, Mark a casa, Sick Boy nel Sunshine, Spud

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Ma non c'è rabbia, ho emozione, è tutto come deve essere e il caro Danny sà come toccare le corde giuste, senza esagerare, Anche Diane è cresciuta, l'apparizione di Kelly McDonald è un attimo, ma aiuta a chiudere il cerchio, come la canzone degli Stoges, per il resto c'è Irvine Welsh.

julius422  @  28/02/2017 23:02:52
   8 / 10
Sono uno di quelli che porta Trainspotting da anni nel cuore, ho amato quel film e l ho rivisto un mucchio di volte... un seguito era molto pericoloso e poteva rovinare tutto, soprattutto dopo 20 anni...

Boyle però è stato bravo, sapeva che il primo film era nel cuore di molti, facendo questo non ha rovinato nulla secondo me.

Gli anni 90 erano caratterizzati da droghe diverse, in primis l'eroina protagonista del primo film, qui ovviamente nel presente le cose sono cambiate, la società è diversa..

ma per i giovani di allora, uomini oggi questa pellicola rispecchia la realtà: crescere è dura, i fallimenti sono dietro l'angolo, cerchi di sbancare il lunario in qualsiasi modo, ma alla fine il passato torna sempre a farti visita e il fallimento è sempre li ad aspettarti !!

Rivedere i 4 protagonisti insieme mi è piaciuto molto, forse nella prima parte il film avrebbe potuto essere migliore, però poi si risolleva molto nella seconda e quando finisce mi sono sentito appagato e contento di averlo visto...

ottima colonna sonora e montaggio dei flashback, buona sceneggiatura e buon finale a parer mio !!

solo una cosa non mi ha convinto :

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Ho apprezzato invece molto il personaggio di Begbie...

Pellicola consigliata !!!

Anja81  @  28/02/2017 22:24:45
   9 / 10
Premetto che faccio parte della generazione degli anni '80, e che nell'anno di uscita di Trainspotting avevo 15 anni e da allora questo film lo porto nel cuore. Premetto di essere caratterialmente nostalgica, con un forte sguardo al passato.
Dicendo questo, non ho problemi a dire di aver apprezzato tantissimo il sequel e che, a differenza di molti pareri che leggo qui dentro, lo considero un sequel degno del primo. C'è tutto: l'amicizia, il mondo che col tempo cambia, i protagonisti ed il loro non voler ostinatamente cambiare, nei loro pregi e difetti, c'è anche lei, la droga, naturalmente con un importanza minore rispetto al primo film, c'è nostalgia, la mancata integrazione nella società, i rapporti falliti, con se stessi e con gli altri, e c'è lo sguardo, il loro, sempre lo stesso, c'è la musica, rimasta la stessa del primo film, scelta per me perfetta e non casuale.La storia mi e parsa dinamica, mai noiosa, nel film ci sono immagini bellissime, fotogrammi che rimangono impressi. E tanti tanti richiami al primo.
C'è il tocco di Boyle, e si vede! Forse il mio giudizio è influenzato dal mio amore per questo film, ma io comunque lo consiglio vivamente, soprattutto alle persone degli anni 80, anche perché i ragazzi di oggi non potrebbero capirlo.

Guy Picciotto  @  27/02/2017 19:44:17
   5 / 10
Come temevo si tratta di un filmetto e nulla piu,
Troppo autoreferenziale come diceva qualcun altro sotto nei commenti ma anche troppo didascalico laddove il primo capitolo emergeva vitale nonostante l'eroina, dionisiaco e caotico.
Ma il problema maggiore secondo me sta a monte, ovvero la scena odierna, intendo in generale ma non solo, intendo la scena della controcultura giovanile odierna e quella musicale.
Ma ve li ricordate cosa sono stati gli anni 90 in campo musicale? Tralascio quella grandiosa pre 1996, ma concentrandoci proprio sul 96, brit pop in fioritura contagiosa, scena elettronica da paura, trip hop, jungle, acid house (figlia di madchester), big beat, altre anarchie technoidi, post rock, rigurgiti post grunge.
Ed oggi invece? ecco credo di aver detto tutto, sono cambiati i tempi , in peggio per quanto riguarda le proposte autenticamente alternative. Trainspotting 2 è figlio del suo tempo, appunto un tempo di **********
Il voto giusto sarebbe 4 ma do 5 perchè cmq Carlyle è davvero un grandioso attore.

Wilding  @  27/02/2017 18:33:48
   6 / 10
Male la prima parte, migliora alla distanza. Sufficienza stiracchiata!

andreadieffe201  @  27/02/2017 16:09:27
   6 / 10
diciamoci la verità, oltre l'emozione di rivedere quei volti protagonisti di una delle pellicole cult degli anni 90, c'è poco altro. sono entrato in sala senza alcuna speranza di rivedere il capolavoro che fu il primo Trainspotting e ciò è stato un bene. mi è andato bene così. detto ciò, danny boyle poteva sforzarsi un po di piu. Incetrare tutto, o quasi, sulla sete di vendetta di Begbie nei confronti di Renton mi è sembrato riduttivo. le nuove generazioni, cui magari non è capitato di vedere il primo film, giudicheranno questo sequel poco piu di un filmetto ed hanno ragione. E' un film la cui visione dovrebbe essere riservata solo a chi ha visto il primo almeno sei volte (come la maggior parte dei nati tra gli anni '70 e '80).

IperBark  @  27/02/2017 14:31:10
   6 / 10
Tagliamo subito la testa al toro: questo "T2" non è un brutto film, ma siamo lontani anni luce dalle atmosfere e dalle emozioni trasmesse dal primo. Andiamo con ordine.
Sono passati 20 anni dagli eventi di "Trainspotting" e praticamente nulla è cambiato nei protagonisti: Spud è ancora tossicodipendente, Begbie è ancora violento e molto, molto stupido, Sick Boy continua a vivere di espedienti, sostituendo la dipendenza da eroina con quella da coca. L'unico che è cambiato, o che almeno ci ha provato, è Mark, fuggito ad Amsterdam con l'enorme bottino del primo film e che ha "scelto la vita".
La trama, molto simile alla seconda metà della prima pellicola, è lineare e molto semplice, scorre senza problemi, e già qui si nota la differenza con "Trainspotting": lì era tutto più "nebbioso" e spezzettato, quasi a ricreare nello spettatore gli effetti di una dose di eroina. Proprio quella sensazione di malessere che il primo film dava allo spettatore con la regia e con le scene forti (una su tutte, la morte del neonato), in questo sequel manca quasi totalmente. Sono solo due le occasioni che "disturbano", ed entrambe riguardano il miglior personaggio di questo seguito, ovvero Spud:

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Nessuna di queste due scene però raggiunge le vette del primo film, e anzi sono inserite in un contesto "simpaticone", con troppi momenti di leggerezza e troppe battute per lo stile a cui ci aveva abituato "Trainspotting": quello non faceva ridere, anche le scene più grottesche (Mark a casa della minorenne, che qui fa un cameo completamente inutile, o Spud che ha un attacco di diarrea nel sonno nel letto della fidanzata) lasciavano un senso di disagio più che di divertimento.
Alcuni buchi nella sceneggiatura poi non aiutano

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Un'operazione nostalgia che strappa più di un sorriso con le sue innumerevoli citazioni (il discorso "Scegliete la vita" 2.0, la colonna sonora del primo film fatta risuonare brevemente più volte, le tantissime scene di "Trainspotting" tagliate ed inserite nel contesto), ma lascia un senso di incompiutezza e di star vedendo un film completamente diverso, anche nel genere, dal primo.

romrom  @  27/02/2017 13:11:40
   6 / 10
Mah non mi ha convinto molto , specie il primo tempo , tutto troppo autoreferenziale e già visto ... qualcosa di meglio nel finale, ma decisamente un film che non aggiunge nulla all'originale. Evitabile .

Norgoth  @  26/02/2017 18:28:05
   7 / 10
Per me, promosso. Non a pieni voti, perché fare un seguito di un film già autoconclusivo e perfetto com'è di suo non è semplice.
Tuttavia, Danny Boyle riesce nella non facile impresa di fare un film aderente al precedente, visti gli onnipresenti flashback, ma diverso per quanto riguarda la resa.
Qui, infatti, i protagonisti sono invecchiati, ma nonostante ciò, se da un lato lo accettano, dall'altro non lo accettano affatto e pensano di avere lo slancio dei vent'anni, quando invece di quegli anni gli è rimasta solo l'incoscienza... e i rancori che il finale del primo Trainspotting ha lasciato.
La resa finale è più che buona, e sicuramente seguire questi quattro adulti-non adulti nelle loro vicissitudini fa da un lato sorridere, dall'altro suscitano una gran amarezza.
Il film fa vedere quanto possa essere davvero vuota e squallida la vita, quando nasci un numero zero e tenti disperatamente di dargli quella svolta che nel copione della tua esistenza non è previsto... e pertanto non arriva mai.
Concludendo, un seguito riuscito.
Dimenticavo la colonna sonora superlativa.

Nota a margine: il discorso, presente anche qui, del "Scegli la vita", ovviamente aggiornato ai "traguardi" dei giorni nostri, è eccellente e desolante tanto quanto quello del primo.

jiko  @  26/02/2017 13:56:28
   6 / 10
Sala praticamente vuota nel primo weekend di programmazione. Preoccupante. Ma ormai è troppo tardi per chiedersi chi è il target a cui è rivolto questo film: quelli che sono stati adolescenti nel '96? Gli adolescenti di oggi che forse hanno visto distrattamente il primo "Trainspotting" in streaming sul monitor di un Pc? A parte queste trascurabili considerazioni, tutto sommato è un buon sequel che soddisfa le aspettative di chi ha amato il primo film, con un ottimo ritmo e alcune sequenze adrenaliniche, la storia non brilla per originalità ma si lascia vedere, con un'ottima colonna sonora oggi come allora. Manca, rispetto al primo film, quel senso di disagio e squallore di chi sprofonda nella dipendenza da eroina, ma questo è legato all'evoluzione dei personaggi ormai cresciuti e cambiati (almeno in parte). Per tutta la durata del film permane in sottofondo quel senso di nostalgia del passato tipico delle "rimpatriate" tra vecchi amici che non si vedono da 20 anni o più, costretti a fare i conti con il presente, con quella lieve malinconia per un periodo irripetibile che non torna più. Nel complesso un buon sequel ma non esaltante, che offre l'occasione di rispolverare e recuperare un film cult degli anni '90 per chi non l'ha mai visto.

VincVega  @  25/02/2017 20:23:43
   6 / 10

---- COMMENTO CON SPOILER -----

"Trainspotting 2" non è un film completamente riuscito. E' un'operazione nostalgia che non arriva ai fasti dell'originale, vive di momenti, di qualche lampo ma la trama complessiva non convince. A volte sembra non sappia dove vuole andare, certi personaggi sono sacrificati, soprattutto Begbie (da quando si chiama Franco? Non si chiamava Francis?) a cui viene dedicato più tempo rispetto al primo "Trainspotting", però sfruttato malissimo, con la grande ossessione di pestare a morte Renton e qualche buco nello script (scappa dall'ospedale e la polizia non lo cerca? Torna a casa dalla moglie e dal figlio ma non lo cerca nessuna forza dell'ordine... Mah)
I momenti godibili ci sono: penso al momento in cui Renton torna a casa, tipo mette su il disco di Iggy Pop e per un secondo si sente "Lust for Life" (una vera chicca); oppure la sequenza al pub con la canzone inventata; oppure il monologo di Renton scatendandosi sul mondo d'oggi, in particolare i social network. Ho apprezzato anche questo discostarsi dall'eroina del primo film, non avrebbe avuto senso, anche se c'è qualche rimando tipo il personaggio di Spud ancora invischiato. Ma fondamentalmente il film è poco più di un esercizio di stile con rimandi e autocitazione al primo capitolo. Non possiede quella forza, sia narrativa, sia stilistica, che come messaggio generazionale che ha avuto il primo film.
Buona la colonna sonora sulla falsa riga del primo capitolo, ma qualitativamente non quei livelli.
A fine visione non manca la malinconia per il tempo che fu.. E non si esce con quell'esaltazione e quella sensazione di grande film che è stato "Trainspotting", ma era prevedibile e in fondo è giusto così.
Voto: 6+

2 risposte al commento
Ultima risposta 26/02/2017 20.04.09
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InvictuSteele  @  25/02/2017 19:25:53
   8 / 10
Il miglior seguito che il cult degli anni 90 potesse avere. Boyle dà il meglio di sé, tecnicamente ed emotivamente con grandi invenzioni stilistiche, facendo il filo tra passato e presente, riempiendo il film di una carica nostalgica che commuove e punta dritto al cuore dello spettatore. Indubbiamente bisogna aver visto il primo capitolo, averlo amato, per riuscire a comprendere a pieno questo sequel; tante sono le citazioni del primo, tante le immagini che ci riportano indietro nel tempo, sono trascorsi venti anni eppure ritroviamo gli stessi amici che avevamo perduto, forse dimenticato e lasciati in un'altra epoca della nostra vita, ma sono ancora loro, la stessa banda di farabutti, invecchiati certo, ma riconoscibili al primo fotogramma e con lo stesso caratteraccio di una volta. Il mondo è andato avanti e loro sono rimasti sempre gli stessi, non so cambiati, è questo il punto di forza di T2, un prodotto pregno di malinconia, di emozioni, di riflessioni sul senso della vita e anche di scene grottesche che strappano risate. Ho amato questo film, così come ho amato il leggendario primo episodio e, nonostante i venti anni trascorsi, ho provato lo stesso disagio, la stessa pietà, lo stesso marciume di quando ero ragazzino, affascinato da quelle scene degradanti proiettate su uno schermo di un cinema di periferia nel 1996. Per me T2 è già cult.

outcast  @  24/02/2017 23:42:12
   4 / 10
Che tristezza vedere i vecchi protagonisti che si lagnano in continuazione di tutto, ricordando di quanto invece erano fichi i bei tempi andati... Scegliete la vita, scegliete lo humour.

Jysello  @  24/02/2017 01:34:18
   7½ / 10
Sono il primo? bene!Andate a vederlo
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ANYWHERE ANYTIME
Locandina del film ANYWHERE ANYTIME Regia: Milad Tangshir
Interpreti: Ibrahima Sambou, Moussa Dicko Diango, Success Edemakhiota
Genere: drammatico

Recensione a cura di The Gaunt

HIT MAN - KILLER PER CASO
Locandina del film HIT MAN - KILLER PER CASO Regia: Richard Linklater
Interpreti: Glen Powell, Adria Arjona, Austin Amelio, Retta, Sanjay Rao, Molly Bernard, Evan Holtzman, Gralen Bryant Banks, Mike Markoff, Bryant Carroll, Enrique Bush, Bri Myles, Kate Adair, Martin Bats Bradford, Morgana Shaw, Ritchie Montgomery, Richard Robichaux, Jo-Ann Robinson, Jonas Lerway, Kim Baptiste, Sara Osi Scott, Anthony Michael Frederick, Duffy Austin, Jordan Joseph, Garrison Allen, Beth Bartley, Jordan Salloum, John Raley, Tre Styles, Donna DuPlantier, Michele Jang, Stephanie Hong
Genere: azione

Recensione a cura di The Gaunt

archivio


LA ZONA D'INTERESSE
Locandina del film LA ZONA D'INTERESSE Regia: Jonathan Glazer
Interpreti: Christian Friedel, Sandra Hüller, Medusa Knopf, Daniel Holzberg, Ralph Herforth, Maximilian Beck, Sascha Maaz, Wolfgang Lampl, Johann Karthaus, Freya Kreutzkam, Lilli Falk, Nele Ahrensmeier, Stephanie Petrowitz, Marie Rosa Tietjen, Ralf Zillmann, Imogen Kogge, Zuzanna Kobiela, Julia Polaczek, Luis Noah Witte, Christopher Manavi, Kalman Wilson, Martyna Poznanski, Anastazja Drobniak, Cecylia Pekala, Andrey Isaev
Genere: drammatico

Recensione a cura di Gabriele Nasisi

MARILYN HA GLI OCCHI NERI
Locandina del film MARILYN HA GLI OCCHI NERI Regia: Simone Godano
Interpreti: Miriam Leone, Stefano Accorsi, Thomas Trabacchi, Mario Pirrello, Orietta Notari, Marco Messeri, Andrea Di Casa, Valentina Oteri, Ariella Reggio, Astrid Meloni, Giulia Patrignani, Vanessa Compagnucci, Lucio Patané, Agnese Brighittini
Genere: commedia

Recensione a cura di Severino Faccin

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