trainspotting regia di Danny Boyle Gran Bretagna 1996
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trainspotting (1996)

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locandina del film TRAINSPOTTING

Titolo Originale: TRAINSPOTTING

RegiaDanny Boyle

InterpretiEwan McGregor, Robert Carlyle, Ewen Bremner, Jonny Lee Miller, Kelly Macdonald, Irvine Welsh

Durata: h 1,33
NazionalitàGran Bretagna 1996
Generedrammatico
Tratto dal libro "Trainspotting" di Irvine Welsh
Al cinema nel Settembre 1996

•  Altri film di Danny Boyle

Trama del film Trainspotting

Un gruppo di sbandati eroinomani che passano il tempo facendo finta di cercarsi un lavoro, vengono convinti da un amico a compiere un colpo...

Film collegati a TRAINSPOTTING

 •  TRAINSPOTTING 2, 2017

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Voto Visitatori:   8,17 / 10 (395 voti)8,17Grafico
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Voti e commenti su Trainspotting, 395 opinioni inserite

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  Pagina di 5   Commenti Successivi »»

Serenella71  @  20/10/2024 09:54:05
   9½ / 10
Tra i film più belli che abbia mai visto. Danny Boyle un genio. Il libro non l'ho letto, ma mi è bastato il film. Crudissimo, impattante, disgustosissimo, disperato, asfissiante, scioccante e recitato da un cast stellare e geneticamente validissimo (perchè per me gli inglesi, mi spiace per i patriottici, sono imbattibili), così come la filmografia britannica di fine anni 90 primi anni 2000, la migliore.
La scena che ho ancora negli occhi è quella del neonato. Per l'epoca, veramente uno shock. Quella tragedia che speri non accada e che ti infonde un'ansia disturbante da subito. Nient'altro da aggiungere, perchè è un capolavoro

Niko.g  @  23/08/2024 17:06:45
   4 / 10
C'è del disagio. Nel commentare il film intendo. Dispiace quando le critiche di quelli che lo bocciano non vengono comprese da chi lo esalta. Non ci vuole tanto a comprendere che dietro al film non c'è proprio alcuna autoironia, né metafora, né satira o cose del genere. Il messaggio è solo uno: che la vita del cosiddetto cittadino borghese non è migliore di quella di un drogato, anzi. Quindi valuta tu quello che vuoi fare, tanto la tua vita fa schifo comunque, soprattutto se fai parte di una di quelle "famiglie del Mulino Bianco" (che qui suonano come le peggiori delle prigioni... l'amore fedele, i figli, il cane, la casa in ordine, che palle... almeno con una pera di eroina ti diverti!).

Quindi, che dire, sul piano etico il messaggio, dichiaratamente nichilista, è da bocciare in toto e rispedire al mittente, anche perché questa tesi avanzata dal regista o chi per lui, inficia lo sviluppo dei personaggi che, appunto, non si sviluppano, rimanendo tali solamente sul piano "estetico" (non dico che bisognasse arrivare alla complessità narrativa di "Arancia meccanica", ma almeno un piccolo sforzo, visto il tema trattato, si poteva fare).
Sul piano artistico, invece, si salva l'originalità di certe inquadrature e l'estro delle soluzioni visive, ma per il resto...

P.S. E' ovvio che si può benissimo pensarla come Nietzsche, ad esempio. L'importante è esserne consapevoli e rispettare chi, nel caso di "Trainspotting", ne respinge il messaggio con la stessa forza con cui lo riceve, senza giustificare il film attraverso meriti artistici che rispetto alla portata etica sono poca cosa.

CyberDave  @  26/02/2024 11:49:16
   8 / 10
Mi pento molto di non averlo visto 20 anni fà, da ragazzo, avrebbe sicuramente avuto tutto un altro effetto, ancora oggi però devo dire che la potenza di questo film si sente tutta, scene iconiche, dialoghi scritti bene e il senso di disagio che resta per tutto il tempo. Ti fà proprio assaporare ciò che voglia dire buttare via la vita e non avere uno scopo, se non quello della dose successiva.
Alcune scene sono veramente forti e lasciano l'amaro in bocca per molto tempo, la cosa che poi fà pensare è quanta gente ci sia, ancora oggi, in queste condizioni e quindi ti lascia veramente tanto da pensare anche dopo la visione.
Un film da vedere assolutamente.

Born Slippy leggendaria!

Samusgravato  @  07/06/2021 18:12:01
   10 / 10
Penso sia il mio film preferito in assoluto.
Non riesco a trovare un'altra pellicola come questo cult che mi trasmette le stesse sensazioni e che mi fa provare le stesse emozioni.
Non c'é moltissimo da dire, se non che il senso di degrado che si sente per tutto il film si infila sotto pelle e non ti lascia piú per tutta la visione, passando da un genere all'altro senza troppi problemi e risultando assolutamente versatile, e sopratutto trattando un numero impressionante di tematiche una piú complessa dell'altra portando lo spettatore a riflettere (amicizia, dipendenza da droga, depressione ecc.), e sopratutto facendo innamorare lo spettatore dei personaggi, di scene memorabili ce ne sono tantissime, e si passa da scene divertenti, sino a scene che trasmettono un'angoscia e un degrado gigantesco.
Piú che un cult.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Edgar Allan Poe  @  05/02/2021 01:58:29
   7½ / 10
Per me è abbastanza difficile parlare di "Trainspotting". Pur riconoscendone il valore e capendo il motivo per cui ha raggiunto lo status di cult. Indubbiamente si tratta di un film ben realizzato con alcune scene più o meno iconiche ed altre eccellenti

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER, anche se nel complesso non mi ha entusiasmato o emozionato particolarmente, diciamo che pur riconoscendo l'importanza delle tematiche trattate non sono riuscito ad empatizzare in maniera rilevante con la vicenda per svariati motivi, anche relativi allo spirito con cui certe scene (non tutte) vengono rappresentate. Potrebbe essere un mio problema, ma non riesco in ogni caso a dargli un voto più alto.

Effeverde  @  21/04/2020 13:54:55
   5½ / 10
Il fatto che sia considerato un cult (che poi, bisogna pure vedere da chi) non implica automaticamente che si meriti 8, 9 e 10 come se piovesse. Questo film non è uno di quelli che ti fa vedere quanto fa schifo essere un eroinomane: quello era "Noi i ragazzi dello zoo di Berlino", e anche "Requiem for a dream". All'opposto, mostra come sia cool esserlo, essendo i suoi personaggi...personaggi, appunto (un po' come "Human traffic", che io reputo il suo degno compare gallese, ma ce ne sono molti altri).
Si potrebbe obiettare asserendo che è tratto da un romanzo, in cui anche l'ironia la faceva da padrone: peccato che questo, che io ho letto, contenga passaggi strazianti, che da soli valgono la lettura e che nella trasporsizione su schermo sono stati del tutto ignorati o peggio:

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER
Poi per carità, non venitemi a parlare di talento visionario di Boyle, oscar vinto (per un film che tra l'altro con questo non centra una mazza) e via discorrendo, perché ci sono non pochi segmenti della sua filmografia che possono testimoniare l'esatto contrario. La quasi sufficienza è dovuta alle risate, involontarie, che questa pellicola ogni volta mi fa fare (soprattutto per merito di Robert Carlyle, attore lui straordinario) e per la celebre colonna sonora (la quale, a dirla tutta, neanche quella m'ha mai fatto tanto impazzire).

Jokerizzo  @  28/01/2020 10:43:00
   10 / 10
STORIA DEL CINEMA!

Snake Plissken  @  03/07/2018 15:44:27
   8 / 10
Gran film. I personaggi si imprimono nella memoria con una battuta, dialoghi divertenti e interessanti, sorretti da attori azzeccati. Riduttiva la definizione "film sulla droga" perché, almeno secondo me, intende più descrivere la vita nelle zone degradate (che comporta assenza di prospettive di vita e di stimoli e una esistenza di piattezza desolante) di cui la droga è uno dei molteplici aspetti. Ottimo il connubio tra drammaticità e umorismo nero. Comunque, forse, una ventina di minuti in più avrebbero giovato alla completezza e alla coesione del film.

Slich  @  17/04/2018 20:53:12
   5½ / 10
praticamente uguale a fuori di cresta, film di 3 anni dopo, per me pure inferiore.
Stesso genere, stessa narrazione, con fini sconclusionati.
Non c'è un qualcosa di veramente geniale che possa giustificare questo caos,
e questa media dell'8

1 risposta al commento
Ultima risposta 21/04/2020 14.01.39
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BenRichard  @  16/03/2018 11:25:39
   9 / 10
Un vero e proprio cult-movie degli anni '90. Trainspotting è un film strepitoso che identifica quasi alla perfezione la cultura pop di quegli anni. Alla regia abbiamo un Danny Boyle magistrale, nonostante abbia girato altre pellicole molto interessanti, questo è quello che di sicuro lo rappresenta maggiormente, non si discute la bravura del regista che ha uno stile tutto suo che onestamente apprezzo molto. Sceneggiato ottimamente, una stupenda fotografia "sporca", un cast eccezionale, personaggi e interpretazioni memorabili, dialoghi intelligenti e deliranti allo stesso tempo, azzeccatissima e bellissima la colonna sonora.
Un film rude, graffiante, non manca di sarcasmo ed è politicamente scorretto ma molto sincero. Angustioso e a tratti persino claustrofobico e in tutto ciò non è nemmeno privo di scene esilaranti, un mix di drammaticità e commedia amalgamate insieme in maniera ottimale.
Un vero Must del cinema degli anni '90!

KINGLIZARD  @  19/02/2018 10:34:46
   7 / 10
Non amo celebrare film di questo tipo..però eccomi a commentare questo film che racconta le gesta di 4 giovano antieroi tossici alle prese con la loro vita di mrda..
lo commento adesso dopo che l'ho visto per una seconda volta al fine di poter capire il seguito che volevo vedere e che infatti ho visto il giorno seguente.
..è un film che merita di essere visto anche perchè ha segnato una generazione ..diciamo che è il successivo step generazionale rispetto a CRISTIANA F...film sullo stesso tema però portato ai massimi livelli dissacranti..è questa dissacrazione che porta il film ad un livello così alto di acclamazione.
il Film intrattiene e scorre via veloce ma quello che ti rimane..ed era l'unica scena che di fatto ricordavo dopo 10 anni è che ti porta a detestare sti Strnzi..è la parte relativa al bambino..

marcogiannelli  @  03/02/2018 09:41:26
   10 / 10
Assolutamente un capolavoro.
Passa dal drammatico, alla commedia, con momenti di orrore, schifo, ma momenti di gaudio puro.
Ha tutto per essere pop, cult e rappresentazione di una certa cultura.
Regia, sceneggiatura, interpretazioni sono tutte al massimo. Soprattutto i personaggi, restano in testa.

C_0_  @  19/11/2017 12:44:56
   7½ / 10
Sicuramente è un buon film. Belle musiche, bravi gli attori, non ci si annoia mai e tutto scorre molto bene però lo trovo un po' sopravvalutato da tanti. Qua Boyle si concentra sull'impatto sociale che ha la droga raccontando la storia di questi ragazzi ma alla fine chiudendosi il tutto mi è restata l'idea di aver visto, appunto, un buon film che però non da chiaro il messaggio che la droga è una m...a ma, anzi, credo che nella mente non proprio a posto di qualcuno i personaggi possano essere considerati terribilmente fichi. Non male per niente ma assolutamente nemmeno eccellente come altri dicono.

Mattia100690  @  28/08/2017 17:09:00
   10 / 10
Un film che ha segnato un'epoca. C'è tutto: una regia prodigiosa, una sceneggiatura fenomenale, una colonna sonora azzeccatissima, un cast di attori in stato di grazia.
Degrado, violenza e perfidia.
C-A-P-O-L-A-V-O-R-O!

CyberWYX  @  23/08/2017 16:55:40
   6½ / 10
Non ho mai capito la tanta esaltazione per questo film, forse attribuitagli più per lo stile videoclippettaro e di tendenza dell'epoca che rappresenta, amore che infatti non ho mai condiviso.
Sicuramente è ben realizzato a livello tecnico e attoriale ma non parla di droga, o meglio di eroina, per quello che realmente è: MORTE.

Qwertyuiop  @  12/08/2017 17:37:34
   9 / 10
Amato film sulla droga e sui problemi di una intera generazione, Trainspotting fa parte di una categoria di film imprescindibile per ogni cinefilo. Si tratta alla fin fine della vita quotidiana di qualche tossico letta in chiave ironico-amara, con quella tipica ironia british che conferisce quel tocco in più. Belle molte scene, come

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER Fantastico il finale e il monologo del protagonista. Imperdibile.

Attila 2  @  13/06/2017 19:32:49
   6½ / 10
Credo che questo come molti altri film definiti "cult" , se visti nel momento storico che sono usciti prenderebbero voti piu' alti e meritrebbero l'appellattivo "cult".Perche' un film cosi' visto nel 1996 quando l'eroina era la "cattiva compagna di viaggio" di molti giovani dell'epoca e' un film che poteva "aprire gli occhi" a una generazione,vedere a che cosa si andava incontro se si faceva uso di quelle sostanze,e anche una denuncia della societa' di quel periodo che dava poche alternative di vita ai giovani.Ma il film dava anche un messaggio di speranza,di poterne uscire,con l'aiuto dei genitori e degli amici e con tanta forza di volonta'.Il film che ha aperto la strada a molti altri film di genere come "Requiem for a dream" ma a differenza di questo che era insostenible il vederlo,in Trainspotting c'e anche dell'ironia e qualche scena divertente come quando

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER questo rende il film piu' godibile e meno pesante nelle scene frti dell'astinenza o del bambino.VIsto oggi pero' perde molto , perche' sembra molto meno attuale,ma a differenza di film che visti adesso naufragano nel nulla perche' sembra che non si sappia n neache di cosa parlano e che sono completamente fuori contesto,Trinspotting regge,perche' se un giorno c'era la dipendenza dall'eroina adesso ci sono altre dipendenze e si possono sostituire queste a quella e i l risultato e' lo stesso.In piu' c'e' anche una sceneggiatura che da' anche consistenza alla pellicola.Il "colpo" che fanno gli amici vendendo la roba e che non vi racconto come va a finire neanche in uno spoiler perche' vi verrebbe la tentazione di leggerlo e vi rovinerebbe il finale,da alla pellicola un maggiore interesse e quindi ancora piu' godibile e concede lo spazio al "sequel" che e' uscito in questi giorni.Niente di eccezionale ma guardabile senza aspettarsi il "cult" di vent'anni fa

LoSqualo  @  10/06/2017 23:16:44
   10 / 10
Trainspotting molto probabilmente è il film che più contraddistingue il Danny Boyle regista, che con questo suo secondo lavoro dopo Piccoli omicidi tra amici "suo Esordio datato 1994", ha dato la sua più grande prova in veste di regista forse mai eguagliata nella sua lunga e ricca carriera, molti lo identificano come un regista mai troppo positivo ma neanche troppo negativo nel realizzare i suoi lungometraggi, insomma mai agli estremi, ma che si presenta sempre nel mezzo e come una sorta di costante neutra e sufficiente, cosa con cui mi trovo d'accordo in parte ma non del tutto.

Passando al film in questione Trainspotting è stato un film uscito proprio nel periodo in cui le droghe come l'eroina stavano prendendo il sopravvento nelle vite di molti giovani, qui li abbiamo identificati in tre giovani sbandati, personaggi che grazie alla loro caratterizzazione sono restati nella memoria di molte persone, dove abbiamo peraltro la grandissima prova di Ewan McGregor che grazie ad essa ricevette molta notorietà e la possibilità di lavorare in altri grandi film con altri grandi registi; oltre a lui abbiamo una grande prova di Robert Carlyle che in futuro lavoro di nuovo con Boyle per The Beach.

Trainspotting fu soltanto l'inizio di una lunga serie di film, con al centro della trama la droga e tutto quello che portava ad assumerla in tutte le sue innumerevoli sfaccettature e i malesseri portati nell'animo dei protagonisti, difatti in seguito uscirono film come Requiem for a dream "quello che si avvicina di più come svolgimento a Trainspotting" e Paura e delirio a Las Vegas, mentre in passato era stato il capostipite di questo genere Easy Rider con un Jack Nicholson agli esordi.

Un lungometraggio che tratta il fenomeno della tossico dipendenza nella generazione più fragile, ovvero quella post adolescenziale, dove ancora molti non sanno cosa fare nella vita, e per un motivo o per un altro si fiondano in qualcosa che li potrà soltanto portare alla rovina della propria persona e di chi gli sta intorno, ma Boyle non si è soffermato solo in questo, con il personaggio di Renton interpretato da McGregor a fatto capire che da quella fossa quasi abissale si può uscire grazie anche all'aiuto dei cari e della propria volontà d'animo, che nella vita c'è sicuramente qualcosa di migliore anche se monotono, come esclama il protagonista nella famosa frase iniziale e in quella dell'epilogo, un film molto realista e per niente ipocrita, coraggioso e intraprendente, vero e puro, buio e tetro, a tratti come lo era stato l'Arancia Meccanica di Kubrick, scene potenti come un pugno nello stomaco, come quella del peggior bagno Scozzese dove Renton sprofonda nelle sue profondità per emergere vincitore e su tutte quella della morte del bambino, in parole povere Boyle a saputo dare un impronta potente, unita al grottesco e al dramma, non molta tensione che però viene superata dalle morali che ci vengono date, il tutto unito con una delle colonne sonore più significative degli anni novanta, e su tutti i brani come non menzionare Born Slippy degli Underworld che rende ancor di più significativo ed emozionante Trainspotting, che per molti resta un cult anni 90°, ma per me anche un film degno di essere chiamato capolavoro.

paco1995  @  02/05/2017 17:32:15
   8½ / 10
Quando uscì al cinema ero appena nato. Averlo riveduto anni fa mi fece un'impressione bellissima, tanto è vero che ho deciso, fatto raro per me, di comprare il dvd. Non mi è dispiaciuto nemmeno il secondo.

libero1975  @  28/04/2017 01:45:28
   10 / 10
Gran bel film. Consigliato

daaani  @  25/03/2017 01:38:22
   5½ / 10
non capisco come faccia a piacere così tanto... io lo trovo diseducativo e mi fa venire un disagio interno non da poco

4 risposte al commento
Ultima risposta 26/03/2017 13.10.05
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antoeboli  @  25/02/2017 14:41:00
   7½ / 10
Il film per eccellenza di Boyle , quello che lo ha fatto conoscere al grande pubblico , e nel corso degli anni si è rafforzata la sua popolarità per merito di tematiche sempre più attuali ...tanto che mentre scrivo questa opinione al cinema è uscito il seguito dopo 21 anni.
Da cosa partire se non che si tratta del miglior film che parla di droga seppur in maniera drammatico comica . Tante scene che dovrebbero lasciar riflettere , sembrano grottesche (la scena del water) , virando fino al violento e immaginario collettivo , di una scozia degradata , a tal punto che Boyle riesce perfettamente a immergerci tanto da farci star anche male . Lo steso male che trovano i nostri personaggi , ma di cui non possono farne a meno .
E poi se parliamo del cast .. un manipolo di eccezionali attori ..per l epoca sconosciuti ai molti .Ewan Mcgregor con questo film come anche il resto , si è trovato di fronte alla pellicola che li ha aperto il mondo delle grandi produzioni .
Forte anche di un ruolo oltre lo psicolabile , ma che lo fa rinsavire sul finale .Finale che per quello che accade ha una motivazione per trarne fuori un seguito , a differenza di altri film che hanno avuto un sequel super inutile (senza far nomi).
Da apprezzare i dialoghi , interessanti con il cervello del nostro protagonista Mark che tira fuori un sacco di pensieri anche sconnessi da renderli un cult anche quelli .
Colonna sonora mista di vari pezzi della cultura inglese azzeccati .
Non so come sia il seguito ma spero di vederlo presto.

VincVega  @  23/02/2017 23:05:34
   8 / 10
Il successo di "Trainspotting" dipende fondamentalmente da una cosa: tratta il tema della droga in modo quasi divertente. E chi lo poteva raccontare se non un ex-tossico... in questo caso Irvine Welsh.
Ma il film di Danny Boyle è questo e molto altro. Crudo, sporco, cinico, drammatico, psichedelico. La scrittura è brillante, citazioni eleganti, l' onnipresente ma funzionale voce fuori campo e soprattutto la pellicola è imperniata di un dissacrante humor nero. Boyle ritrae una generazione di ragazzi al limite, giovani accomunati dalla dipendenza e probabilmente non dall'amicizia.
Le critiche sul fatto che il film è un "inno alla droga" le ho trovate fuori luogo, un esempio può essere il personaggio di Tommy

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER. Ma soprattutto la critica è rivolta al buonismo e ai finti moralismi di una società al degrado psicologico, nonchè al contesto politico del periodo.
Bravi gli interpreti e bella anche la colonna sonora che alterna brani del periodo a vecchi classici di Lou Reed, Iggy Pop e Blondie.
La regia quasi da videoclip di Boyle è perfetta, dirige forse il suo capolavoro. 90 minuti di spettacolo. Finale magnifico.

InvictuSteele  @  23/02/2017 21:47:51
   8 / 10
Uno dei film manifesto de cinema inglese, un cult degli anni 90 che ha stregato una generazione intera, la mia, cresciuta con gli irriverenti e grotteschi dialoghi di questa storia che intreccia droghe, amicizia, crisi esistenziali e speranze di un gruppo di giovani balordi tossici, le cui azioni e le frasi che escono dalla loro bocca colpiscono dritti al cuore, divertendo ma anche facendo riflettere sul senso della vita. Probabilmente il miglior film di Boyle, tratto da quello che probabilmente resta il capolavoro letterario di Irvine Welsh.

hghgg  @  30/12/2016 18:32:37
   8 / 10
"Trainspotting" è molto probabilmente il miglior film di Boyle (per me con "28 giorni dopo"), uno dei film manifesto del cinema britannico degli anni '90, una sorta di grido generazionale o almeno della parte più ai margini di quella generazione, un cult scozzese che ha saputo entrare nell'immaginario collettivo del successivo ventennio.

Oltre ad un Boyle che raramente ritroveremo così ispirato, il merito va anche ad un cast interessante e colmo di giovani attori (molti scozzesi e tutti ovviamente britannici) in rampa di lancio: un bravo e "iconico" Ewan McGregor (prima che abbracciasse l'ascetismo e l'astinenza diventando un cavaliere Jedi) che era già stato protagonista del film d'esordio di Boyle due anni prima ("Shallow Grave"), Ewen Bremner, che presenzierà poi in vari film più o meno decenti, Jonny Lee Miller (negli ultimi anni visto anche in film molto validi come "Byzantium" di Jordan) e un carismatico Robert Carlyle (quando ancora faceva l'attore).

C'è anche il debutto della giovane Kelly Macdonald che... Niente, lei è rimasta sempre anche in altri ruoli la stessa rompipalle di "Trainspotting" e dire che a lei, rispetto a quel povero cristo di Carlyle, con le serie tv è andata extra-lusso ("Boardwalk Empire").

Altra presenza "curiosa" nel cast è quella di Shirley Henderson, preparata attrice scozzese, nel ruolo minore della ragazza di Spud.
Ora, è cosa nota che la Henderson, pare traumatizzata dalla valanga letterale di mèrda arrivatale in faccia causa Spud, abbia, negli anni successivi a questo film, cominciato ad infestare i cèssi di una nota scuola di Magia e Stregoneria inglese, scassando i còglioni a qualche milione di spettator... MA questa suvvia è un'altra storia.

Boyle non risparmia affatto i dettagli più disgustosi, crudi, schifosi o drammatici delle vite dei suoi tossici ma riesce anche ad alleggerire con inserti più eccessivi o grotteschi (la scena di McGregor e del gabinetto...)

In "Trainspotting" Boyle ha fatto un lavoro eccellente nel dare ad una pellicola tendenzialmente drammatica tocchi di vivacità e (black) humor tutto british. Ma soprattutto la regia di Boyle e il montaggio hanno un taglio che dona al film un ritmo incalzante, rapido, non c'è mai assolutamente un momento di noia, i dialoghi si sposano bene con questo aspetto e il film ha davvero un gran ritmo.

Si "Trainspotting" è un film molto divertente, sia da un punto di vista del coinvolgimento dello spettatore, sia letteralmente per lo humor a volte tagliente e sarcastico, il mattatore Carlyle e le sue risse ad esempio (curioso che il personaggio forse più negativo sia un non-tossico) o i dialoghi di Sick Boy su i film di 007 e altri momenti così. Oh, a proposito Begbie che nella scena d'apertura entra bruttissimo in scivolata da dietro durante la partita a calcetto è un'immagine mitica che vale già tutto il personaggio (Carlyle quando ancora si sapeva divertire) https://youtu.be/JDSfRYVwpoU

Molto divertente, dicevo. Be, ogni tanto una pausa se la prende però. Boyle non fa il mattacchione grottesco con lo humor scottish ma non risparmia nulla, l'ho già detto. E allora ad un certo punto esce fuori il dramma, atteso eppure improvviso, che colpisce bruttissimo (come la scivolata da dietro di Begbie) lo spettatore più che i protagonisti stessi, probabilmente. Boyle non risparmia nulla, proprio nulla e diciamo pure che attorno al minuto 40, per un po', il film smette di essere divertente.

Poi si ricomincia eh, humor, grottesco, gran ritmo, dialoghi sopra le righe il tutto però ben mischiato al dramma (Tommy) della tossicodipendenza (o della semplice follia, Begbie) dei personaggi. Un impasto rischioso che Boyle riesce a mettere insieme abilmente.

C'è un ottimo finale, con un ottimo McGregor, c'è la bella scena "cult" dello stato allucinatorio d'astinenza, vedi sopra per McGregor, c'è la scena nelle Highlands sull'essere scozzesi, c'è una bella colonna sonora, c'è il mito di Iggy Pop in mezzo, c'è l'ambientazione scozzese di Glasgow (esclusa la parentesi londinese) valorizzata da una buona fotografia, c'è la scena in cui tutti i ragazzi hanno le sfìghe sentimentali, tipo Spud che la sua ragazza non gliela da da una vita (oh Spud, per la storia dei cèssi di prima, conosco uno che lo sgarro in fronte che farebbe volentieri cambio con te) e dopo il 2002 bisogna chiamarlo Spud MALcontento. C'è la prima rissa di Begbie, divertentissima e l'ultima che invece è carica di tensione.

"Trainspotting" è tutto questo e a mio avviso è uno dei più riusciti film britannici (soprattutto scozzesi) degli anni '90, manifesto generazionale e del cinema anglosassone, vetta della carriera di un regista che non ha poi mantenuto le ottime promesse, per quanto non gli manchi un certo talento.

Quando "cult" e "bel film" giocano nella stessa squadra di calcetto.

5 risposte al commento
Ultima risposta 18/01/2017 18.56.41
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fabio57  @  29/12/2016 13:14:02
   7½ / 10
Quello che rende questo film particolare, non è il tema che è abbastanza aduso nella cinematografia relativamente recente, bensì il modo in cui se ne racconta, questo assolutamente originale. Gli incubi e i deliri angoscianti, relativi al periodo dell''astinenza, con un neonato spettrale che sbuca da tutte le parti con il suo carico di morte, sono veramente ben confezionati e colorano a tinte forti questo lavoro di Boyle. E' stato pluripremiato forse in modo esagerato, ma la storia è ben costruita e il senso onirico-farneticante che si respira, amplifica l'effetto allucinante che sicuramente il regista ha voluto ottenere.

Filman  @  28/12/2016 20:42:49
   8 / 10
Lo stile del regista, amministratore di essenza pop, ispirazione casalinga indipendente e citazione cinematografica di ampio respiro insieme, artista amante delle colorazioni vivaci e narratore ottimo in grado di formalizzare il grottesco, partorisce interamente il valore di TRAISPOTTING, sempre più erroneamente identificato con l'abbondanza di umorismo nero e con il suo discorso sulle droghe pesanti, confusi per genio anticonformista e poetica esistenzialista in maniera così convinta che, col tempo e per mezzo dell'home video, il film è diventato un cult, nonché la più famosa pellicola di Danny Boyle. Lo scenario concreto, per quanto poco plausibile, è invece quello in cui non solo quest'opera è un quadro sociale ed umanistico abbastanza povero, ma il suo principale obbiettivo non è quello di parlare delle droghe: la collaborazione lavorativa, già rodata e a suo tempo non ancora sciolta, mette in chiaro che il vincolo delle interazioni sociali e la sopravvalutazione dei nostri simili rappresentano il fulcro filosofico della pellicola.

horror83  @  27/04/2016 16:27:35
   5 / 10
..non lo avevo mai visto......ma non mi è piaciuto!!!!! non l'ho trovato noioso, si lascia guardare per la sua ora e mezza di durata, ma il tema della droga lo hanno affrontato male. A me sembra un film che invita e invoglia la gente a drogarsi, "drogarsi è bello!". A me ha dato questa sensazione, però finchè il film
lo guarda un adulto capisce che non si deve drogare, ma questo film lo hanno visto tantissimi ragazzini dai 13 ai 17 anni ed è "grazie" a loro che questo film è diventato molto famoso perché i ragazzini, quando si parla di droga, si sentono alternativi, si sentono "fighi", ecc. Secondo me molti ragazzini dopo aver visto questo film hanno iniziato a drogarsi....
un film sulla droga deve passare il messaggio che la droga fa male ed è da sfigati drogarsi.....Poi in questo film c'è il classico humor inglese che odio....a me non piace, ma dovrebbe far ridere???? mah! l'unica scena dove ho riso è quando

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..un film che ho visto una volta e che molto volentieri non rivedrò mai più....Diseducativo!!!!


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Bocciato!

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GTX33guitar  @  04/02/2016 22:27:26
   4½ / 10
Noioso..all'epoca lo guardai convinto di trovarci poca roba e così è stato..

lucio marchini  @  12/01/2016 10:50:44
   8 / 10
nel suo genere ottimo! volutamente provocatorio e deprimente anche se nn manca l ironia e la simpatia di alcuni petsonaggi! son cresciuto con questo.film! bravi tutti gli attori!

ferzbox  @  15/09/2015 17:31:45
   7 / 10
"Trainspotting" è stato il trampolino di lancio per Danny Boyle, un regista che in tutte le sue pellicole ha sempre dimostrato di sapersi divertire con la MDP...e non solo....su questa pellicola sopratutto si nota un incredibile passione anche per tutti gli altri aspetti che compongono il concept di un film....come il montaggio, la sceneggiatura, lo storyboard, la caratterizzazione dei personaggi....uno sperimentatore degli anni 90....uno dei tanti che amavano giocare con i rallenty, i fermo immagine.....tutti elementi che hanno caratterizzato tantissimo quella decade e che hanno fatto scuola a innumerevoli registi emergenti, anche semplici amatori non conosciuti....basti vedere altre pellicole come "Lock & Stock" di Guy Ritchie o "I soliti sospetti" di Bryan Singer ad esempio........
Tuttavia non rientro tra gli estimatori di questo film...ne riconosco le qualità senza dubbio, ma sinceramente non ci ho mai trovato nulla di intrigante nonostante Boyle cerchi con tutti i mezzi di presentare un prodotto originale; non c'è nulla di divertente...nulla di drammatico ....nulla di intrigante....nulla che faccia pensare....nulla che risollevi la sceneggiatura con qualche colpo di scena.....nulla di tutto questo.....
Allora perchè "Trainspotting" ha avuto tutto questo successo?
Perchè si parla di una pellicola che tratta la tematica della droga con originalità, senza scadere nel melodrammatico o nel compassionevole?.....ma no, io non credo...non se ne sentiva il bisogno di creare una pellicola così, a meno che non era giustificata da qualcuno degli elementi che ho detto mancavano...

Allora, forse, per l'aspetto tecnico.....per tutte quelle cose che ho dett su Boyle all'inizio....sulla sperimentazione e tutto il resto?...può darsi...qualcosa ci sta sicuro....chi ama il cinema non può non notarle certe caratteristiche, quindi una parte di merito se la cucca sicuro....
... ma non è nemmeno questo il motivo principale secondo me.....
Io credo che sia solo per il target a cui era indirizzato il film....le nuove generazioni che vivevano a stretto contatto con il mondo dei giovani, delle droghe e della trasgressione; un mondo che ho vissuto anch'io(anche se in modo leggero...ma le compagnie "anomale" le ho avute....amici "Storti" anche....quindi )....
Il bello era vedere con leggerezza il mondo di alcune tipologie di ragazzi, giustificandone quasi la voglia di sballarsi, senza puntare il dito, criticando senza utilizzare alcuna forma di invadenza....
I ragazzi di 20/30 anni quasi potevano capire le scelte di alcuni protagonisti...non condividerle magari....ma capirle si....e allora cosa c'è di meglio se non un film che fa vedere tutto questo senza drammatizzare?....
....in alternativa ci sarebbe "Cristina F. e i ragazzi dello zoo di Berlino"...ma sarebbe una martellata sulla faccia, non è spassoso come "Trainspotting"...che non mette depressione, non affronta la realtà della droga con serietà, ma con ritmo e dinamicità...si concentra più sui personaggi e la regia.....è un film e basta, divertiamoci a vederlo, osserviamo cosa faranno ora questi sciroccati....

Sono punti di vista...lo sottolineo tre volte questo, ma secondo me "Trainspotting" è un film che va premiato solo per come è stato concepito, per il resto Boyle è riuscito a convincermi totalmente solo con "28 giorni dopo" fino ad ora......
Sopravvalutato?....secondo me un pochino si.....non tanto....un pochino....alla fine non è un film che rivedrei.....ma una volta vale la pena...

outcast  @  25/01/2015 01:20:26
   8½ / 10
La magia della droga: riesce a mettere insieme persone che altrimenti non c'entrano nulla l'una con l'altra

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Light-Alex  @  03/12/2014 16:15:00
   8½ / 10
Uno di quei film che, almeno nel mio caso, pur parlando di una realtà molo lontana dalla mia riesce a farmici immergere perfettamente, talmente è uno spaccato di vita reale. Una comunicazione fantastica un senso di sporco, precario, di disagio che trapela da ogni interno rappresentato, ogni vestito, ogni gesto. Scelta degli attori e recitazione ottima.
Colonna sonora bellissima.
La trama è probabilmente l'unica cosa un po' debole, in realtà è un racconto di uno spezzone di vita, la vicenda non è focale quanto l'intento di comunicare il senso della tossicodipendenza facendoci entrare nella testa di chi ne fa uso.
Da incorniciare i monologhi del protagonista.
Da premiare inoltre l'originalità della pellicola.

s.boffelli2  @  30/11/2014 22:54:13
   10 / 10
Bellissimo, da guardare. Drammatico, ironico, realistico.

TheShadow91  @  14/11/2014 00:31:46
   7½ / 10
Il film è una leggera biografia di un eroinomane,che fa nel suo punto di forza quella di saper trasmettere bene tutto ciò che prova chi fa abuso di droghe: benessere,astinenza,voglia di smettere,depressione post-intossicazione e soprattutto ha saputo anche dipingere bene la società intorno al protagonista.La cosa buona è che le estreme tragicità e i momenti catastrofici,sono stati pochi,ben dosati e per nulla invadenti, anzi si è data una maggior priorità al senso di ironia e alla goffaggine dei vari protagonisti tossico-dipendenti. Detto questo non c'è nulla più,come detto prima è solo una leggera biografia e la sceneggiatura non brilla mai più di tanto, se non in qualche momento più intenso alternato a qualcuno un pò più ridicolo

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Comunque in confronto a Requiem For a Dream questo è un capolavoro assoluto!!!!

MonkeyIsland  @  24/10/2014 02:23:44
   8½ / 10
Ma pensa un po' non l'avevo ancora commentato, comunque grandiosa pellicola che rappresenta il massimo di Boyle regista che non stimo moltissimo nonostante il talento non gli manchi di certo.
Qui rappresenta una folle corsa verso l'autodistruzione di cinque personaggi splendidamente caratterizati e nel mentre si concede pure qualche pensiero interessante (sul concetto di vita imposta) e alcune simpatiche metafore come quella sul cesso più lercio della Scozia.
Un altro punto di forza della pellicola è la semplicità con cui ci si identifica ai personaggi senza per forza (e per fortuna) dover condurre vite simili a loro e Boyle evita saggiamente di far cadere in compassione lo spettatore nonostante per quanto mi riguardi l'unico problema della pellicola è rappresentato dai momenti drammatici poco coinvolgenti e che fanno esclusivamente da traino per la trama.
Il film ancora oggi conserva la potenza di quanto uscì, peccato che Boyle salvo 28 Giorni Dopo abbia abbandonato il suo stile originario in favore di uno fin troppo classico.

Strix  @  24/09/2014 03:33:11
   7½ / 10
Ci ho messo 26 anni a vedere questa chicca per via della repulsione verso la droga e i commenti dei bimbi drogati che me lo pubblicizzavano (negativamente, ma non erano consapevoli di ciò) come un film figo e propagandistico verso le droghe.
Alla fine ho deciso di spararmelo (per restare in tema XD) e sono molto soddisfatto della visione. Uno spaccato di realtà, nuda e cruda, con momenti esileranti e altri fortemente drammatici. Ottimo film fino ai 60 minuti, poi dopo la "filosofia" inizia a calare (la trama non è proprio il punto forte), ma ho comunque apprezzato il finale.
Peccato per i bimbi drogati che continueranno a lodarlo come incitazione a farsi e da questi, purtroppo, difficilmente ci si disintossica.

Nic90  @  25/07/2014 22:28:10
   8½ / 10
Bello.
Ironico,drammatico,spassoso,c'è di tutto.

DarioArgento  @  12/04/2014 10:10:40
   9 / 10
memorabile film, colonna sonora fantastica..........

Beefheart  @  25/03/2014 12:35:22
   9 / 10
Il capolavoro di Danny Boyle.
Eccezionale in tutto: soggetto, sceneggiatura, recitazione, regia, musiche e fotografia. Forse un pochino debole nel finale.
Ai tempi dell'uscita fu assolutamente innovativo nel suo montaggio a tratti sincopato e ritmato da una colonna sonora a dir poco azzeccata.
Le scene memorabili si sprecano. Imperdibile.

Jumpy  @  25/11/2013 23:26:53
   8 / 10
Rivederlo dopo tanto tempo fa un certo effetto.
I dialoghi e i monologhi del protagonista restano da cineteca, forse ancor più di alcune scene shockanti ed agghiaccianti...

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Anche se è strettamente legato agli anni '90, è ancora un sano pugno nello stomaco.

david briar  @  24/11/2013 14:45:08
   7½ / 10
Un film comprensibilmente elevato a cult,soprattutto giovanile,forse però per i motivi sbagliati.

"Trainspotting" descrive abbastanza bene gli effetti delle droghe sulla vita delle persone(o sarebbe meglio dire,la non-vita che scelgono)da diversi punti di vista.Così,si assiste a una serie di personaggi uno più miserabile dell'altro,posti in situazioni francamente insostenibili e quasi tragiche.Ma davvero il problema è la droga?La risposta non è scontata,difatti l'unico personaggio che non si fa è di certo il più problematico e schizzato di tutti,fra bicchierate e coltelli.
Boyle,con uno stile forse prevedibile ma efficace,sembra suggerire che è la testa di questi personaggi a essere il problema,è la radice della loro personalità,che li rende quasi tutti incapaci di vivere una vita normale,la droga è solo una scusa.Il protagonista è l'unico che si salva,e in questo il finale è bello ed emblematico,memorabile.
Interessante il significato,e certo il film è più profondo di quanto possa sembrare,ma in fin dei conti non fa molto più di altri film sul tema,e non mi ha emozionato o coinvolto particolarmente.Ha i suoi meriti comunque,e vale almeno una visione.

Non il miglior film di Danny Boyle,sicuramente quello più rappresentativo del suo cinema.Che piaccia o no,è un film importante,non un capolavoro,ma un bel prodotto che si apprezza sempre..

ilmoro88  @  12/09/2013 14:44:03
   8½ / 10
La più grande soddisfazione è vedere un gran bel film quando, invece, ti aspetti un filmetto mediocre. Come in questo caso!
Crudo, vero, folle, disperato: questi sono gli aggettivi che meglio si addicono a descrivere questo film.

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mauro84  @  07/08/2013 16:39:43
   8 / 10
finalmente mi son visto con la dovuta tranquillità e la testa da adulto stà pellicola sul dramma della vita, della droga, di quella cosa che ti fa "viaggiare".
superba trama, location , idea ricreata! è un must da vedere! cult!

complimenti al notevole cast, (nonostante oggi nel 2013 non ricordo nessuno di questi attori a nomi almeno!)

complimenti al regista! così ha iniziato la sua ascesa nel mondo del cinema che conta!

film da vedere! altro film drammatico da raccontare come solo lui sà!

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Ultima risposta 08/08/2013 00.27.40
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Melefreghista  @  02/08/2013 14:10:24
   4 / 10
Classico film sul mondo delle droghe che strizza l'occhio ai gggiovani più ggggiovani del tipo: "m.inchia zio, l'hai visto trainspotting?".
I film sul mondo sugli stupefacenti sono sempre così ruffiani e gggiovani.
Un vero must fino ai 14 anni, poi si cresce e non lo si guarda più.

Superba colonna sonora, l'unica cosa veramente meritevole.

La droga è di moda.

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Ultima risposta 07/08/2013 19.15.05
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Spotify  @  18/07/2013 22:45:49
   7 / 10
Film fatto molto bene e con un'ottima recitazione da parte di tutti gli attori. La regia è la cosa migliore di tutto il film. Non lo consiglio a tutti perchè è molto crudo e certe scene sono turbanti. Dialoghi sempre azzecati e il film non annoia. La cosa che però non condivido molto è il fatto che dopo che lui si è disintossicato, il film prende tutta un'altra piega diventando quasi diverso da quello che si vede nei primi 50-55 minuti. Comunque ottimo film su un argomento che è molto d'attualità. Bravissimo Boyle.

Sybil_Vane  @  11/07/2013 17:40:08
   8 / 10
Non scelgono la vita. Non scelgono un lavoro. Non scelgono una carriera né una famiglia.
Sono un piccolo gruppo di giovani sbandati, deboli e delusi. Sono la generazione della crisi economica che balla e si sballa sulle note di Iggy Pop, bruciata dall'eroina, che sfoga tutto il proprio dolore, infelicità e frustrazione nel vizioso vortice della droga. Droga a cui non si può rinunciare (E fu così che prendemmo la sana e democratica decisione di tornare al più presto all'eroina); droga che occulta l'ordinarietà della vita sotto un velo di ebrezza effimera e fallace (Questi sono tutti problemi a cui non devi neppure pensare quando hai una sana e onesta tossicodipendenza).
In un'Edimburgo decadente, quella delle case popolari e del tempo scandito dalle dosi, Danny Boyle racconta la tossicodipendenza dalla parte dei drogati senza prendere però alcuna posizione: non li assurge a vittime di un'epoca né li demonizza, non scade nel moralismo né nel buonismo, e dall'alto della sua imparzialità esibisce francamente la vicenda senza edulcorarne i dettagli (dal sesso all'assuefazione ai particolari più scabrosi delle crisi di astinenza).
Boyle impernia la narrazione su Mark Renton (un emaciato Ewan Mc Gregor alle sue prime prove attoriali), attorno ai cui cardini ruotano un corollario di comprimari altrettanto sbandati e altrettanto infelici, che lo accompagnano più o meno fedelmente nel tentativo – nei tentativi – di liberarsi dalla dipendenza. Ma se la parabola di Renton ha già un suo autore narrativo (Trainspotting nasce dall'omonima opera di Irvine Welsh), Boyle plasma la materia personalizzandola nello stile e nella forma, gioca con colonna sonora, scenografia e inquadrature, dà vita ai personaggi di Welsh esasperandone le peculiarità.
Così un Renton in costante voice over racconta il suo cammino verso la riabilitazione tra dramma e tragica ironia, scortato da un'eterogenea cricca di amici che gli sta vicino senza mai supportarlo davvero (lo sfrontato Sickboy, l'ingenuo Spud, il rissoso Begbie e il bravo ragazzo Tommy), la cui varietà permette a Boyle di imbastire scene corali esilaranti, che sdrammatizzano e alleggeriscono i toni dolenti di una vicenda amara e tormentata.
Gli scambi di battute tra i cinque sono la ventata di sollievo di una narrazione discendente ma costantemente tesa, i cui picchi di tragicità colpiscono allo stomaco lo spettatore, che per quanto distante dall'esperienza di Renton s'immedesima in lui e simpatizza col personaggio: Renton in astinenza trasmette il suo malessere attraverso lo schermo, lo spettatore sta male con lui e con lui si dibatte tra sensi di colpa e allucinazioni, esasperate peraltro da soluzioni tecnico-visive che accentuano un senso di claustrofobica oppressione (l'arredamento, il montaggio non lineare, i repentini movimenti di macchina).
Boyle confeziona dunque un prodotto lodevole, si avvale di un cast fresco ed entusiasta (Kelly McDonald per la prima volta sullo schermo, Mc Gregor e Jonny Lee Miller agli esordi della loro carriera), e dipinge l'accurato affresco di un'epoca da una prospettiva inedita e particolare.
Risultato perfettibile certo, ma non perfetto: c'è quell'happy ending un po' troppo hollywoodiana, con il messaggio di speranza che comunica e le promesse che elargisce, a fare da nota stridente nella sinfonia della vicenda. Boyle indulge al lieto fine e se da un lato rincuora lo spettatore medio, dall'altro non soddisfa le aspettative dei più cinici e disillusi, che nel the end non avvertono alcuna, risolutiva, conclusione.

Matteoxr6  @  06/07/2013 01:06:43
   6½ / 10
Il voto positivo non va al film, ma all'ottima recitazione dei protagonisti e alla regia che, unite, fanno funzionare il tutto. Per il resto, niente di che.

DogDayAfternoon  @  11/06/2013 20:24:51
   8½ / 10
Uno dei film sulla droga più originali, il trampolino di lancio per Danny Boyle; non è facile fare dell'ironia su un argomento delicato come questo, Boyle ci riesce alla perfezione senza comunque abbandonare il lato drammatico e crudo che in un film sulla droga non può mancare. I facili sentimentalismi sono del tutto assenti in questo film dove la spuntano l'egoismo e l'arrivismo di ogni singolo componente del gruppo, quasi a voler dire che nella droga ci si entra e ci si esce da soli e consapevolmente. Un cast straordinario, dal primo all'ultimo, diretto in modo superlativo nel miglior lavoro di Boyle; la perfetta simbiosi tra immagini e musiche che spaziano dal rock anni '70 alla dance anni '90 rendono questa pellicola un cult a 360°.

Luca Lebowski  @  06/06/2013 18:29:13
   10 / 10
Un film su un argomento così diffuso e importante come la droga credo che il personaggio di Renton sia nei cuori di molti :)

Krasnodar  @  21/05/2013 14:19:08
   8 / 10
Folle .. pazzesco . Tema difficile ma Trainspotting è un qualcosa di ottimamente riuscito !

demarch  @  30/04/2013 17:50:02
   9 / 10
fare un film sulla droga è molto difficile. Questo è il migliore di tutti. Da sballo!

pisano  @  29/04/2013 13:18:46
   9 / 10
il 9 se lo merita solo per la scena del bicchiere tirato...siiii

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Ultima risposta 21/05/2013 14.17.30
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Invia una mail all'autore del commento tnx_hitman  @  11/03/2013 00:06:58
   9 / 10
Deliri dietro la macchina da presa e delle prove attoriali di spessore e incredibilmente convincenti,per compiere un autentico colpo di genio e consegnare al pubblico un film allucinante,marcio fino al midollo,che spazia da impennate di comicità estrema a discese nell'abisso della mentalità più limitata dei tossico-dipendenti che non hanno nulla da perdere ma solo il bisogno di riempire la loro inutile vita di allucinazioni e visioni alternative di un universo tutto loro controllabile e calcolabile.
L'impredivibilità di una squallida esistenza?No meglio abbandonarsi al divertimento più sfrenato imbottigliato in un trip letale che vale la pena assaporare.
Ewan McGregor ci prende per mano e ci conduce nel lerciume apparente che in verità è fuga da ogni stress,verso una perfezione distorta,un fermo immagine in obliquo di una vita orizzontale,piatta e inconcludente.

E con lui realizzare quanto è importante raddrizzare quello che è stato sviato.
E con lui rimettere in sesto il nostro animo e ricominciare ad essere uomini,che si impegnano ad agire come uomini e non come macchine di una società stilizzata e preconfezionata.

Boyle ha tirato fuori le palle e ci ha fatto vedere cosa ancora non era stato affrontato al cinema.Ha sconvolto chiunque e ha ricevuto i meriti doverosi.
Trainspoting è una pellicola sensazionale,imperdibile,da collezione.

Goldust  @  04/02/2013 15:58:22
   7½ / 10
Il disagio di una generazione di nullafacenti eroinomani osservato dal punto di vista del drogato stesso: volgare, iper-realistico, volutamente ripugnante, è un film che ha fatto parlare di sè perchè finalmente porta qualcosa di nuovo allo spettatore. Per il successo dell'operazione sono fondamentali il talento visivo di Danny Boyle ( che influenzerà i cineasti del domani, ad esempio Guy Ritchie ) ed una colonna sonora martellante, che alterna musica rock sempre azzeccata a pezzi techno-pop non sempre pertinenti. Un pò esagerato forse, però da vedere.

alescar84  @  05/01/2013 14:31:59
   8½ / 10
Film CULT a 360°, dalla trama ai personaggi, dai dialoghi alle ambientazioni, passando per la bellissima colonna sonora. IMPERDIBILE.

Invia una mail all'autore del commento DjAlan78  @  23/10/2012 15:49:56
   9 / 10
Sarei un idiota se non lo citassi tra i miei film preferiti. Ecco un caso in cui un regista riesce a trasporre sul grande schermo esattamente cio' che aveva in mente. Opera completa.

kako  @  21/10/2012 12:58:59
   9 / 10
un film eccezionale, con dei personaggi caratterizzati fantasticamente, una storia coinvolgente e dei dialoghi sopra le righe. Ambientazioni che esprimono perfettamente il degrado, una colonna sonora azzeccatissima che accompagna magnificamente la vicenda e sopratutto una regia perfetta e con trovate geniali. Aggiungete un buon cast, dove spicca un Ewan McGregor straordinario, e avrete un film sulla droga quasi perfetto. Poi il tutto è raccontato in maniera mai moralista o ipocrita, con tocchi di ironia, e alternando perfettamente leggerezza e serietà. Cult in questo caso è un termine decisamente adeguato.

alepr0  @  27/09/2012 14:40:38
   8½ / 10
Uno dei migliori film sulla droga che ho visto. Alternate parti drammatiche a parti comiche. Da vedere, bellissimo!

Naitsirk  @  28/08/2012 09:52:34
   8½ / 10
Regia superba per un film pesantuccio come tema trattato , attori bravissimi ,colonna sonora perfetta, tutto il resto è già stato detto per quanto riguarda significato , l' unica nota, è che non lo classificherei con un solo genere, ma tocca diversi tipi, dalla commedia al drammatico , al grottesco e cosi' via ,unendoli perfettamente. L' inizio è memorabile.

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BlueBlaster  @  03/08/2012 14:21:53
   10 / 10
Uno dei miei film preferiti...probabilmente il migliore sul mondo della droga!
Si ride, si piange, ci si arrabbia e si esulta!
Un film che è l'emblema degli anni 90...una delle colonne sonore più belle ed azzeccate della storia del Cinema!
Danny Boyle, agli inizi, ed in grandissima forma che lancia ottimi attori e conferma Ewan McGregor tra i nuovi grandi!
Le caratterizzazioni sono superbe...la fotografia e le scenografie sono sporche al punto giusto e poi la storia è strepitosa...CULT che più non si può!

Manticora  @  03/07/2012 20:11:59
   10 / 10
In principio un tizio sconosciuto che aveva avuto problemi di droga si mise a scrivere, lo scrivere divenne un romanzo e il romanzo ebbe successo, nel senso che essendo un romanzo su di un gruppo di tossici e schiodati, ebbe successo nella comunità underground, ma anche tra gli studenti i ragazzini... così Irvin Welsh, nacque e si consacrò, almeno per me come uno dei più GRANDI SCRITTORI SCOZZESI, non inglesi , badate bene, del 20 secolo. La storia è tragica e demenziale allo stesso tempo, Danny boyle dopo piccoli omicidi tra amici richiama Ewan McGregor e lo fà diventare Mark, il protagonista. L'io narrante di Mark, ombra di Welsh, che non sa scegliere tra la vita e l'eroina, per lui era meglio quest'ultima. In un crescendo di situazioni paradossali, pere con gli amici, ricerca del senso di responsabilità, e alla fin fine il trovarsi ad un passo dalla morte il regista crea un ritratto potente, magistrale e assolutamente coerente con quello che sono stati gli anni 80 e gli anni 90, uno schifo! Almeno per i protagonisti, la critica sociale. la devastazione sociale, l'ambiguità sociale, il vivere con il sussidio, il farsi con tutto quello che assomiglia ad uno stupefacente, il rovinare la vita agli amici, inconsapevolmente o consapevolmente che non si accetta la propia natura di tossici segaioli, ma soprattutto il dover frequentare gente come Franko Bagbie, uno psico, paranoico, rottin****, svitato, psicopatico che non si droga e in quanto a donne, pero beve come una spugna e fuma come un turco, ma il mondo sta cambiando, la musica sta cambiando, perfino il sesso sta cambiando, tra poco non ci saranno più maschi e femmine, solo segaioli, il Mark pensiero domina tutto, con una score EPOCALE, trainspotting è pura vita, pura follia, come farsi una canna, sniffare cocaina, leccare anfe, ingoiare pasticche, fumare crak o farsi una pera, in un mondo intriso di droga Mark alla fine sceglierà.
"la verità? E che sono cattivo, la lavatrice, l'aspirapolvere, l'automobile, il mega televisore del *****, eccetera, eccetera.
P.S. aspetto il seguito sempre scritto da Welsh, Porno, addirittura superiore, Boyle non deludermi!

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Ultima risposta 05/07/2012 13.18.31
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C.Spaulding  @  19/06/2012 17:56:05
   8 / 10
La storia di un gruppo di tossicodipendenti che organizza un colpo...ma qualcosa non va come deve andare.Danny Boyle dirige un film magnifico davvero fuori di testa. Ottima la regia e bravissimi gli attori tra cui spicca un pazzo Robert Carlyle. Una pellicola da non perdere che tutti dovrebbero vedere.

Djrapadj  @  12/06/2012 10:26:41
   7½ / 10
Più che dire "bel film", mi sento di dire "bravissimo regista", per un paio di trovate davvero geniali, a partire dal titolo

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER. Non mi sento di dare di più poiché la trama risulta, a mio parere, a tratti noiosa e gli attori, a parte il protagonista, non convincono particolarmente. È comunque un buon prodotto, che tratta molto bene il tema dell'eroina e la tossicodipendenza. Consigliato!

franky83  @  27/05/2012 16:16:39
   7 / 10
voto 7 di stima,non è proprio il mio genere e a tratti mi ha annoiato.Si risolleva con qualche scena cult sparsa qua e là

aztsn38  @  12/04/2012 15:49:28
   8 / 10
E' un film sulla sofferenza, sull'indifferenza delle persone, sui conflitti silenziosi tra genitori e figli, le finte amicizie... film dinamico, veloce, ottimi gli attori e le colonne sonore

dgdrfg  @  10/04/2012 16:01:42
   8 / 10
film cult. tratta di una tematica molto tragica, riesce a far riflettere ma anche a divertire. consigliato

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR rain  @  06/04/2012 20:57:30
   8 / 10
Uno dei migliori film in circolazione che trattano il problema della droga.
Un film drammatico, anche con scene di notevole impatto (una su tutte quella del bambino), ma trattato in modo molto ironico con molte scene volutamente esagerate ed esileranti. Proprio grazie a questo mix, unito alla breve durata, "Trainspotting" non è mai pesante a differenza dei vari film che trattano lo stesso tema.
Bellissima la colonna sonora che contiene dei brani come "Born Slippy" degli Underworld o "Think About the Way" degli Ice MC che hanno segnato la scena musicale degli anni '90.
Un cult per tutti i giovani!

_Hollow_  @  22/03/2012 01:00:49
   8 / 10
L'ho trovato un po' inconcludente, ma in effetti non è necessariamente un male. Non in un film del genere. Scorre molto bene, mai pesante, forse mette solo un po' troppa enfasi sulla spiritosaggine della voce fuori campo. In ogni caso merita sicuramente d'esser visto ...

gemellino86  @  19/03/2012 16:28:31
   9½ / 10
Il tema della droga viene evidenziato in maniera evidente in questo piccolo capolavoro di Boyle. Grande McGregor. Non è un qualunque film su questo tema. Da vedere per capire i problemi giovanili da un particolare punto di vista.

Edredone  @  18/03/2012 11:14:10
   8½ / 10
Filmone da non perdere !! Ewan McGregor bravissimo ...

Invia una mail all'autore del commento Gondrano  @  10/02/2012 14:35:01
   8½ / 10
La media di 8,2 su 323 voti che precedono il mio è talmente esplicita che un mio commento mi pare superfluo.
Imperdibile.

DarkRareMirko  @  07/11/2011 22:31:26
   8½ / 10
Tra i primissimi film in assoluto a parlare della droga in un certo modo (secondo me comunque sbagliato), non necessariamente di condanna (seppur qualunquismi, clichè e frasi fatte non manchino).

E' più che altro un film di attori (grandissimi McGregor e Carlyle, che nel tempo dimostreranno le proprie doti anche in film e ruoli tra loro diversissimi, come lo stesso regista Boyle del resto), salvato da una sceneggiatura molto buona e citazionista (L'atalante, certi film di 007, ecc.) e di pesanti scene indimenticabili (quando McGregor entra nel bagno lercio ad esempio, il neonato lasciato morire, ecc.)

Splendide musiche (Iggy Pop, la leggendaria Born slippy degli Underworld, ecc.), caratterizzazioni molto curate e credibili (il mezzo matto Spud, tra i tanti), montaggio serratissimo e professionalmente videoclipparo per un ritratto generazionale indiscutibilmente verosimile, sia negli eventi, sia nei modi di fare (e purtroppo ancora valido dopo più di 15 anni dalla sua realizzazione); il titolo va a riferirsi al passatempo di fermarsi a vedere i treni che passano (alla "Il ragazzo di campagna", per intenderci XD) seppur tale cosa nel film sia solo accennata.

Un incontrovertibile cult, che ha influenzato decine di film e serie tv (Human traffic, Spun, e via dicendo), divenendo manifesto degli anni '90.

2 risposte al commento
Ultima risposta 08/11/2011 19.23.30
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Stevelukather  @  04/10/2011 01:02:19
   4 / 10
Sinceramente mi ha annoiato dall'inizio alla fine..per fortuna che dura solo un'ora e mezza perchè altrimenti sarebbe stato insopportabile...sicuramente verrò criticato ma per me non è questo il cinema.

tonnorefanio  @  02/10/2011 10:26:34
   8½ / 10
film eccezionale

Invia una mail all'autore del commento nightmare95  @  09/09/2011 14:25:56
   10 / 10
Visto un paio di mesi fà , il film è MAGNIFICO.
Gli attori sono stati bravissimi......
Il monologo iniziale e quello finale ,entreranno nella storia....
Alcune scene del film sono straordinarie, soprattutto quella dell'astinenzà.....
Sicuramente è il miglior film sulla droga, ed è anche il miglior film di Boyle....
Un film cinico, ironico, crudo, drammatico, violento, cattivo, angosciante, strafatto, pazzo, entusiasmante, assurdo, bello, spettacolare ecc...

CAPOLAVORO!!!!!!!!!

1 risposta al commento
Ultima risposta 04/07/2012 12.11.54
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Crazymo  @  09/08/2011 23:57:20
   9½ / 10
Capolavoro... Nelle scene dell'astinenza è salito il magone anche a me...
Io che è da sempre che sono immerso culturalmente nel mondo della droga, quindi sapendo un po' tutto di un po' tutte le droghe, devo dire che mi ha sorpreso l'oggettivita e la dettagliatezza con il quale viene descritto il tutto... anche se l'astinenza poteva essere ancora un pochettino più dettagliata, geniale la scena "dell'affosamento nella tomba" con sottofondo di Lou Reed, e complimenti per la descrizione di entrambe le facce della medaglia.
Ora scusatemi ma torno al mio maxi-televisore del *****! :')


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boffe1907  @  07/08/2011 14:27:47
   9 / 10
Sia la droga che la vita "normale" col maxi-televisore del ***** sono illusioni...

Yuri  @  17/06/2011 00:00:30
   8 / 10
Film veramente magnifico! Ambientazioni ottime e l'interpretazione di TUTTI gli attori è decisamente perfetta. Lo consiglio vivamente!

incubodimorte  @  05/06/2011 16:47:43
   8 / 10
L'unico film sulla droga che posso reggere, senza moralismi, senza drammaticità e pesantezza eccessive. L'ironia è un punto di forza, ma non mancano neanche i monologhi, ormai storici, che fanno riflettere. Capolavoro non so, sicuramente cult.

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