una giornata particolare regia di Ettore Scola Italia, Canada 1977
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una giornata particolare (1977)

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locandina del film UNA GIORNATA PARTICOLARE

Titolo Originale: UNA GIORNATA PARTICOLARE

RegiaEttore Scola

InterpretiNicole Magny, Alessandra Mussolini, Tiziano De Persio, Marcello Mastroianni, Francoise Berd, Sophia Loren, John Vernon

Durata: h 1.45
NazionalitàItalia, Canada 1977
Generedrammatico
Al cinema nel Settembre 1977

•  Altri film di Ettore Scola

Trama del film Una giornata particolare

Marzo 1938, ultimo giorno di Hitler a Roma: incontro di una casalinga spenta e frustrata con un gentile e fragile omosessuale perseguitato dal regime fascista.

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Voto Visitatori:   8,72 / 10 (63 voti)8,72Grafico
Voto Recensore:   9,00 / 10  9,00
Migliore regiaMigliore attrice protagonista (Sophia Loren)
VINCITORE DI 2 PREMI DAVID DI DONATELLO:
Migliore regia, Migliore attrice protagonista (Sophia Loren)
Miglior film straniero
VINCITORE DI 1 PREMIO CÉSAR:
Miglior film straniero
Miglior film straniero
VINCITORE DI 1 PREMIO GOLDEN GLOBE:
Miglior film straniero
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Voti e commenti su Una giornata particolare, 63 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

stratoZ  @  04/07/2024 12:52:52
   8½ / 10
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Bellissimo film di Scola, un manifesto antifascista unico, girato praticamente in un condominio, dallo stampo teatrale e con due interpreti in stato di grazia, una pellicola che mostra il punto di vista di quelli considerati "ultimi" in un regime che esaltava valori tossici, ed è così che durante la giornata in cui Hitler è a sfilare a Roma con Mussolini si ritrovano da soli questi due soggetti che per pura casualità verranno in contatto.

Gabriele, interpretato da Mastroianni, è un intellettuale omosessuale, oppositore del regime, che viene continuamente perseguitato e ostracizzato, cacciato via dalla radio, proprio per questo motivo, viene visto sotto una cattiva luce dalla popolazione, basti vedere la vicina che avverte più volte lei di non stare a contatto con quel "poco di buono", è una personalità fragilissima, stremata dalla pressione di un regime che entra in ogni singolo dettaglio della vita, anche privata del cittadino, a tal proposito Scola è geniale nel lasciare, anche nei momenti più intimi, in sottofondo la radiocronaca della parata. Per un fortunato caso, durante una sua riflessione contemplante il suicidio, verrà a bussare alla sua porta Antonietta, a cui è scappato il pappagallino ed è volato proprio sul davanzale di Gabriele. Da quel momento i due nel corso della giornata stringono progressivamente il rapporto, è interessante al proposito il cambiamento di Antonietta, se Gabriele si mostra fin da subito infelice, dubbioso, tormentato, Antonietta invece per una buona prima parte di film mantiene una faccia felice, è una donna che sembra fiera del suo ruolo nel regime, quello di accudire i figli, di assecondare il marito, che non le pone più delle richieste, ma degli ordini, inizialmente, anche nel rapporto con Gabriele, vi è questo forte orgoglio di facciata che fa sembrare che vada tutto bene dal suo punto di vista, una specie di autoconvinzione che pian piano si sgretolerà, complice anche l'apertura di Gabriele nei suoi confronti, è un film in cui c'è una grossa tensione emotiva tra i due protagonisti, che sfocia in questa intesa confortevole, i due, consapevoli della loro posizione, si conforteranno a vicenda, in alcune scene tenerissime, basti vedere il confronto in terrazza, in mezzo ai panni, nonostante l'iniziale riluttanza di Antonietta, che reagisce con rabbia agli abbracci scherzosi di Gabriele, questi gesti faranno cadere tutta la facciata di finte convinzioni instaurate dalla società del periodo e permetteranno ad Antonietta finalmente di aprirsi, ma solo per questa giornata, solo per qualche ora, perché più tardi il marito e i figli saranno di ritorno dalla parata, e allora le toccherà tornare ai doveri coniugali imposti, anche se al povero Gabriele andrà anche peggio.

Scola cura tutto puntigliosamente, certo due attori del genere lo aiutano tremendamente, sia Mastroianni che la Loren, erano ormai avvezzi e abilissimi nel passare dal registro comico come in molti film del passato della coppia, a quello drammatico, qui imbruttendosi, lavorando per sottrazione, tranne per qualche raro episodio gioioso come Mastroianni che si mette a giocare col monopattino dei bambini dentro casa, sono delle interpretazioni molto contenute e dalla forte carica drammatica e introspettiva, il regista ci mette del suo e regala in spazi stretti dei piani di tutto rispetto, scegliendo di aumentare esponenzialmente la componente liristica, che fino a quel momento non era considerata tanto sua - Scola in realtà era conosciuto per delle splendide commedie, molto significative, ma che hanno spesso trattato anche gli argomenti scomodi con ironia - non disdegnando neanche i movimenti di macchina, utilizzati con una certa frequenza, la fotografia dai colori particolarmente desaturati, quasi seppia, è espressione della blanda vita dei protagonisti, intrappolati in un mondo che non gli permette di esprimersi e che li rende impotenti di qualsiasi decisione.

Toccante, riflessivo, una delle migliori opere a mostrare uno dei tanti lati oscuri del regime, che mentre celebra l'esaltazione dei suoi principi di eroismo, patriottismo, patriarcato e via dicendo, emargina e intralcia la vita di chi è considerato diverso, purtroppo, mi duole dirlo, è un film ancora molto attuale.

Thorondir  @  01/03/2023 11:50:16
   9½ / 10
Nell'Italia fascista, poco prima dell'inizio della catastrofe della Seconda guerra mondiale, due solitudini si incontrano in una giornata che diventa particolare: è l'incontro accidentale fra una donna casalinga h24 e sottomessa da un marito assente e infedele e un intellettuale omosessuale perseguitato dal regime. È la storia di un amore chiaramente impossibile ma anche e soprattutto l'avvicinarsi di due rispettive condizioni oppresse che scoprono il vuoto di un regime che impone l'infelicità anche quando è pienamente creduto (c'è tutta un'intima implosione delle convinzioni della Loren che meriterebbe un saggio a parte). Questi due esseri umani che si scoprono e che progressivamente scoprono all'altro/a le rispettive debolezze sono però costantemente sotto l'occhio solo apparentemente invisibile del regime "grande fratello": non solo c'è una radio in sottofondo che ricorda sempre la presenza del regime (ed è una scelta diegeticamente e concettualmente geniale nella sua semplicità), ma ci sono gli occhi e la lingua della portinaia fascista, simbolo e incarnazione fattuale di un regime basato (anche) sulla spia e la delazione.

Se non bastasse tutto questo a renderlo un film già di per se epocale allora si potrebbe citare la presenza di due attori giganteschi, completamente de-mitizzati: la Loren che dismette la sua bellezza per interpretare una casalinga trascurata, con le calze rotte e le ciabatte bucate e Mastroianni che da latin lover fascinoso diventa omosessuale turbato e fragile. E infine la regia: non c'è una singola inquadratura buttata via. Dai long take alle riprese dall'alto, dai primi piani improvvisi nei momenti emotivamente cruciali all'utilizzo dello spazio per rendere scenografica e concettualmente pregna la rappresentazione, tutto arriva sempre al momento giusto, mai oltre il limite.

pak7  @  31/10/2022 11:13:03
   9 / 10
Immenso capolavoro di Scola, girato praticamente in tre ambientazioni in un unico palazzo. Interpretazioni di Mastroianni e di Sofia Loren intensi e magistrali. Uno dei migliori del regista.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR wicker  @  07/03/2021 20:15:58
   9 / 10
Mostro sacro del cinema italico , questo film parte dalla generelizzata (durante il periodo fascista) mentalità di massa votata all'unanimità ad assecondare il regime e vi contrappone due storie di solitudine e emarginazione che vanno oltre il momento particolare coincidente con la visita di Hitler a Roma .
Sceneggiatura teatrale di feroo , dialoghi perfetti e mai banali, dualismo perfetto tra Mastroianni e Loren , così diversi ma così simili appunto nelle loro posizioni sociali .
Inutile dire delle prove degli attori , tra le migliori della storia del nostro cinema .
Bella e curata la fotografia di un interno , semplice,essenziale ma con le prime avvisaglie di modernità .. come il frigorifero e i fornelli a gas .

Goldust  @  07/11/2018 17:50:20
   7½ / 10
Questo film di Scola è non solo un delicato affresco di due solitudini che si incontrano e si supportano a vicenda, ma è anche uno spaccato storico di un certo valore, dove l'entusiasmo fascista per l'incontro tra Hitler e Mussolini in quel di Roma viene ben rappresentato dal tumulto dei condomini che si recano in piazza prima e dalla voce della radio che scandisce i momenti salienti della giornata poi. L'ormai rodata coppia Mastròianni - Loren fa il resto, in una delle loro migliori performance.
Un pò lento a tratti, ma di grande quanto sommesso impatto emotivo.

topsecret  @  23/03/2018 14:43:01
   7 / 10
Ancora una volta insieme, Marcello Mastr0ianni e Sophia Loren offrono grande prova di coesione, bravura e carisma.
Il film di Scola descrive un breve ma intenso lasso di tempo dove due solitudini si incontrano e si comprendono.
Un buon film, ma forse un po' distante da quelli che sono i miei gusti cinematografici.

AlessandroRM  @  23/01/2018 23:32:31
   10 / 10
Un'opera d'arte.

Luca95  @  27/11/2017 23:08:45
   9 / 10
Un film immenso.
Attori perfetti, sceneggiatura ad orologeria, una situazione potente e che fila liscia, temi e metafore che si sprecano. Una lezione di cinema e di film storico "micro".
Assolutamente imperdibile, un film da studiare da molteplici punti di vista.
Forse il migliore di Scola, di sicuro tra i primi tre.

ferzbox  @  02/01/2017 17:50:05
   8½ / 10
Il film di Ettore Scola è il vero inno alla vita, quella semplice ma serena, priva di sconforto e piena di coraggio, non ambiziosa o lussuosa, ma modesta e allegra, difficilmente raggiungibile da un'umile casalinga dell'Italia anni 30, totalmente soggiogata dal regime fascista che impregnava il paese ed una famiglia composta da figli viziati ed un marito padre padrone, autoritario e fedele al partito.
Così eccola li, la bellissima Sophia Loren, esempio supremo di moglie e mamma italiana come nessun'altra(se non la leggendaria Anna Magnani), già collaudata nel rappresentare tale figura, dal fascino meditterraneo e dal carisma affascinante di una donna unito al calore affettuoso di una madre, rimanere li in casa da sola, in quella mattinata del 6 maggio 1938, data in cui Adolf Hitler fece visita alla capitale scortato dal duce; una giornata particolare perchè storica per le sorti politiche e belliche in orizzonte.....
Ma per Antonietta quel 6 Maggio è in realtà un barlume intenso di luce, uno spiraglio verso quelle emozioni che credeva ormai perdute e assopite; Gabriele, il suo solitario e misterioso vicino di casa, le farà vivere una giornata normale, di quelle vere, dove il tempo per farsi una risata diventa necessario quanto assumersi le proprie responsabilità, dove il sentirsi rispettati, anche se si è donna, rimane più importante di qualsiasi parata militare e di qualsiasi ideale collettivo.
Una giornata particolare anche per Gabriele, sorpreso di vedere apparire un Angelo a salvarlo nel suo peggior momento di sconforto; rimasto sempre solo perchè considerato diverso da tutti gli altri, troverà la gioia di vivere grazie ad una donna che incontrandolo l'ha ritrovata a sua volta.....
....e mentre la voce del cronista pervade per tutta la palazzina dove vivono i due, la parata va avanti, assistita da tutti, tranne che dai due neoamanti/amici, grati l'uno all'altra per essersi incontrati.....

Bellissimo film di Ettore Scola; tra i più rappresentativi nel mostrare la mentalità e la cultura italiana del periodo; colpisce con calma e sentimenti apparentemente semplici.....in realtà vitali e preziosi più di qualunque altra cosa....

GianniArshavin  @  11/05/2016 21:03:19
   8½ / 10
Marzo 1938 , ultima parata di Hitler a Roma: lei è una casalinga sottomessa che passa la sua vita a servire marito e prole ; lui è un uomo omosessuale perseguitato dal regime. Queste due anime fragili e sofferenti si incontreranno per vivere la giornata più particolare e significativa della loro vita.
Da questa trama in apparenza semplice Ettore Scola trae un film di una profondità e una delicatezza incredibili, mettendo su pellicola i tormenti e le sofferenze di due personaggi maestosamente descritti e interpretati da due attori in stato di grazia (La Loren è forse alla sua prova più matura).
L'opera,picco assoluto della nostra cinematografia, mostra con umana sincerità come fosse la vita per i diversi e per chi doveva per forza assoggettarsi durante il regime , fotografando un'epoca buia in maniera estremamente veritiera.
Questo è cinema con la C maiuscola.

Paolo70  @  24/04/2016 10:05:42
   7 / 10
Film discreto ambientato a Roma nel periodo del fascismo. Ottime le interpretazioni della Loren e di Mastroianni. Trama che fa riferimento al periodo storico da vedere.

Matteoxr6  @  31/01/2016 02:39:41
   7 / 10
Pellicola elegantemente delicata. È senz'altro un buon film e un paio di battute del protagonista sono difficili da scordare. Tuttavia sarei un po' titubante sul voto.

fabio57  @  21/01/2016 13:50:13
   8½ / 10
La morte di Scola ha spinto la rai a rendergli omaggio trasmettendo questo vecchio film, passato in Tv già parecchie volte, ma che mantiene intatto il suo fascino. La recitazione di Mastroianni e della Loren è maiuscola. Il confronto tra l'ingenua, ma sincera casalinga repressa, insoddisfatta, sottomessa al marito e il pederasta intellettuale ghettizzato e poi confinato dal regime omofobo, si consuma attraverso vivaci battibecchi, lazzi, provocazioni e infine amore, insolito, particolare, unico e brevissimo, ma che servirà a dare un sussulto di coscienza e dignità alla protagonista.
Notevole

massapucci  @  17/06/2015 23:53:42
   9 / 10
Che film ragazzi, geniale! Mezzo punto in più per la Loren.

Dick  @  11/02/2015 22:25:50
   7½ / 10
Molto bello almeno quasi fino alla fine fino a quando non cade nelle solite cose e cioé

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dagon  @  02/01/2014 18:45:34
   9½ / 10
Il miglior film di Scola. Pellicola che soddisfa sotto tutti i punti di vista, incastrando mirabilmente in un momento storico particolare (appunto) l'incontro tra 2 personaggi a loro volta rappresentativi di due mondi, apparentemente distanti ma che trovano, invece, punti di contatto profondi.
Scritto alla perfezione, intelligente e raffinato, con piani di lettura differenti, amaro e universale. Interpretazione sublime di Mastroianni e, devo dire, nonostante non l'abbia mai retta troppo, anche della Loren.
Quali sarebbero gli equivalenti italici oggi? Amelio? Piccioni? Salvatores? Virzì?

Invia una mail all'autore del commento NotoriousNiki  @  15/12/2013 13:58:28
   8½ / 10
A quel tempo bastava unire questi 2 attori che vantano nel loro binomio una complicità da coniugi ottuagenari, un copione, una macchina da presa e il gioco era fatto.. non in questo caso perchè il raccordo tra i significati che sono enciclopedici nella sua trasposizione accurata (quel 6 maggio del '38, l'ignoranza che vigeva attorno alla figura del duce, la congiunzione di 2 solitudini, l'incompreso 'freak' per le leggi dell'epoca, le apparenze imprescindibili per salvaguardare i rapporti con l'esterno/condominiali, il dubbio che alberga introspettivo sui luoghi comuni, la monotonia quotidiana della donna) ce lo mette la regia di Ettore Scola, recuperando la cifra stilistica di 'C'eravamo tanto amati' ma asciugandolo dai toni romanzati e lo pervade di quel lirismo neorealista che sino a quel momento non gli era proprio. È cinema d'autore modellato sugli spazi, mettendosi a pieno servizio dei 2 protagonisti, attraverso piani sequenza magistrali, relegando a margine la questione politica sebbene traspaia nitida l'opposizione alla dittatura coeva.

vieste84  @  06/05/2013 18:46:17
   5½ / 10
Dopo aver visto due capolavori di sceneggiatura quali C'eravamo tanto amati e Brutti sporchi e cattivi, questa volta Scola si ferma più sul psicologico dando più spazio alle prove attoriali e alla vita di due persone sottomesse agli schemi della società.....Ne esce fuori un film molto toccante ma che a me ha un po annoiato e sinceramente non sono il tipo a cui piacciono queste opere introspettive...Cmq è un capolavoro del cinema italiano, la Loren è una spanna sopra Marcello, mi dispiace non possedere il tatto per apprezzare al meglio questi film.

2 risposte al commento
Ultima risposta 11/05/2013 10.41.21
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Freddy Krueger  @  02/05/2013 10:45:22
   7½ / 10
Un prologo purtroppo leggermente lungo, sembra quasi un documentario sull'epoca nazista messo lì tanto per fare la lezioncina iniziale... poi comunque il film si riprende alla grande. Girato quasi totalmente nell'appartamento, i protagonisti (la bravissima Sophia Loren e il grande Marcello M.) esprimono le proprie insicurezze, i propri dubbi e i propri timori fino a innamorarsi. Dialoghi sempre interessanti, con in sottofondo i rumori della sfilata in piazza. Un finale spiazzante. Che dire, un film che contestualizzato ha il suo perché.

ireneXXX  @  24/04/2013 08:34:15
   9 / 10
Stupendo. Dal punto di vista storico si vede proprio come la mente delle persone veniva plasmata secondo il volere del fascismo (e nazismo in Germania). L'atmosfera di un condominio semi-vuoto e tre anime (una vecchia pettegola e malevola, una casalinga con sei figli e un marito scorbutico ed egoista ed infine un uomo emarginato dalla vita e dal fascismo) che aspettano la fine della parata fascista denotano la solitudine della vita, la mancanza degli affetti durante quel periodo storico ma non solo. Da vedere assolutamente!
Non concordo sul fatto di rivelare già che Mastroianni interpreta un uomo omosessuale: io non lo sapevo ed è stata una rivelazione che ha arricchito ancora di più la sensazione di drammaticità del film.

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  30/01/2013 17:51:05
   8½ / 10
Certamente una vetta del cinema italiano. Grande Scola.
"C'eravamo tanto amati" ritrae ottimamente l'Italia del dopoguerra, questo film è un ottimo ritratto dell'italietta fascista, con tutti i suoi miti e le sue contraddizioni.
Ottima la coppia protagonista su cui poggia tutto il film. Un film da vedere assolutamente.

baskettaro00  @  21/06/2012 23:05:57
   8 / 10
giornata particolare tra due "diversi",un omosessuale e una casalinga,poco rappresentanti dell'autoritario regima fascista in cui vivono..scola tratteggia amaramente i loro caratteri,il loro modo di guardare la vita e le loro emozioni,con un pizzico di malinconia e un velo di tristezza.

Niko.g  @  09/06/2012 17:54:40
   8½ / 10
(Spoiler presenti)

1938. Una famiglia fascista. Lei, moglie frustrata, depressa e ignorante. Lui, marito autoritario, rozzo e ovviamente puttaniere e sporcaccione. La famiglia del Mulino Bianco al contrario, in pratica. Però, attenzione. Poi arriva l'altro: l'omosessuale innocente, malinconico, portatore di amore, simpatia e intellighenzia salvatrice. E così, improvvisamente, la nostra fascista cambia la sua visione del mondo. Tempo qualche ora, ma sempre con delicatezza, si butta tra le sue braccia e ci fa pure l'amore!
Ovviamente, davanti alla Loren e a Mas*****nni, tutto passa allegramente in cavalleria e così, fra tanta strombettante retorica antifascista, ci si ritrova, me compreso, ad ammirare la loro bella interpretazione, la struggente fotografia, la geniale trovata del sottofondo radiofonico e l'eleganza formale della macchina da presa.

5 risposte al commento
Ultima risposta 10/06/2012 12.52.37
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR pier91  @  09/06/2012 15:51:08
   8½ / 10
Le case romane sono semivuote, gli abitanti sguinzagliati per le strade. Intrappolate fra le mura restano poche anime abbandonate. In questa giornata particolare l'angoscia rende a Gabriele la morte erotica, la pistola è già pronta sulla scrivania. Antonietta beve gli sgoccioli del caffè lasciato dai figli e dal marito. Uno sciocco imprevisto e le due solitudini si incontrano. Giocano e si rincorrono stanche, isteriche, arrabbiate e innamorate fra gli spazi deserti del palazzo, mentre poco lontano uomini di potere progettano la prossima macellazione. In questa giornata particolare un'esemplare donna di regime e un omosessuale sovversivo si sono salvati a vicenda, medicando le ferite dell'umiliazione, ribellandosi alla meschinità battezzata abitudine.
"L'ordine è la virtù dei mediocri" aveva scherzato Gabriele. Nel suo rassettare la casa, la sera, poco prima d'essere prelevato e confinato, si legge tutta l'amarezza del ritorno all'umana mediocrità. Lo stesso ritorno cui è condannata Antonietta, che ripone il libro nella credenza e raggiunge ciabattando il letto coniugale, per abortire un sogno e concepire un figlio.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  05/06/2012 18:46:37
   9 / 10
Una vetta del nostro cinema di cui andare orgogliosi.
Uno dei film antifascisti (brutto racchiuderlo solo in questa etichetta ma è soprattutto questo) più delicati e sensibili di sempre.
Quasi anonimo nella sua fotografia svuotata di colore, ai limiti del bianco e nero e stinta volutamente tanto che si nota appena il passaggio dai cinegiornali d'epoca iniziali al film vero e proprio.
Tanto essenziale nella sua semplicità da apparire perfetto, grazie all'interpretazione di una Loren gigantesca e mai cosi brava (seriamente, qui è incredibile) e ad un Mastròianni da monumento; riescono a rappresentare i simboli di due disadattati del regime fascista (una perché suo malgrado è macchina da figli e nient'altro al di fuori di Mamma e Moglie serva, l'altro perché l'omosessualità non è virile) senza mai scadere nella macchietta o caricatura. E soprattutto Mastròianni a sorprendere in questo perché è cosi delicato, equilibrato e sensibile da superare qualsiasi pregiudizio su come dovrebbe essere l'omosessuale visto ancora oggi come checca da troppi, e figurarsi all'epoca e ancora ai tempi del fascismo.
La loro giornata particolare si consuma nella curiosità di un rapporto inizialmente curioso, poi diffidente, teso, scontroso e infine amorevole. Tutto in una sola giornata. E senza nessuna banalità, neanche per un attimo.

Lory_noir  @  15/12/2011 17:11:52
   8 / 10
Un film molto bello e importante, specialmente per gli anni in cui è stato concepito. Recitato in modo davvero pregnante da Mastroianni e Loren e dalla regia delicata e pungente allo stesso tempo.

Oskarsson88  @  02/06/2011 02:13:31
   7 / 10
Opera importante che rappresenta l'emarginazione vista da due prospettive diverse ai tempi della seconda guerra mondiale. La donna, un po' ignorante, che è costretta in casa e l'omosessuale intellettuale, che riusciranno ad incontrarsi ed ad avvicinarsi nonostante qualche difficoltà iniziale, principalmente dovuta a lei. La trama per certi versi è scarna, in quanto accadono poche cose, diciamo che è più un resoconto della situazione di questi due protagonisti, che poi sono quasi i soli a recitare nel film. Una buona prova, ma non è tanto il tipo di film che mi appassiona, e non vado perciò oltre il sette...

censurableah  @  30/05/2011 12:43:01
   9½ / 10
Grandissimo film

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

Gruppo COLLABORATORI SENIOR ferro84  @  29/05/2011 02:27:53
   9 / 10
Il miglior film di Scola e sicuramente una delle opere antifasciste più incisive esistenti.
Toccante la storia dei due protagonisti, cosi come le interpretazioni di Mastro.ianni e anche delle Loren (che in generale non amo molto).

Ma soprattutto un ritratto di un epoca e di due diverse solitudini inconciliabili in una società isterica.

Toccante.

7219415  @  24/02/2011 21:55:14
   9 / 10
Gran Bel film....Ottima regia...ottimi attori..

Invia una mail all'autore del commento marco986  @  01/12/2010 13:35:54
   9 / 10
Ottimo film di Scola e Maccari. Mastroianni bravissimo nella parte dell'omosessuale fatta in maniera straordinaria e mai scendendo nel cattivo gusto, la Loren bravissima nella parte della casalinga frustrata da un marito volgare e pienamente integrato nell'ottica del regime. Un bel ritratto di 2 anime che vivono una difficile condizione in un'epoca a loro avversa per assurdi motivi ideologici e sociali. Un film tanto diverso dai film buonisti e sciatti di oggi

goodwolf  @  22/05/2010 19:03:35
   7 / 10
Una bella storia molto semplice con due grandi attori e, nello sfondo, un intelligente attacco "gentile" e non "urlato" al fascismo.
I due attori sono perfetti, e la regia ottima. Di contro, dei lunghi silenzi che non ho digerito molto, e, in generale, il ritmo a volte davvero troppo lento.

Invia una mail all'autore del commento eddiguff  @  05/01/2010 15:50:18
   8½ / 10
Ecco un film nel quale ci si immerge non solo mentalmente, ma anche fisicamente. In quel palazzo, in quel cortile, tra i panni stesi ad asciugare... Molto bello. La Loren e Mas*****nni poi sono fantastici. Non perdetelo!

The BluBus  @  11/11/2009 19:01:37
   9 / 10
Gran gran gran bel film. Da vedere anche solo per la Loren, che riesce a essere bellissima anche nei panni della casalinga dimessa..

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  01/11/2009 14:20:25
   9 / 10
Dai primi minuti della pellicola veniamo a conoscenza che questa "giornata particolare" non è altro che l'incontro a Roma tra Mussolini e Hitler...La discesa dal treno del dittatore tedesco mi ha fatto sorridere ricordando la parodia di Chaplin ne "il grande dittatore"!
Poi la vicenda viene accantonata "visivamente" ma la voce radiofonica ci fara' vivere minuto per minuto il fatidico e illusorio incontro!
I due protagonisti sono la Loren e Mas*****nni ancora una volta insieme e ancora una volta affiatatissimi!
In particolare il secondo impersona un ruolo particolare...non il solito sciupafemmine ma un omosessuale in crisi per il periodo storico che si vive in Italia!
I due con pensieri opposti riusciranno a incontrarsi...perche entrabbi soffrono!
La Loren ,infatti,solo in apparenza è una serva fiera del fascismo...in realta' è una casalinga frustrata e oppressa dal marito che la costringe a sfornare figli come se fossero dei punti fedelta'!
In alcuni momenti cala troppo il ritmo ma è un film bellissimo che consiglierei a tutti...per vivere la guerra dall'esterno!

Gruppo COLLABORATORI paul  @  16/06/2009 12:14:17
   9½ / 10
Eccezionale, triste, nichilista, ma con un filo di speranza. Una coppia di attori eccezionali, una regia superba, senza ombra di dubbio una delle pietre miliari della cinematografia italiana degli anni 70.

10 risposte al commento
Ultima risposta 17/06/2009 14.25.32
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  09/03/2008 22:00:53
   9 / 10
E' il mio film preferito con la coppia Mas*****nni-Loren. La parata trionfalistica dell'arrivo di Hitler e dietro la facciata di regime la giornata particolare di due emarginati: l'omosessuale destinato al confino per espiare il suo essere poco virile per il regime e la casalinga asservita al focolare/prigione della casa. Diffidenze ed equivoci iniziali lasceranno il posto alla comprensione reciproca. Una regia molto curata quella di Scola, una fotografia dai colori dimessi che rispecchia metaforicamente la realtà nascosta dai fasti di facciata del regime fascista. Due interpreti perfetti, la loro recitazione è toccante, umana. Difficile rimanere indifferenti.

Gruppo COLLABORATORI ULTRAVIOLENCE78  @  07/03/2008 16:47:17
   8½ / 10
"Una giornata particolare" è uno straordinario film che racconta, con estrema delicatezza, la condizione di emarginati che ha segnato profondamente in Italia, durante il periodo fascista, l'esistenza di due categorie di soggetti: gli omosessuali e le donne. I primi, a causa della loro diversità considerata ignominiosa e perversa; le altre in virtù della loro natura inferiore, sia per prestanza fisica sia per intelletto, rispetto a quella degli uomini: gli uomini veri, intesi nella accezione più virile del termine secondo i canoni fascisti, che li vede a un tempo mariti, padri e soldati. Ma in fondo la dittatura mussoliniana non è stata altro che l'espressione più turpe di tutta una cultura sociale molto radicata nel Belpaese: una (sotto)cultura retriva, intrisa di preconcetti e fondata su una gerarchia sociale che relega la donna ai margini del sistema.
Meraviglioso lo svolgersi del rapporto tra Gabriele e Antonietta, che nell'arco di mezza giornata riescono a stabilire un contatto così intenso e forte (sia spirituale che fisico) da ripagarli di tutte le frustrazioni, sofferenze, umiliazioni e delusioni patite in un'intera vita. In queste poche ore, scandite quasi grottescamente -conosciamo bene i ridicoli toni encomiastici che all'epoca venivano utilizzati per tributare Mussolini e la dittatura fascista- dalla voce del cronista che illustra l'incontro tra Mussolini e Hitler, i due protagonisti si sosterranno vicendevomente e si doneranno, nonostante le loro diversità, nell'atto più intimo che unisce l'uomo e la donna.
Triste e significativo il finale, in cui Alberto attende di essere deportato ai margini dell'Italia, e Antonietta ritorna mestamente ad occupare il suo cantuccio all'interno della famiglia.

Tony Ciccione90  @  26/02/2008 21:07:06
   9 / 10
Che interpreti. Basterebbero solo loro a garantire a questo film il 9. La storia si svolge in una "giornata particolare", l'arrivo di Hitler a Roma. In un condominio, mentre si sentono le musiche e i discorsi dei fascisti, una donna ignorante sostenitrice del regime e un uomo colto e affascinante (che ha, come unico difetto inviso al regime, l'omosessualità) si incontrano e si conoscono, per caso. Un film carico di simbolismo, che lancia molti messaggi:primo fra tutti il pericolo dell'ignoranza, con la quale possiamo essere facilmente controllati dai potenti.
Mi ha stupito scoprire che Maurizio Costanzo ha partecipato alla scrittura della sceneggiatura, specie dopo aver visto che "Troppo belli" era nato da una sua idea. Spaventoso.
Film da vedere e rivedere.

alex75  @  20/02/2008 15:02:02
   9 / 10
Mentre la radio diffonde la assordante cronaca dell'ultimo giorno di Hitler a Roma, in un condominio deserto si consuma l'incontro tra due solitudini. La moglie fascista, frustrata e infelice e l'omosessuale perseguitato dal regime, entrambi vittime dei grossolani stereotipi del regime, scoprono una malinconica affinità elettiva.
Magnifico affresco dell'animo umano, impeccabile sotto tutti i punti di vista, dalla fotografia, alle magistrali interpretazioni della Loren e Mas*****nni, alla ricostruzione di quell'Italietta miserabile e ipocrita che si nascondeva dietro i fasti del fascio. Da vedere e rivedere.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento goat  @  21/12/2007 09:19:21
   8½ / 10
è un film memorabile sulla fragilità e sulle relazioni umane, registicamente finissimo e con due interpreti che definire mostruosi è un eufemismo... ma non mi è parso granchè curato nella costruzione dei dialoghi, spesso grondanti di moralismi da un tanto al kilo (cito a memoria: "non sono io ad avercela col regime, è il regime che ce l'ha con me") su cui sarei sorvolto se il film fosse stato degli anni '50, ma qui siamo alle porte degli eighties.
è ugualmente magnifico, ma di più non me la sento di dare.

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Ultima risposta 21/12/2007 09.20.05
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InSaNITy  @  16/12/2007 01:58:47
   9½ / 10
Avrei voluto che l'ultima mezzora di questo bellissimo film si dilazionasse del tempo e nn smettesse mai..ero semplicemente incantata, avvolta da una strana sensazione commista di tenerezza e malinconia.
E' un film che trasmette delle emozioni così forti e autentiche da essere paragonabile solo a De Sica.
Due solitudini si incontrano in una perfetta unione che dura solo un giorno, ma che è capace di dare ad entrambi tutta quell'umanità e quel conforto che non erano riusciti a trovare in una vita intera.
La casalinga dismessa e rassegnata scopre in quei brevi, sublimi istanti che l'uomo non è necessariamente una sorta di essere immune da qualsiasi debolezza, inscalfibile, e può invece mostrarsi in tutta la sua fragilità (che cozza tremendemente con la presunta, ostentata "maschia virilità" del marito, rozzo e ignorante), e l'omosessuale, rimasto solo e abbandonato da tutti, che trova fra le braccia di una donna, con la quale pure intellettualmente e idealmente ha poco o niente da spartire, tutto quel calore e quella comprensione che nemmeno il suo compagno, ormai lontano, sembra più essere capace di dargli.
Una dolcezza quasi crepuscolare avvolge lo spettatore verso la fine del film, gli si attacca addosso e lo lascia, così, stordito, da tanta straripante intensità, che ha come sfondo un contesto arido, spoglio, sottilineato da una fotografia che tende quasi al bianco e nero e dagli ambienti essenziali, dalla stridente diversità fra i protagonisti e loro emozioni, e l'automatismo, la freddezza, la vacuità di coloro che li circondano.

"Finisce sempre che siamo noi ad adeguarci alla mentalità degli altri, anche quando è sbagliata".

harry stoner  @  16/09/2007 21:19:08
   10 / 10
Insieme a C'eravamo tanto amati il film più bello di Ettore Scola. Indimenticabili sia la Loren che qui è privata del suo fascino e bellezza e fornisce la prova migliore della sua maturità e sia Mastroianni che interpreta in modo magistrale la parte dell'emarginato omosessuale sotto il fascismo. Una riflessione a quei recensori che hanno definito Mastroianni sopravvalutato: come si può definire sopravvalutato un attore che ha ricevuto 3 nominations all'Oscar, vinto 7 nastri d'argento, vinto per 2 volte la Palma d'Oro a Cannes e recitato nei migliori film italiani del dopoguerra. Se un attore come lui è stato sopravvalutato, figuriamoci oggi, in cui la gente urla e strepita per Scamarcio!!!

Gruppo COLLABORATORI Terry Malloy  @  14/07/2007 20:55:28
   10 / 10
insieme a 8 1/2 e Ieri, Oggi e Domani è il film italiano più bello che abbia mai visto.
dotatissimo dal punto di vista registico (pianosequenze, riprese elegantissime negli interni, poetica popolare indimenticabile), Ettore Scola lo è ancor più da quello umano. che umanità, che realismo i suoi personaggi, che bellezza che incanto.
Mastroianni e la Loren sono stati una coppia meravigliosa neifiln di De Sica e Scola, ma qui raggiungono una maturazione artistica senza eguali. la tensione erotica è resa elegantemente dal regista. dalle finestre rieccheggiano suoni virili che di umano poco hanno, mentre Gabriele è un personaggio dalla sensibilità toccante.
commovente la musica di Trovajoli e ottima la fotografia di De Santis, sfumata e anonimizzata come del resto tutta quella Italia.
mi commuovo a commentare questo gioiello.

Napoleone  @  20/06/2007 15:19:05
   8½ / 10
Ottimo film dal sapore assai amaro. Storia non convenzionale, atmosfere quasi surreali, ecco i tratti salienti e decisivi per decretare il successo di questa piccola perla. Stupefacenti gli ambienti del palazzo in cui si svolge interamente la vicenda: esprimono desolazione, solitudine e spingono alla ricerca di un contatto con un Altro. Su tutto poi rimbomba l'assordante retorica della radio, volta ad aumentare l'angoscia. I discorsi del Duce, le fanfare militari continuano implacabili per quasi tutta la durata del film a sommergere i discorsi di Mastroianni e Loren e cessano solamente dopo la
consumazione dell'atto sessuale, quasi un silentium post clamorem...
Di vena profondamente intimistica, riesce a fornirci anche solo con pochi tratti
un affresco completo dei due protagonisti della vicenda. Veramente un bel
film.

Jumpy  @  28/04/2007 18:29:01
   9½ / 10
Bellissimo, una delle migliori interpretazioni di Mastroianni

paride_86  @  28/04/2007 17:47:50
   10 / 10
Un capolavoro assoluto! Un film su due persone che cercano di inquadrare se stessi negli schemi imposti dalla società del tempo, dai quali non riescono a liberarsi se non per qualche timido tentativo di accendere il cervello e porsi qualche domanda.

norah  @  13/04/2007 11:40:28
   8 / 10
Un film che avrò visto decine di volte.
Come al solito la coppia Loren-Mastroianni non delude e l'ottima regia di Scola riesce a fare la differenza di questa "Giornata particolare".

mikyross  @  28/02/2007 12:49:47
   9½ / 10
Uno dei migliori film italiani di tutti i tempi e, a mio avviso, l'unica VERA prova da Oscar di Sophia Loren. Invece all'Oscar fu candidato Mas*****nni che, sebbene riuscito nel ruolo di Gabriele, è un attore assolutamente sopravvalutato. Antonietta e Gabriele sono l'esempio di come una società totalitaria, repressiva e ipocrita possa ridurre due esseri umani a vivere una vita contrassegnata dall'angoscia e dalla sopportazione. L'unico ricordo positivo della loro esistenza sarà quella giornata, terribile per l'Italia, ma in quel momento loro appartengono a un altro mondo, il loro... Stupendo.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR agentediviaggi  @  21/02/2007 13:34:20
   8½ / 10
Grande grande film! Insieme a C'eravamo tanto amati il miglior Scola che riesce a rappresentare in modo sublime un incontro tra mondi diversissimi (la casalinga frustrata fascista e l'intellettuale gay comunista) che hanno in comune l'emarginazione e la frustrazione. Originalissima l'impostazione e l'ambientazione, grandissima la Loren che qualcuno ha osato definire la brutta copia della Magnani (certo quando gli fanno fare ruoli non popolani non è granchè) che invece riesce quasi a non recitare il ruolo della casalinga per quanto è in parte e per quanto il suo sguardo esprime tristezza e rassegnazione, assai meno bravo Mas*****nni che io considero e ho sempre considerato un pò sopravvalutato, che anche qui appare confuso e poco adatto al ruolo.

Gruppo COLLABORATORI martina74  @  16/01/2007 17:50:14
   10 / 10
Questo film mi strappa un 10.
Perchè la Loren è meravigliosamente decadente nei panni di una madre-fattrice ottusamente convinta della bontà della dittatura fascista, ma basta una parola gentile per sciogliere il suo nodo di solitudine.
Perchè Mastroianni è perfetto nel ruolo di un uomo emarginato per il suo rifiuto dell'ostentazione machista, perchè non ha un'intonazione abbastanza "entusiasticamente fascista", perchè è omosessuale.
Perchè certi movimenti di macchina sono strepitosi, come nelle scene iniziali, quando la mdp "entra" in casa con Antonietta a seguire il suo percorso di ordinaria fatica e sottomissione.
Perchè l'ambientazione è perfetta: un condominio in puro stile littorio, solo un po' troppo delabrèe per essere il '39, ma sarebbe stato volere troppo l'averlo riportato all'originale "splendore"... e poi va bene così.
Perchè i dialoghi sono perfettamente calibrati, nè troppi nè pochi e sempre significativi.
Perchè i silenzi sono perfetti.
Perchè la malinconia che aleggia è qui e là punteggiata da un'amarissima ironia.
Perchè la scena sulla terrazza in cui Gabriele finge di essere un vero maschio italico è straordinaria, e quella in cui urla disperato "l'inquilino del terzo piano è frocio" provoca un nodo in gola che non ti lascia più.
Perchè sembra di poter dire che film così non ne fanno più. Ed è un peccato.

3 risposte al commento
Ultima risposta 20/01/2007 11.10.25
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litfiba3  @  13/01/2007 20:21:07
   9 / 10
commovente, attualissimo film di ettore scola, con marcello e sophia, coppia d'oro del cinema italiano. indimenticabile capolavoro.

larcio  @  12/01/2007 10:29:13
   9½ / 10
bello bello, veramente bello...uno di quei capolavori ke si dovrebbero recuperare e vedere a tutti costi...romanticissimo, grandi loren e mastroianni

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  06/12/2006 18:46:55
   9 / 10
Un capolavoro.
Un film amaro di Scola, ambientato il 6 maggio del 1938, quando Hitler giunse in visita a Roma, per rinsaldare l'alleanza tra fascismo e nazismo.
L'atmosfera del film è impressionante, soverchia lo spettatore con un senso di chiusura, di costrizione, quasi da far mancare l'aria. Ricostruzione perfetta dell'epoca.
Il film narra l'incontro, breve ma intenso, di una casalinga oppressa ed infelice e di un omosessuale (oggettivamente infelice per gli anni in cui si trova a vivere). L'incontro è scandito da sguardi e dialoghi che hanno del poetico ma che vengono annientati dal clamore degli inni fascisti che occupano prepotentemente l'aria attorno al caseggiato S. Giovanni.
Un finale triste e decisamente realistico.
Da vedere.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  09/09/2006 17:29:57
   9 / 10
E' indubbiamente il capolavoro di Scola, forse piu' del tanto acclamato "la famiglia".
Un film importante perchè sfugge a tutte le regole, affrontando il tema del fascismo sullo sfondo di una coscienza (cecità) nazional-popolare (memorabili, nella loro tronfia epicità, i discorsi del duce).
Poi è soprattutto l'emblema delle contraddizioni di due personaggi allo sbando, che vivono una passione a modo loro "proibita" (l'adulterio di lei e l'omosessualità di lui) in un mondo di codici e del brutale machismo imperante dell'ideologia fascista.
Curiosa (e involontariamente paradossale) la presenza di Alessandra Mussolini in una piccola parte (nipote della Loren fra l'altro).

Mavors84  @  23/05/2006 15:37:36
   9 / 10
assurdo cosi pochi voti.... ma com'è possibile??? il film è parte della nostra storia ciematografica è inutile aggiungere altro!

(ragazzi bisogna vedere più pellicole nostrane, è inutile andare a cercare la pellicola girata in mozambico da una troupe del congo, con il regista che ha avuto una malattia esotica... tipo febbre gialla... durante le riperse :D )

Ch.Chaplin  @  06/04/2006 16:21:01
   9 / 10
eccellente, davvero eccellente..mitici ovviamente masto e sophia, ottimo prova di scola. si tratta secondo me di una piccola opera d'arte del cinema italiano.forse uno degli ultimi grandi film prodotti nel nostro paese.il fascismo aveva permeato tutta la società italiana, era ormai radicato nel corpo e nell'anima della gente. fortunatamente non di tutti.2 fatti mi son sembrati degni di menzione: 1.la figura della portinaia, una ruffiana tuttofare, ke costituisce alla fine il vero e proprio poliziotto del palazzo, la sua sola presenza basta x far comportare la gente nel modo ke il duce vorrebbe, altra prova di come il fascismo avessa plasmato la gente (ke a quel tempo era x l'80% ignorante e/o analfabeta) 2.la radio che - fateci caso - è sempre in sottofondo, altro palese segno dell'invadenza del fascismo, che voleva cancellare la differenza tra sfera pubblica e privata.
merita veramente..

polbot  @  12/12/2005 09:23:16
   9 / 10
Capolavoro...una Sophia Loren stellare !!! Un duo azzeccatissimo... per certi versi mi ricordava un po' del clima de I ponti di Madison County...
Grande Scola, grande Loren, grande Mastroianni

Gruppo REDAZIONE Pasionaria  @  08/10/2005 14:30:13
   9 / 10
Ho il dvd e ogni tanto me lo rivedo, è uno dei film che più mi hanno emozionato e l'interpretazione di Mastrioanni è sublime. Mi associo completamente al bel commento di Fidelio, grazie al quale mi sono accorta di non avere ancora votato questa meraviglia.

Gruppo COLLABORATORI fidelio.78  @  08/10/2005 14:23:13
   9 / 10
"Il colore di Roma in quegli anni nella mia mente è un non colore".
Il senso del film sta tutto in questa dichiarazione fatta dallo stesso Scola.
Sia la fotografia opaca, scura, poco satura, tendente appunto al non colore, che la storia , un amore non amore, tendono a esemplificarsi nella dichiarazione soprastante.
Un film incredibile con solo due personaggi che si confrontano in un condomio praticamente deserto nel quale riecheggia la voce del regime fascita da una radio accesa. Due persone, due anime contrapposte che piano piano si avvicinano, si spiano, si sfiorano, ma la dura verità di una realtà allontanata solo per poche ore, tornerà ad invadere le loro vite svegliandoli da quella che è stata solo "una giornata particolare".
Un film delicato e romantico, troppo bello per non essere visto.

2 risposte al commento
Ultima risposta 09/10/2005 18.11.31
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*Eleonora*  @  01/10/2005 21:33:29
   10 / 10
Eccezzionale interpretazione dei due protagonisti.
Bellissimo...da non perdere..


Thelma  @  24/05/2005 22:40:26
   9 / 10
Intensi silenzi raccontati con inquadrature lente e che indugiano nell'espressività dei due protagonisti. Film eccellente, di grande fascino nella sua semplicità. Una sophia Loren meravigliosa. Una delle più belle battute e a mio avviso piuttosto azzardata per i temi trattati e per l'epoca in cui il film era ambientato.

Gruppo REDAZIONE maremare  @  05/12/2004 00:39:32
   9 / 10
Uno dei migliori film di Scola.
L'incontro tra due emarginati sociali (un gay e una casalinga) all'epoca del fascismo.
Da vedere.

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