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Non c'è molto da commentare, c'è solo da ascoltare i racconti di coloro che hanno vissuto per un periodo della loro vita soltanto l'orrore quotidiano. Le parole dell'uomo che ha fatto parte del Sonderkommando mettono veramente i brividi. Non so come si possa resistere ad una cosa del genere, se non con l'aiuto dell'istinto di autoconservazione.
film documentario che narra le storie dei sopravvissuti ai campi di prigionia di Auschwtz con parole e immagini che fanno stringere il cuore.. da vedere
Produzione di Spielberg, regia dell'altalenante Calopresti, tante testimonianze anche famose, almeno riguardo al genere.
Meno spettacolarizzato di uno Schindler's list, meno furbetto di un La vita è bella, più breve di uno Shoah, questo film di Calopresti è sentito, onesto, profondo.
Già il titolo di per sè esprime molti significati, ma molto riguardo l'assurda mentalità umana, italiana e non, si capisce anche ascoltando i discorsi enfatizzati dell'ineffabile Mussolini, di cui il regista ci offre un raro filmato.
Il mondo ha visto molte tragedie riguardo popoli, ad esempio quella degli armeni, ma curiosamente il mondo pare essere davvero interessato solo a quella degli ebrei.
Male, ogni sofferenza meriterebbe ascolto e spazio.
Ad ogni modo un film (discretamente montato) che fa pensare e riflettere; nessuno, nessuno dico, può permettersi di togliere la vita a persone innocenti, per nessun motivo.
Assolutamente da vedere: la verità da non dimenticare, specialmente nel nostro paese ed in questo momento. Stupendo il documento iniziale col discorso di Mussolini, che io non avevo mai visto. Grazie Calopresti
un documento , più che un documentario ...è stato un po' come sentir parlare un parente in un " dopo pranzo " , la domenica ...con gli abiti buoni della festa , seduti sul divano di casa sua ...rispettando i suoi tempi nel racconto ... la memoria di chi c'era... e di chi di domenica non può che viverla la festa ...dopo aver vissuto per anni , giorni di dolore che si schieravano uno in fila all'altro nel paese dell'assurdo ... qualcuno che racconta e fa nascere miriadi di domande nella testa e nel cuore .... tra una lacrima e l'altra , straziati dalla follia umana ...
Spielberg che continua nella sua ricerca di testimonianze sulla Shoah e produce questa bella opera di Mimmo Calopresti, che non si affida molto alle scene che più o meno conosciamo, anche se sono orrorii che non possono rientrare nel quotidiano, ma si basa su testimonianze intime, in sottovoce, ma profondamente sentite; è riuscito,insomma, a rendere diversa un'operazione che altrimenti si poteva confondere con precedenti che ci sono stati. Questo sforzo ha reso umanamente comprensibile, l'orrore dei protagonisti, avvicinandoceli e metterli pienamente a loro agio, rubando quelle sensazioni necessarie al di fuori del sensasionalismo. La programmazione Rai è stata dopo mezzanotte... nessun commento. Mi ha colpito in maniera particolare l'apertura con discorso cghiarissimo di Mussolini, sulle leggi razzili, tante volte distorto e rabbonito, ma basterebbe farlo sentire e vedere per rendersi conto che anche in Italia le leggi razziali nonn erano alla'acqua di rosa.. E allora Carissima Rai, Vespa e tutto il carrozzone (parlo anche delle altre Tv), quando invitate personaggi come al nipote della Loren, non vi viene il mal di stomaco?? Oppure siete daccordo con lei???? Mimmo Calopresti. Coraggiosamente ha preso una strada meno spettacolare ma più vera