In una baraccopoli romana vive una famiglia di immigrati pugliesi composta dal vecchio e tirannico padre, Giacinto, dalla moglie, dieci figli e uno stuolo di parenti. Scopo principale di questi è impadronirsi del milione che Giacinto ha ottenuto per la perdita di un occhio.
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Un perfetto spaccato delle baracche della Roma degli anni '70. Scola ha creato un puzzle di tantissimi personaggi diversissimi, ma accomunati da un aspetto: sono tutti brutti, sporchi e cattivi. Questo è l'aspetto che più mi ha colpito. Non ci sono "attori belli" in questo film. E tutto ciò è funzionale a Scola per caratterizzare meglio la bruttezza interiore dei personaggi. Spesso alcune scene deprimono davvero: non si può rimanere indifferenti di fronte ad una simile decadenza dell'animo. Ci sono però alcune scene che fanno davvero ridere e altre che commuovono davvero e che sono di una bellezza unica