eden log (2007)

Eden log è un film abbastanza particolare e non proprio immediato come fruibilità. Presenta, è vero, una situazione abbastanza canonica, cioè ricostruire tutto ciò che è accaduto al protagonista prima della situazione iniziale e contesualizzare la vicenda. L'aspetto scenografico senza dubbio è un elemento positivo. Un insieme di cunicoli e grotte, a formare un dedalo inestricable al pari della memoria azzerata del personaggio. Il senso di continuo straniamento e di vaghezza, insieme ad indizi molto frammentari riescono comunque a stimolare un certo interesse. Inoltre molto buona la fotografia con un grigio intenso talmente dominante da non far intravedere altri colori, se non a scampoli. E' un lavoro che richiede una certa pazienza perchè lo straniamento può prendere anche lo spettatore. Tuttavia se il meccanismo piace, non è niente male.

Ostico ma estremamente affascinante.

bella l'ambientazione claustrofobica e opprimente,diversi i richiami a un paio di videogame molto famosi ...sia per dei costumi sia per alcune riprese.
Come dice living dead buona opera prima che ha il merito di rimanere nella mente dello spettatore.

Tutto sommato sufficiente..come ha detto living ricorda molto The Cube..tuttavia non l'ho trovato di difficile comprensione come lui. Infatti se alcune cose vengono lasciate in sospeso altre vengono spiegate sufficientemente per ricavarne un filo logico per la pellicola. In pratica Eden Log non è altro

SPOILER

Una pellicola tutto sommato interessante e alternativa che merita una visione.

Ad essere sincero dopo i primi dieci minuti volevo cestinarlo, poi mi sono convinto ad guardarlo tutto. E non è affatto male. E' una sorta di cyberpunk piuttosto angosciante, oscuro e claustrofobico che segue un pò le orme di Cube. La trama è parecchio intricata (infatti sono andato a trovare spiegazioni nei thred su Imdb) e ricorda un pò Matrix e un pò The Descent, ma riesce a mantenere un livello di originalità abbastanza alto. Gli attori son quel che sono, niente di che, e il film spesso arranca risultando un pò noiosetto, ma come film indipendente, opera prima di questo regista ancora una volta francese (amico di Laugier) c'è da ritenersi più che soddisfatti. Lo consiglio perchè tra alti e bassi è un film particolare al quale mi capita spesso di ripensare.