Un uomo stralunato e con evidenti problemi psicologici concepisce un figlio insieme alla sua compagna. Il bambino risulta essere una creatura mostruosa, ma l'uomo cerca ugualmente di allevarla.
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Angosciante esordio di David Lynch di rara potenza emotiva, che spesso si tramuta in violenza visiva e concettuale nei confronti dello spettatore. Mirabile esempio di cinema che parla con la forza delle immagini, e con quelle viene proposto e svilppato il tema del doppio grado di diversità: quella del protagonista, fuori dal mondo e non perfettamente padrone dei propri sogni e dei propri pensieri, e del suo figlioletto deforme. Il lato oscuro di elephant man.
Quando la classe non è acqua: al grandissimo Lynch è bastato un solo film per dar mostra della sue incommensurabili qualità, realizzando una pellicola che è già ampliamente classificabile come un capolavoro assoluto della storia del cinema. Il soggetto, vale a dire quello della diversità, è un classico: di film (o libri) che trattano di questo tema ne sono già stati prodotti a iosa e comunque va ricordato che è sempre molto facile sfociare nel banale quando vengono toccati certi discorsi. Ovviamente questo non è il caso di Lynch, il quale dirige una pellicola che si discosta radicalmente dagli usuali canoni di narrazione visti fino a quel tempo. Elementi come la linearità o la logicità, nei film di L., sono assolutamente secondari, se non inutili e il regista non fa parlare i protagonisti, ma le immagini. I rimandi simbolici sono complessissimi (almeno per me) e, nonostante non metta in dubbio che "Eraserhead" abbia una trama logica, cercare di dare un significato ad ogni immagine risulta davvero complicato. Questo film riesce inoltre ad analizzare il tema della diversità in un modo quantomai forte: guardando "semplicemente" la storia in se (vale a dire quella del padre che accudisce il proprio bambino) è impossibile non provare nessuna emozione. Nonostante apprezzi maggiormente altri due film, tra quelli che ho visto (vale a dire "The elephant man" e "Mulholland drive") devo comunque ammettere che "Eraserhead" anticipa già le pellicole future del regista e, di conseguenza, la valutazione massima è d'obbligo.
...angosciante a dire poco... Un grande Lynch per un film crudo e angoscioso... Una fotografia ottima e soprattutto una regia da maestro... Film bellissimo che ti segna nel profondo...
Non so se dargli 1 o 10.. Di certo non può lasciare indifferenti: esprime un'angoscia e uno sgomento unici, resi ancor più vividi dal bianco e nero. Un'opera ermetica, piena di visioni e deliri, dove si intravede il lato più oscuro ed estremo del Lynch che verrà. Un film che se pensato come opera prima, stupisce per la sua temerarietà nello spingersi all'avanguardia del cinema.
Lynch allo stato puro. Ossessionato dal desiderio di voler vedere i suoi angosciosi dipinti in movimento, Lynch decide di mettersi dietro la macchina da presa e di concepire tre corto-metraggi che preparano la strada all'incubo onirico ERASERHEAD. Senza essere influenzato da alcun canone o norma cinematografica, il regista butta giù un dipinto surreale carico di originalità e di angoscia. Non si può spiegare un film del genere, bisogna soltanto ammirarlo, subirlo, essere rapiti dalla sua forte carica emotiva. Bianco e Nero superlativo, inquadrature secche e volutamente scanzonate, dialoghi ridotti all'osso, scenografia spaventosamente efficace, visioni di ogni tipo, delirio disperato. Se questo è un film, allora tutti gli altri non lo sono. Se tutti gli altri sono film, questo è un non-film. Unico!
Il primo lungometraggio di Lynch, a mio parere, rimane il suo capolavoro, nonostante una filmografia che definire invidiabile è poco (Lynch rimane indubbiamente uno dei registi più originali, e copiati, in circolazione). Questo film è assolutamente unico. Un incubo a dir poco inquietante, a tratti angosciante, che ti lascia un particolare senso di disagio mai eguagliato da altri registi (anche se i tentativi ci sono stati e ci sono tuttora). Lynch non ha messo in scena una vera e propria trama, piuttosto un insieme di simboli che rimandano alle più profonde angosce umane nell'epoca industriale (si tratta solamente di una mia opinione-sensazione, ovviamente). Non credo che ci sia disposizione migliore nella visione di "Eraserhead" che quella di leggerlo (anche alla luce della successiva filmografia del regista) come se si trattasse non di un film con una trama, come ho già detto, ma di un incubo vero e proprio; un incubo però che non appartiene solo ad Henry, ma un po' a tutti noi. Dopo tutto questo "flatus vocis" che mi sono concesso, concludo scrivendo l'unica cosa che avrei dovuto dire sin dall'inizio: guardatelo! (curiosità: il brano che canta "la ragazza del radiatore", "in heaven everything is fine ecc.", è stato coverizzato dai Pankow e dai Pixies, e forse anche da altri che non conosco.)
1 VERO E PROPRIO INCUBO RESO ANKORA + CUPO DALLA QUASI TOTALE ASSENZA DI DIALOGHI.....CREDO KE SPIEGARE QST FILM O DARGLI 1 SENSO SIA PRESSOKE' IMPOSSIBILE X KIUNQUE... PROPRIO X QST IL FILM è 1 CAPOLAVORO,XKè PUR SNZ FARTI CAPIRE IL SENSO RIESCE A TRASMETTERTI 1 ANGOSCIA E 1 INQUIETUDINE DAVVERO SENZA PRECEDENTI.
primo parto onirico...creatura orribilante,incomprensibile ma allo stesso tempo familiare come david lynch,che sa scavare dentro chi guarda lasciandoci liberi,come raramente accade,d'interpretare.
Una allucinazione vera e propria trasformata in un film. Livelli di perversione veramente estremi in un'opera pressochè incomprensibile da chiunque (a parte il suo folle creatore)... Lasciate ogni speranza o voi ch'entrate...
Due giudizi su tutti: il coraggio di David Lynch e l'agonia nella pellicola. Coraggio : perchè all'esordio alla regia dove hai gli occhi puntati di tutti, il genio è riuscito a sconvolgere lo standard del cinema contemporaneo, sfornando una storia inconcepibile al limite (se non oltre...)dell'assurdo e in un bianco e nero da ipnosi definitiva. Agonia : perchè Lynch ha creato immagini potenzialmente esplosive all'inconscio umano creando così, senza un motivo apparente, un incubo dalla trama assurda (ma non inesistente). E poco importa se la vostra ragione non ha capito bene la pellicola, state pur certi che il vostro subconscio l'ha perfezionato alla meraviglia... Da notare, infine, come la quasi assenza dei dialoghi e l'assenza dei colori rendano il film ancora più folle e delirante. Una sorta di trappola claustrofobica dalla quale lo spettatore ne uscirà, sì, ma non senza conseguenze. Arte
Questo film è unico , irripetibile. Dalla scena iniziale si evince a che cosa lo spettatore va incontro: Va incontro ad un'opera fantastica ,costata a David Lynch ben quattro anni di lavorazione, con risorse economiche praticamente inesistenti . Il film non ha una trama nel senso classico della parola (segue comunque una vicenda ben precisa), ed è un susseguirsi di incubi sublimi, di immagini che solo una mente superiore ha potuto ideare.
Alcuni punti mi restano oscuri (cosa trova nella cassetta della posta Henry, che poi porta a casa ? Uno spermatozoo ?); altre tematiche sono tipiche di Lynch (le cantatine, per es., in questo caso tenute da una donna butterata, sognata da Henry). L'unica cosa che non mi aspettavo è di provare tenerezza per il povero figlioletto di Henry (anche se a un certo punto sembrava ridacchiare degli insuccessi amorosi del papà...). Film particolare, la cui visione va diluita con quella di film più "normali".
P.S. Il personaggio più inquietante: il futuro suocero di Henry, durante la cena con i polletti.
Stupefacente esordio cinematografico di Lynch… Un film visionario e incredibilmente inquietante, espressionista e surrealista fino all’eccesso, un incubo, sul tema del diverso, popolato da incubi… Budget inesistente, dialoghi ridotti all’osso, ma la forza delle immagini è lacerante… La stragrande maggioranza delle scene l’ho seguita letteralmente con il fiato sospeso… Alla fine della visione ero scosso come non mi era mai capitato vedendo un film in vita mia… Angosciante…
Mi sento un privilegiato. Perchè? Semplice perchè ho visto questo capolavoro. Solo dopo aver visto questo film posso dire di aver capito che cosa è un incubo. Lynch mi stupisce ogni giorno di piu', la Top 25 dovrebbe essere piena dei sui film.
Uno dei più bei film della storia del cinema, forse il più bello di Lynch! Pochi al mondo hanno capito come si fa cinema e Lynch lo ha capito fin dai suoi primissimi corti! Questo film è una delle tante prove di maestria che questo grande genio ha saputo darci. Il primo passo per capire il film è capire che il linguaggio in cui parla Lynch è quello onirico: la concentrazione sui particolari, il simbolismo fortissimo, la predominanza dell'immagine sul concetto (sono le immagini che parlano non i dialoghi). Da vedere senza via di scampo!!!!
Pensare che questo è il primo Lynch, quindi il + vero e puro, fa a lungo riflettere sulla sua perversa psiche e la ricerca di tutto ciò sia assurdo e paradossale. Un incubo, uno dei film + angoscianti mai visti, dopo la visione sono stato colpito da terribili incubi tutta la notte. Ammetto di non averci capito un granchè, ma l'atmosfera che crea è davvero coinvolgente e ragelante allo stesso tempo, grande lynch.
ecco che d'improvviso il mondo del cinema vede nascere un nuovo genio che ne mischierà le carte,che farà del suo strumento vera arte,creando il suo genere,creando emozioni come nessuno negli ultimi vent'anni.l'inizio di un grande onirico cammino.visionario e disturbante,reale e immaginifico.
Sono un pò in difficoltà a valutare questo film. Avrebbe potuto essere l'isolato delirio di un pazzo oppure l'inizio di una folgorante e allucinata carriera cinematografica; visto che la strada è stata la seconda faccio l'errore concettuale di valutarlo a posteriori. Girato in 5 anni da un Lynch poco + che ventenne, egli venne completamente assorbito dalla sua preparazione tanto da trasferirsi nella casa del film, dormire nel letto di Henry anche a seguito della crisi del suo matrimonio. Dialoghi a dir poco scarni ed eventualmente anche superflui data la potenza delle immagini, scenari post-industriali che trasudano angoscia, una storia così semplice ma talmente intensa da rimanere impressa. Il tema della diversità ritornerà e sarà esplicitato nella sua interezza in "the elphant man" ma il cinema di lynch era già tutto qui.
Lynch ha inventato un altro modo di fare cinema. Nessuno riuscirà ad eguagliare una visione da sogno così vicina ai quadri dei migliori surrealisti ed ai manifesti di Beton. Un capolavoro da non perdere assolutamente.
Un film bellissimo e allucinante. Quando l'ho visto sono rimasto folgorato dalla bellezza e dall'inquietudine suprema delle immagini e dallo splendido bianco e nero. E pensare che Lynch girò questo film con una troupe composta da una mezza dozzina di persone, quasi tutti amici.
Primo film e e per molti il migliore del genio Lynh. Di sicuro un film stranissimo, un horror che + allucinato di così non si può. 5 anni di lavorazione, Budget inesistente. Ecco un esempio di esordio folgorante. Quello di un regita che oggi è uno dei migliori artisti viventi in circolazione.