invictus regia di Clint Eastwood USA 2009
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invictus (2009)

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locandina del film INVICTUS

Titolo Originale: INVICTUS

RegiaClint Eastwood

InterpretiMorgan Freeman, Matt Damon, Tony Kgoroge, Patrick Mofokeng, Matt Stern, Robert Hobbs, Julian Lewis Jones, Adjoa Andoh, Marguerite Wheatley, Leleti Khumalo, Patrick Lyster, Louis Minnaar, Penny Downie, Shakes Myeko, Sibongile Nojila, Bonnie Henna

Durata: h 2.14
NazionalitàUSA 2009
Generebiografico
Tratto dal libro "Ama il tuo nemico. Nelson Mandela e il giorno che fece una nazione." di John Carlin
Al cinema nel Febbraio 2010

•  Altri film di Clint Eastwood

Trama del film Invictus

Il film racconta la storia della star del rugby Francois Pienaar che, insieme a Nelson Mandela, ha dato tanto ai bianchi quanto ai neri per una causa comune da perseguire nel periodo in cui il Sud Africa stava cercando di lenire le ferite provocate dall'apartheid: vincere la Coppa del Mondo nel 1995.

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Voto Visitatori:   7,34 / 10 (232 voti)7,34Grafico
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Voti e commenti su Invictus, 232 opinioni inserite

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Gruppo REDAZIONE Pasionaria  @  04/03/2010 20:04:52
   7½ / 10
Ho spesso criticato l' Eastwood regista, ultimamente mi sono ricreduta e ne ho apprezzato la grandezza.
Invictus è un film che torna a parlare di personaggi della Storia, il regista lo fa rispolverando l'antica enfasi, verissimo.
Tuttavia la struttura narrativa e solidissima, come del resto la perizia nel dirigerla, eppoi solo Eastwood sa raccontare anche il più banale degli eventi attribuendogli quel respiro epico capace di smorzare qualsiasi retorica e di emozionare.

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Ultima risposta 04/03/2010 20.44.40
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john_doe  @  04/03/2010 18:09:09
   6 / 10
La storia di un uomo straordinario. Ottimo Morgan Freeman, regia curata.
Molto, troppo piatto, non coinvolge e non emoziona quanto speravo.
Piccola delusione.

Bono Vox  @  04/03/2010 13:12:03
   7½ / 10
Tutta la storia è incentrata sulla riconciliazione di un popolo ottenuta attraverso una grande vittoria nello sport, che mantiene sempre un grande potere. Ma al di sopra di tutto c'è Mandela, che con le sue gesta, le sue parole e il suo esempio, guida la nazionale di rugby alla conquista della coppa del mondo.
Non si poteva chiedere qualcosa di diverso dal modo in cui il film è diretto, poichè una biografia non può essere cambiata, per cui le parole di Mandela assumono una importanza vitale che contengono quasi tutto il significato del film. Le scene di rugby rendono il film un pò noioso per chi non conosce questo sport, ma sono essenziali per far capire appieno l'importanza dell'evento sportivo. Freeman è l'attore migliore per impersonare un ruolo del genere (anche mimeticamente parlando), e Damon interpreta bene una parte non difficilissima. Bravo come sempre Clint.


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tavullia86  @  04/03/2010 11:45:52
   7½ / 10
garanzia clint. bel film, semplice, forse a tratti un pò retorico. speriamo che, insieme ai bastardi, faccia bene agli oscar.

kadhia  @  04/03/2010 11:00:42
   8 / 10
Bel film, ben scritto, ben diretto e ben interpretato, il migliore di tutti a mio avviso è Morgan Freeman, grande attore. Non conosco bene la storia vera ma quella che viene raccontata val la pena di essere vista e conosciuta, Mandela veramente un grande uomo!

vale1984  @  04/03/2010 10:35:33
   8 / 10
"Sono io il signore del mio destino, il capitano dell'anima mia"...questa e molte altre frasi costellano un film che ha come protagonista un Mandela che vuole cambiare la storia del Sudafrica puntando sullo sport, lanciando messaggi di amore e di tolleranza. Un film ben fatto dove Demon e Freeman sono davvero bravi...non annoia, coinvolge ed unisce. Ancora un successo per Clint Eastwood...
Un film che consiglio, che si merita almeno un oscar e che insegna.
"Se io non so cambiare quando le circostanze lo impongono come posso chiedere agli altri di cambiare?" Ci sarebbe da imparare...

calso  @  04/03/2010 09:53:40
   8 / 10
Ancora una volta Clint Eastwood ci regala una pellicola da ricordare, probabilmente non a livello di million dollar baby ma non poi così inferiore.
Una storia impegnata, un quadro del Sud Africa a cavallo del 1995 che rende perfettamente l'idea della situazione in quello stato.
La storia è ben articolata, Freeman è perfetto nel suo ruolo, anche se per la verità non era un'interpretazione difficle per uno come lui.
Splendido invece secondo me Matt Damon, che conferma di essere un ottimo attore; il racconto si sviluppa senza incertezze, la coppa del mondo fa solo da sfondo, senza essere noiosa, e facendo da collante per un popolo alla ricerca della sua nuova identità...Lo sport riesce ad unire tutti sotto un'unica bandiera, peccato che a volte ciò che viene unito non regga abbastanza...

Jumpy  @  04/03/2010 01:39:42
   7½ / 10
Niente a che vedere con colossi quali "Million Dollar Baby" e "Bird", questo mi è sembrato un film progettato a tavolino per piacere un po' a tutti.
Ad ogni modo la storia fila via bene, ha una fotografia eccellente, le oltre 2 ore non pesano, è a mio parere penalizzato da musiche insignificanti, un eccessivo buonismo, troppa retorica soprattutto nel (prevedibile) finale e qualche scena esageratamente didascalica.

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zeta  @  03/03/2010 18:27:44
   6 / 10
Un passo indietro rispetto ai film precedenti. Eastwood resta a metà tra la biografia e il film sportivo tralasciando particolari importanti di entrambi i sottogeneri. Tutto il film è permeato da un buonismo eccessivo per il Sud Africa del tempo i cui pericoli e contraddizioni vengono a malapena accennati. Si assiste alla marcia trionfale della squadra di rugby, quasi senza difficoltà e il regista viene meno lì dove aveva dato forza ai suoi lavori precedenti, cioè agli antagonisti. Il film viene retto dall'aura di Morgan Freeman e da una regia sempre elegante e pulita. Molto belle le scene delle partite.

albertomica  @  03/03/2010 14:09:48
   6½ / 10
Mi aspettavo di più. Bel film ; mi è mancato qualcosa. Da appassionato del rugby, poi, poteva curare meglio le azioni ( sembrano partite del patronato) e studiarsi bene le regole .

devid83  @  03/03/2010 10:27:23
   7 / 10
mah diciamo che è un bel film ma non il migliore di clint... siamo lontani da milion dollar baby

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR quadruplo  @  03/03/2010 09:21:18
   7½ / 10
Come rendere interessante una storia che all'apparenza potrebbe sembrare scontata. E come sempre, un ottimo film di Clint Eastwood.

Silver  @  03/03/2010 00:54:54
   9½ / 10
Tutti quanti i registi dei film presenti in sala in questo momento devono fare solo una cosa, inchinarsi. Invictus è puro cinema, la regia di Eastwood rasenta la perfezione. Gli attori sono tutti fantastici, le inquadrature e la fotografia sono eccezionali a dire poco (ci sono due o tre inquadrature di fila che fanno un ritratto perfetto del sudafrica assolutamente allucinanti). I dialoghi sono studiati alla perfezione, forse solo Tarantino avrebbe fatto di meglio da quel punto di vista. Gli effetti speciali... ce ne sono nel film?? Perchè non si vedono, sono perfetti. Le musiche poi, lasciamo stare... divine.
Era da tanto che un film non riusciva ad emozionarmi seriamente in più di una scena. Incredibile come lo sport, presente in tutto il film, risulta semplicemente una nota di sfondo. Ci eravamo già accorti che Sergio ed Ennio avevano fatto del bene al caro vecchio Clint, regalaci ancora altre tue opere... sapendo che gli altri intorno a te... che incassano miliardi su miliardi per putta.nte e baracconate in 3D, non possono fare altro che invidiarti.
Capolavoro.

Danaz  @  03/03/2010 00:32:11
   9 / 10
Sono appena tornato dal cinema. Il grande Clint non mi ha deluso per niente. Una regia pazzesca, una fotografia stupenda, e una musica assolutamente perfetta che rende il film un crescendo di emozioni rare. Il figlio di Clint, Kyle, che compone la colonna sonora, dimostra grande sensibilità nell'insediarsi musicalmente sulle perfette sequenze del padre. La musica è molto semplice e riesce ad inserirsi senza disturbare, davvero spettacolare. Veramente una storia emozionante e ben costruita. Clint riesce sempre a colpirmi e spero che possa farlo per tanti ancora... lunga vita al maestro...



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Ultima risposta 04/03/2010 15.23.30
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mircalla  @  02/03/2010 23:14:38
   8 / 10
Bel film, bella storia, ben raccontata, bravissimo Morgan freeman, anche se l'insuperabile è lui, il vero Mandela.

androjoker  @  02/03/2010 16:55:23
   7 / 10
Da CLint mi aspetto di più. Va bene che il film è in crescendo per un ottimo, ma scontato, finale. Però la trama è davvero noiosa per buona parte del film. Tante parti si potevano tagliare o sviluppare meglio. La figura di Mandela è inoltre troppo banalizzata..sembra la storia di un santone.

nEuRoTiK  @  02/03/2010 13:09:29
   7½ / 10
Ennesima buona prova di Clint, tecnicamente perfetto ma non è una novità. Il film è biografico, bene Matt Damon e ottimo Morgan Freeman, a cercare il pelo nell'uovo la trama a mio parere poteva essere sviluppato un po' meglio, in alcuni tratti rischia un po' d'annoiare, e ho trovato un po' banale la caratterizzazione di Mandela.

Gruppo REDAZIONE maremare  @  02/03/2010 02:05:04
   8 / 10
Solito immenso inimitabile Clint, da parecchio tempo assoluta garanzia di qualità.
Lunga vita al Re

JohnRambo  @  01/03/2010 23:32:41
   8 / 10
Questo film di Clint Eastwood è tutto incentrato su un Gigante Assoluto della Storia di tutti i tempi, quel Nelson Mandela (Morgan Freeman) che, prigioniero per trent'anni nelle carceri sudafricane, ha insegnato più di tanti altri il rispetto per il diverso, la lotta sia nelle sue forme aspre che pacifiche. Ed è da queste che il film parte, in particolare dall'elezione del Madiba, come viene chiamato dal suo popolo, a primo presidente negro della Repubblica del Sud Africa. Subito egli si ritrova a fronteggiare le diversità che i suoi più intimi collaboratori sentono. Quelli della scorta, ad esempio, ma anche gli amministrativi bianchi dell'ufficio presidenziale. Superare le diversità, a parte gl'impegni di Stato (riuscire a rendere attraente il Paese per gl'investimenti esteri), è il suo primo obbiettivo, e lo trova in uno sport che inizialmente proprio i suoi non capiscono, perché "importato" dagl'invasori ed oppressori inglesi: il rugby. Invece che bandirlo, decide di farne il punto di partenza per un futuro di Grandezza, di forza e capacità di ripresa. La squadra sudafricana, sottovalutata da tutto il mondo, sotto la guida del bravo Capitano Pienaar, riuscirà, grazie al suo incoraggiamento, a vincere addirittura il Campionato Mondiale.
Trattandosi di un film apologetico, nessuna evoluzione psicologica è concessa al protagonista. Egli è la personificazione del Bene Assoluto, dall'inizio alla fine della pellicola, proprio come accade al Tito de "La Clemenza di Tito" di Mozart (tra i due personaggi si potrebbe innestare un interessante parallelo). Per questo motivo, più "irregolari" risultano le figure di contorno, a partire dal bravo Matt Damon nel ruolo di Pienaar, e dalla sua guardia del corpo interpretata da Tony Kgoroge, all'inizio in difficoltà nel confrontarsi coi colleghi bianchi, i "diversi" di turno.
Il film affronta un'impressionante serie di tematiche complesse: la diversità, la libertà, la capacità di leadership, la tolleranza, il perdono, la povertà, il rispetto della donna, l'amore per l'Arte e per lo Sport, l'anelito alla grandezza, ed ai pensieri e alle azioni pure e sublimi. Ovviamente non c'è tempo a sufficienza per approfondirle. Ma scopriamo che Mandela non è affatto un poveraccio passato di colpo dalle stalle alle stelle: per fare grandi cose occorre una grande mente, forgiata sui capolavori dell'umano pensiero. Commovente, in tutto il film, è il suo richiamo allo Spirito dell'Uomo (evocato da Pienaar in visita alle antiche carceri dove era stato imprigionato), alla sua forza interiore che solo può nutrirsi di desideri ed atti "grandi", destinati al ricordo indelebile della Storia.

emagiul  @  01/03/2010 20:44:46
   8 / 10
prima parte un po lenta e dai toni un po noiosi.. poi il film si sviluppa alla grande... veramebte ben fatto... eccellente!

Gruppo COLLABORATORI Gabriela  @  01/03/2010 19:53:49
   8 / 10
Ancora una volta il buon vecchio Clint sforna un ottimo film dimostrando il suo talento come regista.
E' sempre un piacere vederlo al cinema!

THEANSWER  @  01/03/2010 19:21:32
   7 / 10
I livelli di "Gran Torino" e "The milion dollar baby" sono lontani .Il film scorre via bene e Clint riesce a descrivere la situazione del Sud Africa di quei Anni
dove prprio una competizione sportiva riusciva a riunire sotto un unica bandiera
sia i "bianchi" che i "neri" e fu come base principale per l'insiedamento
di Nelson Mandela.
P.S. : Cosa che poi succede tutte le volte in Italia quando gioca la nazionale :
Nord/Sud Destra/Sinistra tutti uniti sotto un unica bandiera!!!
Consigliato ma non vi aspettate un film di altissimo livello.
Morgan Freeman : Ottimo!

-tony barba-  @  01/03/2010 18:28:45
   9 / 10
ammetto che questo non sarà il miglior film del vecchio clint, anzi, credo che la storia sia piena zeppa di retorica, e che molti personaggi siano stereotipati o appena abbozzati, MA CHI SE NE FREGA!!!!!!
invictus è di una semplicità estrema, e di una positività che ti lascia il sorriso stampato in faccia alla fine.
2ore e passa di cinema con la C maiuscola
PS mi dispiace solo che il buon clint abbia 182 anni, e non sò quante altre perle ci possa ancora regalare

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Ultima risposta 01/03/2010 21.40.01
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento pompiere  @  01/03/2010 15:35:29
   8 / 10
Nelson Mandela è uno che si rifà il letto da se’, che ha l’abitudine di passeggiare presto al mattino quando fuori è ancora buio e bere un bicchiere di latte caldo alla sera. Un uomo che si interessa delle questioni personali di tutti i suoi collaboratori e stringe con loro rapporti individuali e intimi.
Personaggio solitario e scomodo, alla presidenza di un Paese complicato dal 1994, deve affrontare gravi problematiche quali la disoccupazione, la crisi economica, l’aumento della criminalità e riuscire a conciliare le aspirazioni di libertà dei neri con le paure dei bianchi.

“Invictus” si fa portavoce di un perdono che libera l’anima e cancella la paura, riscopre la forza e l’importanza della comprensione, della moderazione e della generosità.
Morgan Freeman nei panni del presidente, con i suoi sorrisi disarmanti, il suo lento e incerto incedere, la luce negli occhi che si fa forte di una dignità impareggiabile propria di chi ha imparato per davvero ad amare il proprio nemico, rimanda gli affari di Stato e le relazioni diplomatiche per qualcosa all’apparenza di più marginale ma che, alla fine, gli consentirà di danneggiare seriamente l’esecrabile discriminazione dell’apartheid.

In perfetto equilibrio tra spirito sportivo e impegno politico, quello di Eastwood è un cinema fatto di concetti rettilinei e potenti affetti che spiega bene la vita di Mandela e quella del Sud Africa.
Lo stile del regista avvince e coinvolge. Grazie alla sua duttilità, un corridoio in controluce di un ospedale che ha appena conosciuto un episodio di eutanasia può assomigliare a uno che conduce su un campo di rugby e che odora di speranza e di rinascita.

Una regia sicura e ai limiti della perfezione per quasi tutto il film che al momento della (lunga) partita finale si sfilaccia un po’ e perde di fantasia, sfiora la retorica, si adagia sull’eredità della messa in scena di Huston in “Fuga per la vittoria” e perde l’appoggio di una sceneggiatura “parlata” fino a lì emozionante e ben suddivisa.
In ogni caso le bidonvilles di legno e lamiera di Clint battono quelle di “District 9” 15-9.

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Joshi87  @  01/03/2010 15:33:20
   8 / 10
Stupendo, grande regia di Clint Eastwood, superbo come al solito Freeman e questa volta devo dire mi è piaciuto anche Matt Damon. Magnifico racconto di una storia già di per se stupenda di grandi uomini come ce ne vorrebbero al mondo, risultato un film al limite del capolavoro, bellissimi alcuni dialoghi e la fotografia, l'unica pecca forse la videocronaca della finalissima, emozionante il prologo e le scene dopo la magnifica vittoria, un po' distaccato lo svolgimento dal fischio d'inizio allo scadere, sia come immagini, racconto e sentimenti si poteva fare di meglio, l'unica sequenza che mi ha lasciato senza granchè, per il resto come già ampiamente detto... Ottimo lavoro, da vedere assolutamente soprattutto per chi non conosce la storia di Nelson Mandela!

logicman  @  01/03/2010 14:59:51
   9 / 10
Clint Eastwood insegna.
Ennesima prova maiuscola del grande regista.

Fantastico, come sempre, Freeman e ottimo Damon.

Esempio di come si può realizzare un grande film senza l'utilizzo di mezzi elettronici.

Cameron prendi appunti ...!

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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR williamdollace  @  01/03/2010 13:58:20
   7½ / 10
Il sogno di un uomo è un piccolo requiem recitato in sottofondo, il sogno di un uomo comincia quando racconta le cose che gli stanno a cuore per fare sussultare il cuore altrui o solo per far immaginare che esista una possibile empatia, Il sogno di un uomo comincia alle sei del mattino nel buio della notte quando tutti dormono e quando cammina nel silenzio delle strade notturne pensando, il sogno di un uomo comincia dalla domanda come sta tua madre e come sta tua sorella, Il sogno di un uomo comincia dall’accettare che anche lui é un essere umano, prima di tutto, Il sogno di un uomo comincia con il dare il vero – loro – nome alle cose e alle persone, il sogno di un uomo comincia da una sedia di legno in una cella due per due dove il quadrato alla finestra è un campo di polvere e la libreria è una poesia scritta su un foglio e imparata a memoria come una missione, il sogno di un uomo comincia con lo spiazzamento dello stupore negli altri attraverso il proprio percorso interiore, il sogno di un uomo comincia dalle strade e dagli anfratti polverosi in mezzo alle lamiere che i bambini hanno il coraggio di chiamare campi da gioco, il sogno di un uomo comincia soltanto con il sapere che i sogni cominciano con il perdono, il sogno di un uomo sa che l’unione e la forza non vengono dalle parole sbandierate dai palchi o dalle urla alla televisione o dalle titolazioni gigantesche dei giornali o da promesse effimere astratte e irrealistiche ma dal semplice colore di un cappello, il sogno di un uomo comincia con il sapere che la comunione dell’appartenenza parte dalle piccole cose, il sogno di un uomo comincia con il riconoscere che per cambiare è necessario guardare quasi esclusivamente avanti – nel parabrezza – e quasi mai nello specchietto retrovisore, il sogno di un uomo comincia cancellando il passato ma non dimenticandolo, il sogno di un uomo comincia quando tutti vedono il medesimo sogno come parte di un loro ricordo parzialmente dimenticato e come una parte della stessa anima allo specchio – uomini e donne con delusioni rimpianti e desideri, il sogno di un uomo comincia non perpetrando gli stessi errori commessi ma credendo nella possibilità di intervenire sul proprio destino qualunque e difficile esso sia, il sogno di un uomo comincia comunque con un sorriso e con una stretta di mano e con la fiducia donata per primo, il sogno di un uomo comincia con i biscotti del te alle cinque e con genuina gentilezza, il sogno di un uomo che guida un paese comincia con il sapere che il suo sogno deve essere il medesimo sogno che insegue il suo paese anche quando il paese non lo sa riconoscere, un sogno di tutti che si avvera quando il sogno una volta condiviso diventa il medesimo imperscrutabile sogno di un paese diviso.

BADLANDS72  @  01/03/2010 13:41:38
   9 / 10
film molto coinvolgente, molto positivo, toccante ed estremamente realista. damon e freeman superbi !!! clint ormai e' una garanzia di successo

Michael7  @  01/03/2010 11:34:37
   8½ / 10
Grande film ! Ancora una volta Clint Eastwood non delude, ottima la scelta di Morgan Freeman che non delude con una prova eccezionale. Consiglio di vederlo in lingua originale.

Gruppo STAFF, Moderatore Lot  @  01/03/2010 08:35:17
   7 / 10
La coppia villa arzilla eastwood-freeman sforna un altro film classico che più classico non si può; agiografico e a tratti retorico probabilmente, manca un po' di appeal drammatico rispetto ai precedenti, comunque ben condotto e ben recitato. Echi postrazziali obamiani dall'ex Callaghan per una storia da raccontare.

LEMING  @  01/03/2010 08:08:54
   7½ / 10
Basterebbe dire che è un film di Clint Eastwood, che specie negli ultimi anni non ha sbagliato un colpo! Detto questo è un bel film sul Sudafrica e sul suo presidente Mandela, e sulla nazionale di rugby del sudafrica, ottima l'interpretazione di Freeman ed anche di Damon, ottime le riprese delle partite ed anche fegli sforzi del presidente per integrare i bianchi con i neri, forse un pò retorico (non conosco bene Nelson Mandela, ma se era veramente così, sarebbe un santo), comunque come tutti i film Eastwood, molto intenso e consigliato.

Invia una mail all'autore del commento DonD  @  01/03/2010 02:23:11
   8 / 10
Un film ben fatto, bella storia, tranquillo ma mai noioso.

tylerdurden80  @  28/02/2010 23:38:32
   7½ / 10
forse dal buon vecchio Clint ci si aspetta sempre capolavori e quindi le aspettative nei confronti dei suoi film sono altissime...
non c'è dubbio che siamo di fronte a un film inferiore ai suoi ultimi lavori ma comunque resta pur sempre ben realizzato e ricco di significati, e nell'epoca degli effetti speciali e del 3d x fortuna rimane qualche raro esempio di vero cinema(seppur non ai vertici)
grandioso Freeman (di nome e di fatto in questo film :D ), meno convicente la prova di Damon secondo me poco incline a rivestire parti importanti
bellissima la colonna sonora

Invia una mail all'autore del commento EnglishRain  @  28/02/2010 19:50:30
   6½ / 10
Clint eastwood scende sulla terra dopo gli ultimi capolavori...Un film che punta sul pathos ma che fa fatica a raggiungerlo..A volte scontato, a volte noioso...Lo salva un gran Morgan Freeman e alcune parti interessanti..Un Eastwood a "sprazzi". Peccato. Cmq un film dignitoso.

Rand  @  28/02/2010 15:04:25
   7 / 10
Rispetto a Gran torino Invictus è un opera meno riuscita, vuoi perchè non c'è il grnade Clint a recitare ma solo morgan Freman, comunque ottimo, vuoi per il materiale di partenza, eccessivamente didascalico. Comunque non è male, l'inizio con la liberazione di Nelson Mandela, il suo insediamento

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La ricerca della riconciliazione, amare il propio nemico, per fargli capire la compassione, una cosa che per esempio gli israeliani non capiscono e non capiranno mai. Indubbiamente questo aspetto e manipolato in maniera mirabile, a conferma che Clint sa raccontare i sentimenti , odii e paure senza cadere nella retorica. Invece probabilmente è propio l'aspetto sportivo che purtroppo non riesce ad emergere in maniera convincente, risultando sullo sfondo, probabilmente troppa carne al fuoco, il che rende problematica la trasposizione. Peccato, poteva essere un film eccezionale, su tutti giganteggia Morgan/Mandela, perfettamente calato nella parte, ma non da oscar secondo me. Matt Damon è un pò sottotono, ma il fatto che il personaggio di Francois Pinear è secondario, anche il resto della squadra è poco delineato, c'è l'unico nero Chester, che poi sembra un manichino.

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Comunque film godibile, colonna sonora classica, attori più che buoni, scenografie notevoli, mi sembra girato in Sud Africa. In sostanza una prova meno convincente ma comunque degna di Clint.

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Ultima risposta 28/02/2010 15.56.10
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nicolauserus  @  28/02/2010 13:00:00
   6 / 10
Nessuna genialità....molta retorica..... buona l'interpretazione di Morgan Freeman, certamente aiutato dalla notevole somiglianza al "sacro mostro" Nelson Mandela; non classificabile quella di Matt pronto per l'immediato inserimento al Madame Trussard museum. La regia fa il suo dovere ma niente di più.
Caro Eastwood poteva davvero essere sfruttata meglio questa occasione....Vabbè Clint, sarà per la prossima volta.

edmond90  @  28/02/2010 11:44:38
   8½ / 10
E come al solito il buon Clint è sinonimo di cinema di gran qualità.Certamente la sua ultima opera può sembrare minore se rapportata agli ultimi capolavori dell'autore ma resta comunque un lavoro di fattura eccellente che scade raramente nella retorica per quanto riguarda la storia,e dal punto di vista della regia,della fotografia e del montaggio è,come sempre,molto al di sopra della media.Davvero ottimi poi Morgan Freeman nel ruolo a lui congeniale di Nelson Mandela e Matt Damon capitano degli Springboks.

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Ultima risposta 17/10/2013 12.11.57
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Lavezzi78  @  28/02/2010 10:44:44
   6 / 10
Il grande Clint, questa volta(purtroppo)non riesce a fare centro. Il film è troppo retorico e non coinvolge. Bene Freeman nel ruolo di Mandela, ma Matt Damon a me non è piaciuto affatto. Preferisco, sullo stesso tema il film Il colore della libertà di August.

anthony  @  28/02/2010 01:34:28
   8½ / 10
Ennesimo Gran Bel Film diretto dal mitico e instancabile Clint Eastwood
Quel pizzico di retorica presente non rovina di certo il film, che viaggia in alto senza mai abbassare la guardia.
Mandela è un mito intelligente e, a suo modo, anticonformista; meravigliosa è anche la prova che ci offre il grande Morgan Freeman! Bravo anche Matt Damon.
La fotografia è stupenda.
Due sono le sequenze indimenticabili a mio avviso: quella dell'areo sullo stadio durante il match finale...e quella della partita tra i Lions e i bambini poveri delle baraccopoli!

Bellissimo ed emozionante..come nella migliore tradizione dell'Ispettore "Clint" Callagan.

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Ultima risposta 01/03/2010 19.37.40
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Tristano74  @  28/02/2010 00:22:21
   6 / 10
Sono un fan di Eastwood, per questo mi spiace non riconoscere in questo film la solita maestria. Scialbo, non regala emozioni particolari. Si salva perchè deve comunque far riflettere e a volte ci riesce (si v. la cella di Mandela...)

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Ultima risposta 28/02/2010 10.30.16
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endriuu  @  27/02/2010 20:21:29
   7½ / 10
Eastwood incrocia il rugby con le idee di mandela delle volte un po troppo retoricamente ma comunque in modo incisivo.La regia rimane un marchio di fabbrica,nelle partite sembra di stare dentro il campo.Certo non siamo ai livelli di Gran Torino.

pioss  @  27/02/2010 16:01:52
   7 / 10
Clint ripropone la solita opera classica, di qualità, complessivamente efficace. Fotografia al massimo, senso del cinema e poesia di linguaggio ai massimi livelli. Nonostante questo il film è retorico in maniera disarmante, un cioccolatino didascalico senz'anima esercizio di uno stile sempre più minimalista ed efficiente, ma anche privo di quell'enfasi drammaturgica che ci si aspetterebbe da una storia di questa levatura.

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Ultima risposta 27/02/2010 22.11.31
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kappa832  @  27/02/2010 15:55:33
   8½ / 10
Solito impeccabile lavoro di Clint Eastwood. Ricostruzione delle vicende pienamente credibile e molto appassionante. Emotivamente coinvolgente, in alcuni tratti retorico e un po' buonista, ma sempre nei limiti.
Morgan Freeman fornisce una prova, l'ennesima, magistrale, e appare un gigante rispetto a tutti gli altri, esattamente come il personaggio che interpreta.
E' un film che rende degnamente omaggio ad uno degli Uomini più straordinari del nostro tempo.

ilcannibale  @  27/02/2010 11:26:37
   7 / 10
Le aspettative non erano tante, ma tantissime, e forse questo ha un po' penalizzato il film. Lento nei primi 40', molto bello nella seconda parte (5 alla prima metà del film, 9 alla seconda). Quando esci dal cinema non sei pienamente soddisfatto, perchè, come ho detto sopra, ci si aspettava molto di più da questo film, che, nonostante tutto, rimane comunque un buon lavoro.

Gruppo COLLABORATORI Invia una mail all'autore del commento L.P.  @  27/02/2010 10:38:10
   8½ / 10
Uno passa la vita ad andare al cinema, vede film di ***** uno dietro l' altro, ma resiste perchè sa che da qualche parte c'è Clint che sta girando. E allora è sicuro che la visione del film di Eastwood lo rinconcilierà col cinema.
Non voglio stare qui a ripetere per la millesima volta quanto sia bravo Clint, quanto la sua regia sia sempre sobria, rigorosa e toccante. Voglio solo sottolineare come sia riuscito ad affrontare una storia ad alto rischio di retorica senza mai mettercene nemmeno un grammo.
E speriamo che qualcuno riesca a farlo vivere per sempre per farci tornare ad amare il cinema una volta all' anno.

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Ultima risposta 28/02/2010 16.25.21
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Sestri Potente  @  27/02/2010 09:24:41
   7 / 10
Sinceramente preferisco il Clint Eastwood in versione drammatica (Mystic River, Million Dollar Baby, Changeling e Gran Torino in questo senso fanno scuola),
ma anche questo film sportivo-biografico è molto bello.
Tuttavia, non posso non sottolineare alcuni difetti, come l'eccessiva retorica e la lunghezza dell'opera.
Ottima, in ogni caso, la storia, che rende omaggio ad un grande politico come Nelson Mandela, interpretato magistralmente da Morgan Freeman.

Invia una mail all'autore del commento Tempesta  @  27/02/2010 08:48:53
   8½ / 10
Diretto magistralmente a mio giudizio da uno dei più grandi registi attuali.Politica e sport che si uniscono per migliorare un paese rendendolo più forte agli acchi di tutti.Cast ad alti livelli e scene davvero toccanti.Bellissimo!

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Tom24  @  27/02/2010 00:18:35
   7 / 10
Torno un po' deluso dalla visione di Invictus, devo dire che da Clint mi aspettavo qualcosa di più. Invece...troppi buoni sentimenti e banalità varie, che sommandosi arrivano ad annoiare e a rivelare che non c'è nulla di nuovo sotto il sole. Comunque... rimane un film piacevole e positivo, ne consiglio la visione.

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Ultima risposta 02/03/2010 14.37.10
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Tumassa84  @  25/02/2010 09:32:33
   9 / 10
Negli ultimi anni, Clint Eastwood è sinonimo di grande, grandissimo cinema. Ora che, come dice lui, può permettersi di fare veramente ciò che vuole, il suo marchio è garanzia pressoché assoluta di capolavoro con la C maiuscola. E Invictus non fa da eccezione. La sua potenza evocativa senza pari e la sua grande abilità come story-teller, infatti, si adattano perfettamente al soggetto; e bisogna ringraziare il signor Morgan Freeman per aver subito proposto al buon vecchio Clint il progetto da lui voluto e pensato da tempo. Per chi non lo sapesse, il film è ambientato nel Sud Africa post-apartheid ed è incentrato sulla figura di Nelson Mandela, il quale, appena uscito di prigione ed eletto come Presidente della Repubblica, decide di puntare tutto sulla Coppa del Mondo di rugby, organizzata proprio in Sud Africa, come collante per riunire un popolo profondamente diviso. La fedeltà storica del film è altissima: sulla pagina inglese di wikipedia sono elencate le inesattezze, ma parliamo proprio di inezie, come i nomi dei giornalisti sportivi. Il realismo dell'opera è accentuato dalla recitazione degli attori in perfetto accento sudafricano, appreso dopo mesi di studio ed esercizi di pronuncia. Motivo per cui consiglio vivamente la visione in lingua originale (chiaro, non che si conosca l'accento sudafricano, ma si sente chiaramente che parlano in una maniera molto diversa rispetto ad americani e inglesi). Inutile dire che Morgan Freeman ha sfoderato una prestazione recitativa immensa, quella forse per cui lui è nato, e molto bravo è anche Matt Demon nel ruolo del capitano della nazionale di rugby. Finita la proiezione, ho pensato che questo era un film che qualcuno doveva assolutamente fare. Meno male che l'ha fatto Clint.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR kubrickforever  @  20/02/2010 20:40:12
   8 / 10
Non sarà al livello dei suoi ultimi lavori, ma il tocco di Clint si vede anche questa volta.

E' inutile ormai elogiare la bellezza dello stile classico del regista californiano, che anche quì ci offre una prova sobria e priva di sbavature. La storia è quello che è dato che racconta gli eventi che han portato la squadra di rugby del Sud Africa a vincere il campionato mondiale.
La cosa che più mi è piaciuta è che questa volta Eastwood non ha cercato di drammatizzare sulla vicenda, cosa che avrebbe potuto fare benissimo visti gli eventi che han caratterizzato la vita di Mandela prima della sua elezione. Lo sport viene preso dal leader come mezzo di unificazione di un paese allo sbando ed in tal senso va elogiata la prova di M.Freeman, perfettamente a suo agio nel ruolo. Non male anche la prova di Damon. Bellissima la scena che ritrae la partita finale con la Nuova Zelanda.

dagon  @  08/02/2010 12:36:46
   6½ / 10
dopo averci fornito alcuni dei film migliori di questi ultimi anni, Clint compie un mezzo passo falso, paradossalmente con la storia che, in teoria, avrebbe potuto essere la più emozionante, dati i temi trattati. Purtroppo, lo stile sobrio e pacato del regista ,che tanto aveva giovato ai suoi precedenti lavori, qui si rivela un mezzo boomerang, soprattutto per la scelta di insistere su lunghe scene di rugby che, avendo l'esito già noto, non appassionano nemmeno per un secondo. I personaggi, per di più sono solo abbozzati, soprattutto quello di Damon, mentre quello di Mandela si regge più sull'interpretazione di Freeman e sul valore del personaggio in sè che non su un vero approfondimento psicologico. In un film troppo accademico, il regista riesce a dare comunque due zampate degne della sua fama

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muSe  @  08/02/2010 11:06:04
   7 / 10
Invictus mi ha sicuramente entusiasmato meno di film di Clint. C'è anche da dire che Freeman è bravissimo (come sempre) e le scene delle partite degli Springboks sono assolutamente ben fatte. Era una sfida ambiziosa, riuscita

londra  @  30/01/2010 20:24:00
   7 / 10
era scontato che raccontare una biografia di nelson mandela con morgan freeman attore principale nel film non poteva uscire una cantonata....però scorre poco e matt damon è sprecato in un ruolo decentrato e mai in evidenza...buona la fotografia e la sceneggiatura.. una cose su tutte è la serenità e poesia quando morgan freeman si esprime con il prossimo che danno il senso di un uomo sicuro per la sua nazione che usciva da un dramma nazionale...consiglio il film hà quelle persone che vogliono imparare cosa vuol dire convivere tra neri e bianchi..o peggio tra italiani e extracomunitari

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Ultima risposta 27/02/2010 09.26.55
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tnx_hitman  @  23/01/2010 10:53:04
   8 / 10
L'interpretazione migliore di Morgan Freeman devo riconoscerlo..8 come minimo xke' e' una storia appassionante e il duo di protagonisti se la cava egregiamente.Non il migliore di Clint Eastwood pero'.Un tono piu' intenso e travolgente lo troviamo in perle come M.D.B e Gran Torino..in pratica quando c'e anche Clint a brillare oltre che dietro,davanti la telecamera.Se sperate in un altro buonissimo film di Eastwood..ecco a voi Invictus..e lo ammetto,nei mesi prossimi credo che sara' il prodotto piu' decente.

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Ultima risposta 27/02/2010 11.30.17
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Gruppo REDAZIONE VincentVega1  @  13/01/2010 13:09:41
   8½ / 10
Un film di Eastwood all'anno per fare pace con il cinema.

L'immortale Clint ci propone la storia di una nazione appena uscita da un periodo nero, pronta a risollevarsi attraverso il tifo per la squadra nazionale di rugby. A capo di tutto ci sarà Nelson Mandela che muoverà solo il primo passo verso un clima più sereno. Purtroppo però anche lui ben sa che ciò non sarà sufficiente, a dimostrarlo il suo ordine finale all'autista: "non c'è fretta". Godiamoci questo momento. Godiamoci questo film.

La politica del grande presidente sud-africano non viene praticamente mai analizzata: ci si sofferma sulle sue parole, sulle sue idee, sul suo perdono, sulla sua determinazione. Non si scade mai in trabocchetti retorici e, come magari può essere già accaduto in film precedenti di Eastwood, non si enfatizzano scene particolarmente coinvolgenti.

Morgan Freeman è perfetto, le sue parole escono dalla sua bocca come se fossero poesie, il suo volto è la perfetta rappresentazione della felicità e della tranquillità.

Magnifica la partita contro la Nuova Zelanda, la sintesi perfetta di quegli anni difficili.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento matteo200486  @  12/01/2010 00:03:00
   7½ / 10
Film sulla memorabile vittoria ai mondiali di rugby del 1985 un evento sociale prima che sportivo. Uno degli esempi di come lo sport può essere il collante per una nazione.
Ma, a mio avviso, è un film soprattutto su Nelson Mandela e sul superamento del pregiudizio razziale. Un film buono, a mio avviso, ma non certo quello che mi aspettavo leggendo quel nome dietro alla macchina da presa. Non mi soffermo nemmeno sulle capacità di questo grande regista, Eastwood è un grandissimo. Ma proprio per questo ci si aspetta sempre il massimo. Il film è senza dubbio solido, ben diretto con ottime interpretazioni su tutte Morgan Freeman.
Comunque un buonissimo film, ma non memorabile ne ho preferiti altri del grande regista.

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Ultima risposta 04/03/2010 22.48.37
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favam  @  06/01/2010 00:03:17
   10 / 10
Non ho resistito ad aspettare febbraio e me lo sono visto in inglese, ma al cinema ci andrò il primo giorno di proiezione.

Bene, posso dire che sto ancora in pieno pathos emozionale dopo che il film è finito da un'ora abbondante.

Posso anche dire che senza ombra di dubbio sarà il miglior film del 2010 anche se siamo solo al 5 gennaio ( oddio, dovrebbe rinascere Kubrick per farmi, forse, cambiare idea).

Posso anche aggiungere che Clint Eastwood oggi come oggi è il CINEMA senza se e senza ma e che Morgan Freeman è più Mandela di Mandela.

Infine posso assicurare che se fossi stato al cinema, al termine della proiezione, mi sarei alzato in piedi ad applaudire anche a costo di apparire uno stupido provincialotto.

Non ci sono ragioni terrene per non vedere questo film, non ci sono ragioni terrene per non declamarlo come l'ennesimo capolavoro di un genio.

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Ultima risposta 22/01/2010 17.59.16
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Xavier666  @  30/12/2009 03:55:58
   8½ / 10
"I'm the master of my fate
I'm the captain of my soul"
Clint Eastwood è riuscito a mattere dentro un film un significativo frammento del Sudafrica appena liberatosi dall'apartheid (bellissima scena iniziale dove in un campo ben curato dei giovani bianchi giocano a rugby mentre dall'altra parte in mezzo alla polvere dei giovani neri corrono dietro un pallone da calcio) e una storia sportiva , come se fosse un qualsiasi "il sapore della vittoria" con il grande Denzel Washington.
No, Clint non si ferma a questo, crea un film splendido dove la figura di un Morgan Freeman più in forma che mai (questo ruolo è perfetto per lui, mister Nelson Mandela) si erge paladina di un'utopia , vedere una nazione unita nonostante i feroci anni dell'apartheid, e tutto questo senza cadere nella retorica che film del genere finiscono a volte per portarsi appresso invitabilemente.
Matt Damon è bravo, oddio non mi ha mai fatto impazzire ma fa anche lui la sua parte, forse troppo offuscato dall'interpretazione di Freeman.
Bel film, un ottimo film per iniziare il 2010.

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