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Tutte le modelle ed amanti di una nota fotografa bisex vengono fatte fuori da un misterioso killer ... Ambientato in un prossimo futuro che cerca malamente di ricreare le atmosfere di " Blade runner " , questo unico film girato dallo sconosciuto regista toscano Piccio Raffanini nel 1988 è un thriller erotico ad alto contenuto di gno.ccaggine . Purtroppo , nonostante le tante belle ragazze generosamente svestite , l' erotismo risulta molto freddo e meccanico , mentre l' intreccio giallo si dimostra parecchio banale e con palesi riferimenti a " Vestito per uccidere " . L' ambientazione futuristica naturalmente è miserrima , al limite del ridicolo , e si limita ad un manichino con le ruote che cerca di imitare un robot cameriere , all' uso di computer già obsoleti pochi anni dopo e soprattutto all' utilizzo di un prototipo di auto disegnato da Giugiaro , la Machimoto ! Per fortuna almeno le ragazze sono carine e non lo nascondono : la protagonista è l' australiana Virginia Hey , con un fugace passato di Bond girl ; poi troviamo una mutissima Eva Grimaldi , la graziosa Gioia Scola e la statuaria Carin Mc Donald , oltre a tanti volti e corpi poco noti ma notevoli . Nel mediocre cast maschile si fa notare l' inutile cameo del cantante Kid Creole , all' epoca piuttosto in auge . Diciamo che nel complesso può meritarsi un 4 ....
Patinatissimo giallo/erotico dal taglio futuristico,poca roba complessivamente,infatti oltre che un bel po' di nudi ed una certa atmosfera sadomaso c'è ben poco per cui valga la pena ricordarlo. Lento,datato,povero e privo di momenti realmente interessanti,nato sulla scia del successo di "Sotto Il Vestito Niente" è un prodotto decisamente dimenticabile,figlio del suo tempo e decisamente superato.
Asettico thriller-erotico come andava tanto di moda negli anni '80; quindi la regia, la fotografia e la recitazione sono impostate e patinatissime. Vorrebbe essere ambientato in America nel futuro (con tanto di pistole laser) ma il budget è quel che è perciò questa passonata potevano risparmiarsela. Tuttavia si salvano le scenografie. La parte gialla nella storia è solo un pretesto, l'identità dell'assassino è intuibile da subito e mancano scene di tensione vera e propria. In sostanza si vede solo per una punta di nostalgia che suscita quel cinema di una volta ma per il resto...solo qualche donna nuda e nient'altro!