revolutionary road regia di Sam Mendes USA, Gran Bretagna 2008
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revolutionary road (2008)

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locandina del film REVOLUTIONARY ROAD

Titolo Originale: REVOLUTIONARY ROAD

RegiaSam Mendes

InterpretiLeonardo DiCaprio, Kate Winslet, Kathy Bates, Kathryn Hahn, Michael Shannon, Zoe Kazan, Ryan Simpkins, Ty Simpkins, Kristen Connolly

Durata: h 1.59
NazionalitàUSA, Gran Bretagna 2008
Generedrammatico
Al cinema nel Gennaio 2009

•  Altri film di Sam Mendes

Trama del film Revolutionary road

Anni '50, Frank e April Wheeler sono una coppia appartenente alla classe media americana, vivono nei dintorni di New York in una di quelle belle case da benestanti, ma sono in forte conflitto riguardo allo spazio da dedicare ai propri desideri contro l'opprimente ondata di conformismo che sembra essersi impossessata degli Stati Uniti in quegli anni.

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Voto Visitatori:   7,27 / 10 (224 voti)7,27Grafico
Miglior attrice in un film drammatico (Kate Winslet)
VINCITORE DI 1 PREMIO GOLDEN GLOBE:
Miglior attrice in un film drammatico (Kate Winslet)
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Voti e commenti su Revolutionary road, 224 opinioni inserite

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Gruppo STAFF, Moderatore Kater  @  08/02/2009 16:23:31
   6 / 10
Personalmente in REVOLUTIONARY ROAD trovo ben poco di rivoluzionario.
Spiace dirlo ma lo scandaglio della "perfetta" famiglia americana che nasconde disagio, repressione delle ambizioni e intimo desiderio di ribellione fino ad implodere e sfociare nella tragedia non è certo nuovo e ha un pò stancato, almeno me. Dialoghi sempre uguali ripetuti troppe volte, uno sviluppo prevedibile e un finale ancor più prevedibile e poi - prevedibilissimo - la vera verità rivelata nelle parole di un folle, rinchiuso in un manicomio perchè ha compreso la natura ipocrita della società in cui vive. Mhà... nuova quest'ultima cosa, Forman è solo circa 30 anni che la ribadisce.
Per non parlare della disillusione del rapporto di coppia, che vuole essere crudele e tragico ma che, a causa della ripetitività, manca nell'impatto di quella crudezza alla quale sembra ambire.
Inoltre pure la regia non è esaltante: patinata e di maniera scivola via senza momenti esaltanti.

Ormai al cinema mi aspetto qualche cosa di nuovo, nella storia o nella regia, e in questo film non l'ho certo trovato.

26 risposte al commento
Ultima risposta 12/02/2009 14.22.51
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francis81  @  08/02/2009 15:24:32
   9 / 10
Ieri sera ho visto al cinema "Revolutionary road" film che riporta nel grande schermo i due che furono protagonisti di una bella storia d'amore:
Leonardo di Caprio e Kate Winslet.
In questa pellicola l'amore viene trattato come l'illusione che ci consente di credere di poter essere invincibili rispetto a qualsiasi situazione o stato d'animo che attraversiamo.
Ma la stessa protagonista si rende conto che l'opportunità di costruire un futuro basato su questa premessa non può bastare .
Il film ambientato intorno agli anni'50 , mette in risalto diversi aspetti in grado di far riflettere : prima di tutto il mito idealistico e "falso" della famiglia americana: una bella casa una bella moglie i figli e un lavoro che se anche non è quello che desideri è necessario per attraversare quelle "fasi" che ti consentono ( forse) di passare un esistenza felice.
Ma non è così. A poco a poco quella bella facciata inizia a dare mostra delle sue prime crepe e inizia a cedere pezzo per pezzo.
Ti mostra chi si è ritrovata in una vita che per quanto bella all'esterno, non voleva e non poteva viverla in quel modo perchè , lei, April aveva delle grandi ambizioni per se stessa,
ambizioni che l'avrebbero portata a realizzarsi nell'ambito in cui aveva sempre desiderato :il teatro.
Ma lentamente è diventata schiava di quell'abitudine che a poco a poco l' ha portata nell’angolo più buio della sua esistenza.
Lui, Frank prosegue il suo percorso all'interno di quella macchina chiamata capitalismo; anch'esso per la sua vita sogna e immagina di poter fare altro o di scoprirlo col tempo;
ma nonostante ciò preferisce non dare ascolto a questa sua sensazione per paura e per non correre il rischio di perdere la certezza per “l'incertezza”.
Memorabile l'interpretazione del "malato di mente" che in realtà viene giudicato malato di mente solo perchè non si conforma a quelli che sono gli schemi e per questo ritenuto pazzo da chi negli schemi CI VIVE.
Per me resta lui il personaggio più razionale del film soprattutto quando dice che "molte persone sono conoscenti del vuoto ( nella propria vita) ma occorre davvero coraggio per vederci la disperazione"
La scena in cui loro due discutono e a un certo punto Frank dice ad April :
" ci vuole spina dorsale per assumersi le proprie responsabilità"
e lei risponde
" NO! Ci vuole spina dorsale per essere nella vita ciò che si vuole e non aspettare che arrivino scelte al tuo posto"
è davvero la chiave di tutto.
Lei pensava di essere "speciale" ( e chi di noi non lo ha mai pensato? se almeno si hanno un pò di ambizioni) di potersi realizzare; ma la sua debolezza il suo poco coraggio
l'hanno portata giorno per giorno a far crescere la frustrazione e la mediocrità che sentiva per se stessa.

Se vi aspettate una bella storia d'amore non è questo il film che fa per voi. Ci sono degli spunti che fanno riflettere sul serio
in merito a come le persone di oggi possano vivere la loro esistenza andando avanti e accontentandosi di chi sceglie al loro posto perchè
troppo deboli forse, per rischiare e provare la sensazione di realizzarsi come sempre hanno desiderato.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento matteo200486  @  08/02/2009 14:20:52
   8 / 10
Il ritorno di Mendes su ottimi livelli. Questo è quello che penso. Un regista ormai maturo e libero da fronzoli o sfaccettature glam. Un occhio cinico, lucido e spietato. Solo attraverso una crescita di questo tipo il regista britannico poteva affrontare un testo come Revolutionary Road di Yates.
Il risultato è ottimo sotto tutti i punti di vista. Di Caprio e la Winslet offrono un'ottima prova, la Bates può anche star zitta davanti alla telecamera per fare un figurone e Michael Shannon interpreta un personaggio che personalmente l'ho trovato splendido. Un pazzo che con chiarezza riesce a vedere la realtà e la spiattella ai propri interlocutori senza peli sulla lingua e con un cinismo incredibile. L'ambientazione anni '50 è molto bella quanto alcune sequenze che ho apprezzato molto.
Che dire, un vero pugno nello stomaco di quelli dolorosi, un modo di far cinema che l'italico Muccino dovrebbe apprendere. Mendes non è mai eccessivo, non vuole strappare lacrime ma vuole semplicemente farci riflettere e ci riesce perfettamente.

3 risposte al commento
Ultima risposta 09/02/2009 22.44.07
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jiko  @  08/02/2009 11:58:48
   10 / 10
Dopo "American Beauty", Sam Mendes sferra un altro attacco al conformismo della società americana, e lo fa in modo molto più crudo, intenso, diretto. Davvero bravi Di Caprio e la Winslet, che in una vera e propria "escalation emotiva" ci offrono un'interpretazione magistrale. Il miglior film di Mendes, molto più vero e doloroso di "American Beauty", peccato che non sia tra i candidati all'Oscar come miglior film, avrebbe meritato.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  08/02/2009 11:08:31
   7½ / 10
Mendes nuovamente alle prese con la distruzione dell'idillio della famiglia americana. Dopo American Beauty un film, questa volta ambientato negli anni '50, cinico, duro che ci racconta l'ipocrisia del perbenismo e dell'apparenza. Ottimi gli interpreti principali, grandiosa Kate Winslet, bravissimo Di Caprio; le prove dei comprimari lasciano più a desiderare escludendo Kathy Bates e Micheal Shannon.

quaker  @  07/02/2009 23:54:30
   9 / 10
Il 9 ci sta tutto. Gran bel film davvero; Sam Mendez è un grande regista, oggi uno dei migliori registi americani.
Il raffronto con American Beauty è inevitabile. Qui Mendez è più asciutto, non concede nulla alla commedia. Ricorda Clint Eastwood, e osa fare un film teatrale, dove la parte recitata della pellicola è importante qunato la parte visiva (noi abbiamo la fortuna di avere la miglior scuola di doppiaggio del mondo e non abbomo perso troppo...).
Sia L. DiCaprio che soprattutto K. Winslet sono eccellenti; lei per me è brava da urlo: una nuova Emma Thompson, ani perfino più brava... .
Insomma, tenendo conto che è un film altamente drammatico, vale la pena davvero di correre a vederlo: non ve ne pentirete.

edo88  @  07/02/2009 20:11:07
   9½ / 10
Splendido.
Sarà che stravedo e ADORO Kate Winslet e Leonardo DiCaprio e forse mi hanno un attimo distratto dall'anima del film, ma non ho percepito la falsità e la freddezza che i critici hanno trovato in questa pellicola.
Certo non ci si può appassionare con forza ai personaggi né si può dire di aver passato due ore che ti hanno tolto il fiato, ma per me siamo di fronte ad una prova registica e attoriale di ottimi, davvero ottimi livelli.
Sam Mendes è in piena sintonia con gli attori e con la storia che sta raccontando, la regia è forsa la sua più elegante e quelle di Kate e Leo sono prababilmente le migliori prove recitative dei due attori. E mica è poco. Mi dispiace che DiCaprio non sia stato riconosciuto per questo film, la Winslet invece dovrebbe vincere quello stramaledetto Oscar (che si merita più di chiunque altra) per The Reader anche per premiare questa sua interpretazione.
Tecnicamente comunque questo film è perfetto, non ho trovato sbavature e infatti l'effetto è quello di un film elegante, che molto ha preso dal teatro. Costumi, scenografie, fotografia tutti perfetti.
Colonna sonora da non sottovalutare, mi ha ricordato Marianelli.
La sceneggiatura è difficile da giudicare data l'importanza e la grandezza della fonte, e non conoscendola non posso parlare di eventuali stravolgimenti. Come detto prima i protagonisti sono difficili da compatire nel loro percorso, ma sono sicuramente descritti ottimamente, così come i personaggi secondari (qualcuno più macchiettistico di altri).
L'intero cast è all'altezza dei due protagonisti e offre una prova molto valida. Kathy Bates una conferma, Michael Shannon una scoperta.
Mezzo voto in più per i due miei attori preferiti, davvero da brivido.

Da non perdere.

dagon  @  07/02/2009 14:04:47
   6½ / 10
film di grande eleganza formale (come tutti i film del regista), ben interpretato, interessante per ciò di cui tratta... eppure, l'ho trovato un po' noioso e distaccato. Mendes mi è sembrato poco "coinvolto".

genki91  @  07/02/2009 14:04:15
   8 / 10
Ecco la scena:
Io vado al cinema, con altri 4 amici e vediamo uscire altri 2 amici...
Chiediamo:
"Com'è il film?" e loro:
"Una *******, meglio perderlo..."
Ma noi più determinati che mai, entriamo e lo vediamo.
Non fidatevi mai degli amici...
Il film è bellissimo, una Winslet meravigliosa, proprio da Oscar, DiCaprio ottimo come sempre,

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Quindi si riconferma la coppia DiCaprio-Winslet.
Quadro perfatto di una famiglia medio-borghese degli anni '50 in America, con i propri problemi da affrontare.
Finale fantastico che,un minimo mi aspettavo.
Film che comunque non delude le aspettative.
Decisamente più scorrevole e simpatico il secondo tempo rispetto al primo.

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Ultima risposta 07/02/2009 14.05.13
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Gruppo COLLABORATORI matteoscarface  @  06/02/2009 20:58:11
   7 / 10
Analisi spietata e veritiera della famiglia americana di una volta ma anche di adesso (crisi a parte). Il falso mito del mondo idealistico e felice dell'America anni '50, la cui massima istituzione era l'intoccabile famiglia, viene qui demolita e smembrata pezzo per pezzo senza pietà e il falso specchio si infrange rivelando al di sotto del perbenismo un mondo ipocrita e atroce, dove regnano l'odio, la frustrazione e i falsi sentimenti. Ottimamente interpretata da un Di Caprio e una Winslet in stato di grazia, non da meno fa Kathy Bathes, il dramma però a mio avviso non riesce ad arrivare fino in fondo, con scene di dialoghi che si ripetono una dopo l'altra in modo quasi estenuante dove si avverte la mancanza di eventi catalizzatori e punti cardine che arrivano tardi. Altro punto dolente sono gli attori secondari che Mendes carica con una recitazione veramente eccessiva che sfocia nella macchietta gigionesca, fatta solo di smorfie, battute poco credibili e uno stile più adatto al teatro che al cinema, dove diventa fastidioso. Il problema di alcuni modi di dire colpisce purtroppo anche il personaggio di Di Caprio. Ma questi certamente sono limiti secondari. Il personaggio del matematico matto è indubbiamente il migliore di tutto il film, si resta penzolanti dalle sue battute, le più vere, le più convincenti, le più seguite, parole che svelano la verità e tagliano più di una spada il velo dell'ipocrisia, ovvero il marcio che sta dietro i suoi "simpatici giovani vicini", parati dietro una maschera di buone maniere, perbenismo e falsi sorrisi, e quello della madre, che mente a se stessa e non vuole vedere la verità anche quando le viene sparata in faccia, che vive nel mondo che si è costruita ad hoc e dove vive alcuni dei terribili valori della borghesia americana più spudorata che rappresenta (bellissima infatti l'ultima inquadratura), parole regalate da un attore bravissimo e ispirato, anche lo stesso "classico" e perfetto vicino sorridente, che sembra vivere felice, avere tutto e comportarsi da amicone per la birra e la grigliata della domenica sul prato all'inglese, non è altro che un falso e perdente uomo medio, privo di amore per la sciocca moglie e ricco al contrario di desideri nascosti. Per il resto la fotografia funziona e la regia classica di Mendes non si carica troppo di eccessivo manualismo da scuola di cinema, come avveniva in Era mio padre, compitino svolto senza passione, freddo e privo di anima.
Il Mendes di Revolutionary Road è sicuramente più maturo e cinico, ma ancora lontano dall'essere definito autore a tutto tondo.

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13 risposte al commento
Ultima risposta 08/02/2009 03.41.10
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El Piccio  @  06/02/2009 17:11:09
   8 / 10
Grandi di caprio e winslet!!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  06/02/2009 16:37:22
   7 / 10
Un Mendes ancora piu' pessimista che in "american beauty" non riesce proprio a mettere pace nei rapporti di coppia!
E se nel suo primo film il problema veniva risolto in tragedia qui troviamo l'indifferenza...cosa è peggio?L'ultima scena del film è emblematica!
Certo che Mendes per arrivare al dunque ci mette parecchio...molto lento e sorretto spesso solo dalla bravura del cast e da una buona sceneggiatura!
Anche se risulta essere pesante rimane un flm da analizzare a fondo e non cosi banale come puo' sembrare!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR quadruplo  @  06/02/2009 12:02:07
   7½ / 10
Un American Beauty ancora più drammatico e senza speranza.

I rimandi a uno dei miei film preferiti sono costanti ma qui non abbiamo situazioni tragicomiche estremizzate ma solo la terribile realtà, dove alla ricerca di una vita "speciale" (o la fuga da una mediocre) si sostituisce la consapevolezza di far parte del sistema in maniera non poi differente rispetto a quelli che vengono considerati banali e vuoti.
E questa resa, dettata dalla comodità di una vita agiata e dalla paura di cambiare, può avere notevoli risvolti, come ci mostra la fantastica coppia Winslet-Di Caprio ( fortunatamente, qui del Titanic non c'è proprio niente).

Il voto al perfetto quadro psicologico dei protagonisti e dei comprimari (tra cui il folle Michael Shannon) è elevatissimo, peccato forse che alcune situazioni risultino ridondanti e la mancanza di avvenimenti "forti" fanno calare il coinvolgimento in alcuni frangenti.
Ma d'altronde, questa è la realtà.

10 risposte al commento
Ultima risposta 06/02/2009 16.01.44
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Clein  @  06/02/2009 11:27:41
   8½ / 10
Ottimo Film, Attori Magistrali, in particolare di caprio. La storia ha un andamento piacevole, e riesce a tenere il ritmo anche nelle fasi finali nelle quali di solito un film del genere stanca. Molto bravo anche Micheal Shannon, in un ruolo un po' secondario (Nomination agli Oscar) e bizzarro devo dire, sono molto colpito.
Da vedere-

Gruppo COLLABORATORI paul  @  06/02/2009 09:21:52
   7 / 10
Se fosse per gli attori 10. La Winslet una conferma, Di Caprio sorprendente. Due attori che si dettano i tempi da soli, strano che non siano stati candidati agli oscar. Premesso ciò, il film scorre abbastanza bene, ma ha troppi tempi morti ed alla fine molte situazioni appaiono stereotipate, così come alcuni attori secondari (su tutti la Bates). Comunque da vedere.

giumig  @  05/02/2009 23:10:07
   8½ / 10
Attori magnifici, regia sublime, splendida fotografia e sceneggiautra interessantissima.

NandoMericoni  @  05/02/2009 19:23:39
   7 / 10
il film è veramente ben fatto, splendida prova degli attori (e non solo i due protagonisti principali) ottima fotografia, non mi ha convinto il finale ma lo so, quello dipende giustamente dal libro.
Diciamo che forse mi aspettavo di più...

Butch Coolidge  @  05/02/2009 18:06:03
   10 / 10
Sam Mendes ci aveva già deliziato tempo fa con American Beauty (film del tutto diverso da REVOLUTIONARY ROAD).. In R.R infatti si scava molto l animo umano in cerca della verità, della sincerità opposte al gretto conformismo anni '30.. ma direi non solo anni 30 ma purtroppo ancora attuale. Kate Winslet è perfettamente calata nella parte e credo che insieme a Sam (suo marito e regista) abbia creato un film meraviglioso quanto profondo sul senso della vita e della felicità. Grazie Sam. Grazie Kate. :)

§Vale§  @  05/02/2009 13:37:56
   8 / 10
L'unico motivo per cui non posso dare un voto più basso è per la prova strepitosa di Leo e Kate che sono stati entrambi bravissimi.
Concordo sul fatto che la storia non riesce mai a decollare veramente.
L'amore che travolge i due in Titanic qui è tutta un altra storia, e certamente più vicina alla realtà di tante coppie.
American Beauty alla fine ti lascia un amaro in bocca che questo film invece non riesce dare in pieno.
Mi aspettavo qualcosa di più.

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Ultima risposta 05/02/2009 18.27.09
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pazzoadublino  @  05/02/2009 11:37:58
   8 / 10
A me è piaciuto molto!

suzuki71  @  05/02/2009 09:43:59
   9½ / 10
Molte domande e temi che incidono direttamente nell'inconscio dello spettatore, e poche risposte in questo ultimo lavoro del regista di American Beauty. Le anime belle che affrontano la vita di ogni giorno, le anime non abbastanza belle da levarsi sulla mediocrità dei vicini di casa e di lavoro, velleità di una vita migliore, persone speciali ma non abbastanza. Questo film da questo punto di vista è tremendamente sincero, crudele, spiazzante, cinico: April tutto sommato è un' ex-attrice di serie B, e Frank un quasi mitomane molto più mediocre di quel che vuol sembrare, che si riempie spesso la bocca di frasi standard di ideale ribellione: è stupefacente notare infatti che le unime cadute di stile della sceneggiatura sono proprio su alcuni dialoghi semi adolescenziali dei due protagonisti, quindi tutto assolutamente voluto. La fuga è una velleità, e la specialità non è abbastanza. Qualcosa di più tragico dello spreco di una vita sola? Strada sgombra per la follia, quella conclamata del figlio dei vicini (l'unico lucido e capace di penetrare oltre le cose, come i poeti) e quella nascente di April, risposta obbligata quando i propri sogni non sono la realtà. Un film di frustazione dilagante, come la magnifica scena della vicina di casa piangente alla notizia della partenza dei Wheeler, bellissima e significativa: tutti hanno dentro i semi di libertà e idealità, ma molti si dirigono sulla strada del conformismo, e cercarvi equilibrio chissà se non sia poi la scelta più sana? Anche la scena finale è indicativa: meglio abbassare il volume di fronte alle rassicuranti ma mediocri critiche della ex amica di April.
Tutti questi magnifici temi realizzati con regia equilibratisima e matura, due attori protagonisti straordinari, sceneggiatura magnifica, musiche perfette e sobrie..... un grandissimo film, crudele, spiazzante, un tema difficilissimo e sfuggente che agisce nel profondo. Ad memoriam!

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  04/02/2009 22:02:48
   8 / 10
Mi ero ripromesso di contenere gli entusiasmi davanti alle due ore (non tutte vibranti, con qualche forzatura di troppo, un che di vagamente edulcorato in un contesto che non lo è affatto) del nuovo film di Mendes, autore che è ancora difficile identificare per la sua "sincerità" (v. l'esordio vibrante ma studiato a tavolino di A. Beauty ma anche un film furbetto come "Era mio padre", il discreto "Jarhead" etc.).
Credo che l'ottimo risultato sia dovuto tanto a Mendes, magistrale regista di attori (la Winslet è a dir poco stre-pi-to-sa!!!) quanto a un referente letterario come Richard Yates, bravissimo a frantumare i sogni mettendo in mostra quello che i sogni non dicono ("Non siamo mai stati speciali, o destinati a vivere tutto ciò").
"Revutionary road" è un film da vedere "oltre", per non rischiare - come temo faranno molti - di confonderlo nella massa dei melodrammi furbetti americani: tutt'altro.
Il pathos è immenso, come le frustazioni di April davanti al suo primo fallimento (come attrice) o magari all'illusione che la mediocrità del consorte fosse una maschera dove celare chissà quali misteriosi talenti...
Il non-luogo, oasi perfetta e di perfetta gratitudine (ipocrisia) dell'estabilishment americano, meschino rifugio provinciale di benessere e falsità, finisce per tradire ogni possibile legame con l'American Dream (ops Beauty) arrivando a sognare, con un pò di sconcerto, il glamour europeo.
Se Mendes avesse evitato certi momenti tirati per le lunghe o certi eccessi nei dialoghi (comunque meravigliosi) sarebbe stato meglio, ma è di sicuro il suo miglior film in assoluto.
Non solo la Winslet ci regala un'interpretazione sublime ("Non posso partire, non posso restare, non servo a niente e a nessuno": ti viene voglia di baciarla una donna che parla così...) ma che dire dei comprimari? La Bates è perfetta nel ruolo della proprietaria-vicina impicciona e un pò bigotta, e memorabile l'attore che impersona il figlio "svitato" ("molte persone sono coscienti del vuoto ma... ci vuole un gran fegato per vedere la disperazione").
E ci vuole, aggiungo io, un bel coraggio per descrivere impetuosamente l'aborto di April in un film destinato (a sentire i trailer) alle grandi masse.
Spiacente per gli aficionados di "Titanic", ma qui non c'è (più) spazio per il sentimentalismo e perlomeno ci siamo risparmiati Celine Dion... qui si affonda in un climax quasi Faulkneriano, in una versione appena più moderna di Tennessee Williams, o nel dramma corale à la Eugenie O'Neill.
Non è poco fare cinema anticonvenzionale con i mezzi più convenzionali, caro Mendes, di questi tempi

6 risposte al commento
Ultima risposta 26/02/2009 09.23.56
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FABRIT  @  04/02/2009 18:19:10
   6½ / 10
Un film discreto, tutto improntato sulle interpretazioni degli attori molto bravi!Non è un capolavoro......

Dan of the KOB  @  03/02/2009 21:26:42
   6½ / 10
Ecco una delle mie delusioni della stagione!
M'aspettavo tanto da questo film, per via del cast e per via della regia!
Non posso ritenermi deluso da questo, Di Caprio e ancor più la Winslet offrono 2 prove magistrali e Mendes mostra una regia di classe! La fotografia poi è perfetta!
Ma la storia? Non mi ha coinvolto minimamente! Sembra sempre che da un momento all'altro debba decollare ma non spicca mai il volo!
Forse un romanzo come quello di Yates non era tramutabile in un film, non sarebbero bastate 5 ore per descrivere più a fondo i caratteri ed i pensieri dei vari protagonisti!

jack2057  @  03/02/2009 01:48:15
   6½ / 10
carino

1 risposta al commento
Ultima risposta 03/02/2009 10.41.43
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Gruppo COLLABORATORI peter-ray  @  02/02/2009 11:03:33
   8½ / 10
Niente di così innovativo e originale, ma l'ho trovato un gran bel film.

Dopo Milk è il migliore della stagione che ho visto.
La sceneggiatura è eccellente ed è magnificamente supportata da un ottima regia e fotografia.
I due interpreti sono stati superlativi e credo che la Wislet meriti la statuetta molto di più rispetto alla suo ruolo nel Titanic.
Anche Di Caprio è stato bravissimo, ma sarà dura spuntarla quest'anno contro il gigante Penn.

Il film non è a mio avviso paragonabile ad American Beauty, in quanto bisogna tener conto che questo è tratto dall'omonimo romanzo di Richard Yates, mentre l'altro ha vinto il premio Oscar per la miglior sceneggiatura originale.

Tuttavia i dialoghi accesi colpiscono nell'animo.
Alzo mezzo punto per la Wislet che stavolta mi ha veramente colpito

A chi piacciono i film di questo genere lo consiglio vivamente

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8 risposte al commento
Ultima risposta 02/02/2009 16.58.09
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kerkyra  @  02/02/2009 10:46:13
   7½ / 10
film da vedere per la modernità in cui scandaglia nell'animo umano e mette in trasparenza le meschinità che la vita quotidiana porta a emergere!!!

Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Lot  @  02/02/2009 10:42:19
   8 / 10
Il fratello maggiore di American Beauty, sia dal punto di vista anagrafico che cinematografico. Tanto glam e ammiccante il primo, tanto duro e senza fronzoli questo, probabilmente l'evoluzione naturale per Mendes.
Era già tutto nelle righe di Yates comunque, punto di arrivo di un percorso critico che passa per Gatsby e l'ingenuità beat, che dissolsero in modo definitivo l'ipocrita fiducia in quel conformismo della middle-class di provincia (americana ma non solo), destinato a franare rovinosamente pochi anni più tardi, salvo ripresentarsi a stretto giro, ciclicamente e al ribasso.
Precisamente connotato ma oltremodo attuale, un film che disintegra il codice Hays scoprendo i nervi di vite che non valgono la pena di essere vissute, intessute di non-detti e incomprensioni, convenzioni e compromessi, disagi e illusioni, insicurezze e aspirazioni frustrate.
Grande ricostruzione, splendida prova dei due protagonisti (tanto finti in Titanic quanto in piena alchimia qui), sceneggiatura fedele e regia mai sopra le righe, impreziosita solo da intensi primi piani e da alcune sequenze chiave, di rarà potenza espressiva

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Un incubo generazionale, da vedere (e da rileggere).

3 risposte al commento
Ultima risposta 19/03/2009 09.08.56
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fluke  @  01/02/2009 15:57:56
   9 / 10
bellissima fotografia, scenografia perfetta, attori sublimi. che altro si può volere da un film? all'uscita dal cinema ho avuto qualche discussione sul film con i miei 'compagni di cinema': 'è un film che piace soprattutto alle donne' hanno sentenziato. Perchè la crisi del mito della famiglia perfetta e l'impossibilità di realizzazione delle proprie ambizioni sono questioni femminili? Posso soltanto dire che sto vedendo bei film al cinema in questo periodo e ho un grande rammarico:nessuno di questi è italiano. In italia si produco solo cinepanettoni/mafiacamorra/commedia all'italiana. Gli altri fanno film su tutto: un regista come Ridley Scott ha spaziato da Blade Runner a Master e Commander, al Gladitore a Un'Ottima Annata. Il cinema italiano non ha idee econtinua rimestare la solita minestra , rispecchia un paese riverso su stesso e decadente. Scusate lo sfogo.

piccypu  @  31/01/2009 16:06:47
   9 / 10
è un film molto bello soprattutto per il suo livello di drammaticità a mio parere molto elevato.

mr. goodkat  @  31/01/2009 00:21:42
   9 / 10
se non ci fossero stati Di Caprio e la Winslet come protagonisti questo film non lo avrebbe visto nessuno,il film è carino,ma il voto è alto per per via della recitazione dei 2.

scottlumber  @  30/01/2009 16:06:15
   8 / 10
Si vede che è tratto da un libro, e viene da apprezzare l'operazione di traduzione da linguaggio a linguaggio. I personaggi sono ben definiti, e la sostanza trasuda abbondantemente da azioni e da dialoghi che sembrano la versione per il cinema della vita reale. Non faticherete a riconoscervi in questo o quel passaggio del film, per come questo racconta la comunicazione all'interno del rapporto di coppia, ma anche il rapporto di noi tutti con il nostro status e le nostre aspettative.
Molto in breve, gran film e ottima prova degli attori.
Consigliatissimo.

Il_Recensore  @  23/01/2009 23:35:39
   6½ / 10
Torna all'attacco il regista di American Beauty, e torna un tema a lui assai caro, quello della ipocrisia e dell'incapacità di comunicare con l altro da se. Questa volta però manca quel ritmo narrativo scoppiettante e coinvolgente tipico del titolo precedente. A mio parere, il film non decolla mai, sembra che una svolta sia sempre dietro l'angolo, invece ciò non accade. Forse è intento del regista, proprio per ricreare il clima e le emozioni che i 2 protagonisti vivono (o non vivono), ma il coinvolgimento di noi spettatori è limitato dalla bravura dei 2 attori (La Winslet sicuramente otterrà un Oscar per la prova data). Mi è piaciuta molto la figura del pazzo (mi ha ricordato quello di Re Lear) che è l'unico a dire le cose come stanno senza pensare ai giudizi degli altri.
Girato ovviamente con maestria e accompagnato dalle musiche di un Newman non troppo in forma. Caro Sam, sarà per la prossima!

PS Dimenticatevi di Jack,Rose e dell' iceberg! Le cose saranno un tantino diverse!

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