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A conti fatti è un bel film; Dieterle cura bene la regia e nulla da eccepire sulle sontuose scenografie. Più che altro viene messa in risalto la vicenda di Giovanni il Battista e della sua "battaglia" contro la perfida Erodiade ed alla fine c'è anche posto per il toccante discorso della montagna di Gesù...e poi, vogliamo mettere la dirompente presenza scenica di Rita Hayworth? Quello che purtroppo lascia perplessi ed impedisce di dare un voto più alto è il radicale rimaneggiamento della storia originale: innanzi tutto è pura invenzione la parte iniziale in cui Salomè si trovava a Roma e la sua relazione sia con Fabio Marcello che con Claudio; poi soprattutto il fatto che non venga mostrata come una malvagia e spietata maliarda a cui interessa solo la testa del Battista ma anzi una donna magari un pò viziata ma buona che alla fine si converte alla dottrina del Cristo. Va bene che i Vangeli non dicano molto circa la sua figura ma qui è evidente che il buonismo ed il perbenismo Hollywoodiano degli anni '50 abbiano puntato solo a mitizzare la Hayworth mostrandola casta e pura.