Elegante e raffinato uomo di cultura, attore, scrittore, collezionista e critico di oggetti d'arte, Vincent Price è stato un uomo completo e un artista eclettico: interprete di oltre un centinaio di film, alcuni buoni, altri mediocri, altri ancora grandiosi; protagonista di moltissime trasmissioni televisive e di altrettanti programmi radiofonici, oltre che scrittore di libri di cucina e di un'autobiografia (I Like What I Know).
Piace ricordarlo così, il sopracciglio un po' aggrottato, i capelli bianchi, qualche ruga sul volto e tanta dolcezza nello sguardo.
Nato nel profondo sud degli Stati Uniti, a Saint Louis in Missuri il 27 maggio 1911, Vincent Price comincia ben presto ad interessarsi della storia e della cultura inglese, paese che conosce molto bene perchè il padre, e quindi tutta la famiglia, vi soggiornava molto spesso per motivi di lavoro.
Studia in Inghilterra, si laurea all'Università di Yale e ad Oxford si specializza in storia dell'arte.
Ed è a Londra che si cimenta nelle prime esperienze teatrali (interpreta il principe Alberto in 'Vittoria Regina', poi lavora per Welles in 'Casa cuore infranto'), e il suo amore per il palcoscenico influenzerà non poco la sua carriera cinematografica.
Debutta nel cinema nel 1938 con "SERVIZIO DI LUSSO" di Rowland J. Lee; e l'anno successivo è sir Walter Raleigh, a fianco di Bette Davis ed ERROL FLYNN nel film "IL CONTE DI ESSEX" di Michael Curtiz; che racconta la storia del tormentato amore della regina inglese, Elisabetta, per l'ambizioso conte, in una cornice di tradimenti, passioni, drammi e ragion di stato.
Subito dopo è di nuovo con R. J. Lee per impersonare il ruolo del duca di Clarence, fratello del moribondo re Edordo IV d'Inghilterra, nel film "L'USURPATORE", che racconta la storia degli intrighi e delle violenze messe in atto dall'altro fratello, Riccardo di Gloucester, per impossessarsi della corona, prima che Enrico Tudor torni dall'esilio e metta fine ai suoi raggiri, diventando re col nome di Enrico VII.
Il film sarà rifatto da Roger Corman nel 1962 col titolo "LA TORRE DI LONDRA", con Vincent Price che qui interpreta proprio il ruolo del duca Riccardo di Gloucester.
Seguono un'altra serie di ruoli secondari, quasi tutti in film drammatici o sentimentali, ruoli per i quali, egli, sembrava particolarmente tagliato a motivo della sua figura longilinea, della dolcezza dei lineamenti, dalla pacatezza dei gesti e dal tono gentile della sua voce.
Da ricordare a questo proposito, i tre film interpretati accanto a Gene Tierney, nel ruolo dell'antagonista cattivo, "VERTIGINE" ('44) di Otto Preminger; "FEMMINA FOLLE" ('45) di John M. Sthal; "IL CASTELLO DI DRAGONWYCK" ('46) di Joseph Mankiewicz.
E ancora, "IL RITORNO DELL'UOMO INVISIBILE" ('40) di Joe May; "LA GRANDE MISSIONE" ('40) di Henry Hathaway; "BERNADETTE" ('43) di Henry King; "LE CHIAVI DEL PARADISO" ('44) di John M. Sthal; "SCANDALO A CORTE" ('45) di Otto Preminger; "PASSIONE CHE UCCIDE" ('47) di Michael Gordon; "DISPERATA NOTTE" ('47) di Anatole Litvak.
Poi però, pian piano, le cose cominciano a cambiare e la sua interpretazione del Cardinale Richelieu in "I TRE MOSCHETTIERI" ('48) di George Sidney è esemplare per il modo con cui tratteggia il ruolo di un personaggio perfido e malvagio.
Nonostante altri ruoli melodrammatici come ad esempio in "CORRUZIONE" ('49) di Robert Z. Leonard; e in "LA CITTA' DEL PIACERE" ('52) di Robert Stevenson; oppure ironici come in "IL BARONE DELL'ARIZONA" ('50) di Samuel Fuller, o anche in "BOTTA E RISPOSTA" ('50) di Richard Whorf, e "IL SUO TIPO DI DONNA" ('51) di John Farrow, ben presto il suo nome verrà associato al cinema horror, quello che poi lo contraddistinguerà nel ricordo del grande pubblico.
Il primo film del genere, che lo incoronò maestro del macabro, oggi diventato un vero e proprio cult-movie, è "LA MASCHERA DI CERA" ('53) di André de Toth. Spettrale remake dell'omonimo del 1933, diretto da Michael Curtiz, il film è la storia del prof. Henry Jarrod, uno scultore che lavora la cera, rimasto sfigurato in seguito ad un incendio che distrugge tutto il lavoro della sua vita. Impossibilitato ad usare le mani, rimaste menomete nell'incendio, egli si vendica del suo socio e inventa un nuovo metodo di scultura orrorifica sia nel soggetto che nella materia prima.
L'anno successivo è protagonista di "IL MOSTRO DELLE NEBBIE" di John Brahm, discreto horror, la cui visione tridimensionale ne accresce gli effetti orrorifici, con Price che qui indossa i panni di un illusionista che uccide ad uno ad uno i suoi rivali e ne incarna le sembianze.
Perfezionato lo stereotipo del principe tenebroso e maledetto, la filmografia del genere horror continua nel '58 con "L'ESPERIMENTO DEL DOTTOR K".
Il film di Kurt Newman che sarà rifatto nel 1986 col titolo di 'La mosca', è la storia di uno scienziato che durante un esperimento di trasferimento della materia, mescola le proprie cellule con quelle di una mosca, introdottasi fortuitamente nell'apparecchiatura. Al termine si formano due ibridi: un uomo con la testa di mosca e una insetto con la testa d'uomo. Lui lotterà per conservare un po' di umanità e una donna
lotterà per salvare l'uomo che ama.
Prosegue poi nel '59 con "MOSTRO DI SANGUE" di William Castle; poi con "LA VENDETTA DEL DOTTOR K" di Edward L. Bernds, sequel del film di Newman in cui, stavolta, Price interpreta il ruolo del figlio dello scienziato che contamina il proprio corpo con quello di una mosca, nel tentativo di proseguire gli esperimenti del padre.
Nel 1960, l'attore inizia una proficua collaborazione con Roger Corman, interpretando una serie di film tratti principalmente dai racconti di Edgar Allan Poe, il primo dei quali, e forse anche il migliore, è "I VIVI E I MORTI", in cui, Price e sua sorella, Myrna Fahey, discendenti di un nobile casato su cui pesa un antica maledizione, vivono segregati nella loro tetra dimora. Quando la donna viene colpita da un attacco cardiaco, apparentemente mortale, il fratello la fa seppellire nella cripta di famiglia, pur sapendo che si tratta di catalessi.
Con i film di Corman, quasi tutti a basso costo, girati in economia di materiali e di tempo, con sceneggiature e costumi riciclati, grondanti di atmosfere gotiche e ambigue, e soluzioni visivamente originali, Price dà vita a un nuovo genere di personaggio: non più essere mostruoso ma uomo tormentato e incattivito dalla solitudine.
Come in "IL POZZO E IL PENDOLO" del '61; o in "I RACCONTI DEL TERRORE", del '62; o in "LA TORRE DI LONDRA", sempre del '62, remake dell'omonimo di Rowland L. Lee, con lo stesso Price, uscito in Italia con il titolo "L'USURPATORE", in cui Price dopo aver vestito i panni del duca di Clarence nel primo film, qui interpreta il ruolo di Riccardo di Gloucester, fratello di Re Edoardo IV, il quale, per salire al trono non esita ad eliminare fisicamente tutti gli altri pretendenti, compresi lo stesso Re e l'altro fratello, duca di Clarence, al quale il sovrano moribondo aveva affidato la custodia del futuro erede al trono.
Altro film di Corman nel '63, "I MAGHI DEL TERRORE", un horror fiabesco con Price che impersona il mago Erasmus Craven, impegnato in un duello all'ultima magia con il malefico Scarabus, per liberare la moglie caduta nelle grinfie di quest'ultimo.
Del ciclo di film che Corman dedica alle storie dell'orrore è anche "LA CITTA' DEI MOSTRI", tratto dal racconto 'Lo strano caso di Charles Dexter Ward', di H.P. Lovecraft, a cui seguono gli ultimi due, degli otto adattamenti dei racconti di Poe, "LA MASCHERA DELLA MORTE ROSSA" e "LA TOMBA DI LIGEA" ('64).
Nel primo, un vero e proprio cult per i fan di Corman, Price impersona il principe Prospero, adoratore di Satana e vessatore dei contadini. Ma il culto per Satana non basta a salvarlo dalla peste che dilaga per il paese.
Nel secondo, un thriller psicologico dalle cupe atmosfere gotiche, interpreta sir Verden Fell, il quale, risposatosi dopo la morte della prima moglie si vede la vita sconvolta dalla presenza dello spirito della defunta che aleggia minaccioso sulla casa e sulla nuova coppia.
Concluso il ciclo cormaniano, Price si dà ad una serie di interpretazioni più varie, in alcune pellicole in cui può dare libero sfogo al suo stile recitativo, riuscendo a coniugare humor e suspance, romanticismo e ironia.
Da ricordare "20.000 LEGHE SOTTO LA TERRA", ultimo film di Jacques Tourneur; "LE SPIE VENGONO DAL SEMIFREDDO", di Mario Bava, parodia dei film di 007, con i comici italiani F. Franchi e C. Ingrassia; "IL GRANDE INQUISITORE", di Michael Reeves, puntuale ricostruzione storica dell'epoca cromwelliana, in cui si destreggia da par suo, nei panni dell'inquisitore Matthew Hopkins, alla ricerca, nella campagna inglese, di vittime su cui sfogare il proprio sadismo; il curioso horror fantapolitico "TERRORE E TERRORE" di Gordon Hessler, accanto a Christopher Lee e Peter Cushing, con i quali tornerà nell'83 in "LA CASA DELLE OMBRE LUNGHE".
Sempre per Gordon Hessler, nel '69 gira "LA ROSSA MASCHERA DEL TERRORRE", un horror gotico fino all'eccesso, ma sottotono e con alcuni effetti scontati ed anche di cattivo gusto; mentre è del '70 "SATANA IN CORPO", altro horror di maniera e poco convincente.
Nello stesso anno lo vediamo protagonista, per la regia di Robert Fuest, di "L'ABOMINEVOLE DR. PHIBES", genere horror ma anche grand guignol di effetto, che ci mostra Price impegnato ad interpretare il ruolo del dottor Anton Phibes, il quale, rimasto orribilmente sfigurato nell'incidente in cui è morta la moglie, uccide, ispirandosi alle sette piaghe d'Egitto, coloro che reputa non abbiano fatto tutto il possiblile per salvarla.
Il personaggio del dottor Phibes ritorna l'anno successivo in "FRUSTAZIONE", sempre di Fuest, e lo troviamo in procinto di partire per l'Egitto alla ricerca del 'Fiume della vita' col quale spera di risuscitare la moglie morta. Stesse atmosfere, stesso gusto autoironico e un Price sempre in forma smagliante.
Nel '73 c'è quello che viene considerato il suo massimo capolavoro; "OSCAR INSANGUINATO", di Douglas Hickox, dove indossa i panni di un vecchio attore di teatro, Edward Lionheart, che si vendica dei critici teatrali, uccidendoli, perchè lo hanno ignorato nelle nomination come attore dell'anno. Per queste sue vendette si ispira alle tragedie più famose interpretate nell'ultima stagione.
Una interpretazione di gran classe e un bell'esercizio di humor nero con puntate granguignolesche da manuale e un Price semplicemente grandioso e istrionico nei suoi innumerevoli travestimenti.
Segue, in un ruolo di secondo piano, ma sempre godibilissimo, "LA NOTTE DEL TERRORE", di Daniel Mann, noto anche come "LA VIA DELLA PAURA".
Nell'80 è il vampiro Eramus in "IL CLUB DEI MOSTRI", di Roy Ward Baker, anfitrione del circolo del titolo, tre storie dell'orrore raccontate con piglio ma con risultati non molto convincenti; mentre nell'83, assieme a Lee e Cushing interpreta "LA CASA DALLE OMBRE LUNGHE", di Pete Walker, un thriller ricco di colpi di scena in cui i tre mostri sacri dell'horror gigioneggiano da par loro.
Con "LE BALENE D'AGOSTO" ('87) di Lindsay Anderson, invece, torna a recitare, dopo quasi cinquat'anni, con Bette Davis, in un commovente, delicato film di ricordi, gelosie, rancori e tanta, tanta tristezza di due vecchie sorelle che ogni anno rivivono il tempo trascorso, recandosi nel Maine dove da piccole erano solite ammirare le 'balene d'agosto'.
Ancora un horror il successivo "IL VILLAGGIO DELLE STREGHE", di Jeff Burr, che nulla aggiunge e nulla toglie alla sua prestigiosa carriera; poi nell'88 c'è la partecipazione alla commedia horror "SBIRRI OLTRE LA VITA", di Mark Goldblatt; e nel '90 un breve cameo nel thriller di Dennis Hopper "ORE CONTATE".
L'ultima interpretazione, commovente e significativa, tre anni prima della morte nel film di Tim Burton "EDWARD MANI DI FORBICE", con JOHNNY DEPP, nel ruolo dello scienziato pazzo che dà vita a una macchina affettaverdure, ma muore d'infarto lasciando incompiuta la sua creatura.
Molto interessante e varia anche la sua produzione televisiva, ricordiamo: nel '66 è Egghead nella serie TV "Batman"; nel '75 recita The Spirit of the Nightmare nello special TV di Alice Cooper "Alice Cooper: The Nightmare"; nell'83 recita nel video di Michael Jackson "Thriller"; mentre nell'84è la voce di Vincent Van Ghoul nella serie "The Ghost of Scooby Doo".
Appassionato d'arte, nel 1951 ha fondato la 'Vincent Price Gallery and Art Foundation' tutt'ora esistente:
Oltre alla sua biografia, Price ha scritto alcuni libri d'arte e di cucina, come 'Drawings of Delacroix' ('62); e 'The Come Into the Kitchen Cook Book' (69), scritto insieme alla sua seconda moglie.
Vincent Price si è sposato tre volte, con tre attrici: la prima moglie è stata Edith Barrett, con cui è stato sposato dal 1938 al 1948; la seconda è stata Mary Grant (1949 - 1973); la terza Coral Browne, sposata nel 1974 e morta nel 1991.
Per ironia della sorte, Vincent Price, una delle più intense maschere del cinema horror, è morto il 25 ottobre 1993, nella settimana che precede Halloween, quando si celebra la festa più macabra dell'anno e le televisioni di tutto il mondo rispolverano l'archivio delle pellicole horror.
Le sue ceneri sono state disperse al vento.
Verrà ricordato da tutti gli appassionati del genere per la sua talentuosa professionalità ed anche per quel personalissimo tono di voce, grave e tenebrosa che sapeva mettere i brividi nella schiena degli spettatori.
Clicca il nome del film per visualizzarne la scheda
Biografia a cura di luisa75 - ultimo aggiornamento 09/01/2006
Ordine elenco: Data Media voti Commenti Alfabetico
in sala
archivio