Unanimamente ritenuta la più bella attrice della storia di Hollywood; in molti, ancora oggi, quando scrivono di lei, definiscono la sua bellezza, 'notturna e dolente'.
Il fascino ferino, che ne ha caratterizzato la carriera, ne ha anche segnato, implacabilmente, la vita, perchè, malgrado tutto e malgrado se stessa, non è riuscita ad essere fortunata e non è riuscita ad essere felice.
Nata il 24 dicembre del 1922, a Brogden, una cittadina rurale del North Carolina, a 7 miglia a est da Smithfield, da una famiglia di braccianti, è l'ultima dei sette figli (due maschi e cinque femmine) di Mary Elizabeth Baker e Jonas Bailey Gardner, un contadino immigrato irlandese.
Cresciuta in una piantagione di tabacco del profondo sud degli Stati Uniti, negli anni della grande depressione, ha vissuto un'infanzia e un'adolescenza povera e, soprattutto, ignorante, (a ventitre anni aveva letto solo LA BIBBIA e Via col vento); condizione alla quale cercherà di porre rimedio negli anni successivi, tentando in tutti i modi, e con ogni mezzo, di accrescere il proprio patrimonio culturale
A diciotto anni, durante un viaggio a New York, il cognato, Larry Tarr, fotografo, le scatta una serie di fotografie e poi le espone nella vetrina del suo negozio.
Un agente della MGM le vede e subito si mette alla ricerca di quella splendita bellezza bruna.
Nel 1941 firma un contratto con la famosa casa di produzione, rimanendovi legata fino al 1958.
Comincia così un lungo tirocinio, lavorando come comparsa in numerosi film, facendosi subito notare per la sua straordianaria, altera bellezza, per lo sguardo intenso, l'incedere sicuro, il profilo perfetto, la fossetta sul mento, che contribuisce a rendere ancora più incantevole l'incarnato del volto.
Quando sta per debuttare sullo schermo, con il film "IL MOLTO ONOREVOLE MR. PULHAM", conosce un giovane ed esuberante attore, Mickey Rooney, non bello, bassino, ma estremamente brillante, e lo sposa il 10 gennaio del 1942.
Divorzia da Rooney l'anno successivo, ma è proprio lui che le insegna i primi rudimenti dell'arte della recitazione.
Dopo lunga serie di fugaci apparizioni, dal 1941 al 1945, in film dove spesso non appare accreditata, nel 1946, finalmente, le viene data l'occasione di sfoggiare l'arte della seduzione con Burt Lancaster, altro debuttante d'eccezione, nel noir "I GANGSTER", il capolavoro che Robert Siodmak ricava, in parte, dal racconto di Ernest Hemingway, 'The Killers', prodotto, curiosamente, dalla Universal, alla quale, la Gardner, era stata eccezionalmente 'prestata'.
Intanto nel 1945 Ava si è già risposata con il clarinettista Artie Show, l'uomo col quale arricchisce il proprio patrimonio culturale, che le fa scoprire il mondo di Hemingway, il fascino delle corride e la passione per il flamenco, che imparerà a ballare nel 54, durante le riprese di "La contessa scalza".
Purtroppo anche questo secondo matrimonio non dura a lungo e, dopo appena un anno, viene pronunciata la sentenza di divorzio.
Dopo "I Gangster", nel 47 gira "I TRAFFICANTI", a fianco di CLARK GABLE e Debora Kerr, nel ruolo di una cantante di night; e l'esotico "SINGAPORE", a fianco di Fred MacMurray.
Nel 48 è la volta di "IL BACIO DI VENERE", una spiritosa commedia musicale, in cui è la donna in carne e ossa in cui si trasforma la statua di Venere, di cui si è innamorato un timido vetrinista.
Seguono: "IL GRANDE PECCATORE", "I MARCIAPIEDI DI NEW YORK" e "CORRUZIONE", del 1949.
Ne "Il grande peccatore", liberamente tratto dal romanzo 'Il giocatore' di Dostoevskij, è la donna per la quale GREGORY PECK rimane vittima del demone del gioco; in "I marciapiedi di New York" è la donna dell'alta società newyorkese, che fa naufragare il fragile matrimonio, al quale James Mason, un suo ex amante, si era faticosamente adattato; mentre in "Corruzione" è la bella moglie di un boss, di cui si innamora Robert Taylor, il poliziotto che sta indagando su un giro di contrabbando: innamoramento che non si limita alla sola finzione scenica, ma continua, per un certo periodo di tempo, anche fuori dal set.
Nel 51 ha un piccolo ruolo nel bellico "OKINAWA"; poi è la cantante del battello che percorre il Mississippi in "SHOW BOAT"; mentre in "STELLA SOLITARIA", su un episodio della guerra che il Texas intraprese per ottenere l'indipendenza, recita di nuovo, a fianco di CLARK GABLE.
Con "PANDORA", del 1951, considerato il film monumento al fascino della Gardner, interpreta, nel suo primo ruolo di forte spessore drammatico, la reincarnazione di una donna, che il marito ha ucciso, a torto, per gelosia.
Un ruolo da dark lady in "VOGLIO ESSERE TUA", sempre del 51, in cui trama per sbarazzarsi della moglie dell'uomo che ama, salvo poi redimersi, quando questi viene accusato di uxoricidio.
Il 1951, ma alcuni dicono 1948, è anche l'anno in cui diventa la moglie del grande Frank Sinatra, sposato a Filadelfia, il 7 novembre, di fronte ad una folla di ammiratori e giornalisti, dopo un lungo e burrascoso fidanzamento, che aveva scatenato le malelingue di tutto il mondo e alimentato la cronaca rosa di tutti i più grandi giornali.
Nel 52 appare a fianco di GREGORY PECK nell'avventuroso "LE NEVI DEL KILIMANGIARO", la storia di uno scrittore che, mentre sta morendo in una tenda, ai piedi della montagna africana, rivive momenti della sua vita passata, dalla guerra di Spagna, alla donna della sua vita, incontrata e persa a Parigi.
Il 1953 si apre con il western melodrammatico "CAVALCA VAQUERO!", ancora con Robert Taylor; seguono: il classico "I CAVALIERI DELLA TAVOLA ROTONDA", sempre con Taylor, versione fastosa in Cinemascope, delle vicende di Re Artù, Lancillotto e la Regina Ginevra; e l'esotico "MOGAMBO", nel quale John Ford, oltre che valorizzare la sua recitazione, ha il coraggio di inserirla in un tenero e romantico triangolo amoroso, a fianco di CLARK GABLE e GRACE KELLY.
Durante le riprese in Congo, perde il bambino che stava aspettando da Sinatra. Anni dopo, qualcuno dirà che fu lei stessa a non volere più quel bambino, dopo che il suo matrimonio, in piena crisi, stava andando in pezzi.
Altro ruolo bello e romantico, nel 54, per "LA CONTESSA SCALZA", di Joseph Mankiewicz, a fianco del sempre intransigente HUMPHREY BOGART, in cui incarna la gitana Maria Vargas, diventata una diva di Hollywood ed uccisa dal marito geloso, rievocata, durante i funerali, da tutti coloro che in vario modo l'avevano conosciuta ed amata.
Per interpretare questa pellicola, la Gardner si trasferisce in Spagna, dove impara a ballare il flamenco, divenuto la sua più grande passione, che appagherà impegnandosi in lunghe e sfrenate maratone notturne, che si concludevano all'alba, dopo solenne e colossali sbornie.
In Spagna conosce lo scrittore Ernest Hemingway e intreccia una relazione con il celebre torero Miguel Dominguin, il futuro marito dell'attrice italiana Lucia Bosè.
Nel 1956 gira l'esotico "SANGUE MISTO", di Gerge Cukor, dove fornisce una delle prove migliori della sua carriera, interpretando nell'India della dominazione britannica, una donna meticcia combattuta tra la passione per un colonnello inglese e l'amore per la sua terra, che vorrebbe libera e indipendente.
Nel 57 divorzia da Sinatra e fa la mangiatrice di uomini in "IL SOLE SORGERA' ANCORA", di Henry King, a fianco di ERROL FLYNN, Tyron Power e Mel Ferrer, ancora tratto da Hemingway; poi gira "LA CAPANNINA", una storia di naufraghi e di amori su un'isola deserta, e inizia una tormentata relazione con il comico italiano Walter Chiari, che aveva un piccolo ruolo nel film. La chiacchierata love story animerà e movimenterà le notti della 'dolce vita romana' a colpi di eccentricità, litigi a suon di schiaffoni e clamorose riappacificazioni, immortalate dagli impietosi flash dei paparazzi romani.
La carriera artistica della Gardner, intanto, prosegue, tra consensi e anche qualche critica, con la pellicola di Henry Koster, "LA MAJA DESNUDA", sul travolgente amore tra il pittore spagnolo Francisco Goya e la bellissima duchessa d'Alba, nato mentre posa per il dipinto che la ritrae nuda.
Nel 1959 affianca nuovamente GREGORY PECK nel post-apocalittico atomico "L'ULTIMA SPIAGGIA" di Stanley Kramer; mentre l'anno successivo fa l'entraineuse, per il cui amore un sacerdote butta alle ortiche la tonaca, nel melodramma "LA SPOSA BELLA".
Nel kolossal "55 GIORNI A PECHINO", di Nicholas Ray, del 63, è la fiera aristocratica di cui si innamora Charlton Heston, nonostante la cattività dell'assedio, sèguito alla rivolta dei Boxsers, nella Pechino del 1900.
Nel 64 gira: il fanta-thriller politico "SETTE GIORNI A MAGGIO", di John Frankenheimer, la storia di un complotto contro il presidente USA, da parte del capo di stato maggiore , contrario all'accordo di disarmo firmato col l'URSS; poi "LA NOTTE DELL'IGUANA", di John Huston, in cui offre una straordinaria prova nel ruolo di una donna dalla sensualità disperata, mentre corteggia un ex prete che fa la guida turistica in Messico.
Al termine delle riprese del film, si trasferisce in Spagna, dove torna a frequentare l'ambiente delle corride, e dà libero sfogo alla sua passione per il flamenco, diventando una ballerina semi-professionista.
Poi, per ragioni fiscali, si stabilisce a Londra, ma continua a lavorare con impegno, anche se la troppa dimestichezza con l'alcol, comincia a segnare la sua sfolgorante bellezza.
Ancora con John Huston, nel 66, gira il kolossal "LA BIBBIA", che tratta dei primi 22 capitoli della Genesi, e in cui interpreta il ruolo di Sara, la moglie di Abramo; poi, per Terence Young, è fra gli interpreti dello storico, in costume, "MAYERLING", sul tragico amore del principe Rodolfo d'Asburgo per la borghese Maria Vetsera.
Recita poi, dal 72 al 76, il ruolo della maliarda che non vuol perdere il giovane amante, innamorato di un'altra, in "SAPORE DI DONNA"; lavora, ancora con John Huston nel bellissimo affresco d'epoca, "L'UOMO DAI SETTE CAPESTRI", in cui interpreta il ruolo di Lily Langtry, l'attrice per cui, PAUL NEWMAN, sfuggito alla forca e autonominatosi giudice nel Texas di fine ottocento, si prende una sbandata; é accanto a Charlton Heston nel catastrofico "TERREMOTO", su un cataclisma che colpisce la città di Los Angeles; poi, insieme a ELIZABETH TAYLOR e Jane Fonda interpreta la fiaba incantata, "IL GIARDINO DELLA FELICITA' - L'UCCELLINO AZZURRO".
Prosegue la carriera, ormai agli sgoccioli, con "CASSANDRA CROSSING", del 1976, in cui è uno dei passeggeri del treno maledetto, poi ha un breve ruolo nell'horror gotico "SENTINEL", su una vecchia casa di Brooklyn infestata dai demoni; e un'altro nel catastrofico "CITTA' IN FIAMME".
Poi, con ruoli sempre più modesti, continua a lavorare fino al 1982, impegnandosi anche in TV, nel ruolo di Agrippina, nel kolossal televisivo "A.D. ANNO DOMINI".
Disillusa, amareggiata, passa gli ultimi anni della sua vita, senza mai uscire di casa, nel suo bell'appartamento londinese, in compagnia della fedele governante, Carmen Vargas e del fido cagnolino, Morgan, impegnandosi nella stesura della sua autobiografia, 'Ava: My Story', che ha fatto in tempo a finire, ma a non vedere pubblicata.
Colpita da un ictus nel 1989, rimane semiparalizzata e costretta a letto.
Muore a Londra, il 25 gennaio 1990.
Le spese per il funerale, così come quelle per le cure mediche, furono sempre pagate dal suo ex marito Frank Sinatra, anche se poi non ha partecipato alle esequie, così come non vi ha partecipato nessuno degli altri ex mariti.
Riposa nel cimitero di Smithfield nella Carolina del Nord.
Tra i suoi molti amanti, figura anche il leggendario produttore cinematografico e magnate dell'industria aeronautica, Howard Hughes, la cui vita è stata portata sullo schermo, recentemente, con il film di Martin Scorsese "The Aviator".
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Biografia a cura di Mimmot - ultimo aggiornamento 31/05/2005
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