12 anni schiavo regia di Steve McQueen USA 2013
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12 anni schiavo (2013)

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locandina del film 12 ANNI SCHIAVO

Titolo Originale: 12 YEARS A SLAVE

RegiaSteve McQueen

InterpretiChiwetel Ejiofor, Michael Fassbender, Brad Pitt, Benedict Cumberbatch, Paul Dano, Sarah Paulson, Paul Giamatti, Lupita Nyong'o, Garret Dillahunt, Taran Killam, Michael Kenneth Williams, Alfre Woodard, Chris Chalk, Dwight Henry, Scoot McNairy

Durata: -
NazionalitàUSA 2013
Generedrammatico
Al cinema nel Febbraio 2014

•  Altri film di Steve McQueen

Trama del film 12 anni schiavo

Siamo negli Stati Uniti. Negli anni che hanno preceduto la guerra civile americana, Solomon Northup (interpretato da Chiwetel Ejiofor), un nero nato libero nel nord dello stato di New York, viene rapito e venduto come schiavo. Misurandosi tutti i giorni con la più feroce crudeltà (impersonificata dal perfido mercante di schiavi interpretato da Michael Fassbender) ma anche con gesti di inaspettata gentilezza, Solomon si sforza di sopravvivere senza perdere la sua dignità. Nel dodicesimo anno della sua odissea, l'incontro con un abolizionista canadese (Brad Pitt) cambierà per sempre la sua vita.

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Voto Visitatori:   7,51 / 10 (132 voti)7,51Grafico
Miglior filmMigliore attrice non protagonista (Lupita Nyong'o)Migliore sceneggiatura non originale (John Ridley)
VINCITORE DI 3 PREMI OSCAR:
Miglior film, Migliore attrice non protagonista (Lupita Nyong'o), Migliore sceneggiatura non originale (John Ridley)
Miglior film drammatico
VINCITORE DI 1 PREMIO GOLDEN GLOBE:
Miglior film drammatico
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Voti e commenti su 12 anni schiavo, 132 opinioni inserite

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BeeMiller  @  08/03/2014 23:33:26
   10 / 10
Un film catartico che a fine pellicola lascia inebetiti e toccati nel profondo. Non sono riuscito a trovarci un difetto: è studiato in ogni minimo dettaglio.
Spero che in due righe sia stato abbastanza convincente da indurvi ad andarlo a vedere, merita davvero di essere visto.

AMERICANFREE  @  08/03/2014 22:55:14
   7½ / 10
condivido la media di filmscoop, molto toccante e semplice allo stesso tempo, Grandissimi gli attori, avrebbero meritato tutti gli oscar! da vedere

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR pier91  @  08/03/2014 16:11:11
   7½ / 10
Sostenuto da splendide interpretazioni e da una impeccabile cura scenica, è un film dall' impianto classico discontinuo. Comodamente fruibile la componente galleggiante, netta nel suo intento; lusinghiera quella più sommersa, discrepante nella sua sensibilità. Si potrebbe dire che S.McQueen stavolta ha voluto accontentare un po' tutti, non cinefili, cinefili ingordi, cinefili schifignosi. Così come si potrebbe notare che un racconto come questo, per sua stessa sostanza, deve aspirare ad un' ampia accoglienza.
Due scene di sesso, fondamentali, due "stupri" nella semioscurità. Virgolette necessarie per il breve disperato contatto strappato a Solomon da una donna sconosciuta, non per il rapporto consumato fra Epps e Patsey - sebbene mortifichi entrambi.

Jim17  @  08/03/2014 11:57:52
   8½ / 10
Non a caso vengono consegnati gli oscar ad un film , 12 Anni schiavo è la conferma del cinema che viene meritatamente premiato , rivelandosi una vicenda commovente e tragica che attraversò l'America prima della guerra civile. L'interpretazione eccelsa degli attori , in particolar modo del protagoniste ci permette di comprendere in toto la grave situazione cui dovettero sopportare i neri americani durante quel periodo . Il film stesso riesce a suscitare nell'osservatore , paradossalmente, un senso di colpa per l'appartenenza a quella razza bianca che ha brutalmente perpetuato tali barbarie.

ricsec77  @  08/03/2014 11:31:58
   10 / 10
Alla fine del film ero pietrificato e non ho parlato per un bel pò, cercando dentro di me la parte migliore che forse fino ad oggi ho tralasciato e messo da parte in molte situazioni in cui cen'era bisogno. Film fantastico. Narrazione attenta ed esaustiva. Lo rivedrei in continuazione.

A.L.  @  07/03/2014 23:53:03
   8 / 10
Film di lodevole coraggio che propone riflessioni sull'uomo, la sua natura e la storia. Buona regia e attori straordinari.

Alex toro  @  07/03/2014 10:47:48
   8 / 10
Che altro dire di 12 anni schiavo?bello bello e crudo,tristemente tratto da una storia vera merita le 3 statuette OSCAR,consigliato a tutti !

Matteoxr6  @  06/03/2014 17:30:08
   6 / 10
Il voto sarebbe stato senz'altro molto più alto se fosse stato girato almeno quindici anni anni fa o più.
È carino e ben confezionato, ma non aggiunge nessun elemento nuovo (tecnico, narrativo, prospettico) rispetto a precedenti film come "Il colore viola", per esempio. Il finale con

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Sicuramente sufficiente.

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Ultima risposta 10/03/2014 12.59.11
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TonyStark  @  06/03/2014 12:26:00
   8 / 10
film duro, un pugno nello stomaco, che non deve intrattenere ma deve portare lo spettatore a riflettere sconvolgendolo emotivamente. bellissima la regia di McQueen, una lentezza apparente ma che serve a soffermarsi per pensare su cosa si stia vedendo. Fassbender moustrosamente bravo, anche il resto del cast è su buoni livelli pur non toccando vette di eccellenza. Film non per tutti, se volete azione e intrattenimento è appena uscito il nuovo 300.

kanon1981  @  06/03/2014 11:57:39
   9 / 10
Film forte e toccante.
Grandi interpretazioni soprattutto Ejiofor ,Fassbender e Nyong'o.
Riesce a trasmettere tutti i sentimenti di una pagina così nera della storia statunitense e soprattutto, secondo me, riesce nell'intento di mostrare come nello stesso paese ci fossero posizioni così diverse su una tematica tanto delicata, quasi da farli sembrare due paesi diversi.
Musiche di Zimmer sempre sopra le righe.
Per me quasi un capolavoro.

Strix  @  06/03/2014 03:41:10
   7½ / 10
è un tema già stratrattato quindi non troppo originale (a maggior ragione se poi è una storia vera) ma è stratrattato in maniera buonissima.
Il cast è all'altezza del compito, Fassbender è mostruoso (ma che ve lo dico a fare?); la tipa che interpreta la schiava merita l'oscar tranquillamente; bravo il protagonista ma meno degli altri due appena citati.
Anche la regia è eccelsa nonostante alcune inquadrature, come altri hanno detto precedentemente, si dilungano un po' troppo, portando lo spettatore alla noia.
Tutto sommato, una gran bella opera, ma non un capolavoro.

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Ultima risposta 07/03/2014 15.34.04
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paride_86  @  05/03/2014 00:03:13
   9½ / 10
Una bellissima storia - purtroppo vera -, dei grandi attori, una bella fotografia e delle emozioni che ti stringono lo stomaco...tutto questo è "12 anni schiavo".
Oscar meritatissimo.

alfrar  @  04/03/2014 21:47:57
   7½ / 10
Film godibile, senz'altro uno dei migliori della stagione.

gemellino86  @  04/03/2014 20:40:32
   8 / 10
Bel film sulla schiavitù razziale con una prima parte decisamente migliore della seconda che è un po' lenta e noiosa. Non so se meritava i 3 oscar ma a me è piaciuto. Bravo Fassbender.

NixMos  @  04/03/2014 12:49:55
   6½ / 10
Fatto bene, meglio Fassbender del protagonista, che un pò inespressivo. Ma superate le emozioni date dalla visione di violenza, abbandoni, ingiustizie e riconciliazioni, ci si rende conto che il film è un pò convenzionale. Non aggiunge nient'altro ad una delle tante storie già raccontate sulla schiavitù dei neri d'America. Era più d'impatto la prima mezz'ora di Amistad di Spielberg...

ketch  @  04/03/2014 01:06:03
   8 / 10
bel film che ti fa passare egregiamente il tempo dedicato alla visione...molto ben recitato e trama coinvolgente

jimdellacanapa  @  03/03/2014 18:43:19
   8 / 10
Un'opera preziosa,un gioiello di misura filmica,mai una sbavatura,d'accordo non è il film più bello della storia del cinema ma il risultato è ottimo da molti punti di vista.
La composizione formale è sicuramente degna di nota,la cura del dettaglio è maniacale,sono infatti ottime sia le riprese in esterni sia quelle in interni,nelle prime si hanno inquadrature di ampio respiro,nelle seconde l'adesione ai corpi è la giusta soluzione adottata da un regista intelligente che sa oltremodo usare il primo piano come pochi,il talento è indiscutibile,basta vedere il lungo e meraviglioso incipit,un pezzo di bravura da applausi,ma molti sono i momenti destinati a restare nella memoria grazie anche alla bravura degli interpreti,tutti perfettamente in parte, Ejiofor è perfetto nella parte del protagonista,i cattivi poi sono così abominevoli che ci si chiede come sia possibile che sia potuto esistere gente del genere,Giamatti ,Dano e Fassbender sono tre esseri che incarnano perfettamente il male nelle loro varie sfaccettature,il primo mette al primo posto il profitto e se ne frega dei sentimenti altrui,il secondo è un sadico violento disposto a tutto ,il terzo si nasconde dietro ad un fanatismo religioso che gli permette di compiere gli atti più abominevoli senza per questo doversi sentire in colpa,tre interpretazioni notevoli,come splendida risulta essere la colonna sonora,Hans Zimmer si dimentica dei cavalieri oscuri di Nolan e realizza musiche poetiche e commoventi.

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horror83  @  03/03/2014 16:56:00
   8 / 10
Vedendo il trailer avevo alte aspettative per questo film e diciamo che per l'80% sono state esaudite ma c'è un 20% che non mi permette di dargli un voto più alto. (anche se l'8 è un gran bel voto, ma io pensavo che fosse un film da 9, o addirittura da 10).
Allora i pregi sono: tecnicamente buono, una buona regia, e si vede che è un film molto curato. Le ambientazioni sono bellissime. E' stato ricreato bene il periodo storico degli Stati Uniti dell'800, e del periodo della schiavitù. Con le differenze tra bianchi e neri molto marcate, es. i padroni avevano delle abitazioni sfarzose ed erano ricchi, mentre i neri erano schiavi, poveri e vivevano nelle baracche. Di come gli schiavi non valessero niente, non avessero diritti ma solo doveri, di come i padroni li trattavano peggio degli oggetti solo perché la legge permetteva di comprarli e possederli come oggetti, sia per il proprio profitto economico ma anche per qualsiasi cosa volesse il padrone (rapporti sessuali non consenzienti, o altre cose),

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E' un film che ti fa vedere cosa è stata la schiavitù, e ci sono anche delle scene abbastanza forti

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Bene ora passo al 20% negativo: prima di tutto ci sono delle inquadrature che durano un pò più del necessario, e fanno perdere il ritmo del film (non dico che facciano risultare il film noioso ma smorzano il ritmo), e poi ho provato poca empatia per il protagonista, e anche per gli altri personaggi. Quando si parla di un argomento così orrendo come la schiavitù, e il razzismo, secondo me non bisogna dimenticarsi di far provare allo spettatore l'empatia. Cmq rimane sicuramente un buon film, e il discorso che ha fatto il personaggio di Brad Pitt è giustissimo.

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Gli attori sono molto convincenti nelle loro parti (sia i carnefici che le vittime). Meritato l'Oscar come miglior film, e l'Oscar come attrice non protagonista a Lupita Nyong'o. Buone le musiche!
Da vedere!

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Ultima risposta 06/06/2014 17.17.49
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john doe83  @  03/03/2014 12:47:52
   7½ / 10
Bel film, belle le musiche e molto bravi gli attori. Quello che mi ha colpito di più è stata la regia, con lunghe inquadrature statiche... particolare devo dire.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  02/03/2014 12:38:30
   10 / 10
Non sarà il voto che merita, ma me ne fòtto. Non comprendo come si possa pensare che sia un film pro-Obama, ma tralasciando il fatto che non aggiunge nulla di nuovo sul tema (ma quale film aggiunge punti di vista nuovi su tematiche storiche già toccate in precedenza?), raramente sono stato cosi toccato da un film da dover distogliere lo sguardo. E non credo avrò il coraggio di rivederlo mai più.
McQueen è insistente nella sua esposizione del dolore e della violenza sull'essere umano, persino nei dettagli. Svuotato di qualunque retorica facilona, questo film è eccezionale, parla alla pancia più che alla testa, ma lo fa con sguardi personali e sentiti.
The Help al confronto è il nulla assoluto, lasciamo perdere.
Fassbender fa impressione.

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Ultima risposta 05/03/2014 23.49.37
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barone_rosso  @  01/03/2014 22:34:03
   6½ / 10
Non è un brutto film, è anche molto realistico e ben interpretato. Il problema è che non aggiunge nulla di nuovo all'argomento, che è già trito e ri-trito. Complice anche il fatto che è tratto da una storia vera, non riesce a catturare lo spettatore con la trama che, ahimè, sa già benissimo come andrà a finire. La conclusione poi è veramente troppo sbrigativa e volutamente strappalacrime. Mi spiace vedere un bel film e poi iniziare a dimenticarlo dopo mezz'ora, perchè non si è saputo distinguere dalla massa.

simonssj  @  01/03/2014 09:52:15
   8 / 10
Bel film ma non convincente fino in fondo, sicuramente per i temi trattati fa il suo lavoro e lo fa bene; bravi tutti gli interpreti

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ste88  @  01/03/2014 01:16:25
   8 / 10
Non è un 8 pieno, tuttavia è un film di livello.
Un po' troppo sbrigativo il finale a mio avviso, avrei gradito qualche risonanza da parte del protagonista dopo quello che gli era successo.

bm_91  @  27/02/2014 12:28:47
   7 / 10
Film piuttosto duro che mostra la terribile realtà degli schiavi neri, costretti a sopportare crudeli ingiustizie e sevizie. Ben interpretato.

piripippi  @  26/02/2014 23:45:24
   7½ / 10
è una bellissima e purtroppo storia vera, dopo the butler ennesimo film che tratta il razzismo. il film è struggente e bello e un po crudo ma tecnicamente ed emotivamente parlando perfetto.bravissimo l'attore principale. il finale era molto prevedibile ma ripeto purtroppo è una storia vera. un film da vedere ma l'oscar non so se lo darei

BrundleFly  @  26/02/2014 13:04:35
   7½ / 10
Un film un po' furbetto sotto molti punti di vista, tra cui 9 nomination agli Oscar forse eccessive.
Non si può negare che sia però ben girato e che alcune scene si lascino ricordare (vedi il pianosequenza durante la fustigazione della schiava che era andata a prendere il sapone).
Per il resto diciamo che mi aspettavo qualcosina di più, soprattutto dal punto di vista della sceneggiatura e della caratterizzazione dei personaggi.

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Ultima risposta 26/02/2014 15.17.10
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR ferro84  @  26/02/2014 11:02:52
   7 / 10
Negli ultimi anni la lobby democratica pro Obama ha riportato in sala le pellicole sulla discriminazione razziale che da un pò non si vedevano.
Non solo abbiamo avuto un'aumento nella produzione ma anche nella loro promozione, candidando agli Oscar film imbarazzanti come The Help o il recente ruffiano The Butler (Tarantino è un caso a sè e quindi non verrà considerato).
Visti i precedenti ,"12 anni schiavo", non prometteva di meglio e, pur essendo eccessive le nomination ricevute, va detto che nel filone è un film che ha il pregio di colpire e farsi ricordare.
Steve McQueen non perde il gusto della provocazione e nel cercare di scuotere il pubblico ma purtroppo, nemmeno in un certo accademismo che ha da sempre contraddistinto in negativo la sua breve filmografia.

Va riconosciuto però, che la grande bravura degli attori coinvolti con interpretazioni veramente sentite, fanno del film un vero colpo nello stomaco.
Purtroppo non manca , il solito manicheismo che fa dei proprietari terrieri sadici schiavisti dediti allo stupro, all'alcool, al gusto della tortura.
McQueen cerca di mitigare questo dualismo satana-santino introducendo il personaggio di Benedict Cumberbatch ma subito dopo sembra di nuovo farsi prendere la mano e tornare sulla vecchia strada, tanto da farci rimpiangere il Lonardo di Caprio di Django.
Inoltre l'eccessivo rigore stilistico e la fedeltà narrativa fa si che il film non sempre sia del tutto coinvolgente e alla scena finale si arriva abbastanza stanchi.

In questa sede non si vuole mettere in dubbio le atrocità della vita nei campi e della schiavitù, semplicemente si sottolinea come il cinema non sia mai riuscito ad uscire da una certa semplificazione e da un film con tante nomination all'Oscar ci si aspetterebbe qualcosa di più.

Luca401  @  26/02/2014 09:39:45
   6½ / 10
Insipido.

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Ultima risposta 26/02/2014 10.10.59
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uito  @  26/02/2014 08:07:41
   7 / 10
quanto basta per ricordare una tra le peggiori piaghe del genere umano....fin dove può' spingersi il cinismo e l' odio...un vero pugno nello stomaco....ma c'è la speranza ...quella che ti fa sopravvivere...

NutriaDanzante  @  25/02/2014 19:22:42
   6½ / 10
Buon film ma personalmente non eccezionale come mi sarei aspettato.
Se dipendesse da me darei l'oscar a McQueen piuttosto che al film stesso.
Non mi ha coinvolto e sinceramente, che sia vera o meno, la storia è sempre la stessa. Mi ricorda Django Unchained di Tarantino, con la sola differenza che questo è terra terra mentre Tarantino ha portato il tutto all'assurdità e all'esagerazione. Sembra forzato, ecco.
In fin dei conti abbiamo già visto sin troppi film negli ultimi anni legati al tema della schiavitù, questo è l'ennesimo che entra a far parte del gruppo.
Tecnicamente invece mi è piaciuto molto: scenografie, Hans Zimmer per la colonna sonora, fotografia. E' tutto ben coordinato. Ma la storia non mi ha lasciato niente forse perchè dopo Lincoln e Django e Les Miserables, che comunque trattavano il tema della miseria, dell'anno scorso ne avevo già abbastanza. Non era passato molto tempo alla fine.

BlueBlaster  @  25/02/2014 01:20:22
   7 / 10
Un buon prodotto senza dubbio che racconta, per l'ennesima volta, la piaga della schiavitù che afflisse gli States nell' 800...
Bravissimo Chiwetel Ejiofor come pure il resto del cast, anche se Fassbender continua a non piacermi nonostante il suo personaggio sia piuttosto riuscito.
Steve McQueen dirige molto bene sapendo colpire lo spettatore e fotografando ottimamente la cornice di quella società!
Eccellenti le musiche di Zimmer ancora una volta...ed ampio merito pure a costumi e scenografie da Oscar...senza dubbio qualche statuetta il film la porta a casa.
La vicenda, tratta dall'autobiografia di Solomon Northup, ha dell'incredibile ed è davvero triste...merita certamente la nostra attenzione anche se certi momenti sono ostentati o tirati per le lunghe.
Il ritmo non è certo il fiore all'occhiello di questa produzione che si fonda più che altro sulle riflessioni e sul "visivo" più che sui dialoghi!
Ottimo film ma ho un limite personale verso queste storie che mi paiono, ancora una volta, fatte per farci (anzi fare agli americani) la paternale.
Finale toccante, non c'è che dire............

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  24/02/2014 20:22:42
   8 / 10
McQueen si conferma come un grande regista dal tocco incisivo quando si tratta di raccontare la sofferenza fisica e spirituale dell'uomo.
"12 anni schiavo" è un film forte con scene disturbanti che più che creare empatia nello spettatore a tratti lo colpevolizzano delle ingiustizie narrate nella storia.
Bella la fotografia, ottima colonna sonora.
Cast incredibile in cui Fassbender giganteggia.

maxwin  @  24/02/2014 11:24:28
   7 / 10
Un buon film, ottima regia, lungo ma con conseguente empatia da parte dello spettatore in cui viene riversato il vero dolore della schiavitù.
Consigliato

PHOENIX85  @  24/02/2014 11:18:49
   2 / 10
a me questo film non e' piaciuto per niente,l'idea di base e' buona ma risulta freddo,vorrebbe far commuovere ma non ci riesce,molto noioso e tremendamente lungo

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Ultima risposta 10/03/2014 04.09.15
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  23/02/2014 00:00:30
   8 / 10
Il nuovo film di McQueen, oramai unico vero erede di Francis Ford Coppola, mi ha devastato. Siamo di fronte a un grandissimo cineasta che mette a nudo le sue capacità tecniche e formali per parlare del tema della schiavitù, ed è facile per questo parlare di notevole impatto emotivo sugli spettatori. Mi sembra che "12 anni schiavo" operi una sorta di continuità, meno enfatizzata ma altrettanto cruda, con il Django di Tarantino, come se la messa in scena della crudeltà umana possa avere una sua ambivalenza personale. Il magnifico piano-sequenza di Solomon appeso a un ramo davanti all'indifferenza della storia - immagine che qualcuno ha trovato compiaciuta e troppo sadica - o la lettera bruciata che diventa polvere, dissolvenza di un fuoco che svanisce e si spegne quanto la speranza, sono prove del notevole lirismo dell'autore. Il punto è che tutto ciò rischia di denutrire, o perlomeno svuotare, il messaggio sociale del film, affidato a simboli di libertà universale, come nel caso del personaggio di Pitt, guardacaso molto vicino alla filosofia liberale di un certo Abraham Lincoln.
L'incontro con i Nativi Americani, in una sequenza tanto suggestiva quanto eccentrica, diventa peraltro un furbo espediente per raccontare le lotte etniche nella storia di una nazione. Il film, insomma, non è perfetto, perché si cristallizza troppo sulla sua etica, distinguendo un po' troppo blandamente i buoni dai cattivi (emblematico il cinismo spregevole di Giamatti, in un cameo formidabile).
Però ha diversi meriti. La regia è capace di raccontare la crudeltà in un delirio d'onnipotenza che fa del personaggio di Fassbender un bastardo intrigante e psicolabile. Sono convinto che McQueen abbia visto il Salò di Pasolini, dove la remissività delle vittime si affidavano al canto doloroso della morte e al dolore della perdita rispetto ai rispettivi rancori.
McQueen mostra la sua personale idea di cinema, ed è così radicata nel suo svolgimento da segnare una tappa importante, e tutto sommato nuova, in un tema tanto sfruttato negli ultimi anni. Egli agita fantasmi di liberazione anziché di annientamento (fa pensare all'orrore negato dell'epilogo di Balla coi lupi), ed è come se respirassimo questa Libertà anche oggi, che il mondo civile non ha voluto ancora cogliere

Sbrillo  @  22/02/2014 19:52:19
   9 / 10
Non mi aspettavo un film cosi crudo, drammatico e intenso....
Il regista ha il pregio di farci toccare con mano la sofferenza dei protagonisti e quello di non cadere nella retorica affrontando un tema delicato come l'America schiavista del 19 secolo...!!!
Non mi meraviglio di cosi tante nomination....e se vincesse miglior film dell'anno non sarebbe di certo uno scandalo!!!
Promossi in blocco tutti gli attori....ottima la fotografia...insomma tanto di cappello per McQueen....Chapeau!

Izivs  @  22/02/2014 18:30:45
   6½ / 10
L'abominio della schiavitù descritto in maniera fedele. Tuttavia il film non emoziona coma altri grandi film del genere. Ottimi gli attori.

5 risposte al commento
Ultima risposta 26/02/2014 10.08.01
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Manticora  @  22/02/2014 18:00:13
   8½ / 10
Steve McQueen si conferma come uno dei registi più interessanti sulla piazza, al di là il suo essere afroamericano mostra ancora una volta di saper raccontare storie drammatiche e scomode, senza scadere nel sentimentalismo e nella retorica, vedi Amistad di Spielberg. L'ossessione è il suo archetipo, in Shame era la sessuofobia, in Hungher l'ossessione per una battaglia politica, qui per la libertà dalla schiavitù. Raramente un film ha saputo sdoganare una delle pagine biù infami della storia umana in maniera così forte. McQueen Colpisce lo spettatore con la NORMALITA DELLA BARBARIE, come la banalità del male, un uomo che prevarica un altro solo per il colore della sua pelle non è più brutto, più bello, più forte o più convinto, è SOLO PIU DISUMANO NELLA SUA NORMALITA, che nel caso di Benedict Cumberbatch sfocia nell'ipocrisia, nel caso del Giudice nell'indifferenza, e nel caso di Fasbender , nell'ossessione che porta alla crudeltà. Chivetel Ejiofor si prenota per l'oscar, mi spiace per Di Caprio, idem Bale, ma il suo Solomon Northup ha la forza dell'uomo disperato, schiavo mai domo, che vuole vivere, non sopravvivere. La sua è un interpretazione asciutta, sinceramente invece Fasbender forse gigioneggia un pò troppo, l'oscar come attore non protagonista è comunque alla sua portata.Brad Pitt ha una particina, ma il suo discorso è chiaro ed efficace, ciò che è giusto per un uomo, lo è anche per una altro. Paul Dano interpreta un personaggio odioso, stupido e volubile, ma quasi tutti gli schiavisti del sud sono rappresentati come quello che erano, rappresentanti di una mentalità retrogada e ottusa, che alla fine si è scontrata con l'abolizionismo, una necessità morale. Le canzoni sugli schiavi e degli schiavi danno ancora più forza al tutto, al di là della violenza, delle prevaricazioni, tutto ciò è stato, e Steve McQueen fà bene a ricordarcelo, straordinaria anche Lupita N'yongo, nella parte di Pets. Un film da vedere assolutamente, per riflettere.

1 risposta al commento
Ultima risposta 22/02/2014 18.53.46
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Invia una mail all'autore del commento luca986  @  22/02/2014 13:32:37
   7½ / 10
Niente di originale, ma film riuscito. Regia semplice. Lo rivedrei. Michael Fassbender ottimo.

debaser  @  22/02/2014 10:04:24
   6½ / 10
Deludente come film. I personaggi risultano lontani e non si prova empatia per loro.Insieme a The Butler paiono uno spot elettorale per il governo in carica .Non possiede ne la poesia de Il colore viola o la recitazione di The Help. Bravissimi Fassbinger e la Nyong'o. Ma molti personaggi rimangono poco sviluppati come quello di Pitt a tratti del tutto insignificante eppure cosi' importante per la storia.

Invia una mail all'autore del commento SPIZZDAVIDE  @  21/02/2014 01:51:00
   8 / 10
Niente di originale che non si fosse già visto , lo ammetto !
Ma questo film ha il merito di coinvolgere il pubblico , riuscendo a descrivere , in tutta la sua crudezza , un epoca "buia" quale quella dell'americha schiavista del 19* secolo.
Ottime le interpretazioni !

TheShadow91  @  21/02/2014 00:20:23
   8 / 10
Per questo film potrei fare lo stesso discorso di quanto scritto ne "Una tomba per le lucciole" e "Il buio oltre la siepe"...in questo caso c'è la schiavitù.Il tema è visto,trito e conosciuto..ma è reso PERFETTAMENTE!!L'impegno da parte del regista e degli attori si vede in ogni singola scena,fornendoci per 2 ore e mezza tutte le varianti possibili di una vita di uno schiavo.Ciò è quindi un'arma a doppio taglio,perchè alcune scene sono di una carica emotiva e di una tragicità fortissima,palpabili proprio dallo spettatore,tanto che ad un certo punto ci si scorda addirittura di essere al cinema a che ci sia uno schermo a dividere lo spettatore e gli eventi narrati; a volte però le scene diventano un pò troppo "pacate" (ho trovato assurdi i 2 minuti abbondanti di primo piano del protagonista) e mostra dei connotati semplicistici e biografici...tanto che a volte non ho potuto fare a meno di viaggiare di un anno indietro nel tempo e rimpiangere un pò la grande originalità (e ,perchè no,l'ironia) di Django Unchained,film che non c'entra minimamente,ma che mostrava gli stessi identici temi.A parer mio se il film fosse durato un pò meno e avesse condensato meglio i momenti forti mostrati in gran parte delle scene,avrei messo sicuramente un voto più alto..anche se già così è da vedere assolutamente!!

dagon  @  20/02/2014 19:06:10
   6½ / 10
Piuttosto deludente rispetto alle aspettative.
Mi spiego: sicuramente un film di nobili intenti, sicuramente confezionato bene, sicuramente altrettanto ben recitato, ma..... non c'è niente che non si sia già visto in un qualsiasi film (o serie tv) sul tema. Non c'è mezza sorpresa/novità, nè da un punto di vista di regia nè di sceneggiatura. La trama si svolge secondo tutte le tappe canoniche che ti aspetti da un film come questo. Solito discorso: un film tutto sommato "ordinario", nella mediocrità del cinema odierno, viene osannato come capolavoro... senza, a mio avviso, esserlo. Neanche lontanamente.

Dompi  @  15/02/2014 18:10:15
   10 / 10
Un film impressionante. Impressionante dal punto di vista della crudezza, se non vince l'oscar come miglior film non so che film potrebbe vincerlo quest'anno, altro che the wolf of wall street. Questo è UN FILM.

Brad Pitt epico.
Assolutamente da guardare.

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Ultima risposta 26/02/2014 23.48.03
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bagninobranda  @  15/02/2014 12:08:35
   4 / 10
Niente di che. La solita regia fredda alla Steve McQueen. Cerca disperatamente di commuovere il pubblico, con scarsissimi risultati. Fa lunghissime inquadrature che invece di commuovere annoiano soltanto. Non si riesce a diventare empatici con i personaggi che restano troppo distanti.
L'unica nota positiva del film è Brad Pitt.
Pure questo film è destinato al dimenticatorio come Amistad di Spielberg, che vinca un Oscar o meno.

3 risposte al commento
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Invia una mail all'autore del commento NotoriousNiki  @  09/02/2014 16:55:29
   8 / 10
Non c'è niente di nuovo sotto il sole, verrebbe da dire, la schiavitù, materia della quale ogni anno Hollywood attinge a piene mani, pare non aver ancora saturato l'argomento, tra le molteplici prospettive dalla quale è inquadrato il tema, nel cinema moderno sempre meno retorico, trattato con più distacco, McQueen legittima questa ennesima opera sull'argomento per il solo linguaggio, che fa la differenza. Oramai sul pubblico svezzato difficilmente sortisce effetto la reiterata riproposizione di una palese ingiustizia ma McQueen sa come colpire, il personaggio di Lupita Nyong'o in questo senso è tutto merito suo (certo spartito con Ridley), nel senso che il successo di questo debutto è merito della contestualizzazione che il suo personaggio preso a piccole dosi ha nel film, ma su di lei ci torno dopo. Torna a trattare un biopic su un prigioniero, in maniera meno indipendente, dà un freno ai lunghi piani sequenza, o alla lenta progressiva discesa nella lancinante sofferenza rivelata dettaglio per dettaglio condividendola col pubblico, utilizza il giusto rapporto autore/pubblico per non deludere i suoi fan di nicchia e per rendersi accessibile al pubblico mondano. Infatti il sospetto, dato il successo nell'award season, che avesse troncato col suo cinema in un drammone più convenzionale era presente e invece no, è McQueen in piena regola, l'uso della camera fissa, lento, all'inizio si avverte di più anche per quest'atmosfera solenne (forse anche troppo) che la colonna sonora scandisce, l'orrore della carne maciullata, lo stesso Fassbender (che fa piacere veder non spezzato questo binomio), poi questo utilizzo dei flashback insinuati all'interno della narrazione come flusso di coscienza, per il resto tante scommesse vinte, quella su Ejiofor attore buono ma ancora non così familiare al grande pubblico, apprezzabile questo assemblamento di piccole parti, attori centellinati e dosati a seconda del fabbisogno della trama, i più famosi come Giamatti e Pitt proprio limitati a dei cameo, Cumberbatch e Dano l'uno a contrapposizione dell'altro, ad occuparsi della prima parte, e poi nella 2° arrivano Fassbender e la Nyong'o, meravigliosi entrambi. Impressa mi resta lo sguardo fisso nella notte di Fassbender a scrutare nel volto di Ejiofor un cedimento che possa tradirlo, lunga e tensiva, e la Nyong'o con un esordio breve ma concentratissimo, come accennato sopra merito dell'utilizzo che ne fa McQueen, piccole inquadrature mute, rapidi stacchi, le violenze perpetrate in maniera così naturale, ed è proprio quello a disturbare, una fanciulla innocente tra 2 fuochi, da una parte subisce la possessiva passione carnale di Fassbender dall'altro la gelosia della moglie. Le poche volte che apre la bocca sono drammatiche richieste di eutanasia, in un trasversale confronto (del 2 marzo) sicuramente non c'è l'istrionismo della performance della Lawrence che nel suo di film va proprio ad irradiare di luce propria una prima mezz'ora stanca, sommessa, legittimando il successo prematuro dell'anno scorso, statuetta che avrei conferito alla Riva (anche per il bel ricordo che ho diretta da Pietrangeli), tanto la Lawrence non scappava, si notava che non sarebbe stato un successo passeggero, di lì a poco si sarebbe confermata e l'occasione per attribuirgliela si sarebbe presentato presto, ed eccolo appunto un anno dopo.

19 risposte al commento
Ultima risposta 09/02/2014 23.34.36
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marcogiannelli  @  06/02/2014 18:16:41
   8½ / 10
12 anni schiavo merita...8 e mezzo tranquillo con un super Fassbender, un Dano nuova scoperta del cinema mondiale (l'avevo già adocchiato in Prisoners) e Giamatti che per per quel poco che c'è, è grandioso...stupida la scelta del poster senza il protagonista, anche se non è che sia un gran performer...l'Oscar come miglior film lo può prendere tranquillamente

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  01/02/2014 13:02:14
   8 / 10
L'aspetto migliore di questo film è quello di raccontare una vicenda individuale e trasferirla su un piano universale. Infatti c'è un unico piano narrativo dove noi vediamo e percepiamo ciò che il protagonista vede e percepisce. E soffre. La schiavitù vista sotto molteplici sfaccettature senza retorica, dove tale sistema sociale annulla l'individuo trasformandolo in una proprietà esclusiva, ad uso e consumo dei padroni (masters). Come in Hunger il corpo è l'elemento fondamentale che caratterizza un martirio personale e collettivo, ma diversamente dalla precedente pellicola la ribellione non è mai palesata (con l'eccezione dello scontro con Tibeats/Dano). Ciò che mette in evidenza la pellicola è la lotta per il mantenimento della propria identità (Northtup) contro l'identità fittizia che il sistema vuole imporre (Platt).
Per McQueen è un'ulteriore conferma della propria bravura di regista, mantenendo una sua precisa impronta autoriale anche all'interno di meccanismi leggermente più mainstream delle pellicole precedenti. Bellissima anche la fotografia che evidenzia il forte contrasto della bellezza del paesaggio con la crudeltà della schiavitù e un uso del sonoro che esalta con il frinire incessante delle cicale una sorta di immobilismo secolare di una società arretrata. Molto parco l'utilizzo della colonna sonora, mai ridondante e presente nei momenti giusti. Tanto di cappello al cast di attori: dai ruoli principali a quelli secondari riescono a lasciare una traccia ben visibile, piccola o grande che sia.

Invia una mail all'autore del commento tnx_hitman  @  30/01/2014 09:15:56
   7½ / 10
Prima della guerra di secessione,1841.
Mc Queen gira il suo primo film in costume e l'occhio lo rivolge a Solomon Northup,violinista affermato con una splendida famiglia.
Da li a poco si assisterà alla sua inevitabile discesa negli Inferi dove i demoni possiedono il viso di gente bianca pronta a mettere in ginocchio un'intera etnia.

La regia di McQueen è chirurgica e si districa fra fissi primi piani,vorticose riprese in steadycam e immedesimazione totale con lo spettatore che altro non nota se non una natura limpida,che comunica serenità in netta contrapposizione con la rapresentazione violenta e spietata della tratta degli schiavi,fatta di sudore versato e carne mutilata.

Chewetel Eijofor punta in alto dopo una carriera fatta di alti e bassi e si fida ciecamente della direzione di McQueen:un'interpretazione sofferta,sentita,un corpo spento e debole ma uno spirito percepibile dai suoi sguardi forte e valoroso.

Fassbender irriconoscibile,abituato com'è a ruoli raffinati,di classe.
Lo schiavista più mentalmente malato che si possa trovare in circolazione,fa a botte con la prova di DiCaprio in Django Unchained.

La grandiosa impalcatura registica é potenziata da un intervento in fase di fotografia a dir poco eccellente e dal grazioso e mai invadente sussurrare della colonna sonora di Hanz Zimmer.

Con il rilevante difetto però di soffermarsi troppo su alcune scene statiche che cozzano con lo svolgimento audace e potente del racconto offertoci,12 Anni Schiavo è si meritevole di lodi e di farsi notare alla Notte Degli Oscar,ma non è un capolavoro se messo sulla bilancia con gli altri film nominati.

Preso singolarmente invece è un graditissimo ritorno in scena di un regista chiacchierato ma sempre con l'asso nella manica pronta a zittire la platea.

Saluti da tnx.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Satyr  @  27/01/2014 21:02:27
   8½ / 10
Cinema classico, attori e facce giuste più un regista che, quando si tratta di raccontare la sofferenza (fisica e mentale) dei suoi protagonisti, ha davvero pochi rivali. Una storia vera, un viaggio all'inferno fatto di umiliazione, soprusi e sopravvivenza. Una lotta continua per abbracciare ancora una volta quella famiglia sottratta con l'inganno e un finale in cui l'angoscia accumulata durante le due ore di proiezione scivola via sul lungo primo piano del volto di Solomon. E'un gran film, di quelli di una volta.

Elogi sparsi alla straordinaria regia di Mcqueen, alle musiche di Hans Zimmer, alle location (la natura immobile che osserva come un personaggio nascosto) e ovviamente al gran cast: Fassbender è mostruoso e a Chiwetel Ejiofor basta un solo sguardo per esprimere sensazioni diverse come stanchezza, fatica, rabbia e paura. Probabilmente alla notte degli oscar tifo per il buon Steve.

david briar  @  26/01/2014 17:08:54
   7½ / 10
Rispetto alle due opere precedenti del regista,siamo di fronte ad un film molto più classico.

L'importante tema dello schiavismo viene narrato in maniera insistita e ripetuta nello scorrere della vicenda,tant'è che c'è spazio per poco altro.Gli altri compagni schiavi del protagonista sono poco più di comparse dei quali si fa fatica a riconoscere i volti,a parte l'interessante eccezione del personaggio di Lupita Nyong'o,decisamente la figura più tragica del film,la vera rappresentazione di cosa voglia dire essere proprietà di qualcuno,in tutto e per tutto.E' protagonista di momenti piuttosto intensi e drammatici,in particolare nell'ultima mezz'ora,in una scena molto forte anche per per il modo in cui è stata girata.Quasi sicuramente vincerà l'Oscar,e non vedo concorrenti temibili contro un'interpretazione tanto oscarosa quanto sentita e sofferta.
In generale ,è difficile fare qualche critica a un cast del genere. Ejofor è abbastanza bravo,ma a rubare la scena è Michael Fassbender,perfetto nelle sue esplosioni di rabbia e anche nei momenti più calmi,come una scena notturna fotografata splendidamente dove riesce a mettere molta tensione solo con il tono della voce.In ruoli più piccoli,è impossibile non notare Brad Pitt,ma pure Paul Giamatti e Benedict Cumberbatch lasciano il segno.

Dal punto di vista registico,Mcqueen si conferma abile nel raccontare attraverso i silenzi e gli sguardi,ma rimane quella freddezza che ci lascia distanti dal protagonista e l'empatia che si prova verso di lui arriva di riflesso solo per la sua ingiusta situazione,non si riesce a scavare nell' interiorità come invece accadeva in "Shame".

La sceneggiatura è buona nel raccontare l'odissea del protagonista senza risultare troppo scontata o monotona come si poteva rischiare,e le accuse di manicheismo le trovo,francamente,senza senso e poco credibili,oltre che false se si fa attenzione ad alcuni dettagli del film.Peccato per un finale che si sa già in partenza,ma diversamente sarebbe sembrato un modo per uscire fuori dal coro per forza.

Certamente,un film importante e che magari vincerà tanti Oscar,ma non del tutto convincente,e si poteva fare decisamente di più a livello di caratterizzazione dei personaggi.Anche così,coinvolgente e interessante,e assolutamente consigliato,ma mi aspettavo di meglio e nonostante si riconosca il suo tocco in diversi momenti,avrei preferito si sentisse di più la mano di Mcqueen..

benzo24  @  25/01/2014 17:19:43
   9 / 10
Fantastico e toccante con un Fassbender "mostruoso".

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