caos calmo regia di Antonello Grimaldi Italia 2007
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caos calmo (2007)

 Trailer Trailer CAOS CALMO

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locandina del film CAOS CALMO

Titolo Originale: CAOS CALMO

RegiaAntonello Grimaldi

InterpretiNanni Moretti, Valeria Golino, Alessandro Gassman, Isabella Ferrari, Blu Yoshimi, Hippolyte Girardot, Kasia Smutniak, Denis Podalydès, Charles Berling, Silvio Orlando, Alba Rohrwacher, Manuela Morabito, Roberto Nobile, Babak Karim

Durata: h 1.52
NazionalitàItalia 2007
Generedrammatico
Tratto dal libro "Caos calmo" di Sandro veronesi
Al cinema nel Febbraio 2008

•  Altri film di Antonello Grimaldi

Trama del film Caos calmo

Pietro Paladini, manager di successo, rimane vedovo all'improvviso. Non riuscendo ad elaborare il suo lutto, inizia a passare le giornate fuori dalla scuola della figlia…

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Voto Visitatori:   6,17 / 10 (112 voti)6,17Grafico
Miglior attore non protagonista (Alessandro Gassman)Miglior colonna sonoraMiglior canzone (L'amore trasparente)
VINCITORE DI 3 PREMI DAVID DI DONATELLO:
Miglior attore non protagonista (Alessandro Gassman), Miglior colonna sonora, Miglior canzone (L'amore trasparente)
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Voti e commenti su Caos calmo, 112 opinioni inserite

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Lizarazu  @  16/02/2008 14:16:24
   5½ / 10
Mi astengo dai tediosi e ripetitivi giudizi pro/contro Moretti (da cui non se ne esce e che francamente hanno un pò stufato), giudico il film e devo dire che non è piatto e statico come temevo dalla trama, grazie ad un ben congegnato gioco di dialoghi e caratteri.

A parte l'esageratamente lunga e particolareggiata "escursione" sessuale tra Moretti e la Ferrari

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non giustifico e do convintamente un voto in meno per la bestemmia che rappresenta - personalmente - una grave e gratuita caduta di stile e di rispetto. Quella sì che se la potevano risparmiare.

13 risposte al commento
Ultima risposta 19/02/2008 22.00.13
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Gruppo COLLABORATORI gerardo  @  14/02/2008 22:04:10
   5½ / 10
Ecco un altro trionfo plurimaniacale del borghesume pandemocratico, vuoto e coi dolori di pancia. Che palle!
Nanni Moretti, spostati, voglio vedere il film!... ma il film in fondo è tutto lì.

Nanni Moretti che tromba, poi, non s'era ancora visto e infatti nun se pò vedè! Di certo sta famosa scena di sesso con Isabella Ferrari sembra una delle più appiccicate trombate cinematografiche. Per una volta do ragione alla CEI. Potevano risparmiarsela, tant'è che la Ferrari c'ha la faccia di una che continua a chiedersi: Ma perché proprio a me sta sf.iga?!
Ovviamente il film non è solo quella "democratica" (nel senso del PD) pecorina, con annesse slinguazzate capezzolari, ma se è si è puntato molto su quella scena è perché evidentemente dovevano dare verve al film. Che di suo è piatto come l'encefalogramma di un cadavere. A parte qualche battutina simpatica qua e là - e nulla più - per far capire che è vivo ancora.

Valeria Golino fa il suo compitino con garbo, come sempre. Bravo - strano ma vero! - Gassman (ma tanto recita se stesso, ce credo...). Kasia Smutniak non parla, per fortuna. Parata di divi francesi (Podalydes, Girardot, Berling) che forse 'un c'avevano di meglio da fà in patria. Passavano di là per caso anche Silvio Orlando (ma va?!) e addirittura Roman Polanski (che avrà fatto di male, poverino?!).

Più che caos calmo, calma piatta.

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Ultima risposta 24/05/2009 20.14.45
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totosv  @  14/02/2008 15:29:19
   5 / 10
A me diversi punti non sono piaciuti, più che altro non ho gradito che fosse sceneggiato un po' maluccio.In alcuni punti ci sono dei "salti" narrativi che possono anche piacere ma mi sembrano abbastanza campati in aria.

Bella l'esaltazione del lato umano della storia, ma in tutta onestà "Caos Calmo" non mi pare un granchè (ma è un problema di storia... non degli interpreti).

leon83  @  14/02/2008 15:27:03
   1 / 10
la ferrari può fare al massimo distretto di polizia...che a me fa schifo. Una nuova schifezza italiana nella quale non poteva mancare moretti.....

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Ultima risposta 20/02/2008 19.22.44
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bridge  @  14/02/2008 10:53:37
   7 / 10
il film non è male. si ride abbastanza e il rapporto padre-figlia-zio è girato bene.

a parte questo, tutto il casino che si è fatto intorno alle scene di sesso sono le solite starnazzate "per nulla" (....di un paese rimasto al medioevo culturale).

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  14/02/2008 00:42:29
   7½ / 10
Premetto che non ho letto il libro, quindi non sono in grado di fare un paragone qualitativo tra le due cose. Il film propone una storia molto accattivante; un uomo che vuole prendersi una pausa di riflessione senza tuttavia isolarsi dal mondo, cercando di recuperare o di approfondire quei rapporti che i ritmi incessanti del lavoro gli impedivano.
Io apprezzo di più il Moretti regista che il Moretti attore, ma in questo film la sua prova è eccellente. Il personaggio che costruisce è toccante e credibile, forse, e qui ipotizzo, già sulla carta Paladini si adattava alle sue corde. In qualche frangente si nota qualche lampo dei suoi vecchi personaggi morettiani, ma ci può stare. Ottimi i comprimari, su tutti Gassman davvero sorprendente e bene in sintonia con il personaggio di Moretti. La loro alchimia funziona. La regia di Grimaldi è sobria ed efficace senza fronzoli.

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Ultima risposta 17/02/2008 17.54.07
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Guy Picciotto  @  13/02/2008 11:59:59
   3 / 10
il film dimostra se c'è ne fosse ancora bisogno lo stato catacombale in cui riversa il cinema italiano: siamo infestati da prostitute che indossano i panni di attrici, scimmie che ballano in televisione che si trasformano in fantasmi per il cinematografo, smerciare un po' di sesso anale in pellicola è la migliore pubblicità che si possa avere, l'orrore sta tutto qui, aver bisogno di simili espedienti, cose che non avevano bisogno di fare chessò un Visconti o un Pasolini. Moretti ormai è solo l'ombra di se stesso, non mi stupirebbe a questo punto vederlo reclamizzare a porta a porta da Vespa.

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Ultima risposta 23/02/2008 01.08.13
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alex75  @  13/02/2008 09:15:13
   6½ / 10
Premettendo che non ho ancora letto il romanzo, sono comunque stato tentato di vederne la versione cinematografica che tutto sommato non mi è dispiaciuta. Certo sono diversi i punti irrisolti, i personaggi senza molto senso, le situazioni poco chiare ma nell'insieme si ha la sensazione di un film comunque piacevole sulle angosce dell'abbandono. Un Nanni Moretti meno sgradevole di altre volte attraversa il film con grazia riflettendo sul senso degli affetti, accompagnato da un cast decoroso. Assolutamente inutile e mal contestualizzata la scena di sesso (esageratamente scabrosa e fuori luogo in un film del genere) che piomba malamente su una storia delicata e suggestiva.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  13/02/2008 00:19:44
   7 / 10
Premesso che il miglior Moretti "senza che faccia Moretti" resta "La seconda volta" di Calopresti, mi accingo a commentare questo film controverso, dal "gusto" squisitamente francese, ma in fondo più Morettiano di quanto possa sembrare. L'idea di un universo che ruota attorno a Pietro Paladini alla sua rielaborazione del lutto e a tutto quello che lo circonda (che circonda il Se stesso) è davvero intrigante, e Grimaldi riesce a realizzare un film che è a tratti prevedibile e allo stesso tempo antitetico alla funzione del cinema e ai luoghi comuni dei prodotti del genere.

Prima di tutto, non è un percorso esistenziale in stile "La stanza del figlio" ma un non-luogo dove il malessere si esprime compiutamente nella toccante sequenza del protagonista che in automobile ha una sintomatica crisi di pianto.
Eppure il malessere potrebbe essere ampliato ad altre funzioni, come la scomoda (e inutilmente discussa) sequenza sessuale, dove predomina un forte senso di annientamento, di sensi logorati, di rivalsa o di rimorso.
Altrettanto incisive "le cose che so di Lara" (cit.) - incrocio tra Woody Allen e le playlist di Nick Hornby, o la bellissima sequenza dei genitori che vanno a prendere i figli da scuola (con la mdp che immortala dall'alto i movimenti di padri madri e figli).

Eppure per certi versi il film lascia perplesso: questo è un Moretti rappacificato con se stesso, vero, ma anche profondamente "onesto" verso il mondo borghese che un tempo avrebbe attaccato duramente.
Nondimeno, certe sequenze surreali o simboliche (la partita iniziale di Tennis, la breve invettiva sul cinema italiano in crisi, l'inseguimento del cane, gli spinelli) appartengono paradossalmente più al cinema Morettiano di tanti anni fa (cfr. Bianca, La messa è finita, Palombella rossa) che all'intimismo affettivo delle prove più recenti.

Lascia perplessa la figura della zia e, quindi, un lutto elaborato sullo sfondo di una coppia (quasi) aperta (borghese?), o una morte accidentale che avrebbe richiesto un dolore più tradito e meno represso dal freddo binomio figlia-affari-fusione-donne occasionali.

Non mancano certo spunti di grande interesse, e sicuramente (checchè ne dicano molti) questa è la migliore interpretazione di Moretti di sempre: sofferta ma mai sopra le righe, controllata e spontanea.

Resta un film che è difficile amare incondizionatamente, ma proprio per la sua apparente aridità capace di dire cose semplici senza decontestualizzarle. Peccato solo che un finale furbetto e una lentezza fin troppo specifica e complessa portino lo spettatore a reclamare una maggiore elasticità: proprio quella che il regista vuole ad ogni costo evitare

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Ultima risposta 11/03/2008 13.37.00
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patt  @  12/02/2008 23:47:07
   7 / 10
Sicuramente è meglio del libro che non ho letto, lo credo per il semplice fatto che sembra tagliato a misura per Moretti, per accentrare l'attenzione su di lui, ed altro non è. A me piace quel suo modo di recitare con quel tono un po' sopra le righe, e la vena paranoica dei pensieri mi fa sempre sorridere. E anche se minima la parte di Orlando è sempre azzeccata. E' un film tagliato sul personaggio Moretti e la scena tanto chiacchierata lo conferma,


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Ultima risposta 21/02/2008 10.45.20
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Furyo  @  12/02/2008 21:51:41
   8 / 10
Grande film,sceneggiatura che fila via liscia come l'olio,profondità delle interpretazioni,alcune scene sono perle assolute


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Gassmann e la Golino dimostrano che se hanno delle parti ben scritte sono dei bravi attori.

E Moretti...Moretti,che dire?
Molti,quasi tutti,gli rimproverano di non recitare,di trasportare semplicemente se stesso sullo schermo,e forse è vero.

Ma è pur vero che le parti che interpreta sono sempre in linea con l'uomo Moretti,certo non lo vedremo mai interpretare un Serial Killer o un aristocratico del '700 ma questo non pregiudica il piacere di vedere sullo schermo personaggi che rispecchiano la straordinaria personalità di Moretti.

aleee  @  12/02/2008 19:32:07
   8½ / 10
poveri imbecilli quelli che sostengono che in questo film vi siamo riferimenti politici o quelli che solo per la presenza del grande nanni moretti non si degnano di vedere il film ma poi lo giudicano negativamente...
questo è un film che può anche non piacere per carità ma è troppo facile dire "che schifo" solo perchè non magari non si è capito nulla...
a mio giudizio questo è un ottimo film,pieno di piccoli particolari che fanno capire che questo non è il classico filmettino ma al contrario un film fuori dagli schemi convenzionali; la mano di moretti si vede anche se non è il regista;
certo non è un film leggero ma non si possono vedere solo film leggeri....

carrie  @  12/02/2008 16:38:37
   8 / 10
Allora, premetto che non ho letto il libro.
Detto questo, il film mi è piaciuto, un po meno la famosa scena di sesso, Sicuramente nella storia aveva un senso quella scena lì, una sorta di sfogo per il protagonista. Il punto è :"perchè realizzarla così?" Se volevo vedermi un film porno mi stavo a casa mia, comoda comoda, non andavo al cinema. Era al limite del gusto. Sta ferrari che alla fine era un personaggio quasi inutile.
Per quanto riguarda le interpretazioni sono rimasta piacevolmente sorpresa dal bravissimo Alessandro Gassman, quando c'era lui sullo schermo tutto diventava piacevole! Bravissima anche la pazza/golino, la bambina (brava) e Silvio Orlando (anche se la sua era una piccola parentesi). Arrivando al Nanni c'è da dire che o lo si ama o lo si odia. Io personalmente sono tra le persone che lo amano. Ha un modo tutto suo di recitare, mi piace il suo tono di voce (mi fa scappare sempre qualche risata) i suoi sguardi e la sua lenta camminata.
Il film mi è piaciuto, non perchè è indimenticabile, ma perchè ha reso indimenticabili le emozioni che mi ha trasmesso (merito anche della bella colonna sonora). Infatti il punto forte di questa pellicola secondo me sono le emozioni. Chi si aspetta la storia d'amore o il poliziesco o l'azione non vada a vederlo. E' un film lento che parla al cuore...
Per il resto i suoi difetti ce l'ha..ma sono disposta a passarci sopra perchè sono uscita soddisfatta dal cinema

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Rudy_Gonzo  @  12/02/2008 12:56:54
   6½ / 10
Sapete quando da un film vi arriva qualcosa ma questo non è chiaro, non è diretto? Il Caos calmo è la reazione alla morte, alla realtà che ci viene sbattuta in faccia ogni volta che qualcuno che conosciamo scompare. La morte, il convitato di pietra di ogni nostra cena, l'occhio della cinepresa verso cui non bisogna mai volgere lo sguardo, pena la rottura della convenzione che regge l'equilibrio del gioco, pena la definitiva presa di coscienza del nostro essere e della nostra fine. Ognuno reagisce a suo modo, e ogni reazione è lecita. Anche lasciare tutto, scappare dal mondo e rifugiarsi nei giardinetti davanti alla scuola di nostra figlia, dopo che siamo rimasti improvvisamente noi vedovi e lei orfana, e naufraghi nella nostra esistenza. Imparando a vivere in un microcosmo a noi ignoto, conoscendo gente nuova anche solo attraverso uno scambio di sguardi, scoprendo l'importanza di gesti apparentemente (per noi) banali, costringendo il nostro vecchio mondo (lavoro, amici, parenti) a venire fin là a fare i conti con la nostra nuova visione delle cose, piccola, minima, ma forse più umana e profonda di quanto gli altri non abbiano mai immaginato. L'eccentricità dà spesso da pensare, fa riflettere, spinge oltre i limiti del consueto, del volutamente non detto: quante volte al giorno vi trovate a pensare veramente ai massimi sistemi, al destino vostro e del mondo, alla caducità delle cose, per dirla all'antica? Lo fareste se leggeste sul giornale la storia del padre che decide di vivere ai giardinetti etc. etc.? Probabilmente sì. Questo è Caos calmo. Meglio, avrebbe voluto essere. Perchè affidarne la messa in scena al regista di "Distretto di polizia" e "Le stagioni del cuore"? La risposta non la so, ma il risultato è davanti agli occhi di tutti: totale mancanza di sensibilità al tema, totale mancanza di quel rigore stilistico che la storia avrebbe richiesto, totale mancanza di cura cromatica nella fotografia, scialba e piatta come non mai. Tutto è affidato, televisivamente, allo svolgersi della storia (ahimè, troppo lieve e interiore per bastare a sopperire peggiori carenze) e agli interpreti. Senza contemplazione, senza sguardo, senza indagine nè spessore. Questa è la risposta alla domanda che ho fatto all'inizio. Un film che fa pensare. A quello che avrebbe potuto essere.

androjoker  @  12/02/2008 11:05:33
   5½ / 10
Le premesse per un bel film c'erano tutte secondo me. La storia era profonda.

Peccato che:

- Film troppo lento in certe parti
- Nanni Moretti molte volte inespressivo, sia col viso che con la voce
- La scena di sesso che c'azzeccava?E anche li avrei qualcosa da ridire .... quando lui le lecca il seno , sembra stia leccando qualcosa di schifoso .. va beh

Gassman e la bambina molto bravi invece, a mio parere. Peccato.

viagem  @  11/02/2008 23:28:23
   7 / 10
Niente da fare.
Anche limitandosi al ruolo di solo attore, Nanni Moretti è mattatore unico, totalizzante e straripante, riuscendo a rendere discreto un film altrimenti banale.
E' vero che la sua parte è effettivamente centrale rispetto alle altre che vi ruotano attorno (lui si trasferisce sulla panchina dei giardinetti? Bene, tutti gli altri per poter comparire nella storia devono andarlo a trovare laggiù!), ma Nanni caratterizza così intensamente il proprio personaggio, trasponendo molto di se stesso come sempre, che gli altri di fatto scompaiono. Il tema dell'elaborazione (o meglio la non-elaborazione) del lutto e i rapporti con la figlia ricordano molto La stanza del figlio; più in generale sembra che dopo la paternità Nanni si trovi molto a suo agio nel ruolo di genitore. Per i fan morettiani poi come non celebrare il ritorno dei suoi tipici tormentoni: le continue classificazioni fatte a se stesso degli aspetti più svariati della vita, la morale fatta al cuoco sulla presenza del parmigiano sui broccoli.
Se infine aggiungiamo che in questo film ritroviamo alcune tipicità delle sue produzioni, come le scene legate all'attività sportiva sua o dei figli, o l'introduzione di personaggi surreali e assolutamente non funzionali al film (la moglie del collega con quei suoi black out "mentali" fa ribaltare dalle risate), viene davvero il dubbio che Grimaldi abbia messo solo il nome alla regia, o quanto meno alla sceneggiatura.
Nonostante il mio commento da delirante fan morettiano possa farvi dubitare dell'affermazione, garantisco che il film è fruibile per tutti: amaro e insieme piacevole come è la vita.
P.S.:la bambina è fortissima, Kasia Smutniak è davvero bona.

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Ultima risposta 13/02/2008 12.07.26
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Supergiaf  @  11/02/2008 17:39:09
   6 / 10
Film discreto sulla media del mediocre cinema italiano di questi tempi.Qui parliamo del Cinema italiano che ha dato tanti capolavori.Quindi se io vado a vedermi un film italiano lo paragono a I Soliti ignoti, La Grande Guerra, Fellini, Visconti, Germi.Si esce dal Cinema desolati.

Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  @  11/02/2008 15:21:03
   5½ / 10
Frammentario ed ainconcludente pastrocchio, nemmeno particolarmente brutto in senso stretto, solo estremamente...anonimo, terribilmente anonimo.
Già di per sè il romanzo di Veronesi non è che fosse 'sto po' po' di capolavoro, troppo preso dalla voglia di ricreare le atmosfere di Nick Hornby per imbastire una trama interessante, ma Antonello Grimaldi (o chi per lui...il sospetto che Moretti abbia inciso profondamente nel progetto è forte, essendo molto amico di Veronesi) lo adatta in modo impersonale, vuoto, superficiale. Accade così che molte scene, su tutte quella - fin troppo reclamizzata - con Isabella Ferrari appecorinata, risultino completamente gratuite e prive di nesso di causalità rispetto al resto del tessuto narrativo, con grave danno per la visione d'insieme. Senza contare che Moretti porcello non si può proprio vedere.
Note positive: su tutte, il cast di comprimari.
Se la Golino è tutto sommato accettabile come cognata zocconevrotica e la Ferrari sta ancora su benone, la vera sorpresa è Alessandro Gassman: convincente, solido, carismatico come non era mai stato: continui così, e non dovrà più essere costretto a chinare continuamente il capo dinanzi al suo ingombrante cognome.
Bravissima anche la bambina, eccellente come al solito Silvio Orlando, bellissima ed espressiva Kasia Taricone, mitico Polanski col suo cameo.
Moretti invece come al solito fornisce una prova pessima: niente, non sa recitare, se ne deve fare una ragione.
Ah, pessima anche la colonna sonora: essenziale nel romanzo, disomogenea e raffazzonata nel film.

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Ultima risposta 19/02/2008 21.59.43
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DieHard  @  11/02/2008 13:47:14
   1½ / 10
il solito squallidissmo film di Moretti che ora si crede pure un play boy, peccato che abbia fisico flaccido e barbaccia incolta...

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Ultima risposta 22/02/2008 20.30.49
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Gruppo COLLABORATORI matteoscarface  @  11/02/2008 12:18:07
   6 / 10
La prima parte è abbastanza ripetitiva, nella seconda il livello del film si alza e diventa godibile. Purtroppo la regia di Grimaldi è anonima e il film di conseguenza ne risente, perdendo forza proprio nelle scene che ne avrebbero più bisogno, non basta infatti sottolineare certi stati d'animo con l'aiuto di una bella canzone (a questo proposito consiglio a tutti l'eccezionale Nella valle di Elah). Il problema maggiore di Grimaldi è di non saper infondere profondità e bellezza alle immagini, che spesso sono piatte. E vai quindi con i dolly a gogò in luogo a una staticità che sarebbe stata ben più consona. Il cast da gestire poi è bello grande, si va da un Moretti che fa se stesso a un bravissimo Alessandro Gassman, Valeria Golino, Isabella Ferrari, Silvio Orlando, la bambina (ottima) e una comparsata eccellente sul finale. Le musiche di Buonvino sono spesso invadenti e abusate. Detto questo rimane un film vedibile, ma senza aspettarsi troppo. Si poteva però fare di meglio

L_INKre@dibile  @  11/02/2008 02:12:02
   7 / 10
Buona la regia. Al di là della recitazione monocorde di Moretti il cast è di tuto rispetto. La quiete apparente lascia il posto a una tensione narrativa graduale. Proprio un bel film.

Invia una mail all'autore del commento franx  @  10/02/2008 20:29:50
   6 / 10
Allora,vediamo un po'.
Il tema, quello dell'attimo psicologico subito dopo la tragedia in cui il protagonista non capisce bene cosa sia successo o come dovrebbe comportarsi, esattamente come nella realtà, è portato molto bene.
Gli attori: Valeria Golino, inutile come al solito, d'altra parte si sa perchè è venuta alle luci della ribalta, una inetta come poche, al pari del fratello (umanamente un cretino come pochi, da me conosciuto personalmente) a cui ogni tanto danno qualche ruolicchio di secondo piano oppure qualche programmino su rai 3 ad un'ora in cui nessuno guarda la TV (e riesce a rovinare anche quello).
Gassman: veramente bravo, mai fuori posto o volgare, espressivo, spontaneo, niente da dire, bella prova, regge il ritmo.
La Ferrari: fa la mignuotta, con quel vago senso di non so che, poco espressiva come al solito, esattamente la stessa ispettrice del 10° Tuscolano.
Silvio Orlando è sempre sul nevrotico/esistenziale, sarà per quello che a Nanni piace e riesce sempre a infilarlo ovunque, ma è comunque uno dei migliori in campo.
Gli altri tutti adeguati, compresa la simpaticissima moglie pazza dell'amico francese.

Ma veniamo al sodo in tutti i sensi.

IL PORNANNI.

Scena inserita bene, ma girata malissimo: troppo lunga, lui troppo "attivo" per essere in una fase così delicata della sua vita, insomma, degno di un film di Tinto Brass (che infatti ha rilasciato un'intervista con Nanni).
Per il resto Nanni non buca, come al contrario avviene ne LA STANZA DEL FIGLIO forse perchè è più bravo di Grimaldi a dirigersi e forse perchè in quel film il tema è la tragedia vera e propria.
Anche se non buca dà comunque una buona prova d'attore a più riprese e capisco quelli che lo trovano sempre uguale a se stesso, perchè, infatti, spesso scade nel suo solito repertorio espressivo.
Però questa volta serve che sia così.

Se si vuole vedere un bellissimo Moretti "diverso" basta guardarsi, appunto, LA STANZA DEL FIGLIO oppure, intramontabile, IL PORTABORSE.

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Ultima risposta 11/02/2008 14.52.29
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exdinu  @  10/02/2008 17:45:41
   6 / 10
Non ho letto il libro per cui il commento è relativo esclusivamente al film:
Finale mediocre, per il resto ... può passare
Il piccolo universo dell'avanti scuola è l'aspetto migliore del film, il ripetersi dei personaggi (quali il bambino che saluta all'accendersi dell'antifurto, la ragazza col cane, il barista.... ) è la trovata migliore del film.
Il personaggio di Gassman stimola un pochino il ritmo del film che risulta abbastanza lento (forse perchè tutto il film gira su Moretti "soloattore" che invece solo attore non è!!!)
La superpubblicizzata scena hard con Moretti e la Ferrari non riesco a capire cosa c'entri col contesto della storia e della bestemmia in presa diretta non so proprio che farmene!!!!!!
(Che moralista che sono, SIK)

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Ultima risposta 12/02/2008 23.30.23
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Gianmaria  @  10/02/2008 16:51:09
   10 / 10
Io non so come questo film possa avere una media così bassa."Caos Calmo"così si chiama la testimonianza che il cinema italiano ha ancora qualcosa da dire,insieme ad altri(Nuovomondo,La Sconosciuta etc.).Nanni Moretti una sorpresa davvero incredibile,è vero non è il migliore degli attori,ma qui è veramente bravo.Grazie alla bravura degli attori,alla mano sapiente del regista Antonello Grimaldi,"Caos Calmo",tratto dal bellissimo libro di Veronesi,riesce a dare un'emozione sobria ma al contempo vera e intensa.Bisogna andare a vedere questa pellicola no per la scena di sesso tra la Ferrari e Moretti,che personalmente lo trovata molto bella,e per la bestemmia di Silvio Orlando,ma per vedere la rinascita del cinema italiano.

9 e mezzo ma per la media bassa 10

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Ultima risposta 11/02/2008 09.56.50
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento mkmonti  @  09/02/2008 20:45:42
   7½ / 10
Discreta pellicola che come si poteva pensare si fonda in toto su Nanni Moretti,anche se forse per la scelta del protagonista era preferibile un personaggio "più attore";nonostante ciò,Moretti mostra, se c'era ancora il bisogno, che anche come attore non ha da invidiare nulla a nessuno. A perte questo,il film è molto profondo e ti lascia qualcosa dentro,il che non è poco in questi tempi in cui vanno di moda i mocciani. Straordinario cameo di Roman Polanski.....in conclusione questo film dimostra come il cinema italiano abbia ancora da dire checchè se ne dica....

NanoMalefico  @  09/02/2008 19:28:30
   3 / 10
Qui lo dico e lo ripeto: Nanni Moretti è un pessimo attore. Tutte le sue parti sono recitate alla stessa maniera, tutti i personaggi alla fine sono sempre e solo Nanni. Lui non interpreta, prende se stesso e si mette in un film. E questa ragazzi miei è una pecca grande quanto una casa, perchè è sempre lo stesso monotono e pedante protagonista che ha stufato. Faccia il regista e ci risparmi questa pena.
E lo schifo generalizzato del cinema italiano è che hanno rotto tutti i maroni per farci sorbire una scena di sesso che col film centra poco, messa li solo per attirare recensioni e spazi pubblicitari. Anche il grande Moretti si piega a queste porcate...
Meravigliosamente pesante.

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Ultima risposta 11/02/2008 18.53.39
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Invia una mail all'autore del commento signor_kappa  @  09/02/2008 14:37:07
   7½ / 10
Tutto il film si basa su una perdita e sulla paura di una nuova perdita; è per questo che il protagonista si ritaglia un angolo personale nel giardinetto davanti a scuola nel quale la stragrande maggioranza della vicenda è ambientata. Ma anziché sfogare le proprie nevrosi, come probabilmente prevedeva, è costretto ad incassare quelle di un mondo intero che si sposta in funzione sua, di una rete di persone che prendono a pretesto il dolore degli altri per manifestare il proprio. Buona scrittura e trama minimalista, fatta di piccoli segni che periodicamente ritornano o si spiegano. Sembra di correre sulla lama di un rasoio: cadi di qua c'è la tragedia, cadi di là c'è la commedia. Importante l'impronta di Moretti anche nella sceneggiatura. Sarebbe stato meglio se fosse stato ambientato in provincia, ad esempio a Rimini o Viareggio.

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Ultima risposta 11/02/2008 02.03.11
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Vegetable man  @  09/02/2008 11:04:53
   6½ / 10
Iniziamo col dire che la tanto chiacchierata scena di sesso è, francamente, un po' fuori luogo. Se ha un senso nel libro (che non ho letto), comunque non sembra avere molto senso nell'economia del film. Al di là di essa, l'attenzione dello spettatore è legata ad un filo sottile: sorretta unicamente da pochi guizzi di interesse, suscitati da situazioni gradevoli, e dal rapporto tra i personaggi principali, tutti piuttosto riusciti. Tuttavia, ad essere molto carente è la struttura del racconto. Non succede pressochè nulla dall'inizio alla fine: allo spettatore resta solo una sensazione, una breve empatia col protagonista, che tuttavia non so se possa da sola giustificare la visione di questo film.
Ottima la colonna sonora.

t.rexmike68  @  09/02/2008 10:29:35
   2 / 10
non sarebbe stato nenche un brutto film ma da due attori come loro cosa si puo' pretendere...

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Ultima risposta 20/02/2008 19.33.21
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Marenco  @  09/02/2008 01:41:38
   6 / 10
Si assottiglia la linea già sottile fra cinema e libreria. Piovono trasposizioni, in questo mese (ammesso che si voglia dare un valore letterario a Muccino e Moccia) ce ne toccano ben tre. Come ho già detto altrove si rigenera la curiosità sui libri scoperti al cinema e sui film scoperti grazie ai libri. Un binomio perfetto, vecchio quanto la settima arte.
C'è una differenza ben precisa. Lerici, Arpino, Brera, Veraldi, Chiara e altri non ci sono più e bisogna farsene una ragione. Ci toccano Veronesi, Ammaniti e altri della nuova guardia...
Il film "Caos calmo" è piatto come la calma che descrive. Gli unici sussulti ci vengono dalla piccola protagonista che dà al film impennate di poesia. Il resto è marketing allo stato puro: natiche del Nanni e tette della bella Isabella comprese. Colonna sonora mozzafiato e partecipazione speciale del grande Roman che non parla ma riempie con la sua fisionomia il vuoto e le carenze di una sceneggiatura che francamente avrei affidato a mani piu' esperte...

Invia una mail all'autore del commento abacab  @  08/02/2008 19:36:44
   7 / 10
Buon film,buona trasposizione cinematografica del libro di Sandro Veronesi.Ovviamente molto del libro viene perso,ma la sostanza rimane grazie ad una buona sceneggiatura ed è ottimamente interpretata da tutti gli attori a cominciare da Nanni Moretti.L'ambientazione è talmente azzeccata che sembra quasi che Veronesi abbia scritto il libro pensando e descrivendo i luoghi negli stessi posti dove poi sono state fatte le riprese.La famosa scena di sesso fra Moretti e Ferrari è molto bella,realistica e giustamente "forte" quasi a rappresentare un risveglio,un ritorno alla vita da parte del protagonista dopo il trauma della perdita e della morte della moglie.Gassman e Golino azzeccatissimi nei ruoli del fratello e della cognata del protagonista.Bellissima la colonna sonora.Cameo di Roman Polansky sempre molto carismatico.

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Ultima risposta 09/02/2008 01.49.36
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Invia una mail all'autore del commento angel__  @  07/02/2008 01:26:46
   6½ / 10
visto in anteprima al massimo stasera. moretti bravissimo,scena di sesso francamente un pò esagerata per il tono ragionato e riflessivo del film stesso. ferrari bella come sempre ma totalmente in secondo piano come tutte le figure femminili della storia,tranne la fondamentale bambina claudia.è uno solo il protagonista,è in ogni scena tranne un paio in tutto il film e penso che meglio caratterizzato da uno come nanni moretti non si poteva,anche se in parte "morrettizzato" nello stile..solitudine,distacco,pausa,ritorno alla vita,temi classici ma ben sviluppati.carino,merita.

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