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Innanzitutto premetto che non sono un intenditore di cinema dal unto di vista tecnico quindi scusate la mia mancanza. ma posso dire di aver visto un'infinità di film e questo mi pone nella situazione di provare a giudicare un'opera di tale splendore.. il film è un capolavoro assoluto della settima arte e a mio avviso è tra i 5 più belli dell'intera storia del cinema dai fratelli Lumiere ai nostri giorni. Alcune scelte fatte dal regista possono sembrare sicuramente esagerate e a volte forzate(ad esempio secondo me il continuo uso della musica per sottolineare tutti i momenti più importanti dove bastava lo sguardo di de niro, oppure l'uso eccessivo dell'avvicinamento della telecamera in orizzontale(non so il nome tecnico). ma nonostante ciò Leone con uno sforzo di oltre tredici anni è riuscito nel suo capolavoro e ci ha lasciato questo testamento. I flash-back sono eccezionali, messi al punto giusto, cercano di far perdere allo spettatore l'esatta linea del tempo, ma al tempo stesso senza mettergli confusione. Sta proprio qui il punto cruciale del film:il tempo. Il tempo che consuma, che scorre inesorabile e che consuma tutti,tranne Noodles che tornando dopo 35 anni da Fat Moe lo saluta come se lo avesse visto il giorno prima.Per lui il tempo si è fermato,ha vissuto per tutto quel temo di ricordi, ricordi che non possono svanire e che fa di tutto per conservarli. Ma soprattutto é il tempo a far perdere la visione giusta del bene e del male, il confine tra i due è sempre più sfocato fino al unto da trovarsi in lotta come ombre (le ombre cinesi dell'oppieria). non condivido la critica di priss che dice che il film non ha portato innovazione: l'innovazione è su tutti i campi ma soprattutto sta nell'aver intrecciato in modo magistrale un intreccio del genere. Il "nuovo" sta nella totale mancanza di una linea temporale stabile,che possa far da guida alla visione del film.. Il presente sembrerebbe essere il 68 del vecchio Noodles costellato di ricordi, ma il fotogramma finale(Noodles che fuma eviaggiando con la mente, sorride) fa saltare tutto ,nel senso che tutto sembrerebbe essere come un sogno.. e lui uscendo dall'oppieria(ecco che il finale si collega all'incipit)magari in realtà vede veramente Max morto. Il film non può essere paragonato ad una parabola(ascesa e declino del personaggio), nè ad un ellisse in cui il finale si allaccia all'inizio, nè a nessun altra figura proprio perchè Leone tagliano il tempo ci mette in una dimensione che non è dato decifrare.. La sofferenza del protagonista poi è resa al massimo da alcune trovate sensazionali tra cui spicca il dialogo con Fat Moe "cos'hai fatto in tutto questo temo?" "sono andato a letto presto" e il dialogo finale con il senatore Bailey. Il Personaggio di De Niro è il tipico eroe buono, ma che al contrario della maggior parte delle volte, si ritrova ugualmente un perdente. nonostante ciò è un saggio(già da ragazzo leggeva nel bagno gli scritti di Eden) e dimostra la sua maturità alla fine non facendosi usare un'altra volta dall'amico traditore. il vincitore quindi è il tempo e dopo essersene accorto Max di essere senza amici, Deborah(fantastica e molto simbolica la scena in cui si strucca e mette così a nudo i suoi errori e la sua debolezza), alla fine se ne accorge anche Noodles che viene deriso da una banda di ragazzi in macchina.. Il film è in assoluto un caolavoro e dargli meno di dieci sarebbe ingiusto (scusate per il linguaggio sicuramente poco tecnico, ma forse almeno comprensibile)