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Il pubblico inglese ha premiato, con il maggior incasso di tutti i tempi, un filmetto semplice semplice e molto divertente, contagioso nella sua simpatia proletaria e trascinante nella sua vitalistica energia, eppure, a mio modo di vedere, sopravvalutatissimo e non meritevole di così tante lodi e apprezzamenti. In primo luogo, perché finge di essere naïf e invece adotta una struttura narrativa ampiamente collaudata da decenni di cinema hollywoodiano: quello di uno o più personaggi che si preparano a un'impresa (una gara, un esame o una qualsiasi prova pubblica) e che vengono seguiti lungo questo percorso, che prevede sempre, immancabilmente, momenti di esaltazione e di scoramento, di difficoltà improvvise e di altrettanto improvvisi superamenti delle stesse, di rinunce e di ripensamenti in extremis, tutte cose che non si fatica a ritrovare in "Full monty". Secondariamente, per essere un film di un quasi esordiente, ci si sarebbe potuti aspettare un film un po' meno politically correct, e invece "Full monty" lascia gli aspetti sociali ai margini (com'è realmente più proletaria una pellicola come "Nuvole in viaggio"!), toccando per contro moltissimi degli stereotipi più in voga nei film degli ultimi anni (tra i quali, padre separato che lotta per non perdere il figlio, marito con problemi di intimità con la moglie, e persino una coppia omosessuale e un personaggio nero per ricordarci che viviamo in una società interazziale e intersessuale). "Full monty" ha dalla sua solo il merito di non essere un film indisponente e presuntuoso e di scorrere con bella disinvoltura narrativa fino a un finale liberatorio e bonariamente trasgressivo.
Carino, ma non entusiasmante. Voglio dire, sì, è diventato famosissimo per il modo, ironico ed originale, con cui i protagonisti cercano di risollevarsi dalle difficoltà della loro vita, e questa trovata renderà "Full Monty" una nota fonte di ispirazione per migliaia di sketch in tutto il mondo. Il fatto è che, al di là di un paio di sorrisi leggeri, non sono rimasto poi così colpito - anzi, a tratti mi sono anche un po' annoiato. Il mio parere quindi è che l'idea sia carina, ma che il film non sia poi 'sto capolavoro.
Un film che ho sempre odiato dalla prima nefasta volta in cui l'ho visto. Non ho mai riso, anzi la noia è prevalsa sovrana durante la visione...e io sono un tipo che ride facilmente. Alcune immagini sono indubbiamente entrate nell'immaginario collettivo, ma Full Monty è sempre stato, nel suo genere, un film eccessivamente sopravvalutato..
Robert Carlyle è comunque eccezionale come al solito..
Spassoso, per una serata poco impegnativa... certamente non un capolavoro ma la trovata è buona e gli interpreti sufficientemente autoironici per cavarsela benissimo.