ghostland - la casa delle bambole (2018)

Mi piacerebbe che Pascal Laugier realizzasse un nuovo horror perché è un regista che sa il fatto suo e sa muoversi bene in questo genere.
Ghostland secondo me è un bel film, ben diretto, ben interpretato e anche piuttosto violento e destabilizzante nonché surreale. Ottimo il colpo di scena a metà film, inaspettato. Inferiore rispetto a quel filmone di "Martyrs" sempre dello stesso regista, ma direi che anche qui il livello è buono.
Un horror fatto bene che merita d'essere visto.

Non mi è piaciuto per niente. Mi ha annoiato e la storia è completamente senza senso... Inguardabile

Un bel horror alle undici di sera dopo aver mangiato un bel piatto di caponata e un tegame di pasta con le sarde è proprio quello che ci voleva per passare una bella notte tranquilla,poi questi begli horror senza gli effetti speciali trash che vedi il tubo che fa zampillare il sangue dal collo mozzato della marionetta e che non hanno rigirato la scena perchè non avevano i soldi per fare un'altro ciak,no un ***** di horror inquietante con un travestito,che va in giro con un bel camion delle caramelle insieme a quello che,nella sua mente malata,crede che sia suo figlio,in realtà è

SPOILERMagari visto di giorno e senza due chili di capponata sullo stomaco avrebbe fatto un altro effetto, però è andata così io dico solo evviva

SPOILER

Non ricordo di averlo commentato ,perciò...
In questo film la paura più che visiva, è psicologica e in questo il regista fa bene il suo dovere....
Però in alcune parti è molto lento e prevedibile ,non tutto è sensato e spiegato ,anzi molte cose rimangono incompiute ....
Brave le attrici protagoniste e sufficiente il finale che rimane aperto a più interpretazioni.....
In fin dei conti non un horror vero e proprio, più un thriller psicologico secondo me...
Sufficienza piena a mio parere
6+

Un regista horror che usa i jumpscare è come un cuoco che usa la panna da cucina.

Una prima parte inverosimile e a volte contraddittoria, lasciava supporre che Beth fosse in un qualche modo in uno stato alterato di coscienza, a metà film si scoprirà in che cosa era alterato.
Questa è stata l'unica parte gradevole del film, per il resto è un riutilizzo di clichè, dalla vecchia casa, alle bambole, al finto faccia di cuoio ed il finto norman bates.

Ghostland è un film incapace di creare vera inquietudine, un torture porn che questa volta assume solo una dimensione "ludica".

A me è piaciuto! Questo è il quarto lungometraggio che vedo di Laugier ed è quello che più si avvicina al suo film più discusso e famoso cioè Martyrs. Possiamo dire che è più lineare e coerente nel suo svolgimento, e poi anche qui si effettua il cambio quasi come fosse un pò "marchio di fabbrica" consolidato... Spiegandomi meglio, questo film nel suo voler aderire alla realtà è più credibile e con meno fronzoli. Non voglio assolutamente sminuire Martyrs che per me, rivalutandolo, è un ottimo film ( non Capolavoro ) fra i recenti di genere e che sicuramente è fra i più significativi da un ventennio a questa parte. Ghostland NON osa, è comunque potente ma meno elaborato e forse per questo sarebbe stato meglio averlo diretto prima di Martyrs... Sà un pochino di downgrade.
I film horror nella loro totalità partono sempre con o comunque sono sempre associati ad una situazione drammatica, che sia un' incubo, una leggenda incredibile, un efferato delitto, una situazione disperata o di non ritorno e chi più ne ha più ne metta, motivo per il quale, non concordo con chi sostiene che alcuni film di genere non sono da considerarsi horror ma dei film più variegati. Un horror è un horror! In primis!

La qualità d' immagine in questo film ma in tutti quelli diretti da Laugier ed il suo stile sono da elogiare!

Uno dei migliori horror degli ultimi 20 anni senza se e senza ma!
Non c'è niente da commentare

Hanno inventato i seguenti slogan per "Hereditary": "Il film più spaventoso di sempre" e "Un momento saliente nel cinema dell'orrore negli ultimi 50 anni". Beh, mi chiedo cosa direbbero di "Incident in a Ghostland"? Non dico che questo sia l'orrore più magistrale di tutti i tempi. E no, non è così spaventoso come "L'esorcista". Quello mi ha spaventato a morte in quei giorni. "Incident in a Ghostland" utilizza lo stesso concetto di "The seasoning house" e "I spit on your grave". L'abuso sessuale di ragazze innocenti e il danno psicologico di cui soffrono queste vittime disperate. Non trema e si agita tutto il tempo, ma per tutto il film avrai quella sensazione spiacevole. Ora, il concetto di tali film è in realtà abbastanza semplice. In primo luogo, cercano di scioccarti con immagini conflittuali, quindi ti senti male per il disgusto e la rabbia. In modo tale che la seconda parte sia un sollievo. Proprio come Jean-Claude Van Damme nei suoi vecchi film in cui combatte e vince, dopo essere stato picchiato davvero male. O quando un perdente quasi sconfitto in una partita di calcio può invertire la tendenza. È così che si sente la seconda parte. Sei un membro di un fan club per le vittime che reagiscono e vendicano l'ingiustizia subita. Come in "I spit on your grave" dove non potevo sopprimere un "Sì" sincero e rumoroso con ogni esecuzione di uno dei colpevoli. E il modo in cui le vittime si vendicano dovrebbe essere spietato e crudele. Più dolore, meglio è. Insomma, un film che contrappone frontalmente due sentimenti opposti. La sensazione di distruzione, disperazione e dolore fisico, contro sollievo, liberazione e vittoria. In un certo senso, "Incident in a Ghostland" cerca di rompere questo schema. Sì, c'è quel momento di estrema violenza e in quel momento la situazione sembra disperata. E proprio quando pensi che stia andando liscio, il film prende una strada completamente nuova e la lotta per la sopravvivenza ricomincia. Ulteriori rivelazioni portano solo a rovinare il divertimento per coloro che non hanno ancora visto il film. Ma la svolta nella storia mi ha sorpreso anche. Ad essere onesti, non capita spesso che un film mi faccia questo. Di solito, lo vedo arrivare a un miglio di distanza. Ma non in questo caso. Il film è stato diretto da Pascal Laugier, meglio conosciuto per il suo controverso film "Martyrs". Un film che è stato proclamato la madre di tutti i "torture-porno" e apparentemente ti avvolge come un rullo compressore. Un film estremamente brutale che molti hanno trovato disgustoso. Non l'ho mai visto da solo. Nel profondo vorrei vedere questo film ma qualcosa mi dice che l'estrema violenza mi colpirà troppo in profondità. Ecco perché lo evito. Se avessi saputo che Laugier dirigeva anche questo film, avrei potuto ignorarlo. E ora sono sulle corna di un dilemma. È un film in cui Laugier è diventato morbido? O dovrei comunque provare a guardare "Martyrs"? Vale la pena guardare questo film? Attualmente si. E questo perché è al di là di un semplice "film di invasione domestica" brutale con torture, abusi e umiliazioni di giovani ragazze. Qui Laugier porta anche l'impatto psicologico di un'esperienza così traumatica nella foto. Mostra come funziona la psiche umana da un individuo che sperimenta qualcosa come questa invasione barbarica da due maniaci assassini. Non è un film per anime sensibili anche se la violenza non è esplicitamente mostrata. Tuttavia, le conseguenze di questi brutali assalti sono chiaramente visibili. Ecco perché do il pollice in su per il reparto trucco. L'allestimento nel suo insieme ha molto successo. La casa in cui si trasferiscono Pauline (Mylène Farmer) e le sue due figlie Beth (Emilia Jones/Crystal Reed) e Vera (Taylor Hickson/Anastasia Phillips) è una vera e propria casa di cianfrusaglie piena di rarità e vecchie bambole. Non che abbia un ruolo di primo piano nel film, ma contribuisce all'intera atmosfera opprimente e oscura. La recitazione delle due ragazze si limita principalmente a urlare e ad aspettare con ansia che i due mezzi scemi si ripresentino. Fatta eccezione per Beth che è diventata una scrittrice di successo di storie dell'orrore. Fino a quando non torna nella casa infernale e deve affrontare la sofferenza. Madre Pauline si comporta come un personaggio rassicurante e incoraggiante. E poi finalmente hai i due aggressori. Uno più pazzo dell'altro, in termini di aspetto. Uno è una persona gotica che vedrai solo brevemente la maggior parte delle volte. Il secondo un mostro colossale e idiota che è disumanamente forte. Un primate sbavante e lamentoso che preferisce giocare con le bambole. E gli piace ancora di più quando quelle bambole sono vive. Tutto sommato, "Incident in a Ghostland" è affascinante in un certo senso. Anche se il livello di sadismo è piuttosto alto e non puoi scrollarti di dosso la sensazione di paura e panico durante l'intero film. L'intero film è una valanga di isteria con quel costante senso di impotenza. Non è un film dell'orrore su case possedute o fenomeni paranormali con le familiari paure di salto e momenti inquietanti. Questo è un film spaventoso su qualcosa che può accadere nella realtà e che vediamo regolarmente nei notiziari. La storia stessa sembra piuttosto semplice, ma le condizioni di Beth creano una dimensione extra. In ogni caso, è molto più spaventoso di "Hereditary", l'orrore del 2018 (tono sarcastico). Curiosità: nei titoli di testa lo scrittore H.P. Lovecraft viene apostrofato come "Eccezionale scrittore di libri horror. Il migliore in assoluto." da Elizabeth Keller...mi sono domandato subito chi fosse questa Elizabeh Keller che si era sbilanciata così tanto da metterlo davanti addirittura ad E.A. Poe (indirettamente). Beh era la giovane protagonista del nostro film (appassionata di Lovecraft). Ho tirato un sospiro di sollievo.

Ieri sera mi son recuperato questo all'apparenza interessante horror, alla fine s'è dimostrato un thriller stra-violento- paranoico con molti temi, legati alle psiche umana. Interessante nel suo modo ma estremamente complesso.
Su 80 min di film 3\4 è violenza pura e il finale è "complesso" o invero simile.
Un incubo a occhi aperti, dove la verità si nasconde tra le frasi del "libro".

Crystal Reed: fascino e carismatica, una delle poche su cui regge il copione
Rob Archer: un "modesto" villan, l'orco cattivo di turno.. epressioni e poc'altro
(resto del cast, di margine o chiamatelo modesto..)

Il regista affermato, famoso, per altri titoli, molto più violenti e con trama di questi vuole uscire dal suo solito giro, con questo all'apparenza gran titolo. Sicuro brilla di originalità come lo ha raccontato, tiene chi lo vede legato fino alla fine. Rende gli incubi reali.. ma anche un incubo seguirlo visto che si capisce vagamente la trama e lascia ampi spazi di vuoto.
La sua testa ha ritrovato sicuramente quella lucidità in cattiveria che gli mancava.

Nel suo complesso un buon thriller drammatico, con una forte tematica psico che lega l'intero incubo.

Un incubo ad occhi aperti !! Consigliato.

Un film sicuramente contorto, ma che tiene incollati per la capacità di trasmettere angoscia e catapultarti tra realtà e fantasia, che si scambiano talmente tante volte, che non sai più cosa è vero. Raccapriccianti e kitsch i due squilibrati, uno dei quali strizza l' occhio al serial killer "che desidera" del silenzio degli innocenti, mentre l' altro un orco senza remore. Più psicologico di quanto si creda.

Regia ambiziosa ma la sceneggiaatura è farigginosa, banale e ibrida... e inevitabilmente condito da jumpscare, basterebbe questo aspetto per trascurare questa pellicola..... il film ha una durata pure limitata visti gli standard odierni ma sembra duri 2 ore e mezzo..... operazione "pseudoloverkraftiana" fallita.

Un horror diverso dai soliti con momenti davvero drammatici e agghiaccianti con un colpo di scena..un Po soporifero ma consiglio di vederlo per gli amanti del genere visto la sua diversità da altri

Pascal Laugier dirige un film che non brilla certo per originalità assoluta, ma che nasconde - fra le righe di sceneggiatura - un tema particolare, relativo all'importanza dei "punti di riferimento" e della nostra stessa immaginazione. Più che cercare fantasmi e demoni all'interno di una villa abbandonata, e decine di bambole di ceramica, è dentro noi stessi che dobbiamo guardare: è proprio l'uomo che può far paura quando diventa violento o arido nello spirito. Inoltre la messa in scena gioca costantemente con i piani temporali, stuzzica la nostra mente e fa letteralmente volare gli 89 minuti di visione - che probabilmente valgono il prezzo di un biglietto, per una serata all'insegna delle sorprese.

Non c'è nulla di peggio di voler sorprendere a tutti i costi, soprattutto quando non c'è nulla che sorprende, come in questo caso! Una storia vista e stravista, soporifera e troppo scontata. Ho sbadigliato per tutta la durata.
Forse avevo aspettative troppo alte…non mi è piaciuto nulla.

Dopo 10 anni dal suo capolavoro "Martyrs" il regista francese Laugier cerca di ricreare le stesse atmosfere e le stesse sensazioni che aveva saputo dare durante la visione del suo film più riuscito.
Un tentativo non riuscito ma che comunque resta molto apprezzabile, non c'è una vera storia in questo film, quello che colpisce è il senso di angoscia, di terrore, di non voler più vivere quell'incubo da parte delle ragazze.
Ne esce un film crudo e molto duro nelle immagini e nelle emozioni che riesce a trasmettere, a me ha davvero colpito molto questo aspetto.
Il colpo di scena di metà film spiazza lo spettatore e ribalta lo scenario del film, trasportandolo verso la parte finale del film molto bella e angosciante.

Davvero un bel film che ci fà capire quale sia il sentiero congeniale di questo regista, ovvero il mettere in scena paura, terrore, angoscia nei protagonisti che vivono la vicenda.
Assolutamente consigliato.

Laugier analizza sempre la sofferenza umana in maniera molto partecipata e nache lo spettatore è "obbligato" a sprimentare la paura dei protagonisti dei suoi flm. Questa capacita' è sicuramente un merito di questo regista di svariati horror.
E' cosi tanto il olore che ci si deve creare una vita alternativa, dalla famiglia del mulino bianco alla madre eroina. Sicuramente il primo passaggio alla realta' vera e propria è scioccante, ottimamente realizzato.
Con il passare del tempo invece il film perde un po' di appeal facendosi apprezzare solamente per le scene di violenza.
Ho poco apprezzato il finale ma nel complesso è un discreto film, soprattutto la prima parte.

Un'altra pellicola riuscita per Pascal Laugier che nonostante sia lontano anni luce dal suo capolavoro Martyrs regala al pubblico un altro horror gradevole.
La prima parte della pellicola lascia abbastanza perplessi a causa dei comportamenti assurdi della protagonista,poi circa a metà della visione un colpo di scena da senso a tutto ciò che si era visto in precedenza.
Laugier è molto bravo ad introdurci in un incubo dove di sovrannaturale non troviamo praticamente niente,ci cala in una situazione angosciante e realistica dove l'unico rifugio possibile può essere trovato nella mente.
Qualche strafalcione quà e là non manca (assurda la scena dove il cattivone vestito da donna ammazza i poliziotti) ma nel complesso la storia regge bene,non disdegnando neanche una certa dose di violenza.
Ben diretto ed interpretato,veramente inquietante la caratterizzazione dei maniaci.
Un lavoro forse non originalissimo,ma alquanto efficace.

Il cineasta di Martyrs ci riprova con l'horror dopo il thriller (dimenticabile) de "I bambini di Cold Rock". L'elemento più interessante di questo suo film sta nel tentativo di ribaltare alcuni classici stilemi dell'horror e più in generale della costruzione filmica: ho trovato interessante (e anche azzeccata) la scelta di rendere l'inizio una sorta di finale. Ci troviamo subito catapultati in una serie di eventi che ci si aspetterebbe in un epilogo. Altrettanto interessante è la scelta di confondere lo spettatore con l'illusione di uno sfasamento temporale che in realtà non esiste: la protagonista vive nel suo mondo di fantasia come fosse in uno dei libri che sogna di scrivere, in tal modo evadendo dalla realtà. Una realtà che è brutale e dove oltre a diventare "donna" deve fronteggiare la paura più primordiale, cioè quella di perdere la vita.

Tutto questo lavoro sul genere e le convenzioni l'ho trovata coraggioso. Ben calibrata anche la regia di Laugier, uno che sa fare il suo mestiere e che ci guida in questa casa facendoci perdere nel suo turbinio quasi a voler sottolineare lo spaesamento che attanaglia anche la protagonista. Un coraggio che paga nella prima parte e che scompare nella seconda, quando il film sembra ormai già aver detto tutto e aver giocato tutte le carte buone. La narrazione si affievolisce e diventa più caotica, le scene prettamente action-horror non hanno la forza visiva dell'inizio, lo script non riesce più ad inventarsi qualche espediente per dare un'ulteriore sterzata. Si finisce quindi per perdere gran parte del credito accumulato con le scelte iniziali.

Per me un passo avanti rispetto al film precedente, ma niente a che vedere con la potenza brutale e cinematografica di un gioiellino come "Martyrs".

Immensa delusione da un regista che ci aveva regalato i sorprendenti Martyrs e I Bambini Di Cold Rock.
Si intuisce molto presto come gira la storia, vorrebbe essere originale invece è simile a tanti altri…non regala nessun brivido né tensione…tutto prevedibilissimo e già stravisto. Eccellente soltanto la messa in scena.

Martyrs era sicuramente più scioccante e mi ha lasciato il segno, l'ho rivisto diverse volte. Ghostland è un buon dramma psicologico a tinte horror, il genere di Laugier, anche se I Bambini Di Cold Rock non mi era piaciuto molto. Brave le due attrici ragazzine, l'orco e la strega sono agghiaccianti.... Il finale poteva secondo me essere più tragico...

Pascal Laugier prende un titolo del kaizer,ma al momento in cui premi play per vedere il film,ti accorgi di star guardando qualcosa che va oltre al suo classico modo di concepire la violenza umana.Qua si va sulla turbe e sulla psiche delle due protagoniste,fino a riuscire a confezionarne qualcosa che regga l ora e mezza di visione.
Chapeau!

Scontato, banale, ho preso sonno. Un film che prova a farcela e a un certo punti crede di avercela fatta, ma a un metro dal traguardo purtroppo trova me con le braccia incrociate, grembiule infarinato e mattarello in mano perchè stavo facendo gli gnocchi, e il cielo solo sa quante bastonate ha preso

ho personalmente trovato questa storia molto deludente
una pellicola -farcita- da ambienti particolareggiati
per un film che rimane estramamente sopravvalutato e -fine a se stesso-
che come tale non spiega il perchè di svariate cose
scontato sotto diversi aspetti e al limite del ridicolo sotto altri
questo film mi ha proprio deluso al limite dell'antipatia + totale

sono d'accordo con il parere
dell'utente Cagliostro

Piacevole sorpresa. Originale e senza sbavature.

Angosciante. Intrattiene molto bene.
Ho apprezzato di più martyrs.

Godibile, senza esagerare intrattiene.

Si vede la mano del regista.. però qualche notizia in più, qualche descrizione dei personaggi ( soprattutto il duo pervertito) era d'obbligo! A volte molti thriller sarebbero migliorabili aggiustando non solo trama ma anche con analisi approfondita dei personaggi! Invece niente, sembra che il genere debba durare per forza 1.30h! Mah

Inizio col dire che la trama scritta qui è davvero... imprecisa e fuorviante.

Detto questo, Ghostland è indubbiamente un ottimo film, non ai livelli di cattiveria di Martyrs, ma sicuramente lo supera dal punto di vista dell'essere inquietante e disturbante.
La storia, ed il finale, sono un po' ingarbugliati ma riusciti meglio del precedente film di Laugier (il finale non mi era piaciuto quasi per niente), regalando allo spettatore un ottimo spettacolo che tiene incollati per tutta l'ora e venti della sua durata.
Le protagoniste, tutte donne, sono davvero brave, soprattutto a calarsi in ruoli per niente facili. I due antagonisti, per quanto si esprimano poco ed agiscano un po' di più, sanno farsi odiare, quindi direi un ottima prova anche per loro.
Il sottotitolo italiano rappresenta perfettamente ciò che c'è nel film, ancheper quello che riguarda le protagoniste.
L'atmosfera è opprimente, quasi insopportabile, e ci si mette poco a sentirsi lì con le due sorelle, nel mezzo del loro dramma e nei loro tentativi di salvarsi.
Per me, a livello di resa, è superiore a Martyrs, quindi mi auguro di vedere presto un altro lavoro di Laugier.

Il tema del trauma dell' infanzia torna con Laugier dopo il suo terrificante "Martyrs".
Qui peró non siamo a quei livelli anche se il film è girato molto bene e ti tiene incollato fino alla fine.
Qualche forzatura nella sceneggiatura ma il film riesce a essere a tratti inquietante.
Comunque un buon horror in quanto Laugier è abile nel creare tensione e mantenere l'attenzione con una sceneggiatura affatto scontata.
Purtroppo a tratti sa un po' di già visto e il confronto con il suo capolavoro è inevitabile.

Laugier si conferma un buon regista di film Horror e attendo con trepidazione qualche altra sua nuova opera.

La Francia si conferma uno dei migliori rappresentanti del genere horror degli ultimi vent'anni.

Bah, gira che ti rigira Laugier, ormai a corte di idee, tenta di ritornare a quel canovaccio che tanto lo rese famoso, ovvero Martyrs, anche se l'esito finale è assai meno fragoroso e sconvolgente.

In pratica una storia di segregazione, di violenze, edulcorata da espedienti cari al thriller psicologico messi lì tanto per gettare fumo negli occhi e per impinguare una storia che poi a conti fatti risulta essere davvero poca cosa, almeno a dispetto delle aspettative create nello spettatore inizialmente. E questo è un errore.

Se siete amanti del genere, una visione la può meritare, tanto per curiosità e per restare aggiornati sui trend contemporanei. Ma per il resto, un minestrone riscaldato: reminiscenze del thriller francese di prima decade dei 2000, riciclo di situazioni già affrontate dal regista e una spruzzata di glassa freak grottesca alla Jeunet/Caro.

Pascal Laugier non mi delude mai....avrei aumentato la cattiveria un po' su alcune scene violente ma il film merita e con quello che si vede "in giro" e' una perla rara del genere.

Sono stato un poco deluso e non me lo aspettavo così però bisogna dire che la mano di Pascal Laugier si vede parecchio e la regia è interessante anche se ci sono momenti davvero confusi che non ho mandato giù.
La storia è particolare e originale nel suo insieme (mentre le varie componenti si sono già viste in altri prodotti), la recitazione niente male e le atmosfere funzionano.

Non male, non male! Con un paio di aggiustamenti potrebbe essere un capolavoro

Godibile psico-thriller ben confezionato e splendidamente recitato. Tuttavia la sceneggiatura non sempre è coerente, in alcuni punti è lenta ed il regista non resiste alle facili chimere dei jump-scare e dei luoghi comuni che rendono alcune cose prevedibili. In diverse parti sembra di assistere più ad un film drammatico che ad un thriller.

SPOILER

Film piuttosto banale e scontato che non brilla per originalità e suspance, dall'idea di partenza si poteva fare decisamente meglio.

non amo l'horror, ma sono uscito dal cinema più che soddisfatto.... il rischio di vedere il solito film era abbastanza elevato, in questo specifico caso però almeno il montaggio particolare ha aiutato... apprezzabili le atmosfere ed il livello di tensione costante durante tutto il film! promosso

Nulla a che vedere con Martyrs.
Fotografia molto bella, giusto un paio di spunti interessanti che lo portano un filino sopra al solito horror.
E, per la verità, il film regge anche bene per una buona metà è nella seconda metà che perde struttura...

SPOILER

Bel film di Laugier che inquieta per tutta la durata , fatto bene e originale nel genere. Non ha senso confrontarlo con Martyrs che è un film diverso e sicuramente molto interessante ma quanto ad interesse il regista non viene meno con questo suo ultimo lavoro che coinvolge lo spettatore e riesce a tenere un ritmo alto senza mai annoiare. Ci sono molti ingredienti mescolati con intelligenza , dallo slasher all'home invasion passando per psicologia e violenza , la sapienza è offrirli in modo giusto cercando di non esagerare. Il risultato perciò è ottimo , belle le atmosfere rurali e la scenografia , cast su buoni livelli con protagonisti all'altezza. Consigliato

Lontano anni luce da Martyrs. Poco coinvolgente e per niente originale.

Sicuramente più scarso rispetto a Martyrs, che era un film a dir poco disturbante.
E' un prodotto buono in quanto c'è una grande cura nei dettagli e ci sono alcuni colpi di scena ben riusciti. Tuttavia il film ha una trama di base in realtà molto più classica di quanto non fosse in Martyrs e soffre del fatto che in ogni caso è un filone già abbastanza consumato quello degli home invasion. Il tocco di Laugier l'ho notato solo nel reiterare alcune immagini violente, per il resto devo concludere che ha più note da dramma questo film che da horror vero e proprio.

Film piuttosto banale e scontato senza alcun tipo di originalità né di emozione. Sconsigliato

Horror franco-canadese che punta tutto su alcuni espedienti narrativi che nascondono la pochezza della sceneggiatura: il trucco riesce, il film è godibile e nel desolante panorama horror odierno risulta forse uno dei prodotti migliori del 2018.

Che io adori pascal Laugier è risaputo e attendo con trepidazione ogni sua nuova opera, ma questa volta non mi è piaciuto. Regia, scenografia, attori e il complesso della messa in scena sono indubbiamente di buon livello, ma la scrittura non mi è piaciuta.
Una trama abusata e ridotta all'osso, tanto da essere più consona a un cortometraggio piuttosto che a un lungometraggio, che si allunga col pretesto di un approfondimento psicologico che altro non è che estraneazione, una dolce ma blanda fuga dalla realtà.
Per coloro che non hanno gradito il finale:

SPOILER
Lo stile narrativo, come accennato nello spoiler , è talmente disonesto da apparire ridicolo. Al contempo quei pochi elementi posti qua e là per mascherare la disonestà narrativa sono di per sé sufficienti ad avvertire lo spettatore dell'inesattezza della storia che sta guardando senza tuttavia fornirgli gli elementi consoni alla sua anticipata comprensione, tradotto volgarmente, si tratta di un espediente irritante assai lontano da quegli schemi narrativi già adottati da Laugier sia in Martyrs sia in The Tall Man, dove tuttavia il colpo di scena era ben preparato ed accompagnato da una totale e compiuta onestà narrativa.
Francamente dispiace vedere che un filmaccio del genere riscuota così tanti consensi, ma questo è certamente indice della mediocrità attuale delle pellicole di genere.
Francamente se non fosse per la qualità tecnica dell'opera il mio voto sarebbe un 1 o un 2 . In ogni caso è un film perdibilissimo, che a tratti mi ha annoiato e a tratti mi ha irritato pur lasciandomi alla fine assolutamente indifferente e con la sensazione di aver perso del tempo prezioso dedicandomi alla sua visione.

boh non mi ha convinto. A seconda di quanto la costruzione, temporalmente un po' artificiosa, affascini e colpisca, si apprezzerà di più o di meno il film.

Film che non mi ha detto molto, intrattiene si, fila molto liscio, qualche buona idea, ma anche pieno di cose già viste. "Martyrs" era un'altra cosa.

Un horror carino, concede un discreto intrattenimento… la trama, solida per quanto abbastanza lineare è arricchita da alcune interessanti trovate narrative (buona l'idea della linea temporale secondaria…). Le interpretazioni sono decise (sia il versante dei protagonisti che degli antagonisti risulta sufficientemente convincente), la crudeltà tipica dell'horror new generation made in france viene riconfermata.. nel complesso abbastanza solido ma nulla di irrinunciabile.

un film PAZZESCO.
Di per sè non ha nulla di particolare, nè di nuovo ma è girato magistralmente e le interpretazioni sono perfette. Sono rimasto veramente stupito in positivo, probabilmente il film horror migliore da TEMPO.
L'angoscia è costante, ho tirato un sospiro di sollievo solo ai titoli di coda!

CONSIGLIATISSIMO.

Poco di horror , direi piu' un film drammatico, diverso dai primi 3 film di Pascal Laugier. Storia interessante, ottima regia, bravissime le 2 ragazzine. Da vedere per gli appassionati del genere

Noioso all'inverosimile! Un home invasion spesso involontariamente comico con una struttura narrativa statica e banale.

Film con un 'atmosfera estremamente cupa e ossessiva. La storia poi, sprofonda sempre più in un incubo macabro nel quale è difficile cogliere ciò che è vero da ciò che non lo è, con numerosi soprassalti dal sogno alla possibile realtà. I cambi di prospettiva e le svolte narrative sono talvolta spiazzanti e l'utilizzo scenografico e metaforico di un emblema tipico dell'horror come la bambola, immoto e straniante simulacro umano, fornisce elementi di sinistra inquietudine soprattutto a una seconda metà del film nella quale Pascal Laugier ritrova in parte la lucida cattiveria che aveva caratterizzato il suo capolavoro, Martyrs, qualche anno fa.Se amate il genere Horror,andatelo a vedere quanto prima,perche` merita davero.

Un horror ben fatto, diretto e interpretato; cose non così comuni per un genere spesso banale e ripetitivo. Gran bella pellicola.

ottimo film, gli avrei dato 9 ma due punti glieli tolgo perchè......



SPOILER

Sicuramente ripetere la potenza, la brutalità ma anche la forza di Martyrs non era possibile, ma comunque Pascal Laungier confeziona un horror canonico ma che comunque riesce a coinvolgere. Siamo più dalle parti di non aprite quella porta e la casa dei mille corpi di Rob Zombie, citato all'inizio del film. Ma il regista francese si concentra sui tre personaggi e fino a metà film costruisce una discreta suspence e tensione che trova il suo compimento nell'ultima parte. La parte che stupisce è quando Beth

SPOILER
In questo l'inizio è ingannevole, perchè sapientemente il regista ci fà credere che la situazione sia DIVERSA, e in questo caso ho pensato

SPOILER
Certo il finale con

SPOILER
Il valore aggiunto comunque è l'atmosfera, che si crea nella casa delle bambole, e ci accompagna per tutta la visione, se siete dei cultori comunque il film fà per voi.

Horror che riesce a mantenere una buona tensione malgrado lo scarso splatter. Brave le due attrici e trama fedele nel contesto. Lo consiglio.

A leggere i commenti mi aspettavo un semi-capolavoro. Invece è un film guardabile ma privo di trama e con un'unica idea o plot-twist che avviene a metà film, poi solo ordinaria amministrazione. Preferisco film un po' più pensati, che spingano a riflettere almeno un po', per carità nessuna trama troppo cervellotica ma nemmeno essere semplicemente spettatori di una vicenda apparecchiata per noi in cui è prioritario spegnere il cervello e abbandonarsi solo all'aspetto letterale di ciò che si vede. Cliché a manetta e qualche scena a effetto (nulla di originale o particolarmente terrificante, comunque) non bastano ad elevare la pellicola al di sopra della mediocrità.

Piaciuto molto, quella sensazione iniziale di incongruenza e banalità si trasforma presto in un corposo e non banale espediente narrativo che ha ottimi spunti di riflessione su orrore e psiche funziona tutto ed a film finito.. il ricordo di numerosi dettagli rafforzano la narrazione degli eventi e la visione del regista. Bel lavoro. A questo punto devo assolutamente vedere martyrs

Nei primi minuti del film c'è già la dichiarazione d'intenti dell'autore.
Alla domanda della sorella sul perché scriva racconti horror Beth risponde: "solo per spaventare".
Appunto.
A parte una discreta dose di spaventi dovuti in buona parte all'impianto di amplificazione della sala non c'è molto altro da chiedere a questa ultima opera di Laugier, che ha sempre la mano piuttosto pesante ma rinuncia alla radicalità (e all'originalità) di Martyrs per rifugiarsi nel territorio tranquillo ma iper-abusato delle home invasion.
Il twist narrativo che divide la prima parte dalla seconda è ben congegnato (per quanto risaputo), ma alcuni spunti mancano di adeguato approfondimento


SPOILER

I clichè del genere ci sono tutti e come sempre in questi casi lasciano perplessi chi esige un minimo sindacale di plausibilità anche da questa categoria di pellicole


SPOILER

Pretestuoso ogni riferimento a Lovecraft.
Comunque c'è di peggio in giro.

Laugier torna a grandi livelli, l'horror migliore del 2018 secondo me.

uno dei migliori film di quest'anno

film stupendo...grande storia ,regia ed interpreti.

Intrigante per buona parte della durata, GHOSTLAND ha il pregio di non perdersi in frivolezze narrative, puntando molto sulla reazione del pubblico al doppio intreccio di due realtà sovrapposte. L'idea è vincente, perde però mezzo punto per gli ultimi 15 minuti finali che, invece, appaiono poco originali e abbastanza approssimativi con il suo twist ending ampiamente telefonato.
Bene cast, regia e fotografia, oltre agli ambienti che ricreano una certa atmosfera tensiva.

Il ritorno di Pascal Laugier tiene fede al percorso fin qui affrontato dal regista transalpino, personalmente apprezzato anche ai tempi del controverso "I bambini di Cold Rock".
Con "Ghostland" si torna a picchiare duro, siamo infatti più dalle parti di "Martyrs", con l'impegno levigato a favore di una crudezza che pur non raggiungendo i livelli del sopracitato masterpiece, colpisce allo stomaco, sapendo offrire un inquietante prodotto in cui la tollerabilità del mostrato vive su limiti ormai noti a chi apprezza questo autore.
La storia di una madre e due sorelle in feroce balia di una coppia di freaks perfettamente aderenti a certi stilemi horror dal gusto vintage, offre un continuo e martellante duello per la sopravvivenza in cui i piani narrativi sono duplici, con possibilità (regolarmente ben sfruttate) di sbizzarrirsi in sede di sceneggiatura. Le poche spiegazioni sulla natura dei sadici aguzzini lascia fortunatamente spazio ad un approfondimento delle protagoniste che da inizialmente banale si modifica in un sofferto viaggio mentale e fisico dove l'orrore non giunge mai gratuito ma necessario, in quanto figlio di una narrazione che fa del viscerale il suo poderoso punto di forza.
Laugier è poi abile nell'alludere senza scadere in tematiche morbose in modo eclatante, riuscendo così a dare vita a sensazioni scomode senza esagerazioni, brillante anche nel creare un mondo dalla macabra scenografia, perfetta cornice per una storia così cupa e dolorosa.
L'autore sa ancora far male e non lo nasconde, sempre abile nell' unire eleganza a truculenza, in quello che è ormai il suo ben definito e soprattutto invidiabile stile.

avevo alte aspettative da questo film, da una parte perché il trailer era molto accattivante dall'altra perché il regista è lo stesso del bellissimo Martyrs. Sapevo che questo film non poteva eguagliare Martyrs però mi aspettavo di meglio. L'ho trovato cmq un buon film che mi è piaciuto però mi aspettavo una trama un po' più articolata. I pregi sono:

1) questa casa piena di bambole, e con un arredamento un po' retrò (e come nel 99% dei film horror è una casa isolata, a distanza di km dalla cittadina)

2) i due psicopatici, uno si traveste da donna e l'altro è ritardato ed è grande e grosso ( se finisci nelle sue mani è difficile scappare)

3) molto brave le 2 attrici protagoniste!!!

4) Lo svolgimento della storia è fatto bene e la storia non è male anche se molto semplice!!!

5)

SPOILER

Difetti:

1) mi aspettavo una violenza più pesante, non come Martyrs ma neppure solo quella che si vede nel film!

2) La trama è troppo semplice e quindi poteva essere articolata un po' di più!

Sicuramente lo consiglio, è un film da vedere, ma il trailer faceva pensare a qualcosa di più.

di sicuro un horror molto particolare. NOn certo il solito horror che parla di spiriti o fantasmi ma un horror psicologico. difficile commentarlo senza spoilerarlo. Posso solo dire che vale la pena vederlo e sarebbe bello leggere un libro horror di questo genere (purtroppo non ce ne sono molti).
l'atmosfera, le bambole, la casa, i killer. Così messi possono sembrare degli stereotipi dell'horror che nel genere non mancano mai però inseriti in questo contesto in tal modo rendono il film agghiacciante. Non si lesina a splatter e ha violenza. Non c'è una morale né una retorica di fondo. Solo orrore e il miscelare accuratamente realtà e mondo onirico al punto tale da non riuscire a distinguere le due dimensioni.
Indubbia l'influenza di vari horror del genere (la casa dei 1000 corpi per esempio). Un prodotto di buon livello

Ghostland sicuramente è un film che dividerà, fra estimatori e detrattori, di un film che presenta dei chiaroscuri abbastanza evidenti. Secondo me a volte forza un po' troppo la ricerca della citazione sui modelli a cui Laugier si ispira. Allo stesso tempo il film esprime una violenza brutale e selvaggia che non lascia respiro, se non quella di estraniarsi dall'orrore stesso. Gioca molto sui registri narrativi, tracima nel kitsch ma non sconfina mai nel gore. Un film che sicuramente non è ai livelli di Martyrs, anche per il suo differente carattere, molto più freddo e distaccato e per questo sconvolgente. Ghostland è istinto allo stato puro se paragonato a Martyrs. Indubbiamente anche per ciò che è successo dietro le quinte, non è un film nato sotto una buona stella.

Wow che dire se non "Guardatelo!" MI è piaciuto molto e mi ha tenuto incollato alla sedia per tutta la durata del film. Non voglio entrare nei dettagli per non rovinare la visione non posso far altro che consigliarvelo!

Tra quelli visti ad oggi il miglior horror uscito nel 2018 a mio avviso è questo particolarissimo film di PL che smonta e rimonta più volte una vicenda che si aggroviglia spazio-temporalmente come le scale di Escher, con diverse trovate interessanti e momenti di orrore puro "d'autore", non piacerà a tutti, e questo è un bene.