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Quando la fama che precede il film è di gran lunga superiore agli effettivi meriti.Fatta questa premessa è chiaro che tra 1/2 secoli sarà ancora una tappa imprescindibile per gli appassionati cinefili, la storia zuccherosa un po ingenua è solo un pretesto per inscenare questa nuova tecnologia già testata in parte da Crosland nel 1926 con Don Juan, primo film con accompagnamento musicale sincronizzato (ancora privo di dialoghi e rumori), il sonoro essenzialmente ridotto a 2 sequenze fu la carta vincente per scongiurare il fallimento della Warner Bros.
Mediocre "Il Cantante di Jazz", melodramma musicale che entra però di diritto nella Storia del Cinema per essere il primo film sonoro - ma non parlato - uscito nel 1927 nelle grandi sale; una evoluzione in realtà più lenta di quella che ci si potrebbe aspettare, essendo tutti i dialoghi ancora muti, e solo le canzoni inserite col nuovo processo vitaphone. Un successone clamoroso comunque, come era giusto che fosse.
Un voto più che altro di stima. Il film in sè dice poco o nulla, anzi abbastanza noioso e prevedibile, ma indubbiamente è una pellicola importante dal punto di vista storico, dato che è stato il primo film sonoro della storia del cinema.
Se si dovesse rappresentare la storia del cinema in poche significative tappe, questo film figurerebbe sicuramente. La definizione di primo film sonoro e la scritta "musical" vicino a genere non lascerebbero di certo pensare a quello che invece Il cantante di Jazz è in realtà, e cioè un film interamente muto fatta eccezione per qualche parte cantata e un solo discorso parlato. Eppure questi pochi minuti complessivi hanno lasciato a bocca aperta e ad occhi spalancati il pubblico di tutto il mondo nel lontano 1927. Si apre una nuova era nel cinema e, anche se qualcuno come Chaplin ha provato a rinunciare ad una tale innovazione, il sonoro si è pian piano imposto come "compagno" insostituibile delle immagini. Oggi nessuno si azzarderebbe a fare un film muto e guardarne uno è sempre un sacrificio, una rinuncia a molte delle cose che contribuiscono a rendere piacevole la visione di un film (colonna sonora, discorsi ed effetti sonori in generale). Questo sproloquio serve per dire che Il cantante di Jazz, sebbene sia molto retorico e sdolcinato, è un pezzo che non può mancare nella videoteca dei collezionisti e che gli appassionati devono in ogni caso vedere. Poi il fatto che la trama sia stata buttata lì quasi per caso e che fosse tutto un pretesto per mostrare al mondo le meravigliose novità tecniche è un'altra storia che forse non ci riguarda.
Lo ho visto su studio universal l'altra sera, concordo con kowalsky, anche se non mi sembrava "interamente sonoro". diciamo che è stato il primo film con un po' di sonoro... Il film non è niente di che, anzi abbastanza noioso.
Svenevolissimo e stucchevole post.biopic (ma all'epoca si "parlava" diversamente) degno di menzione unicamente per Al Johnson e la celebrità tecnica del film in quanto primo film interamente sonoro della storia del cinema. Emblematica nel suo retrivo razzismo la faccia di Johnson dipinta di nero, per rievocare le radici afroamericane del suo personaggio. Personalmente continuo a preferire l'onesta versione del 1980 con Neil Diamond, ma questo film è comunque un classico, al di là del suo valore artistico non proprio elevato