il potere del cane regia di Jane Campion Australia, Nuova Zelanda 2021
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il potere del cane (2021)

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locandina del film IL POTERE DEL CANE

Titolo Originale: THE POWER OF THE DOG

RegiaJane Campion

InterpretiBenedict Cumberbatch, Kirsten Dunst, Jesse Plemons, Kodi Smit-McPhee, Frances Conroy, Keith Carradine, Thomasin McKenzie, Genevieve Lemon, Adam Beach, Peter Carroll, Sean Keenan, Ken Radley, George Mason, Ramontay McConnell, David Denis, Cohen Holloway, Max Mata, Josh Owen, Alistair Sewell, Eddie Campbell, Alice Englert, Jacque Drew, Yvette Parsons, Bryony Skillington, Aislinn Furlong, Daniel Cleary, Richard Falkner, Tatum Warren-Ngata, Yvette Reid, Alice May Connolly, Stephen Lovatt

Durata: h 2.05
NazionalitàAustralia, Nuova Zelanda 2021
Generedrammatico
Tratto dal libro "Il potere del cane" di Thomas Savage
Al cinema nel Novembre 2021

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Trama del film Il potere del cane

Il carismatico allevatore Phil Burbank incute paura e rispetto. Quando il fratello George porta la nuova moglie e il figlio di lei a vivere al ranch di famiglia, Phil li tormenta finché non si ritrova vulnerabile alla possibilità di innamorarsi.

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Voto Visitatori:   6,62 / 10 (26 voti)6,62Grafico
Miglior regista (Jane Campion)
VINCITORE DI 1 PREMIO OSCAR:
Miglior regista (Jane Campion)
Miglior film drammaticoMiglior regista (Jane Campion)Miglior attore non protagonista (Kodi Smit-McPhee)
VINCITORE DI 3 PREMI GOLDEN GLOBE:
Miglior film drammatico, Miglior regista (Jane Campion), Miglior attore non protagonista (Kodi Smit-McPhee)
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Voti e commenti su Il potere del cane, 26 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

Cinder  @  09/12/2024 18:33:33
   10 / 10
Brava Jane Campion!

stratoZ  @  29/10/2024 12:40:04
   7½ / 10
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Il western esattamente come me lo aspettavo da Jane Campion, una pellicola che ha svariati modelli di riferimento, dalle correnti crepuscolari, in cui vengono a cadere gli ideali pressoché eroici e mascolini del western classico a reminiscenze di alcuni western proto-revisionisti in cui oltre alla rivalutazione storica sui nativi nascevano riflessioni sul ruolo della donna nel contesto patriarcale del west, mi vengono in mente opere come "Johnny Guitar" di Ray o "Forty Guns" di Fuller, arrivando fino a "Broken Arrow" di Daves, è qui che la regista si occupa di decostruire la figura del patriarca tirannico, scavando nel personaggio, spogliandolo di tutte le apparenze che vuole ostentare, denunciando una sessualità repressa che lo rende adirato e misogino, ma anche figlia di una mentalità acquisita da anni e anni di influenza culturale patriarcale.

La sceneggiatura narra di questa famiglia di ricchi proprietari di bestiame, capeggiata da Phil, che durante una migrazione delle mucche incontra Rose, di cui George, il fratello meno duro dei due si innamorerà e le chiederà di sposarlo, da qui, dopo il matrimonio la narrazione si concentra sulla convivenza tra Rose, George e Phil, la quale presenza sembra essere pedante e coercitiva, causando non pochi problemi alla libertà personale degli altri membri della famiglia nonché crisi emotive in Rose che si rifugerà nell'alcolismo, buona parte del film riguarda le abitudini mascoline di Phil, abituato a castrare i tori a mani nude, rude e apparentemente incapace di provare empatia, continuamente accusatorio nei confronti di Rose, che secondo lui ha sposato George solo per il suo denaro e nei confronti di Peter, figlio di rose dalle maniere effeminate che studia medicina e viene spesso preso di mira da Phil, perché non lo considera un vero uomo, neanche a dirlo qui la Campion concentra buona parte della critica del film denunciando le maniere e la mentalità arretrata di Phil, col suo orgoglio mascolino che nella seconda parte verrà progressivamente a decadere, mostrando anche la sua sessualità repressa, col finale che diventa un forte dualismo tra la forza mascolina e l'intelletto del ragazzino, creando un quadro finale di un western anche abbastanza atipico che sfocia in un dramma sociale attualissimo, come in "Holy smoke" in cui la regista aveva tolto la carica mascolina dal personaggio di Keitel, qui la mina su un Cumberbatch se possibile ancora più chiuso e convinto dei suoi ideali, ma con una grande fragilità di fondo.

Messa in scena sublime, ormai la Campion non mi stupisce neanche più, dalla cura delle ambientazioni alla fotografia, dalle splendide recitazioni, la Dunst ancora una volta molto convincente e matura, Plemmons era già perfettamente a suo agio nei ruoli di sottomissione - in cui raggiungerà l'apice, finora, nella sua ultima fatica "Kinds of kindness" - e ovviamente Cumberbatch di cui ho già parlato abbastanza, poi vi sono alcuni movimenti di macchina che sono una gioia per gli occhi, dalle carrellate all'interno della casa - in una delle prime sequenze - in cui si vedono le silhouette degli oggetti e gli esterni in sottofondo, a quel 360° nel fienile tra Phil e Peter, di altissima fattura.

markos  @  12/03/2023 20:40:58
   6 / 10
Le premesse erano buone. Bella la fotografia. Ma il film è troppo lento, si arriva a perdere un po' la concentrazione.

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Jumpy  @  14/12/2022 20:00:48
   7 / 10
Tecnicamente è perfetto, tutto al posto giusto, dalle atmosfere, alla fotografia, all'ambientazione, all'attenzione per i dettagli che riesce a trasmettere bene l'epoca storica, tra le 2 guerre, di transizione.
Nelle linee essenziali infatti, ciò che ben si coglie, è proprio questo: la trasformazione, la transizione, la fine di un'epoca storica per cominciarne un'altra.
E per tutto questo l'Oscar ci sta tutto, indubbiament.
Lo sviluppo è però lentissimo, estenuante, il tutto è misurato, calibrato, in un lavoro certosino di costruzione dei personaggi e delle situazioni, come fosse, appunto, il romanzo.
Ed è questo secondo me allo stesso tempo una grande qualità del film ma un grosso limite per lo spettatore.

matt_995  @  03/12/2022 11:42:51
   6 / 10
Ho raccontato il film, dall'inizio alla fine, a un mio amico ed è rimasto a bocca aperta: ma l'ho avvertito, non è un capolavoro come sembra. È un capolavoro solo su carta, poi qualcosa non ha funzionato nella messa in scena, la regia coi suoi tempi dilatatissimi finisce per annoiare, i personaggi e gli attori risultano bidimensionati, nevrotici ed eccessivamente fastidiosi (Cumberbatch è un anti-eroe, certo, ma non c'è mai, mai, mai nemmeno per un momento un lampo di empatia nei suoi confronti. Odioso era ed odioso resta dall'inizio alla fine, non si impara mai ad amarlo).

A salvarsi, in questo gran cast, paradossalmente è soltanto l'attore che non conoscevo, il giovane Smit-McPhee, personaggio ambiguo e a tratti inquietante. Il resto è fuffa... ma forse è un problema mio che il cane sulla collina non sono riuscito a vederlo.

Un capolavoro mancato, insomma, che diventa un film perdibile.

BigHatLogan91  @  29/08/2022 18:18:10
   6½ / 10
Film rovinato da un ritmo eccessivamente blando. Si salva nel finale.

Thorondir  @  09/06/2022 11:20:36
   7½ / 10
L'ultimo film della Campion è un film posatissimo, di costruzione certosina dei personaggi (tutti e quattro i personaggi principali hanno una loro evoluzione costante e graduale, finalmente), di sceneggiatura e di regia: i movimenti di macchina della Campion sono tutt'altro che banali, i lentissimi zoom in avvicinamento servono a cristallizzare le situazioni di imbarazzo/rabbia/paura, così come le inquadrature a Cumberbatch in tutta la prima metà del film arrivano da sotto, con il suo personaggio che "troneggia" sugli spettatori, a rinforzare il suo carattere burbero e spigoloso. Questo grande lavoro sui personaggi allo stesso tempo serve alla Campion per ragionare sulla nascita stessa del mito americano (lavoro e guadagno) ricordandoci come tutto è iniziato, il ruolo subordinato delle donne, e una violenza che qui, contrariamente al suo capolavoro "Lezioni di piano" (anche quello in costume) viene dissimulata e repressa e quando arriva sembra simboleggiare la supremazia della scienza sulla tradizione (splendido l'avvicinamento ambiguo tra giovane aspirante medico e l'uomo di mezza età prototipo del conservatorismo). L'unico appunto che si può forse muovere al film è quello di costruire senza mai esplodere, quello di stuzzicare costantemente lo spettatore e poi lasciarlo lì, spiazzato, in questo western dove nessuno spara ma tutti hanno dentro il vuoto.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  17/05/2022 18:05:44
   6 / 10
Regia perfetta, ottimo protagonista e bella fotografia. Peccato che la parte totalmente carente sia la sceneggiatura, piena zeppa di buchi e con un ritmo troppo lento.

Invia una mail all'autore del commento Jason XI  @  28/03/2022 13:27:28
   6½ / 10
Film dal potenziale enorme si perde a tratti nella normalità e nella lentezza, le tematiche affrontate sono notevoli visto il periodo storico ma la Campion non affonda mai il colpo isolando i personaggi nella loro incompiutezza, detto questo cast e ambientazioni notevoli ma il film rimane un occasione sprecata secondo me. Strano perchè la Campion in Lezioni di piano, ad esempio, ha spaccato non poco....A proposito,..ne prende solo uno di Oscar dei 1000 proposti.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  20/03/2022 22:30:24
   6 / 10
L'atteso ritorno alla regia di Jane Campion è un western crepuscolare dove nei due fratelli protagonisti vediamo esattamente il passaggio dal "selvaggio west" (Cumberbatch) all'epoca moderna (Plemons).

I due vanno ad incocciare con una madre single che alleva uno strano figlio...L'influenza del "cattivo" sul ragazzo cambiera' per sempre le loro vite.

Una storia raccontata in maniera fredda e distaccata, quasi tutto il lavoro positivo lo fanno i protagonisti e gli splendidi paesaggi ottimamente fotografati (oscar sicuro).
Non discutendo quindi dell'aspetto tecnico resto un po' deluso da una sceneggiatura che offre pochi spunti e soprattutto lascia troppi misteri sul perche delle scelte dei personaggi.

Un film che va visto...una volta sola.

benzo24  @  16/03/2022 21:18:35
   7½ / 10
Ho letto che il film secondo alcuni parla di "maschilismo tossico", ma non credo proprio che questo sia il tema del film. Il tema vero è la violenza della natura e dell'ambiente selvaggio che spariscono per approdare ad una civiltà solo apparente, dove il mostro selvaggio, violento e demoniaco è ben nascosto nell'animo di un ragazzino apparentemente innocuo

TheLegend  @  20/02/2022 22:17:54
   6 / 10
Film ben interpretato ma con troppi tempi morti e poco incisivi.

suzuki71  @  20/02/2022 09:49:03
   8 / 10
Nostra Signora del Cinema torna ancora e non sbaglia, rendendo benissimo le atmosfere pesanti di passioni represse e perversioni omicide. Un grande film, vedremo agli oscar quante delle dodici statuette riuscirà a prendere.

Misialory  @  13/02/2022 22:54:43
   7 / 10
Il film è tratto da l'ominiro romanzo Thomas Savage, la Campion racconta (nel contributo che segue la visione) i motivi per cui ha voluto scrivere la sceneggiatura e realizzare il film.
Cumberbatch offre un'ottima interpretazione, Kristen Dust è insolita nel ruolo ma convincente.
Non vado matta per i film western ma questo film va visto perchè la Campion è senza dubbio una delle migliori registe.
Il finale non scontato ha dato un senso a tutta la storia.

AMERICANFREE  @  12/02/2022 23:10:35
   7 / 10
Particolare questo film che personalmente mi è piaciuto. Bellissima la fotografia, la regia di ottima fattura e la recitazione da oscar. Forse la trama ha dei buchi narrativi e scorre lentamente,ma nell'insieme è un bel film.

Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  @  12/02/2022 12:12:16
   7 / 10
Peccato per questo film, che sotto alcuni aspetti è senz'altro magnifico (soprattutto grazie alla regia della Campion, qui nel suo elemento naturale) ed è interpretato benissimo da un Cumberbatch al massimo della forma, ma sotto altri sembra proprio incompiuto: la storia si dipana lentamente ma senza andare veramente da nessuna parte: ogni volta che sembra stia per sorgere un conflitto, accade qualcosa che lo smorza. E così, ad esempio, molte delle azioni dei personaggi principali restano un po' smorzate, incompiute:

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

Tutti questi zoppichii di sceneggiatura alla fine restituiscono un film senz'altro bellissimo esteticamente e che probabilmente porterà a casa qualche statuetta per carenza di avversari validi, ma di cui tempo 2 anni non si ricorderà più nessuno.

Beefheart  @  12/02/2022 10:10:39
   4 / 10
Che gran pacco di film: mascherato da autoriale, fintamente profondo ma lungo, lento, dilatato e banalissimo. Un paio di virtuosismi in più e potrebbe rivaleggare in schifo con i peggiori sorrentini.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR wicker  @  29/01/2022 07:50:25
   5 / 10
Western atipico della Campion , poco spettacolare molto giocato sulla psiche dei personaggi , dei due fratelli , della giovane donna e di suo figlio ..
In certi momenti interessante e coivolgente in altre anche abbastanza noioso , dalla Campion lecito aspettarsi di più .
Recitazioni insomma... bene Cumberbatch , un pò in sordina e prive di nervo le prove di Dunst e Plemons .

JohnRambo  @  19/01/2022 22:02:41
   5 / 10
Non do meno perché da qualche parte un merito pure l'avrà, questo film. L'ambientazione Western è uno specchietto per le allodole, poteva essere ambientato in qualunque dimensione spazio-tempo perché al regista interessano solo i personaggi tratteggiati in modo statico, privo di sfumature. In parte mi ha ricordato "Another year" e alcuni tratti alla Sorrentino.

mrmassori  @  10/01/2022 14:48:42
   6 / 10
si lascia guadare ed a tratti affascina l'ambiguità e la caratterizzazione dei personaggi quasi enigmatici e altalenanti nei loro comportamenti, tuttavia, alla fine permane un senso di rammarico e di insoddisfazione per un film che non soddisfa pienamente.

Goldust  @  28/12/2021 15:12:25
   7½ / 10
Come genere cinematografico il western non è più di gran moda e negli ultimi anni diversi cineasti vi ci sono cimentati con alterne fortune; la Campion vi si immerge portandoci dentro alcuni temi classici del suo cinema - dalla donna emancipata al rapporto con la natura fino alla brutalità insita nell'animo umano - per restituirci una storia cruda e violenta insieme, non disattendendo le alte attese per un lavoro che mancava da 12 anni. La pellicola cresce con il passare dei minuti, e se l'eleganza della regia sembra immutata rispetto alle sue opere migliori nel racconto non tutto è a fuoco, o meglio allo stesso livello. Si vede subito che l'interesse della vicenda si sposta ben preso sulla figura del rozzo e misogino allevatore Phil ( un grande Benedict Cumberbatch ) che alla lunga mette in ombra gli altri personaggi presenti. La parte finale non è da svelare e cavalca logiche emotive irrazionali, facendo comunque dimenticare qualche lungaggine descrittiva di troppo. E la conclusione - così per come è narrata - fa meritare al film un mezzo voto in più.

marcogiannelli  @  20/12/2021 23:28:11
   7½ / 10
Un film che pensavo fatto di un West con paesaggi sconfinati, una fattoria da portare avanti e uomini duri che la fanno da padrona.
Ecco NO.
A parte che il West ha già due cuori, uno progressista e uno ancorato a ciò che ho elencato su. Ma poi The Power of the Dog è un film fatto di ribaltamento dell'aspettativa dello spettatore.
Ogni personaggio ha mille sfaccettature, è forte ed è debole e può tornare indietro alla condizione iniziale coerentemente con gli eventi traposti.
Non si può prendere posizione, si può empatizzare di più o di meno con una situazione umana difficile. E la sofferenza è ben espressa anche dalla fisicità degli attori che, in scene molto intime, fanno quasi respirare questo disagio.
Ed è un film fatto di manipolazione sottile, di disturbo sottopelle.
Il ritmo non è dei migliori e il focus sui temi non è sempre chiaro.
Un'occasione mancata, ma comunque un ottimo lavoro.




Mauro@Lanari  @  11/12/2021 19:58:28
   4½ / 10
Jane Campion torn'a realizzare un film dopo 12 anni: allusivo e non suggestivo. È compito dello spettatore colmar'i buchi della storia, ma comunque, mentre si prov'a comprendere le motivazioni dei protagonisti, ci s'accorge che non sono abbastanz'affascinanti da valerne la pena. "Il potere del cane" cade "nelle trappole di quel compiaciuto estetismo che ha segnato una parte del cinema della regista neozelandese" (Simone Emiliani), perciò "è come 'Brokeback Mountain' m'ancora più noioso". Irrilevante l'apporto di Greenwood allo score.

jason13  @  06/12/2021 23:37:42
   6 / 10
Jane Campion è di una bravura ineccepibile. Scritto questo, l'ultima sua fatica non mi ha conquistato. L'ho trovato piatto nessun sussulto particolare. Mi aspettavo un finale duro come un pugno nello stomaco invece niente se non rivalutare un personaggio. Buoni gli interpreti forse un po' sottotono un apparentemente provata Kirsten Dunst.

Manticora  @  28/11/2021 20:06:58
   8 / 10
Jane Campion ha uno stile inconfondibile, lento e dilatato ma con molto da dire senza sprecare le parole. Qui torna alla regia cinematografica dopo parecchi anni e lascia comunque il segno con una storia semplice ma efficace. Se da un lato il film è praticamente un western crepuscolare dall'altro è un laboratorio dove il ranch e i personaggi che lo abitano rappresentano uno spaccato integrale della società rurale dell'epoca. I due fratelli George e Phil non potrebbero essere più diversi. Da un lato George il "grassone" è l'anima contabile del ranch, attento ai conti, sempre pulito e azzimato ma privo di carisma con i cowboy, dall'altro Phil è rozzo, volgare ma carismatico e capace con i lavoranti, anche se il suo è un modo di fare, una corazza per non mostrare le sue debolezze, ovvero un omosessualità latente, nascosta ma mai rinnegata. L'ambiguità di tutto porterà a cambiamenti radicali quando George deciderà di sposarsi con una vedova sola e fragile, il cui figlio sembra un damerino smidollato e invece....
Il cast è al servizio della storia, l'ottimo caratterismo che connota Jesse Plemons è una chimica già vista nella seconda stagione di Fargo con Kirsten Dunst funzionano. Cumberbatch si cala nel rozzo e rude Phil con naturalezza, altro che Doctor Strange. Lo stesso KodiSmith-McPhee è cresciuto dai tempi di the road e lasciami entrare, assumendo caratteristiche nuove come attore. La Campion si circonda di camei di lusso tra cui spiccano gli appartati Paul Dano, un cowboy, Elisabeth Moss, e una Thomasin McKenzie nei panni della aiuto cameriera. Buone location per una vicenda che porta ad un finale tragico ma interessante, tanto che si vorrebbe un maggiore sviluppo della storia.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  14/09/2021 18:16:19
   7 / 10
Un ritorno che era molto atteso e che ha mantenuto per buona parte le premesse. Non siamo certamente ai livelli di Lezioni di piano o Ritratto di signora, però è un film che pur nelle sue imperfezioni ha qualcosa da dire. Molto giocato sulla natura e sul clichè dei personaggi, dal rozzo e burbero Phil (Cumberbatch), al fratello più razionale George, a sua moglie Rose ed il figlio di primo matrimonio Peter. Sono personaggi molto stilizzati ed è proprio da questa veste lottano contro tale stilizzazione, andare oltre quel clichè consolidato da un mondo ancora selvaggio. Se Phil cerca di raffinarsi ma scoprendo pulsioni omoerotiche nemmeno tanto nascoste, il fratello George cerca di entrare in meccanismi finora fuori contesto alla sua indole. E mentre Rose cerca in tutti i modi di essere qualcosa in più di una semplice dama di compagnia, il figlio più dedito allo studio che alla vita di fattoria si vuole apparentemente mostrare di essere degno di appartenere a tale mondo. Una contraddizione intrinseca dei personaggi e fra i personaggi. Tali dinamiche non tutte compiute nel complesso, mostrano comunque una certa vitalità. Il lavoro della Campion è tutto sommato pregevole anche se il Leone alla regia mi sembra più un premio alla carriera che travalica il valore comunque buono del film.

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