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Nonostante l'alta qualità dell'animazione ed il potenziale della sceneggiatura(sia nell'azione che filosoficamente) il film non decolla restando piatto per quasi tutto il tempo e seguendo azioni sempre forzate o mal spiegate. Nell'ultima mezzora qualche colpo di scena aiuta a capire ma le azioni dei personaggi restano lente e poco pratiche.
Tipo la storia d'amore/finzione non approfondita ma solo spiegata(si parla invece tanto della fiaba di capuccetto rosso nella versione del 1700' che fa da spoiler e a parte il finale la sappiamo tutti) , il combattimento finale in cui il super agente prima si fa sparare(pure missili) alla superman per uccidere in modo lento i polizziotti(bha!!)
Non so se Oshii abbia perso un'occasione a lasciare a Okiura la regia di questo gran film d'animazione. La sua scrittura complessa è decisamente evidente e la ritroveremo nei suoi capolavori (Ghost in the Shell su tutti). Diciamo che visivamente, pur essendo un film molto ben fatto, non resta impresso come quelli diretti da Oshii stesso (lo stesso Ghost in the Shell è di ben 4 anni prima ed è entrato di diritto nella storia). Qui la trama di fantapolitica distopica è più radicale di quel che l'autore ha scritto dopo (di speranza non ce n'è affatto ed il mondo distopico che descrive è violento e sconvolto dal terrorismo). Poca azione ma memorabile.
In questo Giappone alternativo la legge dell'homo omini lupus è il fondamento di un intera società, a tutti i livelli, che dai più alti si riverbera su quelli più bassi in una lotta senza quartiere, dove le sinistre armature della DIMA ne rappresentano il volto disumano e disumanizzante. In un contesto così cupo la scelta è semplice e senza vie di mezzo: rimanere con un briciolo di umanità oppure aderire in pieno a tale legge, diventando quella bestia che divora Cappuccetto rosso. Un film veramente bello nella sua tragicità.
Come testimonia la media qui presente, siamo di fronte a un film di parecchio sopra gli standard e per quanto mi riguarda alla miglior contestualizzazione della favola di cappuccetto rosso fatta in un film. Lo sfondo del Giappone post guerra permette al film di svolgere un'efficace analisi politica sulla lotta intestina che coinvolge ribelli e forze speciali senza mai prendere le parti di nessuno e la scena che apre il film al quarto d'ora è struggente a dir poco. Ammetto che i disegni non mi hanno fatto impazzire, e sono il motivo principale che mi ha tenuto alla larga di questa pellicola per tutto questo tempo, visto che li ho trovati un po' troppo ruvidi e i protagonisti sembrano un po' troppo bambolotti anche se è innegabile che il tutto si sposi a meraviglia con l'ambientazione. Il soggetto è curato da Oshii, uno dei miei registi preferiti e autore di quel capolavoro di Ghost In The Shell, e si vede visto che l'azione è dosata al minimo e i colpi di scena sono gestiti con maestria e nella loro semplicità riescono comunque a stupire ed è inutile dire che il lavoro sulla psicologia dei protagonista, per chi conosce l'autore è eccelso.
E' un gran film che consiglio anche a chi non apprezza l'animazione orientale, visto che quest'opera nella sua ora e mezzo nonostante il ritmo lento mi è volata e quello che vuole trasmettere non l'ho visto mai raccontare così bene (di guerra in particolare). Rimando anche ai commenti di Angel Heart e adrmb per chi ancora ancora in dubbio se vederlo o no
Pure apprezzandone la realizzazione tecnica e visiva, una grafica molto curata tra luci e colori freddi e cupi come l'atmosfera che traspare, la storia di Okiura non mi ha coinvolto abbastanza, rendendo la mia visione lenta e svogliata in molti frangenti, senza che riuscissi ad apprezzarla come avrei dovuto e voluto. Buono il doppiaggio, per un film d'animazione adulto che tratta tematiche di una certa rilevanza socio-politica ma che forse è destinato a farsi apprezzare più da un pubblico meno superficiale.
"Jin-Roh - Uomini e lupi" è uno di quei pochi film ricco di atmosfere e messaggi cinici, che fanno riflettere davvero tanto e mostrare il mondo sotto un diverso punto di vista, come solo pochi geni riescono a fare. Uno di questi pochi geni é Mamuro Oshii, autore del piú famoso "Ghost in the shell", che consegna il soggetto al suo allievo piú talentuoso, Hiroyuki Okiura. Utilizzando un ritmo lento e inquietante, Jin-roh è un film che parla di terrorismo, scontri tra fazioni politiche, associazioni segrete, spionaggio e controspionaggio. Attraverso le azioni del protagonista vedremo una realtà caotica, quasi apocalittica, in cui si cerca di creare ordine, essendo ambientata (ma attraverso una storia alternativa) nel dopoguerra giapponese. Il film ruota intorno alla storia di Cappuccetto rosso, ovviamente metaforicamente parlando, poiché rimanda più e più volte alla filosofia del lupo e degli esseri umani, sul modo di fare degli uni e degli altri, su quanto siano diversi e su quanto siano effettivamente simili, fino a concludersi con un finale che lascia davvero senza fiato, emotivamente devastante. Tecnicamente parlando il film è più che buono, prodotto dalla sempre perfetta I.G Production, con animazioni molto fluide e disegni accattivanti, e con una colonna sonora d'impatto, assolutamente profonda e drammatica. Da guardare assolutamente, Jin-Roh è un film che non dimenticherete molto facilmente.
La favola di Cappuccetto Rosso si mescola alla realtà sociale di un Giappone anni 60-70 trasfigurato futuristicamente dalla fantasia di Hiroyuki Okiura e dà vita ad un anime vivido e bellissimo. Sullo sfondo di una Tokyo attraversata dalle proteste, si muovono uomini lupo a caccia di terroristi e bambine dai mantelli rossi, ambigui doppiogiochisti e uomini di potere preoccupati del loro futuro, tutti nel vortice di una lotta mortale che non tollera nessuna indulgenza. Una storia cruda, resa con stupendo realismo da un disegno perfetto, dove, come nelle favole appunto, emergono tuttavia lievi momenti di malinconica poesia, attimi di cristallina verità, subito annichiliti dalla superiore ragione di disegni politici che come un vento crudele spazzano ogni traccia di speranza. Avvincente.
Molto particolare questo film d'animazione, diverso dal solito. Un buon amalgama di sentimenti e ragionamenti con poca azione sempre ben dosata. "Jin-Roh" è un anime molto psicologico e lento che si concentra sul rapporto tra i protagonisti e gli intrighi politici di un Giappone post-guerra alternativo. La storia non è molto facile da seguire, a volte ci si perde. Chi ha una certa esperienza con questo tipo di anime lo sa bene cosa intendo (del resto la sceneggiatura è stata scritta da Oshii, il regista dei due film di "Ghost in the Shell": lungometraggi mica tanto semplici). Del resto per capirne meglio i risvolti bisognerebbe conoscere bene la situazione politica del Giappone, passata e futura. Ma è comunque innegabile che "Jin Roh" sia un piccolo gioiellino, un anime "impegnato" adatto ai palati raffinati.
"Solo nelle favole raccontate dall'uomo alla fine il Cacciatore uccide il Lupo"
La favola di cappuccetto rosso contestualizzata nel Giappone del dopoguerra dove la ricrescita economica forzata ha gettato il paese nel caos più totale grazie a mondane scene di guerriglia urbana tra gruppi di ribelli che combattono contro il governo e forze di polizia anti-terrorismo che cercano di mantenere l'ordine ad ogni costo; ma mentre nelle strade regnano la lotta ed il terrore, gli organi dei piani alti, tramite spionaggio e doppi giochi, cercano di eliminarsi a vicenda per prendere il totale controllo del paese. A far partire il meccanismo di tutto questo complotto è il poliziotto speciale Kazuki Fuse, uomo tormentato ed agnello sacrificale che si ritrova a fare i conti con la propria umanità quando, durante un sanguinoso scontro nelle fogne, esiterà nell'uccidere una bambina che vuole farsi esplodere...
A parte la comprensione della trama, che a molti potrebbe risultare confusa o troppo intricata visti i numerosi sottotesti (fanta)politici che si porta dietro (effettivamente il tutto è complesso ed abbastanza difficile da capire, ma è proprio questo a rendere speciale il film dal resto della massa) "Jin-Roh" di Hiroyuki Okiura (quello di "Ghost in the Shell") è decisamente uno dei migliori anime che io abbia mai visto (non che ne abbia visti chissà quanti, però...). I disegni sono perfetti così come la colonna sonora, la caratterizzazione dei personaggi principali, e lo scenario (ipotetico) in cui si svolge l'intera vicenda. In più è interessante sia per le sue numerose chiavi di lettura (tramite le quali ognuno può dare al tutto l'interpretazione che vuole) sia per come riesce a coinvolgere appieno lo spettatore alternando alla perfezione ottime scene d'azione (vedere tutto l'incipit iniziale) a grandi momenti di drammaticità e sofferenza (emozionante come non mai, anche se non esente da piccole banalità, la storia d'amore impossibile tra il grande protagonista e la dolce ma ambigua Kei); e questo, nonostante appunto la storia risulti spesso incomprensibile e poco chiara... merito non da poco direi, ovvero tenere lo spettatore così confuso ma al tempo stesso coinvolto e curioso al massimo fino all'ultimo minuto (dove scopriamo che forse anche il lupo, animale che solo nelle favole viene ucciso dal cacciatore, ha un cuore).
Concludo riportando una giustissima affermazione fatta dall'utente prima di me: "quando l'animazione, abbandonata ogni intenzione d'intrattenimento, diventa pura arte". Niente di più vero.
Ragazzi, che storia. Ragazzi che stroria. Non so se questo film è un capolavoro o meno, ma oltre ad essere splendidamente disegnato, avere un'eccellente colonna sonora, eccellente sceneggiatura, oltre a non avermi annoiato, mi ha fatto pensare. Forse ha difetti, di sicuro ne ha, è probabile che il voto in tempi futuri possa diventare 9.5, 9, 8.5, 8, ma ora sono troppo inebriato dalla bellezza di questo diamante. Quale valore possono mai avere queste sottigliezze se mi salgono i brividi quando rimembro l'inquietante fiaba di Cappuccetto Rosso e l'animo di quest'uomo, tanto tormentato quanto umano, tanto lupo, quanto cappuccetto, se mi salgono le lacrime agli occhi se penso che preziosi gesti quotiduiani di vita, un bacio, un abbraccio, una carezza, la nascita dell'amore, sono spazzati via da complicati intrighi e lotte di potere? Lo splendore dei disegni arricchisce quest'inquietante, cruda, drammatica ma altresì affascinante, poesia. Quando l'animazione, abbandonata ogni intenzione d'intrattenimento, diventa pura Arte.
Sfiora il capolavoro. Spionaggio e controspionaggio, crisi sociale, èlite governative che tramano... Perchè solo nelle favole il cacciatore uccide il lupo.
un errore di coscienza è possibile da parte di un commando di elite contro il terrorismo? un anime particolare, psicologico e drammatico dove si mescolano scanadali e complotti fanta-politici, doppiogiochi