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Buon film meno datato di quanto mi sarei aspettato. E' stata una rivelazione per me lo scoprire ( ammetto la mia ignoranza... ) che c'era una ( non ) vita prima di Romero! Non conoscevo infatti questo film che propone il tema degli zombi due anni prima de "La notte dei morti viventi" e lo fa in maniera convincente, presentando un orrore più di contenuti che visivo, come invece sarebbe stato in seguito in tema di zombi. Questi zombi non fanno paura ma è la situazione ad inquietare; la trama è ben condotta, la regia buona e la recitazione è più che discreta.
Horror diretto da John Gilling e prodotto dalla mitica Hammer che presenta diversi aspetti sicuramente degni d'interesse per l'amante dell'horror. Siamo a soli due anni da quello che sarà il film che rivoluzionerà il modo di fare cinema horror e che consacrerà lo zombie ad immortale icona horror........si può quindi ben comprendere perché purtroppo La lunga notte dell'orrore sia stata quasi completamente dimenticata. Siamo davanti ad un film che è a metà strada tra il vecchio ed il nuovo,mi spiego meglio,nella storia troviamo i classici riti voodoo ed il riccone di turno che decide di utilizzare gli zombie come manodopera a costo zero (come nel classico White Zombies),questa è la parte diciamo più "vecchia",dall'altra parte possiamo apprezzare alcuni cambiamenti rispetto alle pellicole uscite negli anni precedenti....la prima che salta all'occhio è l'ambientazione non più la tetra e misteriosa Haiti (o isolette esotiche insomma) ma la Cornovaglia (ugualmente misteriosa ed inquietante)avvolta nella nebbia....... e poi il modo in cui lo zombie è realizzato......per la prima volta è un morto che torna in vita,lacero e decomposto proprio come siamo abituati a vederlo oggi (certo il trucco è assai grezzo però dai funziona). Inoltre viene per la prima volta affrontato un certo discorso sociale,interessante e tutt'altro che banale se si pensa a quando questa pellicola è uscita..... Per concludere non posso far altro che consigliare un po a tutti questa pellicola,un horror d'atmosfera che presenta alcuni dettagli e particolari che hanno contribuito all'evoluzione dello zombie........da riscoprire..
Carino dai, a soli due anni dal film che rivoluzionò il mito dello zombie abbiamo questo prodotto che per primo porta lontano dai Caraibi questo tipo di "non morti"... Il film è in pieno stile horror inglese di quell'epoca (vedi produzioni Hammer e i vari gotici del periodo) quindi siamo lontani dalla rivoluzione romeriana però ci sono già degli elementi nuovi, che forse hanno ispirato il successivo "La notte dei morti viventi"! La classica leggenda dello zombie schiavo costretto a lavorare qui si mescola ad una figura dello stesso meno melodrammatica (tipica dei precedenti film sul tema) e più spinta verso l'horror con i morti in decomposizione e piuttosto cattivi. Da menzionare un bellissimo risveglio al cimitero...film crepuscolare con una fotografia molto valida, attori ben in parte (sopratutto il dottore più anziano) e regia discreta che sa creare atmosfera, anche la colonna sonora non è male! La storia è piacevole ed intriga quel che basta per far si che il film sia degno di una visione quantomeno da parte dei patiti dei z-movies che possono trovare in questa pellicola una importante, ma poco conosciuta, tappa nella creazione dell'amato genere.
La lunga notte dell'orrore non ha nè il fascino esotico e soprattutto le atmosfere inquietanti di Tourneur nel suo Ho camminato con uno zombie, anzi si può dire che le motivazioni che stanno alla base della vicenda sono molto prosaiche, ma è comunque un buon prodotto Hammer, uno dei pochi ad affrontare il tema degli zombie prima della rivoluzione operata da Romero con La notte dei morti viventi e non privo di ottime sequenze dove emerge una certa dose di grand-guignol e con trucchi artiginanali, ma per l'epoca efficaci.
Pur non essendo tra i titoli più conosciuti ed amati della gloriosa Hammer "La lunga notte dell'orrore" è un film di ottima fattura,eccellente nel miscelare esemplari atmosfere gotiche con classiche figure della cinematografia del brivido. Tutto si svolge in un paese della Cornovaglia dove il susseguirsi di inspiegabili decessi persuade il medico locale a chiamare in causa il suo mentore,il luminare Sir Forbes che in compagnia della figlia giungerà nel poco ridente luogo per cercare di far luce sulla sospetta ecatombe. Di sicuro il carisma del sapiente nobile interpretato da Andrè Morell conquista non poco,il personaggio è decisamente riuscito e rende che è un piacere inserito in uno script sempre molto scorrevole ed esente da inaccettabili forzature. Tra superstizioni locali e un signorotto che sin da subito si intuirà poco irreprensibile si dispiega un'indagine che porterà ad una sconvolgente scoperta riguardante ancestrali rituali caraibici ,come per altro già palese sui titoli di testa. Atmosfere funeree e attori in gran forma,una solo sequenza gore e tanto mestiere nel creare scenari presumibilmente inquietanti per lo spettatore dell'epoca ed oggi apprezzabili in un contesto che assurge a raffigurazione squisitamente retrò tipica della gloriosa casa di produzione londinese. Noto anche come the "Plague of the zombies" il film di John Gilling concede oltre al dovuto intrattenimento anche un impegnato sottotesto riguardante lo sfruttamento dei lavoratori,tema ottimamente centrato nel quadro generale.
Classico Hammer film. Curato nelle scenografie, fotografia abbastanza buona, bravi attori. A tratti inquietante, e una scena di risurrezzione bellissima. Gli zombies sono anche ben fatti, trane nelle scene finali dove sono molti e...* La storia è bella, a sfondo.... economico! Se vi piacciono i film Hammer questo non deluderà.
D'accordissimo col commento qui sotto, tranne per quanto riguarda il make up dei morti viventi, a tratti davvero approssimativo; dò al film comunque la scusa del suo anno di uscita.
La trama potrebbe avere qualche punto in comune con pellicole quali Zeder e Pet sematary (ossia persone morte che tornano misteriosamente in vita, anche se non ovviamente con la cera di prima...) ma qui diciamo che dietro c'è tutto un risvolto quasi "economico", sarebbe a dire che questi zombi son in qualche modo sfruttati dal cattivone di turno.
Uno dei primi film che tratta la tematica degli Zombi. A me personalmente è piaciuto molto. Attori convincenti ed alcune scene particolarmente riuscite sul piano della tensione e dei trucchi davvero ben riusciti, considerando il periodo in cui è stato girato. Un horror con tutte le caratteristiche giuste per risultare un buon prodotto.