l'inquilino del terzo piano (1976)

incredibile surrogato di paranoia condominiale condensata in 2 ore.
idea meravigliosa, senza contare il fatto che la adjani è pazzescamente sexy perfino con occhialazzi modello mosca.

inferiore a rosemary's baby, lo ricorda però in diverse situazione, e desta la stessa angoscia e senso di fastidio..



SPOILER. non l'ho trovato noioso nonostante l'azione non sia il punto forte del film.

qualcuno può spiegarmi la scena finale? grazie

Dopo Rosemary's Baby,è il secondo film "Horror" di Polanski che ho il dispiacere di vedere,si,perchè mi sa che questo "grande" regista con il genere Horror non ci sa proprio fare; Questo film è lento e noioso almeno quanto quello citato sopra; la regia è assolutamente piatta,gli attori poco credibili,persino l'ambientazione è anonima,priva di particolari scenari. Trama alquanto banale,in definitva 2 ore di noia totale per giungere ad un finale piatto e inverosimile.

Un senso di persucuzione contenuto in un concentrato di simboli che si esplicitano man mano fino all'esordio della paranoia completa.
Sono continui i cambi di punti di vista, dal reale all'immaginato, che rendono perfettamente lo stato confusionale del protagonista, Trelkovsky, che infine si troverà recluso dentro il suo stesso delirio mentale.
Ricco di suggestioni e perfettamente ritmato all'interno di una Parigi che appare anonima, come i personaggi che la animano.

Ottimo film , lo trovato un pò lento , ma ci sono delle scene davvero memorabili . Ancora un Ottiam pellicola anni 70 .

SPOILER

Buon thriller diretto da Roman Polanski.
Trama lenta ma appassionante, che si struttura su due diversi tempi ..il primo introduttivo e fortemente riflessivo, connotato da una attenta caratterizzazione dei personaggi (gli amici ed i vicini di appartamento) e delle ricostruzioni ambientali (la cupa Parigi ed il silenzioso stabile) ..un secondo più intenso ed agghiacciante, dove ci mostrata la schizofrenia di un uomo che perde la propria identità (uno sdoppiamento di personalità portato sino sue alle estreme conseguenze), destinato ineluttabilmente a perseguire il proprio destino.
Un attento simbolismo (geroglifici, oggetti, rituali, visioni) che viene gestito con grande accuratezza, senza mai sfociare nel macabro o nell’eccessivo ermetismo ..il senso di smarrimento e di inquietudine che ne consegue squarcia la visione serena della quotidianità, per attribuirgli un connotato decisamente più oscuro ed incerto ..il timido ed anonimo Trelkosky non è altro che l’espressione delle paure e delle insofferenze dello stesso regista franco-polacco, che si lascia andare nel raccontare se stesso, con i termini e le espressioni che gli sono proprie ..l’unico appunto possibile è l’eccessivo richiamo a suoi precedenti lavori (tra tutti “Rosemary’s Baby”) che sono evidentemente rievocati in quest’opera, pur se con i medesimi risultati.
Positiva la prova d’attore di Roman Polanski (che si fa calzare a pennello il personaggio), ma anche e soprattutto, quella di Shelley Winters e Melvyn Douglas ..direzione impeccabile e con alcune novità tecnico-registiche tali da rendere ancor più coinvolgente luoghi ed atmosfere.
Una spietata quanto cruda rappresentazione della progressione verso la follia ..da vedere!

Un labirinto nei territori della follia, a oltre dieci anni da "Repulsion".
Polansky, alle prese con i demoni propri (cfr. le vicende personali) e altrui, realizza uno dei suoi capolavori assoluti.
Da antologia le sequenze delle "visioni" e memorabile l'uso degli interni, in un agglomerato urbano che ricorda i fasti di "Rosemary's baby" (fonte di ispirazione per Shyamalan nel suo "Lady in the water").
Trelkovsky, "en travesti", soggiogato dalla paura e dalla difesa di sè, costituisce il perno di questo incredibile thriller quasi schnitzleriano addattato alla forma fobica della "repulsione umana".
Sempre splendida la Adjani

E' un film drammatico più che un horror. L'errore in cui si potrebbe incorrere nel guidicare questo film è fermarsi ad una visione superficiale. Scrivo così perchè, appena finito, il film non mi aveva convinto appieno e a caldo avrei messo un 6: film un pò troppo lento che in alcune parti non convince del tutto. Poi ripensandoci mi sono tornate alla mente alcune scene, soprattutto della seconda parte

SPOILER
Io avrei preferito un finale diverso...sostanzialmente se non fosse stata inserita l'ultima scena sarebbe stato meglio, anche perchè non credo che abbia senso (o se lo ha c'è qualcosa che non torna). Il confronto con "Rosemary's baby" per me è eccessivo, visto che quest'ultimo è riuscito quasi in tutto.

Ottimo film di polanski,ottimamente diretto ed interpretato dal grande regista,molto angosciante in alcune scene un pò comico per l'accento di polanski che ha doppiato il film in italiano,forse il miglior film che parla di schizofrenia,consigliato.

...un Polanski D.O.C, claustrofobico, angosciante, oscuro... Ben recitato e ottimamente diretto... Dopo una pprima parte preparatoria, in alcuni tratti un pò noiosa, si scatena la superba seconda parte... Bello...

Praticamente un incubo, un angoscia incredibile, misterioso e malato un ottimo film sulla schizzofrenia.

" Ti tagli un braccio...vabe, io dico : me e il mio braccio,
Mi taglio anche l'altro braccio e dico: me e le mie 2 braccia,
Togli il mio stomaco e i miei reni, ammettendo che sia possibile, io dico : me e il mio intestino....
..E ora se mi tagli pure la testa che cosa direi ? Me e la mia testa o me e il mio corpo? ...Che diritto ha la mia testa di chiamarsi me? "

Penso che questa è la frase-chiave del film.

Credo di non aver capito bene il finale se c'è qualche anima buona che me lo spiega...?

SPOILER

Ottimo film d'autore ,girato in maniera superlativa dal grande maestro .
Se devo riassumere il film in pochi aggettivi ,direi sicuramente che è ironico ,grottesco ,schizzofrenico.

Questo è un Polanski D.O.C


andatevi a vedere REPULSION e ROSEMARY'S BABY


" tra la vita e il sonno, tra la luce e il buio, dove forze oscure, da sempre,

si scatenano"

angosciante viaggio nella contorta mente di uno schizofrenico.
questo film è davvero un capolavoro.

spesso i rapporti fra vicini sono tormentati ma fini a questo punto... è stata una bella sorpresa qesto film; un uomo debole, troppo condizinabile che si ritrova a vivere in un ambiente "ostile".

Un Polanski in stato di grazia realizza questo film dall'atmosfera malsana, in cui sospetti di tutto e tutti e poi..magnifico. Straordinaria la scena della visita in ospedale, così come tutta la vertiginosa parte finale. Bellissima la Adjani.
D'ora in poi attenzione al barista sotto casa e agli inquilini del palazzo.

SPOILER

finito di vedere questo film bissogna uscire a fare due passi...per far passare quel senso di inquietudine claustrofobica...che poi si riprende ed accellera appena sei sotto la soglia di casa, e diventa esagerta quando, da casa tua,dalla finestra del bagno scorgi altre finestre di altri o dello stesso palazzzo!!!
film geniale manifesto di un polansky vero, a tutto tondo!!
girato con passione e recitato abbastanza bene.
non cosigliato per chi ha una soglia di attenzione di 5 min.

ha tutti i caratteri di un capolavoro della paura.ricco di tensione ed un protagonista del tutto schizzofrenico.

Un film orrendo,se nel 2006 questo e un film che vi mette ancora angoscia o paura o qualsiasi altra emozione tranne la noia vi consiglio di farvi vedere da un ottimo medico.
Di spaventoso non si intuisce niente ne tantomeno si vede.
L'unica cosa che la fa da padrona e la noia ,tanto che il nostro protagonista dopo averci rotto per due ore decide di farla finita,non una volta ma due.

Film febbrile, spettrale e nello stesso tempo introspettivo. Un genere già visto forse negli ultimi anni, ma che allora doveva essere davvero di rottura.
Belle le ambientazioni degli anni 70. Buona la prova di polansky, che riesce a donare al film le atmosfere tipiche dei suoi lavori.Darei un 8 se l'avessi visto 30 anni fa. Oggigiorno forse un 7 è piu' adatto.

A mio avviso il migliore film di Polanski.
cupo e angosciante mano a mano che il protagonista sprofonda nel vortice della paranoia....Secondo me Lynch si è letteralmente cibato di questo film, basti vedere che la scena in Mulholland Drive dove la ragazza bionda è rincorsa dai suoi vecchi genitori sogghignanti è identica a quella in cui Trelkowski si vede braccato dai vicini mentre si trascina su per le scale.....

Il Polansky che preferisco

grandissimo questo viaggio nella psiche del protagonista. un enorme polanski,alcune scene sono agghiaccianti.i vicini che applaudono al tentativo di suicidio,il dente nel muro.incredibile,claustrofobico,angosciante!

ho visto questo film per caso, quasi per sbaglio, e per la prima volta sono stata contenta di aver sbagliato ! Grande Polanski ! Sapete che si è doppiato da solo anche nella versione italiana ?

Il miglior trattato cinematografico sui meccanismi schizofrenici.
La lenta discesa nel vortice della follia di un apolide.
Da vedere in compagnia di qualche neurolettico.

Polanski doc!
Inizia tranquillo e poi piano piano ti fa impazzire insieme al protagonista.
Non guardatelo se vivete in un condominio!

Molto angosciante e claustrofobico. Per la prima volta venne adottata la Louma, una speciale cinepresa collegata ad un braccio meccanico che permetteva ogni tipo di acrobazia con la mdp senza dovere staccare. Come ha scritto il Morandini: "film polanskiano al 100%".