Ormai nell'occhio di un agente dell'Interpol, un trafficante di armi comincia a fare i conti con la sua coscienza e con i rimorsi legati al suo lavoro..
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L'incipit con voce fuori campo dall'ironia neanche troppo malcelata pensavo potesse incanalare il film sui binari di un "Thank you for smoking" 2.0; niente di più sbagliato, il film di Niccol è un pistolotto guerrafondaio che alla fine di due estenuanti ore fa passare il più triste dei messaggi: non importa se siamo dei cattivoni senza cuore nè scrupoli, ci sarà sempre qualcuno peggiore di noi. Una manciata di scene dignitose ( tra queste, il faccia a faccia finale tra Cage e Hawke ) non salvano la baracca, e la costruzione della famiglia dei sogni su fondamenta di menzogne fa acqua da tutte le parti. Musiche non proprio ricercatissime, se vogliamo usare questo eufemismo ( Ethan Hawke si fa un pista con Cocaine di Clapton in sottofondo... dai su, un pò di immaginazione). Media generosa.
apparte il film che è molto carino ed ha una bella trama con dei buoni attori metto questo voto anche perchè il fil non ha paura di dire la sua sul commercio di armi... e non ha paura di dire che, cosa che mi ha colpito molto, le maggiori vendite di armi provengono dalle 5 maggiori nazioni dell' ONU
Film ambiguo e controverso: se da una parte "denuncia" che un agente dell'Interpol e un trafficante d'armi sono due facce della stessa medaglia, dall'altra cerca di far accettare allo spettatore questo messaggio come un precetto, dichiarando esplicitamente la necessarietà del male e portando lo spettatore a prendere le parti del criminale, che non è poi così cattivo perché tanto "se non ci fosse lui ci sarebbe qualcun altro". Questa è una morale che, seppur realista nel contesto geopolitico mondiale, non si può essere condivisa.
Una storia scritta e diretta da Adrew Niccol (regista dal buon curriculum), basata per lo più sulle figure dei trafficanti d'armi famosi realmente esistiti. Yuri Orlov, finto ebreo russo/ucraino, stabilitosi nella Little Odessa decide che è arrivato il momento di fare qualcosa di grande e cioè vendere armi. Inizia con un paio di UZI per finire a smerciare elicotteri, carri armati e tonnellate d'armi leggere tra cui la famosa AK-47 :
"Di tutte le armi nell'immenso arsenale sovietico, nulla era più remunerativo dell'automat Kalashnikova. Modello del '47, più comunemente conosciuto come l'AK-47 o Kalashnikov. E' il mitra più popolare del mondo, un'arma che tutti i combattenti amano, un'amalgama di quattro chili d'acciaio e legno multistrato, non si rompe, non s'inceppa ne si surriscalda, spara se è coperto di fango o pieno di sabbia. E' così facile da usare che anche i bambini possono farlo, e spesso lo fanno. I sovietici hanno messo l'arma su una moneta, il Mozambico l'ha messa addirritura sulla bandiera. Alla fine della Guerra Fredda il Kalashnikov diviene il prodotto russo più esportato, prima della vodka, del caviale e dei narratori suicidi. Una cosa è certa, nessuno si metteva in fila per comprare le loro automobili."
Lui lo fa perchè è quello che gli riesce meglio, trattare affari/vendere armi e ottenere soldi facili. Questo è il tema centrale del film insieme agli elementi che fanno da contorno come la famiglia, l'amore, l'amicizia, il rischio, la morte, il genocidio, la droga.
Non delude neanche alla seconda visione. Un grande Cage.
Conoscendo ormai ben benone il nostro caro amico Cage(gran talento),e la sua fornace che sforna film commerciali e insignificanti di continuo,"Il prescelto" docet,mi sarei aspettato un altra opera di tale fattura. Ma con Lord Of War mi son ricreduto,sono un seguace di questo film,il primo adoratore. Un film coraggioso e documentato alla perfezione,Un N.Cage in stato di grazia,cosi come per jared Leto dei 30 s.t.m. Quest'opera è un atto di denuncia a tutti quei paesi che importano ed esportano armi(per la cronaca,noi Italiani siamo i primi). Niccol identifica la Nazione esportatrice come l'assassino,il carnefice di tante morti ingiuste nei paesi coinvolti nella guerra e non solo,basti vedere le tante guerre civili in Africa alimentate non solo da pressioni interne,ma con l'afflusso di espedienti omicida,provenienti soprattutto dai paesi "più progrediti".
Questi trafficanti d'armi sono così ammanicati che sono riusciti a farmi sparire il commento: ero sicuro di aver commentato questo film la prima volta che misi piede su questo sito demoniaco...Vabbe', supplisco ora: Lord of War è l'ultimo film decente cui ha partecipato Nicholas Cage, e l'ha fatto con una buona prestazione nel ruolo del mercante d'armi arrivista ed insensibile. Un film coraggioso, magari imperfetto, ma efficace nel delineare una situazione poco nota presso il grande pubblico.
Davvero una sorpresa non mi immaginavo che uscisse un film così tanto acuto e intelligente , storia originale su un aspetto quanto mai reale e attuale come questo , mischiando il sacro al profano travagliato tra il suo squallido lavoro e la famiglia...chi sceglierà??? Assolutamente da vedere!
Un film che espone la realtà così com'è e fa abbastanza riflettere. Però non lo rivedrei una seconda volta,troppo lento e poco caratterizzato il personaggio di Cage se non nell'ambito del suo lavoro.
la tematica è scottante peccato però che la storia sia deboluccia, meglio il film con Sordi di "Finche c'è guerra c'è speranza" ma forse questo giudizio è un po' esagerato...
ero in piena overdose di nicolas cage: nei due/tre giorni precedenti alla visione di lord of war vidi il ladro di orchidee e leavin' las vegas circa una decina di volte (esagero per difetto). pur vicino alla crisi epilettica, ma totalmente in fibrillazione per le qualità dell'interprete di charlie kaufmann, guardo lord of war.
essendo un nozionista, mi servo delle parole di qualcun'altro, in questo caso robert bresson, secondo cui l'essenza del cinema consiste nel "lasciare libero sfogo all’immaginazione del pubblico e arrivare alla condizione cosi difficile da raggiungere di non mostrare le cose ma di suggerirle".
dice: "e lord of war?" breve sinossi della scena: il fratello sniffa cocaina. soundtrack: cocaine di eric clapton.
Chi ha tirato in ballo “Blow” come film di riferimento è completamente sulla strada sbagliata. L’unica cosa, abbastanza ovvia anche senza guardare il film, è che mentre questa pellicola si occupa delle armi, “Blow” si focalizza sulla tematica della droga; altre aspetti in comune questi due film non ne hanno! Mi aspettavo decisamente di più, a partire dal messaggio del film per arrivare alla sviluppo della vicenda, troppo lineare (finale a parte) e soprattutto troppo lenta. Parecchio sopravvalutato, forse perché tratta di un problema molto attuale: chi non ha mai pensato: “Ma qualcuno gliele fornirà queste maledette armi?”.
Tema diffile da affrontare in un film... ci vuole coraggio nella produzione e molto molto coraggio se il produttore è americano. Sicuramente da Vedere!!!
Spinta dalla curiosità dei voti altissimi di questo film, ho deciso di vederlo nonostante il tema delle armi non mi è mai interessato, non mi piacciono molto i film d'azione.....ma adoro cage in tutti i suoi film!
Devo dire che LORD OF WAR è davvero un gran film...soprattutto per i contenuti di testimonianza, realtà, accusa e morale che porta con sè.........
Una storia che raggiunge perfettamente l'obiettivo di indurre a riflettere e che merita di essere capita con attenzione per smettere di chiudere gli occhi davanti a queste incredibili vicende che ancora nel nostro secolo sono di grande attualità......spero che i veri trafficanti d'armi vedano questo film....
film ben fatto, dall'argomento senza dubbio interessante e soprattutto toccante. Forse potevano essere più presenti e megio sviscerate le scene che riguardano le dinamiche del businnes del traffico d'armi: trattative, consegne, pagamenti, ecc. E forse qualche ulteriore accenno alla realtà geopolitica odierna, con qualche dato e qualche fatto in più a me avrebbe fatto piacere. Bel film quindi, forse troppo romanzato e poco documentario
Film sgradevole: trattare con ironia argomenti come i genocidi africani non mi sembra di buon gusto e mi ha messo a disagio. Da un punto di vista tecnico un film d'azione fatto bene, ma che non si distingue da altri già visti su argomenti simili. Normale routine l'interpretazione di Nicolas Cage.
il film e l'idea di cronaca su cui si fonda lo rendono speciale, atipico !! il problema è che non riesco a sorvolare sulla recitazione di cage..ha sempre la stessa faccia da babbalone beone, e non è credibile nemmeno quando piange.. vanta una sola espressione idiota !! nel film, quando è povero ha gli stessi atteggiamenti e manierismi di quando è ricco!..l'unico modo per renderlo più espressivo è sparargli ...
il film ostenta fin dall'inizio una cruda aderenza con la realtà, tradita da una eccessiva spettacolarizzazione della storia. ne nasce una contraddizione fra serietà dell'argomento ed impalpabilità del protagonsta e delle sue improbabili avventure. pregevole il tentativo del cinema statunitense di ispessire un po i temi trattati.
E' da tempo che non vedevo al cinema un film cosi' bello! il film scorre via veramente bene e non annoia mai, con tono a tratti sarcastico riesce a descrivere veramente bene che cosa provocano le armi in zone del mondo di cui quasi non si conosce nemmeno l'esistenza. Ma la cosa più brutta è che tutto ciò è provocato dai governi occidentali, i quali affamati solo di soldi se ne fregano delle conseguenze che tali armi portano. Ottima interpretazione come sempre di Cage, molto bravo anche il fratello che alla fine è l'unico a pensare non solo ai soldi ma anche alle vite che andranno distrutte.
semplicemente il miglior film del 2005.... ke ne dite? altro ke quella zoccolona di melissa p... fatemi il piacere. qst film è sconvolgente, apre la mente. andatelo a vedere, fatevi 1 morale
Sconvolgente. E' incredibile come (almeno a Firenze) i pinguini e la storia di una ragazzina bldracca ottengano un successo maggiore di questo bellissimo film. Un film che deve essere visto, un film che apre gli occhi solo a chi si sforza ancora di tenerli chiusi, e che li apre ancora di più a chi già vede le cose per quello che sono. E' quasi un documentario, ma è filtrato egregiamente attraverso la storia di un trafficante d'armi che inizialmente era un uomo qualunque, ed è alleggerito da dialoghi che spesso in maniera ironica e scherzosa parlano di fatti e filosofie molto serie. Questo film offre tantissime sfumature e tantissimi spunti su cui riflettere... Ma purtroppo la verità è che l'IGNORANZA TRIONFERà...COMUNQUE.