l'ultimo terrestre regia di Gianni Pacinotti Italia 2011
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l'ultimo terrestre (2011)

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locandina del film L'ULTIMO TERRESTRE

Titolo Originale: L'ULTIMO TERRESTRE

RegiaGianni Pacinotti

InterpretiGabriele Spinelli, Anna Bellato, Roberto Herlitzka, Teco Celio, Stefano Scherini

Durata: h 1.40
NazionalitàItalia 2011
Generecommedia
Al cinema nel Settembre 2011

•  Altri film di Gianni Pacinotti

Trama del film L'ultimo terrestre

Gli alieni hanno appena annunciato che mancano pochi giorni al loro atterraggio sulla Terra, in un piccolo paesino della Toscana, ma nessuno sembra dare peso alla notizia, sottovalutando l'evento. L'unico che invece mostra preoccupazione è  Luca Bertacci (Gabriele Spinelli), un uomo solitario la cui unica distrazione è il lavoro in una sala bingo. Cresciuto senza madre e fortemente impaurito dalle donne, approfitterà del tempo che precede l'invasione per opporsi a tutto ciò che non va nella sua vita, alla routine e alla solitudine, provando anche a conquistare la vicina di casa, di cui è da sempre segretamente innamorato.

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Voto Visitatori:   6,92 / 10 (38 voti)6,92Grafico
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Voti e commenti su L'ultimo terrestre, 38 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

polbot  @  20/04/2020 00:27:51
   7½ / 10
Sidda  @  26/12/2016 00:13:57
   8½ / 10
Io ho semplicemente adorato questo film. Non posso nemmeno iniziare a recensirlo perche' sarei troppo di parte. Guardatelo !!

eruyomè  @  23/04/2015 12:37:02
   5 / 10
Grossa delusione. Mi aspettavo di più. Forse proprio sono io che non l'ho capito.
Qualcosa si salva anche, anche se non è che né esteticamente né tecnicamente sia 'sta gran bellezza, ma nel complesso proprio non mi è andato giù. Mi è parso un giro a vuoto.
E poi boh, che noia.

Aspetto Gipi al prossimo giro...

Invia una mail all'autore del commento albatros70  @  11/02/2015 21:24:01
   6½ / 10
Un alienato tra i terrestri in attesa della svolta epocale che potrebbe derivare dallo sbarco degli alieni. Scene di vita grigia e monotona, a tratti quasi inquietante, prima che tutto, o molto probabilmente niente, cambi. Molto buona la prova di Spinelli. Alienante!

Oskarsson88  @  17/03/2014 16:16:19
   7 / 10
Bravi gli attori, molto genuini direi. Gli alieni non so quanto ci incastrassero tra tutto, però una bella e pulita rappresentazione della meschinità umana. Prodotto diverso...

outsider  @  18/06/2013 07:57:10
   9 / 10
cactus che bravo questo regista.
pellicola irritante, realistica, un po' fumettistica un po' anni'60.....il regista ha qualcosa a che vedere con ambedue le componenti...un po' so un po' deduco. troviamo nello stile anche qualche richiamo a film americani anni '70, specie nella meravigliosa iniziale duplice telefonata d'avvio; on un cruciani bravissimo come gli attori interlocutori.
un film pieno zeppo di senso e permeato di significati profondi, abilmente trasmessi e immediatamente percepibili, urticanti fino allo spasmo e lo si prenda letteralmente.
del contenuto hanno bene e, forse troppo,parlato alcuni bravi, questa volta, commentatori che mi hanno preceduto. ho noleggiato il dvd per il commento di ohdaesoo....in realta' non avevo fatto in temo di vedere questo film all'epoca e ora non lo dimentichero' facilmente. ultima nta, diciamo pure che e' esageato a tratti, improbabile certamente in alcune trovate, ma ci sta. considerato low budget e natura del regista, ovvero lo stile artistico, il voto coglie in plenum. pollice su da outsider.

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Ultima risposta 18/06/2013 08.01.43
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ragazzoinblues  @  08/06/2013 22:21:28
   6 / 10
Film a cui è difficile dare un voto. Ottima la recitazione, e la cosa mi ha piacevolmente sorpreso, ma la sceneggiatura ha momenti di stanca (specialmente quando entra in scena l'amico trans). Un 6 di incoraggiamento!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR oh dae-soo  @  07/06/2013 14:25:19
   7½ / 10
piccoli spoiler

Due telefonate a La Zanzara di Giuseppe Cruciani accompagnano i titoli di testa.
La prima è di un prete che invita a credere nell'unica entità superiore, Dio.
La seconda, strepitosa, è di uno che lavora con le giovanili del Cesena e che ha paura che anche questa volta i migliori stranieri vengano comprati dalle squadre più blasonate rovinando il lavoro di chi, come lui, cerca di preparare i nostri giovani.
Ma chi sono questi nuovi stranieri?
E chi è quell'entità superiore da cui il prete diffida a credere?
Gli alieni. Sì perchè ormai è ufficiale, stanno sbarcando. Sta a noi averne paura o accoglierli a braccia aperte.
Luca, a suo modo, è anche lui un alieno, un ragazzo timido, buono, con dei tremendi problemi per le relazioni interpersonali e della tare, dei traumi, che non riesce a passare. Vive solo e solitario, odia le donne che crede tutte puttàne (papà docet) ed è lo zimbello nel Bingo in cui lavora.
Piccolo grande film, opera prima del fumettista Gipi, L'ultimo terrestre è un malinconico e disilluso film, a tratti divertentissimo però, su un'umanità ormai stanca e in ginocchio che aspetta un evento in teoria straordinario, l'arrivo degli alieni, ma senza nessuna aspettativa.
L'atmosfera dolce, tenera e fredda rispecchia il suo protagonista, un uomo senza alcun sogno nè sentimento, facilmente malleabile, con dei concetti non chiari di cosa sia il bene e il male.
Ho trovato l'interpretazione di Gabriele Spinelli magnifica, naturale come poche.
In realtà il livello della recitazione è di molto sopra la media con dialoghi semplici, molta naturalezza e tutti i personaggi/attori riusciti, specie i tre terribili compagni di lavoro di Luca nel Bingo che se è vero che in 2,3 momenti mi hanno fatto ammazzare dalle risate (quello col ciuffo è strepitoso e il vecchio è così toscanamente laido e porco da far paura) alla fine manifestano un'umanità così meschina e cattiva da far venire i brividi.
In realtà più il film va avanti più Luca si accorgerà del marcio che lo circonda. Il suo personaggio è tutt'altro che banale, ispira sì compassione e tenerezza ma in realtà è molto più complesso di quello che sembra. Il non aver aiutato l'amico trans (transone, eh eh), l'odio per le donne, la vicenda del gatto, ci raccontano un uomo non cattivo ma così incapace di reazione e così facilmente influenzabile da renderlo anch'esso, per certi versi, non positivo.
Quando il film sembra procedere come una commedia malinconica due tremendi fatti, il trans e la rivelazione del padre danno uno scarto drammatico inaspettato, riuscitissimo peraltro.
L'arrivo degli alieni è puro pretesto, anzi, le scene tra l'aliena e Herlitzka (grande) sono le più deboli, atte solo a giustificare l'abbandono dell'aliena come una moglie tradita.
Straordinarie alcune sequenze come il convegno sugli alieni con quella battuta sulle Pleiadi che è un capolavoro.
Il finale, un pò affrettato e forse manicheo, ci suggerisce come alla fine l'arrivo degli alieni possa essere un repulisti della feccia, via i malvagi, premiamo i buoni.
Luca, qualunque cosa gli succeda, in qualsiasi modo lo considerino sta lì fermo ad aspettare.
Tanto in ogni caso non ha niente da perdere, solo da guadagnare.

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Ultima risposta 17/06/2013 14.36.30
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gatsu  @  11/12/2012 14:29:21
   7 / 10
Un film interessante e importante con un protagonista molto credibile ( Gabriele Spinelli ), possiede un aspetto al limite dell'inquietudine. Una storia triste raccontata e recitata all'italiana ma con spunti riflessivi di non poco conto. Gli UFO sono di contorno e non mi piace il modo in cui sono raffigurati, forse il regista poteva andarci cauto prima di inserire la componente aliena nella sua pellicola. A parte questo aspetto negativo promuovo pienamente il film, lo reputo diverso e con un'ottima atmosfera, un pò troppo surreale forse, ma suggestiva. Bella scoperta.

davmus  @  19/08/2012 17:52:49
   2 / 10
Dopo mezz'ora l'ho buttato via....

Invia una mail all'autore del commento Gualty  @  13/07/2012 12:41:34
   8 / 10
Atmosfere surreali e alienanti per un film fin troppo umano. L'attesa e il timore di una svolta epocale, sperando che davvero qualcosa cambi perchè "sarebbe terribile che tutto restasse come prima, che tu debba lavorare per tutta la vita al PataBing e io all'Autogrill".
Magnifico intreccio di quotidianità di periferia, attese messianiche e dinamiche tragiche e tristemente prevedibili.

Constantine  @  09/05/2012 03:05:02
   8 / 10
Pellicole come questa di Gipi sarebbero da osannare in un periodo e con una scena cinematografica italiana ormai scomparsa (mezzo voto in più). Il fumettista tratteggia una storia fantascentifica ancorata all'uomo e all'umanità, con tutti i suoi difetti e le sue profonde ferite; cosa possono cambiare gli extraterrestri? Sembra quasi domandarsi e far domandare al pubblico. Sempre in bilico tra grottesco e dramma, la trama scorre profondamente negli occhi e nella mente; ogni inquadratura viene freddamente saggiata ed impostata dal regista come su una tavola dei suoi romanzi a fumetti. E' un film che non nasconde obiettivi molto alti, raggiungendone alcuni e subendone gli altri, ma comunque onore all'audacia ed al tentativo, sembra quasi sia mancato un pizzico di livore in più e magari anche maggiore sfrontatezza. Indimenticabile Spinelli nel ruolo del protagonista, complimenti.
Ci sono tutti i motivi per ben sperare per il futuro, ma mi riferisco a quello cinematografico di Pacinotti.

McLovin  @  01/05/2012 10:43:36
   5 / 10
Cinema italiano che cerca di orientarsi verso orizzonti fantascientifici, rimanendo sempre però saldamente ancorato al racconto dei drammi umani dei personaggi. Mentre si può apprezzare una certa originalità del prodotto, non si può non notarne tutti i grossi limiti a livello di sceneggiatura e di ritmo.

ifry  @  23/04/2012 16:03:10
   5 / 10
film abbastanza inutile e film visto in quanto appassionato di fumetto e quindi conosco GIPi dal punto di vista fumettistico.
bravissimo l'attore, ma a parte questo nessun emozione e molte cose trattate in maniera molto superficiale. nulla di nuovo dal punto di vista registico, se una regia c'è stata.

mi ha lasciato indifferente ed a tratti annoia anche parecchio. mi aspettavo molto.

Jumpy  @  06/04/2012 03:30:03
   8 / 10
Surreale, grottesco. tra commedia e dramma, momenti esilaranti e di intensa tensione emotiva.
Il taglio studiato di ogni singola inquadratura toglie un po' di fluidità alle scene e, a volte, da' un taglio vagamente fumettistico a tutto il film.
In modo crudo e spietato vengono messi a nudo vizi, difetti, cinismo e cattiverie in forte e stridente contrasto con l'unico personaggio di tutto il film che mi è sembrato positivo

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Il protagonista, il cui dramma personale emerge in pieno solo nella seconda parte, trova un briciolo di calore umano e sincera amicizia proprio tra gli emarginati

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Le musiche, in qualche passaggio, mi son sembrate fuori luogo e c'è qualche ingenuità e caduta di stile, ma per me è un grande esordio.

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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR pier91  @  01/04/2012 23:31:16
   7½ / 10
Gipi studia ogni inquadratura come se dovesse prima disegnare la scena, poi girarla. La fluidità ne risente, è vero, nonostante abbia molto apprezzato l'andatura scattosa e frammentata del film. Se non altro perché vi intravedo qualcosa di autenticamente sperimentale. Anche nel raccontare una tematica trita come la solitudine si nota una sensibilità inconsueta. Il protagonista ha scelto l'emarginazione, ma è stato scelto a sua volta: solitudine come meschina abitudine. Non guarda l'altro, lo spia. E' terrorizzato (sebbene neghi) da una possibile invasione della sua prigione privata. Non è atarassico, perché anzi sente e profondamente, ma ha cucito una fitta rete di giustificazioni, per lo più assurde teorie misogine, pur di tutelare se stesso dai rischi che ogni incontro comporta. Così vivendo ha idealizzato se stesso, lo ha trasfigurato in un personaggio sì schivo e impacciato, ma anche indorato di assoluta incorruttibilità. L'acclamato arrivo degli alieni innesca una serie di eventi che sconvolgono la mediocre serenità di Luca e lo scaraventano nella realtà. Ne viene inevitabilmente inquinato (anche un sentimento apparentemente solido come l'amicizia va a farsi benedire). Del resto è facile essere brave persone nel chiuso di una casetta, protetti dalle logiche pericolose del gruppo.
Luca realizza finalmente che il vero alieno è se stesso. L'origine del dramma continua però a sfuggire, sino alla terribile confessione paterna. La traumatica rivelazione coincide con una riabilitazione. In un finale schiuso il protagonista sembrerebbe accedere alla più concreta forma di felicità, quella partorita dalla disillusione.

Gruppo COLLABORATORI gerardo  @  30/03/2012 15:54:53
   7½ / 10
La meschinità dell'uomo, la sua miseria che si fa violenza e barbarie, di fronte agli occhi degli alieni al principio del XXI secolo: l'umanità del film di G.P. appare per quel che è: irrimediabilmente sottosviluppata.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  29/02/2012 11:28:46
   7½ / 10
Tanto per stare in tema "L'ultimo terrestre" appare come un oggetto non identificato nell'ambito della sempre più malconcia e conformista scena cinematografica italiana.
Questo "ufo" potrà non piacere ma personalmente mi spinge a un sottile godimento,una volta tanto ci si svincola dal grigiore rigurgitato spesso dai multiplex italici facendosi carico di idee spericolate e una buona dose di incoscienza nell'esprimerle.
Il fumettista Pacinotti,in arte Gipi,alla sua prima regia mostra dell'estro non comune,per correttezza bisogna ammettere che in alcuni snodi svapori un poco,addizionando dove non occorre e restando in sospeso quando si tratterebbe di calcare la mano sino a incappare in qualche mancanza,comunque tutto ciò non diminuisce i pregi di una metafora sociale convincente sia per contenuti che per forma. Ideali le essenziali scenografie,nel miscuglio tra orrore cementizio e incuria rurale si ergono stranianti sfondi su cui spicca il volto stralunato del protagonista,fisicamente inimitabile,molto bravo nell'affrontare un ruolo contraddistinto da pesanti anomalie caratteriali.Il suo nome è Luca,fa il cameriere al bingo riducendosi a una sopravvivenza in cui eventi e persone gli gravitano attorno senza mai realmente entrare in contatto con lui.Alla fine è l'incarnazione perfetta dell'ultimo terreste,quello che nonostante i problemi provocati da un'infanzia penosa è più umano di tutti i feroci selvaggi che lo attorniano,degne personificazioni di un vivere influenzato dal trittico soldi,sesso,violenza.Luca non si riconosce nella società che lo circonda,divorata da mediocrità e ignoranza ne resta ai margini come atterrito, autoesiliandosi per mezzo di un'anafettività in alcuni casi repressa a forza.
A comprenderlo solo il suo amico d'infanzia Roberto,un emarginato a sua volta in quanto travestito,ed il padre rimasto incatenato alla sua campagna e ai ricordi di un amore da troppo tempo finito.Il crollo dei suoi punti di riferimento comporterà la necessità di prendere finalmente in mano le redini della propria vita, mentre il mondo attorno si rigenera in un repulisti globale o in una nuova esistenza nata dalle ceneri del precedente luridume.Cosa accadrà non è dato sapere ma il sorriso di Luca mostra che non è più tempo di aver paura.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  12/02/2012 23:58:48
   7½ / 10
Storia di un alienato tra i terrestri e degli alieni tra gli alienati... ok, sono un pò confuso.
Tralasciando alcuni aspetti acerbi e un leggermente grezzi, L'Ultimo terrestre per essere un'opera prima sorprende in parte per originalità e stile. Abbastanza visionario (mi ha ricordato vagamente Sorrentino a tratti), grottesco e assurdo in tante sue componenti, riesce ad essere corrosivo ma purtroppo non quanto basta. Forse Pacinotti poteva osare anche di più.
Poco conta alla fine se il risultato è un low budget movie che non annoia mai, riesce a farti sentire alienato anche a te che lo guardi e ha dalla sua una sorta di visualità fumettistica.
Il protagonista non è un attore professionista e si vede chiaramente, eppure questo aiuta a renderlo ancora di più il vero alieno del film.

Insomma una di quelle opere che ti piombano all'improvviso addosso senza darti il tempo di renderti conto che forse ti trovi di fronte all'inizio di una carriera molto interessante, se si smussano gli angoli ancora mal fatti.

Miky85  @  10/02/2012 22:04:14
   7½ / 10
Per essere un film italiano x lo più a basso budget, devo dire che mi ha colpito molto sopratutto la regia e l'attore molto bravo, x me questo film merita ;)

vale1984  @  06/02/2012 19:03:33
   6 / 10
della commedia non ha nulla ma soprattutto ribadisce il concetto italiano di voler fare film impegnati a tutti i costi...stanno arrivando gli alieni e nessuno se ne preoccupa molto anzi vengono dipinti alcuni personaggi davvero inquietanti nei loro caratteri più folli...il protagonista con il padre che ospita in casa un'aliena, non si ribella ma diventa osservatore di ingiustizie e manifesta la sua solitudine e inquietudine della vita...film particolare ma che non mi ha comunque convinta.

franzcesco  @  23/01/2012 01:09:09
   6½ / 10
Film che mescola vari generi e argomenti tra fantascienza, dramma, amore, amicizia, religione, commedia, tradimento. Il tutto in modo semplice e riuscito.
Un film italiano che prova ad uscire dai limiti dei film italiani di oggi, va solamente lodato.

floyd80  @  18/01/2012 02:10:33
   6 / 10
Una pellicola con un ottimo protagonista e una buona regia. Peccato per il resto degli attori ed una trama non proprio eccezionale.

barone_rosso  @  01/01/2012 15:25:45
   7 / 10
Fatto in Italia e con pochi soldi, sembra strano ma il risultato è buono! Film molto drammatico e poco fantascientifico, non è un capolavoro ma è sicuramente da vedere.

calso  @  23/12/2011 16:46:17
   6½ / 10
Sicuramente una storia nuova, il film è ricco di sentimenti e il protagonista secondo me, è stato bravissimo nell'interpretazione trasmettendo a pieno il disagio del suo personaggio...finale coerente con tutta la storia riuscendo a chiudere positivamente, anche se un pò troppo rapidamente, la vicenda.

GodzillaZ  @  11/12/2011 22:42:02
   7½ / 10
A me è piaciuto molto! Pur essendo un film "calmo" (non è lento), non annoia e, anzi, mantiene un buon ritmo e incuriosisce.
Mi sono piaciute le riprese del regista e la sua "visuale".
Tutto è un pò sospeso, la critica sociale, la storia, la morale (se la possiamo chiamare così). Poco fantascientifico ma profondo.
Consigliato.

Izivs  @  09/12/2011 23:57:22
   5 / 10
Un film a basso budget (effetti speciali anni '60...la tuta dell'alieno è inguardabile) che lancia spazi di introspezione sociale.....regna il sospeso, tutto o quasi viene lasciato alla positiva o negativa immaginazione dello spettatore....la sorte del protagonista, dell'anziano padre, dell'amata.....dell'amico.... Insomma, voto di incoraggiamento visto che si tratta di cineasta agli esordi.....

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Freddy Krueger  @  02/12/2011 11:59:37
   7½ / 10
Quando gli alieni sbarcheranno sulla terra le cose andranno meglio o peggio? Questa è la domanda che si chiede il regista-fumettista Gianni Pacinotti, bravissimo nel descrivere con ironia e fantascienza il disagio attuale del nostro Paese.
Ottimo film nostrano, finalmente possiamo essere fieri di un italiano che è riuscito nell'intento di fare un buon film fantascientifico. Infatti è veramente ben fatto, regia, recitazioni (Spinelli merita menzione), effetti speciali, colonna sonora, fotografia, eccetera tutto perfetto.
Molte cose vengono lasciate in sospeso.
P.S. sono sempre quelle le cose che scrivo quando un film mi piace.

Rand  @  10/11/2011 15:31:35
   8 / 10
L'esordio di Pacinotti in arte Gipi è bello, ma moolto, rispetto a cose dell'altro mondo ha più respiro. L'ironia e la tragicommedia accompagnano Luca, un giovane asociale che lavora in una sala bingo con dei colleghi idioti e patetici, che si rivelano dei mostri. Mentre su tutto incombe l'arrivo degli alieni e la gente ha paura e speranze, il tutto condita da un ottima colonna sonora che simpatizza non poco. l'alienazione del protagonista è la chiave di lettura di una società che autolesionista e brutale si autocanibalizza in una folia imperativa in cui potere, soldi e fica sono gli unici pseudo motori dell'esistenza di (quasi) tutti. In un crescendo di assurdità e rivelazioni Luca scoprirà la verita sul padre, che sembra un vecchietto gentile

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Finale apocalittico, con l'ultimo terrestre che osserva il cielo mentre tutto cambia.
"E senpre colpa delle donne".

forzalube  @  03/11/2011 03:15:46
   7 / 10
A mio avviso si tratta di un esordio alla regia senz'altro positivo. Pur utilizzando toni grotteschi e surreali (con una venatura di fantascienza) descrive meglio di film più realistici la grettezza e la meschinità di una parte del genere umano.
Buona la fotografia che crea un'atmosferea plumbea ed ottimo il cast in cui tutti sembrano perfettamente tagliati per la loro parte (su tutti il protagonista con il suo volto quasi da alieno).
A non convincere del tutto è il finale.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR jack_torrence  @  05/10/2011 11:27:31
   7½ / 10
Quello che più mi è piaciuta è la dimestichezza e la padronanza del mezzo cinematografico. Gipi (da esperto fumettista, evidentemente) sa rendere espressive tutte le sue inquadrature, soprattutto grazie a un uso estremamente sensibile della profondità di campo.
E mi ha colpito anche di più la capacità di direzione degli attori.
Tutti i personaggi, anche quelli secondari, sono ben scritti, e ben recitati.
Il film possiede la grazia di una metafora non roboante, che si fa forza della sua ironia leggera - che rende gustoso anche il sub-plot dell'aliena, la cosa più debole della pellicola. L'ironia non nuoce e non depotenzia lo sconcerto socio-esistenziale che trasuda dal film.
L' "innocua" misoginia del protagonista è l'intelligente cartina al tornasole dello smarrimento del senso della magia, della curiosità per l'altro, e dell'ambizione a vivere veramente. Dell'abitudine alla solitudine.
La noia e l'incomunicabilità in una chiave insieme grottesca, surreale, che deve qualcosa a Ferreri senza mai risultare pesante.
Applausi.

marcodinamo  @  02/10/2011 12:13:14
   7½ / 10
Delizioso, forse un po' troppo melenso nel finale, ma davvero originale nella descrizione di una società di alienati molto ma molto più pericolosa di un invasione dallo spazio.

Crimson  @  17/09/2011 13:53:53
   6½ / 10
Spoiler presenti.

Un giorno un'aliena piomba nel giardino del padre del protagonista: comincia la materializzazione dell'aspettativa degli esseri umani. Questo essere devoto e servizievole, che rende più ordinata e famigliare la vita di questo anziano, potrebbe essere null'altro che la proiezione della moglie di quest'uomo. E' come se gli fosse data una seconda possibilità: l'aliena-escrescenza del subconscio è a conoscenza dell'orribile passato e dinanzi al primo segnale di abbandono lascia un'eloquente bigliettino.
In un quadro apocalittico, in cui ciascuno comincia a imbattersi nelle proiezioni delle proprie aspettative, il protagonista sembra comprendere che gli alieni siamo noi è che è inutile cercare il bene e il male altrove perché tutto risiede già dentro di noi. Questa è una misura indispensabile per accettarsi e livellare il rapporto con gli altri.
Le persone che lo circondano sono tutte vittime dell'alienazione e uniformi a una visione superficiale della propria esistenza: la vicina di casa non è da meno, fugge come tutti gli altri. L'assurdo predicatore delle energie positive ha un rimorso di coscienza (?), mentre resta poco chiaro e liberamente interpretabile il destino dell'unico amico di Luca, che dopo una brutale uccisione viene prelevato da sei alieni e trasportato chissà dove, in un risveglio celestiale e atarassico.
Un film sull'alienazione, dunque, più che sugli alieni. E' ciò che crea l'aspettativa ad emergere impetuosamente.
Forse Luca attraverso il racconto del padre finalmente attribuisce una risposta all'assenza della figura materna che ha influito nettamente sulla formazione del proprio carattere, sulle sue insicurezze e specialmente nel rapporto con l'altro sesso (cfr. la prostituta che incontra, più anziana di lui, potrebbe richiamare il fantasma di una figura materna di cui sente il bisogno?).
E' proprio nella scoperta dell'omicidio della madre che finalmente riesce a connotare bene e male e forse a vincere il proprio totale distacco dinanzi agli eventi e la totale mancanza di presa di posizione (cfr. sequenza dell'omicidio dell'amico).
Un film indubbiamente molto psicanalitico, girato peraltro molto bene per essere un regista esordiente.
Il suo limite è che resta un po' troppo freddo sul piano emozionale. La mescolanza di ironia, grottesco e tragedia appare distante. I frequenti cambi di registro lasciano flash, piuttosto che una visione unitaria di tutti i frammenti.
Non sono riuscito a leggerlo come un film politico, come ha fatto qualcun altro.
Vale la pena vederlo per taluni significati nascosti svelati in modo pregevole, ma ribadisco che la componente emotiva resta decisamente soffocata nel suo sgretolamento, per quanto mi riguarda.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  16/09/2011 23:00:00
   7 / 10
Apatici ed indifferenti, non ci scuote più nulla anzi perseveriamo nei nostri vizi seppellendo virtù ormai quasi irrmediabilmente perdute. Il protagonista nè é l'emblema: non reagisce, fugge dai problemi invece di affrontarli, si culla nel proprio grigiore forse con la speranza che gli alieni possano aggiustare tutto con il loro intervento. Surreale e graffiante al punto giusto, un protagonista dal volto stralunato, ideale per il ruolo. Un opera prima di Gipi che fa ben sperare.

willard  @  16/09/2011 19:01:41
   7½ / 10
Direttamente dalla 68° Mostra del Cinema di Venezia, questa piccola storia "indie" dell'esordiente regista GiPi (Gianni Pacinotti), già disegnatore di fumetti, che con eleganza del tutto italiana mette in scena i giorni che anticipano l'avvento di una civiltà aliena sulla Terra.

Ma una notizia che dovrebbe sconvolgere drasticamente l'esistenza umana, viene accolta in maniera tiepida, anzi quasi utilizzata per scopi pubblicitari e di tornaconto da molti.

L'istantanea di questa situazione viene fatta su una piccola realtà della provincia toscana e tutte le vicende ruotano intorno a Luca, la cui vita fatta di solitudine e squallide presenze non è altro che una delle tante "solitudini" che popolano il racconto.

Tra personaggi e situazioni grottesche e surreali, la vicenda assume toni drammatici.

Gli alieni arriveranno per davvero e cercheranno di raddrizzare le storture di malvagità che vi sono nel nostro mondo e Luca (interpretato da Gabriele Spinelli, le cui particolari espressioni ci fanno pensare che potrebbe essere egli stesso un alieno), preso nel mezzo, sarà forse l'unico a rendersene davvero conto.

Da notare all'inizio del film la "colta" citazione da "Incontri Ravvicinati Del Terzo Tipo" (1977) di Steven Spielberg, quando Luca in attesa di notte sulla strada vede in avvicinamento allo specchietto retrovisore delle strane luci... era semplicemente la luce di posizione di uno scooter di passaggio... ;-)

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR strange_river  @  11/09/2011 00:54:50
   7½ / 10
Delizioso e carinissimo.
A tratti, per alcune analogie, mi ricordava Il disco volante di Brass: anche lì veniva offerto uno spaccato di realtà sociale scompigliato dall'arrivo di miti alieni.
Ma se quello era un pezzo d'Italia degli anni sessanta, qui abbiamo a che fare con la provincia di adesso, coi suoi riti della notte e l'assenza di veri legami, ma anche con la cattiveria delle persone, quella vera.
Il taglio è quello delicatamente surreale, quasi visto con gli stessi occhi del protagonista, più estraneo a questo nostro tipo di mondo degli alieni stessi, A.A.A. amico di un trans dagli occhi meravigliosi, cioè di qualcuno ancora più alieno per le persone normali.
Forse solo esseri venuti da altri mondi possono scoperchiare le pentole in cui ribollono i nostri segreti e riportare un po' di umanità tra gli umani.
Fisicamente perfetto il protagonista per la sua parte.

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Ultima risposta 20/09/2011 19.22.21
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  10/09/2011 01:57:34
   8 / 10
L'esordio di Gipi convince pienamente. Un film surreale, stralunato e divertente, quasi come il primo Francesco Nuti o certe cose di Ferreri. Il vero "alieno" è il protagonista, un Gabriele Spinelli con un volto particolare, che richiama alla mente un giovane Bunuel. L'effetto straniante del film, con i suoi mobilifici falliti, il gioco del bingo e gli agglomerati urbani a rischio sfratto (o demolizione?) ci regala anche un momento di riflessione sociale (l'agguato all'amico trans) che vale diecimila volta più di qualsiasi altro film italiano di questi anni. Forse il mio voto è generoso, probabilmente un paio di cadute di tono non mancano (es. la figura dell'aliena è l'anello debole della pellicola) ma il tutto è così gustoso, spontaneo e "umilmente" minimale da lasciare negli spettatori uno squisito ricordo

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Ultima risposta 05/10/2011 11.29.44
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Invia una mail all'autore del commento kampai  @  09/09/2011 23:33:07
   7 / 10
devo dire che questo film mi ha sorpreso molto e per più di una ragione:
-un film italiano che non parla dei 40enni in crisi esistenziale
-fà ridere senza volgarità e fa tristezza senza essere patetico
-girato da un'esordiente che fa il fumettista
e sopratutto E' BELLO! SEBBENE è ITALIANO E GIRATO CON POCHI SOLDI!!!
e questo è più incredibile della venuta degli alieni!
l'interpretazione di spinelli è bella, misurata e naturale.ci si identifica nel suo estraneamento dal mondo che lo circonda.il ritmo anche se lento, è giusto per questo film.il più bello dei 3 film italiani in gara a venezia.non vi dico di più perchè in parte già c'è quasi tutto sulla trama.vedetelo e i soldi saranno spesi bene.

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