l'uomo nero regia di Sergio Rubini Italia 2009
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l'uomo nero (2009)

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locandina del film L'UOMO NERO

Titolo Originale: L'UOMO NERO

RegiaSergio Rubini

InterpretiMargherita Buy, Valeria Golino, Riccardo Scamarcio, Fabrizio Gifuni, Maurizio Micheli, Vito Signorile, Anna Falchi

Durata: -
NazionalitàItalia 2009
Generedrammatico
Al cinema nel Dicembre 2009

•  Altri film di Sergio Rubini

Trama del film L'uomo nero

Gabriele Rossetti torna in un paesino della Puglia per l’estremo saluto al padre morente, Ernesto. Le ultime parole dell’anziano risvegliano in lui il ricordo di un episodio lontano nel tempo. Siamo negli anni ’60. Gabriele è un bambino vivace. Suo padre è il capostazione della ferrovia locale, la mamma, Franca, insegna lettere alla scuola media. I tre non vivono da soli. Con loro c’è anche zio Pinuccio, il fratello di Franca, un giovane sotto i trenta, scapolo, con una redditizia drogheria sul corso. La vita del piccolo Gabriele scorrerebbe alla perfezione, se non fosse per gli sbalzi d’umore del padre. Ernesto infatti è uno scontento. Ha sicuramente un certo talento, - l’uomo dipinge, da ragazzo avrebbe voluto fare il liceo artistico, cosa che suo padre gli ha impedito - ma non riesce a raggiungere i risultati che sogna. Per di più l’ambiente paesano si accanisce,soprattutto per bocca di due rappresentanti del ceto colto, il Professor Venusio e l’Avvocato Pezzetti, contro la sua vocazione artistica...

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Voto Visitatori:   6,88 / 10 (38 voti)6,88Grafico
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Voti e commenti su L'uomo nero, 38 opinioni inserite

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ghigo buccilli  @  17/02/2013 23:07:30
   8½ / 10
rubini fa di nuovo centro, dopo il sottovalutato (a torto) colpo d'occhio. qui l'arte è la speranza di evasione dalle ristrettezze delle vita di provincia, con un geniale colpo di scena che mette in luca la pochezza e la perfidia delle classi dominanti del posto, che è del resto la stessa che ha portato allo sfascio l'italia. poesia allo stato puro. vista con gli occhi di un bambino che scopre con sgomento quanto male fanno le disillusioni del padre.

Trixter  @  11/02/2013 22:20:08
   7½ / 10
Bel film, poetico e nostalgico. Tutti bravi gli attori, diretti egregiamente da un Rubini in stato di grazia dietro la macchina da presa. Ogni cosa è caratterizzata alla perfezione: i colori della Puglia, l'ambientazione, l'ipocrisia ed il provincialismo dei piccoli centri del Sud, la vivacità del bambino protagonista. Insomma, una pellicola ben fatta e ben diretta. Complimenti a Rubini che, dopo il deludente Colpo d'occhio, torna sullo schermo con un'opera apprezzabile.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  06/03/2011 15:33:35
   7 / 10
L'uomo nero per certi versi sembra un ritorno alle origini di Sergio Rubini, non solo dal punto vista della collocazione territoriale, quanto un ritorno al personaggio della Stazione, fortemente autobiografico e legato alla figura del padre.
Rubini è come se approfondisse il mite protagonista della Stazione facendone emergere tutte le sfaccettature possibili di uomo condannato ad un ruolo predeterminato, condannato perchè vuole sognare di essere qualcosa in più di un onesto padre di famiglia. Un ambiente dominato dall'invidia del talento altrui e nel finale spernacchiato sonoramente contro coloro che non hanno nemmeno un minimo talento, ma s'impegnano a denigrare quello altrui.
Un bel cast d'attori in cui Rubini offre una delle sue migliori intepretazioni e pur con qualche carenza in ruoli di supporto (la Falchi), offre tuttavia un quadro d'insieme dove il ricordo vagamente felliniano si trasferisce ai giorni d'oggi, ancora attuale nel non valorizzare le risorse a disposizione.

Danyeluzzo  @  11/01/2011 01:11:59
   8½ / 10
Film stupendo! Rubini come sempre impeccabile; mi è piaciuto anche Scamarcio che in alcuni film lascia a desiderare, ma quando vuole ci sa fare. La parte quando Rubini sbrocca davvero bella!!!

marcofabio  @  20/12/2010 18:49:06
   4½ / 10
meriterebbe un 6 , almeno per le scenografie , ma è possibile che non si sono accorti che la musica ricorda tantissimo per non dire che è copiata a quella della vita è bella? erro imperdonabile

woyzek  @  23/11/2010 21:45:53
   8½ / 10
Questo film mi è piaciuto davvero.
Sembra un pò lento all'inizio e non si capisce bene lo scopo del film.. ma poi si sviluppa bene.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  19/11/2010 21:29:38
   6½ / 10
Buon film di Rubini che ancora una volta torna nella sua terra per raccontare una vicenda familiare che assume toni autobiografici!
Come in "Nuovo cinema paradiso" è la morte di una persona cara che permettera' al protagonista di viaggiare nel passato!
Rispetto al film di Tornatore si gioca meno con i sentimenti e piu' con la psicologia del Padre/Uomo nero...a questo proposito direi che Rubini è stato fin troppo buono con il suo personaggio che tutto sembra tranne che un "uomo nero",anche per gli occhi del figlio!
Un buon film di formazione.

Gruppo REDAZIONE Pasionaria  @  08/11/2010 10:09:01
   7 / 10
Quando Rubini torna alla sua suggestiva Puglia, riesce ad esprimere quel candore che gli è proprio, la naturale visione infantile della terra tanto amata.
Si cala benissimo dentro lo sguardo man mano sempre più disincantato del piccolo protagonista, cogliendo i dettagli della quotidianità provinciale, quasi comica, impregnata d'ipocrisia , ma nel contempo anche di autentiche impulsività.
Bravo Rubini a dirigire, sempre straordinaria la Golino e bravo anche Scamarcio in un ruolo insolito, ricco di poesia.

dibinho  @  12/08/2010 00:08:10
   6 / 10
Non male, anche se in alcuni momenti il film risulta un po' lento e noioso.
Bella fotografia e ottimo Rubini.

topsecret  @  10/08/2010 11:17:08
   5½ / 10
Rubini sforna una storia fatta di colori smorti, di metafore del pregiudizio, dell'invidia e della passione mai riconosciuta ma sbeffeggiata.
Un film intimo, girato nella terra natia dell'attore e di molti dei suoi protagonisti, alcuni abbastanza bravi nell'interpretazione, ma storia che stenta a decollare, lasciandomi insoddisfatto e poco coinvolto.
Nonostante la curiosità ed il piacere di vedere le location della mia città sul grande schermo, la pellicola non mi ha lasciato altre grandi sensazioni positive e perciò la giudico non sufficiente.

Gruppo COLLABORATORI atticus  @  18/07/2010 01:38:30
   5 / 10
Diciamo solo che Rubini ha fatto di meglio di questo pasticcio mal riuscito.

DarkRareMirko  @  29/06/2010 03:40:18
   9 / 10
Rubini torna ai fasti di un tempo dopo il soltanto buono Colpo d'occhio.

Presenti certi suoi temi cari (le località, la stazione, il rispolvero di stelle in decadenza - qui una curiosa e brava Falchi, diversa dal solito -, l'uso di attori contemporanei molto noti - come Scamarcio o Gifuni, che purtroppo non lo si vede troppo però - ecc.), bello l'alternarsi tra diverse situazioni temporali, toccante il finale.

Ottima anche la fotografia.

Siam sempre lì: superbia e provincialismo altrui nuocciono, in tutti i sensi, alla brave persone.

Piacevole, mai prolisso nonostante duri 120 minuti, lo consiglio.

unpoeta67  @  17/05/2010 01:06:07
   7½ / 10
ottima questa produzione italiana , film assolutamente consigliato , cast da promuovere con ottimi voti . Affresco di vita provinciale che rende giustizia a situazioni , dialoghi e spazi in cui tutti ci ritroviamo .
vermante consigliato .

Izivs  @  03/05/2010 16:14:48
   7 / 10
Un discreto film italiano con un ottimo Rubini e uno Scamarcio fuori dai soliti schemi.

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outsider  @  26/03/2010 20:21:22
   8½ / 10
un rubini eccezionale, una golino bravissima e un o scamarcio indovinato in questo film profondo e liberatorio e sempre valido...cambiano i tempi ma i meccanismi umani sono sempre gli stessi.
stupenda la sorpresa finale che avevo immaginato.
bravissimi

Ironkarlo  @  24/03/2010 12:23:37
   8 / 10
film bellissimo, Rubini eccellente.
e poi c'è la mia terra di Bari che è favolosa.
straconsigliato

paride_86  @  14/03/2010 00:38:14
   6 / 10
Un uomo torna nel paese natale a causa della malattia del padre e rivive alcuni momenti significativi della propria infanzia e della vita del genitore.
Da "Nuovo Cinema Paradiso" in poi, il tema del ritorno alle origini è stra-usato nel cinema italiano, e "L'Uomo Nero" ammicca più di una volta ai modi e ai soggetti del cinema di Tornatore, pur senza averne l'intensità. Rubini, inoltre, inserisce molti cenni visionari che, però, ricordano parecchio quelli di "Fanny & Alexander" di I. Bergman.
Non si tratta di un brutto film, e tra l'altro è recitato molto bene; il problema è che tutto quanto è piuttosto prevedibile e sa di già visto.
Il cinema italiano deve cominciare a battere altre strade.

Clint Eastwood  @  12/03/2010 12:31:06
   7 / 10
Un film ben fatto/diretto e intrerpretato da Sergio Rubini. Ottima fotografia e ricostruzione degli ambienti, commovente il finale.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  27/02/2010 10:31:19
   6½ / 10
Rubini è indubbiamente bravo a ritrarre la sua terra, un Puglia impreziosita da una splendida fotografia, così come si rivela capace di raccontare le mancanze e gli affetti che si intrecciano in una famiglia. Peccato che nonostante una trama piuttosto interessante e un finale godibile il ritmo del film sia eccessivamente lento e la narrazione troppo dispersiva. Buona prova per Golino e Scamarcio pessima la Falchi. Deludenti le musiche.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  25/02/2010 14:16:40
   8 / 10
Far pace con il passato a volte è impossibile,troppi rancori e dolori trascinati per anni,situazioni che evolvono lasciando un retrogusto amaro e la fuorviante certezza di non desiderare più una risoluzione catartica.
Rubini torna nella sua amata Puglia per raccontare una storia che regala in abbondanza colori e suggestioni del meridione italiano,tratteggiando all'interno di esso un mondo provinciale dove ,il capostazione Ernesto Rossetti,pittore mancato, vive la sua ossessionante frustrazione artistica senza dar peso ai bisogni affettivi dei propri famigliari.A farne le spese la comprensiva moglie e soprattutto il piccolo Gabriele,perseguitato da strane apparizioni e da presenze inquietanti.
Denso di significati e allegorie "L'uomo nero" è un film che con leggerezza parla della difficoltà di comprensione reciproca tra genitori e figli,della triste consapevolezza di un'accettazione tardiva,qui poeticamente risolta in un commovente finale,nella realtà quotidiana un ricettacolo di rimorsi che perdurano con remote possibilità di assoluzione.Rubini illustra l'arroganza di uomini che dall'alto della loro (presunta) cultura sbeffeggiano chiunque con amore e sacrificio tenti di emergere dalla massa o semplicemente ambisca ad ottenere una giusta e piccola gratificazione.
Il film non è scevro da imperfezioni, ma rifugge la retorica a buon mercato e nel finale rende splendente una verità che eleva il protagonista ben oltre la meschinità di uomo concentrato su una riproduzione di un'opera di Cézanne, anziché sui suoi doveri paterni,ribaltandone a sorpresa la percezione pur non celandone limiti e mancanze di genitore.La futilità del gesto reiterato è solo apparenza,dietro all' obiettivo pittorico è camuffato il significato di una vita,il capostazione strepita ed urla il suo bisogno di avere quel posto nel mondo tanto agognato e sottrattogli da un fato che l'ha indirizzato altrove.A differenza di tante altre pellicole italiane, dove i ben noti isterismi portano al nulla o al solito finale accomodante,Rubini libera sentimenti umili e nobili, rendendoli vivi e quasi palpabili,capaci di donare sostanza ad un film sentito,viscerale,forse anche un poco autobiografico e gradevolissimo in una chiusura rasserenante e per nulla ruffiana.

Violabianca  @  12/02/2010 17:23:40
   7 / 10
L'uomo nero e' stato un ripiego e probabilmente non sarei andato a vederlo di mia sponte ma e' senz'altro un buon film. Rubini gira intorno ai suoi temi preferiti e nei suoi luoghi preferiti che ben conosce ed ama. Un'altra storia dal sud, ancora il ricordo di un padre ma arricchito da un piccolo finale a sorpresa.

frasc83  @  05/02/2010 10:09:36
   7 / 10
IL SOLITO GRANDE RUBINI!!STORIA DAVVERO PIACEVOLE ,RUBINI COME SEMPRE IN GRAN FORMA E ANCHE UNO SCAMARCIO STRANAMENTE BRAVO ED EFFICACE...LO CONSIGLIO!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento mkmonti  @  21/01/2010 15:35:19
   6½ / 10
Il nuovo ritorno alla regia di Sergio Rubini è segnato da buone interpretazioni (salvo Anna Falchi, grande ritono di Maurizio Micheli) e una ottima fotografia (le location pugliesi sono davvero incantevoli). Le noti dolenti sono rappresentate da una scialba colonna sonora (davvero deludente, a tratti imbarazzante, l'opera di Nicola Piovani che sembra scopiazzare le musiche di "La vita è bella" di Roberto Benigni) e da una sceneggiatura un pò noisosetta che si riprende soltanto alla fine con un inaspettato colpo di scena. Nel complesso più che sufficiente.

zillo86  @  17/01/2010 10:43:17
   5½ / 10
In genere Rubini mi piace molto, ma credo che questo sia uno dei film peggio riusciti.
Innanzitutto la musica. Nei titoli di testa compare la scritta: "Musiche di Nicola Piovani". Toh! Quello de "la vita è Bella"! Poi durante il film ci si accorge che probabilmente non è solo l'autore a essere uguale a "la vita è bella", ma proprio la musica stessa. Forse la produzione voleva risparmiare e ha preso il CD della colonna sonora del film di benigni e ha fatto un copia e incolla, senza pensarci troppo. Se Piovani ha preso soldi, possiamo dire tranquillamente che li ha rubati!
Poi il tema: i critici d'arte, lo stesso di "Colpo d'occhio", il precedente lavoro di Rubini. Ma trattato questa volta in maniera unidimensionale: troppo macchiette il critico e l'avvocato, tanto da sembrare il Gatto e la Volpe.
Il tutto servito in quasi 2 ore di film, poco dense di sostanza e con poche scene divertenti. Il piccolo paesino pugliese, visto dal bambino Gabriele, forse avrebbe dovuto somigliare a quelli ben più riusciti di "Nuovo cinema paradiso" di Tornatore o al già citato "La vita è bella" di Benigni. Ma è ben lontano.
Non è male il film nel complesso, ma da Rubini, incensato per di più dalla critica, mi aspettavo di più

endriuu  @  29/12/2009 02:27:03
   6½ / 10
Sono andato al cinema senza sapere la trama solo con l'idea che
la triade rubini,scamarcio,golino poteva essere la carta vincente.Diciamo che sono uscito dalla sala senza una dolente delusione ma nemmeno soddisfatto.
Va riconosciuto tuttavia che rubini lascia un ampio margine di intepretazioni su questa pellicola,che va al di la del difficile rapporto tra un individuo e una piccola provicincia pugliese di quegli anni.

2 risposte al commento
Ultima risposta 15/03/2010 13.15.18
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aldino  @  26/12/2009 12:55:25
   7½ / 10
sarebbe da 7 ma voglio alzare la media dati alcuni giudizi di gente mediocre...
il film è molto ben fatto, bella storia e ambientazioni veritiere
viene affrontato senza calcare troppo la mano, il provincialismo tipico dei paesini (sia del sud che del nord!) e di come un uomo seppur talentuoso deve confrontarsi inevitabilmente con i giudizi dei propri concittadini.
un film piacevole lo consiglio

Lavezzi78  @  20/12/2009 10:51:04
   7½ / 10
Bello ed emozionante questo film! l'uomo nero e La terra sono i migliori film da regista di Rubini, ma sicuramente và menzionato anche il suo film d'esordio La stazione...Bravi gli attori(stranamente Scamarcio mi ha convinto), specialmente Maurizio Micheli(un grande!!). Credo che in tanti ,soprattutto chi vive al sud, si rispecchieranno in questa storia, dove il protagonista viene deriso e sottovalutato solo perchè ha voglia di provare a diventare qualcuno e non essere uno dei tanti..commovente la scena in cui il macchinista del treno lancia caramelle ai bambini dell'orfanotrofio....Bravo Sergio!

FABRIT  @  17/12/2009 20:05:42
   8 / 10
Bellissimo film, con gli ultimi 30 minuti davvero emozionanti,finale che ti prende dritto la cuore......l'ultima scena è una delle più belle e intense degli ultimi anni a mio avviso!!Da non perdere!

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Ultima risposta 18/12/2009 18.23.08
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Giorgione  @  16/12/2009 13:14:38
   8½ / 10
Ottimo film. Non è bello solo per lo spaccato di vita pugliese degli anni '60: sarebbe stato sufficiente un documentario. E' commovente anche e soprattutto la storia di questo capostazione con ambizioni artistiche, denigrato dai compaesani e alla disperata ricerca del riscatto. Riuscirà alla fine il Nostro ad avere la sua vendetta o dovrà subire fino alla fine l'ignoranza degli inividiosi? Lo scoprirete, spero, guardando fino alla fine questa storia che non è mai scontata.
Ottimi anche gli attori: Sergio Rubini, Valeria Golino, Riccardo Scamarcio. E per favore, non venite più a dire che Scamarcio è sopravvalutato: è un luogo comune che si porta addosso ma che non merita. L'ho visto recentemente anche nel film sul terrorismo "La prima linea" e nel "Grande sogno" e devo dire che è molto bravo, si adatta bene ad ogni ruolo e non è il classico bellone senza sostanza.

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Ultima risposta 16/12/2009 17.48.34
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Gruppo REDAZIONE K.S.T.D.E.D.  @  15/12/2009 13:57:41
   7 / 10
Nel gestire abitudini, espressioni e tradizioni della sua terra(che poi sarebbe anche la mia) Rubini è in gamba. Anche questa volta, infatti, riesce a sfruttarle fino a rendere la pellicola leggera ma non stupida, divertente e spensierata. Nel fotografare quei luoghi, li inonda di luce e li rende caldissimi. Sceglie, inoltre, alcuni attori secondari che ho visto in qualche sit-com provinciale, che nel fare la parte dei baresi doc sono perfetti (attori secondari visti anche ne "La Capa Gira" se non ricordo male). Golino e Scamarcio, bravi ma non troppo.

Invia una mail all'autore del commento Totius  @  10/12/2009 13:30:26
   7 / 10
Film sicuramente bello. Interessanti tutti gli attori, anche il pluridenigrato Stramarcio!! :-)
Come in "Colpo d'occhio" (che consiglio vivamente a tutti di vedere) Rubini ripropone un interesse per l'arte che fa da sottofondo a tutto il film, e secondo me risulta ancora vincente.
Semmai unica nota stonata...la fin troppo intonata colonna sonora. Un Cerami sempre più parakulo che ripropone la musica de "La vita è bella" praticamente identica e appena ritoccata per l'occasione.
Beh diciamo che pur essendo un bel film mi sembra eccessivo dichiararlo di interesse culturale nazionale...e quindi finanziarlo come tale.

mrPink85  @  10/12/2009 04:02:53
   4 / 10
"Questo film è stato riconosciuto di interesse culturale e pertanto ha usufruito dei fondi statali"!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! questo più o meno è ciò che si legge alla fine del film nei titoli di coda.
Posto che la cultura è secondo me ben altro...Il film non otterrà neanche sufficiente riscontro al botteghino. tutto ciò mi fa dire che questi nostri soldi, donati ai/rubati dai soliti nomi di questo cinema sempre uguale, forse debbano andare a qualche nuova faccia.
Non bello anche se non paghi....

1 risposta al commento
Ultima risposta 21/12/2009 10.28.35
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exdinu  @  09/12/2009 21:53:34
   6 / 10
Non male, il filo conduttore del film mi sembra una discreta trovata e poi i due acculturati paesani sembrano il gatto e la volpe che si prendono gioco di rubin-pinocchio mentre sarà lui alla fin fine che si prenderà gioco di loro e di tutto il paesotto pugliese ove la storia (discretamente raccontata) è ambientata.
[Oh, vah beh che l'italia attuale non ha granchè come attori, ma scamarcio viene piazzato ovunque? nei film drammatici, in quelli d'avventura, in quelli sentimentali e chi più ne ha più ne metta!]

Wark0  @  08/12/2009 18:40:55
   4 / 10
Film noioso, a mio parere insipido.

2 risposte al commento
Ultima risposta 04/01/2010 15.54.34
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matrix_film  @  08/12/2009 15:01:20
   6½ / 10
Riproduce la vita di quegli anni nella puglia brindisina.. più che barese, (il dialetto usato è il barese, ma i paesi San Vito dei Normanno e Mesagne hanno un dialetto più salentino, completamente diverso dal barese). Conoscendo quei paesi posso dire che a distanza di 30 anni e oltre è cambiato poco.
Film tranquillo, buona prova di Sergio Rubini..così come della Falschi. Piovani ripetitivo... la ritmica e intervalli de "la vita è bella" con altre armonie non si possono ascoltare, è fastidioso.
Tutto sommato un film piacevole, non è un capolavoro, ma non è neanche da cestinare

rospo10  @  08/12/2009 13:21:15
   5 / 10
Non sono un esperto di cinema , ma io il film lo trovato noioso , e sopratutto lento.
Ottime scenografie ,e location perfette, ma qualche risata in piu' sarebbe stata piu' consona al genere. E' vero che le musiche rievocavano la vita e' bella .
E' anche la storia del fratello mangiapane a tradimento sembra scopiazzato da Amarcord . Ma ripeto non sono un esperto ...

minut  @  08/12/2009 10:56:50
   7½ / 10
film godibile, Sergio Rubino scopiazza un pò da Tornatore.
riproduzione assai fedele al periodo in cui si svolgono le trame, con spaccati di vita sociale che in qualche misura sono ancora attuali, (la corsa nel letto per la visita fiscale...).
le musiche belle anche perchè rievocano "la vita è bella".
Mi verrebbe da dire che Rubino è in grado di crescere e migliorare.

2 risposte al commento
Ultima risposta 10/12/2009 19.31.45
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annibalo  @  03/12/2009 16:14:04
   8½ / 10
Con "l'uomo nero" Sergio Rubini ritorna sul tema di elezione,la fiaba familiare;girato a san Vito dei Normanni è la storia di un capostazione pittore,vista dagli occhi di un bambino.;è anche uno spaccato degli anni sessanta. la cosa interessante è infine il coinvolgimento a livello istituzionale, della regione puglia come sponsor.Quando Rubini va all'Ateneo barese... spopola.
Critica il costume odierno di pretendere notorietà senza meriti e ascolta attentamente i giovani(mai riprodotti fintamente)

5 risposte al commento
Ultima risposta 25/01/2010 19.20.24
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LA ZONA D'INTERESSE
Locandina del film LA ZONA D'INTERESSE Regia: Jonathan Glazer
Interpreti: Christian Friedel, Sandra Hüller, Medusa Knopf, Daniel Holzberg, Ralph Herforth, Maximilian Beck, Sascha Maaz, Wolfgang Lampl, Johann Karthaus, Freya Kreutzkam, Lilli Falk, Nele Ahrensmeier, Stephanie Petrowitz, Marie Rosa Tietjen, Ralf Zillmann, Imogen Kogge, Zuzanna Kobiela, Julia Polaczek, Luis Noah Witte, Christopher Manavi, Kalman Wilson, Martyna Poznanski, Anastazja Drobniak, Cecylia Pekala, Andrey Isaev
Genere: drammatico

Recensione a cura di Gabriele Nasisi

MARILYN HA GLI OCCHI NERI
Locandina del film MARILYN HA GLI OCCHI NERI Regia: Simone Godano
Interpreti: Miriam Leone, Stefano Accorsi, Thomas Trabacchi, Mario Pirrello, Orietta Notari, Marco Messeri, Andrea Di Casa, Valentina Oteri, Ariella Reggio, Astrid Meloni, Giulia Patrignani, Vanessa Compagnucci, Lucio Patané, Agnese Brighittini
Genere: commedia

Recensione a cura di Severino Faccin

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