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L'inizio era promettente, ma man mano che la trama avanzava, è diventato sempre meno interessante. Gli effetti speciali sembravano usciti da un videogioco di bassa lega o da un film d'animazione. E il finale, seppur strano, l'ho trovato tremendo. Insomma, non c'è niente che mi abbia convinto.
Mi interessava molto dal trailer,film completamente muto che per gran parte mi è piaciuto,poi si inventano pian piano un finale strano con idee anche innovative ma che mi hanno fatto abbassare per un bel po' il mio voto,rimandato
Gl'easter egg vicariano la creatività: se i giacimenti dell'home invasion, dei traumi psichici, degl'extraterrestri sono stati esauriti fin'all'ultima petita, la parata degl'eufemistici omaggi suppliscono e sopperiscono (all'elenco sottostante aggiungerei "A Quiet Place"). Duffield s'incarta cercando qualcosa di diverso e ammette candido che a lui interessava terminare il film con la protagonista sorridente, sogn'o realtà che fosse: allucinato delirio psicotico, senso di colpa, isolamento, solitudine, aliena alla propria comunità se non quando ne ricostruisce il modellino a casa, oppure abduzione da "War of the Worlds" che la reintegra in un mondo gestito e governato dall''Invasion of the Body Snatchers". Nel suo furbo lasciar libero lo spettatore sulla corretta chiave interpretativa d'adottare (metafora/allegoria o no?), il regista manifesta "tutta la vacuità di un'operazione arrogante e pretestuosa" (Giacomo Calzoni).