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In una fatiscente fabbrica tessile infestata dai ratti , iniziano a morire gli operai .... Lo sconosciuto regista americano Ralph Singleton dirige un filmetto di Serie C ispirato ad raccontino di Stephen King ( ma piuttosto ritoccato anche per addolcirne il finale ) . Sinceramente speravo in qualcosina di meglio , magari con qualche eco più lovecraftiana . E invece ho trovato l' ennesima conferma che le storie dello scrittore americano funzionano meglio sulla carta che in celluloide . La trama ( ambientata naturalmente tra gli zotici montanari del Maine ) è semplice , rozza ed un po' troppo tirata per le lunghe per arrivare ai canonici novanta minuti . Il film non precipita del tutto principalmente per le efficaci atmosfere putride e disgustose create dalle buone ambientazioni e per la prova di un paio di interpreti ( i cattivi Stephen Macht e Brad Dourif ) , oltre che per quella dei tantissimi topi , davvero ben addestrati . Abbastanza deludente anche la creatura , specialmente nel finale , quando si vede ( più o meno ) per intero . Un filmetto malsano e ripugnante ma non ben riuscito e solo con tanta generosità posso arrivare a salvarlo dandogli 5- ...
Avevo sentito parlare malissimo di questo film ispirato ad un racconto di Stephen King ed invece secondo me non è così brutto,certo la trama è abbastanza banale e non particolarmente coinvolgente,però non annoia neanche mai,si lascia seguire,come intrattenimento funziona discretamente. Praticamente assente lo splatter e la tensione, veramente molto idioti i vari personaggi. Mediocre la regia e la recitazione,discretoccia invece la fotografia. I difetti sono tantissimi,e ad essere obbiettivi questo film non raggiungerebbe la sufficienza,ma diciamo che mi sta simpatico e mi riporta alla mente piacevoli ricordi (lo vidi la prima volta a 5-6 anni),sufficienza regalata.
Ispirandosi al racconto breve "Secondo turno di notte",uno fra i tanti della raccolta "A volte ritornano" di Stephen King,il regista Ralph S, Singleton ci regalò,nei primi anni 90,questo modesto B-movie. A dire il vero il film è solo ispirato al racconto..qui assistiamo ad una storia con la tipica creatura gigante e mostruosa che si aggira per il cimitero in cerca di vittime da uccidere...il racconto era più "astratto" e d'atmosfera.... Però che dire..se si ama il genere horror lo si guarda tranquillamente,non eccelle ma non è nemmeno accio...se invece si cerca qualcosa di particolare che esca dai soliti stereotipi, allora stategli alla larga... Senza infamia e senza lode.
Bellissima location, davvero. L'ambientazione e la fotografia sono state curate moltissimo in questo film, i colori sono sporchi, l'ambiente è malsano, l'aria è opprimente. Una fabbrica di provincia, un capetto avido, condizioni di salute e sicurezza inesistenti, i topi sono ovunque. In una parola: il degrado. Un degrado che è sicuramente ambientale, ma che diventa anche morale, umano. Un degrado che penetra dentro le persone. E, proprio come i topi nascono e crescono nello sporco, in questo ambiente di degradato nasce e sguazza La Creatura, una specie di incrocio tra un pipistrello e un ratto, di grosse dimensioni.
Tuttavia, il film presenta molti difetti: recitazione improbabile, trama troppo semplice, poco approfondimento psicologico. A volte si perde totalmente il filo logico. In una scena, ad esempio, un tipo impazzisce da un momento all'altro, così, senza nessun motivo. Allora ho mandato indietro il filmato di dieci minuti, pensando di essermi perso qualche cosa, ma no, il tipo è lì, calmo e tranquillo, finchè a un tratto impazzisce. Ma perchè?
Peccato, l'idea in generale era buona, anche se non originale. Sono affezionato a questo film, lo avevo visto moltissimi anni fa e l'ho riguardato ieri, ma non è da sufficienza.
Film discreto da un racconto breve di Stephen King. In una città del Maine vengono assunti degli operai per ripulire una fabbrica dai topi. Ma tra questi c'è una bestia immonda che miete vittime. Non è tra i migliori film presi da una storia di King ma nemmeno da buttare via. Da vedere senza pretese.
Film con molta infamia e poca lode, ma non mi sento di metterlo sul livello di altri utenti... MA è VERO CHE: La regia fa molta acqua (anche in senso stretto del termine) e la recitazione è molto pretenziosa, peccato che faccia pena. Personaggi superficiali e stereotipati, dialoghi inesistenti, sceneggiatura con buchi neri, storia vista e rivista mille volte senza niente di nuovo. Però in fin dei conti è uno dei tanti "animal horror" che hanno infestato il cinema dalla fine degli anni 70 ai primi 90...e del sottogenere ve ne sono di ben peggiori. Ha a suo favore una più che discreta scenografia, qualche decente scena splatter e fotografia/sonoro non proprio da buttare... Non voglio ne alzare ne abbassare la media quindi mi tengo sul 5...è un film da vedere senza aspettarsi niente e solo per gli horroristi onnivori.
Abominio colossale, un horror talmente brutto che a stento può essere definito film...Una cag.ata abissale, con la trama più imbecille e insensata che io abbia mai visto... Spero vivamente che il racconto di King non c'entri niente con questa mostruosità, ma dato che l'hanno fatta uscire con la saga in dvd dei capolavori tratti da King, mi sorge un sospetto... Non guardatelo neanche sotto tortura!
Non avendo letto il breve racconto del Maestro dalla quale la pellicola trae spunto, il maggiore pregio del film si basa soprattutto sulle ambientazioni claustrofobiche sporche ed insalubri della filanda e soprattutto dei suoi adiacenti dintorni. Ce stanno i topi dappertutto. Per essere un film del '90 si avvale di discrete scene splatter, ed ottimo pure il make-up della famelica creatura,
Finale super mega telefonato, comunque delle trasposizioni cinematografiche dei lavori di Stephen King sicuramente non è da annoverarsi fra le migliori, questo si, ma nemmeno fra le peggiori. Anzi..., il film si fa ben seguire. Nel cast il mitico Brad Dourif nei panni di exterminator. Discreto. 7+.
Premetto che Sono sconvolta dai voti precedenti.Questo "film" non è altro che la storpiatura di un racconto di Stephen King lungo 18 pagine rappresentato con presunzione e evidente scarsa maestrìa in una pellicola di h.1.29 che presenta attori tristissimi e mediocri (eccetto Brad Dourif),tensione così nulla che alcune scene sfiorano il ridicolo e mi hanno persino divertito(ciò giustifica il mio voto,se fossero mancate anche le risa sarebbe stato un 1 secco).Sebbene questo film abbia ormai 20 anni è scandaloso per le riprese e per la scenografia e per tutto il resto compresa la musica.Sterile,inutile,insignificante .Singleton con questa pellicola sembra aver sputato sopra a un racconto del grande maestro del brivido.
Per me si annovera tra le peggiori trasposizioni dei racconti di King. Storia dal ritmo inutilmente lento e con attori poco caratterizzati, salvo solo l'interpretazione di Brad Dourif e le location.
Scorrevole, ben ambientato e mal recitato. Si lascia guardare ma non è certo un capolavoro del genere. Non annoia ma non mette nemmeno una grande tensione. Consigliato soltanto agli amanti del genere.
Sufficiente horror tratto da un racconto del grande Stephen King, che vede i suoi punti forti nell'atmosfera orrorifica ben riuscita, nel discreto make up della creatura e nelle scenografie, soprattutto quella della scena finale, tutta teschi ed ossa .
Discreti gli attori (e c'è anche Brad Dourif!), ma concordo con chi dice che i personaggi purtroppo non son caratterizzati al meglio; presenti anche piccoli problemi di sceneggiatura.
Ad ogni modo un horror (forse non tra i migliori tratti dai romanzi di King) che vale ad ogni modo assolutamente una visione.
La fortuna di King e di molti dei suoi racconti,si esaurisce quando questi vengono convertiti su pellicola. Ovviamente non tutti i suoi capolavori risentono di questo,ma la creatura del cimitero fa eccezione. E' un film che puo' essere tranquillamente dimenticato.
un film che ha parecchi difetti, innanzitutto la caratterizzazione dei personaggi è molto elementare, sopratutto il capo ad un certo punto impazzisce di punto in bianco, i dialoghi e recitazione non sono da meno. per bilanciare il film dura poco, è molto scorrevole e stranamente non mi sono annoiato, ottime location.
Un buon horror che ha il suo punto di forza nell'ambientazione molto cupa e claustrofobica. La storia di per se non è che sia particolarmente originale o articolata, anzi, ma come detto l'ambientazione salva la pellicola che altrimenti non sarebbe stata un granchè.
Ispirato ad uno dei migliori racconti brevi di Stephen King (Secondo turno di notte) La Creatura del Cimitero è un horror nello stile “mostro nascosto nel buio di una location chiusa e gruppo di uomini che ne finiscono vittime” (alla Alien per intenderci senza stare a fare paragoni imbarazzanti)… Il film non è male e vive di alcuni ottimi momenti e situazioni azzeccate e la riuscitissima scenografia aiuta parecchio la resa complessiva… Singletone però si prende troppe libertà narrative rispetto al racconto e tra l’altro va a perdersi quello che era il punto focale dello scritto di King (la pazzia “degenerativa”)… Probabilmente questi cambiamenti sono dettati dal voler rendere il prodotto più appetibile cinematograficamente parlando ma secondo me se si fosse attenuto a quanto scritto da King il risultato sarebbe stato migliore… Comunque gli appassionati dovrebbero dargli un’occhiata, il film si fa guardare senza problemi…
HORRO ALLO STATO PURO,non si riesce a tenere gli occhi aperti per il terrore,le scene girate nel cimitero sono da cardiopalma...tensione ai massimi livelli,il miglior film tratto da una storia di STEPHEN KING raggelante BRRR....