regalo di natale regia di Pupi Avati Italia 1986
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regalo di natale (1986)

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locandina del film REGALO DI NATALE

Titolo Originale: REGALO DI NATALE

RegiaPupi Avati

InterpretiCarlo Delle Piane, Diego Abatantuono, Gianni Cavina, Alessandro Haber

Durata: h 1.41
NazionalitàItalia 1986
Generedrammatico
Al cinema nel Febbraio 1986

•  Altri film di Pupi Avati

Trama del film Regalo di natale

Vigilia di Natale, Lele, Ugo, Stefano e Franco, amici di vecchia data, decidono di nascosto delle rispettive famiglie, di riunirsi in una villa per giocare a poker. Alla partita è stato invitato un misterioso e danaroso industriale, l'avvocato Antonio Santelia. Lele è un perdente nato; Ugo, separato da una moglie che non vede mai, così come i quattro figli, è uno sfortunato venditore di articoli per la casa; Stefano è un istruttore di ginnastica in sospetto di omosessualità; Franco è oppresso dai creditori. Si cominciano subito a giocare forti somme: immediatamente si delineano i due veri antagonisti, l'avvocato Santelia e Franco.

Film collegati a REGALO DI NATALE

 •  LA RIVINCITA DI NATALE, 2004

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Voto Visitatori:   8,24 / 10 (109 voti)8,24Grafico
Miglior sonoroMiglior canzone (Regalo di Natale)
VINCITORE DI 2 PREMI DAVID DI DONATELLO:
Miglior sonoro, Miglior canzone (Regalo di Natale)
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Voti e commenti su Regalo di natale, 109 opinioni inserite

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biagio82  @  01/01/2024 18:23:43
   8 / 10
un classicone di natale, che ho iniziato ad apprezzare solo in tempi recenti, da ragazzino mi faceva solo tristezza, adesso, con più esperienza alle spalle riesco a capire meglio la vicenda, l'amarezza di fondo di una vita dove non tutto va per il verso giusto, dove gli amici non sempre si dimostrano tali, dove tutto si riduce ad una mano di poker, qui usato sapientemente non solo come motore della vicenda ma anche come metafora di come i protagonisti affrontano la vita.
la regia è perfetta, i dialoghi perfetti, ma sono le interpretazioni a colpire, soprattuto quella di Carlo Delle Piane, che vinse anche dei premi se non sbaglio.

DogDayAfternoon  @  18/10/2022 20:36:47
   5½ / 10
E' veramente assurdo che non dico la maggior parte ma buona parte dei film italiani che ho visto in tutta la mia vita ho fatto una fatica incredibile a capirli: è la mia lingua madre e non riesco a seguire i dialoghi! In questo "Regalo di Natale" non si parla ma si borbotta per un'ora e mezza, anche perché è un film statico basato tutto sul dialogo e le interpretazioni degli attori, peccato che le uniche cose che si capiscono sono le parolacce e quando qualcuno alza un po' il tono della voce.

Considerando che tre quarti delle parole non le ho capite, chiaramente il film non mi ha appassionato, cercavo più che altro di intuire di cosa si stesse parlando ma la fatica è stata veramente tanta. Peccato perché sembrava un film valido, anche la partita a poker è abbastanza appassionante anche se un po' troppo pilotata (scale e full come se piovesse). Evitabili invece i flashback con Abatantuono.

Gruppo COLLABORATORI Harpo  @  21/09/2022 19:27:53
   9 / 10
Visto quest'estate in Piazza Maggiore a Bologna con presentazione del fratello di Avati. Film perfetto, una sfida di poker e di recitazione semplicemente memorabile. Non invecchierà mai, tra 40 anni avrà la stessa freschezza e drammaticità di quando uscì al cinema.

Jumpy  @  29/12/2020 13:23:45
   8½ / 10
Pupi Avati a volte lo adoro, altre non mi piace, altre volte ancora non lo capisco.
Questo lo considero però, al momento, il suo film più riuscito, lo trovo di una perfezione quasi assoluta.
Per cominciare "trasuda" anni '80 ad ogni fotogramma (lo stile di vita di quegli anni, il benessere ostentato anche da chi non era benestante, l'abbigliamento, lo stile degli arredi... tutto rimanda a quegli anni).
Carlo Delle Piane assolutamente straordinario, probabilmente nella sua migliore interpretazione, regge perfettamente il ruolo dall'inizio alla fine.
Anche Abatantuono se la cava molto bene (credo questa fosse una delle sue prime interpretazioni, se non la prima addirittura, in un ruolo più impegnato) ed anche il resto del cast si mostra ben affiatato.
Per l'uso della presa diretta (tra l'altro: anche a me è capitato di sentire male alcune battute) e per il fatto che è ambientato per un buon 80% in una sola stanza, alcuni scambi di battute hanno un'intensità ed un impatto da piece teatrale.
Su una trama poi, sostanzialmente semplice, si innestano attraverso i flashback il trascorso dei protagonisti che, pian piano, fa capire i rapporti tra loro.

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Pur essendo un film indissolubilmente legato agli anni '80, essendo un film così rappresentativo del grande cinema italiano, per me è imperdibile.

Alpagueur  @  09/11/2020 18:48:45
   9½ / 10
Il capolavoro amaro e avvincente di Pupi Avati. Due degli attori che si possono vedere in "Regalo di Natale" (alias "Christmas present") danno performance di una profondità metafisica impressionante: è assolutamente scioccante. Questi due ruoli (Santelia e Ugo) sono migliori di quasi tutti gli altri ruoli su qualsiasi schermo; anche se Carlo Delle Piane ha avuto un ruolo molto buono in "Festa di Laurea", comunque, se sei interessato a un paio di performance impeccabili guarda Carlo Delle Piane e Gianni Cavina in "Regalo di Natale"; entrambi hanno approcci sorprendentemente sfumati e precisi, e molto nitidi e puri. delle Piane è ineguagliabile e assolutamente sbalorditivo, dopo aver visto questo film verrebbe da dire uno dei più grandi attori mai vissuti (anche se preferisco riservare questa 'onoreficenza' ad altri attori). Il mio apprezzamento per Carlo Delle Piane è senza limiti. Le molte performance intensamente meravigliose di Carlo, in vari film ("Festa di laurea", "Regalo di Natale", "Sposi", solo per citarne alcuni di Avati) danno un immediato forte piacere fisico diretto. Quando metti alla prova questi ruoli, li trovi molto intelligenti ed energici e autentico La sua originalità e purezza artistica e onestà sono sorprendenti. Era giusto che un attore della grandezza di Carlo Delle Piane fosse riconosciuto e trattato come tale da un regista come Avati. "Regalo di Natale" è indubbiamente più spettacolare e scenico (perché molto più stilizzato) di "Festa di laurea", ma non così tanto superiore. Ha un tema grande e agghiacciante: la perdita e il tradimento e la bassezza, tratti umani che nei film di Pupi Avati non sono mai oggetto di qualche denuncia moralistica; la tela è molto semplice e il film è un capolavoro di concisione, lucidità, precisione, potenza ed economia. Una partita di poker riunisce attorno al tavolo cinque uomini: un uomo più anziano ed eroticamente insaziabile (Santelia, chiamato l'«avvocato»); un uomo calvo e tarchiato, sciatto e sciattone (Gabriele detto "Lele", un critico cinematografico che parla di Ford: Alessandro Haber, che alcuni di noi considerano un attore in prima persona!), un bell'uomo con i baffi nietzschiani (Franco, padrone di un cinema nel centro di Milano: Diego Abatantuono, qui forse nell'intepretazione più bella della sua carriera); l'ex amico di Franco, Ugo, un uomo intelligente e in qualche modo affascinante (Gianni Cavina, un uomo lucido e ambiguo); e infine un bell'uomo alto quasi 2 metri, con barba e occhiali (il bravo e simpatico Luigi Montefiori, nel film interpreta l'omosessuale Stefano). Questo è praticamente tutto il cast. Un altro personaggio è Martina (Kristina Sevieri), una giovane donna che dà all'avvocato l'occasione di parlare di lei mentre gioca a carte (ci vengono anche mostrate, in una luce sognante e brillante, un paio di scene del suo matrimonio con Franco e successivo tradimento con Ugo). L'aspetto più misterioso di questo film, e il più sconvolgente, è il suo sadismo. Avati riconosce implicitamente che in silenzio si assapora il dolore dell'uomo: questa crudeltà nascosta, muta, il fatto che si possa trovare e anzi trovare il dolore di Franco gustoso e segretamente piacevole. Il fatto è che la debacle di Franco è assaporata e apprezzata dallo spettatore. Avati ha trovato il rispetto, lo sguardo dei più grandi, di Maupassant e Schopenhauer: più profondo, o più profondo della realtà stessa. Avati è lo sguardo metafisico che getta sulla realtà. Nella magnum opus di Avati, "Regalo di Natale" è un film di stilizzazione; mentre "Sposi" è un film di notazioni, un taccuino. In "Festa di laurea" avevamo bellissime immagini marine, in "Regalo di Natale" la fotografia è di fatto direttamente funzionale (ovviamente ci sono anche le immagini sognanti e luminose di Franco da giovane, ma questa luminosità e sognante sono esse stesse del tutto funzionali, nel senso che sono simboliche e codificate). "Lei non saprà mai con quale punto l'ho sfidata a giocarsi 250 milioni...ma è l'unica condizione che le ho posto, e mi sembra un dettaglio trascurabile..." sentenzia alla fine Santelia a Franco. I personaggi di Avati sono come meteore, comete, asteroidi, e tutte queste caratteristiche saranno amplificate dai flashback che ogni tanto condiscono la narrazione. Questo è il vero film-capolavoro di Pupi Avati. Presentato in concorso alla 43ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, il film guadagnò critiche lusinghiere e fece vincere a Carlo Delle Piane la 'Coppa Volpi' per la migliore interpretazione maschile. Avrà un seguito ("La rivincita"), sempre diretto da Avati e interpretato dal medesimo cast di protagonisti (invecchiato di 18 anni), ma le dinamiche interpersonali e tattiche (nel gioco) tra i protagonisti cambieranno parecchio, e il sequel sarà almeno 2 spanne sotto all'originale.

Gigetto01  @  24/04/2020 22:06:28
   8½ / 10
Pupi Avati non mi è mai piaciuto, ma devo dire che in questo film ha fatto proprio centro. La storia è molto toccante e la vicenda ha fin dall'inizio una vena melanconica e amara. Il film è di per sè ha poca azione quindi la sceneggiatura è il suo punto forte, ben realizzata. Bravo su tutti Carlo delle Piane.

7219415  @  18/06/2019 08:51:53
   8½ / 10
Ottima pellicola questa di Avati, e ottime le interpretazioni degli attori, Carlo delle Piane su tutti.

JOKER1926  @  12/06/2019 15:58:58
   7 / 10
"Regalo di Natale" parte da un plot caratteristico: è la vigilia di Natale, quattro di amici si rivedono, in maniera premeditata, per una partita di poker. L'amicizia è l'apripista e il pretesto per un gioco d'azzardo caratterizzato da puntate importanti.

Il tema e il titolo del film sono gli aspetti salienti di questa operazione targata Pupi Avati. In questo prodotto cinematografico del 1986, il poker è portato prepotentemente in auge; il poker (non solo per Avati, ma anche per noi) è forse ciò che meglio rappresenta e fotografa l'essenza di un uomo.

La scelta dunque di Avati sembra essere un'ottima trovata, l'incipit è pregevole. La curiosità risiede, a questo punto, nello sviluppo delle dinamiche e quindi della narrazione.

"Regalo di Natale" per tutte le sue caratteristiche che decide di accollarsi sul groppone, non può sperare di ottenere apprezzamenti all'unisono. Il film è dedicato, a nostro giudizio, a chi riesce a leggere fra le righe i simbolismi del gioco ed accettare le situazioni che ne derivano in maniera inesorabile. "Regalo di Natale", per questi motivi, è quasi un film privato, un po' come la stessa partita della vigilia di Natale.
Il film si sviluppa intorno ad un grigiore e ad una tagliente preoccupazione di fondo che attanaglia tutti i personaggi in scena. Vien fuori un'esposizione scenica oldstyle, in effetti "Regalo di Natale" è invecchiato in maniera oggettiva, ma da questo scaturisce tutto il suo fascino.
Il prodotto di Avati è un perpetuo esercizio di stile, si rispettano le liturgie, ci si siede per giocare con rigorosa concentrazione. L'atmosfera di Natale è convertita in un qualcosa di diverso; anzi i personaggi sono distaccati dal tempo, sono all'esterno del contesto natalizio.

"Regalo di Natale" è una lunga analisi su uomini falliti e cinici, la metafora di Avati verte sul concetto dell'amicizia e della vita, alle volte crudele e beffarda.
Improbabile notare grandi difetti in quest'operazione, la fotografia e le stesse recitazioni degli attori sono forse superate (per non parlare dei flashback), ma come già accennato, sono questi "difetti" a dare un qualcosa di straordinario al film.

Fra i nomi da citare, indubbiamente, quello di Diego Abatantuono e Carlo delle Piane, parliamo dei due personaggi principi, e dopotutto, delle due migliori performance del film per distacco.

Oskarsson88  @  06/06/2019 13:24:44
   9 / 10
Film bellissimo, mi ha catturato molto fin dall'inizio e mi ha ricordato tantissimo, per l'aspetto del gioco e per l'amarezza, Lo scopone scientifico. Seppur sia relativamente statico in quanto si svolge soprattutto nella villetta con i giocatori, tiene alta la tensione e l'attenzione. Il finale poi mi ha spiazzato, e fa lievitare ancor di più il voto. Era da tanto che non vedevo un film così avvincente.

Max_74  @  18/03/2018 20:45:04
   9½ / 10
Quattordicesimo lungometraggio di Avati in fase post - horror / thriller e che sintetizza tutta la sua poetica: nostalgia, cattiveria, solitudine, sfida, amicizia. Aiutato da un cast affiatato dove spiccano Haber, uno splendidamente ritrovato Abatantuono dopo un lungo periodo di crisi e un Delle Piane che vinse la Coppa Volpi per la miglior interpretazione maschile. Film corale, intimo, sempre più raro e quasi interamente girato in una stanza con innesti di flashback nel quale Avati ritrova quasi la tensione narrativa e montaggio degli anni Settanta (vedi 'La casa dalle finestre che ridono') pur non trattandosi di un thriller / noir.
Un piccolo capolavoro di narrativa, recitazione e sceneggiatura che riesce a tenere alta l'attenzione fino alla fine, anche per i non appassionati o intenditori di poker. Una curiosità: Lino Banfi rifiutò la parte data poi ad Abatantuono nel ruolo di Franco, anche se in un'intervista dell'attore pugliese sembra che sia stata ceduta volontariamente per aiutare Abatantuono.
Incredibilmente premiato solo per il miglior sonoro e canzone di Riz Ortolani ma non per la regia o sceneggiatura.
Seguìto nel 2004 da 'La rivincita di Natale', forse non allo stesso livello ma altrettanto notevole.

VincVega  @  16/12/2017 12:30:38
   8½ / 10
Un classico di Pupi Avati. Amaro come pochi. Eccellenti attori e svolta professionale per Abatantuono.

KitaVerde  @  29/10/2017 20:34:50
   7 / 10
Uno dei migliori di Pupi Avati.

fabio57  @  02/04/2016 17:30:46
   8½ / 10
Assolutamente imperdibile questo film di Avati ,giudicato a ragion veduta uno dei suoi lavori migliori.Abatantuono sorprendente in un ruolo finalmente serio.Al tavolo di poker,e parlo da ex giocatore ,se ne vedono di tutti i colori e il carattere di ognuno viene fuori inevitabilmente, Il regista con molta sensibilità racconta di questa nottata tra amici che a un tratto prende la forma della classica''stangata'' nel gergo cioè, it partita taroccata,dove si scopre alla fine che è tutto un imbroglio ai danni di chi meno se l'aspettava.Il rovesciamento dei ruoli è incredibile solo per chi non conosce la vita,di cui la partita è una chiara metafora. Grande film

topsecret  @  26/12/2015 16:05:47
   7 / 10
Bel film di Avati in cui emerge la bravura del cast e il loro spirito di adattamento al ruolo, non proprio da commedia, caratterizzato al meglio da dialoghi e scene di grande impatto come quelle lunghissime della partita di poker.
Sceneggiatura solida, nonostante piccolissime incertezze, ritmo sciolto, regia senza sbavature e, come detto, cast votato alla causa, capace di offrire importanti e premiate performance.
Decisamente meglio, ma parecchio, del seguito girato dallo stesso Avati nel 2004.

enigmista  @  10/11/2015 02:57:31
   9½ / 10
Bellissimo. Uno dei migliori film di Pupi Avati. Grandissimo Delle Piane e bravissimi tutti gli altri.

risikoo  @  17/09/2015 08:49:14
   9 / 10
Un gioiello. Regia, sceneggiatura e recitazione a livelli altissimi. Tensione ceh si tocca con mano. Grande film.

Goldust  @  10/08/2015 15:37:12
   8 / 10
Uno dei lavori più belli, se non addirittura IL più bello, di Pupi Avati, con il folgorante esordio drammatico di Diego Abatantuono. Non c'è però solo lui, tutta la straordinaria compagnia di attori in campo è fondamentale per illuminare questo amaro saggio su amicizie infrante e sul rampantismo sfrenato degli anni '80, più votato ai soldi che ad altro ( e ovviamente tra le cose c'è correlazione ). Appassionante nella partita a poker, il finale è un pò telefonato, anche se non toglie nulla alla bellezza del film.

Nic90  @  30/07/2015 21:23:27
   7½ / 10
Pellicola (pokeristica) molto interessante che scorre velocissima con punti di forza la regia e un ottimo (e quasi inaspettato... almeno per me) finale.
Degli attori mi è piaciuto molto l'avvocato,gli altri abbastanza discreti.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Angel Heart  @  04/11/2014 20:00:56
   7½ / 10
Bel drammatico, idea semplice ma appassionante e sviluppata bene fino alla fine (merito soprattutto di una regia fredda e cinica, carica di tensione e malinconia); alla fine del film, sembrerà anche a voi di aver passato questa nottataccia in cui succede di tutto assieme agli squallidi personaggi protagonisti (un pò come il futuro capolavoro Verdoniano "Compagni di Scuola").
Più che buono il cast, sorprende vedere George Eastman (alias Luigi Montefiori) in un ruolo più impegnato del solito; però Abatantuono ed Haber avrebbero dovuto prendere sul serio più lezioni di dizione, il secondo in particolare che seppur molto bravo e credibile ha fatto di questa recitazione nevrotica e spesso incomprensibile il suo marchio di fabbrica.
Anche i flashback si potevano evitare (o meglio limitare) non perchè privi di interesse ma perchè tendenti a spezzettare con troppa frequenza il ritmo e la storia principale del film.

Comunque molto coinvolgente, con Avati in cabina regia si va sul sicuro.
Uno dei migliori dell'artista bolognese.

pak7  @  14/09/2014 03:32:29
   8½ / 10
Questo è uno dei film italiani che rivedo almeno una volta, se non due, l'anno. Io non so giocare a poker, ma la tensione che si respira attorno a quel tavolo verde è magnetica e quei cinque amici dovranno fare i conti con la loro amicizia e con il loro egoismo. Bellissimo il montaggio e la regia di Avati, oltre che le interpretazioni tutte di livello.

_Hollow_  @  02/02/2014 00:28:38
   9½ / 10
Gran bel film di Avati, che mette in mostra tutta la tristezza, l'invidia e il risentimento che può nascere tra vecchi amici. E butta lì una dichiarazione abbastanza forte: certe volte per la *******ggine non c'è cura.
La partita diventa tesa, bella e interessante più va avanti, per arrivare infatti al finale devastante.

Consigliatissimo.

Niko.g  @  27/12/2012 20:53:18
   8½ / 10
Impietoso ritratto di un fallimento, interpretato in modo composto ed efficace da tutto il cast.
Il "pollo" non lo sa, ma anche il posto dove andrà a sedersi è stato deciso e per lui sarà l'inizio della fine.
Il film ha goduto dell'apporto fondamentale dell'esperto bis*****ere Giovanni Bruzzi, qui nelle vesti di consulente per tutti i ciak che riguardano il tavolo da gioco: dalla distribuzione delle carte alla quantificazione delle fiches, dalla gestualità degli attori alla costruzione delle mani del gioco. Un gioco che si rivelerà spietato e dove la perfidia umana non avrà limiti di puntata.

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Ultima risposta 27/12/2012 20.57.01
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DarkRareMirko  @  27/02/2012 00:05:52
   9 / 10
Tra le migliori opere di Avati, caratterizzata da cinismo, dialoghi eccentrici (quello sulla prostituta immaginata, per esempio), grandi attori (Abatantuono al primo ruolo serio e Delle Piane poi premiato), un ottimo script.

All'interno della vera abitazione di Montefiori aka George Eastman (e quindi, come per un Compagni di scuola di Verdone, le riprese in interno non dovevan essere affatto facili) si susseguono grandi momenti di cinema, grandi discorsi, sublimi attori.

Oltre che un ritratto regionale, è anche uno tra i migliori film dedicati ai giochi d'azzardo.

Forse non magistrali i flashback, sia per contenuti, sia per stile di realizzazione, ma sono solo opinioni mie.

Un sequel.

Ichabod  @  12/02/2012 20:52:58
   8½ / 10
Splendido film di Pupi Avati, fu una piacevole sorpresa quando lo vidi la prima volta e rivisto oggi, dopo tanti anni, mantiene intatta la capacità di tenere incollato allo schermo lo spettatore. La prima parte è una semplice introduzione dei personaggi comunque gradevole da vedere, la vera forza del film sta però nella partita a poker dove attori, dialoghi ed inquadrature trasformano questo "Regalo di Natale" in un piccolo gioiello. Un film triste e malinconico che strappa qualche amaro sorriso, buone le interpretazioni di tutti i 5 protagonisti con un grande Alessandro Haber, un gradino sopra gli altri. Bel finale che alza di mezzo punto il mio voto.

Mietitore  @  27/12/2011 22:19:43
   9½ / 10
E' una pellicola straordinaria. La caratterizzazione dei personaggi è ben curata, fatta eccezione per D. Abatantuono che, personalmente, non apprezzo. Una sceneggiatura ottima, ben giocata, con il suo clima tensivo crescente. Buon uso anche della fotografia. Una colonna sonora perfetta, scritta da un grande R. Ortolani.

gemellino86  @  15/12/2011 13:26:02
   8½ / 10
Il miglior film di Avati. La partita a poker lascia senza parole. Freddo e cinico con bravi attori e dialoghi davvero ben fatti. Da vedere sotto Natale.

vicvega79  @  13/09/2011 23:09:25
   9 / 10
Incredibile.....film volutamente lento, toccai temi dell'amicizia e del tradimento senza addentrarsi troppo ma......riesce ad incollarti allo schermo ed a mandarti il cuore a mille....
Capolavoro assoluto.

Leonardo76  @  26/08/2011 12:28:38
   8½ / 10
Film che fa restare incollati alla sedia dall'inizio alla fine, forse una delle migliori pellicole sul gioco d'azzardo (seconda solo allo "lo scopone scientifico). Attori tutti in parte e bravissimi: Gianni Cavina e Alessandro Haber forse uno scalino sopra.

Sestri Potente  @  06/07/2011 23:03:26
   9 / 10
Pupi Avati ci porta a scuola di cinema con questo piccolo grande film della serie "tutto in una notte": ci racconta, infatti, di una memorabile partita a poker con grande maestria nelle inquadrature "da tavolo" e nei fitti dialoghi fra i personaggi (memorabili Santelia, Lele, e Franco).
Finale a sorpresa...

Invia una mail all'autore del commento Suskis  @  25/06/2011 16:08:15
   7½ / 10
Grazie alla collaborazione di un vero campione di poker (il pittore Giovanni Bruzzi) e ad un gran cast, Pupi Avati cattura la vera psicologia dei giocatori. E'sul tavolo infatti che il film dà il meglio di sè (un po'meno secondo me nelle storie dei personaggi). Haber resta il mio preferito!

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Ultima risposta 25/06/2011 16.09.51
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guidox  @  19/05/2011 00:00:40
   8 / 10
piccolo cult nostrano che va ben oltre la partita di poker che comunque è l'ottimo fulcro della storia.
costruito benissimo, personaggi caratterizzati in modo eccellente da attori in forma smagliante, interesse sempre vivo e una regia senza sbavature.
teso dall'inizio alla fine, perde un po' nei flashback che a mio avviso non sono poi così funzionali.
comunque trascurabile difetto in una pellicola che colpisce positivamente.

spockino  @  28/04/2011 23:52:59
   10 / 10
Secondo me il piu' bel film italiano sul gioco, il film che ha rivelato Abadantuono anche ottimo attore drammatico, supportato dal grande Haber, e da un Delle Piane veramente eccezionale...i flashback sono perfetti, ed il finale amaro lascia veramente tristi...un vero gioiello di film.

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Ultima risposta 08/05/2011 12.35.12
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elmoro87  @  21/02/2011 10:48:50
   6 / 10
Una sufficienza liscia liscia perchè avevo delle aspettative altissime non corrisposte dalla visione del film... Un film lento che al di fuori della partita ha ben poco... Le relazioni tra amici sono poco approfondite e spiegate il minimo indispensabile per poter accedere alla partita che è stata il vero fulcro (e un pò noioso) del film... Andrò decisamente controcorrente ma l'interpretazione di Carlo Delle Piane non mi ha convinto affatto... Mi aspettavo ben altro...

lupin 3  @  11/02/2011 13:49:28
   8 / 10
Non perdetelo...

sweetyy  @  27/12/2010 04:01:40
   8 / 10
Il titolo inganna ma il film è davvero insolito, malinconico ma reale.
Buon cast e finale amaro.

ste 10  @  02/12/2010 16:19:30
   8 / 10
Un gran film in cui si mischiano vecchi rancori, amicizie e tradimenti...da vedere

Invia una mail all'autore del commento marco986  @  30/11/2010 18:56:12
   8½ / 10
ottimo film di Avati.Grandissimo Delle Piane premiato con il leone d'oro bravo Abatantuono

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Ultima risposta 28/12/2019 21.23.53
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Invia una mail all'autore del commento Andre82  @  12/08/2010 11:32:51
   6 / 10
Non è male questo film, anche se il finale mi ha completamente spiazzato. Senza dubbio la media è eccessiva!

Jh0n_Fr0m_Br0nx  @  23/07/2010 19:50:24
   7½ / 10
Buon prodotto targato Pupi Avati.
Cast decisamente azzeccato con delle ottime interpretazioni il tutto accompagnato da una trama azzeccata e molto caratteristica.
Buon lavoro anche da parte di Riz Ortolani che con le sua colonna sonora alza ancora più di livello questa pellicola.
Consigliata la visione a chi sa giocare a poker, altrimenti c'è il rischio di annoiarsi.

rob.k  @  03/05/2010 22:18:57
   6 / 10
Bah, bravi gli attori ma il film è parecchio noioso... Soprattutto per chi non è appassionato di poker...

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Ultima risposta 25/07/2023 14.05.45
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Gruppo COLLABORATORI Zero00  @  22/04/2010 10:03:58
   8½ / 10
E' molto probabile che "Regalo di Natale" sia, assieme all'horror "La Casa dalle Finestre che Ridono", il miglior film del regista Avati. E mentre il secondo non è invecchiato esattamente come ci si auspicava, il primo è ancora oggi un esempio di cinema cinico e attuale, una storia di uomini e delle dinamiche che regolano i rapporti, sviluppate su due piani temporali che si riversano costantemente l'uno sull'altro, pur rimanendo indipendenti e ben distinti.
La regia non perde mai colpi e quando la camera si muove al centro del tavolo da gioco vien voglia di spalancare la bocca per lo stupore. In oltre un grande Delle Piane e il resto dell'ottimo cast non permette al film di scivolare mai nella noia o nel patetico.

Grandi musiche di Ortolani.

James_Ford89  @  03/02/2010 02:34:11
   9½ / 10
Mezzo voto in meno per la scelta seconda me sbagliata di un George Eastman non in forma.
Un film eccellente, non annoia nemmeno alla decima visione. I dialoghi sono imperdibili e l'atmosfera che si crea a quel tavolo verde fa venire i brividi.
Carlo Delle Piane straordinario!

LEMING  @  19/01/2010 14:45:03
   8 / 10
Intelligente , cinico e struggente, come solo il cinema di Avati riesce ad asserlo.
Eccezionale Abatantuono al suo primo film drammatico!

mah.non.so.  @  19/01/2010 00:56:35
   7½ / 10
Un film di una tristezza infinita con un finale veramente angosciante, si lotta per la sopravvivenza su un tavolo da poker dove i giocatori diventano degli animali, dove si deve vincere ad ogni costo. Capisco che quando ci si trova con l'acqua alla gola si fa di tutto per riemergere ma questo non può giustificare ogni comportamento...

nwanda  @  14/01/2010 11:26:13
   8 / 10
emozionante. forse il miglior film di pupi per l' intensità delle scene molto ben girate ed enfatizzate da primi piani molto espressivi. ottima davvero l'interpretazione degli attori, con un alessandro che in parti come questa rende tantissimo!
una squallida partita a poker all'italiana la sera di natale sembra davvero la situazione più adatta a far riemergere vecchie questioni irrisolte (più adatta per dimenticarle forse), e i flashback per raccontarle secondo me ci stanno gran bene.
da vedere da soli o con un paio di amici, anzi in entrambi i modi!

harlan  @  11/01/2010 16:59:01
   8 / 10
mbeh, qua siamo su livelli altissimi. non è mai facile fare un film inerente ad una partita di poker e renderlo comunque interessante. forse perchè la partita è solo un pretesto per rievocare vecchi rancori, caratteri immutati, la riverenza dell'uomo verso il dio denaro (e anche verso la donna), la futilità di una vita costruita intorno a delle carte francesi che genera soltanto illusioni...di poter vincere, di avere degli amici...e che invece da il solo risultato di farti fuggire(o meglio di isolarti) perennemente dagli affetti veri. la carta è la peggior amante che un uomo possa avere e questo film ripercorre alcune dinamiche connesse al vizio del gioco in maniera perfetta.
straordinari gli interpreti, carlo delle piane su tutti, il cui ruolo è arricchito da testi divini "scusi lei è una prostituta etc.?"...beh fantastico.
notazione peronale: pupi avati mi piace sempre più.

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  25/12/2009 15:15:51
   8 / 10
Molto bello.
Dei vecchi amici che non si vedevano da tempo si ritrovano la notte di Natale per una partita a poker.
Può sembrare una storiella banale ma non lo è. Avvincente, crea una certa tensione senza creare mai scene d'azione. Tutto si svolte intorno ad un tavolo verde, il tutto spezzato da qualche breve flashback.
Ottimi tutti, soprattutto Abatantuono e Carlo Delle Piane.
Piacevolissimo da guardare, consigliato.

marfsime  @  25/12/2009 01:46:36
   8 / 10
Veramente un bel film con una trama avvincente seppur la pellicola sia lenta nel suo svolgimento. Personaggi ben caratterizzati e definiti..recitazioni eccelse ed un'ottima regia fanno da cornice ad un film che regala momenti di tensione su un tavolo verde dove si sta giocando a poker. Tra una giocata e l'altra e "tradimenti" non sospettati si giungerà all'amaro epilogo finale. Consigliato.

jb333  @  03/12/2009 13:51:31
   8½ / 10
film molto bello che non si basa solo sul gioco d'azzardo.. da vedere assolutamente.. mi e piaciuto tantissimo

The BluBus  @  23/11/2009 23:45:41
   8 / 10
Il miglior film di Abatantuono.

outsider  @  06/10/2009 19:40:45
   10 / 10
Resta un top quality unico!

TheLegend  @  31/07/2009 03:02:56
   6½ / 10
Film che può essere capito pienamente solo dai giocatori d'azzardo ma che riserva anche spunti di riflessione sulla vita.
Parte maluccio ma quando si inizia a giocare diventa interessante.
Flasback piuttosto inutili,si potevano almeno ridurre in un'unico.

edmond90  @  07/07/2009 19:24:03
   9 / 10
Da appassionato del gioco del poker non posso che amare questo film...tutta la lunga sequenza della partita e il duello tra i due giocatori e'elettrizzante.Delle Piane nel ruolo dell'infido e apparentemente ingenuo industriale e'perfetto e Abatantuono poi incarna perfettamente la figura allucinata e senza limiti del vero giocatore d'azzardo.Molto buoni anche gli altri attori,in primis Haber.Il finale e'un qualcosa di veramente amaro e struggente,ti lascia con un senso di impotenza nei confronti del mondo intero.Doverosi ma abbastanza noiosi i brevi flashback che spiegano i retroscena del triangolo amoroso tra Franco,Ugo e la donna amata da entrambi.

Invia una mail all'autore del commento Don Callisto  @  15/06/2009 20:02:22
   7 / 10
"regalo di Natale" dal titolo sembra essere il solito filmetto, ma nn è così, è un film amaro, ben congeniato, ottimi gli attori, soprattutto Delle Piane. Merita di essere visto

7HateHeaven  @  19/04/2009 14:26:24
   7 / 10
Grande trama, grandi attori, trama eccezzionale, soprattutto per chi frequenta i tavoli verdi e le bische fumose.... Film atipico, da vedere

nevermind  @  07/04/2009 23:53:19
   8 / 10
Un film di tutto rispetto con un finale davvero scioccante! Non amo molto il cinema nostrano, ma con questa pellicola devo davvero ricredermi...nonostante sia stata quasi tutta girata attorno ad un tavolo, il film riesce ad attrarre fino all'inverosimile.

Invia una mail all'autore del commento Jason XI  @  20/03/2009 15:41:55
   10 / 10
Nonostante ami l'Avati gotico, non posso non esprimere il massimo consenso per questo capolavoro..... Pupi riesce a imprimere magia e armonia empatica in tutti gli attori che si esaltano in interpretazioni perfette.
Delle Piane commovente ma anche Abatantuono alla sua prima prova drammatica e i grandi Haber, il prediletto Cavina e lo stesso insospettabile Eastman con un passato di partecipazioni a film oscuri e discutibili.
Agghiacciante la risoluzione finale che lascia un certo amaro in bocca.
Notevole la colonna sonora di Ortolani. Una pietra miliare del nostro cinema di sempre.

bobore  @  21/02/2009 11:00:25
   8 / 10
in un'atmosfera che meno natalizia non si può si svolge la partita di poker tra quattro vecchi "amici" e un ambiguo industriale milionario. Non è un film sul gioco d'azzardo ma sull'ipocrisia dei rapporti, sull'amicizia virile ma senza lieto fine. anche la chiaccherata in camera da letto tra Ugo e Franco non è che un'illusione, un effetto ottico: il rapporto tra i due non è cambiato. Grandi interpretazioni per lo più sotto le righe, tranne quella nervosa di Haber nel ruolo dell'impacciato e sudadiccio Lele, che nel suo essere debole e patetico è forse l'unico personaggio innocente. Abatantuono protagonista è credibile e ammirevole (lo preferisco sicuramente nei ruoli drammatici dove non parla strano), Carlo delle Piane è immenso in un personaggio ambiguo (leone d'oro a venezia), Cavina e Eastman reggono bene il confronto.la regia è asciutta, sobria ma sempre capace di tenere alta la tensione (cosa non facile visto che è un film che si basa su una partita di poker). i dialoghi sono originali, ogni personaggio non dice una parola in più di quella che dovrebbe dire. Gran film, da vedere.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gatsu  @  25/01/2009 04:32:33
   7 / 10
Finalmente un film di Pupi Avati che mi è piaciuto. Attori bravissimi e trama spietata ( proprio a natale ). Haber ottimo!

Da vedere.

Bob Marley  @  22/01/2009 08:50:40
   8½ / 10
Capolavoro di Pupi Avati, fa riflettere sul "valore" che ha il denaro all'interno della nostra società e sul valore che noi (non io) gli diamo...che purtroppo, anche se è squallido dirlo, va al di sopra di ogni amicizia...

aiemmdv  @  06/01/2009 20:46:14
   8 / 10
L'essere umano all'apice del suo cinismo proprio nella notte di Natale.
In questa pellicola non c'è spazio per alcun tipo di perbenismo:
Ognuno è pronto a sfruttare l'altro pur di avere soddisfatti i propri interessi economici.
Non c'è spazio per amicizia fratellanza affetto: esiste solo la voglia di vincere ed ogni mezzo è lecito.
DA NON PERDERE..

Gruppo COLLABORATORI paul  @  02/01/2009 13:07:14
   8½ / 10
Stupendo film di Pupi Avati, uno dei suoi migliori con un cast di attori eccezionali (Delle Piane e Abatantuono su tutti) ed affiatati. Le amarezze della vita, i tradimenti, la coazione a ripetere sono espresse con nichilismo ma anche distacco giusto. Grande montaggio.

Invia una mail all'autore del commento f_calderini  @  12/11/2008 23:11:29
   8½ / 10
Film gradevole. ottimi gli attori.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento matteo200486  @  10/11/2008 00:07:31
   8½ / 10
“Anch'io; ricordo, ma passò stagione;
quelle bacche a gli uccelli della frasca
invidiavo, e le purpuree more;
e l'ala, i cieli, i boschi, la canzone:
i boschi antichi, ove una foglia casca,
muta, per ogni battito di cuore.” (Pascoli)

Grande pellicola del regista bolognese che sviluppa un’altra ottima pellicola dopo 10 anni giusti da quel piccolo gioiello dal titolo La Casa dalle Finestre che Ridono.
Regalo di Natale mette in scena l’avidità amorale dell’uomo che cerca di raggiungere e soddisfare i propri interessi indipendentemente dai sentimenti di amicizia e di rispetto.
Ognuno cammina da solo, e se si accosta o prende sottobraccio qualcun altro lo fa solo a proprio interesse disinteressandosi dell’eventuale danno arrecato al malcapitato.
Regalo di Natale è un piccolo gioiellino nascosto nella cinematografia nostrana.
Un film che tralascia i perbenismi propri del periodo natalizio per affrontare temi crudi e generare un’atmosfera cinica e dannatamente affascinante.
Il grande pregio di questo film è quello di coinvolgere lo spettatore, irretirlo, distrarlo, al fine di assestargli il colpo allo stomaco finale, completamente inatteso, tramortendolo e destabilizzandolo.
Il natale periodo in cui tutti dovrebbero essere più buoni si trasforma della notte del vizio e della sete di denaro.
Un film bellissimo, di un grande del cinema italiano. Da riscoprire

“Questo sta male con due patate pensa se mangiava delle vongole”

ivan78  @  24/10/2008 12:37:54
   8½ / 10
Un film amaro e sprezzante che trasmette una sensazione di nuda crudeltà. Le espressioni, le movenze dei protagonisti, sono volte a insinuare nello spettatore una atmosfera di grande cinismo. Questo obiettivo non poteva essere possibile senza il cast straordinario che Avati ha chiamato a sé.
La nota superlativa del film sta nella bravura del regista che, nei momenti cruciali della partita di poker, riesce a motivare ogni singola scelta dei giocatori grazie a continui flash dal passato. Decisioni che cambieranno radicalmente il loro futuro da prendere in pochi attimi e legate indissolubilmente ai tanti errori commessi nella propria vita. Una partita, una sola partita per dimostrare all’altro di essere il migliore, il più scaltro, il più spietato. Un’occasione di rivalsa attesa per anni nei confronti, non degli altri, ma piuttosto di se stessi e della vita.

Gruppo COLLABORATORI peter-ray  @  03/10/2008 16:49:08
   8½ / 10
Il miglior film con Abbatantuono che abbia visto fino ad ora.

Finale mozzafiato.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Andre85  @  11/09/2008 23:37:59
   7½ / 10
ottimo film che pur girando attorno ad una partita di poker, racconta la storia di quattro amici ed uno sconosciuto

i flashback della ex fidanzata non mi sono piaciuti molto....parevano copiati da "giù la testa"

THE_FEX84  @  07/06/2008 18:35:38
   8 / 10
Il miglior film di Avati:acido e pungente,recitato benissimo da una squadra di attori in stato di grazia,ognuno entrato nel proprio personaggio in modo impeccabile e totalmente credibile.La storia di questa rimpatriata di questi cinque personaggi quasi falliti al tavolo verde,il giorno della vigilia di Natale,avvince ed emoziona ogni volta che la si vede e il finale è di quelli che non si dimenticano.La cura psicologica che Avati dona a tutti i protagonisti,fa capire meglio le motivazioni che li porta ad affrontare una partita che può essere interpretata come una sfida contro la vita,che pare abbia dimenticato di affidargli fortuna e felicità,e li abbia caricati di tristezza e malinconia per il rimpianto del tempo perduto e per i squallidi destini che ha regalato a ognuno di loro.Primo ruolo impegnato per Abatantuono,vincitore del Nastro D'Argento,e grande performance di Delle Piane premiato a Venezia(nell'anno in cui davano già per scontata la vittoria di Walter Chiari per il film"Romance":la vicenda sarà ripresa proprio da Avati nel film"Festival",con Massimo Boldi).Con un seguito non all'altezza,ma dignitoso,anche se molto meno amaro.

Gruppo COLLABORATORI Terry Malloy  @  28/05/2008 21:15:00
   10 / 10
Il mio preferito del regista. Un film di un’amarezza e di un pessimismo inauditi.
L’opera è lontana da altre produzioni di Avati in un cui non si sprecano ironia, leggerezza, spensieratezza, anzi l’atmosfera è fortemente cruda, disillusa, agonizzante, congelata. Alla fine si avverte un forte senso di disagio dovuto alla forte carica di suspance, di dolore, di incomunicabilità di cui è permeato l’episodio. Probabilmente mai nessuno ha raccontato l’amicizia con il pretesto delle carte (soprattutto del poker), l’assoluto cinismo oltre all’inganno è ingrandito dalla nota sarcastica riguardo al Natale. Gli sguardi sull’albero ricordano quelli di Kieslowski nel terzo Decalogo, in cui la riflessione verteva sull’impossibilità del “santificare la festa”, la quale depauperata e relegata a ruolo prettamente borghese (“a Natale siamo tutti più buoni”) oppure a ruolo marginale, inutile, abitudinario (non a caso l’albero è fuori dalla casa). Non meno angosciante è il personaggio, interpretato magistralmente, di Lele.
Bravissimi tutti gli attori, su tutti Delle Piane e Abatantuono (anche se gli preferisco Cavina e Haber).

PulpGuy88  @  21/05/2008 07:57:20
   9 / 10
Il maestro Pupi Avati ci regala un film incredibile per atmosfera, regia, malinconia e abilità narrativa. Mano mano si vengono a sapere le ragioni della partita, dei tradimenti, degli inganni e dei vecchi rancori. Il tutto culminerà in una partita di poker da antologia dove in ballo non ci sono solo tanti soldi ma i veleni di anni.

Tutti gli attori, a cominciare dall'immenso Carlo Delle Piane passando per l'ottimo Abatantuono, Gianni Cavina, Alessandro Haber e George Eastman sono perfetti nella loro parte. Questa è l'importanza di un cast ben scelto.

La regia del maestro Avati è asciutta, pulita e trova la sua massima espressione nella partita finale in cui la tensione si tagli con il coltello.

Un grandissimo film, non perdetelo.

Invia una mail all'autore del commento Drugo Darko  @  21/05/2008 03:04:14
   10 / 10
franco: è qui che è la festa....?
lele: franco sei venuto
franco: pensavate che non venissi...........ei ugo vecchio *******ne non mi saluti neanche..........
ugo:.......ciao franco........

imalinconia, nostalgia,tristezza,rimpianto,rancore,dolcezza.......tutto questo accompagniato da una sottorecitazione immensa.
mi emoziono solo a parlarne

il massimo del cinema di pupi avati

gabbo  @  13/04/2008 00:04:11
   6 / 10
manca un po' di mordente, non prende tanto

EcceBombo  @  08/03/2008 01:08:12
   8½ / 10
Per un amante del poker un must!
ottime interpretazioni e piacevole storia...
crea molto l'atmosfera da tavolo verde!

alexp79  @  25/02/2008 20:22:40
   8 / 10
film che esalta l''amicizia alla rovescia. debolezze, tradimenti. Le cose belle se tradite diventano incubi.....Il poker di sfondo, campo di gioco dei bluff , ed il Natale, festa popolare della bontà, sono azzeccattisimi.

DarioArgento  @  07/02/2008 02:30:27
   10 / 10
il mio film preferito ....l ho visto e rivisto ed è sempre una grande emozione

superfoggiano  @  21/12/2007 17:31:12
   9½ / 10
metto un mezzo voto in più per il fatto che riesce a coinvolgerti pur essendo piuttosto statico, nel senso che il perno del film è un tavolo verde....

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento goat  @  28/11/2007 21:51:50
   9 / 10
una mazzata in pieno stomaco, con l'albero di natale, il simbolo che riunisce e riappacifica per eccellenza, che beffardo spia dalla finestra quanta bassezza ci sia in ogni uomo.
citazione per george eastman, l'"antropofago".

InSaNITy  @  28/11/2007 16:19:55
   7 / 10
Oggettivamente: 8. Film molto particolare, ben scritto, ben diretto, ottime interpretazioni.. poco da eccepire, insomma.

Soggettivamente: 6. Mi ha preso veramente poco.

Media: 7

pinnazza  @  12/11/2007 22:34:52
   7 / 10
Tristissimo...il finale mette l'angoscia.

Eccezionale Delle Piane!

Meglio il regalo rispetto alla rivincita...

Gruppo COLLABORATORI ULTRAVIOLENCE78  @  01/11/2007 16:51:55
   9 / 10
Questo è un film che ho molto amato e che amo tuttora. E' l'amaro resoconto di una partita di poker, nella quale il tradimento nel gioco si confonde con il tradimento nella vita. Il finale è uno dei più tristi che io abbia mai visto.
Straordinario Delle Piane.

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