revanche - ti uccidero' regia di Götz Spielmann Austria 2009
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revanche - ti uccidero' (2009)

 Trailer Trailer REVANCHE - TI UCCIDERO'

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locandina del film REVANCHE - TI UCCIDERO'

Titolo Originale: REVANCHE

RegiaGötz Spielmann

InterpretiJohannes Krisch, Irina Potapenko, Andreas Lust, Ursula Strauss, Hannes Thanheiser, Hanno Poschl, Toni Slama

Durata: h 2.01
NazionalitàAustria 2009
Generedrammatico
Al cinema nel Marzo 2010

•  Altri film di Götz Spielmann

Trama del film Revanche - ti uccidero'

Austria. Alex vive nei dintorni di Vienna e lavora per Konecny, tenutario di un bordello. Deciso a cambiar vita e a portare con sé Tamara, una prostituta ucraina con cui ha una relazione di nascosto da Konecny, Alex organizza una rapina per racimolare i soldi necessari. Il colpo non presenta ostacoli ma al momento della fuga interviene un poliziotto, Robert, e le cose si mettono al peggio. Rimasto solo, Alex trova rifugio presso la fattoria di suo nonno, ma la disperazione per i recenti avvenimenti e l'odio per Robert crescono sempre più con il passare del tempo. Finché, un giorno, Alex incontra Susan, la moglie di Robert...

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Voto Visitatori:   7,01 / 10 (36 voti)7,01Grafico
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Voti e commenti su Revanche - ti uccidero', 36 opinioni inserite

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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR wicker  @  25/06/2020 20:11:50
   7 / 10
Film bello , intenso , drammatico e crepuscolare , se la prima parte è un pò lenta nella seconda la metratura del film va a posto , ogni mossa è ben studiata e congegnata e si arriva ad una fine carica di tensione e comunque calibrata per creare una certa attesa ..
Minimale nei contenuti e poetico nella scarna fotografia ha anche buone recitazioni .

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  13/10/2017 20:28:09
   7½ / 10
Revanche è un film bifronte dove lo sguardo femminile è osservatore delle traversie maschili. Vendetta e senso di colpa sono messi sul piatto della bilancia e soppesati. Entrambi per motivi opposti stanno condizionando le esistenze dei due uomini in un percorso che non porta a nessuna catarsi, se non quella di annientare psicologicamente i due uomini. Quello che in apparenza è un personaggio secondario, la moglie del poliziotto nonchè vicina di casa di Alex, diventa l'elemento principale per liberare i due personaggi maschili da un peso che li porterebbe letteralmente alla deriva.
E' un film dallo sguardo freddo ed asettico, tipico di un certo cinema austriaco, ma non privo di una carica emotiva notevole. E' un percorso che riesce a dosare bene le sue tappe, entrare dentro la psicologia dei personaggi e non privo di svolte inaspettate. Una pellicola particolare perchè sembra abbracciare un genere come il noir, ma da cui a volte ne prende le distanze. Tuttaltro che banale.

Buba Smith  @  11/09/2017 00:21:48
   3 / 10

Lento, triste, noioso, banale.

La trama è buttata li, senza un briciolo di interesse.

Qualsiasi persona potrebbe tirare su un film così piatto.

sweetyy  @  21/10/2015 21:34:09
   7½ / 10
Buon film austriaco che scema un po' nella seconda parte ma non si perde comunque l'attenzione. Merita!

Azrael  @  23/12/2013 12:00:46
   8 / 10
Intenso film che tocca il tema della perdita e del successivo delirio di vendetta.
Un uomo rapina una banca portando con se la sua donna, una prostituta a cui vorrebbe offrire una vita migliore. Poi arriva un poliziotto, poi le cose prenderanno una svolta tragica.
Il regista riesce perfettamente a inscenare una gamma di sentimenti e stati d'animo mirabilmente legati tra loro: la colpa, l'impotenza verso il corso degli eventi, la vendetta, la morte interiore e infine..quel tanto struggente compito di sorvegliare il ricordo di chi è morto e l'ombra di colui che ha spento una vita ed è ancora in vita.
Revanche, sia chiaro, non è un thriller d'azione, ma una pellicola che sonda le profondità dell'animo umano, e che soprattutto ci racconta l'inferno del sopravvissuto. Sottile e dura la rivalsa finale.
Consigliato.

guidox  @  01/05/2013 23:21:34
   7½ / 10
interessante ed originale, senza assurdi eccessi nonostante i temi trattati, un'azione che si limita ai tratti essenziali e lascia campo ad una lentezza che però non è mai sinonimo di noia.
cambio di registro a metà film, senza che ci sia il minimo sbalzo e con una fantastica soluzione di continuità, grazie anche ad un interprete eccezionale, ossia il protagonista attorno al quale si muovono gli eventi.
ambientazioni semplici ma di gran fascino, con grande cura anche nello squallore degli interni (tranne che nella casa del poliziotto), che contrasta con ciò che il lago e tutto ciò che lo circonda esprimono con la propria semplicità.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR 1819  @  12/04/2012 20:49:51
   7 / 10
Quando capita fa piacere godersi del buon cinema europeo, e questo "Revanche" non fa eccezione. Un lavoro privo di eccessi che si rivela interessante soprattutto sotto il profilo psicologico. Ottima la prova del cast.

elmoro87  @  19/07/2011 12:56:21
   7 / 10
Bel thriller-noir austriaco a cui non avrei dato 1 euro di stima, ma che invece si dimostra ben fatto e ben recitato... Molto intenso e intimo primo piano del protagonista che combatte con il dolore, lo stimolo di vendetta e il silenzio. Merita di essere visto almeno una volta.

vale1984  @  16/06/2011 19:43:38
   6½ / 10
ha qualcosa di lento e ahimè si vede che è un film nordico, tuttavia l'ho trovato interessante e non male...se non altro la storia è carina e scorrevole.

calso  @  16/06/2011 13:52:32
   7 / 10
Per una volta un film austriaco bello...dialoghi sempre freddi come loro solito ma stavolta sono veramente adatti alla storia e quindi si guarda veramente volentieri..molto introspettivo...buon film

uito  @  05/02/2011 14:00:02
   6½ / 10
film sulla catarsi dell'odio e della vendetta che rimane sempre in bilico tra ciò che sta per accadere e ciò che non accade ancora....trascinandosi senza particolari sussulti sono all'epilogo. Indubbiamente una lentezza studiata e voluta che lascia un senso di vuoto e di smarrimento attraverso un finale a suo modo spiazzante.

jackk  @  13/01/2011 23:48:37
   7 / 10
sandrone65  @  05/01/2011 00:36:48
   8½ / 10
E' facile trovare film che iniziano in maniera intrigante e poi si sgonfiano quando si tratta di sviluppare l'incipit. Revanche è l'esatto contrario. Un inizio anonimo, crudo, a tratti un po' volgare, poi la storia sgorga, prende forma. L'elaborazione del dolore del protagonista fa la parte del leone, un uomo in preda ad un blocco emotivo, che cerca di capire, di trovare delle spiegazioni. Dialoghi scarni ma perfettamente appropriati. Da vedere assolutamente.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  30/12/2010 11:19:29
   8½ / 10
Revanche è una continua sorpresa. Film austriaco diretto con lentezza e pochi movimenti di macchina sembra una pellicola di Haneke. Ma riesce ad essere anche una continua sorpresa e un continuo mutamento (di ambientazioni,di emozioni,di genere cinematografico): parte come un noir in cui una coppia decide di scappare dalle proprie squallide situazioni inventandosi (l'uomo) una rapina in banca,poi diventa un film di vendetta in quanto il protagonista incontra il poliziotto che gli ha distrutto la vita e uno può pensare di aver capito dove andrà a parare il film,merito anche del brutto titolo italiano. Infine il regista Spielmann sorprende ancora rendendolo un film sulla lenta accettazione del dolore,sul capire e sulla solitudine. Inequivocabili e bellissime sono le ripetute scene in cui Alex spacca la legna con perizia instancabile,un gesto quotidiano in cui ritroviamo tutto il dolore e lo sfogo di un uomo che sta cercando di farsi una ragione del proprio lutto,o magari di elaborare un omicidio e una vendetta tipo legge del taglione.
Ed è bellissimo in tal senso il contrasto tra i due tipi di ambientazione iniziali,il quartiere cittadino a luci rosse con ordinarie storie di violenza tra papponi e prostitute,e poi il cambiamento repentino nella campagna silenziosa e pacifica in cui,paradossalmente,Alex medita il da farsi. A scovolgere i suoi piani iniziali sarà un altro colpo di scena che,per essere un film lentissimo seppur coinvolgente,Revanche ha a iosa.
Solo a prima vista questo bel modo di fare cinema può apparire freddo e distaccato poiché in realtà in questa maniera i sentimenti e le emozioni si sentono in ogni gesto quotidiano dei suoi personaggi,e la quotidianità è rappresentata con normalità e realismo dal regista. Ogni gesto si carica di sgnificato giungendo fino al risultato di riuscire ad emozionare con semplici parole o azioni.
Non è assolutamente un film violento per quanto lo possa sembrare sia dal titolo che dal plot,eppure gli elementi ci sarebbero tutti. Tutt'altro,dopo averlo visto (e dopo l'iniziale sbalordimento per il finale quasi improvviso) si sta in pace con sé stessi,in un certo senso si acquista consapevolezza sia di Alex che di noi e in un film odierno è raro trovare queste qualità.

Noodles_  @  20/12/2010 13:14:21
   9 / 10
Un film magnifico.
Ho aspettato una settimana a commentarlo per vedere se a freddo il mio giudizio si fosse ridimensionato, ma in realtà più ci penso e più sono convinto del votone. E' indubbiamente vero che è un film lento, ma le lentezza in questo caso è semplicemente uno strumento per rendere nel modo più efficace lo stato d'animo del protagonista. Siamo abituati ai soliti revenge-movie americani, francesi, orientali, in cui la vittima o si trasforma in supereroe invincibile, o in modi più realistici compie comunque la sua vendetta, fra sangue, stragi, violenze di ogni tipo.
Qui no. Qui il protagonista prima di tutto SOFFRE, poi cerca di CAPIRE. La sofferenza di chi perde la persona amata per quello che tutto sommato è un incidente è rappresentata in questo film come non mi era mai capitato di vedere: i comportamenti, le espressioni, i silenzi di Alex (attore bravissimo) rendono la sua sofferenza in modo tremendamente realistico, raramente mi sono emozionato così tanto nel vedere rappresentati tali sentimenti. E lo spaccare legna non è altro che un modo di reagire a tanta sofferenza, un modo (considerando anche che non ne può parlare con nessuno) per SFOGARE tutta l'energia generata da un trauma simile. C'è chi beve, chi diventa violento, chi si droga, chi si perde. Alex riflette e spacca la legna. Soffre, riflette, e spacca la legna. Butta fuori tutto spaccando la legna. Tutta la parte centrale descrive questo stato d'animo in modo assolutamente sublime, con un realismo così intenso, da rendere inevitabile (almeno per un certo tipo di spettatore) la totale immedesimazione.
E poi Alex vuole capire, deve capire. Ed ecco il confronto con Robert. L'incontro alla panchina e il dialogo "catartico" che ne scaturisce sono a mio parere Cinema puro, cristallino. Da brividi.
E infine gli altri personaggi: il nonno che si rimette a suonare, Robert, col suo splendido senso di colpa e, su tutti, la figura di Susan, autrice di un bellissimo "colpo di scena", inaspettato, improvviso, spiazzante. Non mi vergogno a dire che il secondo incontro a casa di lei mi ha fatto commuovere fino al fazzoletto.
Non c'è nulla di questo film che non mia sia piaciuto. La regia statica, rigorosa e apparentemente fredda, i dialoghi scarni, essenziali, senza una parola di troppo, ma in cui tutto quello che deve essere detto viene detto, i tempi, perfetto veicolo per condurci attraverso il dramma. Non è ovviamente un film che consiglierei a tutti. Richiede sicuramente un certo tipo di sensibilità. Diciamo che chi si strappa le vesti per film tipo Giustizia Privata probabilmente non lo apprezzerebbe. Chi invece ha goduto con The Road già ce lo vedrei meglio...
Un film da vedere da soli, concentrati, col cellulare spento.

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Ultima risposta 31/12/2010 11.18.42
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Azz83  @  06/12/2010 17:28:53
   6 / 10
Beh, prima di me tanti, sicuramente più preparati, hanno analizzato questo film in modo professionale e acuto, quindi rimando ai loro più che esaurienti commenti alcuni concetti.
Io mi limito a fare un commento più pratico, di intrattenimento.

Il film ha parecchie particolarità che lo distaccano dal solito canovaccio del cinema moderno. Poco movimento di camera, inquadrature essenziali ma da punti di vista suggestivi, assenza di colonna sonora, dialoghi striminziti ma diretti. Sono alcuni aspetti davvero interessanti e di livello.
Purtroppo questi elementi, seppur indubbiamente impressionanti, conferiscono secondo me al film un po' troppa accademia, riuscendo a dare un tocco di classe alle singole scene, ma non riuscendo a valorizzare la storia nel complesso. L'insieme a mio parere risulta un po' piatto, le sensazioni sono espresse solo dalle inquadrature e dall'atmosfera, ma forse ci voleva qualcosina di più per enfatizzarle in altro modo. Gli attori bravi, ma (anche se volutamente) poco espressivi.
Il finale lascia un po' l'amaro in bocca, sa di incompiuto (oppure come capita spesso, si vuole lasciare lo spettatore con quel senso di sospensione che caratterizza i finali di film ricercati e sui generis)

Dare un voto numerico è difficile, il mio è solo indicativo, perchè il film è indirizzato a una ristretta cerchia di spettatori.
Chi cerca film moderni, movimentati e poco lenti, penso che debba fare a meno di vederlo. Chi però come me, pur non essendo un amante e un esperto di film ricercati, apprezza l'arte cinematografica nel complesso e lo sforzo di proporre qualcosa di più ricercato e particolare, non resterà sicuramente deluso da questa produzione, seppur fatta a ritmi piuttosto blandi.

gandyovo  @  09/11/2010 13:10:01
   7½ / 10
un film davvero interessante, dietro un titolo del tutto anonimo. una bella sorpresa. spunti di riflessione nei lunghi silenzi e una tensione crescente, taglio dopo taglio... bravi gli attori e sceneggiatura degna. vivamente consigliato.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR jack_torrence  @  11/09/2010 13:56:43
   8 / 10
Il rigore dello stile si avverte sin da subito, si insinua sottopelle e risucchia dentro il film.
Il ritmo c'è: pulsa. Piano, ma non molla (ma quale lentezza!? I meccanismi della suspense sono gestiti in modo fantastico. Sono rimasto incollato alla poltrona).
La messinscena è sicura, e perfetta. Sempre curatissima la scelta del quadro, la durata delle scene (con brevi piani sequenza preferiti ai campi-controcampo).
I dialoghi sono genuini, efficaci.
La sceneggiatura, nel senso dello sviluppo drammaturgico, è di alta classe.
I personaggi sono - tutti - notevoli, netti, significativi.
L'universo che ne emerge è vivo e - a suo modo - affascinante.
Non c'è mai squallore, nonostante la vicenda, perché i personaggi sono abissali, profondi tutti, nella notevole umanità con cui sono stati pensati, scritti, recitati.
Non smettono di sorprendere le prospettive sotto le quali è vista la vicenda e ne viene seguita la mutazione.
Ci sono molti film in uno: il film è in costante, quasi fibrillante, mutazione.

Se questo non è un grandissimo film...

Gregory90  @  27/08/2010 02:01:05
   7 / 10
Voto 7: Buonissimo film, veramente. Nonostante le mie talvolta superficiali preferenze per i film Hollywoodiani, devo dire che questo film è veramente di ottima fattura. Cast a mio parere decisamente valido, buona storia, con l'ottima figura femminile della moglie del poliziotto che fa da link tra i 2 protagonisti (eccezionali entrambi nella "propria disperazione") che conducono una vita parallela uno all'altro, ma nello stesso tempo comune. Trama veramente avvincente, l'unica pecca è il ritmo, l'ho trovato un po troppo basso, comunque nel complesso è un film "da vedere".

ifry  @  28/06/2010 11:28:50
   7½ / 10
Il silenzio potrebbe considerarsi uno dei protagonisti.
Pause al momento giusto, per cogliere le emozioni dei protagonisti.
Un fllm lento, ma che scorre come un ruscello e ti coinvolge nelle sue acque. Ogni personaggio è descritto in pochi tratti, ma ugualmente efficaci. Attori eccellenti in questo film da puro cinema europeo.

Cardablasco  @  19/06/2010 10:23:59
   7 / 10
Bel film,drammatico e coinvolgente,finale tutto da vedere,ottimi secondo me gli attori

jason13  @  06/06/2010 10:31:51
   7 / 10
Film di piacevole visione. Si capisce il dramma dei due uomini che per motivi diversi e per pur caso coinvolti in un episodio che segnera' per sempre la loro vita.

videovicenza  @  02/06/2010 16:26:14
   8½ / 10
e quindi...VINCITORE DI UN MACELLO DI PREMI (anche nomination all'oscar miglior film str) CODESTO FILM E' UN MUST,OGNI INQUADRATURA E' UN'OPERA D'ARTE,LA STORIA E' DRAMMATICA ED AVVINCENTE,OGNI PERSONAGGIO E' DESCRITTO NEI MINIMI DETTAGLI...UN FILM X GLI AMANTI DEL VERO CINEMA,QUELLO DELLE EMOZIONI,DELLA REALT...A'...ED OVVIAMENTE HA UN RITMO MOLTO LENTO CHE TRASCINA PIAN PIANO VERSO UN FINALE TUTT'ALTRO CHE SCONTATO!! ATTORI E REGIA PERFETTI!!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  01/06/2010 14:22:56
   7 / 10
Un sasso (o un’arma?) lanciato in uno stagno,increspature che si estendono sul pelo dell’acqua come eventi scatenati da un epicentro di portata tragica,causa di sofferenze lancinanti e senso di colpa che non lasciano scampo.Vite modificate o distrutte quando lambite da quei cerchi concentrici che si perdono lentamente,sino a riassumere una posizione di quiete momentanea come nulla fosse accaduto.Gotz Spielmann,regista austriaco di nicchia,espone gli effetti di un episodio destabilizzante capace di coinvolgere più persone,responsabili di scelte che inducono ad un ritorno alla pacatezza o ad un ulteriore metaforica irregolarità della superficie lacustre,simboleggiante la possibile manifestazione di gesti altrettanto funesti.I percorsi esistenziali a raggiungimento delle decisioni conclusive sono splendidamente illustrati mediante dialoghi scarni ed avvenimenti eloquenti,in cui l’utilizzo della parola diventa quasi inutile orpello.L’ambiente contraddittorio,saturo di contrasti,determina un senso di estraniazione e di incombente sciagura uniformato solamente nella sconfortante rappresentazione della sfera emotiva.Spielmann segue due registi narrativi,abbastanza canonico quello iniziale ambientato a Vienna,molto più riflessivo e profondo quello a seguire, incastonato in un paesaggio rurale disgiunto di netto dalla sordidezza urbana.
L’autore non si limita ad una lineare dissertazione sul tema della vendetta,ma ne indaga con grande compiutezza le ragioni,valido e assennato nel definire i personaggi mostra il fianco solo in rare occasioni.La coincidenza che mette in moto il bisogno di rivalsa è abbastanza imposta e accettare senza dubbi uno snodo cruciale non è semplice.Evitabili invece gli ultimi minuti,la scena dell’incontro tra Alex e Robert è già sufficientemente significativa per chiudere il cerchio e far tornare alla consueta serenità le acque dello stagno.
Noir interessante e atipico,elogiabile esempio di cinema europeo indipendente.

danko  @  19/04/2010 22:41:05
   1½ / 10
un disastro,il tema principale è lui che spacca la legna.e finale assurdo.sceneggiatura penosa,spese 2 lire..un film cosi merita la media del 3 e mezzo.INGUARDABILE MATTONATA

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Ultima risposta 11/09/2017 00.26.11
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balordo  @  08/04/2010 19:43:46
   4½ / 10
il film inizia bene,trama che prende lo spettatore fino almeno a meta' film,poi inizia la parte inguardabile con lui che spacca la legna per buona parte della seconda parte e l' intrallazzo con la moglie del poliziotto,se nn fosse per il buon inizio sarebbe da lasciar perdere..finale molto ma molto insipido

rob.k  @  05/04/2010 23:04:16
   6 / 10
Ottima la realizzazione, peccato per l'eccesso di tempi morti che a lungo andare fanno addormentare... Le scene di lui che taglia e spacca la legna sono soporifere, per più di metà del film non parla nessuno.... e manca un finale degno di tale nome.

Tom24  @  03/04/2010 15:24:36
   7 / 10
Sopravvalutato. Un film che non decolla mai, e non convince troppo dal punto di vista introspettivo.Comunque un buon film.

TheLegend  @  29/03/2010 20:55:47
   6 / 10
Film asciutto,essenziale ma abbastanza profondo e introspettivo.
Un pò di noia si presenta però e la storia non è che coinvolga più di tanto.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  22/03/2010 09:16:30
   7½ / 10
Film molto interessante sulla voglia di fuga e sulla vendetta. Ben caraterrizzati i personaggi, punto forte del film, tra cui non esistono eroi senza macchia.
Un'ambientazione fredda rende ancora più palese il realismo del film.
Da vedere.

AMERICANFREE  @  19/03/2010 11:25:26
   7½ / 10
film davvero molto interessante che fa riflettere molto! una piacevole sorpresa ,Johannes Krisch bravissimo in un ruolo per niente facile! questo regista e' molto promettente speriamo in un prossimo bel film!! lo consiglio!

h.chinaski  @  17/03/2010 23:52:40
   8 / 10
un gioiellino,doloroso e implacabile

devid83  @  09/03/2010 13:23:27
   8 / 10
sinceramente lo paragono a ''non è un paese per vecchi'' non nella trama ma per il fatto che fa riflettere e molto... veramente bello

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento pompiere  @  09/03/2010 11:00:52
   8½ / 10
Apparso in ben 35 Festival (tra cui quello di Berlino dove ha vinto 3 premi), candidato all’Oscar come Miglior Film Straniero nel 2009 e permeato da sottilissime venature thriller, il film scritto e diretto da Gotz Spielmann ci conduce sull’orlo del baratro di una follia lungamente annunciata mantenendo una dolcezza spiazzante nonostante le ruvidità e le asprezze di fannulloni, poliziotti e papponi.
Il regista muove raramente la macchina da presa ma lo fa quel tanto che basta a descrivere con lucidità una situazione anomala realizzando un’opera di insolita espressività e sobrietà visiva.

Tra i bellissimi e formalmente eterni campi agricoli austriaci (luogo dove si sposta l’azione dopo l’intro cittadino), “Revanche” è un affascinante canovaccio di coscienze in fuga e prossime alla rottura, tra drammi sospesi e scene di sesso esibite con disinvoltura aventi tutte un significato che si palesa solo verso la fine della pellicola.

Gli stati emotivi dei personaggi sono rappresentati con uno stile ineccepibile e suadente: troviamo così la recuperata allegria da parte di una persona anziana, il desiderio di rappresaglia che consuma l’animo di Alex, il senso di colpa che rode la psiche del poliziotto Robert, la trepidazione di tutti nel raggiungere un quadro familiare rassicurante con tanto di figli al seguito.
Alex in particolare si sfoga tagliando legna da ardere mentre fa propositi di vendetta, e chissà se questo servirà a reprimerli. Condivide con il nonno la scomparsa di una donna verso la quale provava affetto e/o amore, la cocciutaggine, il carattere silenzioso e scorbutico. I personaggi, particolarmente bisognosi di affetto, denaro e sicurezze, sono lenti nei movimenti. Flemmatici come la trama del film che li racconta.

Esemplari residenti ai bordi di un laghetto quieto e cullati dal suono del canto degli uccelli nel bosco circostante, si scopriranno vittime di un sasso gettato dentro le calme acque della placidità. Mentre in lontananza i tuoni annunciano l’arrivo di un temporale…

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Ultima risposta 24/04/2010 20.18.08
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento LukeMC67  @  07/03/2010 01:40:06
   7 / 10
Pare che i registi austriaci ormai siano specializzati nell'emulare Haneke... Nell'epoca dell'Homo Zappiens, dove si reggono sì e no 7 minuti di attenzione prima dell'immancabile fascia pubblicitaria di turno, recuperare al cinema il ritmo lento, il rigore anche formale dell'inquadratura, la prospettiva che non ti aspetti per descrivere un evento, è un'ottima notizia in sé.
Il problema è che di Haneke ce n'è uno e che non le ha neanche azzeccate tutte nella sua carriera. La Hausner gli va vicino, Spielmann deve ancora farsi un po' le ossa.
Sì perché questo non originalissimo film (ricorda molto, forse troppo, "Delitto e Castigo" con tanto di riferimenti cristografici), se ha innegabilmente dalla sua la notevole intensità e umanità dello sguardo rivolto alle emozioni dei personaggi, se sicuramente possiede un rigore stilistico di rilievo, manca però di completezza e di uniformità ritmica dando la sgradevole sensazione durante la visione o di dire troppo o di non dire nulla. Nei primi 30-40 minuti il film non riesce a decollare, indugiando con sguardo distaccato e con lungaggini su una vicenda che avrebbe richiesto maggior ritmo da poter contrapporre all'improvviso mutamento narrativo che nella seconda parte mette in scena tutto lo scatenarsi delle contraddittorie emozioni che divorano e dilaniano i personaggi. Così, se nella prima parte non si riesce proprio a partecipare ai drammi mostrati, nella seconda il thriller emotivo prende il via, scandìto ossessivamente dalla legna trasportata e tagliata dal protagonista con rabbia.
Significativamente la vera colonna sonora del film è costituita dai rumori frastornanti della città e dei night-club e da quelli decisamente più dilatati, rilassanti o minacciosi della campagna mentre le emozioni umane escono come fiumi in piena a stento trattenute dagli argini delle convenienze sociali.
Molte inquadrature sono citazioni esplicite dei film di Haneke, gli attori grandiosi nel riuscire a rendere la quotidianità dei loro personaggi pur nel contesto degli eventi eccezionali che si scatenano su di loro e a causa loro, la regia rigorosissima (nessun dettaglio è lasciato al caso in ogni inquadratura), la fotografia rende alla perfezione il senso di "banalità del male (e anche del bene, in questo caso!)".
Tuttavia, l'eccesso di oggettività usato nella prima parte che rende la lentezza del ritmo filmico a tratti poco sostenibile e i personaggi distaccati da noi che li guardiamo, lascia alla fine della visione la sgradevole sensazione di un film incompiuto o quantomeno di riuscito a metà: la seconda, per l'appunto! Peccato perché quando invece tutta la vicenda si incentra sulle reazioni emotive dei personaggi (altro plauso ad attori e regista che li ha diretti), come spettatori veniamo catapultati direttamente all'interno dei loro tormenti. Cosa che conferisce al film un carattere di inesorabilità, che è il suo maggior pregio.
Da tenere d'occhio, questo nuovo regista austriaco, aspettandolo per una maturità che non credo tarderà ad arrivare. O almeno così spero!

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Ultima risposta 09/03/2010 00.51.42
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forzalube  @  06/03/2010 04:44:31
   8 / 10
Un film dal ritmo lento, ma molto intenso; con pochi personaggi, ma molto ben curati. Numerosi gli spunti di riflessione. Ottimo il cast.

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Speciale SHOKUZAISpeciale SHOKUZAI
A cura di The Gaunt

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ANYWHERE ANYTIME
Locandina del film ANYWHERE ANYTIME Regia: Milad Tangshir
Interpreti: Ibrahima Sambou, Moussa Dicko Diango, Success Edemakhiota
Genere: drammatico

Recensione a cura di The Gaunt

HIT MAN - KILLER PER CASO
Locandina del film HIT MAN - KILLER PER CASO Regia: Richard Linklater
Interpreti: Glen Powell, Adria Arjona, Austin Amelio, Retta, Sanjay Rao, Molly Bernard, Evan Holtzman, Gralen Bryant Banks, Mike Markoff, Bryant Carroll, Enrique Bush, Bri Myles, Kate Adair, Martin Bats Bradford, Morgana Shaw, Ritchie Montgomery, Richard Robichaux, Jo-Ann Robinson, Jonas Lerway, Kim Baptiste, Sara Osi Scott, Anthony Michael Frederick, Duffy Austin, Jordan Joseph, Garrison Allen, Beth Bartley, Jordan Salloum, John Raley, Tre Styles, Donna DuPlantier, Michele Jang, Stephanie Hong
Genere: azione

Recensione a cura di The Gaunt

archivio


LA ZONA D'INTERESSE
Locandina del film LA ZONA D'INTERESSE Regia: Jonathan Glazer
Interpreti: Christian Friedel, Sandra Hüller, Medusa Knopf, Daniel Holzberg, Ralph Herforth, Maximilian Beck, Sascha Maaz, Wolfgang Lampl, Johann Karthaus, Freya Kreutzkam, Lilli Falk, Nele Ahrensmeier, Stephanie Petrowitz, Marie Rosa Tietjen, Ralf Zillmann, Imogen Kogge, Zuzanna Kobiela, Julia Polaczek, Luis Noah Witte, Christopher Manavi, Kalman Wilson, Martyna Poznanski, Anastazja Drobniak, Cecylia Pekala, Andrey Isaev
Genere: drammatico

Recensione a cura di Gabriele Nasisi

MARILYN HA GLI OCCHI NERI
Locandina del film MARILYN HA GLI OCCHI NERI Regia: Simone Godano
Interpreti: Miriam Leone, Stefano Accorsi, Thomas Trabacchi, Mario Pirrello, Orietta Notari, Marco Messeri, Andrea Di Casa, Valentina Oteri, Ariella Reggio, Astrid Meloni, Giulia Patrignani, Vanessa Compagnucci, Lucio Patané, Agnese Brighittini
Genere: commedia

Recensione a cura di Severino Faccin

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