Dopo essere stato resuscitato da un’entità sinistra, Art the Clown ritorna nella Contea di Miles dove deve cacciare e distruggere una ragazza adolescente e suo fratello minore ad Halloween.
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Ho preferito nettamente il primo e ancora a più nettamente il terzo capitolo Qua si passa più ad un fantasy piuttosto che rimanere nei binari dell'horror.... Nn brutto ...ma un po' rattoppato qua e la ...e poi tutti è all'eccesso... Preferisco nettamente il terzo che torna nei canoni dell'horror,salvo un po' il finale ..... La scena finale dopo i titoli di coda fa abbastanza rabbrividire invece ..... Nn del tutto negativo,qualcosa ovviamente si salva ....però rimane sotto la sufficienza Anche l'entrata in scena della bambina ,nn mi ha convinto più di tanto .... viene spiegato poco o nulla ....nel terzo capitolo invece verrà spiegato meglio il tutto Voto 5+
Se il primo Terrifier risultava un esperimento simpatico per capire come il pubblico avrebbe reagito di fronte ad un nuovo personaggio e alla sua violenza estrema; questo capitolo due con anche piu budget, per me è bocciato almeno in buona parte. David Howard Thornton torna col suo clown in splendida forma, molto meno la scrittura che vuole buttarsi da una parte all'altra però non dando quella scossa al background del peronaggio di Art che avrei voluto vedere.Ma invece ci offre diversi spunti interessanti che non vengono chiariti (vedi spoiler). Il film in generale rimane molto lento almeno per i primi 40 minuti, dove non accade quasi nulla, per poi partire in quarta con una serie di omicidi uno dopo l'altro ancora piu brutali del primo, ma con l'eccezione di scadere nel surreale. Le esecuzioni di Art rasentano l'assurdo, tanto che si perde una realtà della medicina e di cosa la sacra scienza ci abbia insegnato nelle scuole. Esagerato anche come durata, aspetto che ha smosso parecchie critiche, per una pellicola che supera le due ore ed è uno slasher, non un blockbuster da oscar. Forse vedrò il tre, forse no ...
Per esempio il padre dei due ragazzi che è morto non si capisce il legame tra lui e il clown, e questa spada sacra cosa diavolo sia e dove l'ha ''pescata''.
Come il primo capitolo il sequel di "Terrifier" può piacere esclusivamente agli amanti del gore più estremo che rimanda agli horror anni ottanta. Trama senza senso, lunghezza esagerata per un film del genere e recitazione modesta a parte David Howard Thornton che è notevole nella sua performance mimica del clown assassino. Non viene ancora spiegato nulla delle motivazioni dell'agire sanguinario del serial killer mascherato, unica certezza è che si diverte a torturare le vittime senza farle morire subito. Da lodare gli effetti speciali artigianali che rimandano al mitico Tom Savini e sicuramente sono da stomaci forti e questa è una delle finalità della pellicola. Damien Leone dimostra una capacità tecnica indiscutibile ma con il secondo capitolo ha voluto un pò strafare gettando troppa carne al fuoco. Lauren La Vera in versione fantasy vendicatrice risulta una discreta e sexy "final girl". Mi piacciono i film splatter ma entrambi i due capitoli dedicati ad "Art Il Clown" non mi hanno entusiasmato per niente e probabilmente diventerà una nuova icona horror da affiancare ai vari "Freddy Krueger", "Michael Myers, "Jason Voorhes" ma questi sono un'altra cosa. Scena dopo i titoli di coda che getta le basi per un ulteriore sequel in uscita nel 2024 e sto clown maledetto chi lo ammazza più...
A differenza del primo questo tenta di dare una parvenza di trama a quello che vediamo, ma comunque niente che non sia copiato da "Halloween" o "Nightmare". Le intenzioni di Leone sono chiare: serializzare il personaggio di Art il clown e realizzarci sopra quanti più seguiti possibili a scapito della verosimilità. Si arriva infatti al parossismo nel personaggio dell'assassino mistico, tanto che la storia prende una demenziale piega "fantasy" con tanto di una Xena casalinga. Lunghe menate familiari (con tanti accenni che poi non vengono spiegati) si alternano a scene splatter che non risultano nemmeno simpatiche e non si riesce nemmeno a riderci sopra. Leone vorrebbe fare il "malato" invece riesce solo a toccare le corde del cattivo gusto. E poi la pellicola è troppo lunga: quasi 2 ore e 20 di un film genere? Ma andiamo, cosa volevano fare? La versione splatter di "Via col vento"? La sequenza finale è interminabile e non ci viene risparmiata uno stupidissimo inserto tra i titoli di coda tipo film Marvel. Per me vederlo fino alla fine è stata una tortura! Bravo comunque David Howard Thornton.
Primo non dura un'ora e mezza ma piu' di due ore,secondo questo clown vestito con la tuta della Juve che vuole fare del "black humor" facendo ridere mentre sventra le persone non ci riesce proprio per niente,risulta essere quello che e',un pagliaccio,...e terzooo questo....e truunnn,testata in faccia al regista che ha praticamente fatto un film p0rn0,senza trama,come nella migliore tradizione dei film p0rn0 e,con al posto delle scene di sesso le scene splatter con le quali si eccitano i maiali psicopatici.Poi naturalmente il pagliaccio,come i suoi piu' famosi colleghi di ammazzamenti,Jason Voorhess,quello con la maschera da catcher di "Venerdi 13" e Michael Myers di "Halloween" e' immortale,infatti anche se gli piantano nel cervello mezzo metro di sbarra di ferro,lui si rialza come se non fosse successo niente,ma naaaturalmeenteee,dai che funzionaaaa andiamo in prime time su Rai Uno ci facciamo una serie "Art-Il Clown" belleesseeemo,poi ogni volta che fai i cambi con la squadra in vantaggio,dopo due minuti ti pareggiano,vuol dire che la panchina non e' all'altezza dei titolari,mi sembra chiaro.Bello anche l'omaggio alla WWE con la pagliaccia che alla fine prende in mano la testa del clown e la coccola come faceva Alexa Bliss con la bambola di pezza che si portava sul ring e poi il cameo di Chris Jericho dopo i titoli di coda,ma che bello che il frontman dei Fozzie si sia ridotto a fare una parte di due minuti dopo i titoli di coda di un film spazzatura come questo ,veramente triste.Andate a c@gare!!
Quando fai durare un film slasher ben oltre le 2 ore, infarcendolo di situazioni approssimative, per non dire ad minch1am, il rischio di non sapere come chiudere è molto alto e infatti il regista imbastisce una boiata finale che ha decisamente poco senso. E il resto del film, comprese le scene dopo i titoli di coda che fanno presagire a un ulteriore sequel, non ha certamente pretese da slasher d'autore, nonostante l'abbondanza di splatter artigianale che viene proposto a più riprese. Detto della sceneggiatura che non soddisfa, il cast (e il doppiaggio italiano) non sono da meno, palesando mediocrità e poca preparazione, mentre la regia di Leone ormai è fossilizzata sul personaggio di Art il clown e non tenta di proporre nulla che non si sia già visto in decine di prodotti del genere. Non capisco il fascino che esercita sto clown inossidabile e neanche mi interessa saperlo, ma per quanto mi riguarda non c'è nulla in questi film di Leone che valga la pena evidenziare per originalità o capacità d'intrattenere. Allo stesso livello del primo capitolo...e già so cosa aspettarmi con il prossimo.