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L'ingranaggio funziona bene, la tensione e il mistero restano alti fino alla fine. Niente effettacci né inutili spargimenti di sangue, questo thriller-drama gioca tutto su risvolti psicologici. E, a mio avviso, lo fa bene. Assolutamente inspiegabili, per me, i voti bassi che ha ricevuto. Da vedere.
A fare generalmente un film su tutto c'è la trama, dopo il titolo, a prescindere dagli attori è ciò che salta concretamente ed istantaneamente agli occhi è quella infarinatura narrativa che fa capire se un film da parte dello spettatore deve essere visto e soprattutto come deve essere visto… "The Lazarus project" ha il vantaggio di presentare quindi una bella trama iniziale che spinge con la mente i cinefili quasi ad associare, in modo vago (ovviamente!), in un primo momento il prodotto a pellicole come "L'uomo senza sonno", "Strade Perdute", "M.Drive", "Allucinazione Perversa" e così via… Insomma "The Lazarus project" sul piano narrativo/dinamico con il concetto della "seconda vita" e/o di vita parallela all'inizio appassiona…
Il film di John Glenn comunque impiega veramente poco a farsi etichettare come film di seconda fascia, già la confezione tecnica (attori, fotografia) non sono all'altezza; la narrazione interessante come detto all'inizio perde verve, si appiattisce e risulta essere persino irritante nella sua confusione, insomma la regia in modo (forse) involontario dirama "The Lazarus project" sull' Horror fino al Drammatico! Da notare quindi molta confusione e poca concretezza, troppi episodi astrusi senza una ferrea spiegazione; non si riesce ad intuire pienamente il pastrocchio pseudo concettuale di Glenn, il tutto potrebbe essere un sogno pre - morte e/o un qualcosa del genere, il finale allora potrebbe rappresentare un disegno a lieto fine solo nella sfera teorica e praticamente irrealizzabile; tutte teorie forzate e lacunose per un film che non entusiasma con un disegno troppo grande e presumibilmente troppo sofisticato da mandare in porto.